Vabbè, in questi giorni incerti mi obbligate all’introspezione, non è carino…Si, ho avuto lunghe relazioni ed il problema si è fatto sentire. Considera che prima di farlo con la mia prima vera ragazza, non avevo mai pensato al sesso normale, nè a nessuna pratica vanilla. Facendo sesso la prima volta mi è piaciuto, non tanto la figa, che non mi fa nè caldo nè freddo, ma la situazione. Mi piace il cuore sul cuore, baciare sulle labbra, sentirla respirare, e soprattutto mi piace sentire il mio bacino che si mescola col suo. Però se lo spalmi su rapporti di anni ed anni, è chiaro che perda di interesse. Per il mio cervello folle è una pratica strana, piacevole, ma non il vero sesso, che consiste nel subire torture ed umiliazioni dai piedi di una donna. Diviene difficile mantenere una sessualità vanilla vivace, secondo le normali esigenze di una coppia giovane. E quindi ci si allontana col cervello durante l'atto: puoi immaginare di essere il suo oggetto sessuale, puoi mostrare devozione alla donna che ti fatto questo e quello, puoi pensare ai suoi piedi. Ma è sempre un masturbarsi, come dici disincantatamente anche tu. Ci metterò tutto l’impegno del mondo per farla godere, valueterò ogni millimetro quadrato, inclinazione, movimento possibile per migliorare, ma non sarò mai un buon amante, perché mancherà l’anima, l’istinto, la fame. Non sarà mai il fuoco che provo quando sale sul mio torace. In me c'è un diavoletto che mi sabota ogni volta, appena mi sto rilassando mi ricorda che il mio posto è in basso. E' quel diavoletto che mi vieta la safeword se ne prendo troppe. Se solo riuscissi ad amarlo ed ascoltarlo un po' meno, potrei ambire ad una vita un filino più equilibrata. Ma se rinascessi mille volte, vorrei rinascere sempre così. A patto di trovare donne sessualmente complementari a me, cosa forse realizzabile in qualche altra fortunata dimensione. Comunque, andando al pratico: la situazione non si risolve, si mitiga. E la situazione confluisce, con un percorso invero tortuoso, nel grande fiume delle crisi sessuali di coppia dovute a mancata eccitazione dalla parte maschile. Io ho un sacco di amiche, buone amiche, vere amiche. Parecchie hanno al pratico lo stesso problema: dopo qualche anno di matrimonio scopano ogni morte di papa. Molti miei amici sono infelici, hanno bellissime donne, ma preferirebbero mille volte scoparsi chiunque piuttosto che la solita minestra. Non è solo un discorso di sessualità deviata (chiamiamo tranquillamente le cose col proprio nome). Io ho notato che a me aiuta tanto evitare la pornografia, la masturbazione, qualsiasi riferimento al sesso. La pornografia mi ha fatto diventare un fottuto maniaco, avevo delle normalissime fantasie di foot worship e footstool, poi quei video fantastici di ballbisting mi hanno fatto spostare l'asticella sempre più in là. Le cose più estreme rimangono fantasie, non le metterei in pratica, ma è il livello di deviazione a preoccuparmi. In compenso ho notato che sono derive reversibili, se mi tieni una settimana a stecchetto un piedino sul petto mi manda in paradiso. Quindi, prima regola:taglia porno e seghe. Seconda regola, obbligatoria: introduci quel minimo necessario di bdsm nel rapporto. Footworship, footjob, quello che ti pare. Ma è davvero importante poter sapere che è lei a "realizzarti", almeno in parte. Non puoi essere davvero suo se lei non è parte minimamente della tua vera natura. Il ricordo di quei momenti è un afrodisiaco veramente fortissimo durante il sesso. Non sarei capace di immaginare un video BDSM che ho visto durante un amplesso. E se tutto ciò non basta, dirada le scopate, ma falle bene, prenditi mezza pasticchetta di cialis, e quella ti assicuro che basta. E quando lo fai, DEDICATI a lei, cerca di creare un momento importante. Io cerco veramente di stare distante da questa tecnica il più possibile, odio il concetto di diventare lentamente dipendente di una pillolina. E, a lungo andare, ci diventi. La deriva è che, in proiezione di anni, a 50 anni non ci provi nemmeno più senza pillolina. Quindi, almeno per quanto mi riguarda, quella è un'extrema ratio... Ora, queste righe sono state scritte da quello che il DSM potrebbe definire un feticista patologico, cioè un soggetto in cui è totale lo spostamento di interesse dai comuni organi sessuali ai piedi. Da quanto scrivi tu invece parti da una situazione più benevola, parrebbe che il tuo incipit sia vanilla, portato poi alla perversione dall'indulgere edonisticamente nelle tue tendenze kinky...Secondo me l'astinenza totale dalla pornografia e dal pensiero di qualunque cosa inerente al BDSM ti causerebbe una tale fame di sesso che anche il vanllla tornerebbe accativante. Provaci, l'importante è che non ti piangi addosso dicendo che è troppo difficile o faticoso, e ti richiudi in solitudine ad assecondare male le tue pulsioni. No bueno, io ti consiglio di fare MINIMAMENTE partecipe la tua lei, e basare tutta la tua sessualità sul vostro rapporto vanilla/fetish. Potresti venirne fuori.
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