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Vi ricordate i pirati somali, quelli che attaccavano le navi mercantili che passavano dal mar rosso? Solo l'altro giorno, leggendo un libro, ho appreso che inizialmente i pirati somali altro non erano che i pescatori che volevano fermare le navi mercantili dei paesi occidentali che saccheggiavano il pesce davanti alla costa e che illegalmente scaricavano bidoni di sostanze tossiche. E quando se ne è parlato? Quando a distanza di qualche anno uno tsunami ha portato a riva i bidoni che si sono aperti e la gente ha iniziato a morire e a fare figli malformati. Ma nessuno ne ha mai parlato, forse perché certe morti sono di serie b e chi se ne frega. Senza parlare delle continue tragedie dei migranti, che ormai non fanno più notizia, ci siamo abituati. Da quanti anni si ripete la stessa storia, si fanno gli stessi proclami, ci si indigna e poi finisce lì... anzi si va sempre peggio perché di fronte all'esodo di interi popoli costruiamo barriere, anche di fronte a bambini la cui unica colpa è quella di essere nati nel posto sbagliato del mondo. Ma arriviamo a oggi, la ragazza bruciata viva che pare avesse chiesto aiuto prima di questa fine orribile, ma invano, ancora una volta per indifferenza... Io non mi sento migliore di nessuno, faccio parte di questa società, ma mi chiedo: dove stiamo andando?
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