| NOME: Victoria Dea CITTA': Bari PRATICHE: adorazione piedi, scarpe, sedere, ascelle, facesitting, poggiapiedi, footjob, bondage, immobilizzazione, frustate, torture capezzoli, posacenere umano, cane a quattro zampe, giochi con il cibo, strapon, spitting, feet cum licking. ETA': 25 anni DURATA DELL'INCONTRO: 1 ora sessione + ottimo social RATE. 100 rose ASPETTO: altezza 1,65 m., capelli corti, mora, occhi verdi, fisico curato e perfetto RISPETTO ACCORDI: foto reali e rispetto accordi presi LUOGO INCONTRO: B&B ATTREZZATURE: manette, guinzaglio, frusta, vibratore, rotolo per immobilizzare, pinze capezzoli, fallo per strapon PULIZIA: ottima pulizia del luogo e della persona DESCRIZIONE INCONTRO: Vi racconto la mia ultima sessione avuta con Victoria Dea qualche giorno fa. Appena entrato nell’appartamento, Dea Victoria mi ha accolto con un body e completino intimo, collant autoreggenti e tacchi a spillo tutti rigorosamente neri. Il mio sguardo però, come consuetudine, è stato fulminato dai suoi magnifici occhi verdi. La contemplazione della Dea è durata pochissimi istanti perché ha subito impartito l’ordine di spogliarmi completamente consentendomi soltanto l’utilizzo di un telo mare e delle ginocchiere. In modo deciso e perentorio, nonostante io sia (almeno inizialmente) un feticista e non uno slave, mi ha fatto mettere in ginocchio di spalle alla porta di una stanza e mi ha legato mani e piedi alla stessa porta, una volta bendato, ha consentito l’adorazione del suo magnifico corpo, iniziando dai piedi, passando dalle sue splendide gambe, continuando con il suo magnifico fondoschiena fino ad arrivare alle sue ascelle. La dea, accomodata su una sedia dinanzi a me, una volta sbendato, ha sfilato i collant neri ed in quel momento ha concesso che i suoi piedi diventassero le parti fondamentali da adorare. La stessa adorazione è diventata molto accurata, la mia lingua si è persa tra le dita dei sui piedi ed è proseguita baciando, leccando e succhiando. La Dea ha voluto vedere i suoi piedi sempre umidi della mia saliva, non mi ha mai acconsentito che fossero asciutti, pertanto, perentoriamente mi ordinava di inumidirli sempre di più mentre sbavavo dinanzi a tanta bellezza. Pensavo che la sessione avrebbe preso la piega abbastanza soft ed invece Victoria, approfittando del fatto che ero impossibilitato a muovermi, ha incominciato a frustrarmi ripetutamente la schiena ed il mio sedere. Non ancora soddisfatta del dolore inflittomi, ha liberato le mie mani mantenendo però i piedi legati alla porta e mi ha fatto sdraiare a pancia in giù. Ho quindi capito che ciò che mi promise qualche giorno prima sarebbe diventata una realtà, ovvero, subire lo strapon. Non riuscivo ad osservare i suoi movimenti a causa della posizione del mio viso che era rivolto verso terra ma ho intuito subito che stava indossando e lubrificando l’attrezzatura che a breve avrebbe penetrato e violato per la prima volta il mio ano. Dea Victoria ha intuito subito una mia piccola preoccupazione ed un pizzico di nervosismo che non avrebbe per niente agevolato la pratica, pertanto, per favorire la penetrazione, dopo aver indossato un guanto in lattice ha iniziato a penetrarmi con il suo dito per poi passare direttamente a farlo con il fallo dello strapon possedendomi completamente, simulando in quei momenti una naturale inversione dei sessi: come se Lei fosse un uomo che sodomizzava la sua donna, facendomi provare sensazioni alternanti di dolore e piacere. Victoria mi aveva preannunciato qualche minuto prima (mentre sbavavo ai suoi meravigliosi piedi) che non mi avrebbe fatto eiaculare in casa durante il nostro incontro, ma, avendole dato la mia disponibilità ad accompagnarla in palestra dopo la sessione, avrei dovuto raggiungere l’orgasmo nella mia auto masturbandomi pensando a Lei e all’oretta trascorsa insieme. Dea Victoria, soddisfatta dell’avvenuta mia sodomizzazione ha preparato la sua sigaretta con il tabacco, utilizzandomi prima come poggia piedi e successivamente come suo posacenere. A quel punto, ha assecondato una mia richiesta, volevo per la prima volta la sua saliva sui suoi splendidi piedi. Mi ha subito accontentato facendo scorrere delicatamente la saliva dalla sua bocca, alle sue gambe fino ad arrivare sui piedi. Lo ha fatto ripetutamente, ero ormai in estasi, sembravo in uno stato di trance, la mia mente era dominata, ripulire i suoi piedi dalla sua saliva è stata una vera e propria sottomissione, non mi aspettavo che avrebbe provocato in me un mix di umiliazione ed eccitazione. Non contenta, mi ha ripetutamente sputato in bocca più volte ed ho ripetutamente ingoiato la sua saliva. Nonostante buona parte della sessione sia stato legato mani e piedi, a Dea Victoria tutto ciò non è bastato, ha quindi preso un enorme rotolo di pellicola trasparente (di quelli utilizzati nei magazzini per imballare i bancali) e con la maestria degna del miglior magazziniere mi ha immobilizzato completamente ritagliando soltanto la mia parte più intima che non ha mai smesso di essere eretta dall’inizio al termine della sessione. Tale erezione ha indotto la Dea a preparare subito la successiva punizione: ha preso un enorme vibratore, lo ha legato al mio pene, lo ha azionato facendo in modo che la vibrazione stimolasse la parte più sensibile. Si è così seduta sul mio viso, nonostante mi mancasse il fiato, sarei rimasto in quella posizione per ore! Essere immobilizzato, avere Victoria su di me e sentire il suo odore più intimo sul mio viso provocava una enorme eccitazione, sembrava come se avessi perso totalmente le mie forze perché ormai ero soltanto un corpo svuotato della sua mente. Dopo questi attimi di intenso piacere, dopo aver slegato il vibratore dal mio pene e liberandomi parzialmente dall’imballaggio trasparente, Dea Victoria si è seduta a terra frontalmente tra le mie gambe aperte ed ha incominciato un intenso footjob. Per me che sono feticista è il massimo che avessi potuto desiderare anche se avrei dovuto rimandare il mio orgasmo in auto, così come ordinato dalla Dea . Ero però ben consapevole che difficilmente ci sarei riuscito, non raggiungendo facilmente l’orgasmo, l’impresa sarebbe stata proibitiva. Ogni tanto però la Mistress premia gli slave obbedienti e non avendo opposto resistenza a tutto ciò che mi è stato ordinato, a sorpresa, ha deciso di concedermi la possibilità di eiaculare in quel preciso istante. Seduto a terra, con la schiena semipoggiata su quella porta a cui sono stato legato gran parte della sessione, tra le gambe aperte di Dea Victoria che in piedi e dall’alto impartiva gli ultimi ordini, ho incominciato a dimenarmi in un intenso handjob fino all’ultimo colpo. Per me non è una cosa semplicissima: davanti a lei, davanti al suo sguardo, più accelero il movimento, più temo di non riuscirci fino a quando magicamente Dea Victoria ne inventa una delle sue: inizia dall’alto a far colare la saliva dalla sua bocca fino a farla cadere sulle mie parti intime e tra le mie mani. A quel punto tutto è diventato più facile, una volta ottenuto il massimo della lubrificazione grazie alla sua saliva, Victoria ha impartito l’ultimo suo ordine: “devi venire sulla pianta del mio piede e devi ripulirmelo tutto leccandolo ed ingoiandolo”. Nel giro di un paio di minuti tutto è stato compiuto alla perfezione e per la prima volta ho ingerito il mio seme reso più ingoiabile perché posato su quegli adorabili piedi. Conclusa la sessione, una volta lavato e rivestito ho atteso che la Miss facesse la doccia per poi accompagnarla in abiti sportivi in palestra.
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