Sire del Loto Bianco Forum BDSM & Fetish

Posts written by Stefanor82 zen091

view post Posted: 8/8/2015, 18:46     Padrona Paola e il suo schiavo, chissa che fine anno fatto - DISCUSSIONI FORUM BDSM & FETISH
Padrona Paola e il suo schiavo erano una coppia lei mistress non prodom. seguivo la loro storia attraverso il loro sito, questo circa fino al 2003, mi sono tornati in mente qualche giorno fa qualcuno sa cosa fanno?
lascio il link ad un sito che mostra i vecchi siti com'erano,
http://web.archive.org/web/20030413171600/...nu/ingresso.htm

grazie
view post Posted: 20/6/2015, 10:00     +2Nel club più estremo al Mondo - STORIE - RACCONTI FETISH / BDSM
Revisione 2018
Sono Roberta, Sono di origini Italiane, vivo in una cittadina di provincia del nord Italia, ho trentacinque anni, mora e di statura media. Sono singol da ormai tre anni. Ha vent'anni, ho aperto un negozio di vestiti, nella mia cittadina, per circa dieci anni, andava tutto bene, poi con la crisi e la concorrenza, le cose sono cominciate ad andare male fino a costringermi alla chiusura, accumulando una serie di debiti, non esagerati ma comunque troppi per essere pagati con lo stipendio da precaria. Sessualmente ero sempre stata attratta dalle pratiche particolari, sadomaso anche se non avrei, mai immaginato di arrivare a certi estremi. La curiosità e il bisogno di soldi per via dei debiti mi hanno portato a vivere l'esperienza che vi sto raccontando. A Igal un comune nella provincia Somogy nel Ungheria centro-occidentale, ha sede quello che forse e il club bdsm più duro ed estremo al'mondo, si differenza perché offre la possibilità a facoltosi milionari di spettacoli riservati mentre gli altri producono solo video venduti poi in rete. Ero venuta a conoscenza del club da internet, dentro di me scatto qualcosa che mi spinse candidarmi e inviare le mie foto, senza troppo speranza di essere contatta, di solito le protagoniste sono quasi tutte donne del est.
Rimasi stupita e un brivido scorse per il mio corpo quando senti il suono di notifica di ricezione messaggi, era proprio il club che mi diceva di presentarmi al club per il lunedì successivo, che ero stata scelta per partecipare a uno spettacolo. Non vollero sapere molto di me, probabilmente a loro interessa solo il corpo, in effetti avevo sempre pensato vedendo certi video di avere un corpo adatto: non sono troppo pesante, una quarta di seno rigorosamente naturale, un seno rifatto comporterebbe esclusione immediata da qualsiasi selezione. Da Milano dall'Aeroporto di Malpensa parti ansiosa per Budapest da li prima un treno poi un taxi mi avrebbe portata a destinazione. Rimasi una notte in una pensione. Lunedì di prima mattina mi presentai al' club che a la propria sede in una bella villa alle porte di Igal che dista centocinquanta chilometri da Budapest la capitale del Ungheria. Mi accoglie una ragazza, la differenza linguistica si fa sentire ma riesco col mio modesto inglese a capire e farmi capire, mi dice che mi stavano aspettando, dopo un controllo dei mie documenti, mi viene spigato che le sedute hanno una durata minima di venti minuti fino ad un massimo di due ore a seconda dell'esperienza e resistenza della ragazza, ma che prima le ragazze devono rimanere per alcuni giorni sotto osservazione, anche dopo le ragazze rimangono sino riprendersi. Vengo Accompagnata in una stanza completamente vuota, dove mi viene ordinato in ungherese "megfosztott" capisco poi con l'inglese significava spogliati sono nuda e sola, la ragazza che mi aveva accompagnato li era andata via portando via i miei vestiti, poco dopo arrivano due ragazzi credo ventenni indossano un camice verde in plastica, non parlano inglese per cui non è stato possibile comunicare a voce,avevo un po di paura,ha gesti mi fanno capire che sono li per lavarmi, vengo bagnata con una canna a pressione, un po doloroso e l'acqua freschina ma accettabile con lo stesso macchinario vengo ricoperta di sapone, uno dei due frega con una spugna ogni centimetro del mio corpo, poi di nuovo con il getto, mi portano in una sala vicina dove mi attende un medico che mi visita annotando tutto altezza e peso,pressione. Erano passato un po di tempo dal mio ingresso, ormai avevo perso il senso del tempo, vengo fatta accomodare in una camerata, e una stanza con cinque posti letto, mi viene dato da mangiare e bere. Mi vengono attaccati dei sensori per monitorare la funzione cardiaca nel tempo. Oltre a me in stanza cera solo un altra ragazza di nome Eva, in fase di ripresa dopo una sessione leggera, Cosi dice lei almeno, di electroplay, ma ne farà una seconda nei prossimi giorni, è una delle ragazze storiche del club,ha iniziato per soldi a fare questi spettacoli ma col tempo ha iniziato a provare piacere,nonostante le sessioni estreme non ha mai avuto problemi ne ricorda che altre ne abbiano mai avute, sul suo corpo si vedono i segni delle sessioni passate. Il secondo giorno lo passo sempre in camera alla mattina sono stata visitata di nuovo,mentre al pomeriggio e passato quello che scoprirò poi essere il sadico master del club vengo palpata e osservata con attenzione i seni mi vengono stretti con forza. Il terzo giorno penso siano state le sette uno dei ragazzi che avevo visto giorni prima viene a prendere Eva, che mi fa capire che e il momento dello spettacolo, dopo circa un ora mi vengono portati un completino intimo rosso, sento che sta per arrivare il mio momento, vengo accompagnata nella sala degli spettacoli, incrocio Eva che sta tornando dolorante, con i seni completamente viola verso la camerata. Vengo fatta sedere su di un tavolo simile a quello delle sale operatorie, la stanza e grigia tutto in torno strumenti di ogni genere, difronte a me uno specchio, immagino che dal altro lato ci sia il pubblico che paga, mi sento gli occhi addosso. Il master si avvicina con un cenno accompagnato da una parola in ungherese mi indica di togliermi il reggiseno, con una corda mi vengono legati i seni alla base incrociando la corda da uno alla altro, un gancio viene agganciato alla corda, non faccio nemmeno in tempo a capire cosa stia succedendo che mi ritrovo sospesa sui seni, urlo di dolore, e difficile descrive ciò che si sente, si ha la sensazione che i seni si stiano per staccare dal corpo, mi vengono tolti gli slip, e legate le mani e piedi. Sono nuda e completamente esposta. Dei mollettoni con dei pesi vengono agganciate alle labbra vaginali, sono molto pesanti, un grosso vibratore mi viene poi messo sotto, ansimo, nel frattempo vengo frustata su seni ormai violacei, una due, tre ... Dieci, il vibratore viene poi messo al massimo, sto per raggiungere orgasmo quando uno spillone mi attraversa il capezzolo destro, un altro al sinistro, un attimo di pausa, mentre il vibratore mi viene tolto, un altro spillone attraversa tutto il seno destro, credo di aver perso conoscenza per un attimo, anche il seno sinistro subisce lo stesso trattamento. Finalmente vengo abbassata e sganciata, vengo fatta distendere sul tavolo a gambe divaricate in alto, mentre vengo frustata sulla vagina, mi veno ordinato di togliere li spilloni che mi erano stati messi, e di liberarmi dalla corda, e un dolore fortissimo, posso distendermi completamente, rimango li per un po domandando cosa mi toccherà adesso, poi no vedo arrivare i ragazzi, mi riaccompagno in stanza sono sollevata che sia finita, stanchissima devono tenermi sotto braccio in due. Rimasi al club un' altra settimana per riprendermi, durante il quale arrivarono altra due ragazze un' altra ragazza storica del club,e una new entry di diciotto anni,era una ragazza minuta mi colpi perché durante ispezione da parte del master, venne afferrata e sollevata per i seni, immagino le sarà toccata una sessione davvero pesante, entro in sala spettacoli il giorno in cui io usci dal club, a me fu offerto di fare subito un altra sessione ma preferì di no, e tuttora ogni tanto vengo contattata dal club,non so se faro altre sessioni, anche se un po di curiosità di sapere fino a che punto riesco a spingermi cè. Mi riaccompagnarono con l'auto del club all'Aeroporto e rientrai a Milano, sollevata che si andato tutto bene e di aver risolto i miei problemi economici.

Ogni riferimento ha persone cose o luoghi realmente esistiti e da ritenersi puramente casuale

Edited by Stefanor82 zen091 - 26/3/2020, 20:52
view post Posted: 24/5/2015, 11:37     una sezione dedicata alle interviste attrici e attori bdsm - NUOVE IDEE E PROGETTI, VIDEO DA NOI PRODOTTI
Vorrei proporre questa idea a gestori del forum,perché non creare una sezione a doc dedicata alle interviste a attrici attori di video bdsm,penso sarebbe interessante sapere un po di più sul "percorso di vita".
Pensate sarebbe possibile invitare sul forum attori e attrici,produttori ecc.
view post Posted: 22/5/2015, 17:19     video ragazze slave [ vermi e animaletti - RICHIESTE e OPINIONI FOTO E VIDEO E RACCONTI
altri hanno già linkato dei video di case di produzione, tra l'altro in emittenti televisive anche nazionali fanno anche di peggio
view post Posted: 29/4/2015, 17:05     video ragazze slave [ vermi e animaletti - RICHIESTE e OPINIONI FOTO E VIDEO E RACCONTI
cerco video di schiave, su cui vengono liberati vermi e animaletti, ne visti un paio linkati nella sezione video stranieri della kink1 grazie
view post Posted: 14/4/2015, 21:11     perde i sensi - VIDEO STRANIERI FETISH / BDSM
,ma sara finto spero,ma qualcuno capisce cosa dicono le ragazze?
view post Posted: 1/3/2015, 17:40     le mistress inglesi sono sadiche? - DISCUSSIONI FORUM BDSM & FETISH
credo non dipende tanto dalla mistres italiana o tedesca ecc, ma dalla culture e apperture dei paesi
view post Posted: 8/2/2015, 18:01     Ve la ricordate trasmissione tv - OFFTOPIC
vi ricordate come si chiamava la trasmissione dove alla fine un concorrente contava i soldi mentre era disturbato da oggetti e altro?
view post Posted: 6/2/2015, 18:05     +1Schiavo Massimo - STORIE - RACCONTI FETISH / BDSM
Un piccola storiella,scusate se non sono molto bravo con la grammatica


Sono Massimo e questa e la mia storia. Sono nato il 30 settembre 1982 in un paesino sulle sponde del lago d'orta il più romantico dei laghi italiani. Il mio come quasi tutti quelli della mia zona e sempre stato un posto tranquillo con poche occasioni di svago. Si andava a scuola il pomeriggio lo si passava a giocare in piazzetta,o a casa di qualche compagno. Ripensando ora che gli anni sono passati e allora che nacquero i primi segnali di quello che sarei diventato,infatti provavo interesse e mi immedesimavo nella storia degli schiavi della antico Egitto, allora come ovvio non potevo sapere il significa di sadomaso feticismo femdom e sottomissione ne che solo qualche anno più tardi sarei diventato a tutti gli effetti uno schiavo. La prima esperienza come feticista la ebbi alle scuole medie con Aliscia una compagna di classe, Italia anche se il memo potrebbe lasciare intendere altro,ragazza Mora alta e snella e un sorriso fantastico, con cui ogni tanto mi vedevo e qualche volta mi lasciava giocare un po con i suoi piedini. I miei genitori se ne andarono cosi insieme di mal di cuore presto troppo presto,cosi a diciassette anni incominciai a cercare una padrona e stata una ricerca lunga le professioniste avevo tariffe troppo alte per me e comunque non mi avrebbero mai accetto finché ero minorenne,anche per no prof era lo stesso ,ma un giorno lessi un annuncio totalmente diverso da quelli che avevo letto prima, era la annuncio Mistress Anna signora di 45 anni di Milano si presentava come una donna vedova cercava uno persona disposta alla sottomissione totale regola da contratto, al fine di essere addestrato e donato alla figlia per il suo diciottesimo compleanno che sarebbe stato tra un anno. Le scrissi e ebbi la fortuna di avere una incontro preliminare con lei,era una donna robusta con occhi di ghiaccio,non molto alta ma indossava splendidi stivali neri con tacco dodici.
Lei era di Milano quindi l'appuntamento era fissato li,in via del orso in una bar che portava lo stesso nome all'ingresso cera un peluche gigante a forma di orso bianco, mi ribadì che come condizione fondamentale per essere accetto come slave era quello della sottomissione totale e completa, nessun limite sarebbe stato accettato, e sarei dovuto diventare suo a tutti gli effetti, niente tempo libero, avrei dovuto imparare a fare tutto quello poteva servire alla padrona, cucinare, sbrigare pratiche e lavori domestici,oltre sopportare qualsiasi pratica sadomaso. Mistress Anna spiego che sarebbe stato un addestramento duro e intenso in quanto in un anno avrei dovuto essere trasformato da nullità in un vero slave. Durante l'incontro Mistress Anna fu molto attenta a capire la mia reale volontà a diventare uno slave, e conoscermi al meglio volle sapere tutto su di me dalle mie passioni,esperienze di studio,alle mie amicizie e conoscenze,più volte mi chiese per esserne certa "lo sai che dovrai rinunciare ad amici e passioni? Ne sei sicuro,questo non è un gioco" tutte le volte volte risposi in maniera sicura Si signora. Nei giorni successi ci fu un ulteriore incontro per ispezionarmi per vedere se andavo bene anche dal punto di vista fisico. I diciotto anni per alcuni ragazzi non segna il momento particolari cambiamenti,per altri segna un momento di svolta per me e stato cosi almeno il giorno del mio diciottesimo compleanno e il giorno in cui sono diventato un slave, La mattina alle otto mi sono presentato a casa Mistress Anna come da accordi, entrato salutai la mistress, mi ordino di spogliarmi era la prima volta che poteva usarmi in maniera più pesante prima non aveva voluto visto che ero ancora minorenne. Spogliato mi ispeziona accuratamente ogni centimetro del mio corpo prova sul mio sedere un po di fruste dal suo assortimento, qualche pinza sui capezzoli, qualche schiaffo, avverto che sta volutamente colpendo piano, lei come se avesse capito mi sorride e dice con tono dolce " Massy sto facendo piano ma non sarà sempre cosi" Successivamente vengo depilato intimamente. Mi viene fatto indossare una tuta nera intera per uscire, La voce Mistress Anna mi ricorda che "dobbiamo ancora firmare il contratto in cui ti concedi a me". Per il contratto siamo andati in un posto chiamo il mercato degli schiavi, che e una associazione il cui scopo iniziale era quello di dare la possibilità alle mistress e master di scambiare,cedere,o vendere i loro sottomessi ovviamente se previsto da contratto con il sottomesso,
con il tempo i campi di impiego erano aumenti,offendo assistenza legale per la compilazione dei contratti di sottomissione,ed di un tribunale in cui si discutevano controversie tra schiavi e padroni, oltre alla verifica ed eventuale punizione delle schiavi per violazioni civili tipo le violazioni al codice stradale piccoli incidenti auto,violazioni a regolamenti condominiali e altro ancora in aggiunta a eventuali sansoni normalmente previste. funziona cosi ad esempio uno slave che commetta una violazione ad un regolamento condominiale e viene riconosciuto da una mistress che lo riconosce grazie al collare o per un altro segno di riconoscimento può richiedere un eventuale punizione aggiuntiva. Arrivati in anticipo,al salone al piano superiore del mercato degli schiavi, abbiamo potuto assistere alla procedere di verifica ed esecuzione della punizione relative ad un piccolo tamponamento stradale,allo stop Annaria una giovane schiava mentre era al cellulare aveva tamponato la macchina di Mastrer Giorgio riconosciuta grazie ad un collare era stata chiamata li per una richiesta punizione,in aula cerano la schiava senza il proprio padrone che autorizza il tribunale tramite delegava all'esecuzione di eventuali punizioni e Master Giorgio, come giudici esecutori Mistress Daniela e Master Antony, si e verificato i documenti relativi all'incidente, dietro stessa ammissione della slave che conferma i fatti si procede alla richiesta di punizione da parte della parte lesa, che e di venti frustate tramite Frusta a cavo sulla vagina, e una frusta costituita da un impugnatura e un sottile cavo piegato a U, viene usato un cavo da elettricista,è molto dolorosa e lascia segni che possono impiegare anche settimane ad guarire, con la richiesta di eseguire lui stesso la punizione, Annamaria supplica con tono flebile e spaventato un atto di clemenza "non ho mai provocato incidenti vi prego vi prego" I giudici si ritirano in una stanza attigua per decidere,una decina di minuti dopo tornano per la lettura della sentenza. E Mistress Daniela a dare lettura della sentenza <a parziale accoglimento delle richieste della parte lesa il tribunale Condanna Schiava Annamaria a venti frustate con frusta a cavo sulla vagina, eseguita a turno da questi Giudici." Master Giorgio questo tribunale ritiene opportuno visto la durezza della punizione,e inoltre non siamo a conoscenza delle sue esperienze come dominante, non concedere la possibilità di condurre la punizione, Schiava Annamaria abbiamo riflettuto molto prima di accettare una richiesta di punizione molto dura come una fustigazione dei genitali, ma abbiamo ritenuto il suo comportamento troppo grave,distratta dal cellulare avrebbe potuto investire delle persone, poteva sperare in un atto di clemenza se non era al cellulare, ma cosi non possiamo proprio, che le serva da lezione. Dichiaro la punizione immediatamente eseguibile .< La schiava viene fatta sdraiare su un tavolo di legno, le gambe portate in alto ben divaricate e vine bloccata da cinghie ai polsi alle caviglie, e infine sulla pancia, Master Giorgio vine fatto affascinare per poter assistere alla punizione,rimarrà in piedi per tutta la durata della punizione. M. Daniela a prendere in mano per prima la frusta, e questione di secondi e insieme al rumore della frusta le urla della schiava risuonano per tutta l'aula, se non fosse insonorizzata con una spessa imbottitura a nido ape alle pareti le urla si sentirebbero certamente dalla strada,non passa molto che arriva il secondo colpo dai lamenti si capisce Master Antony a la mano decisamente più pesante, i colpi si susseguono e i segni aumento, se da prima si poteva riconosce i segni dei singoli colpi via via mentre la punizione va avanti si mischiano in un unico segno viola, La Mistress e quella che si dimostra più compassionevole, facendo qualche carezza e asciugandoli qualche lacrima prima di colpire, la punizione arriva a conclusione la pelle per fortuna non si lacera, viene poi lasciata riposare qualche minuto mentre riprende le forze e il pianto si placa, Master Giorgio invece appena terminata la punizione lascia aula ringraziando i giudici,viene poi liberata dalla cinghie che la bloccavano e autorizzata a rivestirsi e lasciare l'aula, si sentano ancora dei lamenti di dolore mentre si infila mutandine e pantaloni,poi saluta e lascia l'aula tornando a suoi compiti,credo che questa giornata se la ricorderà a lungo.
Mi sento un po emozionato,in mio turno sta arrivando,pochi istanti e la voce di Master Antony pronuncia < abbiamo a ruolo la formalizzazione di una concessione in schiavitù volontaria totale da parte di Massimo a Mistress Anna"
Veniamo fatti accomodare ai banchi io prendo posto sul banco che in precedenza era stato occupato dalla schiava, mi viene chiesto un documento di riconoscimento,quando vedono l'età si complimentato coraggio della scelta sopratutto Mistress Daniela che dice ce ne fossero come lei, mi chiede poi < e consapevole che questa e una scelta definitiva senza possibilità di ritorno?> rispondo si signora.
Mi viene ordinato di spogliarmi vengo fotografato davanti su fianchi e da dietro,pesato (75kg), mi viene misurata altezza (1,76) annotato i colori degli occhi (azzurri) , infine Vengo palpato in ogni centimetro del corpo a turno dai dure giudici,(nessuno anomalia alla palpazione) mi viene spiegato che sono dati che servono per essere inseriti nel certificato di proprietà. I giudici Intervengono guardando Mistress Anna <ci siamo quasi> mi viene infatti posto atto di cessione da leggere:

Il sottoscritto Massimo nel pieno di tutte le mie facoltà mentali e senza costrizione da parte di alcuno, alla presenta dei giudici Master Antony e Mistress Daniela del tribunale del mercato degli schiavi si concede in schiavitù volontaria e totale(senza possibilità di ritorno) a Mistress Anna,senza imposizione di limite alcuno,nel utilizzo del mio corpo,accetto espressamente qualsiasi pratica e/o compito verrà imposto,accettandone le relative conseguenze.
Prometto di essere sempre fedele e rispettoso della Padrona, mantenendo il massimo del impegno per tutto largo della mia vita.
Accetto altresì la possibilità di essere prestato,regalato,venduto ad altre persone.
Firmando questo contratto accetto espressamente che quanto detto sopra si mantenga per qualsiasi persona risulti come mio proprietario, nel certificato proprietà.
Sono il primo a firmare atto di cessione poi mistress Anna firma accettandomi come schiavo, l'atto viene poi validato con la firma dei giudici.
Viene consegnato alla mia Padrona l'atto di proprietà, e un libretto a più pagine la prima parte e sono presenti le mie foto fatte in precedenza, i miei dati fisici, la seconda parte e riservata a dati dei proprietari,sono circa trenta spazi per eventuali cessioni, trovano posto nome e cognome indirizzo e un numero di telefono,viene spigato alla padrona che per cedermi a qualsiasi titolo non è necessario tornare al tribunale, basta inserire i dati del nuovo proprietario e firmare nella casella riservata alla cessione, li viene rammentato di non lasciare spazi vuoti firmati,>in caso di furto,del certificato inseriscono i loro dati e si prendono lo schiavo!<.
Vengo invitato a raggiungere la mia padrona,mi metto in ginocchio davanti a lei che mi mette il collare di pelle nera con scritto in piccolo la parola schiavo, i giudici si congratulano la padrona , concedendoci,ora è suo, può portarlo via.
Mi rivesto con la tuta nera, al collare viene attaccato un guinzaglio, vengo fatto camminare a quattro zampe fino al ingresso poi mi viene concesso di alzarmi,guinzaglio viene lasciato attaccato a penzoloni. Ora ero suo, ora avevo una padrona, ancora non ci potevo credere,ero molto felice.
l'anno passato Mistress Anna è stato duro e faticoso, ma gli devo molto, lei a fatto di me una persona migliore,mi a formato come persona ancora prima di come schiavo,grazie a lei mi a insegnato a cucinare,lavare stirare, e sbrigare tutte le commissioni che capitano nella vita di tutti i giorni,ogni giorno mi svegliavo presto uscivo per prendere i cornetti freschi per la colazione della Padrona che portavo in camera,di solito prendeva il latte e caffè,mentre lei mangiava preparavo l'occorrente per la doccia, ero io ad insaponarla con cura con delicatezza l'asciugavo, poi dovevo riordinare la camera e il bagno che prevedere una pulizia approfondita non voleva che si vedesse polvere o sporco in qualche angolo,Poi di solito terminate la prima fase di pulizie ricevevo qualche frustata dieci,venti, trenta, non cera un numero fisso era cosi a caso a secondo del tempo o voglia della mia signora, i colpi aumentavano notevolmente sia di numero che di intensità se avevo fatto qualche marachella. Buona parte delle giornate erano focalizziate alla mia formazione per i lavori domestici,mi e stato anche fatto frequentare un corso di economia domestica, questo senza trascurare la mia formazione come slave, questo di più al pomeriggio e alla sera,dal feticismo piede e scarpe, pulizia delle suole,sto parlando di calzature utilizzate normalmente nella vita di tutti i giorni,non di scarpe dedicate alla sezioni, il calpestamento,cera,ghiaccio,aghi infilati nei capezzoli, anche le cose più estreme erano pratiche comuni,più volte prima di sottopormi a questi giochi duri mia ricordato che voleva che fossi pronto a tutto per il giorno in cui mi regalerà alla sua figlia, ballbusting posacenere umano, e gabinetto umano, servirla cosi e stata dura,se qualcuno fantastica che i frutti della padrona profumini ecco non e cosi sono quelli di tutti gli altri,ma con una forte forza di volontà lo si fa. una volta mi ha penetrato uretra con una sonda comprata apposta per lo scopo, credo non le piacesse proprio,pero non saprei. le penetrazioni anali con falli di varie misure erano invece quasi giornaliere. Del mio addestramento una cosa non me le sarei mai aspettata, quella di essere formato anche per soddisfare sessualmente,per circa un mese tutti i sabati veniva una schiava doveva avere almeno sessantacinque o settantanni,una donna piuttosto formosa,abbastanza alta,portava capelli ricci neri,immagino tinti,aveva credo una quinta di seno,cadente,si vedeva segnato dalle pratiche in qui era stata sottoposta in gioventù,aghi spilloni e sospensioni per i seni, più in generale tutto il suo corpo sembrava segnato non solo dalla non più giovane eta,ma anche della vita da schiava totale ed estrema. La padrona mi spiego in seguito che era stata messa in vendita all'asta dal suo padrone che non voleva più schiave, rimasta invenduta era stata ritirata per pochi soldi dal mercato degli schiavi e utilizzata come schiava di servizio e ogni tanto veniva affittata. Con lei imparai le posizioni del kamasutra,devo dire che dovevo concentrarmi un attimino per raggiungere erezione all'inizio,comunque la padrona non ci lasciava quasi mai concludere eventualmente ci stoppava per poi riprendere,le interessava che imparassi bene le posizioni non darmi piacere, in quel mese solo una volta con mio stupore arrivo a sorpresa una altra schiava di cui non so il nome aveva capelli tagliati cortissimi un taglio molto maschile forse in precedenza era stata rasata,non era molto alta,aveva tatuato dei fiori su tutto il fianco destro giù fino alle gambe,ebbi la sensazione di conoscerla o di averla già vista da qualche parte, non so perché era venuta lei,era molto attraente. Nello svolgimento delle posizioni ad un certo punto ci facemmo prendere un po la mano,ritrovandoci a fare effusioni fuori dalla posizione scelta dalla padrona che ci punì io con una decina di frustate sul sedere non troppo forte,era il segno che non era troppo arrabbiata,la schiava una singola frustata sulla vagina,sentendo il suo lamento mi venne da pensare che fosse la schiava vista punire mesi prima al tribunale,ma non so, poteva essere cambiata cosi tanto in pochi mesi? .Quel giorno la padrona mi lascio poi concludere il rapporto con la schiava liberamente,era stata gentile prima di prepararmi successivo punto del suo addestramento la sera mi fu fatta indossare una cintura di castità che portai per circa due mesi,mi veniva tolta solo per lavarmi.

Mi mesi passarono in fretta e arrivo il giorno in cui sarei stato regalato alla figlia Alexia ,durante il periodo del mio addestramento non l'avevo mai conosciuta,lei veniva raramente dalla mamma perché era a Torino dagli zii per motivi di studio, e quelle poche volte che veniva, dovevo stare in cantina sotto chiave. Ora terminati gli studi era tornata a Milano in un appartamento in zona Garibaldi, Era costituito da ingresso,soggiorno, cucina con isola centrale, camera da letto,bagno principale, e un secondo bagnetto,adibito come mia stanza,era stata aggiunta una branda che entrava giusta in quel piccolo locale, il resto del appartamento era arredato con stile moderno.
Le cose già da subito non andarono come le avevo immaginato,Alexia alta e snella capelli biondo chiaro,occhi azzurri e un piccolo neo sotto l'occhio che faceva risaltare ancora di più la sua bellezza, non gradi lo strano regalo,ne scaturi una piccola lite alla fine la mamma la spunto dicendo una cosa del genere ho sempre fatto tanto, fammi contenta una volta. Rimasi cosi nell'alloggio della signorina Alexia non venivo praticamente considerato, io mi occupavo comunque dei tutti i lavori domestici,pulivo casa tutti i giorni ,come ero stato addestrato, lei usciva presto la mattina e rientrava tardi la sera. Una sera rientro vero le tre di notte l'aspettavo sempre che rientrasse prima di dormire,anche se senza farmi notare perché sapevo che non le piaceva avermi tra i piedi, ubriaca era tornata in taxi l'aiutai ad andare in camera, e le preparai una tisana calda, che miglioro molto la situazione,era scossa perché non aveva mai esagerato col bere, e poi era preoccupata perché aveva lasciato la macchina alla discoteca discoSol e il giorno dopo le sarebbe servita,la tranquillizzai dicendo se le andava bene alla macchina ci avrei pensato io,acconsenti. Aspettai che Alexia prese sonno e non avesse bisogno di altro poi mi incamminai la discoteca era a circa quattordici chilometri, in un paese nel hinterland Milanese, mi ci volle quasi due ore e mezza con passo piuttosto veloce,recuperata la macchina rientrai portando con me dei croissant,rientrai poco dopo Alexia si sveglio gradi molto la colazione,aveva smaltito bene ubriacatura,mi ringrazio per l'auto, poi usci. La sera chiesi di parlarle avevo la sensazione che quelle uscite notturne fosse in qualche modo colpa mia, che avesse paura ad avermi in casa sua,spiegai se voleva quando non servivo poteva chiudermi nella mia stanza o utilizzare altri strumenti di contenimento,Rise e disse no non per quello, anzi domani mi servi voglio fare shopping, mi chiese se potevo accompagnarla, certamente risposi ogni suo desiderio. Il Giorno dopo come accordi siamo andati a fare shopping in giro per negozi e centri commerciali,era in cerca di un abito da cerimonia per un matrimonio di un amica,era un po dispiaciuta per i costi non aveva molte disponibilità, il fatto folle che per caso passammo davanti al Mercato degli schiavi, Alexia mi chiese incuriosita di cosa si trattasse del posto, cercai di essere più esaurente possibile le raccontai che era li al tribunale che mi ero concesso in schiavitù totale alla sua mamma per essere poi regalato a lei, a quel punto tiro fuori il certificato di proprietà esclamando quindi questo viene da qui,voglio vedere. Entrammo, anch'io non avevo mai visitato il piano sotto, dove trova posto il vero e proprio mercato, era costituito a una sala rotonda da cui si snodavano vari corridoi divisi a box tipo fiera e confluivano in un stanza con un palcoscenico per le esibizioni. Mi stupi della quantità schiavi e schiave di ogni eta con i relativi proprietari li per essere vendute o scambiate,Una delle addette del centro chiese ad Alexia Se le serviva uno spazio, se voleva vendermi/scambiarmi si dimostro fortemente tentata ma veramente se si può, chiese timidamente se si trattassero di soldi veri? Certo certo,signorina li dissero, cercai di dissuaderla da scelte impulsive, le spiegai che uno schiavo può valere anche tanto,se ben addestrato come sua madre aveva fatto, per fortuna altrimenti sarei stato venduto al miglior offerente subito, venne fuori vedendo l'atto di proprietà che serviva la firma di padrona Anna in quanto proprietaria mentre Alexia era solo comproprietaria,tirai un sospiro di sollievo stavano già avvicinandoci al uscita quanto addetta ci raggiunge,spiegando ad Alexia se vuole può lasciarlo qui in affitto per la giornata ci servono degli schiavi per un esibizione di cbt e clinical, se vuole posso valutare lo schiavo, e poi la paghiamo direttamente,acconsenti subito, vengo fatto spogliare, l'addetta dopo l'ispezione le posso dare per questo cinquecento euro, Alexia accetto presi i soldi usci lasciandomi li, vengo affidato a Mistress Dhebora Sadica un mistress Milanese molto conosciuta nel ambiente per la sua durezza della sua dominazione,ed esperienza nel clinical, era una donna alta dai lunghi capelli neri,indossava stivaloni neri con tacchi a spillo. Legato a gambe aperte al centro del palco nella sala esibizioni, i giochi cominciano tanta gente si ferma per vedere la Mistress all'opera, essendo molto conosciuta c'erano sempre molti fans che la seguano nei suoi spettacoli, Mistress si siede su una altalena utilizzandola per praticare del ballbusting su miei genitali,fa male,urlo,ma non serve a placare i colpi viene data la possibilità anche alle ragazze del pubblico di salire sull'altalena ,sono una decina ad utilizzarmi, vengo messo a quattro zampe,i colpi poi proseguano questa volta da dietro, poi i giochi continuano con una dura penetrazione del uretra, vengono usati anche dei chiodi e cannule di varie dimensioni,i giochi continuano cosi a ciclo fino a sera, ero molto provato dopo la sessione vengo fatto stendere a riposare su una branda. Alexia non torno a prendermi gli addenti del centro contattarono Mistress Anna fu lei a riprendermi. Appena arrivata si scuso con gli addetti del centro per il ritardo che Alexia aveva avuto degli imprevisti,in realtà si era completamente dimenticata che doveva riprendermi, si informo se mi ero comportato bene o avessi dato noie, Poi mi porto a casa sua, il giorno dopo la senti litigare al telefono con la figlia, la cosa andò avanti per un po prima di calmarsi,mi guardo e mi ordino di vestirmi che dovevamo uscire,intuì subito che si era convinta che la scelta della figlia era quella giusta, andammo di nuovo al mercato,molte persone si fermavano parlare con lei,ad un tratto mi chiamo in un angolo del stand dove ero esposto,mi fece inginocchiare e mi disse che ero stato venduto e tra poco arriverà il tuo nuovo proprietario,se ne andò senza dire altro. Passo qualche minuto che ma sembro un eternità,ad un tratto entro un uomo di colore molto alto penso raggiungesse quasi i due metri, disse sono il tuo padrone mentre teneva nelle mani l'atto di proprietà,avevo paura ad un tratto era svanito il sogno di avere un unica padrona,la padrona per cui ero stato addestrato per un anno. Mi ordino di vestirmi e poi di seguirlo un passo dietro di lui cosi fino all'ingresso poi mi fece salire su un grossa auto di lusso,dopo qualche minuto arrivammo a casa, un attico open space in piazza duomo,era incredibilmente lussuoso. Jamal questo il suo nome era un importante stilista proprietario di una grossa casa moda del Milanese,vestiva le persone importanti di Milano e non solo. Il padrone era omosessuale io ero sempre stato etero, non provavo attrazione per gli uomini,durante i tre anni che sono stato suo, ero utilizzato come schiavo sessuale la mattina dovevo svegliarlo praticandole del sesso orale, poi ero utilizzato a piacimento suo e durante le feste che organizzava con i suoi amici. in questo periodo non ho mai subito particolari punizioni solo qualche schiaffo o cinghiata se riteneva che non mi fossi comportato a dovere. Tre anni dopo senza tanti giri di parole,mi aveva sempre considerato un giocattolo nulla di più,mi comunico che mi avrebbe regalato,immaginavo fosse un suo amico invece per mia felicita ci trattava di una donna, una sarta presso la sua casa moda. Ero felice il giorno stesso Matilda mi porto via a casa sua,tornai a essere utilizzato come schiavo proprio come ero stato addestrato,anche in maniera più pesante una delle cose che le piaceva di più era quello di utilizzarmi come posacenere credo di aver ingoiato centinaia di mozziconi con lei, oltre che i suoi frutti,si vantava del fatto che avrebbe potuto far a meno del gabinetto tradizionale. Ogni volta che rientrava pulivo con la lingua la suola delle sue scarpe. Era solita organizzare almeno due volte al mese delle gare di resistenza con altri schiavi e amiche dominanti,erano sempre molto dure,fruste,cera, trampling e calci nei genitali cosi forti da cadere in terra,finivano sempre con me ricoperto di segni e lividi, a cui si aggiungevano altre punizioni se perdevo. Passarono quattro anni di servizio come suo schiavo,poi incominciai a notare un calo di interesse in me l'esperienza mi suggeriva che si stava stufando, che avesse voglia di cambiamento,ebbi la sensazione mentre era al telefono per organizzare una gara di ballbusting,che volesse cedermi credo alla mistress vincitrice o quella che mi avrebbe fatto cadere a terra per prima. La gara era fissata per il sabato,non avevo particolare timore ormai il sogno di una mistress fissa era svanito da tempo e la padrona mi aveva già prestato per alcune settimane ad amici e amiche dominanti. Non potevo immaginare quello che sarebbe successo quel sabato la mistress era uscita prima io avrei dovuto raggiungerla dopo cena a casa di una amica mistress,loro invece avrebbero cenato tutte insieme,lo ricordo perché nel pomeriggio avevo preparato un tiramisù per la cena di quella sera. Usci di casa alle nove, come da ordine dovevo recarmi da loro per le dieci,mentre camminavo per raggiungere la stazione del metro Cimiano mm2 che distava una decina di minuti, in una frazione di secondo un auto mi piombo addosso,venni poi a sapere che il conducente scappo via e non venne mai preso,io a ventisei anni entrai in coma,non avevo subito molte fratture,pero avevo battuto la testa,io ero li sentivo tutto quello che succedeva intorno a me,i medici che dicevano non potevano fare nulla che bisognava solo aspettare,nessuno veniva mai a trovarmi. La sensazione era quella di trovarsi in un tunnel vedere la luce in fondo, ma non poterla raggiungere. I medici ormai avevano perso ogni speranza,quando miracolosamente dopo quattro anni mi svegliai,rimasi in ospedale alcuni mesi ancora prima di riprendermi, ma stavo bene. Una volta ripreso incominciai a riprendere il mano la mia vita,padrona Matilde a cui appartenevo non era più rintracciabile il numero di telefono spento, e non abitava più nell'appartamento che conoscevo,nessuno sapeva che fine aveva fatto,anche Jamal si era trasferito all'estero. forse di me avrà pensato che ero scappato,provavo vergonia per questo. Ero solo e spaventato,con un po di timore contattai la mia prima padrona Anna fu molto cortese ed accetto di incontrami. Non ero più tornato nella zona, la via dove abita ora era diventata pedonale,tanti negozi avevano chiuso,il bar dove prendevo i cornetti caldi la mattina ora era gestito da cinesi,erano undici anni che non la vedevo ero emozionato come la prima volta,quando mi apri la porta rimasi un attimo senza sapere bene cosa fare,fu lei che mi tolse dal imbarazzo invitandomi ad entrare mi abbraccio,tra poco arriverà anche mia figlia siamo tutti felici di vederti,in pochi istanti arrivo,era sempre bellissima,anche le mi abbraccio con affetto ,mi disse che non aveva avuto modo di ringraziarmi per il mio lavoro come schiavo,e che con il ricavato della mia vendita aveva potuto aprire il negozio che aveva sempre sognato. Aveva un a sorpresa da farmi vedere,dopo qualche minuto entro in casa una donna,ecco sorpresa e la mia schiava,spiego che era un ex compagna di scuola,l'aveva schiavizzata da un paio di anni,appena entrata si spoglio e venne a baciare i piedi alle padrone prima a Alexia poi alla mamma. Veniva chiamata semplicemente schiava, le era stato tolto il nome perché quando erano a scuola era solita prendere in giro con soprannomi buffi i compagni. era una ragazza formosa ma molto graziosa capelli castani a caschetto,doveva avere una quinta abbondate i capezzoli erano attraversati da anelli del diametro quattro centimetri spessore credo di un centimetro,Alexia mi fece notare che glieli aveva messi lei con le sue mani,poi rivolgendosi alla schiava te li devo mettere anche sotto disse,la schiava abbasso lo sguardo. Il discorso ritorno su di me e sulla mia visita,mi chiesero come mai fossi li, ma il tuo padrone ti lascia andare in giro da solo? Sei ancora del padrone a cui ti abbiamo venduto?, gli raccontai la mia storia, del incidente e del coma,del fatto non sapevo dove fosse la mia padrona o a chi appartenevo. Mi consigliarono di rivolgermi al tribunale,secondo loro era l'unica soluzione. Decisi di seguire il loro consiglio,mi diedero la possibilità rimanere ospite a dormire quella sera il giorno seguente mi recai al tribunale per esporre il mio problema. Il mio problema in quanto urgente venne messo a ruolo subito,il giudice era master Gianni,fui di nuovo schedato,preso atto che i miei padroni prima del fatto non erano più reperibili,si ritiro per valutare la situazione al ritorno diede lettura <non essendo al momento possibile stabile l'appartenenza dello schiavo qui presente,ne se qualcuno in precedenza avesse rivendicato la proprietà,rinvio di una settimana per approfondire la situazione,fino a tale data questo giudice non può lasciare libero lo schiavo che sarà recluso presso una camera di sicurezza.< non mi fu concesso di vestirmi, dovetti indossare bracciali di riconoscimento in plastica rossa un collare e una cintura di castita. la cella era molto piccola,non cera materasso solo una piccola tavola di legno rialzata da terra. non ero dispiaciuto di stare li anche perché non sapevo dove andare ero sempre stato uno schiavo e di soldi non ne avevo. La settimana passo, fu condotto in aula dove venne dato lettura della sentenza definitiva. <non essendo stato possibile accertarne la proprietà,con il potere conferitomi in qualità di giudice decido di procedere con un periodo di tre settimane di pubblica esposizione presso il mercato degli schiavi,se al termine di esso nessuno ne rivendicherà la proprietà,la messa in vendita con il sistema del asta al miglior offerente, per tutto tale periodo ritenuto non necessario isolamento in cella lo schiavo dovrà alloggiare nella camerata degli schiavi di servizio,con inizio immediato<.Durante orario di apertura rimanevo esposto legato a x all'ingresso nella stanza rotonda avevo l'ordine di non parlare a fianco un foglio raccontava la mia storia, era un po umiliante la situazione, i commenti dei passati non sempre erano piacevoli e qualcuno si divertiva a prendermi gioco di me,avevo solo alcuni minuti di pausa,dovevo rimare esposto il più a lungo possibile. durante orario di chiusura stavo nella camerata del personale di servizio dove potevo mangiare qualcosa che consisteva in avanzi del bar ristorante interno o di riso bollito. Era un locale lungo e stretto a lati una serie di letti a castello di legno erano circa dieci posti,in camerata con me eravamo solo due schiavi e tre schiave più un altra ma solo nei fine settimana, mi e stato spiegato da Luigi lo schiavo vicino di letto che i posti sono tutti occupati, altri schiavi e schiave lavoro nella pulizia e manutenzione,quando il mercato e chiuso. Luigi e uno schiavo manutentore,le tre schiave sono utilizzate principalmente come cameriere,la quarta e una schiava estrema viene utilizzata nelle esibizioni. Speravo di rivedere la schiava con cui anni prima avevo imparato le posizioni del kamasutra,ma vengo a sapere da Luigi che Carla questo il suo nome era mancata un anno e mezzo prima dopo una lunga malattia,prima un tumore al seno poi un tumore al fegato, che si era espanso rapidamente non le avevano dato scampo,Luigi la ricorda per la sua forza di volontà, e la dedizione con qui eseguiva i suoi compiti fino a che la malattia glie lo a permesso. Mi dispiace molto per lei ,luigi dice che la terapia antidolore l'ha aiutata molto. Le tre settimane passarono senza che nessuno rivendicasse la mia proprietà,Sabato, tra tre giorni ci sarà asta,il mercato degli schiavi tramiate un suo incaricato si riserva di partecipare all'asta,non so cosa succederà nel mio futuro, ma sono speranzoso.

©Stefano

Edited by Stefanor82 zen091 - 22/4/2020, 18:17
view post Posted: 25/1/2015, 21:05     Frusta come si chiama - TECNICHE E GLOSSARIO BDSM
Lo sospettavo anch'io, spero non ne sono sicuro al 100% per questo chiedevo info
view post Posted: 25/1/2015, 20:34     Frusta come si chiama - TECNICHE E GLOSSARIO BDSM
Potete dirmi se ha un nome proprio la frusta costituita da un manico e un cavo elettrico o telefonico piegato a u che si usa in certi video estremi tipo elitepain.
view post Posted: 20/1/2015, 18:08     +1Come ci vedono in Televisione - VIDEO ITALIANI FETISH / BDSM
Bisognerebbe scrivere a le iene una lettera di lamentele
190 replies since 14/3/2011