| [QUOTE=Madame Jacqueline Domina,9/3/2024, 21:47 ?t=62998273&st=90#entry464929558]
Sono d’accordo sul gioco in coppia che migliora il rapporto (anche se nella fattispecie più che il gioco in sé, è il fatto che ci sia un dialogo aperto su queste tematiche che migliora il rapporto, infatti tutte le problematiche sessuali all’interno della coppia sono sempre problematiche di relazione mai solo sessuali).
Ma ciò che definisce patologica una parafilia in sessuologia non è tanto il fatto che si riesca a vivere la propria sessualità solo in quel modo, o la frequenza con cui la si attua, ma il fatto che questo rappresenti un problema, che sia fonte di sofferenze personali, difficoltà di accettazione, o, che vada ad intaccare altri aspetti della vita, relazioni, lavoro, famiglia, oltre ovviamente al fatto che non venga considerato il consenso altrui.
Io più di una volta in questo forum, a fronte di persone che si chiedevano come poter ottenere la soddisfazione dei loro feticismi da persone che non sarebbero state messe al corrente della loro partecipazione a dinamiche di eccitazione altrui, ho fatto notare che comportamenti di questo tipo sono a tutti gli effetti abusanti e che andavano attenzionati da professionisti.
Comunque in buona sostanza in sessuologia ciò che non è vissuto come un problema per il diretto interessato, non lo è per nessuno (sempre rimanendo nella sfera del consenso ovviamente).
Per quello nemmeno se hai un braccio rotto e non vuoi farti curare, non è un problema per nessuno, ma in medicina si chiama frattura.
Nemmeno se ti fai di eroina o sei alcolista nessuno viene a curarti obbligatoriamente e ci sono tossici che lavorano in banca o in qualsiasi settore, non per questo però non lo sono.
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