Sire del Loto Bianco Forum BDSM & Fetish

Posts written by simon72

view post Posted: 28/3/2024, 14:21     +2Consigli su come trovare una mistress - ESPERIENZE PERSONALI E SOGNI
Per chi non ha - per indole o per difficoltà logistiche - grandi chance di partecipare a munch o incontri dal vivo,
la possibilità offerta dai siti non è da sottovalutare.
Non è facile, certo, ma la possibilità c'è, a patto di cercare un rapporto che non si esaurisca nel giro della singola
sessione; in questo caso il fallimento è quasi certo.
In questi termini io ho avuto diverse esperienze positive. Ho conosciuto dieci Mistress, con cui ho avuto rapporti
più o meno durevoli e non è mai emersa la richiesta di pagamento.
Certo, come detto, è difficile. I siti che permettono cose del genere sono pochi (Gabbia, A69, Fetlife) a meno di
non pagare fior di abbonamenti e mi sembra che ultimamente, passata la tendenza "modaiola" del femdom, il
fenomeno si stia un po' attenuando, purtroppo.
Ma se si persevera, un po' di speranza c'è.
view post Posted: 28/3/2024, 13:15     +1Perché è morto punterfetish? - DISCUSSIONI FORUM BDSM & FETISH
Sì, scusa... volevo dire PF... con questi acronimi mi confondo...
Il sesso muove una quantità di quattrini impressionante, in effetti...
view post Posted: 28/3/2024, 13:06     +1Perché è morto punterfetish? - DISCUSSIONI FORUM BDSM & FETISH
CITAZIONE (redskin @ 1/12/2023, 21:35) 
Secondo me se gestisci (e gestisci bene) un bene di importanza primaria, come le recensioni di mistress e prostitute, fai benissimo a farti pagare. Figurati quanto contano quattri spiccioli per gente che brucia 2 o 4 VU alla volta per sessione...

Solo un peccato che con la "rivoluzione" di quel forum siano spariti molti dei "romanzieri" che componevano vere e proprie perle di scrittura nel recensire le loro amate a pagamento...

Facevo pochissime rece (ne avrò fatte 3 o 4 al massimo) per via della situazione economica non floridissima che mi costringe a centellinare gli incontri.
Ma prima della rivoluzione dei kredits era un sito piacevole e attendibile.
Adesso, col fatto che a ogni rece vengono assegnati crediti, mi chiedo quanto possano essere attendibili le CATERVE di recensioni che magicamente hanno iniziato a popolare il forum.
Sistema a mio parere che non funziona...
se poi viceversa ai signori di EF va bene così, buon per loro, io non ci ho rimesso più piede...
view post Posted: 26/6/2022, 11:56     Strap-on - VIDEO STRANIERI FETISH / BDSM
CITAZIONE (Tosco25 @ 20/6/2022, 11:09) 
Salve a tutti, ma non esiste un video dove si vede una Domina che scopa li schiavo mentre contestualmente gli poggia un piede nudo in faccia? … è una posizione strana ma sicuramente fattibile…possibile che nessuna l’abbia mai fatta? Mi sembrerebbe una scena di dominazione al massimo livello….

Sai che è anche una mia fantasia? Nelle varie volte in cui ho giocato con lo strapon alle Padrone che mi penetravano non è mai venuto in mente...
view post Posted: 11/6/2022, 02:01     SPANKING ( sculacciata ) - FOTO NOSTRE MISTRESS E SLAVE SECONDO PRATICA EFFETTUATA
Pratica che adoro...

Foto di una sessione di un mesetto fa... Culo già bello rosso e avevamo appena iniziato...
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view post Posted: 6/6/2022, 13:02     +2Strap-on - VIDEO STRANIERI FETISH / BDSM
Concordo con Obey... se fatto tutto con gradualità e attenzione, non presenta pericoli...
poi ovviamente uno deve decidere se "esagerare" e prendere calibri equini o praticare fisting interi fino al gomito (o anche oltre...)
per quanto riguarda me, quelli sono traguardi fin troppo estremi, ma ognuno fa quel che crede...
Io mi fermo a piacevolissime sodomizzazioni con strapon MOLTO robusti (tipo cazzo di Rocco, per intendersi) o qualcosina in più ma non oltre...
view post Posted: 5/6/2022, 16:53     +2Strap-on - VIDEO STRANIERI FETISH / BDSM
www.xhamster.com/movies/267714/strapon_extreme_femdom.html

Vi segnalo questo video (su cui mi sono segato innumenerevoli volte) perché lo trovo intensissimo in questo mix di umilazione, spanking, strapon, fisting e pissing.
Oltre a mostrarvelo (sperando apprezziate) chiedo se conoscete il nome dell'attrice, che trovo una vera e propria Dea, per il carisma e l'abilità fuori parametro!
view post Posted: 22/9/2020, 09:25     +1Presentazione MeaDomina. - PRESENTAZIONE
Benvenuta... fa piacere vedere nuovi arrivi in Toscana.
Anch'io di Firenze... e a disposizione per eventuali esigenze...
view post Posted: 11/9/2020, 07:43     +2Io e Latexdoll - STORIE - RACCONTI FETISH / BDSM
Simone si muoveva nervoso sulla sedia del bar. Il cappuccino ordinato venti minuti prima era ormai agli sgoccioli. Latexdoll era in ritardo.
Nonostante nutrisse la massima fiducia nella donna con cui aveva appuntamento, sentiva la sua agitazione montare sempre di più. Era consapevole del sacro diritto di una donna, tanto più se dominante, a presentarsi in ritardo ma ormai sentiva quasi bruciare le natiche sulla sedia.
- Speriamo sia un viatico al “dopo”… - pensò sorridendo tra sé con malizia, sorseggiando le ultime stille di cappuccino.

Latexdoll parcheggiò l’auto. Sorrise per il colpo di fortuna: un posto libero così vicino al bar dell’appuntamento era un buon auspicio in vista del rendez-vous.
Era stata indecisa fino all’ultimo se accettare la proposta di Simone. In fondo non era il suo ideale di schiavo: per lei l’eccitazione saliva quando ai suoi piedi strisciavano uomini dal fisico scolpito – i body builders erano il suo fetish dichiarato – e Simone, pur avendo una piacevole e proporzionata fisicità, non apparteneva alla categoria prediletta.
Al tempo stesso, però, qualcosa l’aveva attratta. Oltre ai modi gentili, basilari in ogni rapporto umano, tanto più in uno “Padrona-schiavo”, quell’uomo era riuscito a intrigarla con le sue parole, la sua presenza su whatsapp mai invadente ma costante.
Ripensò agli ultimi messaggi in chat: «Mi piacerebbe salire a Bologna, per vederti… mi pare di capire di non esserti indifferente…» l’aveva incalzata lui, scorgendo un’apertura nelle sue risposte.
«Firenze non è lontanissima» aveva obiettato lei «però è comunque un viaggio… sei consapevole che se non proverò attrazione ci saluteremo senza alcun approfondimento, non è vero?»
«La possibilità di prostrarmi ai tuoi piedi, servirti, adorarti come una Dea, vale decisamente il rischio…» aveva chiosato Simone con un vocale «alla peggio farò un giro a Bologna…»
La tranquillità e la convinzione del suo tono di voce l’avevano convinta.
Ripensare a quei dialoghi distese la donna che durante quella riflessione si soffermò su un ultimo ritocco al rossetto, aiutata dallo specchietto di cortesia del parasole.
Guardò l’orologio, indicava le 16 : 23. Lo stava facendo aspettare da quasi mezz’ora. L’eccitazione le crebbe in petto. Era l’ora di fare il suo ingresso in scena.

Simone guardò l’orologio sulla parete sopra il bancone. Quasi le 16 : 30. Mise in bocca una gomma. Lo fece per placare l’agitazione crescente e per avere in bocca il gradevole aroma di menta e caffè.
Finalmente la scorse sulla soglia del locale. L’aveva vista soltanto nell’unica foto che lei gli aveva mandato ma la riconobbe subito. Su quell’immagine la mente di Simone aveva costruito decine di situazioni a sfondo femdom, di conseguenza aveva ben presente le sue fattezze.
Latexdoll indossava un vestitino nero, leggero. Le gambe, lunghe e affusolate ed esaltate da uno stivaletto con un tacco pronunciato, erano coperte fino a una spanna sopra il ginocchio. Le spalle, il petto e la schiena erano mostrate generosamente, scelta legata alla calda temperatura di maggio inoltrato ma anche alla volontà di suscitare desiderio.
Il viso, incorniciato da una folta chioma corvina tagliata corta, era regolare e piacevole e mostrava i segni dell’emozione.
Simone sentì la piacevole scossa dell’adrenalina che gli pervadeva le vene. Subito si alzò in piedi, ma lo fece in modo goffo, ribaltando quasi la sedia, per l’impeto impresso a quel movimento.
«Calma Simone» lo irrise benevolmente lei «se scatti in questo modo per così poco… in altre situazioni potresti distruggere la mobilia…»
«Chiedo scusa, sono stato maldestro…» borbottò imbarazzato.
Latexdoll constatò che la sicurezza mostrata da Simone in chat era stata travolta dall’emozione e dall’imbarazzo. La cosa però non la disturbò: anzi, vederlo in difficoltà le provocò divertimento e un sottile piacere.
Si accomodarono al tavolino e presero da bere.
Simone non le staccava gli occhi di dosso, stando ben attento a non apparire fastidioso o appiccicoso.
La donna sentì la carezza del suo sguardo ma non le dispiacque. Non vi scorgeva la stupida, animalesca lussuria con cui di solito i maschi la squadravano. In quegli occhi percepiva venerazione, voglia di appartenenza, adorazione.
Con gesto istintivo si passò una mano tra i capelli. La cosa la sorprese: il significato di quel movimento nel linguaggio del corpo era esplicito e lei lo conosceva bene.
Parlarono del loro passato, del percorso che li aveva portati alla consapevolezza di quella sessualità particolare.
Simone aveva recuperato un po’ di controllo e sicurezza, dopo la gaffe iniziale. Raccontando di sé aveva la sensazione di aver ben figurato e sperava che presto avrebbe potuto prostrarsi di fronte a lei.
Naturalmente, però, non osava toccare l’argomento. Non solo doveva comunque essere la Donna a decidere, ma aveva anche il timore che l’incanto svanisse e di udire le parole fatali: Sei molto carino, ma…
Nel frattempo Latexdoll si era estraniata dalla conversazione, limitandosi ad ascoltare e annuire.
Stava analizzando le sue sensazioni per capire se desiderava davvero dominare l’uomo di fronte a lei.
Innanzitutto sgombrò la mente dal pensiero più banale: Sarebbe un problema, per me, mandarlo a casa a bocca asciutta? Un po’ sì, spiace sempre – pensò.
Ma non era la prima volta che dava il due di picche a maschi desiderosi di servirla e che per farlo avevano affrontato viaggi anche più lunghi.
Quindi se avesse deciso per il “sì” non sarebbe stato per carità.
Si chiese se le piacesse davvero. Era carino, volto regolare, corpo proporzionato, ma non era certo il prototipo di ciò che apprezzava in un uomo.
Però qualcosa l’attraeva, le faceva desiderare di disporre di lui, nonostante i muscoli che aveva addosso fossero nella norma.
Ricambiò quello sguardo adorante. Quegli occhi mansueti la spinsero a una decisione; rompendo gli indugi, propose: «Ce ne andiamo?»
Simone fu preso alla sprovvista. Stava descrivendo la sua visione del mondo a tinte BDSM e l’interruzione instillò in lui una lieve frustrazione che presto divenne timore, quando il dubbio di essere arrivati ai saluti si fece strada nella sua mente.
Latexdoll giocò al gatto col topo; prendersi gioco degli schiavi con cui aveva deciso di condividere le sue perversioni la faceva impazzire: «Usciamo dai, in questo bar fa un caldo da morire…» tagliò corto, dandogli un’occhiata di sfuggita.
Il volto teso e preoccupato dell’uomo, sulle spine in attesa della decisione, la compiaceva.
All’esterno l’afa li avvolse in modo ancor più soffocante. Simone non parve accorgersene, preoccupato com’era di sondare l’espressione della donna di fronte a lui.
Divertita, questa gli chiese: «Quanto tempo ti ci vuole per tornare a casa?»
Latexdoll dovette ricorrere a tutta la sua fermezza per non sorridere: il volto di Simone era simile a quello del Gatto con gli stivali di Shrek, in quell’espressione ormai celebre con gli occhioni imploranti. L’unica differenza è che Simone pareva più deluso che implorante.
«Un’oretta abbondante, se non trovo traffico…» rispose lui con voce smarrita.
La donna decise di godersi la successiva reazione: «Bene! Potrò abusare di te per almeno un paio d’ore! Saliamo in macchina, c’è un hotel proprio qui vicino…»
In effetti l’espressione di Simone fu estremamente pittoresca: uno sprazzo di gioia spontanea, quasi ingenua gli tratteggiò i lineamenti, in modo tale che Latexdoll si sentì intenerita, ma allo stesso tempo eccitata al pensiero di vederlo nudo, in ginocchio davanti a lei.
Saliti in auto, si diressero all’hotel.

Arrivati in camera decisero di fare una doccia veloce. Il primo sarebbe stato Simone, sotto lo sguardo attento di Latexdoll: «Spogliati e infila in doccia, schiavo! Devo vedere se la merce che ho scelto è soddisfacente o ho preso un abbaglio a concederti questo privilegio…»
«Si, Padrona…» rispose lui abbassando gli occhi.
In macchina era stata chiara: durante l’incontro il registro del loro dialogo sarebbe mutato in quello più attinente ai loro ruoli. Simone avrebbe dovuto darle del “lei” e non guardarla negli occhi, a meno che non fosse stata lei a ordinarglielo.
L’uomo iniziò a spogliarsi. La donna era seduta sul wc chiuso, con le gambe accavallate. Nonostante il luogo non fosse dei più eleganti, la sua postura sprizzava femminilità e sicurezza, Simone faceva fatica a non alzare gli occhi sulla sua Padrona.
Via via che si toglieva i vestiti, l’uomo li piegava e appoggiava su una sedia che aveva portato dalla camera.
«Molto bene!» Commentò lei con soddisfazione «Detesto gli schiavi sciatti. Sono compiaciuta che tu non appartenga a quella categoria.»
«Grazie, Padrona…» rispose lui emozionato.
Rimasto completamente nudo, rimase di fronte a lei, in attesa di istruzioni, coprendosi le pudenda a mò di giocatore di calcio in barriera.
«Togli le mani di lì… devo vedere tutto…» ordinò lei con voce fredda. Lui obbedì perdendo lo sguardo sulle mattonelle della stanza.
Bel corpo! – pensò – con un po’ di palestra sarebbe davvero tanta roba. È fatto bene, comunque. Cazzo di dimensioni normali, ma non mi interessa, per fortuna depilato…
«Girati, schiavo, ora fammi ammirare il tuo culo. A quanto mi hai detto, è il tuo piatto forte, dico bene?»
Simone obbedì in silenzio, girandosi. Latexdoll lo contemplò con attenzione.
Belle spalle e anche la schiena. E un bel culetto… si vede che ha fatto molto sport in vita sua… - la donna si rammentò dei racconti di Simone riguardanti le tante partite di calcio e le centinaia di vasche in piscina: i grossi polpacci, le cosce tornite e le natiche sode confermavano gli aneddoti.
«Piegati e allarga le chiappe, schiavo…»
Ancora una volta Simone non obiettò alcunché e si limitò a eseguire la richiesta.
L’atteggiamento remissivo del suo schiavo, nonché il piacevole spettacolo cui stava assistendo stavano provocando un certo fremito tra le cosce di Latexdoll, che scambiò le gambe nella posizione accavallata per soffocare quel leggero turbamento.
«Allargale di più così’, bravo…»
Simone eseguì docile.
La donna decise di interrompere quel gioco preliminare, si era divertita a sufficienza e voleva lasciare il resto alla fase successiva: «Bene, non sei proprio lo schiavo ideale cui mi piace rompere il culo, ma penso che potrai farmi divertire anche tu… ora entra in doccia e datti una rinfrescata.»
Prima di uscire dal locale, gli impartì le istruzioni, dopodiché si spostò sul letto, in attesa del suo turno.

Latexdoll uscì dalla doccia, indossò un asciugamano e si sedette di nuovo sul wc. Ammirò il completo in latex che si era portata dietro e lo strumento che avrebbe cinto ai suoi fianchi pochi minuti dopo: la cinta fallica.
Quanti culi aveva rotto con quell’aggeggio. Era impressionante constatare quanti maschi adorassero farsi sodomizzare. Alla faccia del mito dell’uomo italico, del “italians do it better” e di tutti i luoghi comuni sul machismo nostrano: ai maschietti italiani piace eccome farsi fare il culo. E per lei questa era una vera fortuna!
Il suo strapon era comodissimo e un vero gioiello per le amanti del pegging. Le calzava il cavallo con precisione e morbidezza, lasciandole scoperta la vagina, nel caso desiderasse essere leccata.
Nella parte frontale culminava con un perno su cui erano installabili i dildi di varie dimensioni con cui sodomizzava i suoi schiavi.
Poiché Simone si era dichiarato esperto, aveva portato i due calibri maggiori, tralasciando quelli da novizi. Il primo, quello che le avrebbe consentito di aprirsi la via, era un obice da 18x4, importante in lunghezza e larghezza.
Ma quello che le regalava le maggiori soddisfazioni era il secondo: un pezzo di silicone lavorato in modo realistico, con vene, piegature del prepuzio, frenulo e scroto. Era color carne, misurava la bellezza di 21x5 e una volta indossato la faceva sentire inebriata.
Con quell’osceno pendente che le ciondolava sul monte di Venere la sua anima si spogliava delle vesti da impeccabile impiegata per indossare quelle della implacabile spaccaculi.
Ormai asciutta iniziò a vestirsi.

Simone intanto, era alle prese con i preparativi.
Latexdoll gli aveva intimato di farsi trovare nudo, in modo che lui non potesse guardarla, inoltre aveva richiesto di preparare uno scenario che la colpisse piacevolmente, al suo arrivo.
Avevano parlato di questo suo desiderio già in chat, per cui Simone si era preparato a dovere.
Aveva portato delle candele profumate che aveva acceso e disposto sul pavimento. Era entrato all’interno del circolo luminoso ovviamente denudato, inginocchiandosi e facendo svettare oscenamente il deretano verso il soffitto, in una posa inequivocabile.
Infine aveva appoggiato la fronte sull’impiantito, in direzione opposta alla porta del bagno, per attendere l’arrivo della sua Padrona senza correre il rischio di darle un’occhiata involontaria.
Prima di accomodarsi, aveva disposto sulla scrivania i vari giocattoli da bdsmers, tra cui spiccava un bel rizoma di zenzero lavorato con cura, a guisa di plug anale.
Uno dei motivi per cui Latexdoll aveva deciso di avviare la conoscenza con Simone era stata la sua esperienza nel figging, che lei non aveva mai sperimentato.
Inutile aggiungere che l’uomo si era offerto di donarle quest’esperienza.
La porta del bagno si aprì. Simone dovette trattenere l’eccitazione e rimase immobile.
La donna contemplò la scena: quel corpo nudo in ginocchio sul pavimento, quel culo aperto ed esposto alla sua vista, voglioso di essere riempito rappresentavano uno spettacolo allettante per lei.
D’istinto si rese conto che aveva iniziato a ondeggiare i fianchi con voluttà, per fare ciondolare il dildo che sembrava puntare verso il culo di Simone.
Dopo essersi umettata le labbra con la lingua bloccò il cazzo dondolante con la mano destra e pensò:
È un peccato che gli abbia detto di non guardare; devo avere un bel sorriso sul volto, in questo momento…
view post Posted: 5/9/2020, 15:25     Dalla Russia, Miss Verasve - PRESENTAZIONE
Ma accetta anche forme di slavery diverse dal findom?
Il mio pensiero a riguardo è simile a quello del collega, ma altre forme di sudditanza le pratico con estrema soddisfazione...
view post Posted: 4/9/2020, 23:57     Dalla Russia, Miss Verasve - PRESENTAZIONE
Benvenuta... fa piacere una nuova presenza nella nostra Firenze... tanto più se di altissimo livello come Lei...
view post Posted: 28/1/2020, 14:27     +1Mi presento - PRESENTAZIONE
Benvenuta... di norma la terra di Dante è avara di Signore dominanti...
Grazie di esserti unita a noi, quindi...
view post Posted: 15/2/2018, 15:57     Figging - FOTO NOSTRE MISTRESS E SLAVE SECONDO PRATICA EFFETTUATA
l'inserzione dello zenzero può avere una durata efficace di venti minuti circa, di più non credo...
dopo questo periodo il succo comincia a uscire con meno intensità, o forse le mucose si abituano, non saprei...
comunque sia il bruciore non è più intenso e la radice può essere rimossa...
(e tieni conto che la mia Padrona, molto sadica, riempie la radice di scanalature per favorire l'emissione del succo e bagna la radice nell'acqua, per accentuarne l'effetto, prima dell'inserimento...)
non lascia strascichi, a parte una sorta di "calore" interno che fa supplicare per l'inserimento di un toy precedentemente raffreddato...
insomma, un ottimo preludio al pegging e\o alla penetrazione in generale...
quanto a rossore, nella zona esterna non rimane niente, insomma è una pratica sicura, a meno che l'individuo abbia delle intolleranze specifiche al rizoma...
43 replies since 29/6/2010