CITAZIONE (Simo928 @ 23/5/2023, 15:27)
Senza paragoni tra umani ed animali, che vedo insensati totalmente, devo dare in buona parte ragione sulle motivazioni a Mistress Lidia; che oltretutto sta toccando temi di esperienze reali. La maggior parte delle persone che ad oggi fa incontri, se ne frega del sessionista. E riguardo al vedere le Mistress come una prostituta o meno: vi invito a guardare sempre l'atteggiamento della persona. Non di rado è capitato che molte facciano finta di voler creare rapporti, di fare tutto per passione per poi lasciarsi andare al "per me è solo un lavoro", "mi fa schifo, ma ci arrotondo", "basta che paghi ed io faccio tutto" et similia. A volte siamo noi sessionisti a volerci illudere che dall'altra parte ci sia la padrona dei sogni, quando in realtà è solo una persona che non sa (o non vuole) guadagnare diversamente. Sono pochissime le vere Mistress nell'ambiente...
Ho cominciato a interessarmi a questo ambiente intorno al 2016, poco dopo una mia esperienza personale in ambito dominazione ( anche se in quel caso io sono stata la parte sottomessa ) e perché mi erano capitati sotto gli occhi i video e le testimonianze di ragazze e donne che affermano di guadagnare molto bene con il fetish. Incuriosita, ho cercato di sondare e di indagare e di immergermi sempre di più in questa dimensione che appariva affascinante e promettente. Non che lo facessi solo ed esclusivamente per denaro perché comunque il BDSM è una cosa che mi ha sempre attratto, più che altro volevo unire l'utile al dilettevole. Ma c'erano troppe cose che non mi tornavano, e con il tempo ho maturato la conclusione che molte delle affermazioni di cosiddette dominatrici, non erano corrispondenti al vero ma solo leggende che loro alimentavano per questioni di marketing.
Ho avuto la conferma definitiva dei miei dubbi confrontandomi, anche aspramente, in spazi come questo, e alla fine ho compreso che la Miss "putente" e "numero uno" che padroneggia la psiche e i portafogli di chi vuole, è una figura iconografica senz' altro divertente, ma pressoché inesistente nella realtà di tutti i giorni.
Realtà nella quale anche le cosiddette Mistress devono cedere a molti compromessi ( almeno nella maggior parte dei casi ) se vogliono ottenere qualche risultato dal punto di vista materiale.
Sia chiaro che non è mia intenzione biasimarle o esprimere un giudizio. La mia è solo la pura e semplice osservazione della realtà di un ambiente che sto analizzando da vicino ormai da tempo, e al quale inizialmente mi ero approcciata con molte aspettative, non lo nego.
I soldi sono perfettamente in grado di guadagnarmeli facendo un qualsiasi lavoro normale, non è questo il punto. Diciamo che l' idea di vendere un' EMOZIONE ( perché di questo per me si tratta ) mi intrigava. Ma a livello energetico non sento quelle vibrazioni che mi aspettavo e che mi sarebbe piaciuto avvertire dall' altra parte, così come tra le mie "colleghe".
Non vedo e non sento "sinergia creativa". E a me di fare la semplice marchetta giornaliera per tirare a campare francamente non interessa.
Con tutto il rispetto per le marchettare e i marchettari, il cui mestiere è un vero e proprio servizio sociale.
Io però voglio altro. Voglio "Hollywood". Capitemi.
Le influencer trash che si fingono Mistress e si fingono ricche le trovo comunque divertenti e guascone 🙂