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Discussione interessante nella quale mi trovo d'accordo con molti (Redskin, Gjilbert, Lugano29).
In aggiunta mi limito a raccontare un accadimento recente: martedì dovevo/volevo fare visita a una mistress che frequento da ormai qualche anno e che vive a qualche centinaia di km da me (non sono di milano che pretendo la mistress nel mio quartiere), scambiamo qualche e-mail dove io sono rispettoso ed educato, come sempre, e dove pongo qualche desiderio che lei avrebbe potuto accettare o rifiutare, come sempre. La sua risposta è stata di una spocchia astiosa che non mi è piaciuta (per la cronaca ha concluso con un "Bravo! Cominciamo bene!"), non solo per tutte le sessioni e le molte migliaia di km fatti da me in questi anni fin da quando lei non era che un'improvvisata alle prime armi (poi migliorata, eccome, perché la stoffa c'era tutta), e ho risposto che se non voleva incontrarmi bastava dirlo e che io mi ero posto in maniera rispettosa non chiedendo certo la luna, come di consueto. Risposta? Fiele a profusione e una frase finale ("sono disposta a riceverti martedì solo se me lo chiederai implorando il perdono per la tua stupida arroganza!") che tradiva ciò che pensavo dall'inizio, cioè che se la stesse tirando, e troppo, per avere delle scuse per qualcosa che non avevo fatto. Mia reazione? Ho disdetto l'appuntamento (purtroppo rimettendoci i biglietti del treno) e le ho detto chiaramente che se lei vuole atteggiarsi a professionista (spesso parla di "dominazione professionale" e di esserlo) da tale si deve comportare al pari di un medico, un avvocato, un architetto e pertanto deve avere rispetto verso il cliente (e badate che non ho mai tirato fuori il discorso pecuniario). E' quindi seguito altro fiele da parte sua e la conferma da parte mia di troncare ogni rapporto, sebbene con lei mi trovassi bene.
Cordialmente
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