Parte 3
Ludovica ha trovato il numero di cellulare di Martina sulla bacheca all'università.
Quando la chiama, Martina ha ancora un po' di fiatone ed è sdraiata, completamente nuda, accanto ad Emanuele, nudo anche lui e non ancora del tutto cosciente di aver provato uno degli orgasmi più intensi della sua vita grazie alla puzza di piedi di una ragazza.
Il tono è cordiale e l'interesse per andare ad abitare in Via della Spiga sembra davvero concreto, visto che chiede se possano vedersi quello stesso pomeriggio.
Martina forse aveva altri programmi (Emanuele li aveva di sicuro), ma l'esigenza di trovare la quarta coinquilina è la sua priorità. E dato che anche Giulia quel pomeriggio è in casa, dice a Ludovica di raggiungerle nel loro appartamento entro un'ora.
Emanuele fa una smorfia di disappunto, che a Martina frega poco o nulla: gli dice di rivestirsi e lo liquida in maniera abbastanza antipatica, perché in quel momento ha altro per la testa.
Emanuele non è certo abituato ad "obbedire" ad una ragazza, però tutto sommato ha avuto quello che voleva senza molti sforzi, e soprattutto ha la mente confusa da questa sua improvvisa (e sino a quel momento sconosciuta) attrazione per l'odore dei piedi femminili: uscire a prendere un po' d'aria gli può fare solo che bene.
Martina si asciuga lo sperma al volo e va in bagno a darsi una rinfrescata. Poi si rimette l'intimo, gli shorts e la maglia, accompagna Emanuele alla porta e si fionda sul divano in salotto da Giulia a darle la buona notizia.
Giulia è molto felice della notizia ma ha una confidenza tale con Martina da poterle dire, senza alcun imbarazzo: "Madonna Marti, ma quanto ti puzzano i piedi oggi?? Non dirmi che avete scopato con i tuoi piedi in queste condizioni...".
M.: "Ahahahahaahhaahahahah ma certo, scusa cosa vuoi che me ne freghi?? Lo sai come la penso... se uno mi vuole scopare, mi prende come sono, piedi compresi..."
G.: "Ma dici davvero? Cavolo, io sarei svenuta non appena ti toglievi le scarpe... ahahahahahaah!"
M.: "Beh, tu e probabilmente molti altri sì, ma Emanuele direi proprio di no...
"
G.: "Che vorresti dire scusa con quella faccetta maliziosa??"
M.: "Esattamente quello che ho detto..."
G.: "Cioè, ora vuoi venirmi a raccontare che a quel tipo là piaceva l'odore dei tuoi piedi???"
M.: "Sei perspicace amica mia..."
G.: "
... ma non è vero dai, non ho mai sentito una cazzata simile..."
M.: "Pensa invece che per me è già la seconda volta... non te l'ho mai detto perché cmq lo conoscevi bene e poi stavamo assieme, quindi comunque erano fatti nostri, ma Federico impazziva letteralmente quando mi puzzavano i piedi..."
G.: "Cioè sempre ahaahahahahahahahahahahah!!!"
M.: "Ahahahahahhahahaahahah beh diciamo di sì...
"
G.: "No dai, ma parte gli scherzi... ti giuro che mi sembra una cosa a dir poco assuda..."
M.: "Lo so, me ne rendo conto, però cosa ti devo dire? A molti ragazzi piacciono i piedi delle tipe, e ad alcuni di questi piacciono quando puzzano... alla fine non c'è nulla di male... cioè, a me non disturba affatto"
G.: "No beh, di male non c'è nulla, ci mancherebbe, però mi riesce davvero difficile immaginare che qualcuno possa eccitarsi con quella che, normalmente, viene reputata una puzza... ma che succede di preciso?"
M.: "Guarda, con questo era la prima volta e la cosa è stata anche abbastanza inaspettata... io ero sotto e lui sopra, si tira su ed io, senza nemmeno pensarci, gli appoggio le caviglie sulle spalle... devo ammettere che oggi i miei piedi puzzano, se possibile, ancora più del solito, quindi probabilmente in quella posizione lui ha sentito l'odore. Ho visto che ha fatto una faccia strana, mi ha preso per una caviglia, ha infilato il naso sotto le dita, ed è venuto in pochi secondi... se devo essere sincera, anche a giudicare da come era stranito dopo, mi ha dato la sensazione che per lui fosse la prima volta"
G.: "Io il naso sotto le dita in questo momento non te lo metterei nemmeno se mi dessi 1000 Euro ahahahahahahaahahahahh"
M.: "AHahahahahahahahahahaah beh non posso biasimarti... e comunque non fare la figa, perché non è che tu sei un robot eh!!"
G.: "Non sarò un robot ma di sicuro i miei piedi non puzzano come i tuoi!!"
Come detto, la confidenza tra queste amiche è davvero profonda.
Martina si volta, afferra una gamba di Giulia ed avvicina il naso ai piedi: non puzzano come i suoi, è vero, ma il profumo di mughetto è un'altra cosa... la cosa, comunque, non la disturba per niente, non fa nemmeno una smorfia.
Una scena da polluzione senza nemmeno toccarsi per qualunque feticista.
M.: "Io non ne sarei così sicura, cara la mia perfettina!! AHAHAHAHAHH!"
G.: "Ma che dici scema!!!"
M.: "La verità!! Annusateli se non ci credi!"
Giulia piega una gamba, si annusa un piedi e fa una smorfia: "Cazzo, hai ragione! Ahahahahahahahaahahhahaahah!"
M.: "Eh, se te lo dico..."
G.: "Sì vabbè, ma almeno la puzza dei miei piedi non si sente a distanza, devi metterci il naso per sentirla... e poi comunque io oggi non devo scopare con nessuno, quindi se anche mi puzzano i piedi chissene"
M.: "Sul fatto che la puzza non si senta a distanza, posso anche darti ragione... ma non crederti di essere immune da questi "problemi da esseri umani"..."
G.: "Ahahahaah ma no, figurati!! Quella è Fabiola se mai!!! Aahahahahahah!
M.: Aahahahahahahahahaha sì sì hai ragione!! Quella crede davvero che dopo che ha cagato, il suo culo profumi di rose rosse!!"
G.: "AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH che scemaaaaaaaa!!!! AHAHHAAHAHAHAHAHAH mi fai morireeeeee"
M.: "Ma sì cazzo, ci sono delle volte che è veramente esagerata!! Ora, io non dico che a tutte le ragazze puzzano i piedi come a me, per carità del Signore!! Ma lei sarebbe capace di dirti che dopo aver corso per 2 ore nel parco con 35 gradi, non le puzzano nemmeno le ascelle!"
G.: "Sì l'ho notato... boh, alla fine sono cazzi suoi... però in effetti è un ragionamento proprio infantile..."
M.: "Una volta ha provato a rompermi le palle perché, stranamente... , mi puzzavano i piedi..."
G.: "Ah cazzo, che strano in effetti, a te non capita mai! AAahahaahahah... vabbè e quindi?"
M.: "Idiota!! E quindi l'ho cassato subito dicendo di non rompere, che sono un essere umano e che alle volte capita... mi ha guardato con una faccia mezza schifata, come quando vedi uno che rovista in un bidone dell'immondizia... giuro che in quel momento avrei soltanto voluto infilare il naso nei suoi posti più intimi per darle la dimosrazione che anche lei è un'umana!!"
G.: "Ahahahahahahahaahahah ma tu sei malata!!!!"
M.: "Eh ma no cazzo, quando ci vuole ci vuole!!"
G.: "Beh però tutto sommato hai ragione... oddio, io probabilmente non sarei disposta a pagare un prezzo del genere pur di aver ragione, però sarebbe bello che qualcuno le sbattesse in faccia la realtà almeno una volta..."
M.: "Allora vedi che la pensi come me? Se per caso mi fa di nuovo un'uscita del genere una volta che magari sono mezza gonfia, ti giuro che lo faccio!!"
G.: "Ahahahahahahah ok!! Sarò ben lieta di assistere alla scena allora!!"
M.: "Vabbè, comunque... speriamo che questa Ludovica sia quella buona..."
G.: "Guarda, ho un'ansia addosso... la sola idea di dover fare le valigie ed andare via da qui, mi distrugge..."
Ludovica arriva puntuale e suona il campanello.
Appena aprono la porta, il sorriso di benvenuto a 32 denti di Giulia e Martina rischia di trasformarsi in una smorfia di disappunto: Ludovica è una specie di punk, vestita con abiti molto scuri, non esattamente alla moda, con alcun tatuaggi in evidenza, ai piedi un paio di Converse nere letteralmente distrutte e piene di scritte.
Un abbigliamento che, tra l'altro, non dà il minimo risalto a quella che invece è una ragazza davvero carina: 22 anni, alta 1.64/1.66, carnagione chiara, capelli lisci biondi ed occhi azzurri molto chiari, che risaltano un viso davvero aggraziato, culo letteralmente scolpito. L'unico difetto, è che praticamente non ha tette.
Martina e Giulia cercano di mascherare l'imbarazzo e la fanno accomodare.
Ludovica, nonostante l'aspetto forse un po' burbero ed austero, è una ragazza molto dolce e davvero cordiale.
Spiega loro la sua storia, racconta un po' del rapporto molto travagliato con suo padre, un avvocato affermato (ed altrettanto ricco) del Foro milanese, che non è in grado di condividere le sue scelte e di essere felice per lei, ma solo di criticarla qualunque cosa faccia. Ragioni che l'hanno portata ad andare a convicere con il suo ragazzo quand'era appena 18enne, sino a poco tempo fa, quando dopo mille incomprensioni si sono lasciati.
Adesso Ludovica non ha la minima intenzione di tornare a vivere in casa, sarebbe troppo soffocante ed opprimente per lei. Così ha iniziato a guardarsi un po' intorno sino a quando in facoltà non ha trovato l'annuncio per l'affitto dell'appartamento di Via della Spiga.
Le ragazze chiacchierano per circa un'oretta, fanno vedere tutta la casa a Ludovica e parlano del prezzo dell'affitto, che non sembra preoccupare in alcun modo quest'ultima.
Ludovica quindi se ne va con la promessa che si sarebbero risentite dopo qualche giorno per aggiornarsi.
Appena chiusa la porta, naturalmente, lo sguardo interrogativo di Martina e Giulia si incrocia.
Ludovica è gentile, educata e sembra anche una ragazza molto socievole e piacevole: però cazzo, ha uno stile nel vestire (e, probabilmente, di vita) che con loro non c'entra davvero un cazzo.
G.: "Quindi???"
M.: "Eh..."
G.: "Eh... appunto..."
M.: "A te piace?"
G.: "Non posso certo dire che sia maleducata, però è ai limiti della presentabilità..."
M.: "Io non mi capacito di come certe persone possano conciarsi in quel modo... a maggior motivo se hanno le possibilità economiche che mi pare di aver capito che abbia lei..."
G.: "Eh già, nient'altro da aggiungere..."
M.: "Però..."
G.: "Esatto... però, manca un mese alla "scadenza", ed in 10 mesi è la prima ed unica che è venuta a vedere casa..."
M.: "Sentirti dire questa cosa, sebbene la sappia benissimo, mi fa venire una specie di brivido..."
G.: "Se questo è il prezzo che dobbiamo pagare per continuare a vivere qui, forse io sono disposta a farlo... ci devo riflettere un po', però alla fine probabilmente acconsentirei... dopotutto, perlomeno, sembra una ragazza normale... cioè proprio uno di quei casi in cui l'apparenza inganna..."
M.: "Sì, ho pensato la stessa cosa quando abbiamo iniziato a chiacchierare... non lo so, ci devo pensare..."
G.: "Certo che sarebbe il colmo: avevamo appena finito di lamentarci di quanto Fabiola sia maniaca dell'igiene personale, e potremmo ritrovarci in casa un'altra tipa che, non so a te, ma a me non ha dato proprio l'impressione di essere pulitissima..."
M.: "Ahahahahahaahahahahh!! Beh, ad essere sincera, nemmeno a me... oddio, non è che abbia sentito odori strani, quello no, però boh... forse è un pregiudizio verso quelli che si conciano in quel modo..."
G.: "Forse sì... però, anche se nemmeno io ho sentito odori strani, non ho nemmeno sentito profumi... che per una tipa di 22 anni è abbastanza strano..."
M.: "A noi 2 una via di mezzo non capita eh..."
G.: "Madonna non dirmi nulla... da un eccesso all'altro... vabbè... abbiamo qualche giorno per pensarci... riflettiamoci..."
Fine parte 3