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Terzo capitolo
Siamo in macchina e ci stiamo dirigendo verso il centro commerciale per fare i tuoi acquisti e fare un po' di spesa da portarci, ma poi cambi idea. "Muoviti che ci ho ripensato, andiamo in centro a fare shopping che ci sono negozi più interessanti,poi andiamo a fare spesa al supermercato e dopo passiamo a ritirare il pacco dal corriere,non vedo l'ora di provare i nuovi giocattolini. Arriviamo e per mia fortuna riesco a trovare un parcheggio vicino la via principale,scendo ti apro lo sportello e ti proteggo con l'ombrello. La strada è un area pedonale lunga un paio di chilometri e sfocia nelle via parallela dove abbiamo parcheggiato, è piena di negozi di tutti i tipi,ottima per fare dello shopping. Ti fermi subito in un negozio di scarpe e ne compri alcune paia,una in particolare ha un tacco a spillo vertiginoso e affilatissimo,dei sandali da mare e un paio di stivali di pelle nera ma con tacco basso,paghi con la mia carta di credito e ovviamente prendo gli acquisti e andiamo via. Con una mano tengo l'ombrello e con l'altra porto le buste e la tua borsetta,sto morendo di caldo e sudo come un maiale. Altra sosta in un negozio di articoli da mare,entriamo e tu perentoria..... "Mi raccomando non appoggiare assolutamente le buste a terra,se no si sporcano" Compri alcuni costumi da bagno,degli asciugamani,un po di creme protettive,paghi e mi indichi di prendere le busta da sopra il banco della cassa e usciamo. Il compito si fa sempre più difficile,le buste aumentano e anche se non sono pesantissime alla lunga si fanno sentire ,considerando il fatto che non le posso mai appoggiare a terra,devo tenere l'ombrellino parasole,la borsa,ho caldo,sete e pure fame e ho sempre un tappo nel culo,quindi comincio ad accusare un po di stanchezza. ma il supplizio no finisce qui. "Ho fame, li c'è una pizzeria dove posso sfamarmi e dissetarmi" Ovviamente usi il singolare per farmi intendere che per me non è previsto nulla.entri e... "Aspettami qui fuori in piedi ed immobile guardandomi mentre mangio, così aumenti un po' di resistenza alla fatica e ammiri la tua regina che giustamente si ristora, tu purtroppo sei in punizione e meriti il digiuno" Aggiungendo marcatamente. "EMI RACCOMANDO ALLE BUSTE" Così sentenziando entri e ordini della pizza e una birra,sei al fresco, mentre io sono sotto il sole sempre più stanco ed assetato. Avanza qualche pezzetto di pizza e te lo fai incartare prendi una bottiglietta d'acqua e mi fai cenno di entrare. "Paga il conto, mi sembra il minimo che puoi fare per la tua padrona" Ed esci. Imbarazzatissimo e sorpreso,con uno sforzo riesco a prendere il portafogli senza posare le buste ,pago e con il viso rosso non solo delle sberle ricevute ma soprattutto di vergogna esco di corsa,anche perché dentro se la ridono di gusto e spero che non passi nessuno che ci conosca. Intanto tu ti sei seduta su una panchina di fronte, ombreggiata da una grossa Quercia e penso a quanto vorrei sedermi anche io li, invece mi ordini di stare ancora in piedi e mi redarguisci. "Che c'è ti vergogni a farti vedere che mi servi? Guarda che lì in vacanza sarà quasi sempre così se non peggio e poi è il tuo ruolo,quindi non rompere" Vorrei dirti che qui sia assai probabile che ci ritorni,anche se dopo questo sarà difficile,e che potrebbe anche vederci qualcuno che conosciamo,mentre probabilmente dove andremo non ritorneremo più,quindi se pur difficile lo stesso,la cosa può essere più sopportabile e che poi mi era sembrato di capire che lo avresti fatto solo li, ma ovviamente non dico nulla perché fortunatamente riesco ad imparare dagli errori precedenti grazie anche alle tue punizioni e quindi taccio,ma tu che mi conosci troppo bene,mi dici. "Guarda che anche se non parli i tuoi occhi mi dicono tutto,ti conosco troppo bene e ho capito cosa pensi,non me ne frega niente di dove siamo ,perché in qualunque luogo sei sempre il mio schiavo e ti umilio quando e come mi pare e se per te pagarmi il pranzo è un umiliazione,quando invece dovrebbe essere un onore, vuol dire che non mi meriti. Cosa mi rispondi!" Rimarchi queste ultime parole per ricordarmi che potrei perderti e per mettermi sempre più in difficoltà e in tensione e io ovviamente ci casco in pieno, perché non riesco proprio ad immaginare una vita sensa di te nonostante tutta questa situazione al limite dell'assurdo e tu su questo fai perno e con voce tremante ti rispondo. "Mia regina non è il fatto di pagarle il pranzo che mi umilia,anzi mi onora, ma non sono abituato ad essere umiliato davanti ad altre persone,soprattutto se c'è la possibilità di poterle rincontrare,comunque le chiedo umilmente scusa" Per tutta risposta è in arrivo un altra umiliazione e per fortuna ci sono poche persone in giro, ma arriva anche il momento per me della prima scelta. "Innanzitutto non me ne può fregare di meno se ti vergogni, io non mi vergogno affatto,anzi e poi mi sembra di essere stata chiara questa mattina in merito al tuo ruolo o no? Vorrei dirti che nonostante la vergogna ,ho comunque ubbidito senza esitazione come vuoi tu, ma ovviamente ti rivolgo altre semplici e banalissime parole. "È stata chiarissima mia Regina" Come prima leggi bene i miei occhi e sai anche tu che ho agito subito appena mi hai dato l'ordine, ma a riguardo stavolta non dici nulla e vuoi ancora umiliarmi. "E poi lo sai come devi chiedere perdono,forza in ginocchio e baciami i piedi implorandomi perdono" Ecco questo è veramente umiliante,potremmo essere oggetto facilmente di occhi indiscreti e oltretutto ora devo anche scegliere cosa fare, baciarti i piedi mi costringe per forza a lasciare le buste perché vuoi che quando lo faccio lo devo fare con le mani a terra in modo da permetterti di poterle calpestare se lo desideri,quindi disubbidirei ad un ordine,ma secondo me se non ti bacio i piedi è peggio,quindi opto per questa scelta,poso le buste sulla panchina e mi prostro ai tuoi piedi. Tu intanto fumi e butti la cenere nella bottiglia d'acqua. "Bravo hai fatto la scelta giusta, ma hai disobbedito a due comandi. Hai lasciato le buste,seppur poggiandole sulla panchina e per la seconda volta di seguito non ho potuto usarti come posacenere,quindi altre due punizioni, continua a lodarmi finché non finisco di fumare" Dio vuole che quasi nessuno ci vede anche se si sente qualche brusio di gente incredula,più che altro turisti visto lo svuotarsi della città nel mese di agosto. Finisci la sigaretta e la butti sempre nella bottiglietta,ci sputi dentro e la agiti per bene. "Alzati che si sta facendo tardi, tieni ,bevi, anche se non lo meriteresti, ma purtroppo è vitale" È orrenda, ma la sete lo è di più e a gran fatica la butto giu tutta,anche se dei coniati di vomito non mancano,ma riesco per fortuna a controllarli. Il livello si sta alzando ed è sempre più difficile. La tua perversione non ha limiti e presto me ne darai altra dimostrazione,siamo solo a metà del secondo giorno e già mi sembra di crollare,ma raccolgo le forze mentali e fisiche e vado avanti,devo resistere per non perderti. In fondo sono solo due settimane anche se a quanto pare qualcosa si estenderà anche in seguito a meno che al tuo 'risveglio' non torni completamente come prima,vedremo e comunque sono pronto ad accettare anche questo,ti amo troppo. Compri ancora qualcosa,degli occhiali da sole,nu paio di orecchini,una borsetta e qualcos'altro e di negozio in negozio ci ritroviamo alla fine della via, la macchina sta dall'altra capo e a te proprio non va di tornare in dietro. "Io ti aspetto qui, tu và a prendere la macchina e fai il giro,ma prima comprami una birra! E vedi di sbrigarti che non ho voglia di aspettare tanto" Compro la birra e mi affretto,ovviamente devo portare com me tutti gli acquisti,mentre tu aspetti li seduta comodamente sorseggiando la bibita fresca. Cerco di sbrigarmi il più possibile e fortunatamente essendo abbastanza allenato non ci metto poi molto,sistemo le compere con cura, salto in macchina e sgommo da te. Tu sei ancora li seduta e vedo che stai per accendere un'altra sigaretta,allora mi fiondo a i tuoi piedi e mi metto in posizione,sto cominciando a capire come mi devo comportare anche se la vergogna è sempre tanta. "Bravo cagnolino,ma non mi va di fumare era solo per vedere se eri attento e se avevi imparato la lezione. Ora andiamocene" "Si mia padrona" Meno male, questa volta mi sono evitato un'altra umiliazione pubblica, ma ne verranno altre purtroppo. Ti apro la portiera,sali e andiamo via. "Si è fatto un po tardi e poi mi sono stancata,quindi passiamo dal corriere e mi porti a casa,la spesa la vai a fare tu dopo" Mi dirigo verso il magazzino per andare ritirare il pacco e..... "Fermati in quella piazzola di servizio che devo fare pipì" Ma ecco la solita gaff da parte mia,seppur piena di buone intenzione. Non ho imparato proprio tutto...e con un sorriso accennato e sguardo dolce mi rivolgo a te. "Mia regina tra un paio di chilometri c'è un'area di servizio" "Brutto IDIOTA! Allora non vuoi proprio capire, non devi rispondere e poi cosa ci faccio di un autogrill che magari è pure sporco,quando ho a mia completa disposizione un cesso ambulante con bidè incorporato. Quando uno è capra è capra non c'è nulla da fare,mi devi per forza fare incazzare,proprio ora che mi stavo rilassando un po'. Dai fermati imbecille" Ormai neanche accenno a delle scuse tanto so che peggiorerei solo le cose,mi accosto e...... "Mettiti li dietro a quel cespuglio, non voglio far vedere mica la mia fica a qualcuno,quindi mettiti in posizione e prendi immeritatamente il mio nettare divino" Mi sdraio a terra e la bevo tutta come al solito, poi la pulisco con la lingua,che è per me un estremo piacere e andiamo via. Tutto sommato mi sono anche dissetato un po' anche perché continua ad avere un odore e sapore abbastanza delicato,per il momento. Ora si che hai voglia di fumare e lo fai come prima, buttando la cenere in un apposito contenitore ma soffiandomi comunque il fumo in faccia avvicinandoti il più vicino possibile per procurarmi fastidio. Arriviamo ad un semaforo che è rosso,tu hai finito e... "Gira il palmo della mano che ci spengo la sigaretta,questa è la punizione per non avermi fatto da posacenere" La solita storia del doppio ordine. Giro la mano e spegni la sigaretta,tengo a fatica un urlo,poi il semaforo si fa verde e con il bruciore alla mano destra,quella che uso ovviamente per inserire le marce,riparto. "Non so se hai notato che l'ho fatto mentre eravamo fermi,te l'ho detto non voglio rischiare di avere un incidente" E te la ridi beffarda e sensuale. Sei proprio diabolica. Arriviamo finalmente dal corriere,vado a prendere il pacco e ritorno,intanto mi si sta formando una bolla d'acqua sulla mano,data la recente bruciatura e questo rende ancora piu fastidioso cambiare le marce. Durante il resto del tragitto te ne stai in silenzio,ascoltando la musica che ovviamente hai scelto tu. Io invece stranamente non penso a nulla,è un momento anche per me per 'staccare' la spina. Finalmente arriviamo a casa,ti apro,scarico la roba e ci dirigiamo verso la porta,le chiavi le ho io e tu con aria impaziente aspetti che apro. Sono tutto impicciato tra il pacco,le busta l'ombrellino la borsa, cose che tra l'altro non posso neppure appoggiare e ci metto un po a prendere le chiavi,mentre per te sarebbe facilissimo. Ma invece mi esorti con la tua perentoria,beffarda ma suadente voce. "Ma quanto cavolo ci metti,ti ho detto che sono stanca, ma che ci devo pensare io? Guarda che non ti conviene" Ah lei è stanca,penso. "Apro subito mia Regina" Finalmente entriamo,sistemo tutta la roba e mi prosto ai tuoi piedi in ginocchio,mentre tu ti sei messa intanto comoda sul divano. "Sono le sei devi ancora andare a fare la spesa,ma c'è tempo per una bella pulita alle scarpe che si sono tutte impolverate. Dai muoviti!" Non so proprio cosa fare e notando il mio impaccio.... "Devo sempre dirti tutto,con la lingua me le devi pulire,con che sennò" Ormai non mi meraviglio più di nulla e comincio a leccare le scarpe da ginnastica, non sembra poi tanto difficile,anzi forse tuttavia un po' mi piace anche, quando all'improvviso accavalli la gamba,tra l'altro dandomi un piccolo colpo in faccia,mostrandomi la suola. "Dai puliscile bene le voglio vedere lucide!" Ecco ora si fa piu difficile,sono sporchissime, nelle fessure si infilano pezzettini piccoli difficili da pulire,esito un po pure perche penso che potrebbe essere pericoloso,in fondo le strade non sono poi così igieniche, ma tu come al solito non ti accontenti e mi sproni. "E muoviti che si fa tardi,devi ancora pulire l'altra e non ti preoccupare che ti faccio comprare dell'enterogermina,collutorio e cose simili per disinfettarti lo stomaco così non rompi e poi c'è sempre il clistere. Su senza troppe storie" Mio malgrado pulisco bene,la lingua mi fa pure un po male e ho la gola secca,scambi gamba dandomi sempre il solito colpetto e.... "Pulisci bene anche questa" Lo faccio con mio stupore alla perfezione e finito attendo sempre in ginocchio nuove disposizioni. "Voglio essere magnanima dall'alto della mia onnipotenza e ti concedo di bere un po d'acqua,prendine un bicchiere grande e portamelo" Prendo il più grande che c'è lo riempio fino all'orlo e te lo porgo. Ma ovviamente con la tua solita sadicita.... "Questo è per me,tu berrai al tuo rientro,intanto portami una bacinella con acqua tiepida e un po di sale,che voglio mettere i piedi un in ammollo per rilassarmi un po'" Temo fortemente che sarà quella la mia acqua. "Toglimi le scarpe,portami una birra e sbrigati ad andare a fare la spesa,questa è la lista,non combinare casini,io intanto mi godo il mio meritato riposo" Metti i piedi sudati nella bacinella,accendi la tv e mi fai cenno di andare. Intanto ti sei pure spogliata e ti vedo in tutto il tuo splendore,come una vera dea dell'Olimpo,seduta sul divano sorseggiando la tua adorata birra,che con aria di superiorità ti rilassi, costringendo me, non curante della mia stanchezza, ad ulteriori faccende. In fondo è questo il mio compito,prendermi cura di te, costi quel che costi. Il supermercato non è molto distante e compro tutto quello che mi hai scritto,quindi non dovrei sbagliare,quando tutto ad un tratto nel dirigermi alla cassa mi rendo conto che non mi hai dato ne soldi ne carte e non credo per dimenticanza,quindi suppongo che mi toccherà pagare ancora a me con i soldi che ho in tasca,ma temo che non mi bastino e di incorrere in un'altra figuraccia e conseguente tua punizione. Invece per fortuna avanza anche qualcosa per comprare anche i medicinali per lo stomaco. Comprato il tutto mi dirigo verso casa quando mi arriva un messaggio sul telefonino. LE SIGARETTE. Non le hai ancora finite ma vuoi rompermi le scatole e mettermi di nuovo in difficoltà. Mi guardo in tasca e mi sono rimasti solo tre euro e cinquanta,sono nel panico,con quelli non ci compro neppure un pacchetto,che faccio? le medicine le ho già comprate sennò le compravo con quelli le sigarette,penso allora di riportarle in dietro sperando che mi rendano i soldi in dietro,cosa tra l'altro difficile,ma non ho il tempo neanche di pensare che mi arriva subito un altro sms. SBRIGATI CHE HO FAME E HO ANCHE VOGLIA DI FUMARE. Con questo intendi che hai bisogno del tuo posacenere, perché comunque le sigarette le hai ,quindi suona come un avvertimento. Sono nei guai,che faccio? Perdo tempo a cercare di recuperare i soldi o mi sbrigo a tornare a casa ma a mani vuote? Tento una soluzione in extremis, proverò a farmi fare credito dal bar. Me lo fanno perché mi conoscono,ma non per più di due pacchetti. Speriamo basti. Rientro a casa appena in tempo,tu sei sempre sul divano con i piedi in mollo,la birra finita e stai per ciccare la prima cenere per terra. Sicuramente lo hai fatto apposta, mi hai sentito arrivare con la macchina e non hai aspettato che rientrassi per accendertela. Mi butto subito a terra a bocca aperta e riesco a non farla cadere per un pelo. Tu non mi calcoli nemmeno,tanto per te questo e tutto normale,sono li a posta pensi e finita la sigaretta togli i piedi dalla bacinella e c'è la spegni dentro e poi me la metti in bocca. ingoio tutto come al solito,ormai mi sto abituando a quel sapore e aspetto disposizioni. "Prima di tutto raccogli le buste che hai lasciato li per terra e metti a posto la spesa idiota che non sei altro" Le avevo lasciate li per buttarmi subito ai tuoi piedi a fare da posacenere,ma inevitabilmente qualcosa sono costretto a sbagliare comunque,sistemo tutto e risalgo. "Dove è la stecca di sigarette?" Impallidisco. "Ne ho potuti comprare solo due pacchetti mia regina" "Come mai imbecille?" Ed io candidamente ma con cose sommessa rispondo sinceramente. "Perché ho finito i soldi mia padrona" E tu che ovviamente lo sapevi e che anzi avevi architettato tutto ciò per mettermi sempre più in difficoltà ,facendo finta di non sapere arriva il solito rimprovero. "Come hai finito i soldi! E adesso come mi compri le cose! Che palle, sei proprio un buon a nulla, ma non ti erano rimasti 300 euro?" Ovviamente sai che me li hai fatti spendere per la spesa e le altre cose della giornata,compreso il pieno di gasolio,ma come al solito vuoi solo rafforzare il tuo ruolo di dominatrice facendo passare anche le cose più evidenti in falsità per trovare buoni motivi per punirmi e umiliarmi. Accenno un minimo di difesa ma mi blocchi subito. "Non osare fiatare,che non ti è concesso, tanto diresti solo un mucchio di stronzate raccontandomi una serie di scuse,vedo che però i soldi per il tuo inutile stomaco li hai trovati,quindi mi sa che queste medicine le userai spesso,visto che hai preferito comprare quelle piuttosto che le mie indispensabili sigarette,ma non ti preoccupare tutto si aggiusterà a tempo debito. Adesso bevi che io a differenza tua mi preoccupo di te" Solito sorriso sarcastico e mi indichi la bacinella dove fino a poco tempo prima c'erano i tuoi piedi maleodoranti e sporchi,oltretutto anche acqua salata. Mi avvicino e ne sorseggio qualche goccio con la lingua. "TuTTa!Non vorrai mica lasciare un mio dono" Con un po di fatica, la bevo tutta e ringrazio devotamente. "Ho fame preparami la cena,ma prima mettiti completamente nudo" Non mi hai detto cosa vuoi,ma conosco bene i tuoi gusti e questa volta non sbaglio,preparo del riso con fagioli e una fettina di carne con un pochino di insalata mista e chiedo. "Dove desidera mangiare mia regina" "Qui,comoda sul divano" Poggio tutto sul tavolino, compreso il vino e mi sistemo di fianco a te in ginocchio. Ti osservo mentre mangi,sei sempre nuda,bellissima e questo mi fa impazzire aiutandomi a resistere alla fame mentre ti guardo gustare il pasto, mentre tu non mi aiuti affatto,anzi. "Mmmh, che buono, non sai cosa ti perdi" E mangi e bevi e io li con l'acquolina in bocca,stanco e affamato. Avanzano un paio di cucchiai di riso e qualche foglia di insalata. Poi la solita sigaretta. Ora sei rilassata e stai cominciando ad eccitarti,sei seduta sul divano tutta nuda, un pò scoscesa con la testa appoggiata alla spalliera e la gamba destra sul bracciolo.Mi fai morire in questa posizione e aumenti l'eccitazione ,mio malgrado. Sei comoda e sembri in estasi,io invece sono alla tua destra di fianco al bracciolo con il volto rivolto verso di te,con le gambe piegate all'indietro e il busto sorretto dalle braccia,cercando di avvicinarmi il piu possibile per farti rimanere comoda,tu non mi degni nemmeno di uno sguardo e mi cicchi come al solito in bocca,ma con naturalezza,come se fosse la cosa più normale del mondo. Finisci mi sputi sulla lingua, spegni e ingoio. Ormai è una consuetudine a cui mi sto abituando. Ti stai eccitando sempre di più,si sente dalla voce. "Dai che ho voglia di provare qualche nuovo giocattolo,sono bagnatissima,sparecchia e raccogli gli avanzi in un sacchetto,sciacquati la bocca e vieni subito qui con i giocattoli" Non nascondo che sono eccitato tanto pure io,ma ho quella maledetta cintura. Sei sempre nella medesima posizione,ti porgo la scatola e tiri fuori un paio di manette,me le metti legandomi le mani all'indietro e con voce sensuale ma sempre autoritaria mi dici. "Dai leccami la figa per bene che dopo mi voglio divertire e godere come una matta" Finalmente un po di goduria dopo tante sofferenze e umiliazioni. La lecco avidamente,tu mi tieni stretta a lei prendendomi per i capelli,il tuo scopo è si di godere,ma anche quello di farmi soffrire mentre godo sapendo che indurendosi chiuso li dentro mi farà un male cane. Dopo qualche minuto mi fai mettere sotto di te facendomi appoggiare la testa sul divano,ti siedi praticamente sopra di me incitandomi a leccare ancora,poi fanno effetto i fagioli,mi metti il buco del culo in bocca praticamente tappandomela e molli un paio di scureggie davvero puzzolenti e rimani li seduta ,cosi non ho il modo di espirare le flautolenze a pieno e ne molli subito un'altra lunghissima e silenziosa. E' tremendo e cerco di respirare a fatica con il naso, mi sembra di essere in una camera a gas,ne molli un ultima e ti alzi,ma solo per un attimo,giusto il tempo per farmi cambiare aria e ti risiedi subito sopra e con sarcasmo aggiungi. "Respira bene i miei odori che fanno bene alla salute" Dopo qualche minuto finalmente ti togli,ma non finisce di certo qui,anzi con voce sempre più eccitata arriva in nuovo ordine. "Rimani li che ora proviamo il nuovo strapon" Lo tiri fuori,è piu grande del precedente, lo indossi e sempre con voce suadente e sguardo che annienterebbe anche il più casto dei casti,sentenzi. "Questo è un po' piu grande ma non il piu grosso,comunque ha bisogno di essere lubrificato, quindi succhialo per bene" Ti risistemi di nuovo sopra di me e mi stantuffi violentemente e ogni tanto ti fermi tenendomelo tutto dentro e tappandomi per qualche secondo il naso,io non mi posso sottrarre,ho le mani legate e la testa bloccata tra il sedile del divano e tu sopra che mi scopi in bocca,quindi non posso fare altro che cercare di trattenere il vomito e respirare quando me lo concedi. Vai avanti per una decina di minuti,stai godendo,io ho la bocca che mi duole e piena di saliva,e decidi quindi che è il momento di incularmi a dovere. "Bravo adesso è bello lubrificato" Mi togli il plug,mi fai mettere a pecorina e mi scopi selvaggiamente,ansimi e gridi di piacere, il tappo tenuto nel culo mi fa sentire meno il dolore iniziale e piano piano che vai avanti scivola sempre meglio ma continui per parecchio e alla lunga il sedere mi brucia ma per mia sfortuna non finisce qui,sei insaziabile e non vieni mai. "Ho ancora voglia di incularti,ma questo non mi basta più" E tiri fuori un altro strapon,di quelli doppi, ancora piu grande e lo è anche la parte che si introduce nella vagina,ma non tanto come quella che spetta a me. Mi giri e riprendi a scoparmi senza curarti che questo mi fa davvero male,non lo hai neppure lubrificato,mi prendi per i capelli e.... "Baciami le tette,non vedi che ho i capezzoli duri" Mi trovo di nuovo nella situazione mista di gioia e dolore,il tuo seno mi fa impazzire ma il fallo di gomma mi fa male,questo è veramente grosso. Ogni tanto mi rispingi giu e mi molli dei ceffoni,mi scopi ancora senza sosta,lancio piccole urla di dolore ma non te ne curi e vai avanti. "Che brava puttana che sei, mi fai proprio godere,ora fammi un altro bel pompino" Mi fai mettere in ginocchio e comincio a spompinarlo ma non ti piace come lo faccio allora mi prendi per i capelli e sei tu a dettare i tempi. Questo è diffiicile da tenere in bocca perche oltre che grande e anche lungo,ma non ti importa vuoi che lo ingoi tutto. "Non opporre resistenza se no è peggio,lo devi prendere tutto,questo mi manda in estasi quindi non deludermi che poi per premio ti scopo ancora,tanto non sono ancora sazia" Certo non era proprio il tipo di premio a cui ambivo e con molta fatica cerco di fare quello che mi hai detto, ma vedendo che comunque ho modo di divincolarmi quando non ce la faccio,mi rimetti nella posizione precedente,cosi da non potermi muovere. Me lo infili tutto dentro ed esci solo quando il viso mi si fa rosso e trasbordante di saliva. A fatica non vomito e continui con piu insistenza facendo su e giu velocemente e fermandoti di nuovo di tanto in tanto tenendomelo tutto dentro,ho la bocca sempre strapiena di saliva,soddisfatta lo togli dalla bocca e lo infili direttamente nel culo, lo spingi fino in fondo con violenza,ansimi ancora,vedi delle smorfie di dolore sul mio viso e sarcasticamente dici. "Lo so che è ancora troppo piccolo per te che sei una vera puttana,non temere che quello giusto arriverà presto" Vai avanti ancora per un po' alternando le posizioni,poi vieni copiosamente,ti slacci la cintura e mi lasci il fallo nel culo. E' circa un'ora che mi scopi, hai ancora voglia ma vuoi prima rilassarti un attimo, fumi ancora e io con lo strapon nel sedere ti faccio da posacenere. Finito di fumare mi togli le manette e mi liberi il culo,ma ancora non sei pronta del tutto,vuoi essere al massimo e per eccitarti ancor di piu di quello che sei mi dici. "Prendi gli avanzi di stasera e la pizza di oggi e anche il barattolo che sta in macchina che ho dovuto usare come posacenere e portami tutto qui con un piatto. E sbrigati" Ovviamente devo uscire cosi come sono,nudo e con la cintura di castità che ancora indosso. È sera inoltrata e per fortuna nessuno mi vede,prendo tutto e te lo porgo, pensando che forse hai cambiato idea e mi fai mangiare qualcosa,come sempre mi sbaglio. "Adesso ti preparo un pasto succulento,che se fai il bravo domani ti do l'onore ed il permesso di mangiare,un po di pizza fredda,del riso,insalata,un pasto completo e nutriente ma manca ancora qualcosa,diciamo il tocco dello chef" E ci svuoti dentro la cenere che è nel barattolo,compreso i mozziconi. Poteva anche essere mangiabile senza quest'ultimo 'condimento'. Comunque mentre lo fai si vede che ti piace e sprizzi goduria da tutti i pori e sei di nuovo eccitatissima al massimo e si ricomincia. "Vammi a prendere gli stivali con il tacco a spillo" Vado e torno in un baleno. Li calzi e mi risistemi e terra con i palmi rivolti verso l'alto ci sali sopra schiacciandomeli e ti chini un pochino. "Puliscimi per bene" Il compito se pur piacevole non è semplicissimo perche mi tieni inchiodato a terra e mi devo sforzare parecchio per avvicinarmi al sesso, tu ovviamente non ci pensi proprio ad avvicinarti. "Vale la pena sforzarsi un po' per un dono cosi immeritato per te non credi. Dai con quella lingua" E ricominci ad ansimare "Ah si cosi,dai,dai,ancora,così ti voglio! Poi ti abbassi di più e mi pisci in bocca. Ti alzi in piedi ancora stando sulle mie mani e mi ricordi quello che sono. "Sei solo uno zerbino da schiacciare e una troia da scopare,neanche meriteresti questi doni,ma sono troppo buona che ci posso fare,ma non ho dimenticato che ti sei meritato delle punizioni,quindi prima ti scopo ancora un po e dopo..." Questa sospensione mi intimorisce. I tacchi cominciano a fare male e te ne compiaci spingendo sempre di più,vorrei tanto che scendessi invece ti sistemi con tutti e due i tacchi su una sola mano ,quella con la scottatura e con uno mi buchi la bolla d'acqua che vi si era formata e soddisfatta scendi. "Prima o poi te le buco queste mani e non solo quelle,vedrai,ora mettiti a novanta gradi appoggiandoti sul bracciolo che ti voglio scopare ancora,sono arrapatissima ma c'è ne vuole per farmi venire" Il culo mi fa ancora male ma mi sa che dovrò soffrire a lungo e continui col tuo turpiloquio. "Dai che lo so che ne vorresti uno piu grande,ma quello lo lascio per la vacanza,non essere ingordo e sprecare tutto in una volta" E mi inculi nuovamente con veemenza appoggiando una gamba sul divano e tirandomi forte i capelli, vai avanti per molto in questa posizione predominante a mi afferri le palle stringendole con forza,mugugno per trattenere un urlo di dolore per non farmi sentire dai vicini ma tu non molli. "Verrà il momento di castigare anche ste palle mosce brutta troia" Sono sfinito, il sedere mi brucia ma non hai nessuna intenzione di smettere, devi venire per farlo,mi cambi posizione, mi metti schiena a terra con le gambe protese allindietro e il culo bene in mostra e ricominci,sembri indemoniata ho paura che non vieni mai anche perché lo hai gia fatto prima,ma quasi ci siamo, ti togli dal sedere e me lo metti in bocca con la solita foga,mi soffochi quasi e nel vedere gli occhi sgranati finalmente vieni. Ci è voluta un ora abbondante. Ti slacci lo strapon e me lo lasci dentro e con il solito sarcasmo... "Questi fagioli cominciano a fare effetto e devo fare proprio una bella cacata, ma purtroppo per te sei in punizione e non puoi mangiare e non potrai assaporare questa prelibatezza,sarà per la prossima volta mi dispiace,però puoi sempre pulirmelo,aspettami li che torno subito" Sono stremato ma almeno mi salvo da quello schifo. Fatti i tuoi bisogni scendi a ti fai pulire a dovere,servizio completo,prima figa poi culo,e abbastanza sporco ma non ho proprio voglia di aggiungere altre punizione e cerco di non pensarci,sei soddisfatta ma sembri esausta anche tu,stranamente neanche fumi ed infatti... "Ah che bello, era tanto che non venivo due volte di seguito, sono sfinita ma contenta,ora ho bisogno di un meritato riposo,vorrà dire che ti punisco domani,sono stanca e lo farei male. Vado a dormire, tu prepara le valige e tutto l'occorrente e vatti a riposare che domani si parte presto, ti vengo a svegliare io,ti puoi sistemare nel bagnetto per stanotte che non ho voglia neanche di vederti" Fai per salire in camera ma hai ancora un ultima cosa da dire. "Ti do il permesso di andare in bagno e di prendere le tue stupide medicine per lo stomaco. Ah...e non ti mettere il plug" E te ne vai a dormire. Strano che non mi fai mettere il plug, chi sa cosa stai architettando,comunque preparo il tutto e me na vado a dormire,è quasi l'una,mi adagio a terra ai piedi del water,è scomodo e freddo, ma esausto crollo. |