Sire del Loto Bianco Forum BDSM & Fetish

Il burattino nelle mani della vicina, La donna che non ti aspetti

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view post Posted on 7/3/2024, 16:59     +1   +1   -1
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Finito di festeggiare la non vendita della mia società con un pranzo di quart'ordine, Dario mi comunica che il compenso pattuito visto l'epilogo è pari a zero, aggiungendo che spera che la cosa si ripeta.
Questa sua esternazione non mi sorprende sul compenso, ma non capisco forse per colpa dell'alcol, dobbiamo rifare cosa?
Lui Dario con la voce rotta da una risata, vedere la faccia della stronza finalmente sconfitta.
Dario mi confida che anni prima in una causa di frode dall'esito scontato, la suddetta stronza ribaltò le accuse con uno stratagemma a dir poco machiavellico.
La frode era palese, il signor Rossi acquistò dei titoli al portatore dal signor Bianchi, i titoli si rivelarono falsi.
Il signor Rossi era il mio cliente con la mania del gioco, la stronza lo intercettò proprio in una sala dove Rossi era solito giocare e spesso perdere, non quella sera.
Sta di fatto che in un bliz della Guardia di Finanza nella sala proprio quella sera che Rossi vinse, dopo una perquisizione fu trovato in possesso di 2000 euro falsi.
Poco servì spiegare agli agenti che era frutto di una vincita, perchè come è chiaro quella sala era clandestina, e non esisteva una ricevuta legalmente valida.
La cosa che mi sorprese fu che la denuncia a carico di Rossi venne subito acquisita dalla controparte e messa agli atti, per dirla tutta mai tanto zelo fu applicato dalla cancelleria del Tribunale.
Grazie a quella denuncia di possesso e spaccio di banconote false perdemmo la causa, ma la beffa fu che il truffatore chiese a Rossi un risarcimento per lesa dignità.
Finito di raccontare Dario poggiandomi la mano sulla spalla, mi dice grazie.
Colpa dell'alcol ingurgitato non siamo in grado di guidare e chiamo un taxi, il tragitto prevedeva prima tappa casa di Dario e poi casa mia.
Come era facile immaginare, pagata la corsa al tassista mi appresto al portone di casa, li ad aspettarmi c'è la dottoressa Barbara Beatrice Solimeni, viso bellissimo ma l'espressione è poco rassicurante.
Mi dice buonasera sig. Ettore come va, posso avere l'onore di accompagnarla?
Sono stupito questa donna ha un tempismo a dir poco astrofisico, ma che dire ormai sono in ballo e mio malgrado mi tocca ballare.
In ascensore non sono proprio a mio agio, e come mi aspettavo mi assesta un pugno sullo zigomo sinistro esclamando adesso c'è simmetria.
Gli blocco le braccia, lei non si scompone credo percepisca la mia intenzione solo a difendermi.
Siamo al piano e la libero, lei con una calma da giocatrice di poker sguardo neutro mi guarda e dice, mi preparo e sto da te tra un quarto d'ora e zitto!
Sono tentato a fuggire, non ho paura di prendere botte, ma ho paura di una mia possibile reazione.
Beatrice è pur sempre una donna avvocato, perchè ho sottolineato avvocato?
Ben ben ben come lo vedreste un occhio nero su una donna esile procurato da un uomo?
Servirebbe a poco spiegare alla corte che la signora picchia come un pugile sotto mentite spoglie.
Come da copione ormai assodato, la suddetta Beatrice al quarto d'ora spacca il secondo.
Si presenta alla porta senza scarpe e giacca e ha legato i capelli.
La faccio accomodare, a dirla tutta si accomoda senza chiedere il permesso, attento e guardingo la seguo con lo sguardo.
Lei notato questo mio atteggiamento mi dice tranquillo non ho intenzione di picchiarti almeno per il momento.
Gli rispondo grazie, e a quando lo spiacevole evento?
Lei sempre con quella cazzo di calma che sto praticamente odiando mi risponde, a data da destinarsi.
L'interlocuzione è come le istruzioni dell'Ikea, non ci sto capendo un cazzo, diciamola tutta ancora non ho smaltito completamente l'alcol ingurgitato.
La mia domanda è d'obbligo, e adesso?
Lei, capire come cazzo hai fatto a scoprirmi e come cazzo fai a sopportare i miei colpi.
D'istinto la vorrei cacciare da casa, e credetemi lo farei con disinvoltura, ma sta stronza mi piace e la speranza è che voglia scopare.
Beatrice con quel cazzo di tono che sto sempre più odiando mi dice, fatti un caffè che sembri ancora brillo.
Fatto e preso il caffè insieme noto che non sembra irritata, anzi ho l'impressione voglia realmente capire dove ha sbagliato.
Mi dice Ettorino mio, adesso ti farò alcune domande, se per caso percepisco che continui a prendermi per il culo, giuro che esco da quella porta e non mi rivedrai più.
Beatrice dimostra ancora una volta che sa colpire anche con le parole, e come dargli torto, pur di baciarla in questo momento sarei disposto a essere picchiato da lei.
E perdere la speranza di stringerla a me e baciarla è cosa che mi dispiacerebbe non poco.
Ma con quel cazzo di tono incomincia l'interrogatorio, mi gira attorno, io gentilmente gli chiedo di fermarsi.
Lei quando si ferma di fronte a me esclama, paura di questa piccola donna?
No le rispondo, ma dello scaricatore di porto violento che hai ingurgitato e oggi sembra particolarmente esaltato.
Finalmente sorride e mi sembra che la battuta non le sia dispiaciuta, noto anche che non è più tesa come una corda di violino, ma credo si stia addolcendo.
Lei, cosa non ti ha convinto della messa in scena con quel coglione di mio marito?
Io, era palese che le parole che uscivano dalla sua bocca non erano dette a getto ma sembrava le avesse ripassate a memoria.
Lei, solo questo ti ha messo in allerta?
Io, poi il tuo ordine di aspettarti in casa, aveva un che di poi ti darò la paghetta.
Lei, ma questo poteva starci ti avevo detto di averlo picchiato, e mio marito aveva lividi in faccia che lo confermavano?
Io, proprio questa ad essere sincero è stata la goccia, i lividi erano troppo marcati, i contorni erano disegnati, e poi l'incedere claudicante prima su una gamba per entrare e uscire zoppicando dall'altra.
Beatrice sta sorridendo, mi dice scusami centri qualcosa con il funzionamento alterno del mio cellulare?
Rispondo con un no comment.
Lei, ma sei proprio un figlio di puttana.
Beatrice devo per correttezza avvisarti che la sera che mi hai picchiato ho filmato l'accaduto, credo di averti anche inviato una copia del filmato.
Lei solo una ultima domanda, io so di essere abbastanza potente quando affondo i miei colpi e tu sembri sopportarli disinvoltamente, hai altro da dirmi?
Io rispondo con un altro no comment, dovessi dirtelo poi ti dovrei sopprimere e questo da quando ti ho conosciuta è l'ultimo dei miei pensieri.
Continua.
 
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view post Posted on 9/3/2024, 17:21     +1   -1
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Professore/essa SM

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Credevo fosse finita, meglio così
 
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view post Posted on 10/3/2024, 17:15     +1   +1   -1
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Abbiamo finalmente chiarito un punto, lei praticamente ammette di aver tentato a soggiogarmi.
Ma adesso e li difronte a me e mi fissa come aspettare una mia reazione.
Mi dice, un ultima domanda Ettorino mio, posso?
Di pure!
Lei, cosa ti aspettavi facessi quando eravamo nel mio ufficio?
Rispondo con un'altra domanda, e tu cosa speravi di ottenere picchiandomi?
Lei quasi a sperare questa mia domanda, tanto è vero che il suo viso si illumina quasi fosse in estasi.
Avevo voglia di vederti strisciare ai miei piedi, ma tu mi hai deluso.
Io, mi spiace averti deluso, comunque nel tuo ufficio mi aspettavo esattamente quello che è successo.
Lei non si scompone e credo che abbia anche capito che sono consapevole delle sue vere potenzialità.
Perchè la signora Beatrice a sì caricato i colpi, ma credo si sia limitata per non causare danni evidenti.
Lei crede che ho sopportato i suoi colpi grazie alla mia costituzione fisica, ma penso non abbia idea della mia carriera nelle forze speciali dell'esercito.
Mi sorride e sibillina si carezza la coscia, è consapevole che la cosa non mi è indifferente anche perchè il mio sguardo spesso si ferma sulle sue gambe.
L'attrazione che provo per questa donna mi disarma, consapevole di questa mia debolezza mi piacerebbe capire se c'è corrispondenza.
La mia domanda è banalmente onesta, trombare a quanto pare per stasera non se ne parla eh?
Lei annuisce e infastidita esclama, questa eventualità è a data da destinarsi, credo tu abbia compreso che le due cose avverranno all'unisono.
La signora penso che mi abbia voluto dire, non ti scopo perchè contemporaneamente ti devo picchiare e se no lo facciamo qui è perchè forse stai filmando l'accaduto.
Questa stronza è praticamente inattaccabile, almeno crede di esserlo.
Ha scoperto il trojan sul suo cellulare è riuscita a disinstallarlo, crede di averlo disabilitato completamente, questo solo in apparenza suo malgrado.
La vedo che si mette in piedi, mima un calcio in prossimità del mio viso e prende per togliere il disturbo, e sulla porta prima di uscire si volta e mi manda un bacio.
Sull'uscio mi dice Ti contatterò io, non chiamarmi.
Questa donna è uno squalo, non credo sia disposta a perdere.
Il confronto in casa lo ha gestito lei, presentarsi scalza era un messaggio chiaro, se mi sfidi stavolta faccio sul serio.
Lei ha cercato di stuzzicarmi sperando in una mia reazione, per poi avere la scusa per mettere in pratica le sue abilità nel combattimento e soddisfare il suo piacere a sottomettere con la forza.
Sono passati ormai alcuni giorni e lei non mi ha contattato, dell'avvocatessa Barbara Beatrice Solimeni non ho avuto ne notizie tanto meno incontri.
Credo sia colpa mia è inutile nasconderlo, ho cambiato alcune abitudini.
Mi piace ma un po mi intimorisce, per questo esco un'ora prima per andare a lavoro e la corsa pomeridiana è quasi diventata serale.
Proprio in una di quelle sere rientrando da una corsa, ero intento a prepararmi la cena e sento sul pianerottolo voci abbastanza concitate.
Ormai diventato un guardone di professione, ho inserito nel classico occhiolino una telecamera direttamente collegata al pc, mi dico dopo vedrò la registrazione.
Finito di consumare la cena, mi stendo sul divano a guardare la tv e con il pc a portata di mano decido di guardare cosa aveva registrato la telecamera sulla porta.
Quello che vedo è da brividi, la porta si apre e lei sta invitando il marito a uscire dall'appartamento.
Beatrice sta di fronte al marito che ad altezza e corporatura la sovrasta non di poco.
Continuano a discutere con lei che lo apostrofa pesantemente, inaspettatamente Beatrice lascia partire un calcio alla tempia del marito che si accascia pesantemente per terra svenuto.
La vedo avvicinarsi all'uomo per terra e colpire il poveretto con un pestone allo stomaco, si vede intervenire il figlio che lei allontana con un mal rovescio.
Entra in casa chiudendosi la porta alle spalle, i due rimasti fuori la porta entrano in ascensore timorosi e guardinghi.
La facilità dimostrata nell'esecuzione di quel calcio e strabiliante, precisione, velocità e potenza con assoluto controllo, aggiungo senza provare pietà anzi infierendo.
Noto che era scalza con addosso a coprirla solo calze, quindi credo ancora una volta a cacciato il marito ma stavolta anche il suo amato figlio.
La registrazione continua statica fino a dieci minuti dopo, dopo di che alla porta di Beatrice appaiono due persone, uno ho l'impressione sia l'avvocato Mancuso e l'altro credo sia un giovane che ho incrociato nel suo studio.
Incomincio a smanettare sul pc a cercare di riattivare il trojan, dopo alcuni tentativi la cosa è fatta.
Dal suo cellulare riesco a captare la conversazione che pare una sere di rimproveri riguardanti la gestione di una pratica affrontata con leggerezza.
La pratica porta il nome del sottoscritto, Ettore Gaetani.
L'avvocato Mancuso mi da l'impressione di rispondere timoroso, mentre il giovane credo stia rispondendo alle sue domande con fatica, sembra quasi stia subendo un pestaggio.
Un brivido scorre sulla mia schiena.
Sento che li sta congedando e le mie attenzioni si spostano alla telecamera sulla porta.
Mi sento addosso un timore misto a eccitazione, questo mi fa sentire sporco e codardo.
Ma il coraggio di affrontarla è pur sempre nelle mie corde, e stavolta sarò io a sorprenderla mi dico non credendoci del tutto.
Vedo quei due uscire malconci dal suo appartamento.
Dopo poco mi suona alla porta e senza neanche salutare mi dice, se per caso usi questa registrazione perchè so che ormai registri tutto, fosse l'ultima cosa che faccio ti stronco!
Mi gira le spalle e toglie il disturbo.
Che io sia una testa dura penso si sia capito, la curiosità adesso è capire quale messaggio era celato nell'ultimo avvenimento.
Forse dimostrarmi che se vuole può fare davvero male, il marito questa volta non ha recitato, l'impatto del calcio sulla tempia è stato devastante e cattivo.
Ho da controllare due allert che mi ha inviato il trojan, vediamo che sta macchinando la stronza.
Uno riguarda un dossier inviatogli dall'avvocato Mancuso e porta il mio nome, stato patrimoniale €7.000.000,00.
Si sbaglia almeno tre volte di più, parlo del mio patrimonio.
Tendenze sessuali etero, con frequentazioni limitate nel tempo.
Attività sportive, aerobico amatoriale "corsa e calcetto"
Non risultano al Casellario Giudiziario carichi pendenti.
Io aggiungerei, se queste informazioni le hanno anche pagate questo mi fa ridere.
Vediamo il secondo allert. il file lo manda la "Gandolfi spa".
La suddetta azienda bla bla bla, in relazione alla mancata ratifica bla bla bla, in data bla bla bla si rende esaurito il rapporto di vostra assistenza legale. la "Gandolfi spa".
Quindi deciso a mantenere fede alla mia virilità sono pronto per affrontarla, prese le chiavi del mio appartamento mi avvio sicuro verso il suo.
Suono e pur avendola sentita armeggiare dietro la porta non apre subito, ma quando apre di fronte a me si presenta splendidamente seducente in intimo abbinato verde.
Quella visione mi fa venire un nodo alla gola, lei che tutto si può dire ma stupida non è per rincarare la cosa si sistema la calza.
Mi fa accomodare e dice, a cosa devo questa visita, sempre con quel cazzo di tono che mi verrebbe di strozzarla.
Ma stavolta il gioco sarà cosa mia e velocissimo gli prendo la testa tra le mie mani e la bacio, lei non si scompone e mi facilita la cosa.
inaspettatamente non oppone nessun tipo di reazione se non assecondare il bacio.
Adesso sono anche disposto a sottostare alle sue voglie mi dico.
La cosa non tarda a venire e con tono deciso ma stranamente dolce mi invita a seguirla.
Ci troviamo in una strana stanza da letto, un ambiente misero di mobili con un letto tondo a centro della stanza, come ormai abituato a questa sua abitudine chiude la porta a chiave.
Diciamo che mi preparo al peggio che non tarda a venire, mi afferra il collo in una stretta micidiale e poco dopo perdo conoscenza.
Mentre perdevo conoscenza il mio unico pensiero è stato, che coglione che sono.
Mi sveglio poco dopo steso sul letto e lei è al mio fianco che sorride con un ghigno da brividi, ma è bellissima.
Cerco di sollevarmi ma lei si oppone cingendomi la testa e facendomi rotolare e cadere dal letto, ponendosi con il piede sul mio collo e schiacciandomi a terra.
Sono nelle sue grinfie e pur avendo una buona preparazione al corpo a corpo riesco per il momento a poter far poco per fronteggiarla.
Si muove veloce e infierisce con una forza inaspettata.
Vero è pure che ho intimamente voglia di saggiare le sue capacità, che al momento dimostrano estrema abilità.
Io naturalmente sto al gioco, stranamente ho fiducia in questa donna e credo che la farò sfogare sperando che alla fine si conceda, spero solo che non siano solo mazzate, ci rimarrei davvero deluso.
Chiedo se è possibile un brech ma lei senza degnarmi di attenzioni mi blocca le braccia dietro la schiena con una fascetta.
Mi ordina di tirarmi su e sedermi sul letto, eseguo e cerco di intuire cosa ha in mente.
Le sento dire con un tono emozionato, voglio prima soddisfare la mia eccitazione e avvicinando il suo sesso al mio viso, al primo contatto con la mia lingua un secondo dopo copioso il suo umore mi inonda il viso.
Il suo umore ha un sapore che sconvolge i miei sensi, il calore del suo sesso è qualcosa di nuovo e meraviglioso, adesso posso essere sicuro di non sbagliare questa donna è pericolosamente fantastica.
Ma adesso mi sento pronto e ricaricate le energie con difficolta riesco a liberarmi dalle fascette e ponendomi su di lei la blocco, lei non oppone resistenza quasi aspettandoselo e con la sua complicità ci avvinghiamo in un amplesso animalesco.
Dopo aver goduto entrambi di quel momento meraviglioso siamo li a fissarci, la voglia è quella di capire l'uno dell'altra cosa aspettarci da questa nostra seconda esperienza.
Ma le sento sussurrare, quasi vergognandosi......ti amo!
Io credo mi stia venendo un infarto e non per quello che pensate, ma che cazzo hai detto, se mi odiavi sarei già morto!
Mi sorride bellissima e io ricambio, cazzo questa qui è la donna che ho sempre voluto e adesso non me la faccio scappare.
Fine
PS.
Scoprirò in seguito che non era sposata e che l'omaccione era un suo dipendente, il figlio è reale avuto da una relazione in giovane età.
Con assoluta sincerità mi ha confidato tutto della sua vita compresi i sotterfugi usati per uscire dalla povertà.
Sono passati sei anni ancora mi ama e io amo lei smisuratamente.
Il suo carattere è leggermente cambiato, diciamo che ho imparato a non farla incazzare.
Quando riesco a farla incazzare è il momento che poi sotto le sue grinfie è bellissimo chiedergli scusa.
 
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17 replies since 2/3/2024, 17:31   4901 views
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