L'inizio

Passa qualche giorno..
È metà mattina mi arriva un messaggio " Vieni alle 14 così andiamo a prendere gli stivali"
Non ho il tempo per rispondere che subito ne arriva un'altro " Ah ovviamente con la macchina"
Rispondo con un " si padrona come desidera, grazie"
Fortunatamente sono abbastanza libero e porto subito a lavare la macchina,è la prima volta che usciamo "insieme" e vorrei fosse tutto perfetto
Torno a casa e mi vesto,ancora manca un po,ma mi prende l ansia,sono agitato ma soprattutto emozionato
Anche se fuori le temperature non sono tra le più calde,decido di metter una camicia da tenere sbottonata di 3 o 4 bottoni per mostrare il collare..
Un paio di pantaloni casual,una giacca e vado a.casa sua
Alle 14 in punto sono a casa sua..
Suono e mi apre
Entro e come consuetudine mi vado per spogliare,lei mi raggiunge e : non ti spogliare che andiamo via subito,metti solo la gabbietta"
Annuisco
Mentre mi abbasso i pantaloni per mettermi la gabbietta Lei " io mi.vado a preparare,tu intanto sparecchia" Sorride
Gabbietta messa
"Salutami"
Mi avvicino e le bacio le ciabatte
Vado in cucina e sparecchio,metto su la lavastoviglie e con immenso piacere vedo che ha mangiato una porzione che le avevo preparato giorni fa
Passo anche l aspirapolvere.
" andiamo"
La padrona è pronta,vicino alla pera che aspetta
Un paio di jeans,un maglioncino,nascosto sotto al piumini.
Ai piedi un paio di stivaletti,quelli con il pelo dentro
Usciamo e chiude la porta
Arriviamo alla.macchina,sempre stando qualche passo indietro a lei
Le apro lo sportello dieto,mi inginocchio ma per non sporcare troppo i pantaloni non poggio le ginocchia a terra e ne esce una posizione molto molto goffa, lei entra in macchina e sorride
Abbasso lo.sgurado e me ne scuso,le chiudi lo sportello e i metto alla guida
Sono agitato,emozionato
Di tanto in tanto la vedo dallo specchietto.
Si sta rilassando e giocarella con il telefono..
Poco dopo si addormenta
Il viaggio dura un paio d'ore,si sveglia che stiamo entrando nel parcheggio
" siamo arrivati?"
" si padrona"
Parcheggio
Scendo e mi posiziono al davanti allo sportello della padrona,lo apro e dopo una veloce occhiata in giro per vedere se c'era tanta gente mi inginocchio
Lei scende e le.bacio i stivaletti
Chiudo lo.sportello e andiamo
Ci dirigiamo.verso il negozio,io camminando sempre.qualche passo dietro
Entriamo,il negozio è veramente immenso
Prima di cercare gli stivali, decide di fare un giro
Il negozio è prettamente di calzature femminili,e ci sono tante signore e ragazze che si stanno privando le scarpe,cerco il più possibili di mantenere lo sguardo basso e fisso sui suoi passi
In silenzio la seguo,stando un paio di metri indietro,di tanto in tanto si gira per controllare,giustamente
Il mio sguardo però è sempre basso.e.fisso sui suoi piedi
Se ne accorge
Si lascia ad un " bravo "
Aspetto un secondo che passano due ragazze e le rispondo"dovere padrona "
Sorride
Arriviamo davanti allo scaffale dove sono esposti gli stivali
"Padrona sono questi"
Lei lo guarda e " wow sono bellissimi"
Effettivamente sono bellissimi
" prendi il numero "
E intanto va a sedersi sul divanino poco distante.
Scorro la grande pila di scatole fino ad arrivare al 39
Eccoli qui,facendo attenzione a non far cadere tutto,li sfilo fuori.
Raggiungo la padrona seduta e anche se c'è un po di gente,mi inginocchio e le sfilo gli.stivaletti
Resisto dalla voglia di annusarli e baciarle Il piede
Provo anche ad alzare lo sguardo e a cercare io suo consenso nello sguardo ma senza fortuna
" c'è troppa gente" Mi dice
Ha ragione ,abbasso lo sguardo e le I filo lo.stivale nuovo
Si alza,due passi fino allo specchio..
Lei riflessa in tutta la sua bellezza che si guarda e riguarda gli stivali,in fondo quasi come.a chiudere l'immagine,io con lo sguardo sui stivali e il.collare che riflesso sembra luccicare
" si sono molto.belli e in più comodi, li prendo "
Nel.frattempo la gente è aumentata e purtroppo se li deve sfilare da sola
Io mi limito a prenderli r rimetterli nella scatola,con estrema delicatezza e rispetto
Faccio la fila alle casse e usciamo
Raggiungiamo la macchina e mette la busta dientro nel portabagagli.
Poi mi inginocchio e le apro lo sportello, tanto ormai i pantaloni si possono anche sporcare.
Entra,mi allungo un po per.baciarle i piedi
Chiudo lo sportello
E mi metto alla guida
Il tempo di uscire dal parcheggio, che mi fa " tieni annusa ahhhaa prima.dentro al.negozio non vedevi l'ora"
E mi passa il suo.stivaletto destro
Sento il.calore del piede e il profumo molto deciso.
" appoggiatelo tra le gambe, sopra il cazzettino" ahahah
E Obbedisco,appoggio tra le.gambe..
Il pene dentro la gabbietta mi esplode
Il profumo piano piano sale,cullandomi durante il viaggio
Lei intanto sfila anche l'altro e allunga le gambe sul sedile.
E si riaddormenta..

Lei dorme
Lo stivaletto appoggiato tra le gambe,comincia a fare il suo effetto
Il pene si agita e pulsa dentro la gabbietta
Cerco di distrarmi, aprendo il finestrino e pensando ad alto.
L'eccitazione mentale però è massima..
Ho paura di venire,mi sento al limite ma non voglio e soprattutto non posso.
Fortunatamente riesco a distrarmi,e complice anche l'aria fresca che entra dal finestrino mi calmano i bollori
Poco dopo richiudo il.finestrino.
Tra una cosa e l'altra si sono fatte quasi le 20 e ancora manca un mezz'oretta per arrivare a casa,la padrona si sveglia e stiracchia,allungandosi sui sedili
Passiamo davanti ad un insegna del famoso negozio di hamburger e spontaneamente le faccia " padrona panino?"
Ci pensa due secondi e " si,perché no"
Mi fermo,scegle il gusto e vado a prenderlo..c'è poca gente e faccio subito
Torno e mi inginocchio davanti allo sportello,lo apro
Lei si gira e appoggia i suoi piedi sulle mie cosce
Le passo la busta con il panino
Io con una reggo il bicchiere di coca cola e con l'altra la porzione di patatine
Scarta il panino e inizia a mangiare..
Io li in ginocchio con lo sguardo basso a fissare i piedini,che di tanto in tanto vanno a cercare e stuzzicare la gabbietta
"Passami la coco cola"
Allungo la mano più che posso per permetterle di berla dalla cannuccia..
Intanto il pene si riagita nella gabbietta
"Testa su e apri la bocca"
Da l'ultimo morso e inghiottsce,poi su avvicina alla mia bocca e sputa
Minuscoli pezzettini di insalata e hamburger, impreziositi dalla salita delle padrona, trovano strada nella mia bocca
Chiudo inghiottisco e la ringrazio
Le passo le patatine..
Da mezzo ai sedili prende l'altro stivaletto,non quello che avevo tea le gambe,e lo gora tenendo la suola in alto,come se fosse un vassoio
Prende due patatine e le poggia sopra,poi ci fa colare la sua preziosa saliva e me lo passa
Scoppiando a ridere
Me lo passa..
Cercando di mantenerlo in equilibrio,per non farle cadere,ma con una mano non è facilissimo..
Uno schiocco di dita e posso iniziare a magiare..
Mi avvicino e le prendo tra i denti
Lecco anche la suola impolverato
In bocca ho un mix di sapori,da quello delle patatine,quello del sale,alla quello della polvere delle suole.. ma senza dubbio il più gustoso è quella della sua saliva con ancora il sapore dell hamburger e della coco cola.
Quando ha finito di mangiare,prendo tutte le carte e le vado a buttare
Un.veloce bacio ai piedini e si riparte
Arriviamo
Prima di scendere,prendo gli stivaletti
Mi inginocchio davanti allo sportello e lo apro
Immediatamente mi.sdraio e poggio gli stivaletti sulla pancia
Facendo da tappeto per farla scendere
I sassolini pungono dietro la.schiena ma resisto,devo
Prima di mettersi gli stivaletti,mi appoggia I piedi sul viso
"Annusa"
Annuso,stando per tutto questo tempo senza scarpe l'odore è un pochino svanito...
Si infila le scarpe e scende
Richiudo lo sportello,prendo dal portabagagli gli stivali nuovi e la raggiungo
Appena entro,appoggio la busta e finalmente mi spoglio,resta solo con pazienza gabbietta e il collare
Raccolgo i panni, che si sono sporcati un po e li appoggio fuori
Nel.frattempo lei si siede sul divano..
A quattro zampe e tenendo la busta tra i denti la raggiungo
Sono felice,tanto..avessi avuto la coda sicuramente starei scodinzolante
"Leccami gli stivaletti "
Poggio la busta e mi accucio iniziando a leccarle gli stivaletti..
Sopra sono scamosciati e il tocco della lingua è veloce e superficiale, al contrario della suola,dove la leccata è più profonda e lenta per pulire..
Sento il sapore delle patatine
Glieli sfilo e con il suo permesso le adoro e annuso i piedi
Il prpfumo ha ripreso vigore,donando un aroma irresistibile
I calzino sono leggermente sudati,li Lecco
"Vai a rimettere a posto gli stivaletti"
Annuisco
Avendo cura di non rovinarli li prendo con la bocca e a quattro zampe li riporto al loto posto
Torno
E la padrona a già messo quelli nuovi
Oltre ad essere bellissimi,la slanciano,facendola sembrare più alta
"Padrona le stanno benissimo "
" shh e sdraiati"
Obbedisco e mi sdraio pancia i su
Il tacco è alto e fino..
Si avvicina e senza troppi problemi mi sale sopra
Il tacco sembra infilarsi,fa tanto male..stringo I denti e.resisto
Le sue risate coprono i miei lamenti
Fa qualche passo avanti e indietro
Con il tacco essendo fino passa anche tra le fessure della.gabbietta, così si diverte a stuzzicarmi il pene..
Poi passa alle palle..facendomi arrivare alla soglia del dolore
Ma resisto..
Scende quando ho quasi tutto il.corpo con i segni del tacco
Mi scende una lacrima
In quella lacrima c'è un mix di tutto dalla paura alla felicità
"Sei ancora convinto che mi stiano bene?" Sorride
"Assolutamente si padrona "
Giustamente si è divertita
Mi mette il guinzaglio
"Vai a cuccia"
Mi alzo e a quattro zampe raggiungo la cuccia..
I segni sul corpo mi fanno sopportare meglio il freddo..
Entro nella cuccia,lei spegne la luce e chiude la porta

Al buio e solo,cerco di posizionarmi il meglio possibile, la cuccia non è grandissima ed ovviamente non riesco a sdraiarmi del tutto,devo stare sempre rannicchiato,il ché mi aiuta anche a sentir meno freddo
Ripenso al bellissimo pomeriggio passato
Posizione trovata,prpvoa prender sonno
Sento aprirsi la porta,immediatamente esco dalla cuccia
Accende la luce e la padrona esce.
Da quel che posso vedere da sotto al giubbotto, si è cambiata..messa i pantaloni del pigiama e ai piedi un paio di calzettoni per non sentire freddo
A quattro zampe,camminando sul freddo pavimento la raggiungo,o meglio tento di raggiungerla ma la lunghezza del guinzaglio mi impone di fermarmi prima
Nella sua direzione appoggio la fronte sul pavimento e allungo le.braccia,mettendo i palmi della.mani rivolti verso su
Non dico niente,se non un debole " bau bau"
La Sento sorridere e poi si accende una sigaretta
Sono immobile sotto il suo sguardo
Dopo un po " mangiala"
Alzo leggermente lo sguardo e vedo che lancia la cicca della sigaretta
Rotola sul.pavimente fino a fermarsi poco.distante..
La raggiungo ,è ancora accesa
Mi chino e quando sono a pochi centimetri,faccio colare un pochino di saliva e poi la.prendo tra i denti..
Lecco il.pavimente per asciugarlo dalla saliva.
Tremante mi rimetto in posizione
Lei mi guarda e ", stasera forse è troppo freddino per farti stare fuori" un momento di pausa e " che ne dici?"
Rispondo con un " bau bau" più convinto..
Come per dire è che lei che decide e comanda,io obbedisco
Un attimo di silenzio,intanto io continuo a tremare..
E poi " ma si dai,entra"
Si avvicina per slegate il guinzaglio.
Le bacio I calzettoni per ringraziarla
Si avvicina alla cuccia e prende l estremità del guinzaglio,aspetto che mi passa avanti e sempre a quattro zampe la.seguo
Entriamo e subito sento il tepore della casa
" Ho I piedini freddi,scaldameli"
Mi sdraio ai suoi piedi e inizio a baciarli..
Poi con delicatezza le sfilo I calzettoni,
Per non poggiare i piedi a terra,ne appoggia uno sulle mie mani e l'altro sulle cosce,ma appena le tocca " Ah non non sei freddissimo"
Effettivamente ha ragione, ancora mi devo riscaldare
Me li appoggia tutte e due sulle mani..
Ci soffio,con la stessa delicatezza,di quando si soffia dentro le bolle di sapone.
Ci passerei la nottata in quella posizione e pure il pene dentro alla gabbietta,inizia a risvegliarsi
Non so quanto te po sia passato,mi sembra sempre troppo poco, che " basta portami a letto"
Mi posiziono a quattro zampe e mi sale.sopra..stando attenta a non toccare il pavimento con j piedoni nudi
Arriviamo.affianco al letto e lei.scende..
Si sdraia
"Baciami I piedini e poi vai a sdraiarti vicino al.divano,sul.pavimento,una I calzettoni come cuscino"
Obbedisco
Le.bacio i piedi e vado a sdraiarmi vicino al divano,
Prendo i calzettoni,li sistemo a mo di cuscino e li annuso
In modo quasi impercettibile, ma un po è rimasto di profumo dei suoi piedi
Appoggio la testa e mi addormento
Un calcio sulle palle mi sveglia
"Devo andare al bagno,forza"
Subito la seguo in bagno e mi sdraio vicino alla.tazza
Lei prende la.mascherina e me la infila
Poi " apri la bocca"
Obbedisco
Apro la.bocca e mi i fila qualcosa di freddo,forze metallo,che non mi.permette di chiuderla..
Sento che si sfila le mutandine
E dal profumo percepisco che sta poco sopra la mia bocca
Un getto me la riempe subito,riesce a controllarlo e bloccarlo,dandomi il tempo di inghiottire e di non sporcare nulla
Quando ho mandato tutto giù un'altro getto me la riempe di nuovo..
Mentre inghiottisco sento qualche gocciola che mi cade sul naso o sulla guancia..
Penso che ha finito,ma quando ho la bocca nuovamente libera,sento quel profumo inconfondibile della sua cioccolata
La preoccupazione maggiore è controllare i conati per non disturbarla..
Me la sento in bocca..
Istintivamente Piego un braccio e vado ad accarezzrle il polpaccio,
Ho bisogno del suo contatto per superare questo momento
Lei lo capisce e me lo lascia fare
Mi leva quel "coso" che non permetteva di farmi chiudere la bocca e inizio a masticare,i conati sono sempre più difficile da controllare..
Alzo e accarezzo anche l'altro polpaccio
Penso anche che sicuramente mi aiuterebbe anche il toccarmi,ma ho la gabbietta e poi lei non vorrebbe..
È un pensiero che me lo faccio.passare subito
accarezzo,mastico e provo a mdar giù..
Con grande sorpresa di entrambi,ci riesco.
Un brivido di felicità mi percorre il corpo
Si alza
Ho la.bocca nuovamente ibera
" lavati la bocca "
Prendo l'acqua e faccio dei risciacqui, che poi sputo nella tazza..
Piano piano il suo sapore svanisce.
Continuo a fare i lavaggi,mentre la padrona se ne torna al letto,giustamente

Finito di lavarmi la bocca,non avendo ricevuto ordini,mi sdraio sul tappetino del bagno
Mi addormento
Sento la sua sveglia suonare,immediatamente mi sveglio anche io e non avendo ricevuto ordini, l'aspetto sdraiato in bagno
Dopo qualche istante sento i suoi passi avvicinarsi
Mi metto in ginocchio,con lamfronte a terra e le braccia distese in avanti,con i palmi della mani verso l alto
Appena sento che è abbastanza vicino "buongiorno padrona"
Lei non saluta e " l'hai pulita la bocca?"
Rimanendo sempre in posizione le rispondo " si padrona"
"Allora Baciami e leccami I piedi"
Alzo la testa,e a quattro zampe la.raggiungo
La padrona è abbastanza freddo losanghe,bacio I piedini,tenuti al caldo dai calzettoni.
Bacio e ripeto il " buongiorno padrona "
Mi da il permesso di sfilarglieli e finalmente posso ammirare, baciare e laccare i piedini
" dai forza devo andar in bagno,"
Smetto di leccare e immediatamente mi sdraio,bocca aperta
Si china mette la mascherina,e si tira giù i pantaloni,sposta le mutandine e in pochi secondi la bocca è piena,cerco di ingoiare,ma lei non riesce a interrompere il flusso ed inevitabilmente,dalla bocca mi scola lungo le guance e poi a terra sul pavimento..
Quando ha finito,si alza e si tira su sia le mutandine che i pantaloni, a quel punto mi leva la maschera, io intanto ho mandato giù anche le ultime gocce di quel prezioso liquido
Tenendo lo sguardo basso,le chiedo scusa per averla fatta cadere sul pavimento.
" adesso la lecchi dal pavimento "
E giustamente mi da un calcio alle palle.
"Lecca e pulisci,io intanto mi vado.a cambiare "
Mi metto in posizione a quattro zampe e inizio a leccare il pavimento,
Goccia dopo goccia Lecco anche tutto il suo the caduto a terra,ancora tiepido
Quando torna la padrona,il pavimento è pulito..
È vestita in modo molto elegante,pantaloni,camicetta e giacca..ai piedi un bellissimo paio di décolleté dello stesso colore della camicetta
" per prendere queste scarpe mi sono accorta che molte sono un po sporche,oggi me le pulisci tutte, ho chiamato zia sta venendo così ti controlla"
Sda una parte sono dispiaciuto, che abbi trovato le scarpe sporche ,dall'altra mi sale l'ansia perché le devo pulire sotto il controllo della zia
Sempre con lo sguardo basso " padrona,scusi per aver controllato prima le sue scarpe"
Lei aorride e " mettiti a quatto zampe davanti lo specchio"
Mi posiziono
E lei si siede sopra la.schiena
Prende la spazzola e inizia a spazzolare i lungo.capelli biondi
Poi si trucca,velocemente
Io sono li,a quattro zampe a farle da sgabello..
Il suono del campanello,interrompe il silenzio
" Ah eccola è arrivata" Sorride
Si alza e " vai ad aprire"
Sempre a quattro zampe vado ad aprire la porta
Entra la zia
Dall'altra stanza si sente " ciao zia,fatti salutare "
E la signora,guardandomi mi fa "hai sentito la tua padrona?mi devi salutare"
Annuisco e Obbedisco
La saluto,baciandole le scarpe,un bel paio di stivaletti,di cuoio portato con le calze color carne,i jeans e sotto al giacchetto si intravede un maglioncino.
La padrona intanto ha finito di truccarsi e ci raggiunge
Si salutano e intanto prendo ol giacchetto della signora e lo sistemo sul divano
"Sai zia,ieri sera c'è l'ha fatta" e guardandomi scoppiano a ridere..
" ma davvero?,tutta quanta?"
Tengo sempre lo sguardo basso
" si zia,tutta quanta" Risponde la padrona
" che bravo" ribatte la signora ridendo
La padrona si.avvicina è prende il guinzaglio
" io devo andare,Salutami"
Le bacio le décolleté
Poi aggiunge
" da adesso,fino a che non torno sei a servizio di zia,lei sa quello che devi fare "
" si padrona "
E le.passa il Guinzaglio,la saluta ed esce
" forza,mi ha detto la tua padrona che devi pulirle tutte le.scarpe, andiamo"
Lei non conosce la.strada e posso andar avanti
Qualche passo e stiamo davanti al grande armadio.delle scarpe.
Si siede sulla poltroncina poco distante e io inizio a leccare e pulire le scarpe..
Scende il silenzio,interrotto solo dal rumore del guinzaglio sul pavimento..
Dopo qualche paio, mette in tiro il guinzaglio e " pulisci i miei adesso"
La raggiungo è lì pulisco,la suol è molto molto consumata..
Passo la lingua molte volte prima di diventare almeno accettabili..
C'è la passo talmente tante volte,e con forza che adesso mi fa male..
Finalmente mi concede il permesso di levarli e di leccarle I piedi
Obbedisco
Avvolti nelle calze Lecco I piedi.
Sudati.
Dopo una mezz'oretta..torno a pulire le.scarpe della padrona,sotto lo sguardo soddisfatto della zia..
Schiavo della padrona e a volte della zia

Fine

La padrona ne ha tantissime di scarpe,non mi rendo conto neanche di quanto tempo sia passato..
Lecco e pulisco
La zia sempre seduta che si gusta la scena..
Ho appena leccato i nuovi stivali,fortunatamente non erano tanto sporchi,solo un po di polvere ma niente di che,mi sento la lingua asciutta e mi fa male,prima di passare al paio successivo,che a vederle mi sembra che ci sia un bel lavoro da fare,chiedo alla signora se può idratanrmi la lingua
Ci pensa qualche secondo e mi concede il permesso
A quattro zampe la.raggiungo,mi giro e mi appoggio sui gomito,tiro indietro la testa,apro la bocca e con la.lingua di fuori,,chiudo gli occhi
Lei si abbassa e "è sporchina è " e ride
" tieni " e una colata di saliva mi bagna e idrata nuovamente la lingua.
La ringrazio baciandole i piedi
E torno al mio compito,di scarpe da pulire ancora ce né sono,e vorrei anzi devo finire prima che la padrona rientra
Le Lecco e annuso,qualcuna non ha odori particolari, altre hanno l'odore del cuoio e altre ancora hanno un qualcosa che ricorda il profumo dei suoi piedi,forse son.quelle dove ci suda di più...
Il silenzio oltre che dal rumore del guinzaglio sul pavimento, viene interrotto dai rimproveri e da qualche complimento della signora
Poso l'ultima infradito e ho finito
Lei tira il.guinzaglio e mi avvicino
" lavati la bocca e leccami i piedi"
Annuisco e Obbedisco
Dopo una veloce sciacquata sono nuovamente in ginocchio davanti a lei..
Invio ad accarezzarle e baciarle i piedi,ancora avvolti nelle calze
A differenza prima,ora non sono più sudati e il loro.profumo è diventato molto più delicato..
Si sfila le calze..
Lecco il piede nudo,sulla pianta e sotto le dita,dove il sapore è più deciso
La passo Anche tra le dita e una ad una la prendo in bocca,succhiandola e giocandoci con la lingua
Sono preso a leccare i piedi, quando si sente aprire la porta.
Sicuramente è la padrona che torna.
Per un attimo,non so cosa fare
Poi prendo la decisione che secondo me è più giusta e logica,
Smetto di leccare e a quattro zampe e trascinando il guinzaglio,raggiungo la padrona per salutarla
Le bacio I piedi
Lei senza calcolarmi troppo
" ciao zia come si è comportato?"
E nel frattempo,ci raggiunge a anche la zia
" ben bene,ha pulito tutto "
La padrona allunga la mano e mi accarezza la testa
" bravo"
" grazie padrona" e continuo a leccarle le scarpe con ancora più dedizione
" sono stanchissima " e la padrona si mette rilassarsi sul divano,
La zia si accomoda vicino,è ancora scalza e " vammi a prendere le scarpe e le calze"
Un attimo di esitazino,uno sguardo con la padrona è obbedisco, sempre mantenendo la posizione a quattro zampe
Mentre vado,sento la.signora " scusa se mi sono permesse dargli un ordine,ma da stamattina ormai ci ho reso gusto"
" ma ci mancherebbe, tranquilla" Risponde la padrona e insieme scoppiano a ridere
Torno con le scarpe in bocca le appoggio vicino al divano
La padrona si alza e va di la,torna quasi subito e in mano ha la mascherina..
Me la infila e " dai non hai fame?"
Scoppiano a ridere..
Mi sdraio e allargo sia le braccia che le gambe
Apro la bocca
Sono immobile ad aspettare i suoi preziosi frutti
Si abbassa i pantaloni e sento il prpfumo delle sue parti intime sempre più vicino..
Il profumo è deciso
Un pezzettino di cioccolata cade nella bocca
Immobile,inizio a masticare..
L'eccitazione è a livelli altissime,non riesco a controllarla e mentre mastico e mando giù, dalla gabbietta esce un po di bava
Mando giù tutto,ei si rialza, si pulisce con un la carta e ritira su i pantaloni
Mi leva la mascherina e mi sputa in faccia..allungo la lingua per tentare di leccare lo sputo sulla guancia,ma è troppo lontana.
"Padrona, mi scusi"
Rimane un po perplessa e " per cosa?" Ancora ridendo
Allungo la mano e le.indico la bava sulla gabbietta
"Ahhaha non me ne ero neanche accorta" aha e Ridono tutte e due..
La padrona si avvicina e comincia a fare dei schiaffetti sulle palle..
Cerco di rimanere immobile, ma quelli un po più forti mi fanno sobbalzare..
Sono amareggiato per non esser riuscito ad obbedirle,non avevo il permesso e ho sbavato lo stesso
Dopo una.ventinadi schiaffetti sulle palle si alza,mi guarda e con il sorriso stampato sulla bocca ,ma con un tono di voce autoritario mi dice " che non succeda mai più "
Abbasso lo sguardo e faccio di si con la testa..
Intanto la zia si.e rimessa le scarpe.
Si salutano e mi saluta dandomi un calcetto sulle palle
Chiude la porta..
Rimango sdraiato sul pavimento,immobile
La padrona intanto va a controllare il lavoro svolto

Spero sia sempre di vostro gradimento il racconto

Sono disteso immobile,attendo che la padrona torni ed esprima il suo giudizio
Ho cercato di pulirle il meglio possibile, stofinando e rstrofinado la lingua più volte
Sta tornando, sento i suoi passi avvicinarsi..il rumore dei suoi tacchi sempre più vicini
"Mmm fai hai fatto un lavoro accettabile "
Un sospiro di sollievo e poi "grazie padrona "
E adesso sono più tranquillo
"Però però manca ancora un paio da pulire" ehehe
Sorride e si va a sedere sul divano
"Vieni qui "
Rimanendo sempre sdraiato con la schiena ben attaccata al pavimento, striscio, in modo anche goffo,fino ad arrivare con la testa sotto le sue suole
"Mancano queste"
Annuisco e inizio a leccare e pulirle
Non sono scarpe che mette tutti i giorni e la suola non è troppo consumata, anzi sembra quasi nuova
Lecco la polvere che si è andata ad accumulare
Passo al tacco,prendendolo in bocca e sicchiarndolo..
Tutto sotto lo sguardo,la guida e le risate della padrona
Accavalla le gambe, facendo dondolare il piede destro
"Sfilami la scarpa....con la.bocca"
Non rispondo,annuisco soltanto
Mi alzo,con la schiena fino ad arrivare a prendere il tacco in bocca,lo stringo tra le labbra,cercando di usare il meno possibile i denti,per non rischiare di rovinarlo.
Una volta stretto in bocca,con un movimento deciso della testa lo sfilo.
Lentamente torno giù,con la schiena al pavimento,Piego la testa e faccio cadere la scarpa,
Si capovolge e sempre con la bocca La rimetto in posizione dritta
Mi riposiziono e la testa è esattamente sotto al piede nudo ma che continua a danzare..
Lo fisso,sarà distante una ventina di centimetri..il suo odore è però deciso dopo una giornata in quelle scarpe
La pianta è abbastanza rossa e stanca..
Allargo il più possibili gambe e braccia
E mi sembra di stare nel posto più bello..
"Lecca"
Mi alzo sui gomiti e inizio a leccarle la pianta.
Delicatamente
Muovo la lingua, cercando di seguire il movimento del piede,
Mi soffermo bella parte più arrossate,come appena sotto e di fianco al mignolino, li la.scsrpa forse stringeva un po
Lei chiude gli occhi e appoggia schiena e testa sui cuscini del.divano
Smette anche di far dondolare il piede
Il profumo mi riempe di felicità il naso
Mi soffermo un bel po sulla parte appena sotto alle dita,dove si esercita maggiore pressione,
È abbastanza rossa e mi sembra la zona che ha sofferta di più
Alterno dolci leccate a leccatr più veloci e intense..
Stando sempre attendo a non farle.solletico
Passo a leccare le dita..una ad una..
Poi vado giù fino al tallone
Il bordo della scarpa ha fatto un piccolo segno rosso sopra il tallone.. mi allungo e lo vado a leccare..massaggio
Lei si sta rilassando ed è questo quello che conta
Sarà per la stanchezza, sarà anche un pochino per il Rilassamento ma sti sta quasi addormentando..
Smetto di leccare e avvicino il pouf..
Delicatamente le alzo le gambe ele appoggio sul morbido pouf
Torno al mio posto,ai suoi piedi,e sempre con la bocca le sfilo l'altra scarpa
L'appoggio a fianco all'altra
Torno ai piedi e Lecco,massaggio e lo pulisco con la stessa passione amore e delicatezza di prima..
Ogni tanto alzo lo sguardo per vedere la sua reazione..
E bella rilassata e io sono appagato..
Il pene mi scoppia nella gabbietta,ma non importa,l'unica cosa che conta è il suo Rilassamento..
Ho paura di rovinare quel momento,venendo,non ne ho il permesso e mi dispiacerebbe
Vorrei che tutto fosse perfetto
Sento di esser al limite,mi abbasso e con le palle,tocco il freddo pavimento, calmando un po i bollori
Continuo a leccare..
Le caviglie sono leggermente gonfie, vado in bagno e prendo una crema..
Me ne spruzzo un po sulle mai e inizio a massaggiarle le gambe,arrivando fino al ginocchio
Senza il suo permesso non mi permetto di superarlo..
Massaggio le caviglie e poi il polpaccio dietro..
Delicatamente
Poi riscendo fino ai piedi..
Per farla rilassare ancor di più, mi spruzzo altra crema nelle mani e le massaggio anche le mani,ovviamente dopo avergliele baciate
Prima sul.dorso,poi sul palmo e infine dito per dito..
Sono in ginocchio e per arrivare alle mani mi allungo un po..
Allungandomi e non rendendomi conto sbatto con a gabbietta sul suo piede
Immediatamente le chiedo scusa e lo bacio..
Lei accenna un sorriso e sempre tenendo gli occhi chiusi " continua ",
Obbedisco e continuo a massaggiare..
Anche se la padrona l'ha presa con un sorriso,sono dispiaciuto della mia distrazione

Continuo a massaggiarle la mano e si addormenta..
A quattro zampe cado in.camera e le prendo un pled per non farle sentire freddo, lo metto
Prendo in bocca le.scarpe,sempre delicatamente per non rovinare,e le porto al loro posto.
Facendo attenzione a non fare troppo rumore Prendo le ciavattine quelle invernali con il pelo,queste non.le posso prendere in bocca,per non rovinare il.pelo con la.saliva,le porto in mano e procedo in ginocchio
Le appoggio sopra il termosifone vicino al pouf.
Da sotto il pled si intravede la pianta del piede,resisto alla tentazione di baciarla,e anzi tiro un po il pled per non farle arrivare aria
Non ho idea del tempo passato ma tanto quando sinsta ai suoi piedi è sempre troppo poco
Accenno un inchino e vado in cucina
Anche se vorrei stare lì ai suoi piedi mentre dorme ,ne approfitto per dare un a sistemata a casa
Metto su anche qualcosina da mangiare,magari quando si sveglia ha fame
Sto asciugando il.box doccia quando sento
"Dove sei?"
Lascio subito perdere,e immediatamente la raggiungo
Mi accuccio davanti al pouf con la.fronte a terra
" eccomi padrona"
" dove.stavi?"
" padrona, scusi ne ho approfittato per dare una sistemata a casa"
" ahh ok,mi sono addormentata eheh"
Sempre tenendo la fronte a terra
" si padrona ha fatto bene "
" io faccio sempre bene" ahaha e scoppia in una risata
" si padrona, ha ragione "
Le rispondo
E al suo cospetto mi sento piccolo piccolo
Si stiracchia un po e poi
" vammi a prendere le ciabattine,quelle con il.pelo"
"Si padronanza, mi sono permesso di metterle sopra il termosifoni "
Mi alzo e le.prendo sono belle calde..
Lei si tira un po il pled scoprendosi I piedi e
"Bacia e infila"
Obbedisco
Bacio quel piedino e le infilo la calda ciabattine..
Mi ricordo che ho la cena sui fornelli
E immediatamente riappoggi la fronte al pavimento e
" padrona,mi sono permesso di metterle a fare qualcosa da mangiare per cena,sta sui fornelli,posso andare a controllare?"
Con la voce quansi tremolante,da una parte sono felice di aver preso queste iniziative,dall'altra dispiaciuto per la troppa libertà
" si certo "
Risponde con la sua naturalezza che la rende irresistibilmente superiore
" chiedo scusa" vado..
Sono li davanti ai fornelli,sono preso a girare le polpette che non la sento arrivare,sento solo un
" wow che profumino"
Mi giro e lei sta lì vicino,sono in piedi..lei è molto più bassa,immediatamente mi inginocchio e
"Scusi,non l'ho sentita arrivare,ero in piedi per girarle meglio"
"Non fa niente " Risponde lei,allungango e piegando la mano per farsela baciare
La bacio.
" ho fame,quanto manca?"
"Poco padrona "
" Mi vado a fare una doccia tu intanto apparecchia"
Faccio di si con la testa ed esce..
Finito di cucinare e le apparecchio..deve essere tutto curato nei minimi dettagli..
La tavola è pronta,mi inginocchio vicino alla sedia e ualchristante dopo arriva anche lei,
Rilassata dalla doccia,vestita con il pigiama..
Le sposto la.sedia per farla accomodare lei invece me la leva dalle.mani e l'appoggio un po più in là..
E facendo anche segno con il dito " no no,giù a quattro.zampe,sei tu la mia sedia"
Sono parole che mi fanno esplodere di felicità..
Non riesco a dire niente
Mi metto nella posizione richiesta e lei si accomoda..
Tra me e me penso a quanto sia fortunato e mi esce un debole grazie padrona..
Lei mangia e " voglio che mi servi sempre così, ti trasferisci qui..dormirai sul.tappeto e quando vorro fuori nella cuccia"e sorride..
Io da sotto il suo peso,riesco a dire solo un "come vuole lei padrona "..
Continua a cenare


Fine della storia!

Grazie

Mi fa piacere che la storia sia stata seguita,spero sia stata di vostro gradimento

Stupendamente bello

Grazieeee