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BelleDameSansMerci BDSM, MISTRESS IN TOUR

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slavelevante
view post Posted on 23/1/2014, 23:00 by: slavelevante     +5   +1   -1




Arrivò quel giorno, finalmente, che tanto avevo sperato, anelato, e
successivamente atteso, oltre ogni simile esperienza precedente.
Un lungo viaggio seguì una notte "disturbata" da piacevoli pensieri,
eccitazione ed emozioni di forte intensità; mai viaggio in treno fu così
piacevole e mai ritardo fu così odiato, tanto era il desiderio, misto a
curiosità, di dare forma tridimensionale a quei momenti sognati e in qualche
modo vissuti fino al destinato martedì di gennaio.
Giunto nella capitale un pallido sole sorse dopo giorni di pioggia intensa, il
pomeriggio prometteva bene. Mi incamminai verso la meta con passo veloce, sul
viso si dipinse un ebete sorriso, tale da destare curiosità ad ogni anima che
incrociavo; voglia, imbarazzo, un vortice di sensazioni difficile da definire e
descrivere.
l'inusuale situazione, almeno per me, da cui ebbe origine questo incontro,
ovvero l'amicizia creatasi nel tempo prima che si materializzasse nella mia
mente qualunque possibilità di poter trovarmi, in carne e ossa, innanzi a coLei
che nei pensieri rappresentava lo stile Femdom per eccellenza, e la Femmina a
cui poter dedicare adorazione, anima, e corpo, ammetto, aiutò a fronteggiare
l'imbarazzo che la timidezza spesso mi crea.
Arrivai alla portone, davanti a me il campanello, 10 minuti di ritardo, 10
minuti che suonano come come un bel sogno che si interrompe a metà; entro,
salgo le scale, la fila di porte lungo il corridoio, l'ansia di scoprire quale
si apre, la curiosità di un bimbo che sotto l'albero guarda i regali cercando
di capire quale sarà il suo. Vedo la porta, vedo Lei, finalmente! Francamente
non credo di aver pronunciato molte parole intelligenti e neanche credo lo
fossero le mie espressioni, mi uscì una stupida presentazione, come se non
sapesse il mio nome; chissà che avrà pensato.
A questo punto 2 sentimenti contrastanti si mescolavano in egual misura nella
mia mente: la voglia di chiacchierare, di conoscere meglio la Padrona più
attesa, e la consapevolezza che da li a 3 ore dopo, avrei dovuto lasciare
quelle emozioni uniche per riprendere la via del ritorno, e quindi non voler
perdere neanche un istante di quella Dominazione e di quel desiderio di
soddisfare un minimo i capricci, le voglie, le necessità della Lei che mi si
parava davanti col fascino, l'autorevolezza, e il sorriso di chi, oltre che
incuriosito, è consapevole di iniziare qualcosa che ama e che la diverte. Il
breve scambio di parole a cui seguì l'inizio di ciò che reputo un' esperienza
molto più ampia di una sessione, si svolse con estrema naturalezza, qualche
risata, qualche sguardo.
La mera cronaca delle ore successive non fa per me, le sensazioni provate e
le esperienze vissute, credo debbano rimanere disegnate come un dipinto fluido
e dinamico nella mia e, chissà, nella Sua mente (così mi piace pensare); mi
limiterò a dire che i minuti sono sono trascorsi come secondi, che vi sono
stati momenti di sana ilarità, come un bellissimo gioco vuole, e momenti,
sempre restando nella sfera del personale, di coinvolgimento totale, di
stupore, di orgoglioso compiacimento nello strappare un sorriso di
soddisfazione alla Padrona, nel divertirla, nell'illusione di essere, pur per
poco tempo, il giocattolo con cui trastullarsi, la tavola su cui cui dipingere,
il corpo su cui scolpire i segni, il giullare che diverte la Regina, traendo il
proprio piacere dal solo sapere che, anche un minimo, sono servito a tali scopi.
Dopo, non nego, la malinconia; avrei potuto fare di più, avrei potuto fare
meglio; troppo rapida la fuga, ma il treno alla partenza non è mai in ritardo,
inesorabile bastardo sei tu, tempo, che scorri rapido sui momenti felici.
 
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81 replies since 30/12/2012, 10:41   10411 views
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