L'inizio

La zia sadica ci sta bene

Sono impegnato a passare l'aspirapolvere..
Manca ancora un'oretta per il suo ritorno
Mentre pulisco canticchio una canzone,mi aiuta a concentrarmi meglio..
Spengo l'aspirapolvere per svuotarlo e sento
" schiavooo dove sei?".
Mi domando tra me e me " sogno?"..
Com'è possibile che sia già tornata..mi affaccio dalle scale e la vedo,in tutta la sua superiorità che aspetta davanti alla porta..
"Schiavooo?"
Cavolo,corro immediatamente a inginocchiarmi per salutarla
La raggiungo e mi inginocchio
"Scusi padrona non l'ho se tita arrivare" e le bacio le scarpe.
Un bellissimo paio di stivaletti,portati con I jeans e una giacca
"Oggi sono tornata prima"
Continuo a baciarle I stivaletti
"Padrona,non le ho messo nenache le ciabattine a riscaldare sul termosifone "
Smetto di baciare e mi metto fronte al pavimento proprio davanti alla punta dei suoi stivaletti.
Lei,dopo un attimo di silenzio, " Tranquillo,ho staccato prima e non potevi saperlo "Alza il piede destro e me lo appoggia sulla nuca,facendo pressione e schiacciandomi la fronte al pavimento
" grazie padrona "
Rimane qualche minuto così.. aumentando di tanto in tanto la pressione,ed esercitando tutta la sua superiorità
Allenta leggermente la pressione e " sono tornata prima,perché domani devo partite,ho un corso fuori città che durara una mesata"
Ri aumenta la pressione..ora ho anche il naso a contatto con il pavimento
Comincio a sentire un po di dolore,ma niente a confronto di quanto appena sentito.
Rimango in silenzio
Solo al pensiero che per un mese non potrò stare ai suoi piedi, mi fa piangere..
"Hai capito quello che ho detto?" E leva completamente il piede da sopra la testa
Rimanendo con la testa bassa le rispondo "si padrona"
" eh non dici niente?"
Si abbassa e con una mano mi prende per i capelli facendomi alzare la testa
La alzo,sembra quasi arrabbiata,mi guarda negli occhi e " Ah ma hai gli occhi lucidi"
Lascia la presa sui capelli,e torno con la testa bassa
"Si padrona,solo al pensiero di poterla servire mi fa gonfiare gli occhi di lacrime"...un attimo di pausa e aggiungo " scusi"
" dispiace anche a me,però ora vammi a prendere le ciabattine "
Quel dispiace anche a me,mi fa ancor più emozionare e mi rende sempre più orgoglioso del mio ruolo, un ultimo bacio agli stivaletti e vado a prendere le ciabattine
Intanto lei va a sedersi sul divano
Torno con le ciabattine in mano
Mi inginocchio e con il suo permesso le sfilo I stivaletti, tenuti su dalla mattina
Li sfilo e mi concede il rivileggio di annusarli..
Il profumo è intenso e mi riempe di felicità le narici e non solo.
Mentre annuso,in ginocchio,lei con la punta del piede destro va a cercare il contatto con la gabbietta..
Lo trova e un.brivido mi corre lungo il corpo
Si mette le ciabattine e " porta a posto le scarpe,poi portami in camera le valige "
"Si padrona"
Delicatamente e con la bocca prendi gli stivali e le riporto nella scarpiera.. poi prendo le valige e la raggiungo in camera
È seduta sul letto,mi inginocchio e apro le valige, mettendole sul.letto
Apro tutte le ante dell'armadio,le osserva e poi mi dice uno ad uno i panni da mettere dentro..
"La maglia rosa "
La prendo e la sistemo dentro
"Quella verde" e così via fino ad riempire due valige.
Premo per chiudere la zip e poi mi Inginocchio davanti a lei
" padron"
Mi interrompe e " shh prendi il borsone,che andiamo a preparare le scarpe"
Annuisco,prendo il borsone e andiamo davanti alla cabine armadio adibita a scarpiera, la apro..
Lei mi indica le scarpe da prendere,io le prendo,le.bacio e le sistemo dentro al borsone
Chiudo il borsone..e mi prosto a lei
Le.ciabattine lasciano vedere le sue dita smaltate e velate..
Le bacio..
Porto le valige e il borsone nel.corridio
La padrona intanto si rilassa..e alzando leggermente il jeans sfila i gambaletti,restando con i piedi nudi
"Vieni pulirmi I piedi"
Poso la pesante valigia e "corro"a prostrarmi.
Mi sdraio pancia in sotto
Il tocco della gabbietta sul.pavimento le strappa un sorriso
E inzio a leccare,la lingua scorre lungo la via della felicità..e mentre Lecco,mi dimentico che da domani e per un mese non li potrò leccare.
Un.brivido mi attraversa..è di felicità
" Ah non ti ho detto,che fa domani e fino a quando non tornerò, sarai al servizio e obbedirai a zia"
Ride
Continuo a leccare

Edited by max92 - 9/12/2023, 13:02

Le Lecco e coccolo i piedi, lei si rilassa..dopo una giornata di lavoro
Al suo cospetto così, ci starei per ore e ore..
Il silenzio a volte viene interrotto dal tocco della gabbietta sul pavimento,
Non so perché ma ogni volta le strappa un sorriso,che ovviamente mi rende ancor più orgoglioso portarla
Con un.calcetto mi allontana
"Prendi la mascherina "
Come un cagnolino vado a prendere la mascherina, appena in bagno
Torno,abbasso lo sguardo e gliela consegno..
Lei la prende e me la infila
Si alza in piedi e si leva k jeans..
"Sdraiati"
Mi sdraio a terra,ho la mascherina e si toglie anche le mutandine, prima di posarle li vicino, me le passa sul.viso..
Sento il loro profumo
"Ti piace " chiede ridendo
" si padrona" e aggiungo anche jn " grazie "
L'odore mi fa gonfiare il pene,sempre tenuto sotto controllo dalla gabbietta, come giusto che sia
Poi " apri la bocca"
Apro la bocca e attendo..in quei pochi secondi si susseguono tante emozioni..poi arriva il getto caldo..
Inghiottiso e mando giu..quando non riesco di ferma e mi da il tempo..
Finisce..si muove e le ultime goccioline mi vanno per tutta la faccia
Si rimette le mutandine e mi leva la mascherina
Io sono li disteso a terra,fermo..Con gambe e braccia aperte.. mi fissa negli occhi.. e poi lascia cadere una colata della sua saliva..apro la bocca e la prendo tutta
"Praparami un tazza di latte,con qualche biscotto..stasera voglio mangiare così"
" si padrona"
Mi alzo,vado in bagno e mi do una sciacquata al.viso,levando le sue preziose goccioline
Poi vado in cucina e le preparato quanto richiesto
Poco tempo e il latte è bello fumante nella tazza,sul vassoio metto anche un pacchetto di biscotti al cioccolato e uno al pistacchio,i suoi preferiti
Glielo servo,lei ancora seduta sul divano..
" no no appoggia sul tavolo e mettiti giù a far da sgabello
Appoggio sul tavolo e prima di mettermi giù a farle da sgabello, le accendo una candela che posiziono al centro del tavolo..Profumano tutta la stanza in poco tempo..
Mi metto giù, di fronte al tavolo,lei si alza,infila le ciabattine,raccoglie i gambaletti e si viene a sedersi sulla mia schiena
Allunga la mano,mi mette i gambaleti davanti alla bocca e " tu mangi questi" apro la bocca e me le infila dentro
Sorride
Inizia a mangiare
Il suo peso comincia a farsi sentire...ma resisto,le sue calze in bocca mi aiutano tantissimo
Il suo odore e sapore
Si alza e tornano verso il divano " sparecchia,ah lascia la candela accesa"
Prendo la tazza..e la porto in cucina
" vado a letto domani mattina sveglia all 5".
"Ok padrona" le rispondo in modo quasi incomprensibile
Le bacio I piedi per salutarla
" per.stanotte ti concedo di dormire in casa e levati le calze dalla bocca"
Le levo e la ringrazio in modo chiaro
Porto le calze,ormai pieni di saliva,nelle ceste dei panno da lavare.. spengo le luci e passando davanti la porta della sua camera,mi inchino e la vedo ,come una regina sotto le coperte
Mi vado ad accucciare sul tappetino in salone
Prendo sonno e in pochissimo tempo sento la sveglia suonare.
La padrona è sveglia seduta sul letto,
La raggiungo, mi.da il.permesso di entrare nella sua camera e striscio fino ai sui piedi
Con uno schiocco di dita,mi permette di baciarli e salutarla
Si veste in modo comodo,un apio di leggins, un felpone e ai piedi le vans,che lasciano scoperta la caviglia dove dondola una bellissima ed elegante cavigliera
Carico pe valige in macchina
Le apro lo sportello dietro,si siede e le richiudo
Mi vado a metter un paio di pantaloni e una felpa..
Salgo in macchina e partiamo
"Andiamoda zia"
Raggiungiamo casa della signora zia
In un palazzo,è mattina preso e non c'è nessuno,mi posso inginocchiare per aprirle e richiudere lo sportello..
Citofono e ci apre
Arrivati davanti alla porta,con uno schiocco di dita mi ordina di inginocchiarmi
La zia apre
E si abbracciano
Poi mi guarda e la saluto " buongiorno signora" mentre mi chino per baciarle le scarpe
Entriamo
La padrona " abbassati i pantaloni, in modo.che si vede la gabbietta
Obbedisco e me li abbasso,mettendo il pene ingabbiato e lempalle a loro completa disposizione
La padrona tiro fiori la chiavetta dalla borsetta e la consegna alla zia
"Ora lo controlli tu"
Scoppiano a ridere
E la zia mi rifila subito subito un forte calcio
" grazie Signora"
" ora alzati e andiamo.che si fa tardi" interrompe la padrona
Mi ritiro su I pantaloni e mi vado a inginocchiarmi per aprirle lo sportello
Prima quello della.padrona e poi quello della zia.
Arriviamo in stazione,scaricale valige e acconpagno la padrona fin dove si può.
Arrivato al limite
La guardo con gli occhi lucidi,lei mi.fissa e poi con la mano destro va a prendere la punta della gabbietta, ben nascosta sotto i pantaloni,
La tira e la.strattona
"Mi raccomando non farmi fare brutta figura r non far arrabbiare zia"
Ride
"Padrona no quello mai" riferendomi al farle fare una brutta figura
Sorride e a me scende una lacrima
Mi da uno schiaffetto sulla gabbietta e poi porta la mano vicino alla mia bocc,per farsela baciare
La.bacio
E sale sul treno
Raggiungo la.signora,rimasta un po più indietro
Mi avvicino e mi fa " stai piangendo?,hai gli occhi lucidi"
"Signor.." e mi interrompe
" adesso ti faccio piangere io...dal dolore però " e ride
Si incammina e la.seguo..
Non so cosa mi aspetterà, ho un po di paura mista ad anzia,
Ma anche questo eunuchi ordine della padrona a cui devo obbedire

Arriviamo a casa
Apre la.pprta ed entra,io la seguo,automaticamente mi viene da abbassare lo.sguardo..
Lei senza neanche girarsi e con un tono di voce diventato molto più autoritario " spogliati,e metti i panni vicino la porta "
Mi spoglio e piengandoli sistemo i miei panni dove ha indicato
Sono nudo,vestito solo del collare e della gabbietta, mi inginocchio si volta e guardandomi
"No no leva pure la gabbietta,lo voglio vedere" e sorride
Mi lancia la chiavetta
Sempre con lo sguardo basso,raccolto la chiavetta e mi sfilo la gabbietta
Anche se la considero indispensabile quando si è a servizio,obbedisco al nuovo ordine e lampevo,l'appoggio vicino ai panni
'Ohh molto meglio cosi, guarda come cresce" continua a ridere
In ginocchio e senza gabbietta, il pene accenna un erezione
E le sue parole non fanno altro che aumentare il mio imbarazzo
"Suguimi"
La seguo e facciamo un tuor della casa,piccola ma ben sistemata
" questa fai subito per prulirla"
Annuisco con la testa
"Sdraiati"
Mi.sdraio e alzando un piede me lo mette sopra la.faccia..
"Che dici sono sporche le.suole?"
Mi prendo qualche secondo, le fisso e poi " si signora,molto"
Sono molto sporche e consumate
Abbassa il piede e " è allora cosa aspetti per pulirle?"
Tiro fuori la lingua e inizio, e dopo appena due passate ho la lingua già nerissima
Il pene intanto senza gabbietta mi diventa duro
Se ne accorge e cerca di colpirlo con dei sputi, senza però aver successo
Continuo a passare la lingua su quelle suole, tanto sporche e polverose da farmi venire dei colpi di tosse
Con non poca difficoltà riesco a pulirle in modo quasi accettabile
Uno sputo va assegno, colpendo la punta del pene,sento la calda e preziosa saliva che cola
Si allunga e prende una sedia,la avvicina e so siede
Alza nuovamente i piedi e si sfila le.scarpe
Ora i suoi piedi, leggermente sudati e odorosi, sono giustamente appoggia sopra la mia faccia..
Il pene intanto sempre più duro..
Si alza e "vediamo se riesce a tener il pese delle.scarpe" e ne " appende" una.. poi prende l'altra e fa lo stesso..
Non regge il pese e si piega da una parte,sotto le sue risate..
"Non è capace nenache di tener su le.scarpe fa benea tenerlo sempre chiuso"..
Ritorna con i piedi sul viso
"Lecca"
Inizio a leccare,il pedo delle scarpe non permette l'erezione
Lecco I piedi con I calzini..
All'improvviso li leva e " devo andare in bagno"
Mi agitonun po..chiudo gli occhi e apro la.bocca.
In attesa dei suoi preziosi frutti..
Invece si alza e si dirige verso il bagno..
Io rimango così..a bocca aperta e con il pene che spinge sotto le sue scarpe

Eh si

Torna dopo qualche minuto,io sono ancora lì con la bocca aperta
Si risiede e senza darmi troppa considerazione mi rimette i piedi sul viso
"Lecca"
Lecco I calzini dopo pochissimo,uno alla volta li sfila,poggiando I suoi piedi nudi
L'odore diventa più importate, senza calzini.
"Forza fuori la lingua "
Obbedisco e inizio a passare la lingua dalla pianta
A differenza di quella della padrona,la sua pianta è molto meno morbida specialmente poco prima delle dita,dove camminando esercita più pressione
Lecco e cerco di ammorbidirla,purtroppo senza successo
Con il suo permesso,passo alle dita,leccandole una ad una
Lei sembra gradire,Lecco e bacio qui piedi vissuti,deduco più attenzioni sulle parti segnate delle scarpe..
E sembra gradire tantissimo
" ti ha insegnato proprio bene la.padrona"
" si signora,non potevo desiderare di meglio"
È passato davvero poco,ma gia mi manca
"Va bene basta cosi"
Do un ultimo bacio al mignolino e poi leva i piedi e si alza..
La.seguo con lo sguardo e inizia a spogliarsi..
Rimango immobile disteso a terra,le sue scarpe ancora riescono a mascherare e a trattenere l'erezione
Si spoglia concretamente, leva anche le mutandine e il reggiseno,lasciando in bella vista il suo sebo prosperoso
Sono un po imbarazzato e cerco di non guardarla..
Fa qualche passo,e si mette sopra ,con i piedi mi blocca la testa ,in modo da tenerla fissa con lo sguardo in alto ad ammirare la sua patata
"Ti piace?...la padrona te l'hai mai fatta vedere? E scoppia a ridere
Non so cosa rispondere
Mi prendo qualche secondo e il respiro mi si fa più veloce e corto
"Sono solo il suo schiavo"
Riesco a pronunciare un modo veloce e agitato
Piegando le ginocchia si abbassa,ora cell ho a pochissimi centimetri credo che se tiro giri la lingua,la posso addirittura toccare
Sento il suo profumo..
L'eccitazione è massima, tanto da vincere anche il peso delle scarpe che cadono da una parte,
"E fa bene,perché tu te la puoi scordare " e si rialza e guardandomi il pene
" ma non ti vergogni?"
Non rispondo,ma tra me e me ni rispondo di sì
Si riabbassa,concedendomi la possibilità di annusarla un'altra volta
" Annusa,quello puoi fare"
Pochi secondi e si rialza
Rimango immobile,il pene sempre più in tuto,al limite prima di sbavare..
Si allontana
Torna dopo qualche istante con il mano delle cinte
Si avvicina e con un calcetto fa unire le.gambe,si china e mi passa una cinta all'altezza delle caviglie..la tira e la blocc in modo da tenerle unite..
Un'altra me la metto Poso sopra il ginocchio e l'ultima all'altezza della pancia,bloccando anche le braccia tenute distese e attaccate al corpo
Gambe e braccia bloccate strette al corpo,l'unica cosa che riesco a muovere e la testa e i pene,che si muove pulsano verso lalto
Si alza e guarda soddisfatta il lavoro
Raccoglie le mutandine e me le mettw sulla.faccia..
Va all'altra stanza
Quasi urlando,per farsi sentire " non capisco perché l'attuale padrona non ti frusta mai..gli l'ho detto tante volte che è rilassante ed educativo"
Quasi tremo a sentir quelle parole
Treno del tutto quando la.vedo arrivare con,almeno un paio di fruste in mano
Mi guarda e con tono autoritario e superiore " tremi?..all'inizio è normale..fattelo passare che mi volgio diverte e rilassare"
Faccio cenno di si con la.testa
Un attimo di silenzio e poi inizia a far danzare la.frusta,
Inizia da quella che mi sembra sia la più grossa di diametro..
Al contatto con la mia pelle,oltre ad una sensazione di dolore e bruciore,lascia un segno ben evidente..
Si diverte e rilassare,ride
Puoi prende quella più fina,concentra i colpi in zona pene,che indifeso dondola sotto i suoi colpi
Ma molto male,m riesco a non urlare
I suoi sani volteggiano a secondo dei movimenti..
Sono bloccato,immobilizzato mi colpisce con violenza
L'erezione ormai passata,lascia il posto ai segni rossi..sempre più evidenti
In un momento di riposo riesco a dire con voce tremolante e provata
'Grazie per rendermi uno schiavo migliore al ritorno delle padrona"

Immobile a subire i baci della.frusta
Legato,la signora continua alternado un ritmo poi veloce a momenti con più pause
Mette della musica di sottofondo..si sta rilassando e divertendo
I segni rossi sono sempre più evidenti..e anzi all'altezza del pene si sono unite in una sola grande strisciata rossa
Mi brucia e mi fa male
Posa la frusta e si avvicina
"Non ti è venuta sete?"
Si abbassa e apro la.bocca
Un getto caldo forte e continuo mi riempe la bocca..
Mando giù ma il flusso è più forte e potente,e alla fine inevitabilmente cade sul pavimento
Si alza e con il piede mi gira a pancia in sotto
" leccala per terra" e inizio a leccare quel prezioso liquido caduto a terra.
Lei mi mette un piede sulla nuca e mi guida indicandomi dove leccare
Trovo un po di sollievo al contanto dei segni con il freddo pavimento
Calma il senso di bruciore
Finito di leccare il pavimento, riprende la frusta inizia a disegnarmi la schiena
I primo colori sono leggeri e poi aumenta piano piano
I colpi sembrano seguire il ritmo della musica in sottofondo..
Lo.squillo del cellulare interrompe il ritmo,lei si ferma abbassa la musica
" oh è la tua padrona" Sorride e mette il vivavoce
Io sono li sdraiato a pancia sotto con la.fronte ban attaccata al pavimento
Si avvicina e mi mette un piedi sulla nuca,spingendosi ancor di più sul pavimento
Si salutano
" ciao "
"Ciao allora sei arrivata tutto ok?"
" si zia arrivata e tutto ok..te come va ? Con lo schiavo?"
Domanda incuriosita e forse preoccupata la padrona
" tutto bene tutto bene,lo schiavo bene ora e di la che lava a terra,ah forse per quando torni avrà dei segni"
La Sento che ride,quanto mi è mancata
"Mmm fammi pensare...frusta?"
Entrambe si lasciano a una grande risata
" eh si,lo sai che mi rilassa"
" si tranquilla zia,lo so..fai bene almeno aumenta anche la resistenza "
" eh si anche se devo dire è abbastanza resistente"
"Ora ti lascio si sentiamo più tardi"
E la zia le risponde " a dopo ciao " salutando
Attaccata e mentre va ad appoggiare il telefono sul tavolo " hai sentito la padrona? Dice che faccio bene"
" si signora "
Lascia il telefono e riprende la frusta
Continuando a colpire la schiena e sui glutei
Cambia frusta e questa è molto più dolorosa,ogni colpo lo sento w mi vien voglia quasi di urlare
Brucia tanto..smesso e con un altro calcetto mi fa girare..
Con la schiena sul pavimento,trovo un po di sollievo..
Lei si avvicina e si china,posso rivedere i suoi seni e la sua vagina
Comincia a passare il palmo da.mamo sulla mia pancia,girando intorno al pene, adagiato sulle strette cosce
Il bruciore,che era quasi scomparso,al tocco della.mano ritorna
" ahh che sensazione i segni sotto il palmo della mano"
Continua a massaggiare
Dopo pochi minuti,si alza e " sono sudata,lecca"
E mi avvicina alla.boca il suo piede destro
Lecco e il sudore mischiato alla polvere del pavimento
"Mi vado a fare una doccia"
Sposta i piedi e se ne va verso il bagno
Spengo la luce
Io sono li fermo,immobili e legato al pavimento e adesso anche al buoi
Sento l'acqua scorrere,
il.freddo pavimento mi aiuta con il bruciore
Penso alla padrona

Grazie

La signora si fa la doccia
Immobile sul pavimento sono li che ripenso alle frustate e al suo sguardo mentre le dava
Severo,serie e tremendamente soddisfatto
Non sento più l'acqua della doccia,avrà finito
Poco dopo la sento arrivata, sento I suoi passi ,il rumore delle I fradito con i piedi bagnati
Si avvicina
L'accappatoio è tenuto aperto,permettendomi di ammirare il suo seno
Tengo però lo sguardo il più possibile basso,concentrandolo sui piedi..
"Come stai?"
Si china e con una mano mi sfiora una coscia prima e poi la pancia,facendo aumentare il bruciore
Si rialza e sento le goccioline d'acqua addosso..
Con un filo di voce e anche tremolante le rispondo " bene signora"
Avvicina il piede e mi da il permesso di baciarlo
Lo bacio
" Mi vado a vestire "
Rimangono nuovamente solo,con i miei pensieri
Chiudo gli occhi e penso alla Padrona,chissà cosa starà facendo,magari ha bisogno di riscaldarsi I piedini o semplicemente che gli vengano lucidate le scarpe
E mi viene anche il dubbio e la paura che possa trovare qualcun'altro migliore di me
Sento il ticchettio dei tacchi,apro gli occhi
La.signora è tornata,vestita con una paio di stivali alti fin quasi al ginocchio, delle calze coprenti e dei pantaloncini,con una maglietta che le dona molto
"Sono venuta a controllare, prima di uscire"
Si china
Sono fermo, ho ancora le cinte che mi impediscono di muovermi..
Con due dita mi alza il pene,lo controlla e " dai ancora qualche pezzetto non rosso c'è rimasto ahah"
Poi lo lascia ricadere,moscio e molto dolorante, si adagia sulle palle,tenute tra le cosce strette e parzialmente risparmiate dalle.frustate
Si rialza e
" come sto?" Facendo un giro su se stessa
Alzo lo sguardo e "molto.bene signora "
Lo riabbasso,portandolo al livello dei suoi stivali..
Avvicina i piedi e le bacio sugli stivali
"Io esco...se ti viene fame,ti ho messo delle fette biscottate e una ciotolina d'acqua in cucina..ci devi andare strisciando però ",
Ahah e sorride come a sottolineare il fatto di essere legato
Annusoco con la.testa e pronuncio un " grazie"
Spenge la luce ed esce..
Rimango al buoi e tornano i pensieri..mi arriva anche un po di fame..
Provo a strisciare, ma l'attrito con il pavimento e il movimento mi fa arrivare il dolore e bruciore a livelli quasi insopportabili..
Riesco a fare 1-2 metri e poi mi blocco..
Scoppio in un pianto liberatorio
Ma è la mia natura e lo devo accettare
Mi manca tanto la padrona
Dopo qualche ora che sono li riprovo nuovamente a raggiungere le fette biscottate
Mentre striscio..torna la signora
Accende la luce e scoppia a ridere..
"Striscia Striscia "
"Non c'è la faccio signora, mi fa male "
" ahah lo so"
Prende un sedia e la posiziona a qualche metto di distanza da me
Si siede e sfila i stivali.
" Vieni ad annusarmi i piedi,subito altrimenti riprendo la frusta"
Solo a sentirla nominare mi viene da tremare.
Stringo I denti e striscio verso di lei.. quando sono pochi centimetri,già sento il profumo,
Si alza e si allontana ancora di un paio di metri
Non mi fermo,stringo I denti e continui..
Il dolore è il bruciore è tanto..
Ma le obbedisco
E finalmente,quasi con le lacrime,Arrivo ai suoi piedi
Li annuso
Si alza e va al letto,senza darmi la possibilità di leccarli o baciarli
Rimango li fermo..
Mi manca tanto la padrona

E non è proprio facile facile