Sire del Loto Bianco Forum BDSM & Fetish

Un duro lavoro: una lunga giornata!

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andybis
view post Posted on 27/9/2023, 19:15 by: andybis     +3   +1   -1
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tappetino per signora

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Per i miei silenti lettori, ecco la seconda parte su tre del racconto. Il pezzo della milf è stato interamente prodotto non da me ma con uno stile notevole e ben scritto!


Dopo alcune ore ed almeno altre 5 clienti che hanno usato il mio servizio, inizio ad essere un pò stanco, muovo un po' il collo e le mani che sono libere ma sotto il livello del marciapiede.
In quel momento arriva una nuova cliente, alzo lo sguardo, deve essere straniera, ha ai piedi delle decolletè chiare con tacco. Si siede e me le appoggia in faccia, senza togliersele.
- Mi scusi...-un tacco è sulla guancia, molto vicino agli occhi
-Che vuoi?
Ha un accento straniero, forse è rumena.
-Sono un leccapiedi e...
-Si, lo so. E questi sono miei piedi, tu una cosa devi fare, sai quale è?
-Miss, io intendevo...
-Tu non vuoi leccare?
-Io si, lecco i piedi ma...
-Bene, allora comincia subito, bene bene, pulisci bene. Tira fuori lingua -dice, alzando la suola.
Non se le vuole togliere, provo un secondo ad insistere, lei mi guarda dall'alto e mi pianta un tacco nella guancia.
-Preferisci così? Vuoi tacchi in faccia e suole che si puliscono come zerbino? Per me va bene lo stesso.
Mi passa la suola sulla faccia, affonda apposta il tacco per farmi male, io cerco di sottrarmi ma il collare mi impedisce ogni movimento. Si ferma.
-Allora tu pronto a leccare?
Io le osservo la suola, allungo la lingua ed inizio a pulirgliela.
-Bene, tu leccapiedi, tu devi leccare piedi, nessuna storia se no altro tacco in faccia!
Ogni tanto mentre mi muovo li sotto, osservo i suoi tacchi, fino a che ne alza uno e mi stampa una taccata sulla guancia, ferendomi.
-Basta, tu buono a nulla!
Va via, non mi lascia nulla, riesco a vedere che ha delle gambe molto belle, sento qualche goccia di sangue dalla guancia ferita.

Ad inizio pomeriggio attendo con ansia l'arrivo della inserviente, dovrei avere una pausa per rinfrescarmi e mangiare qualcosa, inutilmente aspetto ma davanti a me passano solo tante donne e tante clienti, il mio unico nutrimento è quello che trovo sotto i piedi delle clienti. Improvvisamente mi trovo davanti dei piedi piuttosto sporchi, lo smalto nero.
E' la cliente di stamattina, la barefooter, la riconosco. Ora la posso vedere un po meglio, nessuno ha messo a posto la copertura : sembra giovane, capelli lunghi colorati di verde, mi è sembrato di vedere dei piercing.
- Ora sfigato dovrai metterci un po' più di impegno di stamattina! Forza, muovi sta cazzo di lingua!
Subito bevo un po di lozione rinfrescante e mi metto al lavoro. Ha camminato buona parte del mattino a piedi nudi, ora sono parecchio sporchi e per quanto cerchi di pulirglieli, restano poco puliti. Inizia a sfregarseli sulla faccia, usandomela come straccetto, riempendomela di saliva e sporco, si fa succhiare tra le dita dei piedi e poi di nuovo sotto la pianta. Non lo fa in modo violento ma si diverte a guardarmi faticare mentre le pulisco i piedi.
- Ah ah! Ora sei ridotto uno schifo, lo sai? E sai il bello? Nessuno verrà a pulirti fino a stasera, non ti dispiace restare cosi tutto il giorno?
Non le rispondo.
- Beh, dai, hai ragione, magari una pulita te la do.
Mi sputa in faccia e poi con lo straccio finge di pulirmi, usando i suoi piedi.
- Ecco, ora fai schifo come prima. Stai tranquillo che più tardi passo ancora a trovarti, ahah!
Mi tira una pedata.
- Ti conviene memorizzare i miei piedi, li vedrai molto spesso!
E se ne va, tirandomi un'altra pedata di pianta.

Ho solo 2 minuti di pausa e ancora dolorante per la pedata ricevuta vedo arrivare la nuova cliente. È una donna di circa 50 anni, magra, bel fisico, una vera milf. Indossa sandali alla schiava. Appena si siede mi piazza la suola davanti alla faccia.
Per caso lecchi anche le suole?
È la seconda cliente oggi che vuole farsi leccare le suole, ho ancora in mente l’incontro con la rumena poco prima.
- In realtà lecco solo piedi.
Guardo la donna ed è veramente bella, so che non potrò oppormi al suo volere.
- Però se vuole per lei posso fare un’eccezione.
Vedo che però sta già iniziando a togliersi i sandali, sfilando lentamente i lacci che le arrivano poco oltre la caviglia.
-Ci penso un po’, hanno bisogno di una bella pulita, li ho comprati 2 anni fa, li metto spesso e non li ho mai lavati… ma intanto leccami i piedi!
Mi mette i piedi a pochi cm dal viso. Una rapida bevuta dal liquido rinfrescante e inizio a leccarle i talloni, per poi proseguire sulle piante. Non sono molto sudate ma un po’ polverose, un classico con questo tipo di sandali.
-ah bravo, continua così. Sai, lavoro qui vicino all’ufficio tributi e sto spesso in piedi durante il giorno. Tra l’altro mi occupo di controllare i pagamenti del canone d’affitto per la vostra buca al comune, pensa!
Di fronte al complimento e dopo aver realizzato dove lavora, mi impegno ancora di più, passando la lingua su tutta la pianta e sotto le dita.
-Bene. Non dovrebbero esserci problemi, per me è il primo giorno...
-Non mi risulta proprio, questa buca è in ritardo nei pagamenti di almeno...se non ricordo male...4 o 5 giorni...
-Ma deve essere chi c'era prima di me...
-Oh ma non importa, se hai letto bene il contratto si parla di buca e non di chi c'è dentro. Non lo hai letto vero?
Lei mi guarda ridacchiando mentre ricomincio a leccare.
-Stai tranquillo, c’è qualche giorno di tolleranza, ma al settimo giorno i leccapiedi morosi vengono impiegati come tappetini per scrivania per le dipendenti comunali. Nel mio ufficio siamo in 4 ed ogni collega ha il suo!
Non mostro reazione pensando ai colleghi morosi costretti a fare da tappeti sotto le scarpe delle dipendenti, un lavoro sicuramente duro.
Tra una leccata e l’altra continuo a osservare la donna ed è veramente bella, una sorta di Keira Knightley 50enne, di viso me la ricorda molto. Penso a quanto sarebbe bello diventare il suo leccapiedi e schiavo personale. Trovo quindi la forza di propormi come tale, visto che, a parte le rimostranze, la donna sembra di buon umore.
-Scusi la domanda, ma mi chiedevo se Lei stesse cercando un leccapiedi personale.
Mi aspetto di ricevere una pedata in faccia e invece la donna mi guarda e inizia a ridere.
-Guarda, non sai quanto mi servirebbe! Ho 2 figlie a casa di 20 e 22 anni che fanno entrambe l’università, ne avrebbero veramente bisogno! Però ora non saprei proprio dove metterti!
La risposta un po’ mi deprime, anche se sapevo che era difficile un po’ ci avevo sperato, ma il mio futuro sembra ancora destinato a questa buca. La donna mi toglie i piedi dalla faccia e se li esamina.
-Hai fatto proprio un gran bel lavoro!
Poi guarda l’orologio ed esclama – Cavolo, si è fatto tardi, devo scappare! E inizia ad infilarsi nuovamente i sandali.
Ho le dita dei suoi piedi a pochi centimetri dalla faccia mentre si lega i lacci fin sopra la caviglia, mi ricordo la richiesta che mi ha fatto all’inizio e considerando la sua bellezza e i lavoro importante che svolge, so che non c’è possibilità che non gliela ricordi.
-Guardi, se vuole sempre farsi pulire le suole, sono pronto. E tiro fuori la lingua, in attesa.
Lei mi guarda e fa
-ah certo, mi stavo scordando!
Termina di legarsi i lacci dei sandali e inizia a strofinarmi la suola sulla lingua. Il movimento è abbastanza forte e sento la lingua in fiamme mentre continua a strofinare avanti e indietro. La suola è dura, mi fa un po’ male, ma sento il leggero strato di polvere e sporco finirmi sempre più sulla lingua. Soddisfatta con una suola, passa all’altra. Ho un millisecondo per ingoiare prima che cambi piede, il sapore è pessimo, ma non posso dire nulla. Finito il procedimento anche con l’altra scarpa, mi lascia la mancia e se ne va. 1 solo euro. Sono un po’ deluso, la donna era rimasta soddisfatta e le ho anche leccato le suole come extra, speravo in qualcosa di più, ma fa parte del rischio del nostro lavoro, non posso farci nulla.

Ho bisogno di soldi, non credo riuscirei a sopportare di fare da zerbino all'ufficio.
Un gran colpo di fortuna mi capita un paio di clienti successive.
La riconosco: è una conduttrice televisiva famosa, si chiama Giorgia se non ricordo male, ne sono sempre stato un fan. E' vestita leggera ma elegante, una camicetta leggera, una gonna estiva e ai piedi un paio di scarpe chiuse tipo mocassino.
Appoggia le borse a terra, deve essere andata a fare shopping, attendo con trepidazione che inizi ad usarmi ed ho un vero e proprio fremito di eccitazione quando inizia a sfilarsi le scarpe.
Non mi guarda nè mi parla, so che cosa devo fare e, visto il personaggio famoso, cerco di farlo al meglio. Inizio a baciarle il tallone nudo, sento un forte aroma di sudore e cuoio per la calzatura chiusa. Le rinfresco i piedi col mio massaggio orale lungo tutta la pianta, se la fa leccare lungamente per non meno di dieci minuti. Dopo quel tempo mi mostra le dita, come se fosse ormai abituata ad usare gli schiavetti sotto scrivania, gliele succhio una ad una, passando il naso tra ogni dito e cercando di rendere il piu piacevole possibile la sua esperienza.
Senza una parola si rimette le scarpe, la osservo ancora desideroso mentre i suoi piedi entrano dentro, lei alza una suola, se la pulisce sulla mia faccia e cosi con l'altra e se ne va.
Speravo in una grossa mancia. Qualche centesimo di euro.

Non vedo l'inserviente per l'intera giornata, sono davvero sfinito a forza di leccare piedi, sono sporco e ho addosso l'odore di molte di loro, inizio quasi a delirare, continuando a vedere dinanzi a me solo piedi, nient'altro che piedi, come se non vi fosse mai stato null'altro.
L'ennesima cliente, piedi nudi in sandali estivi, non guardo nemmeno chi è.
Me li mette davanti alla bocca, glieli bacio, sono stanco, non penso di riuscire a fare altro.
- Basta piedi, per favore....-la supplico
Nemmeno mi guarda, insiste, porgendomi la pianta. Gliela lecco debolmente,
-Per favore, ho sete e fame....basta piedi, per favore...
La guardo, vedo che non mi ha capito, è una giovane cinese, ha il piede appena sollevato sopra la mia faccia, come se fosse in attesa. Fa segno con la lingua, muovendo il piede avanti ed indietro.
Non ho altra scelta e per l'ennesima volta lecco i piedi nudi di una perfetta sconosciuta, una delle tante donne che sono passate da me oggi. Mi viene quasi male a forza di leccare, ma continuo a leccarle i piedi, fino a che non decide che ne ha a sufficienza.
Appena se ne va chiudo gli occhi.
 
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