Come accennato nell'ultimo racconto, per me si stava profilando una serata decisamente interssante.
Dopo una giornata di shopping e di giri a piedi estenuante, ci siamo presi un aperitivo molto sostanzioso proprio per poter tornare a casa e buttarci sul divano a rilassarci, senza dover cucinare nulla.
Ed il fatto che lei avesse ai piedi, più o meno dalle due, un paio di Hogan Interactive abbastanza vissute, mi faceva perdere il lume della ragione.
Torniamo a casa, sistemiamo le nostre cose e vado a mettermi la tuta per stare più comodo.
Naturalmente c'era il rischio che la Vale volesse farsi una doccia, però tutto sommato non è che avessimo sudato (nel senso stretto del termine), e comunque lei è più abituata a farla al mattino, a meno che non debba uscire la sera.
Con mia somma gioia, in bagno ci va soltanto per fare pipì e lavarsi le mani.
Poi torna in camera sua, si cambia e mi raggiunge che io sono già svaccato sul divano: adesso ha addosso una tuta della Hollister che le disegna letteralmente il culetto. Sotto un toppino, senza reggiseno. Le Hogan ovviamente se le è tolte, però è rimasta con le calze della Gallo che ha indossato per tutto il giorno.
Appena la vedo così, con la tuta che le dà quell'aria da ragazzina maliziosa e le stesse calze con cui ha camminato per quasi 10 ore, mi viene un sussulto.
Lei sa benissimo di essere sexy anche così e non fa nulla per nasconderlo.
Io mi guardo bene dal toccare l'argomento della "scommessa" sull'odore dei suoi piedi: ok che è una cosa della quale ormai discutiamo più o meno senza imbarazzo, però ho sempre lasciato che fosse lei ad avviare la conversazione. Se lo facessi io, potrei darle l'impressione di essere effettivamente interessato all'argomento, con tutto quello che ne comporta.
Iniziamo quindi a guardare la tele, mezzi sdraiati uno accanto all'altra con le gambe distese su un pouf.
Io attendo con pazienza, fiducioso. Dopotutto, sebbene le Hogan se le fosse tolte, il fatto di essere rimasta con le stesse calze non poteva affievolire più di tanto la puzza che ero quasi sicuro che quei piedi emanassero.
Da un lato, era stata quasi 10 ore con addosso un tipo di scarpe che non mi ha MAI deluso quanto a far sudare e puzzare i piedi delle ragazze, a prescindere. Dall'altro, ormai sapevo che i piedi della Vale erano particolarmente soggetti a questa magnifica "problematica".
La mia tattica attendista viene premiata quasi subito.
V. "Stasera i piedi non te li faccio nemmeno annusare, vinceresti a mani basse..."
Ho il cuore in gola.
F. "Cosa intendi?" V. "Eh, secondo te??" F. "Che puzzano di brutto?" V. "Diciamo che non ne sono sicura al 100% perché non li ho annusati, però ho proprio questa sensazione..." F. "Quindi sei una contapalle, esattamente come sospettavo!", le dico non senza far trasparire una certa soddisfazione... V "Cioè????" F. "Vorrei ricordarti che, la prima volta che abbiamo affrontato l'argomento, mi hai detto che i piedi ti puzzavano solo se indossavi stivali e collant per molte ore in un luogo caldo..." V. "Beh sì... però..."
La sua difficoltà è palpabile, ed io ci vado a nozze.
F. "Però....?" V. "Uffaaaaaaaaaaaa... perché mi metti sempre in imbarazzo???" F. "Vale ma sei fuori??? Guarda che l'hai iniziato tu questo discorso, io stavo guardando la tele!!" V. "Sì vabbè, lasciamo perdere..."
E si scazza. Classico atteggiamento femminile, completamente illogico.
Non insisto. Provo ad accontentarmi del fatto che abbia ammesso, ancora una volta, che anche ad una ragazza curata e precisina come lei puzzano i piedi alla fine di una lunga giornata.
Di sicuro speravo in qualcosa di più, ma se conosco un minimo le ragazze e, soprattutto, lei, credo che l'argomento non sia chiuso del tutto.
F. "Sarài strana eh...", lascio cadere nel vuoto.
Passano non più di 5 minuti, che probabilmente ha trascorso per capire come reimpostare il discorso.
V. "Ce l'hai una vaga idea di quanto fossi in difficoltà nei tuoi confronti la mattina dopo quella "famosa" sera??" F. "Mi pare che ne abbiamo già parlato di questa cosa, e che ti abbia ripetuto più volte che non c'è nulla di cui ti devi vergognare con me..." V. "Ho capito Fili, ma è molto più semplice da dire che da fare!! Non sei mio fratello, non sei il mio ragazzo e non sei nemmeno un amico che mi conosce da 20 anni... e mi hai visto in delle condizioni per cui mi sarei vergognata anche di fronte ad uno di questi 3...." F. "Minchia Vale, tu sei paranoica!! Ma se ti ho detto che non c'è problema, secondo te l'ho detto tanto per dire o perché lo penso veramente??? Speravo - anche se non mi conosci da 20 anni......... - che ormai lo avessi capito che, tra tanti difetti, la sincerità non mi manca!" V. "Ma sì che ti credo, ci mancherebbe soltanto... e non volevo sminuire il tuo ruolo nei miei confronti... sto solo cercando di farti capire che sono ancora seccata e dispiaciuta per averti in un certo senso costretto a vedermi così ed a prenderti cura di me..." F. "Ed allora ti ripeterò per la centesima volta che l'ho fatto con piacere... questa però è l'ultima, perché se continui a dire queste cazzate va a finire che mi fai cambiare idea..." V. "Sei proprio carino con me..." F. "Lo so... scema... anche se non ho capito cosa c'entri tutto questo discorso con quello di prima..." V. "C'entra perché quello di prima è un argomento su cui sto cercando di sdrammattizzare, pur con estrema difficoltà..." F. "Ancora con questo imbarazzo perché, OGNI TANTO, ti puzzano i piedi???" V. "L'hai capito benissimo anche tu che è molto più spesso di "ogni tanto"..." F. "E allora?????" V. "E allora boh... forse ne parlo con te nel tentativo di esorcizzare la cosa, non so se mi capisci..."
La conversazione si fa mooooooooooooooolto interessante.
F. "Capire te???? Ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahah"
La butto sul ridere per cercare di metterla a suo agio e per non tradire la mia indole, visto che comunque sono una persona molto scherzosa.
V. "Dàiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!! Cretinoooooooo!!!!" F. "Ma sì che ti capisco belina!!! Per te è un argomento tabù, e parlarne ti aiuta ad affrontarlo con più serenità, giusto?" V. "Sì, hai capito perfettamente..." F. "Ok, è chiaro. Allora mi spieghi cosa avevi da scazzarti quando ti ho detto scherzosamente che sei una contapalle...?" V. "Perché lo so benissimo che ti ho raccontato una palla quella mattina, dicendoti che era un caso che mi puzzassero i piedi così tanto... e l'ho fatto apposta a farteli annusare dopo la doccia..." F. "Guarda che non sono ritardato eh..." V. "Eh lo so... ma lo sapevo che non avrebbe funzionato, era proprio una cazzata..." F. "Infatti te l'ho fatto notare tempo zero..." V. "Comunque, quella mattina non potevo fare altrimenti... ora invece, dato che ne abbiamo già parlato altre volte, c'è più confidenza..." F. "Quello senza ombra di dubbio... ma ti posso garantire che non mi sarei di certo scandalizzato, se quella volta non avessi specificato, mentendo, che era un caso..." V. "Sì ma non potevo saperlo..." F. "Vabbè, ok..." V. "Quindi lo avrai capito, ormai, che quella volta NON era un caso..." F. "Sì Vale, l'ho capito, anche se in tutta sincerità non è che avessi molti dubbi a riguardo... ma non capisco dove tu voglia arrivare..." V. "Ma no, da nessuna parte... è solo che mi vergogno di questo problema... e tu sei una delle pochissime persone che ne è al corrente, perché mi guardo bene dal parlarne in giro... ed ovviamente non te ne avrei mai parlato, se tu non lo avessi scoperto per caso quella sera..."
Questo non gioca molto a mio favore. A parte il fatto che la Vale è una persona "normale", per la quale la puzza di piedi è un "problema". Per lei sembra proprio essere un'ossessione negativa... Quindi, rivelarle (od anche solo farle capire) che a me eccita come poche cose, si fa estremamente difficoltoso.
F. "Vale, anche di questo abbiamo già parlato. Ora, non per dire... sei carina, anzi, sei MOLTO carina. Sei una delle ragazze più curate e pulite che abbia mai conosciuto, sempre in ordine anche quando sta in casa per giorni interi a studiare senza mettere il naso fuori. Se anche sei particolarmente soggetta ad avere i piedi che puzzano, mi spieghi dove sta il problema??? Ma pensi che sia la prima cosa che un ragazzo va a controllare????"
Io sì, ovviamente, ma io non appartengo alla categoria di "ragazzo nella norma", quindi non faccio testo.
V. "Beh no... su quello hai ragione... però per esempio il mio ragazzo me la mena ogni tanto..." F. "Vabbè, ok, ci può stare... credo anche ci sia una certa confidenza fra di voi, e che se per caso quando vai a letto con lui non ti profumano i piedi di violetta, non si scandalizzi..." V. "No, non si scandalizza, è ovvio... però a me dà fastidio.... abituata come sono ad essere sempre in ordine e pulita, è proprio fastidioso per me..." F. "Vale, scusa eh: ora sei qui e per tua stessa ammissione ti puzzano i piedi! Se ti desse così fastidio come dici, saresti andata a sciacquarteli appena tornata a casa..."
Colta in fallo. Infatti arrossisce.
V. "Ehm... diciamo che spesso la pigrizia prevale sul fastidio..." F. "Ecco, appunto. Quindi forse non è un fastidio così intollerabile come lo stai disegnando..." V. "Boh, forse no... cioè... non lo so nemmeno io... forse, e dico forse, se non fossimo stati soli noi 2 ma ci fosse stato qualcun altro, sarei andata a lavarmeli... però, dato che tu sei al corrente della cosa e dato che spesso ne abbiamo parlato, con te sono più a mio agio..." F. "Quindi, in sostanza, si tratta solo di essere insieme a persone che se ne fregano di questo intollerabile, inenarrabile ed indicibile problema... ecco la soluzione..." V. "Ahahahahahaahahahahaha forse sì..."
Ora è decisamente più sollevata.
F. "Quindi, alla fine della fiera, il punto è che con le Hogan puzzano come con collant e stivali, giusto?" V. "Temo proprio di sì..." F. "Guarda, non so potremo ancora essere amici..." V. "AHahahahahahahahaahah sei proprio stupido!!!" F. "Comunque, ora mi hai incuriosito: avvicina un po'!"
Devo annusarli, mi sono detto, è un istinto quasi incontrollabile.
V. "Non mi svenire qui però...", dice avvicinando quel piedino eccezionale alla mia faccia.
Dio Santo. Le calze puzzano in maniera devastante. Però ho fatto 30, ora devo fare 31.
F. "Oh cazzo... beh, in effetti non posso darti torto... però magari sono le calze... fammi un po' sentire il piede nudo..."
Le sfilo la calza senza nemmeno darle il tempo di ribattere e non resisto dall'affondarle il naso fra quelle piccole dita, bianchissime e sempre smaltate da Dio. Puzzano, di una puzza indescrivibile. Si sente che sono piedi puliti e curatissimi, che puzzano ma in maniera "fresca", non so se mi capite. Non è per nulla un odore stantìo, ma solo una puzza intensissima ma quasi delicata.
Sono pochi secondi, che vorrei non finissero mai.
Mi penetra dritta al cervello. Ed associandola a quel viso ed a quel culetto, l'erezione è veramente immediata.
Questa volta non riesco a bossarci: non riesco a fingere una faccia disgustata, non riesco a staccarmi da quelle dita piccole e sudate, non riesco a nascondere l'erezione sotto la tuta.
Sono completamente in balìa della puzza dei piedi della mia coinquilina fica.
La quale ci mette ben poco ad accorgersi che sta succedendo qualcosa di strano.
V. "Ma... FILIPPO!!!!!!!!"
Non so se lo dica perché non mi stacco da quel piede, o perché ha visto il mio pisello di marmo farsi largo sotto la tuta.
Io cerco faticosamente di rinsavire, mi stacco da quel piede contro la mia volontà e glielo "restituisco", cercando di sistemarmi il pisello in modo che l'erezione di noti di meno.
Blatero un qualcosa tipo "scusami" e punto gli occhi verso la televisione. I suoi, di occhi, sono puntati su di me, increduli.
E adesso? Che cazzo faccio? Sono sempre stato molto sicuro di me con lei, le ho sempre dato l'impressione di essere un ragazzo che sa il fatto suo. Ora, però, non so veramente che cazzo dire.
Una ragazza che reputa la puzza dei suoi piedi come una cosa di cui vergognarsi (anche solo a parlarne), ha appena capito che a me, al suo fidatissimo coinquilino, eccita in modo da non riuscire a controllarsi.
Prendo il coraggio a 2 mani, non posso fare altrimenti. La frittata è fatta, tantovale provare a spiegare.
Mi giro, la guardo negli occhi (con una fatica IMMENSA) e le dico "Sì Vale, sì. Non solo a moltissimi ragazzi non frega nulla se ad una tipa puzzano i piedi, ma ce ne sono anche alcuni (non molto, ma qualcuno c'è) che con quella stessa puzza si eccitano! Non c'è un motivo, non se lo sanno spiegare, si limitano e prenderne atto e cercano di far capire agli altri che non fanno niente di male..."
Seguono secondi di silenzio interminabile.
F. "Era da un po' che volevo parlartene, visto che in questo periodo siamo in vena di confidenze e la puzza dei tuoi piedini è un argomento che affrontiamo spesso... però non avevo il coraggio di farlo, visto l'idea che hai tu, di questa cosa... lo sai che io adoro i tuoi piedi, li trovo a dir poco eccezionali. E da quando ho scoperto che puzzano così tanto e così spesso, faccio una fatica incredibile a mantenere la lucidità quando sono insieme a te in situazioni come questa..."
Posso aspettarmi di tutto. Dallo schiaffo alla limonata violenta, credo. Arriva una via di mezzo, grazie a Dio.
V. "Beh, se le cose stanno così, devo ammettere che sei un attore perfetto allora..." F. "Dici?" V. "Non ho mai nemmeno sospettato che parlare di questa cosa ti piacesse... sei sempre stato distaccato e disinvolto... e poi beh, questo te lo devo dire ma non sarò certo la prima a farlo: l'ultima cosa che sarei andata a pensare, è che un ragazzo potesse eccitarsi con l'odore dei piedi..." F. "No, non sei la prima, è ovvio..." V. "Eh, ci credo... quindi tutte le volte che te li ho fatti annusare, ti sei eccitato..."
Credo di essere rosso come un peperone.
F. "Sì...", rispondo timidamente abbassando lo sguardo... V. "Anche quella sera..." F. "Soprattutto, quella sera, Vale... perché in quella occasione ho scoperto che anche ad una ragazza perfettina come te, puzzavano i piedi..."
Altri secondi di silenzio.
F. "La vedo come una debolezza... una cosa che, in un certo senso, ti rende più "umana"... ed anche per questo mi piace da morire..." V. "La sincerità non ti manca proprio, è un dato di fatto..." F. "Arrivato a questo punto, credo che raccontare delle palle servirebbe proprio a poco..." V. "E quindi non sai spiegarti il motivo... ti eccita e basta..." F. "Sì, è proprio così... ovviamente ci devono essere determinati presupposti..." V. "Tipo??" F. "Beh... non è che la puzza di piedi mi ecciti a prescindere... devono esserci alcune condizioni..." V. "Eh, ho capito... non me le vuoi dire?"
Ora sembra più che altro incuriosita. Quantomeno, non mi dà l'impressione di avermi preso per un pervertito.
F. "No no, figurati... tanto per cominciare, credo sia sottinteso, la puzza mi eccita solo se appartiene ad una ragazza... l'odore di piedi maschili mi dà fastidio, come a tutti. E poi beh..." V. "E poi?" F. "E poi devo reputare carina questa ragazza, anche questa mi sembra una cosa normale dopotutto..." V. "Sì, oddio, non è che stiamo parlando di una cosa proprio nornale..." F. "Non hai capito. A me piace che una ragazza abbia il culo sodo, in generale. Ciò non toglie che debba contestualizzarlo: se lo stesso culo appartiene ad una che ha la faccia ed il corpo della Littizzetto, o ad una che ha la faccia ed il corpo della Canalis, mi farà un effetto ben diverso. Stesso identico discorso per la puzza dei piedi... deve essere contestualizzata e vedere a chi appartiene..." V. "Quindi, in pratica, se a me puzzano i piedi ti eccita perché mi reputi carina nel complesso, mentre se puzzano a Marina [l'altra nostra coinquilina, che Valeria sa non piacermi per nulla] non ti fanno né caldo né freddo..." F. "Brava, hai capito... anzi, se la ragazza mi fa proprio schifo, mi fa schifo anche pensare che le puzzino i piedi..." V. "Certo che sei stramo eh..." F. "Ti ho fregato il ruolo: ora quello strano ed imbarazzato a morte sono io..." V. "Ahahahahahahahahahah sì sì, è proprio così!"
Incredibile, ma vero. Verissimo. Sto parlando della mia assurda ossessione con la ragazza che negli ultimi mesi ha rappresentato per me una specie di sogno irraggiungibile.
F. "Quindi pensi sia un maniaco...?" V. "Beh, siamo sulla buona strada...", mi dice sorridendo... "... però, come sempre, apprezzo tantissimo la tua sincerità, quindi tuttosommato sei un "bravo maniaco"..." F. "E tu sei carina a dirmelo...", le rispondo arrossendo... V. "Scusa la domanda, ma adesso mi hai proprio incuriosito: ti è passata l'erezione...?" F. "Ehm... sì, più o meno... perché??" V. "Perché voglio proprio vedere se è una cosa così automatica e completamente incontrollata!".
Nel farlo, mi sbatte di nuovo sotto il naso quel piede nudo, piccolo, perfetto ed incredibilmente odoroso.
Io, a questo punto, metto da parte ogni imbarazzo e respiro quella puzza sublime a pieni polmoni, osservando da vicino quelle piccole dita perfette, in scala, che viste da sotto hanno i polpastrelli perfettamente tondi.
L'erezione è di nuovo istantanea, e la Vale sembra decisamente appagata e divertita dalla cosa.
V. "Cavolo, è incredibile... io non ho mai visto una reazione del genere nemmeno quando mi sono spogliata per la prima volta davanti ad un ragazzo!"
Io le rispondo continuando ad annusare quell'odore sublime.
F. "Te l'ho detto Vale, può sembrare assurdo ma mi eccita a livelli impensabili. Ora ne hai anche la prova..." V. "Quello è poco ma sicuro... e sai che ti dico?" F. "Cosa?" V. "Che mi piace farti questo effetto"
Lo dice con un sorrisetto malizioso, da ragazzina stronza, mentre ritrae il piedino. Poi si rimette la calza.
V. "Ora basta però, io sono pur sempre una brava ragazza e ho un fidanzato. Il quale non credo sarebbe felice di sapere che sto eccitando qualcun altro, anche se con uno "strumento" così insolito..." F. "Sì, hai ragione. Anzi, scusami, non volevo arrivare a tanto, ma è stato istintivo..." V. "Guarda che non ti devi mica scusare"
Nel dirlo, si avvicina e mi dà un bacio sulla guancia.
V. "Ho sempre saputo che sei un ragazzo particolare e diverso da molti altri. E ti posso assicurare che io lo ritengo un grandissimo pregio" F. "Così mi fai arrossire..." V. "Però lo penso davvero..."
Non so cosa rispondere. Mi ha appena detto una cosa stupenda, però ha anche messo un paletto, ricordando (forse ad entrambi) di essere ancora fidanzata.
Forse potrei forzare, potrebbe essere il momento giusto, però ci rifletto un secondo e penso che comunque ci saranno delle altre occasioni. E che per quella sera ho già avuto abbastanza, e la nostra confidenza si è ulteriormente consolidata.
F. "Beh, ora abbiamo entrambi un segreto da mantenere sull'altro. Anche se il mio è parechio più imbarazzante del tuo..." V. "Vero... però puoi stare tranquillo che lo custodirò gelosamente".
La serata è proseguita guardando un film, tranquillamente e senza più allusioni.
Inutile dire che mi sia "dovuto" fare un'altra sega mondiale, appena sono tornato in camera mia per dormire.
Questa ragazza mi sta facendo andare fuori di testa.
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