Riparto per il momento con un piccolo capitolo,di questo racconto troppo tempo lasciato in sospeso. Mi spiaceva lasciarlo incompiuto,perché mi piace e perché credo sia corretto portarlo ad una conclusone,ma per una serie di motivi non son riuscito ad andare avanti.
Scusate l'incipit,ma dopo un'anno di assenza
,credo sia dovuto...
Giulia allora riafferra Denise per i capelli trascinandola fuori dal magazzino, inveendole contro ancora parole al veleno,mentre lei strilla e piange disperata. La scena è assai raccapricciante e un po' in un certo senso mi dispiace,ma allo stesso tempo spero che la situazione sia l'occasione giusta per poter restare finalmente solo con il mio amore e poter chiarire finalmente la questione tra noi,ed invece mi volti le spalle anche tu e senza proferir parola le segui a passo svelto. Rimango quindi solo e legato su questa maledetta panca,tutto nudo e con un'eccitazione, anche se sofferente e non desiderata,interrotta a metà.
Ma non è questo a tormentarmi,anzi, i miei pensieri vanno a ciò che è accaduto pochi istanti prima. La violenta reazione di Giulia nei confronti di Denise,le tremende parole pronunciate da Lisa...la mia Lisa,la donna con cui credevo e speravo di passare il resto dei miei giorni,di formare una famiglia e che invece scopro essersi invaghita della mia aguzzina. Quello che poi mi fa più rabbia è il fatto che non abbia mai voluto ascoltarmi,mai credermi,eppure per me l'evidenza sembrava chiarissima,ciò di essere oggetto mio malgrado di queste due psicopatiche. A questo punto cominciano a salirmi mille dubbi e perplessità sul suo vero amore che mi aveva sempre dichiarato,eppure i suoi occhi mi sono sempre sembrati sinceri e limpidi,silenti o nell'accompagnare le sue dichiarazioni di affetto e amore. Ma ahimè,sono stati quegli stessi occhi ad impietrirmi proprio qualche minuti fa nelle sue parole di fuoco,proprio perché ne ho visto la stessa veridicità, ma stavolta conditi da un pizzico di malinconia e quasi odio.
Sono stufo di stare qui legato e all'oscuro di tutto,non so quanto tempo è passato e non sento nulla e nessuno, fa tremendamente caldo qui dentro,sudo,ho sete e preso da rabbia e frustrazione, lancio un urlo liberatorio con tutte le forze che ho in corpo.
"OOOOOOOOOOOOOOH,MA CHE CAZZO DI FINE AVETE FATTO PORCA PUTTANAAAAAA"
Ma il nulla,silenzio assoluto.
Cerco allora da divincolarmi da quelle maledette legatura,ma inutilmente. Sono stanco,stufo,incazzato e sono costretto qui immobilizzato. Comincio a cedere alla depressione,quando finalmente sento dei passi avvicinarsi.
Sarà Giulia,verrà sicuramente per punirmi per quell'urlo sguaiato,o per quel che vuole lei,ma non mi importa,l'importante è che mi liberi,non ne posso più.
Ho lo sguardo spento mentre attendo il suo arrivo,i passi sono sempre più vicini e quando aspetto di vedere la sua chioma bionda,ecco invece che come un'apparizione appari tu...Lisa.
Gli occhi mi si riaccendono,il cuore batte all'impazzata,mi muovo per quel che posso animosamente e con la stessa frenesia comincio a parlarti a raffica.
"Lisa,Lisa,amore mio,allora mi credi vero,hai capito la situazione,hai capito che ero oggetto nelle loro mani,lo sai che non ti avrei mai tradita se non contro la mia volontà,lo hai visto che l'ho fatto sempre legato"
Ma tu invece non mi degni di attenzione,con sguardo teso e scuro intanto cominci a sciogliermi,senza guardarmi né tantomeno ascoltarmi.
"Lisa ma cos'hai,rispondimi,cosa è successo,cazzo dimmi qualcosa!!"
Ma finito di sciogliermi i polsi,mi guardi finalmente per la prima volta da quando sei entrata e con voce secca e fredda mi dici.
"Vai,sei libero...sparisci"
Sono confuso,felice per la parola 'libero',ma sconcertato per il modo in cui me lo dici.
"Come libero,ma tu non vieni via con me? Lisa diamine, rispondimi,dimmi qualcosa"
Ma per tutta risposta volti di nuovo le spalle e fili via senza dirmi più nulla.
Io invece sono un fiume in piena
"Lisa,Lisa,Lisaaaaaaaaaaa"
Ma niente,ormai sei di nuovo sparita. Ho ancora le gambe legate,ma avendo le mani libere posso sciogliermele da solo.
Ci metto qualche minuto,ma riesco finalmente a liberarmi e sempre tutto nudo corro spedito verso la casa con una rabbia immane,con un odio mai provata prima e ancora urlando a squarciagola,impreco.
"LISA,GIULIA,DENISE...Maledettte,dove siete maledette stronze. Ve la faccio pagare bastarde!!"
Mi infilo in casa sempre sbraitando,ma non ci siete. Allora corro verso la piscina...ma non siete neanche li. Noto poi che nel grande posteggio non c'è ne la macchina di Giulia.,né la tua. Ritorno verso casa per dare un'altra occhiata e nel mentre la tensione è un po calata,ho smesso di tremare dalla rabbia e con un po' più di calma vi cerco ancora,anche se l'assenza delle auto mi ha fatto capire che siete andate via.
Ho sete,prendo una birra ghiacciata dal frigo e mi siedo su quel divano bianco che era stato luogo dei perversi ma sensuali giochi delle due amichette.
Sono affranto,confuso,amareggiato,ma mi godo un attimo questo momento di relax, perduto ormai da giorni e sorseggiando la birra stravaccato sul divano,smetto un attimo di pensare a tutto e cerco di liberare la mente.
Ma dura solo qualche istante,perché ciò che mi è successo,è al limite dell'incredibile e non può certo rendermi sereno. Non so se tornerete,cosa diavolo avete ancora in mente,ma non perdo più tempo,ormai sono finalmente libero...almeno spero e corro a recuperare i miei vestiti.
Mi vesto velocissimamente,voglio lasciare al più presto questo posto maledetto e credo proprio che andrò a denunciare il tutto.
Mi infilo i pantaloni senza neanche mettere le mutande,tanto è la voglia di fuggire via e corro verso la macchina.
Salgo,faccio per avviare il motore,ma non sento le chiavi. Eppure ero sicuro di averle lasciate attaccate uff. Mi tocca ritornare in casa a cercarle cazzo,non vorrei che ritornassero le stronze,ma poi scendendo noto che sul sedile c'è un biglietto,che dalla foga non ho notato prima e allora lo leggo,la calligrafia non è di Lisa e su c'è scritto.
<le chiavi le abbiamo prese noi,se non farai cazzate,le ritroverai nella tua cassetta della posta>
Il messaggio mi pare chiaro,credo che per stronzate,intendano proprio la mia intenzione di denunciale o simili.
Cazzo,al momento non so proprio cosa fare,sarà meglio che intanto torni a casa,magari le chiavi son già lì e poi in caso cercherò consiglio in qualche amico,anche se raccontare tutto ciò non sarà affatto facile e non lo sarebbe neanche raccontarlo alle forze dell'ordine a dir la verità. Poi cosa gli racconterei,che due belle ragazze,con l'aggiunta anche della mia fidanzata ,mi hanno sequestrato per violentarmi? Credo che non funzionerebbe.
Mestamente allora scendo verso il cancello,è aperto e cerco di capire se nelle vicinanze ci sia una fermata del bus,o forse è maglio chiamare un taxi.
Mentre rifletto,sento una voce singhiozzante,affranta ma ormai a me familiare chiamarmi.
"Francesco"
Mi volto,ed è Denise,con gli occhi ancora gonfi dalle lacrime e tutto il rimmel che gli cola sul viso.
Edited by Frank: - 25/1/2019, 22:39