La padrona ne ha tantissime di scarpe,non mi rendo conto neanche di quanto tempo sia passato..
Lecco e pulisco
La zia sempre seduta che si gusta la scena..
Ho appena leccato i nuovi stivali,fortunatamente non erano tanto sporchi,solo un po di polvere ma niente di che,mi sento la lingua asciutta e mi fa male,prima di passare al paio successivo,che a vederle mi sembra che ci sia un bel lavoro da fare,chiedo alla signora se può idratanrmi la lingua
Ci pensa qualche secondo e mi concede il permesso
A quattro zampe la.raggiungo,mi giro e mi appoggio sui gomito,tiro indietro la testa,apro la bocca e con la.lingua di fuori,,chiudo gli occhi
Lei si abbassa e "è sporchina è " e ride
" tieni " e una colata di saliva mi bagna e idrata nuovamente la lingua.
La ringrazio baciandole i piedi
E torno al mio compito,di scarpe da pulire ancora ce né sono,e vorrei anzi devo finire prima che la padrona rientra
Le Lecco e annuso,qualcuna non ha odori particolari, altre hanno l'odore del cuoio e altre ancora hanno un qualcosa che ricorda il profumo dei suoi piedi,forse son.quelle dove ci suda di più...
Il silenzio oltre che dal rumore del guinzaglio sul pavimento, viene interrotto dai rimproveri e da qualche complimento della signora
Poso l'ultima infradito e ho finito
Lei tira il.guinzaglio e mi avvicino
" lavati la bocca e leccami i piedi"
Annuisco e Obbedisco
Dopo una veloce sciacquata sono nuovamente in ginocchio davanti a lei..
Invio ad accarezzarle e baciarle i piedi,ancora avvolti nelle calze
A differenza prima,ora non sono più sudati e il loro.profumo è diventato molto più delicato..
Si sfila le calze..
Lecco il piede nudo,sulla pianta e sotto le dita,dove il sapore è più deciso
La passo Anche tra le dita e una ad una la prendo in bocca,succhiandola e giocandoci con la lingua
Sono preso a leccare i piedi, quando si sente aprire la porta.
Sicuramente è la padrona che torna.
Per un attimo,non so cosa fare
Poi prendo la decisione che secondo me è più giusta e logica,
Smetto di leccare e a quattro zampe e trascinando il guinzaglio,raggiungo la padrona per salutarla
Le bacio I piedi
Lei senza calcolarmi troppo
" ciao zia come si è comportato?"
E nel frattempo,ci raggiunge a anche la zia
" ben bene,ha pulito tutto "
La padrona allunga la mano e mi accarezza la testa
" bravo"
" grazie padrona" e continuo a leccarle le scarpe con ancora più dedizione
" sono stanchissima " e la padrona si mette rilassarsi sul divano,
La zia si accomoda vicino,è ancora scalza e " vammi a prendere le scarpe e le calze"
Un attimo di esitazino,uno sguardo con la padrona è obbedisco, sempre mantenendo la posizione a quattro zampe
Mentre vado,sento la.signora " scusa se mi sono permesse dargli un ordine,ma da stamattina ormai ci ho reso gusto"
" ma ci mancherebbe, tranquilla" Risponde la padrona e insieme scoppiano a ridere
Torno con le scarpe in bocca le appoggio vicino al divano
La padrona si alza e va di la,torna quasi subito e in mano ha la mascherina..
Me la infila e " dai non hai fame?"
Scoppiano a ridere..
Mi sdraio e allargo sia le braccia che le gambe
Apro la bocca
Sono immobile ad aspettare i suoi preziosi frutti
Si abbassa i pantaloni e sento il prpfumo delle sue parti intime sempre più vicino..
Il profumo è deciso
Un pezzettino di cioccolata cade nella bocca
Immobile,inizio a masticare..
L'eccitazione è a livelli altissime,non riesco a controllarla e mentre mastico e mando giù, dalla gabbietta esce un po di bava
Mando giù tutto,ei si rialza, si pulisce con un la carta e ritira su i pantaloni
Mi leva la mascherina e mi sputa in faccia..allungo la lingua per tentare di leccare lo sputo sulla guancia,ma è troppo lontana.
"Padrona, mi scusi"
Rimane un po perplessa e " per cosa?" Ancora ridendo
Allungo la mano e le.indico la bava sulla gabbietta
"Ahhaha non me ne ero neanche accorta" aha e Ridono tutte e due..
La padrona si avvicina e comincia a fare dei schiaffetti sulle palle..
Cerco di rimanere immobile, ma quelli un po più forti mi fanno sobbalzare..
Sono amareggiato per non esser riuscito ad obbedirle,non avevo il permesso e ho sbavato lo stesso
Dopo una.ventinadi schiaffetti sulle palle si alza,mi guarda e con il sorriso stampato sulla bocca ,ma con un tono di voce autoritario mi dice " che non succeda mai più "
Abbasso lo sguardo e faccio di si con la testa..
Intanto la zia si.e rimessa le scarpe.
Si salutano e mi saluta dandomi un calcetto sulle palle
Chiude la porta..
Rimango sdraiato sul pavimento,immobile
La padrona intanto va a controllare il lavoro svolto
Spero sia sempre di vostro gradimento il racconto