Sire del Loto Bianco Forum BDSM & Fetish

Posts written by Ulisse0

view post Posted: 5/6/2017, 16:39     +1Sola sul lastrico.... - STORIE - RACCONTI FETISH / BDSM
Eccolo...

La sua vita sarebbe cambiata... Drasticamente... Ebbe modo di leggere alcuni racconti. Alcuni leggerei altri forti quanto le sue esperienze... Prima di volare ebbe modo di salvarsi molte cose da leggere.
Certo; tutto correlato al feticcio. Ma non capiva, o più giustamente negava come adorare un piede potesse essere vista come sottomissione...
Si continuò a copiare storie e esperienze; solo quelle reali.
Molti erano in tedesco.
La lingua di sua madre.
Salì sull'aereo. Arrivò a leggere un racconto dove la slave non leccava i piedi di sua spontanea volontà... Andò in bagno... Quel racconto la eccitò molto. Ricordandogli molto la sua seconda esperienza. Mentre le dita dentro di se le diedero sollievo, disse qualcosa di sbagliato...
La situazione del culo di Bea...
Si colpì decisa sul viso...
Non aveva più il privilegio di chiamarla in quel modo.
Dentro di se; quel no era quasi verso se stessa.
Continuò a toccarsi... Sempre più in profondità...
I suoi respi sempre più eccitati...
La schiava continuava a rifiutare i piedi del suo padrone e più la schiava rifiutava più Needa si eccitava.
Combattuta dai desideri del resistergli a quello di passargli la lingua tra le dita dei piedi...
Le mancava poco per la sua piccola morte....
Ma bussarono. Riportandola alla realtà del bagno...
Torno al suo posto. Un giovane stuart la vide un po' nervosa.
"Le posso offrire nulla signorina? La vedo un po nervosa!"
"Si... Vodka, Cointreau..."
"un kamikaze... Arriva subito..."
"Grazie..."
Bevve... Si rilassò... Poco dopo eccola alle porte di della stazione di Berlino dove con un taxi si fece portare ad un albergo molto vicino quel club che le diede Bea...
Ed eccola schiaffeggiarsi nuovamente mentre era sola all'ascensore... Arrivò nella camera. Si scalzò, ma tenne il suo vestito. Aprì i suoi giocattoli. Prese e si infilo subito il suo dildo preferito... Mentre si guardò alla specchio, vide le sue gote ancora rosse...
Accese la vibrazione...
Si masturbò per lei... Per Bea...
Ed ogni volta che la chiamava così, eccola ammolarsi un ceffone....
Non le servirono che due schiaffi per venire...
Si spogliò. Chiamò per farsi portare qualcosa da mangiare... Anzi, piu che qualcosa...
Mangiato fece per vestirsi, mettendosi solamente il soprabito.
Appena uscì dall'albergo si sentì a suo agio.
Prese e camminò, verso il club.
Fece una piccola fila. All'ingresso un paio di ragazze le illustrarono come funzionasse la cosa.
Avevano diversi braccialetti identificativi.
Optò per il verde; ad indicarla come una novizia.
Le chiesero se fosse una nudista o se fosse una schiava visto che era nuda.
"Schiava..."
Allora le misero un laccetto intorno al collo. Largo.
Poi le dissero che se avesse voluto, avrebbe potuto giocare con altre persone, ma solo di colore arancione.
Lasciò poi la quota per due consumazioni.
Dentro; quello che vide fu una vera sorpresa.
Musica classica ed un ambiente molto signorile. Poltrone in pelle e gente che conversava amabilmente mentre dei sottomessi di ambo sessi cedevano le loro attenzioni verso i piedi di dominatrici e dominatori. Quando ecco che i suoi occhi gia incrociarono quelli di una giovane dominatrice completamente vestita di pelle. Teneva per mano un uomo che fissava una schiava intenta a leccargli i piedi.
Una valletta venne verso di lei.
"Siete una novizia. Benvenuta. Mi chiamo Terzia. Posso aiutarvi, se mi dite cosa cercate..."
"in verità Terzia, non cerco che me stessa!"
"siete venuta al momento giusto. Venite, vi porto dai nostri osservatori. Non temete... Hanno tutti qualcuno che li serve. Non vi chiederanno nulla che non possa aiutarvi a scavare dentro di voi."
Gli osservatori erano un gruppo di cinque dominatori con tutti delle schiave al seguito.
"Benvenuta. Sia per te una serata all'insegna della consapevolezza. Che la Luce possa guidarti verso ciò che più oscuramente desideri."
"Come ti chiami?"
Chiese subito una di loro.
La dominatrice era ora alle sue spalle.
Prese e si accomodò su un divano al centro della sala.
Rispose... "Needa..."
"È bruttissimo..."
Disse subito il suo interlocutore.
Chi la osservò tutta via le spezzò una lancia.
"Quello è il tuo nome nel loro mondo. Chi avrà il privilegio di averti ti aiuterà a trovare sia te stessa che il tuo nome per questo mondo..."
Spinta da non si sa quale forza andò verso di lei chinò il capo verso di lei.
"Se sbagliassi qualcosa, la prego; non esiti a correggermi. Posso farle una domanda?"
La dominatrice non fece altro che un gesto con la mano.
"vi ringrazio. Vi andrebbe di discutere in privato? Sono certa che le mie argomentazioni stuzzicheranno la vostra mente..."
La dominatrice si alzò, e con la punta degli stivali si divertì a schiacciare per qualche secondo i piedi di Needa.
Che non emise in fiato...
Se non un timido grazie quando la dominatrice tolse lo stivale dal suo piccolo piede tormentato.
"Terzia, portaci nella mia stanza... Vieni giovane Ancella, discutiamo delle tue argomentazioni. Porta ad entrambe un thè... "
Nella sala c'era solo una poltrona.
La dominatrice si accomodò. Facendo stendere la giovane Needa su di un morbido tappeto.
"Ti andrebbe di togliermi le scarpe?"
"Certo... Vostra Grazia.."
Le dita della padrona cominciarono ad accarezzare la testa di Needa...
view post Posted: 4/6/2017, 17:31     +1Sola sul lastrico.... - STORIE - RACCONTI FETISH / BDSM
Quelle ore restarono tatuate nella mente di Needa. Che, cambiò tutti i suoi programmi. Decise di andare in Germania immediatamente. Aveva bisogno di capire tante cose.
Andò a casa sua. Prese e fece i bagagli. Con un taxi andò a casa della sua amica. Forse sarebbe riuscita a convincerla.
Scalza e col suo vestito migliore bussò alla sua porta...
Sfiorandosi un secondo le guance si accorse che il dolore provocato dagli schiaffi era qualcosa che adesso sembrava desiderare...
Bussò; quando le aprì nuda...
"Bea, che ci fai nuda?"
"Sto aspettando una mia amica nudista! Vuoi aspettarla insieme a me?"
"Veramente volevo parlarti di una cosa che mi era successa al lavoro..."
"Accomodati..."
Disse la ragazza alta dalla testa calva che si accomodò facendo accomodare Needa ad una poltroncina bassa...
Appena posò il culo si aprì... Come se non cercasse di condividere una brutta esperienza. Ma come se cercasse chi le potesse dar ragione...
"Needa... Io sono solo una lesbica. Tu sei una ragazza incredibile... Che la lecca in modo divino... Ma non so come posso aiutarti in questo. Tutta via, a Berlino, c'è questo locale..."
Le lascio un bigliettino.
"Le schiave, se per caso lo fossi, entrano nude. Ti ci avrei portato. Ci possiamo vedere alla stazione di Berlino. Ma solo lunedì. Questo fine settimana mi sarebbe impossibile. Ho ancora delle cose da sistemare..."
Quando disse la parola schiava quasi lo rifiutò...
"No, non credo di essere una schiava... Sono solo una feticista Bea."
Elizabeth non avrebbe voluto... Ma scese dallo sgabello, dirigendosi decisa verso di lei. Appena le fu davanti le diede uno schiaffo...
"zitta... Non meriteresti nemmeno di leccarmi il culo..."
Quello schiaffo... Fu quasi più duro di quelli che le diede la titolare della compagnia...
"Bea..."
"Silenzio.."
Le diede degli schiaffi consecutivi che quasi la fecero inginocchiare...
Poi Bea le mise il culo in faccia...
"Leccami il culo prima che mi venga l'idea di spaccarti la faccia..."
Needa che era sovente a leccarle i piedi neri, credette che negargli la lingua fosse la cosa giusta da fare...
"...no..."
Senza che Elisabeth potesse farglielo vedere, era felice di questa sua negazione. Quado si voltò verso di lei la investi con lo sguardo più duro che avesse mai avuto...
"no?" E comincio a darle tanti schiaffi.. Sempre più duri... Mentre ad ogni schiaffo non fece che chiederle:
"no?"
La prese per la coda dei capelli, volgendole la testa contro lo specchio..
"Guardati... Sei più bagnata tra le cosce che sul viso..."
Lo sputo che rivolse contro quella immagine sembrava aver rotto qualcosa in Needa...
Come se l'avesse voluto quello sputo...
Il peggio fu quando la toccò col piede umido sulla schiena scalciandola verso la porta.
"ora vattene... Aspetto ospiti migliori di te..."
"Bea.. Ti prego..."
Aprì la porta...
"Smettila di chiamarmi Bea. Non meriti di chiamarmi come gli amici... Dovrai chiamarmi Elisabeth!"
Cosi portò fuori i suoi due trolley, poi strascinò lei sul pianerottolo; sbattendole cosi la porta in faccia... Needa chiamò l'ascensore. In strada si fermò al primo negozio. Prese due stupide infradito e con un taxi andò all'aeroporto...
Frattanto qualcuno in lacrime chiamò Donna Reed...
view post Posted: 30/5/2017, 12:27     +1Sola sul lastrico.... - STORIE - RACCONTI FETISH / BDSM
Needa era una giovane laureata in economia. VEnne assunta da una competitiva società in ascesa e per i primi anni andò alla grande.
Poi promossa ad avere un ufficio tutto suo.
Entrò con le sue meravigliose decoltè Gucci che aveva acquistato su internet. Un capriccio costoso. MA di soldi conservati in un conto ne aveva accumulati per star tranquilla per due o tre anni nel caso le cose fossero andate male.
Appena dentro nel suo ufficio eccola liberarsi della sua alta classe. Un'appariscenza che non sentiva sua. Scalza fece qualche passo nel suo ufficio con parquet in legno...
Le piaceva il vino; e cedersi a dei sigari di tanto in tanto...
Aveva appena confermato un viaggetto in germania; partirà tra due settimane. Dove avrebbe incontrato una persona a lei molto cara.
Un'amica con cui condivideva una oscena passione.
Tutto organizzato e tutto già spesato.
Si scrissero alcune mail, tutte in tedesco.
Queste le loro ultime parole...
-Hai messo tutti i vestiti che adoro vederti addosso? Hai evitato di portare le scarpe vero? lo sai che in quella città le portano di rado persino gli uomini!-
"Si, lo so bene... Non vedo loro di assaporare i sapori della tua terra. Ci vedremo tra poco. Un bacio dove vuoi ed uno dove sai..."
Il mercato azionario stava per aprire.
Già dopo i primi secondi avvisò che c'era qualcosa che non andava bene...
Un leggero calo... Dal computer eccola informare i suoi clienti.
-Un piccolo calo fisiologico. Ma state in allerta. Potrei dovervi informare di qualcosa di importante nelle prossime ore. Non temete. Va tutto bene.-
Il calo continuò e lei corse subito ai ripari.
Chiese quindi la vendita delle azioni dei suoi chienti.
-Col vostro permesso, venderò le vostre azioni. Adesso. Prima che il calo possa rischiare di farvi perdere qualcosa...-
I suoi clienti accettarono tutti.
Poi cominciarono le prime sospensioni. MA tutto il suo parco clienti era salvo. Con un bel guadagno.
Ora non le restò che sperare in un continuo calo. Altrimenti avrebbe subito una grande lavata di testa.
Non fu cosi...
Il calo si rilevò tutta una farsa. Già alle dodici tutte le anzioni salirono giusto qualche compagnia di trading subì qualche perdita. Le azioni della sua compagnia salirono poco.
Poi venne chiamata dal suo capo. Uno squalo in gonna.
La donna più pericolosa del mondo...
Si rimise le scarpe e spense i suoi terminali.
"Calmati Needa, sarà solo una lavata di testa."
Salì con l'ascensore...
Bussò poi all'ufficio della sua direttrice.
"Si può sapere che t'è preso?!"
"Ho temuto che..."
"Temuto? Sei forse una cacasotto? Come ti ho detto che devi entrare nel mio ufficio?"
Chiuse la porta alle sue spalle...
Allora Donna Reed avanzò verso di lei. Col suo elegante tailleur grigio antrace; scalza e con i piedi smaltati di nero.
"Leva la serratura e riapri la porta... Se ti vedono umiliarti non farà che aumentare il mio piacere!"
"si Signora..."
Tolse la serratura e riaprì la porta.
"Come ti ho detto che devi presentarti nel mio ufficio?"
LA prese subito per i capelli...
"In ginocchio; come la cagna che sono..."
"Non sei degna nemmeno che ti tocchi. Luridissima cagna..."
Come un lupo Alfa, Donna strinse il collo di Needa. Facendola camminare come un cane. La trascinò sotto la scrivania per i capelli.
"Sei stata una stupida. Quasi quasi ti licenzio. Abbiamo perso almeno trenta milioni di dollari con questa tua paura da larva."
Arrivate alla scrivania, la mise in ginocchio. Tremava sia dalla paura che dall'eccitazione...
Cominciò poi a massaggiarle il viso... Poi le diede qualche bel ceffone.
"Quanti soldi abbiamo perso per colpa tua?"
Slapp... La mano le si impresse sulla guancia sinistra.
"Per colpa di questa becera cacasotto abbiamo perso trenta milioni di dollari."
L'umiliazione continuo per altri quattordici colpi. Poi le diede un grosso bacio sulla possa... Con i denti le tirò le labbra...
"Brutta cagniaccia, hai dimenticato larva..."
"Per colpa di questa becera larva cacasotto abbiamo perso trenta milioni di dollari."
Nelle sue corde vocali si intravide una forte eccitazione...
La riprese a schiaffi. Per quindici schiaffi dovette ripetere di essere una larva cacasotto...
Al decimo schiaffo Needa era ridotta un lago di umori.
Non era ancora finita.
La prese per le orecchie.
"Non ho ancora finito con te... La tua miglior punizione deve ancora venire...
Le sputò severamente in faccia...Quasi sugli occhi.
"Credi che non teniamo sotto controllo le mail delle nostre ragazze? Allarga le gambe larva..."
Il piede scalzo di Donna le si infilo sotto la gonna...
"ma sentila questa...Come sei bagnata?"
"Come una lurida cagna in calore..."
"Meriti che ti fotta?"
"No Signora. Non merito un cosi gran privilegio..."
Comincio a strofinarle il piede sull'umida passera. Quando l'avvertì bello umido le diede un ordine...
"Mettiti sotto la scrivania..."
Presse l'interfono e chiamo Gaia la sua segretaria...
"Si Mia Signora?"
"Vada immediatamente nell'ufficio di Needa Pook; mi porti tutte le sue cose."
"Subito Mia Signora..."
"Va sotto la scrivania cagna in calore... E fa quello che ti piace tanto..."
Appena senti uscire la segretaria, comincio ad assaporare il piede umido e sporco di Donna Reed. Lo ripulì per bene; ogni curva di quel meraviglioso piede... poi donna le inzuppò l'altro piede nella passera umide e si fece ripulire...
Da li sotto senti arrivare la segretaria.
"Ho trovato solo il suo soprabito...Un impermeabile. Ieri mattina è piovuto. Ma in sera ha fatto caldo. Forse l'ha lasciato qui."
" I suoi terminali?"
"spenti... doveva iniziare il suo periodo di ferie... Penso non sia venuta a lavoro..."
"può andare..."
Si chinò e congedò lasciando la porta aperta...
Quando Donna controllò che la cagna avesse svolto bene il suo lavoro la fece uscire.
"Spogliati!"
"Si Mia Signora..."
"Lascia il tuo vestito sulla scrivania."
Sfilò la lampo del vestito e le fece togliere le scarpe...
"Tutta pelletteria e sartoria di alta classe..."
"Si Mia Signora..."
"Ora è roba mia!"
"Si Signora..."
"Le scarpe non non ti serviranno; come mai?"
"Be, ogni anno vado in Germania. Sto scalza e lontana da tutto per una settimana!"
"Puoi tenerti il soprabito... Farò scattare l'allarme anti incendio all'ala sud. Potrai prendere le scale da li..."
"Si signora..."
"Quando ritorni parleremo delle tue mansioni. Oggi mi hai divertita molto! Ed ho sentito che ti sei divertita anche tu! Mettiti il soprabito... E sparisci, prima che cambi idea..."
Si chiuse l'impermeabile, e prese le scale per l'ala sud.
"Grazie Mia Signora..."
view post Posted: 29/5/2017, 18:48     Re di Roma - SPORT
CITAZIONE (O Mega @ 29/5/2017, 19:24) 
Un grande numero dieci. Un giocatore di gran classe, certo. Ma Baggio è Baggio, dai. :-)

Vorrei dirti una cosa su baggio. Quando ha dovuto tirar fuori la freddezza non c'è riuscito...
Usa 94. Se totti avesse sbagliato il rigore del 2006 non nessuno avrebbe detto che "Con quella caviglia non avrebbe dovuto giocare i 90 minuti." Anche se nel '93 ha vinto un pallone d'oro
Erano due artisti differenti.

Sembrerebbero due Rocker.
Uno ha trascorso la carriera nello stesso gruppo.
Non ha fatto grandi tuor nel mondo. Diventando campione del mondo con una squadra dove non era il solo ad avere quel ruolo.
view post Posted: 29/5/2017, 17:02     +2Re di Roma - SPORT
CITAZIONE (edmonddantes86 @ 29/5/2017, 17:58) 
e quello all'Udinese all'Olimpico lo ricordi?



Questo?
view post Posted: 29/5/2017, 16:57     +2Re di Roma - SPORT

Questo... Rega... Una perla...
view post Posted: 29/5/2017, 16:46     +1Re di Roma - SPORT
C'è stato un gol alla Samp che porco cazzo mi ci tocco qualche volta....
view post Posted: 29/5/2017, 15:30     +1Rebecca e Desdemona - STORIE - RACCONTI FETISH / BDSM
Le due ragazze spagnole erano entrambe castane. Erano molto simili...
Poche le differenze che le distinguevano... Fra tutte: Una aveva gli occhiali.
Le dita lunghe della prima aprirono il foglio...
Era scritto in una bella calligrafia...

Soy Rebecca, son una fetichista italiana. Hace tiempo escribí esta historia en un foro español.
Ahora, después de algunos cambios, para que ... espero que se puede convertir ...

Lupa era una giovane insegnante che si sposto a Toledo per fare un corso d'aggiornamento.
Qui trovo una sua vecchia amica con cui c'era un vecchio tormento. Erano entrambe interessate ad un ragazzo. Litigarono; ma poi non riuscirono a fare la pace nemmeno dopo che il ragazzo andò con un'altra donna.
L'esuberanza del popolo spagnolo le fece riabbracciare come se non si fossero mai messe a bisticciare per Mighel.
Núria aveva bevuto di più... LE chiese quindi di accopagnarla a casa. Lei sarebbe tornata a casa con l'ultimo treno. Dopo aver passato una sera a cena, Lupa avrebbe preso l'ultimo treno. Ma ora era tardi.
L'amica la convinse a restare da lei per la notte.
Così quando arrivarono a casa, poterono rilassarsi...
Núria era molto ubriaca... Non riusciva nemmeno a scalzarsi. Cosi chiese a Lupa di farlo.
Era uno stivaletto con la cerniera lampo, una volta scorsa, lo sfilo dolcemente.
Poi lo annusò... Núria non rimase sconvolta; anzi, immediataemnte le chiese:
"¿Y te gusta?"
"Mucho..."
"El pie es mejor... Olerlo!"
Lupa si chinò, ed annuso con piacere il piede...
Núria le allontano il piede dal viso; lasciandole scalzare l'altro.
"descalza el mi pie..."
Sfilò il calzino... Le spinse poi il piede sul petto. Lascindosi scalzare anche l'latro...
Poi le mise i piedi sul viso... le fece annusare tutti e due i piedi con piacere...
Lupa si sbottono i pantaloni... Cominciando a toccarsi...
Núria fece lo stesso...
"Lupa ¿Quieres leccar el mi pie?"
"Sí, me encantaría...."
Tirò fuori la lingua passandola leggera sulle sue dita... Poi diede un bacio sulla pianta prima di dimanrarsi sull'alluce some se un ciuccio...
Allora si mise a passare la lingua per tutto il piede... Ingoiando rapida la sua saliva...

Le due ragazze rimasero colpite dalla stesura. Ed anche dallo spagnolo. Non assolutamente perfetto. MA molto chiaro.
"Voglio proprio vedere che fa..."
"Che vuoi fare?"
La ragazza con gli occhiali prese le scarpe dal pavimento del treno e le gettò dal finestrino.
"Oddio... Se dice di no?"
"Leccherà i tuoi!"
A passi decisi arrivò alla porta del bagno. Qui Rebecca si stava masturbando.
Bussò delicatamente...
Poi si sentì dire:
"Mi chiamo Adelita... Anche nosotras siamo eccitati dalla tua opera."
"¿Realmente?"
"Si... Dulce ed io vorremo che tu venissi al mare, e poi giocare alle feticiste con nosotras!"
Aprì subito e poi guardandole i piedi nudi, col cuore in gola, le chiese:
"Ade, cosa ne è stato delle tue scarpe?"
"le ho buttate... Non vedevo l'ora di sbarazzarmene!"
"Yo soi Becca..."
Adelita bacio subito la mano di Becca... accompagnandola con garbata seduzione al loro posto sul treno.
"Dulce..."Le porse la mano.
"Accomodati..."
Dulce si mise al suo fianco. facendole delle coccole...
Dolci baci. CAlde carezze...
Adelita allora si mise sul suo posto lasciandole i piedi sporchi sul grembo...
Qui le dita timide cominciarono ad accarezzare i piedi di Adelita.
Dulce le si avvicino all'orecchio e calorosamente le sussurrò...
"Adelita è stata molto cattiva a provocarti cosi... Guarda i miei piedi invece... Sono belli non è vero?"
Dulce si tolse una scarpa, accompagnando la mano di Reb verso il suo piede... Solo che non le ricordava affatto il piede di Desdemona.
Reb prese e massaggiò il piede della sua nuova complice...
LA guardò, leccandosi le labbra...
"en efecto, il tuo piede è molto lusinghiero..."
Con l'altra mano però si allungò verso la caviglia di Adelita...
"Lo siento Dulce... Ma il piede di Adelita sembra essere..."
Lo leccò, d'un tratto... Lentamente. Gustando ogni traccia del pavimento del treno...
"decisamente più saporito?" Chiese poi Adelita...
"Già..."
view post Posted: 28/5/2017, 15:49     Rebecca e Desdemona - STORIE - RACCONTI FETISH / BDSM
Rebecca era in mezzo al mare... Il sale sulle sue labbra... Intravide pure una ragazza, le sembrava carina... Stava nuotando a poca distanza da lei... Becca le si avvicinò...
Quando poi la vide rallentare. Come per farsi avvicinare; con il chiaro desiderio di essere vista...
gambe molto belle. completamente nude...

Reb arrivò al bagnasciuga... La ragazza nuda invece cominciò a salire delle scale. Li, ad una fontanella, aveva chiuso da una catena il suo zaino. Reb invece si fermo all'inizio delle scale, rimise le sue ciabattine. Qualche scalino più su trovò due sandali. Notando che fosse sola, non esito un attimo ad assaggiare quelle scarpe... Arrivata dalla ragazza che si stava vestendo con un jilet che le avrebbe nascosto il seno nudo... e dei pantaloncini che erano tutto ma non un costume...
Reb le chiese se le scarpe fossero sue.
"Voglio fare un gioco con te... Ti va?"
"Certo. Dimmi pure."
Aveva i capelli lunghi fino alle spalle. Biondi come il grano. Degli occhi di ghiaccio che la penetravano... La ragazza era nuda, aveva un semplice zaino. Un asciugamano e qualcosa per cambiarsi....
"Ora ti farò qualche domanda. Se sarai sincera con me ti svelerò un segreto!"
"D'accordo, sono pronta..."
"Mentre salivo le scale, mi hai forse fissata il culo?"
"Mi hai chiesto di essere sincera vero?"
"Si..." Rispose la bionda mentre si abbottonava un gilet.
"Ho preferito leccarti la parte interna delle scarpe..."
"Ti piacciono i piedi?"
"...Si..."
La bionda prese a tenerla per le spalle, poi le disse:
"Ora ci facciamo una passeggiata scalze; una cosa che mi eccita da morire! Poi ti farò vedere quanto il mare lavi rapidamente i piedi..."
Cominciarono a camminare... Scalze... Mano nella mano...
Si fermarono vicino ad un ristorante che aveva un accesso al mare....
Si svegliò... eccitata tremendamente...
Ma Des le fece un irruzione....
era vestita dalla testa alle caviglie... e subito girò nervosa per la camera di Becca....
"Dai su... svelta o faremo tardi..."
Reb non smise di guardarle i piedi scalzi mentre le tiro fuori della roba dall'armadio...
-Perché non ti metti mai lo smalto?- Pensò Rebecca; ma poi disse:
"perché mi scocci di prima mattina... E' presto!"
"Presto? saresti in ritardo...."
Io non vengo, andiamo al mare...
Mi piacerebbe Becca... Ma ho la consegna del lavoro di gruppo " Des le rispose sensibilmente affranta...
"ci andiamo domani? E' anche sabato..."
"Domani è sabato... Ho tedesco. non lo salterei nemmeno morta..."
Usciamo quando hai fatto tedesco e andaimoci !Cosi ti fai tedesco e poi andiamo al mare! "
Des cercò di andarle incontro il più che potè..."
"andata..." Becca rispose di si... Si stava centellinando le assenze... Era brava a scuola... Con la media del 7.6
PRese il telefono e chiese ad una sua compagna di scuola di aspettarla fuori. Per darle una mano con i copiti di francesce----
Ella accetto.
Fatta colazione andarono insieme a scuola.
Des era vicina a lei, ancora non era successo niente; siamo ancora ad aprile... Non era ancora tanto caldo, quindi non c'era ancora il coraggio in Reb ad invogliarla ad andare con dei sandali.
Costei dovette accontentarsi di vederli attraverso le ballerine.
Arrivate a scuola diede ripetizioni alla sua amica e poi si dileguo verso la stazione.
Compro un biglietto a/r per le 24 e poi prese dei rifornimenti.
Acqua e panini; e salì sul treno.
Qui, verso l'ultimo vagone trovò due ragazze. Non stavano parlando a bassa voce.
Ma se fossero state nella loro terra, molto probabilmente avrebbero parlato a voce bassa...
"Ma lo sai che quei sandali sono stupendi?"
"Lo so... Vedi come legano bene il piede? Che tonalità di smalto è la tua?"
"Ottenerla mi ha richiesto molto lavoro! Ne ho mescolate due..."
Erano due ragazze spagnole molto carine. Con dei piedi molto belli...
Una di loro cominciò a stuzzicare i piedi dell'altra spostandosi accarezzandoli piano...
"Che fai? Questa qua sembra una che andrebbe a fare la spia..."
"Ma che stai dicendo..."
"Dai ferma... al bnb potrai leccarmeli quanto vorrai..."
Reb allora prese un foglio di carta, e con una penna si mise a scrivere qualcosa.
Era un vecchio racconto che scrisse in spagnolo. Lo scrisse in fretta. Era una storia che le piacque molto. non le ci volle molto. In una ventina di minuti aveva riempito un foglio di carta.
Poi si alzò. Chiuse il foglio in quattro parti e poi disse.
"Quello che avete detto mi ha eccitata molto. Se non dovesse piacervi quanto ho scritto, non parteciperò al vostro gioco..."
view post Posted: 24/5/2017, 20:46     Rebecca e Desdemona - STORIE - RACCONTI FETISH / BDSM
errata progettazione... avrei dovuto pianificarla meglio... :D
371 replies since 11/4/2013