Sire del Loto Bianco Forum BDSM & Fetish

Posts written by picchio pacchio

view post Posted: 13/8/2016, 14:50     Alessia Rossi - INFO NORD ITALIA
https://m.facebook.com/profile.php?id=100010621059730

La contattai un po' di tempo fa, ma per mancanza di tempo e per questioni logistiche non sono mai andato a trovarla. Chiede 50 rose un'ora. Concede fj. La prima volta riceve in auto poi in appartamento.
view post Posted: 4/8/2016, 15:20     +1Ely Shadow - PRESENTAZIONE
Ely benvenuta anche da parte mia. Perdona l'amico Vupsc, in realtà ti ha chiesto che numero di piede porti perchè è solito regalare un paio di scarpe alle nuove arrivate.
view post Posted: 4/8/2016, 14:13     sara sintonelli - INFO NORD ITALIA
Sono andato a trovarla quasi un anno fa ormai: è bellissima, ma riuscire ad incontrarla è difficilissimo.
In bocca al lupo e se ce la fai ne vale veramente la pena.
view post Posted: 30/7/2016, 21:54     Essere padri oggi - OFFTOPIC
Ma qui non c'entra la religione o l'essere laici, qui si parla della realta' in maniera concreta.
view post Posted: 30/7/2016, 17:12     Essere padri oggi - OFFTOPIC
Mi spiace che tu non abbia capito nulla di quanto scritto sopra. Da come scrivi sembra che i padri siano delle vittime, ma non e' cosi'.
view post Posted: 30/7/2016, 14:29     +1Essere padri oggi - OFFTOPIC
Prendendo spunto dalla discussione sul femminismo che e' scivolata su una presunta rivalita' tra essere padri e madri, vorrei qui riprendere e condividere con voi alcune parole di papa francesco sul ruolo e le responsabilita' del padre in una famiglia e che io condivido in pieno. In generale genitori si diventa e non si nasce, ed e' difficile imparare ma lo si deve fare.


“Padre” è una parola nota a tutti, una parola universale. Essa indica una relazione fondamentale la cui realtà è antica quanto la storia dell’uomo. Oggi, tuttavia, si è arrivati ad affermare che la nostra sarebbe una “società senza padri”. In altri termini, in particolare nella cultura occidentale, la figura del padre sarebbe simbolicamente assente, svanita, rimossa. In un primo momento, la cosa è stata percepita come una liberazione: liberazione dal padre-padrone, dal padre come rappresentante della legge che si impone dall’esterno, dal padre come censore della felicità dei figli e ostacolo all’emancipazione e all’autonomia dei giovani. Talvolta in alcune case regnava in passato l’autoritarismo, in certi casi addirittura la sopraffazione: genitori che trattavano i figli come servi, non rispettando le esigenze personali della loro crescita; padri che non li aiutavano a intraprendere la loro strada con libertà - ma non è facile educare un figlio in libertà -; padri che non li aiutavano ad assumere le proprie responsabilità per costruire il loro futuro e quello della società.

Questo, certamente, è un atteggiamento non buono; però come spesso avviene, si passa da un estremo all’altro. Il problema dei nostri giorni non sembra essere più tanto la presenza invadente dei padri, quanto piuttosto la loro assenza, la loro latitanza. I padri sono talora così concentrati su se stessi e sul proprio lavoro e alle volte sulle proprie realizzazioni individuali, da dimenticare anche la famiglia. E lasciano soli i piccoli e i giovani. Già da vescovo di Buenos Aires avvertivo il senso di orfanezza che vivono oggi i ragazzi; e spesso domandavo ai papà se giocavano con i loro figli, se avevano il coraggio e l’amore di perdere tempo con i figli. E la risposta era brutta, nella maggioranza dei casi: “Mah, non posso, perché ho tanto lavoro…”. E il padre era assente da quel figliolo che cresceva, non giocava con lui, no, non perdeva tempo con lui.

Ora, in questo cammino comune di riflessione sulla famiglia, vorrei dire a tutte le comunità cristiane che dobbiamo essere più attenti: l’assenza della figura paterna nella vita dei piccoli e dei giovani produce lacune e ferite che possono essere anche molto gravi. E in effetti le devianze dei bambini e degli adolescenti si possono in buona parte ricondurre a questa mancanza, alla carenza di esempi e di guide autorevoli nella loro vita di ogni giorno, alla carenza di vicinanza, alla carenza di amore da parte dei padri. E’ più profondo di quel che pensiamo il senso di orfanezza che vivono tanti giovani.

Sono orfani in famiglia, perché i papà sono spesso assenti, anche fisicamente, da casa, ma soprattutto perché, quando ci sono, non si comportano da padri, non dialogano con i loro figli, non adempiono il loro compito educativo, non danno ai figli, con il loro esempio accompagnato dalle parole, quei principi, quei valori, quelle regole di vita di cui hanno bisogno come del pane. La qualità educativa della presenza paterna è tanto più necessaria quanto più il papà è costretto dal lavoro a stare lontano da casa. A volte sembra che i papà non sappiano bene quale posto occupare in famiglia e come educare i figli. E allora, nel dubbio, si astengono, si ritirano e trascurano le loro responsabilità, magari rifugiandosi in un improbabile rapporto “alla pari” con i figli. E’ vero che tu devi essere “compagno” di tuo figlio, ma senza dimenticare che tu sei il padre! Se tu ti comporti soltanto come un compagno alla pari del figlio, questo non farà bene al ragazzo.
Ogni famiglia ha bisogno del padre. Oggi ci soffermiamo sul valore del suo ruolo, e vorrei partire da alcune espressioni che si trovano nel Libro dei Proverbi, parole che un padre rivolge al proprio figlio, e dice così: «Figlio mio, se il tuo cuore sarà saggio, anche il mio sarà colmo di gioia. Esulterò dentro di me, quando le tue labbra diranno parole rette» (Pr 23,15-16). Non si potrebbe esprimere meglio l’orgoglio e la commozione di un padre che riconosce di avere trasmesso al figlio quel che conta davvero nella vita, ossia un cuore saggio. Questo padre non dice: “Sono fiero di te perché sei proprio uguale a me, perché ripeti le cose che dico e che faccio io”. No, non gli dice semplicemente qualcosa. Gli dice qualcosa di ben più importante, che potremmo interpretare così: “Sarò felice ogni volta che ti vedrò agire con saggezza, e sarò commosso ogni volta che ti sentirò parlare con rettitudine. Questo è ciò che ho voluto lasciarti, perché diventasse una cosa tua: l’attitudine a sentire e agire, a parlare e giudicare con saggezza e rettitudine. E perché tu potessi essere così, ti ho insegnato cose che non sapevi, ho corretto errori che non vedevi. Ti ho fatto sentire un affetto profondo e insieme discreto, che forse non hai riconosciuto pienamente quando eri giovane e incerto. Ti ho dato una testimonianza di rigore e di fermezza che forse non capivi, quando avresti voluto soltanto complicità e protezione. Ho dovuto io stesso, per primo, mettermi alla prova della saggezza del cuore, e vigilare sugli eccessi del sentimento e del risentimento, per portare il peso delle inevitabili incomprensioni e trovare le parole giuste per farmi capire. Adesso – continua il padre -, quando vedo che tu cerchi di essere così con i tuoi figli, e con tutti, mi commuovo. Sono felice di essere tuo padre”. È così ciò che dice un padre saggio, un padre maturo.

Un padre sa bene quanto costa trasmettere questa eredità: quanta vicinanza, quanta dolcezza e quanta fermezza. Però, quale consolazione e quale ricompensa si riceve, quando i figli rendono onore a questa eredità! E’ una gioia che riscatta ogni fatica, che supera ogni incomprensione e guarisce ogni ferita.

La prima necessità, dunque, è proprio questa: che il padre sia presente nella famiglia. Che sia vicino alla moglie, per condividere tutto, gioie e dolori, fatiche e speranze. E che sia vicino ai figli nella loro crescita: quando giocano e quando si impegnano, quando sono spensierati e quando sono angosciati, quando si esprimono e quando sono taciturni, quando osano e quando hanno paura, quando fanno un passo sbagliato e quando ritrovano la strada; padre presente, sempre. Dire presente non è lo stesso che dire controllore! Perché i padri troppo controllori annullano i figli, non li lasciano crescere.

Il Vangelo ci parla dell’esemplarità del Padre che sta nei cieli – il solo, dice Gesù, che può essere chiamato veramente “Padre buono” (cfr Mc 10,18). Tutti conoscono quella straordinaria parabola chiamata del “figlio prodigo”, o meglio del “padre misericordioso”, che si trova nel Vangelo di Luca al capitolo 15 (cfr 15,11-32). Quanta dignità e quanta tenerezza nell’attesa di quel padre che sta sulla porta di casa aspettando che il figlio ritorni! I padri devono essere pazienti. Tante volte non c’è altra cosa da fare che aspettare; pregare e aspettare con pazienza, dolcezza, magnanimità, misericordia.

Un buon padre sa attendere e sa perdonare, dal profondo del cuore. Certo, sa anche correggere con fermezza: non è un padre debole, arrendevole, sentimentale. Il padre che sa correggere senza avvilire è lo stesso che sa proteggere senza risparmiarsi. Una volta ho sentito in una riunione di matrimonio un papà dire: “Io alcune volte devo picchiare un po’ i figli … ma mai in faccia per non avvilirli”. Che bello! Ha senso della dignità. Deve punire, lo fa in modo giusto, e va avanti.

Se dunque c’è qualcuno che può spiegare fino in fondo la preghiera del “Padre nostro”, insegnata da Gesù, questi è proprio chi vive in prima persona la paternità. Senza la grazia che viene dal Padre che sta nei cieli, i padri perdono coraggio, e abbandonano il campo. Ma i figli hanno bisogno di trovare un padre che li aspetta quando ritornano dai loro fallimenti. Faranno di tutto per non ammetterlo, per non darlo a vedere, ma ne hanno bisogno; e il non trovarlo apre in loro ferite difficili da rimarginare.

Edited by picchio pacchio - 30/7/2016, 15:56
view post Posted: 29/7/2016, 09:00     +1Lola Bianco - INFO NORD ITALIA
1 VU + motel oppure auto oppure dal 7 al 28 agosto appartamento. No fj.
view post Posted: 21/7/2016, 17:38     Bdsm feticismo escortismo - DISCUSSIONI FORUM BDSM & FETISH
Sono d'accordo con admin quando scrive che ci vuole l'equolibrio, ma qui allora occorre una tirata d'orecchie agli amanti del bdsm che si sono un po' eclissati. Poi, se lo fanno per non condividere e tenersi per loro le proprie esperienze allora c'e' un problema: la pianta per vivere ha bisogno di acqua, senza a lungo andare muore.
view post Posted: 21/7/2016, 15:40     Bdsm feticismo escortismo - DISCUSSIONI FORUM BDSM & FETISH
La tentazione di non condividere le perle che si scovano è forte, ed è comprensibile, però a mio avviso se non si condivide si tradisce un po' lo spirito del forum. Io penso che queste perle siano sufficientemente intelligenti a discernere e a selezionare chi le sa apprezzare da chi no. Se così non fosse vuol dire che sono le prime a tradire il bdsm.
view post Posted: 21/7/2016, 15:26     Bdsm feticismo escortismo - DISCUSSIONI FORUM BDSM & FETISH
Secondo me Linda ha espresso in bella maniera il pensiero che mi sento di condividere pienamente.

Edited by picchio pacchio - 21/7/2016, 16:32
view post Posted: 21/7/2016, 15:23     Carlotta - INFO NORD ITALIA
Secondo me alcune non si rendono conto o non si capacitano di quanti uomini sono a la recherche...
cmq non le biasimo, a volte a me non rispondono alle email di lavoro.
490 replies since 22/8/2014