Sire del Loto Bianco Forum BDSM & Fetish

DEA DANIELA DIANA, MISTRESS MILANO

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claudiocavallo
view post Posted on 25/11/2012, 00:42     +1   -1




fgfhfhfjkcdlldòdòòdòdòdòdòdòdò
 
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claudiocavallo
view post Posted on 25/11/2012, 01:26     +1   +1   -1




Raccontero' di una persona speciale, i fatti e la personalità, scusandomi in anticipo per l'invadenza sui giudizi personali. Dea Daniela Diana, mai la lettera "D" ha avuto tanta gloria e splendore! E' vestita con un corsetto chiaro che le lascia scoperte le spalle, solide e abbronzate, pantaloncini cortissimi scuri ma luminosi, attillati che ne esaltano il lato B.elen. Scarpe tacco 15, aperte in punta e ai lati, con cinturino alle caviglie, di classe, ma che emanano.... sesso! Gambe da Bronzo di Riace al femminile, lunghe , tornite, solide! Piedi alla Modigliani, dita lunghe, affusolate, prensili, unghie curate, aggressive di color porpora. Il viso, lineamenti orientali, ma con gli occhi grandi, che in molti stati dell'America sarebbero illegali. Un volto dove i difetti diventano pregi, che emana una luce continua, accecante che crea dipendenza. La cornice dei capelli, rende il tutto come un quadro del Caravaggio. La seduta, mi distrugge, calpestamento sempre con i tacchi delle dita, una alla volta, delle mani, braccia, la schiena con tutto il suo peso, il petto e la pancia, dove disegna coi tacchi una grossa lettera "D" (pagare i diritti alla "lettera scarlatta"); infine i capezzoli, con tale forza da invertirne la prospettiva. Mi lega come nel MedioEvo, con gambe e braccia tirate al massimo per il lungo, mi dice, "ADESSO SEI NELLE MIE MANI"! E' le frase piu' dolce che uno schiavo possa sentire! In quel momento vorresti che il tempo si fermasse, la fantasia galoppa su cosa uscirà da quella mente diabolica di nome Daniela......... Fine prima parte
 
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claudiocavallo
view post Posted on 27/11/2012, 20:50     +3   +1   -1




A questo punto, con molta calma, apre il divanetto-forziere, dove tiene il suo tesoro, composto da tutto cio' che puo' provocare dolore e umiliazione, solo gli agenti della finanza, incutono piu' terrore di quel forziere!!!!
La sento armeggiare, poi torna con una scatoletta, piccola, quasi innocua..... quale errore, la apre e tira fuori delle letali pinzettine che hanno il diabolico nome di "coccodrillini"! Sono vere e proprie armi letali, provviste di denti aguzzi tipo squalo, ne fanno uso solo Daniela e i Cartelli Colombiani della droga, per torturare la concorrenza.
Si avvicina al mio uccello, terrorizzato ma eccitato, prende una coppia di pinzette unite tra loro da una catenella, con due dita tira la pelle vicino alla cappella e zahhck, attacca la prima pinzetta!!! Il dolore è immenso, mi arriva al cervello, urlo, ma Lei con freddezza chirurgica, ripete la stessa operazione dall'altra parte della cappella. Non soddisfatta dei miei strilli di dolore, prende la catenella con un dito e comincia a tirarla verso l'alto, il mio pene sembrava un missile diritto, pronto a partire. Solo chi ha partorito 7 gemelli, senza cesario, può sapere il dolore che provavo. In quel momento ho guardato il Suo viso, sorrideva e si divertiva veramente, come un bambino a Gardaland.
Ho capito che la mia sofferenza non era inutile, perchè creava piacere a Daniela, il mio corpo e la mia mente le appartenevano.
Dalla scatola magica prende altre pinzette, che attacca ai capezzoli, 2 per capezzolo, i denti entrano nella carne, farò la fine del Mercante di Venezia?.....
Per completare l'opera, torna alla minchia, partendo dal basso vicino alle palle, attacca 10 pinzette sulla verga, in fila indiana, fino vicino alla cappella. Ho delle visioni alla Fantozzi, ho visto Corona andare in auto a 30 all'ora, la Canalis leggere un libro....
Daniela che non conosce limiti, comincia a giocare con le pinzette, muovendole con la mano e continuando a tirare la catenella con l'altra. Le mie grida si sentivano ormai fino in Congo, così, per soffocarle Lei si siede sulla mia faccia, tappandomi la bocca.
Sì, il dolore era enorme, ma la soddisfazione di avere il piu' bel culo di Milano sulla mia bocca era immensa!!!..........
Fine seconda parte.
 
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miss_cecile
view post Posted on 29/11/2012, 02:17     +2   +1   -1




"la Canalis leggere un libro"!!!!! buhahahahahahahahahahahaha XD Muoio!!!! XD Daniela Diana perdonami l'intrusione ma.. era impossibile non commentare!! Superlativo. Complimenti ad entrambi!! ;)
 
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rinox1
view post Posted on 29/11/2012, 20:56     +1   -1




Grazie Claudio, bella recensione della superba Dea Daniela Diana :)
 
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LELE LUPO SOLITARIO
view post Posted on 4/12/2012, 18:59     +1   -1




CITAZIONE (phantom309 @ 14/9/2012, 21:57) 
Incontrata. Non ci sono parole. Divina.
Sto lavorando alla recensione che farò il più dettagliata possibile anche se non riuscirò ad iniziarla senza cadere nella retorica. Scusate ma quando dopo anni e anni di continuo peregrinare alla caccia di una padrona capace di farti sentire veramente schiavo dal PRIMO ALL'ULTIMO PRECISO ISTANTE della sessione non puoi che parlare di un sogno che si avvera.

Sono iscritto al forum da tempo. Tempo nel quale ho visto tante mistress, ma purtroppo nessuna mi ha dato l'ispirazione per una recensione. Gli incontri sono stati piacevoli si, ma neutri, tendenti a soddisfare un bisogno fisico di essere dominato. Quello che ho avuto in settimana LEI è qualcosa che va oltre, che trascende, qualcosa di straordinario e di unico, qualcosa che non posso non raccontare.

E lo farò a puntate. Un vero e proprio tributo alla divina.

A PRESTO, MOLTO PRESTO

pero ma ............... vedremo quando la trovo magari . una recensione la farei pure io hahahhaha

 
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LELE LUPO SOLITARIO
view post Posted on 5/12/2012, 07:23     +1   -1




ma non la farò mai

per ora con la mia Padrona sto da salve anzi da dio

perciò è inutile cercane altre

ciaoooooooooooooooooooooooooooo a tutti

anche se le recensioni SU DD
SONO MOLTO belle ...... è solo curiosità la mia

continuate a recensire

voi ke fate le sessioni

Edited by LELE LUPO SOLITARIO - 5/12/2012, 12:27
 
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claudiocavallo
view post Posted on 6/12/2012, 00:19     +1   +1   -1




Tra gli strilli di dolore e il dolce soffocamento, ero rimasto con la bocca completamente asciutta. Daniela a cui non sfugge nulla, lo nota immediatamente. Si mette col suo splendido viso perpendicolare al mio, ed ecco che scende il primo filo di saliva, che attendo assetato a bocca aperta, poi un altro e un altro ancora. Il nettare degli Dei!
Non soddisfatta, sorseggia dell'acqua da un bicchiere, la mescola bene in bocca con la saliva, per poi farla colare nella mia bocca. Meglio di una Guinness, di un Tattinger Comte de Champagne, di un Chateau Latour del 64, mi sentivo il sommelier più fortunato del mondo.
Subito dopo incomincia un gioco nuovo, io ero sempre legato e "pinzato", Lei si toglie una scarpa e mi porge il piede nudo, cerco di baciare la pianta, ma Lei lo allontana, io alzo la testa il più possibile dalla scomodissima posizione, ma Lei me lo scosta sempre all'ultimo secondo.
Avrei venduto mia madre ad una tribù di Tuareg, pur di baciare quel piede favoloso!
Alla fine, anche il cuore di pietra della Dea, si intenerisce, permettendomi di baciare, leccare, annusare, quel capolavoro della natura che sono i Suoi piedi. Nella mia vita ne ho visti, ma come quelli di Daniela, unici, proporzionati, saporiti, disegnati da Pininfarina!
Mi libera le mani, così mentre mi godo i Suoi piedi, godo anch'io, dopo abbiamo dovuto pulire anche il soffitto!
Quando termini una "seduta" con Daniela, uno si sente Gandhi, in pace con il mondo, ami i tuoi nemici, la Juve, Formigoni e guarderesti una puntata intera di "c'è posta per te"!
Per concludere vi dò un solo consiglio, non andate da DDD, perchè è un rischio per il vostro cuore, vi può scoppiare per il troppo dolore, il troppo eccitamento, la troppa felicità, il troppo innamoramento!
Oscar Wilde diceva: "la vita imita l'arte più di quanto l'arte non imiti la vita".
L'arte tende a imitare Daniela...... Fine

P.S.: Un affettuoso saluto a quella gran Donna di Miss Cecile.

P.S.: Sperando che la "rece" sia abbastanza "Stracult" per Phantom.


 
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view post Posted on 6/12/2012, 11:32     +1   +1   -1
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Rate troppo alto per sola adorazione piedi, e chissà se tornerà mai a roma...
 
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view post Posted on 7/12/2012, 14:43     +1   +1   -1

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Ragazzi ma è possibile che non risp mai al tel ne alle mail?ne tantomeno ai messaggi privato da qui?ormai è mesi che continuo a chiamarla ma mai una risposta,solo una volta ed era un uomo.bho...ma siamo sicuri che esista davvero?
 
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LELE LUPO SOLITARIO
view post Posted on 13/12/2012, 13:21     +1   +1   -1




CITAZIONE (Roby8080 @ 7/12/2012, 14:43) 
Ragazzi ma è possibile che non risp mai al tel ne alle mail?ne tantomeno ai messaggi privato da qui?ormai è mesi che continuo a chiamarla ma mai una risposta,solo una volta ed era un uomo.bho...ma siamo sicuri che esista davvero?

insisti hahahha
io ho mollato ciaoooooooooooo mesi fa
 
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view post Posted on 13/12/2012, 14:21     +1   -1

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No basta mollo...sinceramente è da quest'estate che ci provo...secondo me non esiste neanche...
 
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view post Posted on 13/12/2012, 16:08     +3   +1   -1
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Professore/essa SM

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Ciao a tutti,


Vi confermo che Daniela Diana esiste , non è un miraggio od un invenzione del forum.
Essendo una pratica che effettua quando ha voglia e tempo e non come attività abituale
è notorio che sia di difficile reperibilità.

Pazienza , pazienza , pazienza ..............................................
 
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leccapiedi_2004
view post Posted on 16/12/2012, 00:15     +3   +1   -1




Ecco il resoconto del mio incontro con Daniela Diana. Per chiarezza specifico che la sessione non è recentissima e risale alla fine di questa estate. Pubblico la recensione solo ora dopo che, in seguito a varie interruzioni, ho deciso di portarla a termine (alcuni dettagli sono forse riportati in maniera confusa... mi scuso in anticipo). Mi sembrava giusto, anche a distanza di tempo, rendere merito a chi ha saputo e sa regalarmi momenti intensi e unici.
È un resoconto lungo e dettagliato per scelta: personalmente questa forma narrativa mi consente di ripercorrere e riassaporare sensazioni ed emozioni; per chi legge spero, invece, possa essere utile per conoscere i particolari della sessione e valutare con criterio lo spessore della mistress. I paragrafi della narrazione sono scanditi dalle iniziali del suo nome.
Data la lunghezza del racconto, preferisco pubblicarlo a puntate.


Un'esperienza indimenticabile
- prima puntata -


Epilogo
- Partiamo dalla fine -

È un pomeriggio uggioso di questa fine estate milanese. Mi affaccio sulla soglia di un supermercato in zona Bovisa, nelle mani tengo un sacchetto con la spesa fatta per lei. Sotto i miei abiti casual di un'eleganza discreta e impersonale indosso autoreggenti e mutandine (lei le ha scelte di un vivace color fucsia con bordi neri). Le mie ciglia sono di un nero intenso e perfettamente pettinate per via del mascara che ha sapientemente applicato sui miei occhi (ho ancora vivida nella memoria l'immagine di me disteso in bagno e di lei seduta sul mio petto mentre, divertita, armeggia con il trucco). Cerco di evitare in tutti i modi gli sguardi e i possibili commenti dei passanti. Sono in completo imbarazzo e ho fretta. Sì, perché lei congedandomi con un sorriso sulla porta di casa non ha avuto mezzi termini: "Fai in fretta coglionazzo che ho fame".
Mi avvio per la strada affrettando il passo, in testa ho un pensiero fisso: tra poco la rivedrò ancora, dopo una sessione indimenticabile. Il respiro si fa via via più affannoso, l'emozione sale in gola, fremo impacciato come un ragazzino. Un tuono improvviso squarcia il cupo cielo settembrino, un suggestivo quadro con cinquanta sfumature di grigio. Cadono una, due, tre, cento, mille gocce di una pioggia decisa a completare la mia umiliazione. Che fare? Fermarsi sotto un portone o in un bar attendendo la fine dello scroscio? È quello che faccio istintivamente, ma l'acquazzone non cessa e il monito di Daniela mi risuona chiaro nelle orecchie. Allora decido di assecondare la più perversa delle sceneggiature e mi getto a capofitto sotto il crivellare impetuoso dell'acqua.
Una doccia di spilli gelidi e umidi mi perseguita durante la corsa, mentre cerco goffamente di proteggere il sacchetto della spesa dalle minacce della pioggia (sarebbe imperdonabile presentarle la bresaola inumidita). Evito con un balzo una larga pozzanghera ma innavertitamente atterro nel mezzo di una conca ricolma d'acqua, adesso la mia scarpa e la mia gamba destra sono letteralmente inzuppate. Riprendo la mia folle corsa sotto il diluvio, la strada è sgombra, nessuno osa avventurarsi sotto questa gragnola di gocce. Avverto le autoreggenti aderire sempre più al tessuto dei pantaloni e alla mia pelle, mi procurano un fastidio terribile e rendono più pesante la mia falcata; le mutandine ormai mi si sono infilate in mezzo ai glutei e mi costringono a movimenti innaturali per attenuare la loro scomoda presenza tra le mie intimità. Senza contare che tutta quest'acqua ha fatto colare il nero del mascara sulle mie guance... È in questa pietosa condizione che mi presento alla sua porta. Entro e, porgendole la bresaola asciutta, crollo stremato sulle ginocchia... Lei mi guarda dall'alto del trono dei suoi tacchi vertiginosi e scoppia in una fragorosa risata.

Ma come sono arrivato a tutto questo? Cercherò di mettere ordine nei miei ricordi.


D come... Dominatrice e Domestico
- La pulizia prima di tutto -

L'ingresso nel regno di Daniela ha sempre un non so che di magico: la smaniosa attesa e la fervida immaginazione lievitate durante i giorni e i momenti precedenti l'incontro trovano un loro pieno e soddisfacente compimento. Innanzitutto una soddisfazione visiva (lei è sempre un'opera d'arte da ammirare) e poi anche interiore (il suo sorriso è accogliente e disarmante, direi che è la sua prima arma di dominazione).
L'apparizione di Daniela Diana, una volta terminata la tortura dell'attesa, è ogni volta speciale. Questa volta è un angelo bianco: vestaglietta di raso candida, ciabattine dello stesso colore, capelli sciolti. Come faccia a essere sensuale e dominante anche in questa versione "casalinga" non lo so. So solamente che di fronte alla celestiale creatura davanti a cui mi trovo, finalmente contento e un po' imbarazzato, provo un senso di spontanea devozione. Sono pronto per lei, solo per lei: dea leggiadra, sadico candore, imbarazzante bellezza.
Nella fase di dialogo iniziale lei esercita con acume e intelligenza la sua grande capacità di ascolto per interpretare poi al meglio le fantasie di chi le sta dinnanzi con gusto e originalità. Poi, con la meraviglia di sempre assisto all'impercettibile e disinvolta trasformazione da accogliente padrona di casa a esigente padroncina. Le bastano poche parole: "Oggi mi pulirai il balcone; lì ci sono bacinella e spazzolone". Un velo di imbarazzo attraversa il mio sguardo... Io dovrei stare fuori sul balcone a spazzare come una servetta??? Non lo farò mai!
Ma lei non mi dà nemmeno il tempo di formulare la mia perplessità: "Sotto i pantaloni indosserai queste" incalza portandomi un paio di autoreggenti e delle mutandine femminili. Io conciato così sotto i possibili sguardi curiosi dei vicini? Non lo farei mai... (intanto però procedo un po' agitato alla mia vestizione)...
Lei mi squadra dall'alto in basso pensierosa: "Hmmmm... bene bene, ma manca qualcosa... Sì, ci sono! Sotto la maglietta metterai un bel reggiseno!". Io con quel coso addosso che mi gonfia la maglietta??? E poi lì fuori, esposto al pubblico ludibrio? Non lo farei mai... forse... (intanto mi aggancia il reggiseno, non mi sta nemmeno tanto stretto e poi lei mi ha detto che sono carino...). Mi guarda soddisfatta, godendosi la vista del suo domestico: ha vinto, come al solito ha piegato la mia volontà (o l'ha semplicemente condotta dove voleva essere condotta...).
Afferro lo spazzolone e a testa china mi avvio alla porta. "Ehi, prima di lavare il balcone lo devi spazzare" il suo tono ora è ironico: "e la tua scopa è quella...". Il suo dito indica alle mie spalle uno scopino con il manico cortissimo. Poi voltandosi pronuncia un ultimo secco comando: "Dai muoviti, io vado a finire di truccarmi". Ho un ultimo indugio... Io dovrei fare tutto ciò, dovrei umiliarmi in questo modo?... La seguo con lo sguardo mentre si allontana, la sua scia di profumo mi investe e mi inebria... Le parole mi escono da sole: "Sì padrona, subito".
Così eccomi qua: vestito da femminuccia, piegato in due per usare al meglio lo scopino, madido di sudore per la fatica e il sole battente, e con un velo di imbarazzo per la vicina impicciona che mi spia da dietro i vetri della casa di fronte (bhè, non ha mai visto un uomo fare i mestieri di casa?).
Alla prima mossa Daniela mi ha già dato scacco matto: sono suo, la sua sguatterina.

(fine prima puntata)

Edited by leccapiedi_2004 - 16/12/2012, 01:30
 
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leccapiedi_2004
view post Posted on 17/12/2012, 00:02     +4   +1   -1




Un'esperienza indimenticabile
- seconda puntata -


A come... Autorità e Asservimento
- It's breakfast time -

Spuntino di metà mattina per la dea. L'occorrente me l'aveva ordinato lei appena arrivato sotto casa sua: "Sei arrivato? Bravo coglione, ce l'hai fatta anche questa volta. Siccome devo fare ancora colazione, adesso mi vai subito a prendere due brioche alla crema, intesi?". Come un giocattolo telecomandato mi precipito per le strade affollate, acquisto più in fretta che posso e richiamo emozionato. Al mio zelo lei contrappone il suo gelo: "Non sono ancora pronta. Tu stai buono buono ad aspettare. Ti faccio io uno squillo". L'attesa si consuma in interminabili minuti di tensione ed eccitazione crescente. Poi finalmente lo squillo catartico che mi pilota verso il regno tanto agognato: le scale che mi conducono da lei le faccio a grandi balzi, attento a non scivolare sui gradini per salvare il sacchetto con le brioche... Ansioso e affannato varco la soglia.
Dopo la pulizia del balcone, mi cavo i miei abiti civili per rimanere nella tenuta di ordinanza servile che indossavo sotto. Devo sistemare le brioche sul piattino che prendo da sopra il lavandino, predispongo il caffè al ginseng in tazza, recupero cucchiaino e tovaglioli, e mi avvicino a Daniela. Seduta al tavolo, nella sua deliziosa mise "da albergo" in vestaglia e ciabattine, mi osserva per un attimo che sembra infinito, un lampo compiaciuto attraversa i suoi occhi espressivi: dinnanzi a sé non ha più l'umile domestico che poco prima le ha nettato il balcone, ma un ubbidiente cameriere che, in autoreggenti e mutandine, è inginocchiato ai suoi piedi, vassoio in mano, in attesa di un cenno o una parola. Per ottenere questa trasformazione le sono state sufficienti poche concise indicazioni e il burattino ha eseguito in fretta senza fiatare, solo un "Sissignora" è risuonato in quell'atmosfera carica di sensazioni positive e complicità.
Ora che le sono di fronte adorante, un suo gesto mi trasforma in zerbino e, dopo aver imbandito la tavola, mi ritrovo sotto il tavolo a pancia in su. Gli sguardi si incrociano: il suo sorrisetto mi invita ad agire: "Adesso mangiamo. Ognuno la sua colazione". Lì ha inizio un lungo e meticoloso dialogo tra la mia bocca e i suoi meravigliosi piedi, uno scambio ininterrotto tra la mia lingua e le sue estremità, dolci profumate morbide invitanti conturbanti. Lei tranquilla si gode la colazione divertendosi di tanto in tanto a stuzzicarmi: sono suo, il suo servo.


N come... Nettare e Nullità
- Dal produttore al consumatore -

La prima brioche è finita nella bocca di Daniela. "Cosa ne facciamo di quest'altra?" insinua lei con maliziosa retorica e mi dà istruzioni per realizzare la sua idea. Il tappetino umano si srotola e assume la postura a quattro zampe al cospetto della dea. Il piattino è a terra, tra noi due. I piedi di Daniela si posano come angeli sulla crosta croccante della brioche: la fragranza dell'impasto risuona sotto la pressione delle sue dita: "Voglio che tieni la faccia a un centimetro dalla brioche e osservi bene". Eseguo, affamato dalle sue estremità. L'eccitazione prende quota, l'impasto e la crema si insinuano tra i suoi piedi che ora si sollevano dal piatto: "Lecca".
Non sono un feticista convinto e, nonostante il mio nick, non considero questa pratica né esclusiva né davvero appagante in sé, ma le esperienze fetish con Daniela mi hanno sempre portato a provare sensazioni molto forti, come in questo caso. Ripulire quella pelle morbida e vellutata, insinuare la lingua nei meandri delle dita affusolate e perfette, percorrere le linee del plantare, del tallone e della caviglia: tutto ciò acquista un sapore intenso, misto di piacere e umiliazione, sotto la sua stretta e divertita sorveglianza.
Uno dopo l'altro i bocconi entrano nella mia bocca famelica attraverso le sue estremità. Il piatto si svuota progressivamente... ma io attendo altro. E lei lo sa. Sa perfettamente che vorrei nel mio intimo, senza alcuna opposizione, con pieno trasporto e in maniera convinta e totale nutrirmi del cibo masticato da lei. Lo sa bene, anche se oggi non ne abbiamo parlato. Lo sa bene e mi frigge a puntino. Poi finalmente scioglie gli ormeggi... "Apri idiota"... tre grossi bocconi, che aveva conservato per sé, scendono copiosamente dalla sua alla mia bocca. Tease & Satisfy, un'arte in cui Daniela è maestra assoluta. Mi nutro del suo nettare: sono suo, la sua nullità.


I come... Imperatrice e Idiota
- Finalmente dog training -

Ciò che resta della brioche viene ulteriormente suddiviso da Daniela in tanti pezzetti. La sua mente progetta nuove situazioni di continuo. Non ti molla mai e, seguendo la sua indole, detta il ritmo alla sessione: ti trovi cullato in un susseguirsi di situazioni che le avevi esplicitamente richiesto (ma che vivi sempre con una sfumatura nuova e originale) oppure alle quali non pensavi nemmeno ma che magicamente trovano una sintonia speciale nella tua mente. Lei ascolta, perlustra il tuo desiderio, lo conduce a sé e ti trasforma in ciò che vuole.
Questo è il percorso mentale che, in una frazione di secondo, da leccapiedi e sputacchiera mi tramuta in cane da riporto. I numerosi pezzettini di brioche volano per la stanza e io, con bramosa foga, mi fiondo a quattro zampe alla loro ricerca. Lei, imperatrice del suo burattino, li fa roteare davanti alla mia faccia facendole disegnare ebeti cerchi nell'aria; oppure li muove a scatti trattendendoli tra le dita e costringendomi a goffi ed elastici cambi di direzione; oppure li getta al di là del divano spronandomi: "Questo non mangiarlo, riportamelo qui intero... dai cretinetti, in fretta..."; oppure li lancia a parabola per centrare la mia bocca che, spalancata, deforma il mio viso in un'espressione goffa e idiota che la diverte moltissimo. Le sue risate sono state il sottofondo di questo magico momento. Anche questa umiliazione è compiuta: sono suo, il suo cagnolino.

(fine seconda puntata)
 
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