| Un'esperienza indimenticabile - seconda puntata -
A come... Autorità e Asservimento - It's breakfast time -
Spuntino di metà mattina per la dea. L'occorrente me l'aveva ordinato lei appena arrivato sotto casa sua: "Sei arrivato? Bravo coglione, ce l'hai fatta anche questa volta. Siccome devo fare ancora colazione, adesso mi vai subito a prendere due brioche alla crema, intesi?". Come un giocattolo telecomandato mi precipito per le strade affollate, acquisto più in fretta che posso e richiamo emozionato. Al mio zelo lei contrappone il suo gelo: "Non sono ancora pronta. Tu stai buono buono ad aspettare. Ti faccio io uno squillo". L'attesa si consuma in interminabili minuti di tensione ed eccitazione crescente. Poi finalmente lo squillo catartico che mi pilota verso il regno tanto agognato: le scale che mi conducono da lei le faccio a grandi balzi, attento a non scivolare sui gradini per salvare il sacchetto con le brioche... Ansioso e affannato varco la soglia. Dopo la pulizia del balcone, mi cavo i miei abiti civili per rimanere nella tenuta di ordinanza servile che indossavo sotto. Devo sistemare le brioche sul piattino che prendo da sopra il lavandino, predispongo il caffè al ginseng in tazza, recupero cucchiaino e tovaglioli, e mi avvicino a Daniela. Seduta al tavolo, nella sua deliziosa mise "da albergo" in vestaglia e ciabattine, mi osserva per un attimo che sembra infinito, un lampo compiaciuto attraversa i suoi occhi espressivi: dinnanzi a sé non ha più l'umile domestico che poco prima le ha nettato il balcone, ma un ubbidiente cameriere che, in autoreggenti e mutandine, è inginocchiato ai suoi piedi, vassoio in mano, in attesa di un cenno o una parola. Per ottenere questa trasformazione le sono state sufficienti poche concise indicazioni e il burattino ha eseguito in fretta senza fiatare, solo un "Sissignora" è risuonato in quell'atmosfera carica di sensazioni positive e complicità. Ora che le sono di fronte adorante, un suo gesto mi trasforma in zerbino e, dopo aver imbandito la tavola, mi ritrovo sotto il tavolo a pancia in su. Gli sguardi si incrociano: il suo sorrisetto mi invita ad agire: "Adesso mangiamo. Ognuno la sua colazione". Lì ha inizio un lungo e meticoloso dialogo tra la mia bocca e i suoi meravigliosi piedi, uno scambio ininterrotto tra la mia lingua e le sue estremità, dolci profumate morbide invitanti conturbanti. Lei tranquilla si gode la colazione divertendosi di tanto in tanto a stuzzicarmi: sono suo, il suo servo.
N come... Nettare e Nullità - Dal produttore al consumatore -
La prima brioche è finita nella bocca di Daniela. "Cosa ne facciamo di quest'altra?" insinua lei con maliziosa retorica e mi dà istruzioni per realizzare la sua idea. Il tappetino umano si srotola e assume la postura a quattro zampe al cospetto della dea. Il piattino è a terra, tra noi due. I piedi di Daniela si posano come angeli sulla crosta croccante della brioche: la fragranza dell'impasto risuona sotto la pressione delle sue dita: "Voglio che tieni la faccia a un centimetro dalla brioche e osservi bene". Eseguo, affamato dalle sue estremità. L'eccitazione prende quota, l'impasto e la crema si insinuano tra i suoi piedi che ora si sollevano dal piatto: "Lecca". Non sono un feticista convinto e, nonostante il mio nick, non considero questa pratica né esclusiva né davvero appagante in sé, ma le esperienze fetish con Daniela mi hanno sempre portato a provare sensazioni molto forti, come in questo caso. Ripulire quella pelle morbida e vellutata, insinuare la lingua nei meandri delle dita affusolate e perfette, percorrere le linee del plantare, del tallone e della caviglia: tutto ciò acquista un sapore intenso, misto di piacere e umiliazione, sotto la sua stretta e divertita sorveglianza. Uno dopo l'altro i bocconi entrano nella mia bocca famelica attraverso le sue estremità. Il piatto si svuota progressivamente... ma io attendo altro. E lei lo sa. Sa perfettamente che vorrei nel mio intimo, senza alcuna opposizione, con pieno trasporto e in maniera convinta e totale nutrirmi del cibo masticato da lei. Lo sa bene, anche se oggi non ne abbiamo parlato. Lo sa bene e mi frigge a puntino. Poi finalmente scioglie gli ormeggi... "Apri idiota"... tre grossi bocconi, che aveva conservato per sé, scendono copiosamente dalla sua alla mia bocca. Tease & Satisfy, un'arte in cui Daniela è maestra assoluta. Mi nutro del suo nettare: sono suo, la sua nullità.
I come... Imperatrice e Idiota - Finalmente dog training -
Ciò che resta della brioche viene ulteriormente suddiviso da Daniela in tanti pezzetti. La sua mente progetta nuove situazioni di continuo. Non ti molla mai e, seguendo la sua indole, detta il ritmo alla sessione: ti trovi cullato in un susseguirsi di situazioni che le avevi esplicitamente richiesto (ma che vivi sempre con una sfumatura nuova e originale) oppure alle quali non pensavi nemmeno ma che magicamente trovano una sintonia speciale nella tua mente. Lei ascolta, perlustra il tuo desiderio, lo conduce a sé e ti trasforma in ciò che vuole. Questo è il percorso mentale che, in una frazione di secondo, da leccapiedi e sputacchiera mi tramuta in cane da riporto. I numerosi pezzettini di brioche volano per la stanza e io, con bramosa foga, mi fiondo a quattro zampe alla loro ricerca. Lei, imperatrice del suo burattino, li fa roteare davanti alla mia faccia facendole disegnare ebeti cerchi nell'aria; oppure li muove a scatti trattendendoli tra le dita e costringendomi a goffi ed elastici cambi di direzione; oppure li getta al di là del divano spronandomi: "Questo non mangiarlo, riportamelo qui intero... dai cretinetti, in fretta..."; oppure li lancia a parabola per centrare la mia bocca che, spalancata, deforma il mio viso in un'espressione goffa e idiota che la diverte moltissimo. Le sue risate sono state il sottofondo di questo magico momento. Anche questa umiliazione è compiuta: sono suo, il suo cagnolino.
(fine seconda puntata)
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