CITAZIONE (jpg @ 10/8/2023, 09:11)
Cerco di riassumere l'argomento nei punti principali:
1) L'RDC esiste solo in Italia ?
No, non abbiamo inventato nulla. Esiste in altri stati (in varie forme) e noi abbiamo solo copiato
2) E' stato organizzato male ?
Sì, come tante cose in Italia quando si tratta di denaro pubblico
3) Andava abolito ?
No, ma in Italia si preferisce distruggere tutto piuttosto che lavorare per farle funzionare
4) C'è sotto una questione ideologica ?
Sì, chiaramente. Chi si oppone al RDC è anche contro il salario minimo o contro qualsiasi cosa che combatta la precarietà, il lavoro in nero, l'evasione fiscale, la responsabilità civile degli amministratori, ecc. ecc.
5) E' un risparmio per i conti pubblici l'abolizione del RDC ?
Per me è opinabile ma non ho mai visto qualcuno discutere seriamente su questo aspetto.
E comunque, sul risparmio, sono poco credibili coloro che, contemporaneamente, stanno rimettendo in piedi il carrozzone del ponte sullo stretto (notizia di questi giorni): spese non per costruire il ponte ma per pagare gli amici degli amici (amministratori, consiglieri, consulenti, ...)
Il tuo mi sembra un approccio più serio e costruttivo di quello di altri che vanno strillando che il reddito andava mantenuto per combattere la povertà. Solo il lavoro può combattere la povertà nel lungo termine.
Sull’ideologia e di fare di tutta un’erba un fascio sono invece meno d’accordo. Io sono fermamente contrario al RdC (o, meglio, non ero contrario al RdC per come era stato proposto, ma lo sono per come è stato applicato), ma sono assolutamente contro l’evasione fiscale (per me dovrebbe comportare, nei casi più gravi, il carcere, perché l’evasore è di fatto un ladro). E quindi non sono d’accordo sulla tassonomia 1) “a favore del RdC = buono” 2) “contro il RdC = ladro e cattivo” che certa parte della sinistra va propugnando.
Quanto al risparmio per i conti pubblici occorrerebbe una seria analisi sulle esternalità positive (maggiore occupazione, produttività e base imponibile) e negative (maggiore malessere sociale e minori consumi) dell’abolizione del RdC. Penso tuttavia che una simile analisi non verrà mai effettuata e sarebbe comunque contestata.
Io, nel mio piccolo, rimarco tuttavia già da adesso, una minore difficoltà a reperire manodopera che prima, con la promessa del RdC, era molto più difficile da attrarre.
