CITAZIONE (Piccoloaiutantedibabbonatale @ 22/9/2012, 08:32)
Non cosa intendi tu per intelligenza, ma senza di essa di cultura non se ne avrà molta. Poi anche qui è troppo vago perché non si capisce cosa intendi per cultura...
Una persona potrebbe volontariamente non acculturarsi ma dire che non vanno di pari passo mi pare esagerato.
Poi modificherei leggermente la massima citata prima:
La cultura rende l'uomo libero, utilizzarla per ergersi è purtroppo necessario
C'è poco da intendere: la cultura è conoscenza, il sapere che acquisisci con lo studio e l'informazione; l'intelligenza è la capacità di applicare la conoscenza, la capacità di risolvere problemi , ti assicuro che non tutti ce l'hanno, altrimenti tutti i laureati in fisica o in medicina ecc, sarebbero premi Nobel non credi?
No Aiutante, non è una affermazione esagerata dire che la cultura non va di pari passo con l'intelligenza e te la ripeto. Io conosco fior di laureati che si perdono di fronte a piccoli problemi, persone molto colte che non capiscono una battuta umoristica (a volte nemmeno che si stia scherzando) e questo, secondo me, è indice di poca intelligenza. In effetti ci sono anche studi e pubblicazioni sull'intelligenza di animali (orsi bianchi e delfini ad esempio) valutata in base alla capacità che hanno di "giocare" o "scherzare".
L'intelligenza è innata, ho ce l'hai o non ce l'hai, puoi studiare quanto vuoi, avere tutta la conoscenza del Mondo, ma chi è intelligente sarà sempre un passo avanti a te (a parità di studi si intende).
Inutile dirti che conosco molte persone, tra queste alcuni laureati molto stupidi e infantili e diplomati molto intelligenti che hanno risolto problemi dove i primi hanno fallito, ti dirò di più: insegnano ai primi.
Questi sono casi (ma non così pochi) che nel tempo mi hanno fatto meditare e consolidare l'affermazione di cui sopra.
Certo! Poi ci sono grandi menti, la cui cultura è encicopledica, spazia ovunque, ma ciò (secondo me) è dovuto al fatto che, essendo molto intelligenti, capiscono prima, ci mettono meno ad apprendere, ed hanno più tempo per imparare molte più cose. Questo in effetti abbraccia ciò che dici, ovvero che senza intelligenza ad un certo punto anche l'apprendere e quindi la cultura si ferma; ma non è vero il contrario, quindi una persona può essere intelligente, avere delle potenzialità, ma per una serie di cose non ha portato avanti gli studi ma ha fatto comunque grandi cose.(Guarda che molte multinazionali sono nate da queste persone...). Ciò determina che intelligenza e cultura sono molto indipendenti tra loro anche se, devo ammettere, che interagiscono molto.
Questo è il mio punto di vista dettato dall'esperienza trascorsa in mezzo a persone molto intelligenti.
Un altro esempio: ho un carissimo amico di vecchia data, molto colto e intelligente, ha avuto molte intuizioni sul lavoro (alcune le abbiamo avute insieme) che altri hanno capito dopo anni, ebbene, con lui non finisco nemmeno una frase che già capisce il concetto;con un altro collega, più anziano (50 anni, non è rincoglionito!!!
) e molto più colto, che copre anche ruoli di responsabilità, a volte devo spiegarmi in più modi...
Spero di essere stato più chiaro e dettagliato nella mia tesi
,
ciao