| Dopo aver a lungo riflettuto sull'opportunità o meno di contribuire a questa sezione, ho optato per la classica via di mezzo, ed approfittando di un po' di tempo concesso da un'influenza estiva ho voluto dedicare due parole ad alcune delle Miss che ho immaginato di incontrare in questi ultimi anni. Non me ne vogliano i puristi della materia se sono parco di dettagli, questo in fondo vuol essere più una piccola raccolta di abstract (non oggettivi ma squisitamente soggettivi), o meglio ancora un breve viaggio indietro nel tempo e nei ricordi a rivivere emozioni del tutto personali, sempre ripercorse attraverso la mia sensibiltà e la mia indole. Il copione è pressappoco sempre lo stesso, ovvero in prevalenza soft con qualche lieve degrado nel SM propriamente detto, ma sempre senza l'ausilio di strumenti. Di fatto il filo conduttore è questo: ecco qua i limiti (molti, soprattutto verso pratiche violente), per il resto conduci pure tu il gioco (con la consapevolezza che riempire il tempo così e tutt'altro che impresa semplice).
Mistress Key: bella donna, magrissima, tutto sommato raffinata, di buona cultura, belli anche i piedi. Ho immaginato di incontrarla in due occasioni, la prima a San Lorenzo, quartiere che coniuga la vivacità della vita studentesca al grigiore delle periferie più remote, con quel pizzico di retrò che va così di moda; la seconda non lontano dal Pigneto, che fu ispirazione per Pasolini e oggi lo è per gli amanti del genere radical-chic. Se la prima volta l'abiente era domestico, la seconda le attrezzature del mestiere erano in bella mostra. Lei sempre mostra distacco ed un po' di alterigia, non so dire se per restare nella parte oppure per indole. Molto recitativa, quasi teatrale, è disponibile ad esaudire i desideri espressi e meno portata a lavorare di fantasia. Forse più votata all'azione che al dialogo.
Mistress Giulia: già con l'inseparabile sua collega, ricordo di aver fantasticato su di loro in quel di Fiumicino, prima ancora che traslocassero nel cuore dell'Urbe (2012 credo, ma potrei sbagliare pur se non di molto). Bella ragazza, bellissimo corpo, folle quanto basta a non annoiare. Sempre al centro della scena, appariva allora come motore trainante del duo, divertita nel proporre una carrellata di pratiche che forse invece appassionavano meno l'altra. Loquace prima, dopo e durante, l'ho immaginata energica e un po' pazza, con quel che di popolare che personalmente apprezzo.
Mistress Gaia: indubbiamente bellissima, in quel di Centocelle la immaginai ricevere in un loft ben attrezzato quanto curato. Voce bassa e senza accenti evidenti, signorile. intelligente, armonica ed aggraziata, comunque non troppo vivace e tantomeno verace, oltre che non molto loquace. L'aria un po' annoiata, incanta a vederla muovere. Credo più a suo agio con strumenti e suppellettili che con le parole.
Mistress Sheyka: bellissima ragazza, fin troppo per Guidonia, cittadina un po'grigia ma che offre tuttavia buone soluzioni immobiliari per ospitare fantasie come quelle a noi care. Credo ad oggi già pensionata, immaginai di condividere con lei un'oretta qualche anno fa (2013 o giù di lì). Bella, bellissima, quanto fredda e poco incline all'azione, comunque splendida dal volto fino ai piedi oltreche molto amante del divano.
Mistress Viola: giovane e magrissima, confusionaria nei pensieri e nell'arredamento, immaginai di incontrarla di recente all'estremo nord della Capitale. La Miss della porta accanto, non so se per venir incontro alle mie fantasie o di per sé; simpatica, appassionata, un po' pazza e per queste cose estremamente gradevole. Accorcia le distanze, ha a cuore le richieste, e fantasia non le difetta. Non le manca la parola e neppure l'entusiasmo.
Per il momento mi fermo e riprendo ad essere solo lettore, non prima però di scusarmi ancora, sia con le Miss che leggono per aver espresso opinioni personali, quanto con gli utenti a cui non ho elargito troppe informazioni.
Saluti
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