Sire del Loto Bianco Forum BDSM & Fetish

Posts written by Console Agrippa

view post Posted: 4/12/2012, 09:56     +2Monica - ESPERIENZE PERSONALI E SOGNI
CITAZIONE (restif73 @ 4/12/2012, 00:50) 
Io avrei firmato da qui a Bari per incontrare una come la tua Monica, una che non ti fa sentire uno sfigato ma con cui puoi fare sesso e dare sfogo ai tuoi gusti in quella maniera. Perdonami, ma trovo poco carino quello che hai scritto su di lei, sul fatto che non sia una gnocca, che non abbia seno e altre cose del genere. Certo, nessuno la conosce e la conoscerà qui, ma mi sembrano cose inutili e gratuite. Ringraziala piuttosto di essere così e che non ti rompe le palle. Poi il tuo racconto l'ho trovato molto bello ed eccitante e ti invidio molto, avendo gusti simili ai tuoi in materia.

Io cerco soltanto di rendere i miei racconti quanto più verosimili possibile.

E questo comporta il raccontare tutti i particolari, senza omissioni.

Dopotutto io non sono Brad Pitt e le mie conquiste non sono la Canalis o Belen, quindi non mi piace millantare di scopare delle fiche incredibili, come peraltro fanno molti altri sfruttando l'anonimato del Web.

Comunque, per rispondere alla prima parte del tuo commento, le ragazze a cui ho svelato la mia strana fissazione non mi hanno mai fatto sentire uno sfigato. Certo, ci vuole molta accortezza nel rivelare una cosa tanto insolita e comunque è inevitabile che all'inizio ci sia anche parecchio imbarazzo.

L'idea che mi sono fatto è questa: se fai capire che annusare i piedi è una cosa che sicuramente ti eccita ma nel contesto di un bel rapporto completo, difficilmente una ragazza che voglia fare sesso con te ti farà sentire uno sfigato. Certo, il discorso cambia nel caso in cui tu dia l'impressione che l'odore dei suoi piedi sia l'unica cosa che ti interessa.

Va da sé che per svelare una simile "passione" si debba avere anche una discreta faccia da culo, quello non posso nasconderlo. Anche perché - sebbene come detto ci voglia accortezza - devi essere un minimo convincente o comunque sicuro di quello che stai raccontando. Non devi "imporlo", ovvio, però non puoi nemmeno svelare una cosa simile dando tu per primo la sensazione che sia completamente fuori dal mondo. Perché, in quel caso, credo che il rischio di un netto rifiuto o comunque di una presa per il culo sarebbe dietro l'angolo.

Mal che vada - e questo mi è capitato alcune volte, ovviamente - la ragazza ti risponde che non può accontentarti perché in quel preciso momento non le puzzano i piedi per nulla... al ché te ne fai una ragione e speri che la prossima volta di vada meglio.
view post Posted: 3/12/2012, 18:10     +1Monica - ESPERIENZE PERSONALI E SOGNI
Interrompo per un attimo la storia "a puntate" con Valeria per raccontarvi quello che è successo venerdì scorso.

Anche perché ho la sensazione che abbia avuto una certa influenza su quello che vi racconterò in settimana proprio a proposito della Vale.

Una premessa è d'obbligo: quello che è successo con lei nelle ultime settimane, mi ha portato inevitabilmente ad avere una voglia irrefrenabile di fare sesso e di annusare i piedi di qualche ragazza. Le seghe dànno soddisfazione e scaricano, per carità, ma dopo un po' non bastano più.

Siccome, sebbene mi reputi un ragazzo abbastanza carino, purtroppo non sono mai stato capace ad abbordare una in discoteca e finirci a letto la sera stessa, non posso fare altro che spulciare la rubrica e tentare l'approccio con qualcuna che conosco, con cui magari abbia già avuto delle esperienze.

Non che il ventaglio sia particolarmente ampio... però una possibilità la trovo: Monica.

Monica è una mia compagna di corso di 23 anni. Alta circa 1.65, bionda, grandi occhi chiari, molto magra. Infatti è praticamente piatta ma ha un bel culetto e le gambe affusolate.

E tenuto conto che a me delle tette frega molto poco, non posso di certo lamentarmi.

Nel complesso non si può definire una fica, però a me ha sempre fatto molto sesso, forse perché come tipo non è molto diversa dalla Vale e può risultare piuttosto snob, se non la si conosce bene.

Ci sono uscito insieme qualche anno fa, per poche settimane perché poi ho scoperto che caratterialmente non mi attira per nulla, è troppo "molla" e poco decisa.

Ciò non toglie che, dal punto di vista sessuale, nonostante sia tutto fuorché una maiala, mi abbia regalato delle belle soddisfazioni.

So che è single in questo periodo e, tenuto conto che ci siamo lasciati senza alcun rancore, non ci vedo niente di male nell'invitarla da me per "rivedere gli appunti insieme", dato che lei è sempre molto attenta mentre io tendo a cazzeggiare parecchio, a lezione.

Forse non ci vede nulla di male nemmeno lei, o magari anche lei ha voglia di distrarsi un po' con me, però rimaniamo d'accordo di vederci a casa mia per le 14 di venerdì.

Io, naturalmente, ho un chiodo fisso e spero soltanto che si presenti con un paio delle 700 Hogan che indossa di solito.

Lì per lì penso anche di farmi la classica "sega preventiva", per evitare di venire dopo pochi minuti. Poi ci rifletto ed evito di gufarmela: dopotutto, non è per nulla sicuro che succeda qualcosa, è solo una possibilità.

Venerdì si presenta da me poco dopo le due: sotto il cappotto invernale, ha un maglione a collo alto, jeans molto attillati che dànno una magnifica forma al culetto e... HOGAN! Benché sia tutto fuorché "sexy" nel senso stretto del termine, per me una mezza erezione è già assicurata.

Il suo viso è particolare: come detto a me piace molto, però ha un po' un'espressione da "pesce lesso" che, pensandoci un attimo, dopotutto è in linea con la sua indole mansueta e tranquilla. Si è truccata quel tanto che basta per prendere un po' di colore e dare risalto agli occhi. I suoi capelli, lunghi e liscissimi, arrivano circa a metà schiena e sembrano appena lavati, tanto profumano.

La faccio accomodare e ci prendiamo un caffè anche con Edoardo, l'altro mio coinquilino. La Vale e la Marina sono a lezione.

Prima di andare in camera mia, faccio capire a Edo - con cui c'è la tipica complicità maschile - che potrebbe succedere qualcosa, e gli chiedo per favore di non disturbare e di farlo presente anche alle ragazze, se fosse stato ancora in casa al loro ritorno.

Monica si mette alla scrivania ed io sul letto.

Chiacchieriamo un po' del più e del meno poi iniziamo a confrontare gli appunti.

Potete immaginare il mio livello di concentrazione...

Da quando è entrata, non riesco a pensare ad altro che a spogliarla ed annusarle i piedi.

Ci metto poco a rompere gli indugi, l'ormone scàlpita e comunque è una situazione completamente diversa da quella con la Vale: qui non ho nulla da perdere. O meglio, potrei perdere una scopata, verissimo, ma non una ragazza di cui sono cotto.

F. "Certo che sei brava a provocarmi eh..."
M. "Scusa??"
F. "No, dico... con tutte le scarpe che hai, proprio le Hogan dovevi metterti per venire da me..."

Ovviamente, quando avevamo avuto quella passata esperienza, le avevo svelato la mia fissazione per i piedi femminili ed il loro odore.

M. "Ma guarda, sono vestita così da stamattina, sono venuta direttamente dall'uni e non mi sono nemmeno cambiata...", mi risponde ributtando lo sguardo sui suoi fogli.
F. "Se se... per quel che ne so io, l'intenzione di provocarmi ce l'avevi già da stamattina allora..."
M. "Come se non sapessi che durante la settimana metto praticamente soltanto Hogan..."

Ha perfettamente ragione, ma da qualche parte devo ben cominciare.

F. "Vabbè, ok, allora niente, sarò io a pensar male..."
M. "Eh, direi proprio di sì... dài, ora smettila e andiamo avanti..."

Se non la conoscessi, direi che non c'è trippa per gatti e mi arrenderei.

Però so che, all'inizio, è sempre piuttosto diffidente, salvo poi lasciarsi un po' andare.

Torno alla carica dopo un'oretta di studio in cui praticamente ha parlato solo lei, con la banalissima scusa di fare una pausa.

F. "Vado a far pipì... vuoi qualcosa da bere?"
M. "No grazie, vado anche io appena hai finito..."

Incrocio Edo in corridoio che mi chiede come sta andando e gli faccio cenno con la mano di portare pazienza.

Piscio, torno in camera e Monica si avvìa verso il bagno.

Torna dopo pochi minuti.

F. "Non mi dirài che hai ancora quella - per me a dir poco eccezionale - abitudine di metterti i gambaletti di nylon sotto le Hogan, vero...?"
M. "Ma che malizioso che sei!!"
F. "Ah, IO...."
M. "Sì, TU!"
F. "Non mi hai risposto..."
M. "Sì, ho sempre quella - per te eccezionale - abitudine... l'ho dovuta abbandonare per qualche mese mentre stavo con Pietro P., che aveva una mania simile alla tua per i piedi ma li voleva sempre perfettamente puliti e profumati... ora finalmente li posso rimettere e non soffro più il freddo!"
F. "Beh, non soffrirài più il freddo ma avrà ricominciato a soffrire di quell'altro "effetto collaterale"...

Arrossisce.

M. "E se invece lo avessi risolto??"

Oh cazzo. Solette? Talco profumato? Timodore? Oppure sta solo bluffando??

F. "Ah, allora non sarei più interessato", le dico mentendo spudoratamente, con un po' di sufficienza.
M. "Allora significa che non sei cambiato di una virgola..."
F. "Non posso farci nulla, sai bene che non sono io a scegliere di avere questa fissa..."
M. "Certo, è difficile da dimenticare un'ossessione come la tua..."
F. "Scusa con questo che vuoi dire? Che ti dava fastidio? Non mi hai mai detto nulla in proposito..."
M. "No, stai tranquillo... non faccio le cose controvoglia... volevo solo dire che è una cosa molto molto strana. Infatti, gli unici altri 2 ragazzi con cui sono uscita che erano attratti dai miei piedi, li hanno sempre voluti puliti..."
F. "Non fraintendere: a me non piacciono "sporchi", lo sai..."
M. "Sì, vabbè, intendevo "appena lavati" e comunque profumati, me lo ricordo bene come piacciono a te..."
F. "Ah davvero? E come?"

Avvicina la sedia con le rotelle al letto, si toglie una scarpa e mi porge il piede fasciato dal nylon.

M. "Direi così, più o meno..."

Non ho nemmeno bisogno di avvicinare più di tanto il naso, per sentire quell'odore pungente.

E, come detto, in questo periodo sono troppo eccitato di mio per poter essere razionale in una situazione del genere.

La prendo di peso dalla sedia e la butto sul letto.

Le tolgo anche l'altra Hogan e la puzza di piedi di quella biondina snob invade la mia stanza.

Mi metto sopra di lei e le infilo la lingua in bocca, mentre inizio ad armeggiare con la cintura. Lei ansima e cerca di togliermi la felpa e la polo, anche se non è facile perché sembro tarantolato.

Mi stacco dalla sua faccia e mi tiro su. Ora lei è sdraiata a pancia in su ed io sono in ginocchio fra le sue gambe. Dopo averle slacciato cintura e bottoni, le metto le mani in vita e le sfilo in un colpo solo jeans e perizoma e, arrivato alle caviglie, aggancio anche i gambaletti di nylon.

In pochi secondi, Monica è sul mio letto praticamente nuda, con la fica all'aria ed i piedi nudi e sudati a pochi cm dal mio viso.

La mia agitazione va di pari passo con la mia eccitazione.

Infilo il naso in quei piedi: sono 39, dita affusolate, non smaltati ma molto sensuali. Non sono perfetti come quelli della Vale, però devo ammettere che la puzza è molto simile, infatti vado letteralmente fuori di testa.

Lo avevo già scoperto anni prima.

Tuttavia, avere una nuova conferma che anche ad una perfettina come Monica puzzino i piedi in maniera così esagerata, non fa che aumentare la mia voglia di sborrarle addosso.

Puzzano proprio quei piedini bianchicci ed umidi, ed anche in questo caso (come con la Vale) si ha la netta sensazione che sia un piccolo "incidente di percorso" in una cura altrimenti maniacale del proprio corpo. Probabilmente si era fatta la doccia al mattino, ma 7-8 ore di Hogan e nylon avevano creato un effetto veramente indescrivibile.

Lei si accorge che sto per esplodere.

Alza il busto, si leva anche il maglione ed il reggiseno in pochi istanti e rimane completamente nuda. Poi mi slaccia cintura e pantaloni e tira già tutto, scoprendo un pisello duro come l'acciaio. Io mi siflo quello che ho ancora addosso e mi butto in mezzo alle sue gambe.

Monica purtroppo non si depila completamente la fica, fa solo l'inguine o poco più. Però io non lecco una fichetta bagnata da mesi, quindi non mi "scandalizzo" più di tanto e ci affondo la lingua dentro, con sua somma gioia.

Essendo appena andata in bagno, sa ancora un po' di piscio, però devo ammettere che in quel momento non mi dispiace nemmeno tanto. Anzi, forse aumenta ancora la mia eccitazione, se possibile.

Ho per le mani una biondina che se la tira di brutto, che ha la fica che odora un po' di pipì ed i piedi che puzzano talmente tanto che mi è rimasto l'odore nelle narici anche dopo essermi staccato.

Avrete capito che situazioni del genere mi fanno perdere il lume della ragione.

C'è una sola cosa sulla quale mantengo lucidità: la consapevolezza di durare veramente poco, in quelle condizioni e senza sega preventiva.

Così non ho scelta: devo farla arrivare all'orgasmo leccandola, perché scopando non ci riuscire mai.

Per fortuna, anche lei dev'essere parecchio eccitata, tenuto conto che dopo pochi minuti inizia a muovere freneticamente il bacino e con una mano prova a dettare i movimenti della mia testa.

Dico "per fortuna" solo perché voglio venire il prima possibile. A me piace molto leccare una fica (meglio se bella glabra...), però adesso ho un solo chiodo fisso in testa, ed è quello di avere un orgasmo mentre annuso i piedi che puzzano di una tipa.

Alzo la testa e mi riavvicino alle sue labbra per limonare.

Il mio cazzo rigonfio sta strusciando la sua fica, bagnata dai suoi umori e dalla mia saliva. Nell'aria, l'odore pungente dei suoi piedi nudi.

Lei si gira e mi sdraiare a pancia in su. Ora lei sta sopra. Non è una porca, però non è nemmeno stupida, e mi conosce abbstanza per sapere quello che voglio.

Si distende accanto a me in senso contrario, mi mette entrambi i piedi in faccia ed inizia a segarmi.

Non faccio nemmeno in tempo a dirle che le voglio sborrare addosso, che dopo pochi "su e giù" un fiotto di sperma esce dal mio glande, unitamente ad un gemito. Poi altri 3 o 4 getti, tutti sulla mia pancia e la sua mano dalle dita smaltate.

Madonna Santa, che sborrata. Che puzza divina, quei piedi nudi e pallidi. E che brava, la mia timida compagna di università. Non me l'ha nemmeno preso in bocca (so che non le piace granché) eppure mi ha fatto godere in maniera sublime.

Restiamo qualche minuto senza dire nulla, sdraiati vicini. I suoi piedi puzzosi sono sempre a pochi cm dalla mia faccia, riesco ad ignorarli giusto per quei pochi minuti di periodo refrattario.

Poi Monica rompe il ghiaccio: "Ne avevi proprio voglia eh..."
F. "Eh..."
M. "L'ho notato..."
F. "Beh, permettimi di dire che anche tu mi sei sembrata piuttosto eccitata..."
M. "Mai detto il contrario..."
F. "Ora però ti voglio scopare"
M. "Filippo!!!!"
F. "Ti dispiace???"
M. "No, ma mi metti in imbarazzo così!!!"
F. "Ma smettila!!!"

Mi asciugo con dei fazzoletti e le chiedo se prende ancora la pillola. Il mio cazzo non accenna a scendere.

Mi dice di sì, per fortuna, perché non ho proprio voglia di andare in bagno a lavarmi via lo sperma, adesso.

L'unica cosa che mi chiede, è di mettermi comunque il preservativo. Non posso dirle di no.

Metto il gondone, mentre lei mi aspetta a gambe aperte sul letto, con quella fessura pelosa ed arrossata che non aspetta altro che di essere violata. Ecco, devo ammettere che, nonostante i peli, Monica ha una fica proprio bella a vedersi. Il ché aumenta i rimpianti per la mancata depilazione integrale.

Mi sdraio sopra di lei e le infilo di nuovo la lingua in bocca, mentre il mio cazzo sempre duro fa ben poca fatica ad entrare in quella fica così bagnata.

Le nostre lingue si scambiano quintali di saliva, mentre i nostri genitali fanno lo stesso con gli umori.

Siamo davvero eccitati entrambi, probabilmente anche per lei l'astinenza dura da un bel po'.

Andiamo avanti così, nella più classica delle posizioni, per non più di 10 minuti, perché lei ci mette di nuovo poco a venire. Non sarà una sex machine, però cazzo se ne ha voglia oggi!

Dopo il suo secondo orgasmo, mi sento libero di riprendermi il mio premio: mi alzo col busto, le tiro su le gambe, ed infilo nuovamente il naso fra quelle dita che nel frattempo non hanno perso un briciolo del loro devastante aroma.

Le dò ancora qualche colpo in questa posizione, fino a quando non sento mi rendo conto che quell'odore è troppo intenso per resistere a lungo: lo tiro fuori dalla fica, sfilo il preservativo e finisco con la mano, venendo sulla sua pancia e le sue tette, sempre con il naso piantato nei suoi piedi, immaginando per un attimo che siano queli della Vale, data la somiglianza di puzza.

La quantità è ovviamente inferiore rispetto a prima, ma la soddisfazione è pari se non addirittura superiore.

Mi sdraio sfinito ed appagato accanto a lei, dandole un ultimo bacio di "ringraziamento".

Non sarà una gnocca incredibile. Non avrà la fica completamente depilata. Non sarà il mio tipo. Però cazzo se mi ha fatto godere! Ed anche lei (come la Vale), quanto a puzza di piedi non ha nulla da invidiare a nessuna!

Ne avevo proprio bisogno.

Ci puliamo e rivestiamo con calma. Ci arrangiamo con delle salviette umide perché, a giudicare dai rumori per casa, le ragazze sono tornate e non possiamo andare in bagno.

Chiedo a Monica se vuole fermarsi a cena ma mi dice che "per oggi basta così".

Si reinfila le Hogan con un sorriso malizioso che mi farebbe venire voglia di spogliarla di nuovo completamente e sborrarle in bocca, però in effetti mi posso accontentare.

La accompagno alla porta, che si affaccia sul salottino dove c'è la Vale che guarda la tv.

Si salutano (si conoscono di vista) ed io saluto Monica con un bacio sulla bocca.

Poi dico alla Vale che vado a far la doccia e mi dileguo.
view post Posted: 3/12/2012, 10:59     +1La mia coinquilina - ESPERIENZE PERSONALI E SOGNI
Vi assicuro che è tutto realmente successo, ed i dialoghi sono riportati con quanta più corrispondenza possibile.

Mi fa molto piacere che la storia vi stia appassionando, devo ammettere che a rileggerla eccita pure me che la sto vivendo!!

A breve vi aggiorno, quest'ultimo week è stato notevole...
view post Posted: 30/11/2012, 13:20     +3La mia coinquilina - ESPERIENZE PERSONALI E SOGNI
Come accennato nell'ultimo racconto, per me si stava profilando una serata decisamente interssante.

Dopo una giornata di shopping e di giri a piedi estenuante, ci siamo presi un aperitivo molto sostanzioso proprio per poter tornare a casa e buttarci sul divano a rilassarci, senza dover cucinare nulla.

Ed il fatto che lei avesse ai piedi, più o meno dalle due, un paio di Hogan Interactive abbastanza vissute, mi faceva perdere il lume della ragione.

Torniamo a casa, sistemiamo le nostre cose e vado a mettermi la tuta per stare più comodo.

Naturalmente c'era il rischio che la Vale volesse farsi una doccia, però tutto sommato non è che avessimo sudato (nel senso stretto del termine), e comunque lei è più abituata a farla al mattino, a meno che non debba uscire la sera.

Con mia somma gioia, in bagno ci va soltanto per fare pipì e lavarsi le mani.

Poi torna in camera sua, si cambia e mi raggiunge che io sono già svaccato sul divano: adesso ha addosso una tuta della Hollister che le disegna letteralmente il culetto. Sotto un toppino, senza reggiseno. Le Hogan ovviamente se le è tolte, però è rimasta con le calze della Gallo che ha indossato per tutto il giorno.

Appena la vedo così, con la tuta che le dà quell'aria da ragazzina maliziosa e le stesse calze con cui ha camminato per quasi 10 ore, mi viene un sussulto.

Lei sa benissimo di essere sexy anche così e non fa nulla per nasconderlo.

Io mi guardo bene dal toccare l'argomento della "scommessa" sull'odore dei suoi piedi: ok che è una cosa della quale ormai discutiamo più o meno senza imbarazzo, però ho sempre lasciato che fosse lei ad avviare la conversazione. Se lo facessi io, potrei darle l'impressione di essere effettivamente interessato all'argomento, con tutto quello che ne comporta.

Iniziamo quindi a guardare la tele, mezzi sdraiati uno accanto all'altra con le gambe distese su un pouf.

Io attendo con pazienza, fiducioso. Dopotutto, sebbene le Hogan se le fosse tolte, il fatto di essere rimasta con le stesse calze non poteva affievolire più di tanto la puzza che ero quasi sicuro che quei piedi emanassero.

Da un lato, era stata quasi 10 ore con addosso un tipo di scarpe che non mi ha MAI deluso quanto a far sudare e puzzare i piedi delle ragazze, a prescindere. Dall'altro, ormai sapevo che i piedi della Vale erano particolarmente soggetti a questa magnifica "problematica".

La mia tattica attendista viene premiata quasi subito.

V. "Stasera i piedi non te li faccio nemmeno annusare, vinceresti a mani basse..."

Ho il cuore in gola.

F. "Cosa intendi?"
V. "Eh, secondo te??"
F. "Che puzzano di brutto?"
V. "Diciamo che non ne sono sicura al 100% perché non li ho annusati, però ho proprio questa sensazione..."
F. "Quindi sei una contapalle, esattamente come sospettavo!", le dico non senza far trasparire una certa soddisfazione...
V "Cioè????"
F. "Vorrei ricordarti che, la prima volta che abbiamo affrontato l'argomento, mi hai detto che i piedi ti puzzavano solo se indossavi stivali e collant per molte ore in un luogo caldo..."
V. "Beh sì... però..."

La sua difficoltà è palpabile, ed io ci vado a nozze.

F. "Però....?"
V. "Uffaaaaaaaaaaaa... perché mi metti sempre in imbarazzo???"
F. "Vale ma sei fuori??? Guarda che l'hai iniziato tu questo discorso, io stavo guardando la tele!!"
V. "Sì vabbè, lasciamo perdere..."

E si scazza. Classico atteggiamento femminile, completamente illogico.

Non insisto. Provo ad accontentarmi del fatto che abbia ammesso, ancora una volta, che anche ad una ragazza curata e precisina come lei puzzano i piedi alla fine di una lunga giornata.

Di sicuro speravo in qualcosa di più, ma se conosco un minimo le ragazze e, soprattutto, lei, credo che l'argomento non sia chiuso del tutto.

F. "Sarài strana eh...", lascio cadere nel vuoto.

Passano non più di 5 minuti, che probabilmente ha trascorso per capire come reimpostare il discorso.

V. "Ce l'hai una vaga idea di quanto fossi in difficoltà nei tuoi confronti la mattina dopo quella "famosa" sera??"
F. "Mi pare che ne abbiamo già parlato di questa cosa, e che ti abbia ripetuto più volte che non c'è nulla di cui ti devi vergognare con me..."
V. "Ho capito Fili, ma è molto più semplice da dire che da fare!! Non sei mio fratello, non sei il mio ragazzo e non sei nemmeno un amico che mi conosce da 20 anni... e mi hai visto in delle condizioni per cui mi sarei vergognata anche di fronte ad uno di questi 3...."
F. "Minchia Vale, tu sei paranoica!! Ma se ti ho detto che non c'è problema, secondo te l'ho detto tanto per dire o perché lo penso veramente??? Speravo - anche se non mi conosci da 20 anni......... - che ormai lo avessi capito che, tra tanti difetti, la sincerità non mi manca!"
V. "Ma sì che ti credo, ci mancherebbe soltanto... e non volevo sminuire il tuo ruolo nei miei confronti... sto solo cercando di farti capire che sono ancora seccata e dispiaciuta per averti in un certo senso costretto a vedermi così ed a prenderti cura di me..."
F. "Ed allora ti ripeterò per la centesima volta che l'ho fatto con piacere... questa però è l'ultima, perché se continui a dire queste cazzate va a finire che mi fai cambiare idea..."
V. "Sei proprio carino con me..."
F. "Lo so... scema... anche se non ho capito cosa c'entri tutto questo discorso con quello di prima..."
V. "C'entra perché quello di prima è un argomento su cui sto cercando di sdrammattizzare, pur con estrema difficoltà..."
F. "Ancora con questo imbarazzo perché, OGNI TANTO, ti puzzano i piedi???"
V. "L'hai capito benissimo anche tu che è molto più spesso di "ogni tanto"..."
F. "E allora?????"
V. "E allora boh... forse ne parlo con te nel tentativo di esorcizzare la cosa, non so se mi capisci..."

La conversazione si fa mooooooooooooooolto interessante.

F. "Capire te???? Ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahah"

La butto sul ridere per cercare di metterla a suo agio e per non tradire la mia indole, visto che comunque sono una persona molto scherzosa.

V. "Dàiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!! Cretinoooooooo!!!!"
F. "Ma sì che ti capisco belina!!! Per te è un argomento tabù, e parlarne ti aiuta ad affrontarlo con più serenità, giusto?"
V. "Sì, hai capito perfettamente..."
F. "Ok, è chiaro. Allora mi spieghi cosa avevi da scazzarti quando ti ho detto scherzosamente che sei una contapalle...?"
V. "Perché lo so benissimo che ti ho raccontato una palla quella mattina, dicendoti che era un caso che mi puzzassero i piedi così tanto... e l'ho fatto apposta a farteli annusare dopo la doccia..."
F. "Guarda che non sono ritardato eh..."
V. "Eh lo so... ma lo sapevo che non avrebbe funzionato, era proprio una cazzata..."
F. "Infatti te l'ho fatto notare tempo zero..."
V. "Comunque, quella mattina non potevo fare altrimenti... ora invece, dato che ne abbiamo già parlato altre volte, c'è più confidenza..."
F. "Quello senza ombra di dubbio... ma ti posso garantire che non mi sarei di certo scandalizzato, se quella volta non avessi specificato, mentendo, che era un caso..."
V. "Sì ma non potevo saperlo..."
F. "Vabbè, ok..."
V. "Quindi lo avrai capito, ormai, che quella volta NON era un caso..."
F. "Sì Vale, l'ho capito, anche se in tutta sincerità non è che avessi molti dubbi a riguardo... ma non capisco dove tu voglia arrivare..."
V. "Ma no, da nessuna parte... è solo che mi vergogno di questo problema... e tu sei una delle pochissime persone che ne è al corrente, perché mi guardo bene dal parlarne in giro... ed ovviamente non te ne avrei mai parlato, se tu non lo avessi scoperto per caso quella sera..."

Questo non gioca molto a mio favore. A parte il fatto che la Vale è una persona "normale", per la quale la puzza di piedi è un "problema". Per lei sembra proprio essere un'ossessione negativa... Quindi, rivelarle (od anche solo farle capire) che a me eccita come poche cose, si fa estremamente difficoltoso.

F. "Vale, anche di questo abbiamo già parlato. Ora, non per dire... sei carina, anzi, sei MOLTO carina. Sei una delle ragazze più curate e pulite che abbia mai conosciuto, sempre in ordine anche quando sta in casa per giorni interi a studiare senza mettere il naso fuori. Se anche sei particolarmente soggetta ad avere i piedi che puzzano, mi spieghi dove sta il problema??? Ma pensi che sia la prima cosa che un ragazzo va a controllare????"

Io sì, ovviamente, ma io non appartengo alla categoria di "ragazzo nella norma", quindi non faccio testo.

V. "Beh no... su quello hai ragione... però per esempio il mio ragazzo me la mena ogni tanto..."
F. "Vabbè, ok, ci può stare... credo anche ci sia una certa confidenza fra di voi, e che se per caso quando vai a letto con lui non ti profumano i piedi di violetta, non si scandalizzi..."
V. "No, non si scandalizza, è ovvio... però a me dà fastidio.... abituata come sono ad essere sempre in ordine e pulita, è proprio fastidioso per me..."
F. "Vale, scusa eh: ora sei qui e per tua stessa ammissione ti puzzano i piedi! Se ti desse così fastidio come dici, saresti andata a sciacquarteli appena tornata a casa..."

Colta in fallo. Infatti arrossisce.

V. "Ehm... diciamo che spesso la pigrizia prevale sul fastidio..."
F. "Ecco, appunto. Quindi forse non è un fastidio così intollerabile come lo stai disegnando..."
V. "Boh, forse no... cioè... non lo so nemmeno io... forse, e dico forse, se non fossimo stati soli noi 2 ma ci fosse stato qualcun altro, sarei andata a lavarmeli... però, dato che tu sei al corrente della cosa e dato che spesso ne abbiamo parlato, con te sono più a mio agio..."
F. "Quindi, in sostanza, si tratta solo di essere insieme a persone che se ne fregano di questo intollerabile, inenarrabile ed indicibile problema... ecco la soluzione..."
V. "Ahahahahahaahahahahaha forse sì..."

Ora è decisamente più sollevata.

F. "Quindi, alla fine della fiera, il punto è che con le Hogan puzzano come con collant e stivali, giusto?"
V. "Temo proprio di sì..."
F. "Guarda, non so potremo ancora essere amici..."
V. "AHahahahahahahahaahah sei proprio stupido!!!"
F. "Comunque, ora mi hai incuriosito: avvicina un po'!"

Devo annusarli, mi sono detto, è un istinto quasi incontrollabile.

V. "Non mi svenire qui però...", dice avvicinando quel piedino eccezionale alla mia faccia.

Dio Santo. Le calze puzzano in maniera devastante. Però ho fatto 30, ora devo fare 31.

F. "Oh cazzo... beh, in effetti non posso darti torto... però magari sono le calze... fammi un po' sentire il piede nudo..."

Le sfilo la calza senza nemmeno darle il tempo di ribattere e non resisto dall'affondarle il naso fra quelle piccole dita, bianchissime e sempre smaltate da Dio. Puzzano, di una puzza indescrivibile. Si sente che sono piedi puliti e curatissimi, che puzzano ma in maniera "fresca", non so se mi capite. Non è per nulla un odore stantìo, ma solo una puzza intensissima ma quasi delicata.

Sono pochi secondi, che vorrei non finissero mai.

Mi penetra dritta al cervello. Ed associandola a quel viso ed a quel culetto, l'erezione è veramente immediata.

Questa volta non riesco a bossarci: non riesco a fingere una faccia disgustata, non riesco a staccarmi da quelle dita piccole e sudate, non riesco a nascondere l'erezione sotto la tuta.

Sono completamente in balìa della puzza dei piedi della mia coinquilina fica.

La quale ci mette ben poco ad accorgersi che sta succedendo qualcosa di strano.

V. "Ma... FILIPPO!!!!!!!!"

Non so se lo dica perché non mi stacco da quel piede, o perché ha visto il mio pisello di marmo farsi largo sotto la tuta.

Io cerco faticosamente di rinsavire, mi stacco da quel piede contro la mia volontà e glielo "restituisco", cercando di sistemarmi il pisello in modo che l'erezione di noti di meno.

Blatero un qualcosa tipo "scusami" e punto gli occhi verso la televisione. I suoi, di occhi, sono puntati su di me, increduli.

E adesso? Che cazzo faccio? Sono sempre stato molto sicuro di me con lei, le ho sempre dato l'impressione di essere un ragazzo che sa il fatto suo. Ora, però, non so veramente che cazzo dire.

Una ragazza che reputa la puzza dei suoi piedi come una cosa di cui vergognarsi (anche solo a parlarne), ha appena capito che a me, al suo fidatissimo coinquilino, eccita in modo da non riuscire a controllarsi.

Prendo il coraggio a 2 mani, non posso fare altrimenti. La frittata è fatta, tantovale provare a spiegare.

Mi giro, la guardo negli occhi (con una fatica IMMENSA) e le dico "Sì Vale, sì. Non solo a moltissimi ragazzi non frega nulla se ad una tipa puzzano i piedi, ma ce ne sono anche alcuni (non molto, ma qualcuno c'è) che con quella stessa puzza si eccitano! Non c'è un motivo, non se lo sanno spiegare, si limitano e prenderne atto e cercano di far capire agli altri che non fanno niente di male..."

Seguono secondi di silenzio interminabile.

F. "Era da un po' che volevo parlartene, visto che in questo periodo siamo in vena di confidenze e la puzza dei tuoi piedini è un argomento che affrontiamo spesso... però non avevo il coraggio di farlo, visto l'idea che hai tu, di questa cosa... lo sai che io adoro i tuoi piedi, li trovo a dir poco eccezionali. E da quando ho scoperto che puzzano così tanto e così spesso, faccio una fatica incredibile a mantenere la lucidità quando sono insieme a te in situazioni come questa..."

Posso aspettarmi di tutto. Dallo schiaffo alla limonata violenta, credo. Arriva una via di mezzo, grazie a Dio.

V. "Beh, se le cose stanno così, devo ammettere che sei un attore perfetto allora..."
F. "Dici?"
V. "Non ho mai nemmeno sospettato che parlare di questa cosa ti piacesse... sei sempre stato distaccato e disinvolto... e poi beh, questo te lo devo dire ma non sarò certo la prima a farlo: l'ultima cosa che sarei andata a pensare, è che un ragazzo potesse eccitarsi con l'odore dei piedi..."
F. "No, non sei la prima, è ovvio..."
V. "Eh, ci credo... quindi tutte le volte che te li ho fatti annusare, ti sei eccitato..."

Credo di essere rosso come un peperone.

F. "Sì...", rispondo timidamente abbassando lo sguardo...
V. "Anche quella sera..."
F. "Soprattutto, quella sera, Vale... perché in quella occasione ho scoperto che anche ad una ragazza perfettina come te, puzzavano i piedi..."

Altri secondi di silenzio.

F. "La vedo come una debolezza... una cosa che, in un certo senso, ti rende più "umana"... ed anche per questo mi piace da morire..."
V. "La sincerità non ti manca proprio, è un dato di fatto..."
F. "Arrivato a questo punto, credo che raccontare delle palle servirebbe proprio a poco..."
V. "E quindi non sai spiegarti il motivo... ti eccita e basta..."
F. "Sì, è proprio così... ovviamente ci devono essere determinati presupposti..."
V. "Tipo??"
F. "Beh... non è che la puzza di piedi mi ecciti a prescindere... devono esserci alcune condizioni..."
V. "Eh, ho capito... non me le vuoi dire?"

Ora sembra più che altro incuriosita. Quantomeno, non mi dà l'impressione di avermi preso per un pervertito.

F. "No no, figurati... tanto per cominciare, credo sia sottinteso, la puzza mi eccita solo se appartiene ad una ragazza... l'odore di piedi maschili mi dà fastidio, come a tutti. E poi beh..."
V. "E poi?"
F. "E poi devo reputare carina questa ragazza, anche questa mi sembra una cosa normale dopotutto..."
V. "Sì, oddio, non è che stiamo parlando di una cosa proprio nornale..."
F. "Non hai capito. A me piace che una ragazza abbia il culo sodo, in generale. Ciò non toglie che debba contestualizzarlo: se lo stesso culo appartiene ad una che ha la faccia ed il corpo della Littizzetto, o ad una che ha la faccia ed il corpo della Canalis, mi farà un effetto ben diverso. Stesso identico discorso per la puzza dei piedi... deve essere contestualizzata e vedere a chi appartiene..."
V. "Quindi, in pratica, se a me puzzano i piedi ti eccita perché mi reputi carina nel complesso, mentre se puzzano a Marina [l'altra nostra coinquilina, che Valeria sa non piacermi per nulla] non ti fanno né caldo né freddo..."
F. "Brava, hai capito... anzi, se la ragazza mi fa proprio schifo, mi fa schifo anche pensare che le puzzino i piedi..."
V. "Certo che sei stramo eh..."
F. "Ti ho fregato il ruolo: ora quello strano ed imbarazzato a morte sono io..."
V. "Ahahahahahahahahahah sì sì, è proprio così!"

Incredibile, ma vero. Verissimo. Sto parlando della mia assurda ossessione con la ragazza che negli ultimi mesi ha rappresentato per me una specie di sogno irraggiungibile.

F. "Quindi pensi sia un maniaco...?"
V. "Beh, siamo sulla buona strada...", mi dice sorridendo... "... però, come sempre, apprezzo tantissimo la tua sincerità, quindi tuttosommato sei un "bravo maniaco"..."
F. "E tu sei carina a dirmelo...", le rispondo arrossendo...
V. "Scusa la domanda, ma adesso mi hai proprio incuriosito: ti è passata l'erezione...?"
F. "Ehm... sì, più o meno... perché??"
V. "Perché voglio proprio vedere se è una cosa così automatica e completamente incontrollata!".

Nel farlo, mi sbatte di nuovo sotto il naso quel piede nudo, piccolo, perfetto ed incredibilmente odoroso.

Io, a questo punto, metto da parte ogni imbarazzo e respiro quella puzza sublime a pieni polmoni, osservando da vicino quelle piccole dita perfette, in scala, che viste da sotto hanno i polpastrelli perfettamente tondi.

L'erezione è di nuovo istantanea, e la Vale sembra decisamente appagata e divertita dalla cosa.

V. "Cavolo, è incredibile... io non ho mai visto una reazione del genere nemmeno quando mi sono spogliata per la prima volta davanti ad un ragazzo!"

Io le rispondo continuando ad annusare quell'odore sublime.

F. "Te l'ho detto Vale, può sembrare assurdo ma mi eccita a livelli impensabili. Ora ne hai anche la prova..."
V. "Quello è poco ma sicuro... e sai che ti dico?"
F. "Cosa?"
V. "Che mi piace farti questo effetto"

Lo dice con un sorrisetto malizioso, da ragazzina stronza, mentre ritrae il piedino. Poi si rimette la calza.

V. "Ora basta però, io sono pur sempre una brava ragazza e ho un fidanzato. Il quale non credo sarebbe felice di sapere che sto eccitando qualcun altro, anche se con uno "strumento" così insolito..."
F. "Sì, hai ragione. Anzi, scusami, non volevo arrivare a tanto, ma è stato istintivo..."
V. "Guarda che non ti devi mica scusare"

Nel dirlo, si avvicina e mi dà un bacio sulla guancia.

V. "Ho sempre saputo che sei un ragazzo particolare e diverso da molti altri. E ti posso assicurare che io lo ritengo un grandissimo pregio"
F. "Così mi fai arrossire..."
V. "Però lo penso davvero..."

Non so cosa rispondere. Mi ha appena detto una cosa stupenda, però ha anche messo un paletto, ricordando (forse ad entrambi) di essere ancora fidanzata.

Forse potrei forzare, potrebbe essere il momento giusto, però ci rifletto un secondo e penso che comunque ci saranno delle altre occasioni. E che per quella sera ho già avuto abbastanza, e la nostra confidenza si è ulteriormente consolidata.

F. "Beh, ora abbiamo entrambi un segreto da mantenere sull'altro. Anche se il mio è parechio più imbarazzante del tuo..."
V. "Vero... però puoi stare tranquillo che lo custodirò gelosamente".

La serata è proseguita guardando un film, tranquillamente e senza più allusioni.

Inutile dire che mi sia "dovuto" fare un'altra sega mondiale, appena sono tornato in camera mia per dormire.

Questa ragazza mi sta facendo andare fuori di testa.


view post Posted: 26/11/2012, 16:50     +3La mia coinquilina - ESPERIENZE PERSONALI E SOGNI
Come promesso, eccomi di nuovo qui ad aggiornarvi.

Premetto subito, per non creare false illusioni, che a livello sessuale non è successo (praticamente) nulla, però quelli come me che si eccitano con la puzza di piedi troveranno interessante quello che ho da dirvi.

Vi avevo anticipato che le cose tra Valeria ed il suo fidanzato non andavano benissimo, ed effettivamente non si sono ancora risolte.

Fra loro 2 c'è sempre parecchia tensione, e se i primi giorni la Vale sembrava più che altro intristita e dispiaciuta, adesso appare più incazzata e seccata dalla situazione.

Io rimango convinto che l'essersi lasciata andare con quel ragazzo in discoteca le abbia fatto acquisire la piena consapevolezza di voler fare altre esperienze, data la sua età. E questo la sta inevitabilmente portando a vedere il suo ragazzo con occhi diversi, nonché ad avere con lui degli atteggiamenti che credo lo infastidiscano parecchio, tanto da risponderle male molto di frequente.

Comunque, non si vedono da un bel po' e, quando si sentono, 9 volte su 10 discutono.

Nel frattempo, non posso nascondere che l'atteggiamento della Vale nei miei confronti sia diventato ancora più carino rispetto al solito.

Con questo non voglio dire che stia pensando di lasciare il tipo apposta per me, non fraintendetemi. Dico soltanto che il mio comportamento la sera che lei stava male le ha fatto davvero una bellissima impressione, come spesso mi ripete. Tanto da concedermi ancora più confidenza di prima.

Allora, tanto per cominciare sono aumentati gli episodi in cui si mostra a me (e solo a me, evitandoli quando c'è in casa l'altro coinquilino) in tanga e reggiseno. Lo fa in maniera molto più disinvolta e ha pure finito di fingere quel falso pudore che la portava a coprirsi malamente con le mani quando mi incrociava.

L'altra sera si stava preparando per uscire.

Mi chiama in camera sua e la trovo con addosso un perizoma tipo quello della famosa sera ed il reggiseno.

Io faccio per uscire scusandomi di essere entrato mentre era ancora così e lei mi dice: "Ma dove vai??"
F. "Beh aspetto che ti vesta no?"
V. "Ma smettila, non ti avrei chiamato! Dài entra..."

Voleva consigli su come vestirsi.

Ma io non potevo fingere indifferenza, era fisicamente impossibile.

F. "Vale, tesoro caro e dolce, tu così mi provochi..."
V. "Ma non sono mica nuda!"
F. "No, non lo sei, ma non sei nemmeno particolarmente vestita... e quel perizoma non è che copra molto il culo..."
V. "Scusa ma alla fine quella sera non mi hai vista così???"
F. "Beh sì, ma che c'entra??"
V. "C'entra eccome. Ormai mi hai vista così, quindi mi rimane poco da nascondere... e poi tu hai gusto in fatto di abbigliamento femminile, quindi vorrei mi consigliassi senza soffermarti troppo sul mio culo..."
F. "Eh, 'na cazzata..."
V. "Aahahhahahahahahaha dài che scemo che sei!! Finiscila e dimmi cosa mettermi..."

In quel momento, avrei soltanto voluto infilarglielo nel culo.

Fortuna che, perlomeno, aveva appena fatto la doccia, quindi i piedi in quel momento non potevano puzzare. Questo però non faceva affievolire più di tanto la mia già notevole erezione.

Comunque, dopo i miei consigli, si è vestita ed è finito tutto lì.

Si fida di me, ok. Sa che non mi sono approfittato di lei quando avrei potuto, va bene. Però la sua malizia mi sta facendo male alle coronarie.

Comunque, tornando alla piacevole abitudine del titolo, come anticipato essa è legata all'odore dei suoi piedi.

La mattina dopo il fattaccio mi aveva detto che me li avrebbe fatti annusare dopo la doccia per dimostrarmi che era un caso che le puzzassero tanto come la sera prima.

Sebbene, come detto, non me ne fregasse più di tanto di annusare l'odore mi bagnoschiuma, una volta uscita dalla doccia e vestita con semplice abbigliamento da casa, è venuta apposta apposta in camera mia proprio per mettermi i piedi sotto il naso.

Era un argomento che evidentemente le stava molto a cuore.

I piedi profumavano di sapone, dopotutto di cos'altro potevano sapere???

Al ché, mi è venuta l'illuminazione.

F. "Sei una scienziata eh... 3 minuti dopo aver fatto la doccia, i tuoi piedi profumano... vuoi anche convincermi del fatto che l'acqua del mare sia salata e che il fuoco bruci....?", le dico scherzando.
V. "Ahahahahahahahahah che scemo! Volevo solo dimostrarti che i miei piedi normalmente non puzzano!"
F. "Sì, ma "normalmente" non è subito dopo la doccia, cara mia..."
V. "Ma guarda che non puzzano nemmeno se sto in giro tutto il giorno... l'eccezione è costituita dagli stivali, quando li metto con i collant..."
F. "Sì sì, sarà..."
V. "Non mi credi???"
F. "Assolutamente no!"
V. "Allora te lo dimostrerò, uomo di poca fede!"
F. "Mah, non che sia la mia massima preoccupazione [come no...], ma sarò lieto di smentirti"
V. "Sì sì, vedremo chi ha ragione..."
F. "Sia chiaro che la scommessa prevede che tu ti tolga le scarpe e subito dopo me li faccia annusare, non che vai di nascosto in bagno a sciacquarti oppure stai scalza un'ora prima di venire da me..."
V. "Tranquillo, non ho bisogno di questi giochetti, sciocco..."

Aveva abboccato.

Alla prima occasione in cui fosse uscita al mattino presto per tornare a casa al pomeriggio o alla sera, avrei avuto una magnifica scusa per infilare di nuovo il naso fra quelle dita eccezionali.

E di occasioni, i giorni seguenti, ce ne sono state davvero molte, con mia somma gioia.

Una mattina esce verso le 10 per andare a lezione. Ai piedi ha delle ballerine, sotto calze di nylon.

Premetto che, tendenzialmente, io detestavo le ballerine perché le trovavo anti-sesso. Tuttavia, da quando ho scoperto le potenzialità che hanno sotto il punto di vista della puzza, le ho rivalutate di brutto.

La Vale torna a casa poco prima di cena. Io ero elettrizzato, anche se ovviamente dovevo fingere indifferenza più totale.

Stavo preparando la tavola insieme all'altra ragazza, la Vale va in camera sua e mi chiede se posso raggiungerla un secondo.

Non me lo faccio ripetere 2 volte e vado da lei, naturalmente facendo finta di ignorare il motivo: "Dimmi Vale, che c'è?"
V. "Come che c'è?? Stai per perdere la scommessa..."
F. "Aaaaaaahhh la cosa dei piedi... non sei andata in bagno vero?"
V. "Ma no! Non hai visto che ti ho chiamato subito dopo essere entrata in casa??"
F. "Ah sì, forse hai ragione..."

Devo essere sincero: dissimulavo bene. Avevo il cuore a mille ma davo proprio l'impressione di essere completamente disinteressato.

La Vale si siede sul letto, si toglie le ballerine e mi porge il piedino destro.

Io avvicino il naso e rimango fortemente deluso: sapevano di cuoio. Ma c'era un però: le ballerine che aveva quel giorno erano praticamente nuove.

Va da sé che non abbia perso occasione per farglielo notare: "Ok, sanno di cuoio, nulla di più. Ma ci mancherebbe che puzzassero dopo aver indossato delle scarpe nuove..."
V. "Non ho sentito bene: chi ha ragione....?" mi dice con tono da stronzetta.
F. "Ma guarda, mi rifiuto di darti ragione con questi presupposti"
V. "Ah non lo ammetti eh?? Dovevo immaginarlo, sei troppo orgoglioso..."
F. "E tu sei troppo furba! Ne riparliamo un giorno che ti metti un paio di scarpe usate, carina..."
V. "Non ho niente da nascondere, nessun problema!"

Era molto sicura di sé, non c'è che dire. Però intanto avrei avuto almeno un'altra occasione.

Il giorno dopo, più o meno stesso copione: usciamo a tempo molto presto, verso le 8, e lei indossa un altro paio di ballerine.

Io torno a casa verso le 17, lei è già rientrata e sta cazzeggiando al computer. Ai piedi ha ancora le ballerine.

V. "Oh eccoti finalmente, ti stavo proprio aspettando, non ne potevo più di stare con le scarpe in casa."

Le aveva tenute addosso apposta per togliersele davanti a me. Il livello di eccitazione stava salendo, anche perché quelle ballerine erano tutt'altro che nuove.

F. "E chi mi garantisce che, nel frattempo, tu non ti sia lavata e rivestita...? O che non ti si cambiata i collant??"
V. "Oh Madonna... sono furba, va bene, ma non scorretta!"
F. "Vabbè, mi fido... dài, togliti le scarpe..."

Si toglie le ballerine, avvicina il piede destro e... GODO. Puzzavano! Non come la sera dei collant e stivali, ma chiaramente puzzavano"

F. "Oh oh... mi sa che qui c'è qualcuna troppo sicura di sé..."
V. "Che vuoi dire??"
F. "Che i tuoi piedi puzzano, cara la mia perfettina!"

Ce l'avevo duro, di nuovo, e non desideravo altro che lei. Valeria scosta subito il piede dal mio naso e se lo porta al viso per verificare di persona: una scena da infarto, per uno come me. Poi fa una mezza smorfia che lascia poco spazio all'immaginazione: con suo grande stupore, si era accorta che le puzzavano i piedi anche con le ballerine.

V. "Ehm... vabbè ok, hanno un po' di odore... ma nulla di ché..."
F. "A giudicare dalla faccia che hai fatto, oserei dire il contrario!"
V. "Vabbè sì, si sente un pochino, ma non è mai morto nessuno..."
F. "Guarda che sei tu quella che faceva la fica dicendo che i piedi le puzzano una volta all'anno quando si mette collant e stivali."
V. "Vero, ma non puoi dirmi che puzzano come quella famosa sera..."
F. "Te ne posso anche dare atto, ma nemmeno profumano di roselline... quindi, senza girarci troppo intorno, puzzano. Non da stendere chi ti sta vicino, ma puzzano..."

Avere avuto la possibilità di annusarli me lo aveva fatto venire duro come il marmo. Parlare con lei, ancora una volta, della puzza dei suoi piedi, mi stava facendo venire male al cazzo.

V. "E va bene, puzzano... così sei felice...", mi ha detto arrossendo.
F. "Guarda che a me la vita non cambia [no no...], sei tu che hai voluto farmeli annusare a tutti i costi... e, come ti avevo già detto, sono stato lieto di smentirti...", le ho risposto con un ghigno soddisfatto.

Da quel giorno di circa 2 settimane fa, una scena simile si è ripetuta altre 3 volte. Per lei è diventato quasi come un gioco, anche perché - sebbene mi sia sempre guardato bene dal farle capire che ci vado a bagno - le ho fatto comunque intendere che la cosa non mi disturba e che mi diverto a prenderla in giro quando puzzano.

In realtà, la maggior parte delle volte poi vado in bagno a farmi una sega, perché è l'unico sistema per evitare di saltarle addosso. Però è diventata una cosa molto confidenziale ed intima, quasi "dolce", e costituisce un po' il nostro segreto.

Comunque, la prima delle altre 3 volte è successa dopo una giornata con addosso un altro paio di stivali piatti e dei gambaletti di cotone: un pochino di odore ma niente di trascendentale. Il cotone assorbe bene il sudore, purtroppo.

La seconda, dopo alcune ore di università con un altro paio ancora di ballerine, sempre accoppiate al nylon: classica ed eccitantissima puzza. Non di quelle che si sentono ad un metro di distanza, ma tale da stare ad annusare i piedi per ore masturbandosi.

La terza sabato scorso, dopo un pomeriggio intero di shopping insieme con un paio di HOGAN.

Ho passato la giornata a sperare che, una volta tornati a casa, avesse voglia di "giocare".

Siamo rientrati la sera tardi ed eravamo soli in casa...

Anche piuttosto stravolti, a dire il vero, infatti avevamo già deciso che per questa volta non saremmo usciti e ci saremmo fatti compagnia a casa, magari guardando un film.

... continua...
view post Posted: 12/11/2012, 18:17     Che odore preferite nei piedi di una Mistress? - DISCUSSIONI FORUM BDSM & FETISH
Mi pare che qualcuno abbia le idee un bel po' confuse.

Tutte le ragazze con cui sono stato erano molto pulite ed attente all'igiene.

Tuttavia, essendo ESSERI UMANI, se il rapporto capitava dopo ora di piedi chiusi in certi tipi di scarpe o stivali, di sicuro non profumavano di alloro (e PER FORTUNA, aggiungo!).

Quindi, arrivare a definire "zozzona" o "poco pulita" una a cui puzzano i piedi, significa non avere la minima idea di cosa si stia parlando.
view post Posted: 7/11/2012, 09:50     La mia coinquilina (epilogo) - ESPERIENZE PERSONALI E SOGNI
CITAZIONE (freemon85 @ 6/11/2012, 20:33) 
Guarda in tutta sincerità spero e credo di non sbagliare di molto nell'affermare il tuo interesse della Vale nei tuoi confronti...e son convinto capiterà anche l'occasione propizia...vedendo che sei molto scaltro e sai essere molto freddo giocando con le parole puoi anche indirizzarla dove vuoi arrivare qualora ti accorgessi che tale occasione tarda ad arrivare!!!
Carpe diem!!! ;)

Speriamo caro Freemon, speriamo!
view post Posted: 6/11/2012, 20:20     La mia coinquilina (epilogo) - ESPERIENZE PERSONALI E SOGNI
CITAZIONE (dolcesogno24 @ 6/11/2012, 15:17) 
Secondo me ci sta

Bella firma, anche io ero un esponente dell'Unità, un tempo. ;)
view post Posted: 6/11/2012, 00:04     La mia coinquilina - ESPERIENZE PERSONALI E SOGNI
CITAZIONE (freemon85 @ 5/11/2012, 20:36) 
Guarda Console mi sto prendendo anche io leggendo il tuo racconto...fai un pò te!!! :)
nel senso che sembra proprio piacevole come ragazza e se riesci a entrare un filo più in intimità non escludo che possa succere qualcosa di bello per te...occhio però a non rimanerci sotto, il rischio esiste!!! anche e soprattutto perchè ci vivi insieme...e il passo che porta a "mitizzarla" è breve...cmq tienici/mi aggiornati/o sugli sviluppi!!!
tifo per te!!! :D

Non mancherò di aggiornarvi, questo è poco ma sicuro!

Il problema è che "sotto" credo di esserci già... non sono immanorato, per carità, però sono proprio preso di brutto.

Fra l'altro negli ultimi giorni l'ho sentita alcune volte litigare piuttosto animatamente con il tipo, infatti non è di ottimo umore.

Con me è sempre carina, quello non posso nasconderlo... e la cosa non mi aiuta, c'è poco da fare.
view post Posted: 5/11/2012, 23:59     La mia coinquilina (epilogo) - ESPERIENZE PERSONALI E SOGNI
CITAZIONE (freemon85 @ 5/11/2012, 20:10) 
Guarda console rileggendo alcune parti della tua storia credo proprio che un minimo di interesse ci sia, che va oltre l'affetto mera conseguenza della tua cordialità e rispetto nei suoi confronti!!! secondo me fai anche bene a non osare più di tanto, o meglio attendere l'occasione propizia che come quella che ti è capitata ti ricapiterà...e sarà proprio in quell'occasione che dovrai mostrare il tuo desiderio...magari se lo vuoi realmente capita qualcosa di più di una semplice come dire "sniffatina"...non pensare mai e assolutamente di non esserne all'altezza, te lo dice uno che spesso sbagliando lo pensa!!! coraggio io son con te!!!
rinnovo i complimenti per il bellissimo modo di scrivere, scorrevole e piacevole!!!
ora leggo i due post che seguono...son molto curioso :B):

Sei gentilissimo Freemon, e spero che la tua capacità di predire il futuro sia pari alla tua cordialità. :)

Il fatto è che in quasi 2 anni è successo solo questo episodio particolarmente eclatante... per il resto, come accennato nella premessa, cazzatine tipo vederla in tanga e reggiseno per pochi istanti o tipo avere i suoi piedi nudi poco distanti da me sul divano o sul letto...

view post Posted: 5/11/2012, 15:50     La mia coinquilina - ESPERIENZE PERSONALI E SOGNI
Come detto, era più sciolta ma non del tutto appagata.

Voleva sapere di preciso cosa fosse successo.

E man mano che glielo raccontavo, qualche dettaglio prendeva luce anche nella sua mente.

Per fortuna, aggiungo io, altrimenti avrei rischiato di passare per uno che racconta delle gran palle. Non si fosse ricordata niente di niente, avrebbe potuto pensare che mi fossi approfittato del suo stato e la avessi spogliata di mia volontà.

V. "Vabbè, e dopo che mi hai tolto gli stivali e hai rischiato di morire asfissiato a causa mia, che è successo?"
F. "Ti sei tirata su il vestito e hai iniziato a sfilarti i collant..."

Ora sì, ero in difficoltà. Non sapevo se dirle che le avevo visto anche la fica, oppure no. Ero divorato dai dubbi: un giorno, svegliandosi, le sarebbe venuto in mente dal nulla, oppure non se lo sarebbe mai ricordato?

Passato l'imbarazzo legato al discorso sulla puzza dei suoi piedi, adesso sembrava più che altro incuriosita.

V. "E......?
F. "Eh, e stavi per fare una bella minchiata..."
V. "Cioè????"
F. "Cioè, insieme ai collant, ti stavi filando anche quel filo interdentale che avevi addosso, senza accorgertene..."

Avevo optato per una mezza verità. Volevo farle capire che le avevo quasi visto la sua parte più intima, sulla cui rasatura avevo più volte chiesto informazioni senza ottenere alcuna risposta, senza però rivelarle come fossero andate davvero le cose.

Lei ha avuto un sussulto e ha iniziato a fissarmi incredula.

F. "E' inutile che mi guardi così, hai fatto tutto da sola!" ho provato a giustificarmi... peraltro, questo era vero al 100%.
F. "Per (tua) fortuna, io sono un bravo ragazzo e, mentre stavi tirando giù tutto senza problemi, me ne sono accorto... ti ho fermata appena in tempo..."

Sembrava sollevata, ma sempre parecchio stupita dal suo comportamento.

V. "Quindi non me l'hai vista, spero..."
F. "Purtroppo dovrò continuare a fantasticare sulla tua depilazione" le ho detto sorridendo per tranqullizzarla del tutto...

Ha apprezzato la battuta e si è messa a ridere. Io però l'ho incalzata: "Diciamo che adesso so soltanto che non hai un gattaccio là sotto, ecco... dopotutto, quel perizoma non è proprio molto ampio..."

Era nuovamente imbarazzata. Forse perché non avrebbe mai voluto svelarsi così tanto con me. Forse perché temeva di aver fatto la figura di quella un po' zoccola, che era andata a ballare apposta con il perizoma più stretto che aveva. Forse per entrambe le cose.

F. "Beh, non è mica una cosa negativa... e poi non sono stato lì a fissarmi più di tanto..." - (palla CLAMOROSA!) - "Conta che, se il perizoma lo stavi per togliere inavvertitamente, con il reggiseno non ti stavi facendo alcun problema... mentre stavo cercando la tua camicia da notte, eri pronta a slacciarlo senza il minimo imbarazzo..."
V. "Io devo smetterla di bere..."
F. "Beh, finché ci sono io ad "aspettarti" a casa, non hai nulla di cui preoccuparti", le ho detto strizzandole l'occhiolino per enfatizzare il mio comportamento impeccabile di fronte ad una situazione che avrebbe fatto cadere chiunque in tentazione"
V. "Ora che me lo stai raccontando, qualcosina effettivamente mi sta venendo in mente... e devo dire che sei stato davvero corretto e molto molto carino, con me..."

Se non mi fossi fatto una sega qualche ora prima, probabilmente mi sarebbe uscita qualche goccia di sperma involontariamente.

F. "Beh Vale, ho solo fatto il possibile per non approfittarmene mentre ti stavo aiutando... non eri davvero nelle condizioni per poterti cambiare da sola: fosse stato per te, ti saresti infilata sotto le coperte perfettamente vestita e con ancora gli stivali addosso"
V. "Infatti, per questo dico che sei stato un tesoro..."
F. "Penso che qualunque amico lo avrebbe fatto..."
V. "Mah, non ne sono così sicura... quindi, se ho capito bene, non mi hai visto nemmeno le tette...."
F. "No, carina, non ti ho visto nemmeno le tette, mannaggia!!"
V. "Ahahahahahahahahahaha!! Ti stai pentendo di essere stato così premuroso??"
F. "Credo che, nelle condizioni in cui eri, avrei potuto portarti a letto che nemmeno te ne saresti accorta..."
V. "Eh, da quello che mi hai raccontato e dal poco che mi ricordo, credo proprio di sì... per questo sono piacevolmente impressionata da te e dal comportamento che hai tenuto nei miei confronti."

Ok, ora stavano arrivando i sensi di colpa.

In realtà, la fica gliela avevo vista (sebbene per "colpa" sua) e poi mi ero fatto una sega spaziale annusandole i piedi. Approfittandomene, non c'era altro da dire.

Però non era quello il momento per dirglielo, avrei rovinato tutto.

Le ho risposto sibillino che le volevo bene e mi faceva piacere l'esserle stato d'aiuto.

In risposta, si è alzata, è venuta verso di me (ero rimasto in piedi al bancone della cucina che si affaccia sul salottino) e mi ha abbracciato, per poi darmi un bacio sulla guancia, volutamente un po' salivoso.

Poi se n'è andata a fare la doccia.

Io sono andato in camera e ho di nuovo sborrato dopo pochi secondi di "su e giù", col pensiero rivolto alla puzza penetrante (e persistente) dei suoi piedi ed alle parole dolci che aveva avuto per me. Con la sua saliva ancora non del tutto asciutta sulla mia guancia.

Ci sto andando sotto, adesso è praticamente ufficiale.
view post Posted: 5/11/2012, 14:06     +1La mia coinquilina - ESPERIENZE PERSONALI E SOGNI
La mattina seguente, non senza fatica, mi sono tirato giù dal letto verso le 9.

Mi sembrava di avere ancora l'odore pungente dei piedi di Valeria nelle narici, infatti mi è venuto di nuovo duro in un batter di ciglia. Tuttavia, ho cercato di trattenermi da un nuovo "sfogo".

Ho fatto colazione e ho preparato qualcosa per lei sul tavolo, mettendomi volutamente a studiare nel salottino per avere occasione di attaccare discorso non appena si fosse alzata.

Valeria è apparsa piuttosto tardi, dopo mezzogiorno, con la faccia di una a cui sembrava fosse appena passato sopra un treno.

Ovviamente era ancora in camicia da notte e a piedi nudi, con la luce del giorno che metteva ancora meglio in risalto il bianco della sua pelle liscia ed il rosso scuro dello smalto.

Appena l'ho vista, sebbene non fosse proprio in ottime condizioni, altra botta di cazzo duro passesca, al solo pensare che quei piedi - anche se avevano passato tutta la notte sotto le coperte - non potevano di certo profumare di rose, dopo l'odore che avevano poche ore prima.

Valeria si siede e mi chiede se quello che avevo preparato fosse per lei, apprezzando molto il mio gesto di fronte alla mia risposta affermativa.

Poi, è partito un dialogo piuttosto interessante, perché avevo proprio voglia di stuzzicarla, provocandola:

F. "Un fiorellino eh ieri sera... ma quanto hai bevuto??"
V. "Guarda, non ne ho la minima idea... credo che non bevessi così tanto dal mio 18esimo... non puoi immaginare il martello pneumatico che ho nella testa in questo momento."
F. "Immagino, immagino... almeno ti sei divertita?"
V. "Beh sì, almeno credo... ho ricordi parecchio sfocati... devo ammettere che ad un certo punto temo di aver perso il controllo e di aver fatto qualche cazzata, porca eva!"
F. "Cosa intendi? Con qualche ragazzo?"
V. "Eh... temo proprio di sì, cazzo cazzo cazzo!!"

La mia curiosità aumentava di pari passo con la mia delusione.

Mi stavo piano piano convincendo che l'atteggiamento avuto con me quella notte, lo avrebbe avuto con chiunque le avesse dato una mano a fare quello di cui aveva bisogno.

F. "Non mi vorrài dire che - dopo tutti i bei discorsi che mi hai fatto sul tuo fidanzamento - hai tradito il tuo ragazzo??"
V. "Fili, non mi fraintendere! Credo di essere stata stupida, non troia! Devo chiedere conferma alla Gaia, ma probabilmente ho limonato alla grande con uno..."
F. "Tutto qui?"

Da un lato, speravo con tutto me stesso mi dicesse che si era limitata a quello, perché la mia gelosia (peraltro del tutto ingiustificata) stava salendo alle stelle. Dall'altro, quel lato un po' sadico che credo alberghi nel profondo di ognuno di noi, speravo fosse successo qualcos'altro per immaginarmi la Vale in qualche atteggiamento intimo con questo sconosciuto.

V. "Eh, non credo... te l'ho detto, ho ricordi confusi. Quello che è certo, è che mente ci baciavamo lui mi toccava da tutte le parti, perché mi pare ad un certo punto di avergli detto di non esagerare... il problema è che probabilmente non sembravo molto credibile..."
F. "Cosa intendi dire?"
V. "Secondo te cosa intendo dire?? Che non avevo di certo la faccia convinta di una che non voleva essere palpata in quel momento!! Ma perché sei così curioso??"

Se c'è una cosa che non mi manca, è la capacità di mantenere la calma anche nelle situazioni complicate, grazie a Dio.

Invece di balbettare una qualche risposta alla cazzo, che avrebbe certamente rivelato la mia quasi incontrollabile attenzione nei suoi confronti, le ho risposto fermamente: "Beh Vale, scusa tanto se me l'hai menato decine di volte su quanto fossi legata al tuo tipo, sul fatto che non avresti mai avuto il coraggio di tradirlo nemmeno col più figo della terra e sul fatto che ti sei sempre professata come una ragazza che sa sempre mantenere il controllo della situazione! Da quello che mi stai raccontando, sta emergendo l'esatto contrario..."

L'avevo spiazzata.

Forse, pensava di riuscire a cambiare discorso con quella domanda diretta e repentina nei miei confronti, ma io ero riuscito a capovolgere la situazione, e adesso era lei a giocare in difesa ed a sentire il bisogno di giustificarsi. Manco fossi io, il suo ragazzo.

V. "Hai ragione Fili, questo mal di testa non mi consente di essere molto lucida... vado a prendermi un Moment".

Ne voleva parlare con me, era chiaro.

Ed io sarei stato il solito buon amico, con una sola - sostanziale - differenza: sapevo che una serata in discoteca le faceva sudare e puzzare i piedi in maniera indecente, e che si radeva completamente ed in modo impeccabile una fichetta stretta e stupenda anche solo a vedersi.

Circostanza che allentava notevolmente i miei freni inibitori nel corso della conversazione con lei.

Valeria torna, si siede di nuovo al tavolo e continua da dove era rimasta: "Quel ragazzo mi piaceva, ero particolarmente euforica ed avevo voglia di divertirmi. Questo non sposta di una virgola ciò che provo per il mio ragazzo, però ho 22 anni e non sono sposata..."

F. "Vale, mi hai frainteso: io non sono qui per giudicarti e tantomeno per farti la predica, ho detto solo che mi fa specie il tuo atteggiamento, tutto qui. Poi, se mi dici che ci hai limonato e ti sei fatta un po' palpare il culo... beh, onestamente non mi sembra nemmeno una cosa tanto grave."
V. "In realtà non credo di essermi limitata a quello..."

Oh cazzo, cosa aveva combinato? Si era fatta scopare da un tipo conosciuto in discoteca?? Valeria?? No, non ci potevo credere.

F. "Vale, dimmi la verità: ci hai scopato??"

Fortunatamente, la frase mi deve essere uscita col tono tipico dell'amico stupito, non dello spasimante geloso... altrimenti mi sarei preso un bel vaffanculo e tanti saluti.

V. "Ma no Filippo, non esagerare adesso! Ricordo che siamo usciti dal locale e siamo andati in un luogo un po' appartato..."

Alé, ho pensato subito, lo ha sbocchinato nel parcheggio. Mi stava scendendo molto la considerazione che avevo sempre avuto di lei. Grazie a Dio, mi ha smentito subito.

V. "Lui continuava con queste mani, e ho paura che me le abbia infilate anche sotto il vestito... anzi, ne sono certa, perché a quel punto gli ho detto che volevo rientrare."
F. "Quindi, ricapitolando: avete limonato, ti ha palpata e ti ha toccato la fica..."
V. "Ecco, l'hai detto tu..."
F. "Da come l'avevi impostata, sono sincero, sembrava molto peggio!"
V. "Credo di capire cosa intendi, ma non pensare mi faccia piacere pensare che un perfetto sconosciuto mi abbia messo le mani lì..."
F. "No, ci mancherebbe, però non la vedo come una cosa così assurda. Ok, tu glielo hai fatto fare, però tutto sommato l'iniziativa l'ha presa lui. E subito dopo gli hai detto di smetterla, no? Va bene, non avrai la coscienza del tutto pulita col tuo tipo, però nemmeno macchiata indelebilmente, a parer mio..."
V. "Dici? Mi sento una merda."
F. "Vale, lo immagino. E non sono certo io a poterti far cambiare idea. Dico solo che hai 22 anni, sei una bellissima ragazza ed in quasi 2 anni che vivi qui, ti sei lasciata andare solo con un tipo, peraltro limonando e facendoti un po' toccare..."

Al "bellissima ragazza" ha sorriso ed è un po' arrossita, ne sono certo.

Mi stavo spianando la strada per parlare di quello che era successo fra noi.

V. "Sì, è vero, però la porcata l'ho fatta. Non mi ero mai comportata così, a mente fredda non riesco a capire come abbia potuto lasciarmi andare così".
F. "Vale, Madonna, hai detto bene: ti sei lasciata un po' andare! Ma se non lo fai a quest'età, quando pensi di farlo??"

Avevo saputo quello che volevo, era il momento di portarla dove più mi interessava.

"E poi sei una bella stronzetta eh... ti preoccupi di questo, senza premurarti un minimo del tuo fedele coinquilino che stanotte si è preso cura di una moribonda...", le ho detto scherzosamente.

V. "Sono imperdonabile, te l'ho detto che non sono lucida stamattina! Ma che è successo?? Ti giuro che - se in discoteca ho ricordi confusi - da quando sono uscita il buio è quasi totale... ti ho svegliato?? Ti ho rotto tanto le palle??"

Sembrava sinceramente preoccupata.

"Ahahaahahahaha ma no scemina, figurati! Cioè sì, svegliare mi hai svegliato, ma sono stato pollo io ad addormentarmi qui sul divano. Fossi rimasto in camera, non ti avrei nemmeno sentita arrivare..."

V. "Scusa, ma non mi ha accompagnata Gaia fin qui??"
F. "Sì, poi però quando mi ha visto sveglio, ti ha scaricata tipo pacco postale... anche lei non stava benissimo eh..."
V. "Ma cavolo... mi dispiace un sacco..."
F. "Ma figurati, mi ha fatto piacere darti una mano, ci mancherebbe! Eri buffa!"
V. "Spero almeno di non averti vomitato addosso..."
F. "Se lo avessi fatto, starei vomitando ancora adesso probabilmente..."
V. "Fra l'altro, non credevo nemmeno sarei stata in grado di cambiarmi, date le condizioni in cui ero..."
F. "Ehm... in effetti non lo eri in grado..."

L'ho detto rimettendo gli occhi sul libro. Dopotutto non sapevo come avrebbe reagito, però volevo che sapesse.

Dopo alcuni secondi di silenzio assordante, ha detto: "Ah, infatti, mi pareva..."
F. "Eh già..."

Non sapevo bene come articolare il discorso. Avrei voluto raccontarle tutto, per filo e per segno, però forse non tutto insieme.

Ed anche lei pareva piuttosto imbarazzata.

V. "Quindi... mi hai..."
F. "No, tranquilla, non ti ho vista nuda!"

Volevo rassicurarla, perché avevo la sensazione che fosse la sua massima preoccupazione. In parte, fra l'altro, era vero.

V. "Ah no, non volevo... non intendevo..."
F. "Vale, siamo noi 2, non c'è bisogno di nascondersi né di dire mezze verità..."
V. "Ma che è successo di preciso?"
F. "Ci credi se ti dico che me lo hai chiesto tu, di aiutarti a spogliarti...?"

Non sembrava molto credibile, effettivamente, però forse qualche reminiscenza dell'accaduto ce l'aveva. E questo la portava a pensare che fosse vero, quello che le stavo raccontando.

V. "Oh cazzo..."
F. "Dài, ti ricorderài qualcosina, perlomeno dopo che hai vomitato..."
V. "Ah, ma quindi ho vomitato!"
F. "Sì, ma non addosso a me, ti ho accompagnata in bagno... e no, non ti ho tenuto la testa... mi fa schifo il vomito!"
V. "Hai fatto fin troppo... E poi?"
F. "Poi hai voluto lavarti i denti, ed io ti ho presa in braccio e ti ho portata a letto..."
V. "Ah sì, questo più o meno me lo ricordo... e poi ti ho anche chiesto di togliermi gli stivali, vero?? Che stupida!"
F. "Sì esatto... perché stupida?"
V. "Ma perché sono una cretina! E pure maleducata! Dimmi che non lo hai fatto..."
F. "Ma che dici?? Sì che l'ho fatto, da sola non ci saresti mai riuscita, te lo assicuro..."

Stava arrossendo visibilmente.

V. "Quindi, hai..."
F. "Vale, davvero, non capisco dove vuoi arrivare! Che c'è di male nell'avermi chiesto di toglierti gli stivali??"

In realtà lo sapevo benissimo, ma volevo me lo dicesse chiaramente.

V. "C'è di male che non voglio nemmeno immaginare quanto mi puzzassero i piedi dopo una serata passata a ballare in quegli stivali che ho messo decine di volte!"

Lo aveva detto, lo aveva ammesso. Sapeva perfettamente che i suoi piedi erano soggetti a questo "problema", e naturalmente la cosa le creava un imbarazzo incredibile. Non potevo di sicuro rivelarle i miei strani gusti in quella circostanza.

F. "E questo ti turba così tanto?? Sì, ti puzzavano i piedi... magari ti puzzano tuttora e puzzeranno fino alla prossima doccia, e quindi??? Eri in difficoltà e mi hai chiesto un favore, secondo te dovevo dirti di no per un po' di puzza di piedi??"
V. "Beh scusa, hai detto che il vomito ti fa schifo..."
F. "Cazzo Vale, c'è un bel po' di differenza fra il vomito e l'odore di piedi, se permetti!"
V. "Sì, ok, però questa cosa mi imbarazza da morire."
F. "Ci conosciamo da quasi 2 anni, viviamo insieme ed abbiamo anche una discreta confidenza. Ora so una cosa in più di te: che dopo una serata passata a ballare con stivali e collant, quegli splendidi piedini che ti ritrovi puzzano. Apriti cielo!"
V. "Lo sai benissimo che ci tengo ad essere sempre in ordine..."
F. "E per UNA volta da quando ti conosco, non lo eri. Che poi, arrivare a dire che se ti puzzano un po' i piedi non sei in ordine, mi pare un tantino eccessivo..."

In pratica, stavo parlando con una mia amica che mi faceva un sangue del Dio, della puzza dei suoi piedi perfetti. Il cazzo mi stava esplodendo.

V. "Vabbè, intanto ormai la frittata è fatta... mi giuri che rimarrà fra noi?"
F. "A parte che non me lo dovresti nemmeno chiedere, ma pensi davvero che sia una cosa tanto disonorevole??"
V. "No beh, non così tanto... però mi infastidisce..."
F. "Dura essere degli esseri umani eh..."
V. "Ahahahahahahahahahahahahaha... vabbè, io comunque ti chiedo scusa per averti costretto ad annusare i miei piedi..."
F. "Ti assicuro che non c'è bisogno di chiedermi scusa, ti ho aiutata con piacere."

Nel mentre, mi sono alzato per andare a prendere un bicchiere d'acqua e, passando davanti al tavolo al quale era seduta, ho fatto cadere di proposito un evidenziatore... mi sono chinato in tutta fretta a raccoglierlo sotto il tavolo, prima che potesse farlo lei, ed ovviamente ho colto occasione per riavvicinare il naso a quelle meraviglie che tanto mi avevano fatto godere la notte prima.

Sebbene l'odore non si sentisse più fino a mezzo metro di distanza, bastava avvicinarsi un po' di più per sentirlo distintamente, attenuato soltanto in maniera lieve dallo sfregamento con le lenzuola.

F. "Vedi? Avevo ragione! Puzzano ancora!" le ho detto ridendo per sdrammattizzare...
V. "Ahahahahahahahaahah ma che scemo che sei!! Smettila!!! Te li farò annusare dopo la doccia per dimostrarti che è un caso!!"
F. "Non ce n'è bisogno, mi fido... so quanto tu sia maniaca dell'igiene!"

Dopotutto non mi fregava nulla di annusare 2 piedi che sapevano di bagnoschiuma.

Quello che conta è che lei si fosse un po' sciolta, mentre il mio cazzo, al contrario, continuava ad indurirsi.

... più tardi il seguito.
view post Posted: 5/11/2012, 10:19     La mia coinquilina (epilogo) - ESPERIENZE PERSONALI E SOGNI
Wow, grazie a tutti, non pensavo di riscuotere questo successo! :)

Comunque devo essere sincero: ho avuto anche parecchio culo.

Ok, il rapporto di fiducia con lei l'ho costruito nel tempo e ho sempre cercato di rimanere al mio posto senza tradire la mia fortissima attrazione nei suoi confronti.

Ed è anche vero che in passato non sono mai stato molto fortunato sotto questo punto di vista.

Però, obiettivamente, al momento di siflarle gli stivali ero già abbastanza appagato di mio, pensavo di essere già stato molto fortunato.

Tutto il resto, è stato completamente inaspettato ed ogni volta che ci ripenso mi sembra quasi impossibile che sia accaduto a me.

@freemon85: stamattina potrei scrivere il seguito, se riesco a ritagliarmi un po' di tempo dallo studio. Quindi, secondo te, questo suo atteggiamento potrebbe rivelare un po' di interessamento anche da parte sua?? Anche io ci ho pensato, però ci vado molto cauto...
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