Sire del Loto Bianco Forum BDSM & Fetish

"Che vuol ch'io faccia del suo latinorum?", Per gli auctores del Sire

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view post Posted on 1/2/2024, 11:11     +1   -1
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Amor vincit omnia mentiris quod pecunia

L'amore vince su tutto, bugia, è il denaro (a farlo)

Non ho capito quale sia la fonte originale, l'ho trovato citato in un romanzo del mio amato Barbero. Un sempreverde in ogni caso.
 
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Si trova in un breve componimento poetico del poeta inglese Lydgate (xiv-xv sec).
Mi prendo un po' di tempo (potrebbero essere giorni 😅) per studiarmi i testi in inglese medievale (mai tradotti, per questo mi ci vuole tempo) che parlano dell'argomento

Edited by Kinkyguy - 1/2/2024, 11:58
 
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Grazie Kinkyguy, pensavo fosse attribuibile all’erudito contemporaneo Olgettinagate.
 
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Ho trovato qualcosa di interessante, una massima di autore ignoto che, se escludiamo una copiatura diretta da altre fonti, conosceva non solo il nostro Virgilio ma anche l'inglese Lydgate.

"Dicit quidam sapiens: Amor vincit omnia. Alias dicit: Mentiris quod pecunia. Alias dicit: Multum valet sapiencia cum pecunia. Dives si fueris, sapiens semper reputeris. Sì fueris pauper simplex reputeris ut alter. Curia romana non sumpsit ovem sine lana, i.e., pecunia"


La cui rozza traduzione improvvisata da me è tipo " Un tale saggio dice: l'amore vince (su) ogni cosa. Un altro dice: menti, perché è il denaro (a farlo). Un altro dice: la saggezza con denaro vale molto. Se sei ricco, sempre sei ritenuto saggio. Se sei povero, sei considerato semplice (nel senso di ingenuo, sempliciotto) come gli altri. La curia romana non prende la pecora senza lana, cioè senza denaro".

Soprattutto l'ultima frase rimanda alla critica espressa nei versi attribuiti a S.Brigida nei confronti dell'avidità della chiesa

"Curia romana non petit ovem sine lana; dantes exaudit, non dantibus ostia claudit" (La curia romana non cerca una pecora senza lana; ascolta coloro che danno (soldi, ovviamente ahah), e a coloro che non danno chiude le porte").


Alcuni studiosi inglesi nei loro articoli traducono "mentiris quod pecunia" con "menti a causa del denaro". Sarebbe davvero poco comune, ma non tecnicamente impossibile una traduzione di questo tipo in latino medievale. Ma a parte il fatto che spesso gli studiosi inglesi fanno molta fatica col latino, un verso del componimento di Lydgate in questione fa svanire ogni dubbio:

"Love is sette bakke, gold goth before, and mede", che dovrebbe significare "l'amore viene dopo, a venir prima è l'oro (il denaro) e la ricompensa (la paga)"
 
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Centomila punti per te e per questo meraviglioso "spiegone" ☺️
Purtroppo non ho mai studiato il latino, ma mi appassiona molto il tema (mi interessano in generale la filologia e la semantica, per quanto la mia ignoranza mi permetta comprendere).
Seguirò con piacere questo thread!


CITAZIONE (Kinkyguy @ 1/2/2024, 17:37) 
Ho trovato qualcosa di interessante, una massima di autore ignoto che, se escludiamo una copiatura diretta da altre fonti, conosceva non solo il nostro Virgilio ma anche l'inglese Lydgate.

"Dicit quidam sapiens: Amor vincit omnia. Alias dicit: Mentiris quod pecunia. Alias dicit: Multum valet sapiencia cum pecunia. Dives si fueris, sapiens semper reputeris. Sì fueris pauper simplex reputeris ut alter. Curia romana non sumpsit ovem sine lana, i.e., pecunia"


La cui rozza traduzione improvvisata da me è tipo " Un tale saggio dice: l'amore vince (su) ogni cosa. Un altro dice: menti, perché è il denaro (a farlo). Un altro dice: la saggezza con denaro vale molto. Se sei ricco, sempre sei ritenuto saggio. Se sei povero, sei considerato semplice (nel senso di ingenuo, sempliciotto) come gli altri. La curia romana non prende la pecora senza lana, cioè senza denaro".

Soprattutto l'ultima frase rimanda alla critica espressa nei versi attribuiti a S.Brigida nei confronti dell'avidità della chiesa

"Curia romana non petit ovem sine lana; dantes exaudit, non dantibus ostia claudit" (La curia romana non cerca una pecora senza lana; ascolta coloro che danno (soldi, ovviamente ahah), e a coloro che non danno chiude le porte").


Alcuni studiosi inglesi nei loro articoli traducono "mentiris quod pecunia" con "menti a causa del denaro". Sarebbe davvero poco comune, ma non tecnicamente impossibile una traduzione di questo tipo in latino medievale. Ma a parte il fatto che spesso gli studiosi inglesi fanno molta fatica col latino, un verso del componimento di Lydgate in questione fa svanire ogni dubbio:

"Love is sette bakke, gold goth before, and mede", che dovrebbe significare "l'amore viene dopo, a venir prima è l'oro (il denaro) e la ricompensa (la paga)"
 
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De utilitate ex adversis capienda

Traducibile come "l' utilità delle avversità" (orribile lo so).
Non ricordo dove lessi questa frase, ma mi piace molto.
In sostanza, incoraggia a cercare un insegnamento nelle avversità, anziché vederle unicamente come "sfighe". Che ne pensate?
 
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Per anni è circolata una colorita leggenda nei corsi motivazionali, ovvero che nel cinese mandarino l’ideogramma utilizzato per la parola crisi significasse anche opportunità, e faccio un contrito outing nell’ammettere che, benché informandomi avessi scoperto la verità, per un certo tempo continuai, di tanto in tanto a utilizzare ‘sta storiella biecamente, anch’io, ai tempi in cui spacciavo spesso formazione alle associazioni di categoria.

Diciamo che, se ben argomentato e con il dovuto corollario dimostrativo di “case history”, l’espediente funzionava a meraviglia, anche come scialuppa consolatoria per chi galleggiava in acque agitate. Il punto vero però è che, invitati ad intervenire, molto spesso, un buon numero di convenuti si scopriva avere in faretra una storia da sciorinare, con un fil rouge di sfighe assortite già trasformata in riscatto e successo. Quasi come se, in molti casi, la precondizione sventurata costituisse una specie di motore determinante..

Certo, anche la storia collettiva insegna come capiti, non di rado, che dal letame nascano i fiori, per citare il poeta. Propongo la prima che mi viene in mente, se i neri di Harlem fossero stati benestanti e felici, probabilmente sarebbero andati al conservatorio a studiare Chopin e non avremmo mai conosciuto il rhythm and blues, ciò detto non ne farei comunque una regola universale.
 
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Opera del nostro Girolamo Cardano, personaggio che mi è capitato di leggere in quanto per anni ho abitato in una via che porta il suo nome.
Mi trovo d'accordo con quanto detto da Zeno, aggiungo solo che il saper cogliere del buono anche nelle cose o nei momenti brutti è un concetto sempre comune un po' a tutte le culture.
Si vede il lato positivo; toccato il fondo non si può che risalire, ecc.

Come diceva anche un famoso greco tantissimi anni fa, παθήματα μαθήματα (pathemata mathemata), cioè "le sofferenze (i patemi, le difficoltà) sono insegnamenti"

Edited by Kinkyguy - 6/3/2024, 17:44
 
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CITAZIONE (Kinkyguy @ 6/3/2024, 17:25) 
Opera del nostro Girolamo Cardano, personaggio che mi è capitato di leggere in quanto per anni ho abitato in una via che porta il suo nome.
Mi trovo d'accordo con quanto detto da Zeno, aggiungo solo che il saper cogliere del buono anche nelle cose o nei momenti brutti è un concetto sempre comune un po' a tutte le culture.
Si vede il lato positivo; toccato il fondo non si può che risalire, ecc.

Come diceva anche un famoso greco tantissimi anni fa, πάθηματα μαθήματα (pathemata mathemata), cioè "le sofferenze (i patemi, le difficoltà) sono insegnamenti"

La compravi la pizza da Albanesi? Mitica!
 
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view post Posted on 6/3/2024, 17:42     +2   +1   -1
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Assolutamente! Buonissima! 😍😜
 
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Margaritas ante porcos

Il semplice ma sempre vero "Perle ai porci"
 
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Espandiamo un po' il concetto, le cui origini non tutti sanno, riportando la frase dal Vangelo di Matteo in maniera più completa:

"Nolite dare sanctum canibus, neque mittatis margaritas vestras ante porcos, ne forte conculcent eas pedibus suis, et conversi dirumpant vos" (Non date ciò che è sacro ai cani e non gettate le vostre perle ai porci, affinché non le calpestino con forza con i loro piedi/le loro zampe e, rivoltatisi, vi facciano a pezzi).

L'espressione italiana (e non solo) "cani e porci" per dire "chiunque, anche quelli di livello più basso", tipo "eh, ormai la laurea ce l'hanno cani e porci", viene proprio da queste parole del Vangelo. I cani e i porci, in quanto animali indegni nella tradizione giudaica, erano un modo con cui gli ebrei chiamavano gli infedeli, i pagani, coloro che non credevano nell'unico dio. Quindi con "perle" non si intendono unicamente cose materiali bensì anche contenuti educativi (non a caso si dice "perle di saggezza"), cioè cose che i pagani non solo non avrebbero capito, ma che si sarebbero anche "straniti" nel sentirle e sarebbero divenuti aggressivi.

Perché si parla di tradizione giudaica se il Vangelo è libro sacro dei cristiani? Perché quello di Matteo (l'unico che presenta "Margaritas ante porcos") era rivolto principalmente ai cristiani di origine ebraica che ancora erano ben attaccati alle proprie origini e tradizioni.

PS: Il nome "Rita" altro non è che un diminutivo di Margherita, che appunto non è il fiore ma la perla (che in latino è arrivato dal greco Μαργαρίτης-Margarites). Il fiore si chiama così forse perché il bianco richiama il colore della perla.

PPS: interessante il nome latino del fiore margherita secondo la classificazione di Linneo: "Bellis perennis" (perennemente bella o perennemente in guerra? Ahah). Ancora più interessante, forse, l'etimologia della parola inglese per questo fiore: "daisy", che etimologicamente significa "occhio del giorno".
 
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view post Posted on 1/4/2024, 12:18     +2   +1   -1
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CITAZIONE (Kinkyguy @ 30/3/2024, 23:01) 
Espandiamo un po' il concetto, le cui origini non tutti sanno, riportando la frase dal Vangelo di Matteo in maniera più completa:

"Nolite dare sanctum canibus, neque mittatis margaritas vestras ante porcos, ne forte conculcent eas pedibus suis, et conversi dirumpant vos" (Non date ciò che è sacro ai cani e non gettate le vostre perle ai porci, affinché non le calpestino con forza con i loro piedi/le loro zampe e, rivoltatisi, vi facciano a pezzi).

L'espressione italiana (e non solo) "cani e porci" per dire "chiunque, anche quelli di livello più basso", tipo "eh, ormai la laurea ce l'hanno cani e porci", viene proprio da queste parole del Vangelo. I cani e i porci, in quanto animali indegni nella tradizione giudaica, erano un modo con cui gli ebrei chiamavano gli infedeli, i pagani, coloro che non credevano nell'unico dio. Quindi con "perle" non si intendono unicamente cose materiali bensì anche contenuti educativi (non a caso si dice "perle di saggezza"), cioè cose che i pagani non solo non avrebbero capito, ma che si sarebbero anche "straniti" nel sentirle e sarebbero divenuti aggressivi.

Perché si parla di tradizione giudaica se il Vangelo è libro sacro dei cristiani? Perché quello di Matteo (l'unico che presenta "Margaritas ante porcos") era rivolto principalmente ai cristiani di origine ebraica che ancora erano ben attaccati alle proprie origini e tradizioni.

PS: Il nome "Rita" altro non è che un diminutivo di Margherita, che appunto non è il fiore ma la perla (che in latino è arrivato dal greco Μαργαρίτης-Margarites). Il fiore si chiama così forse perché il bianco richiama il colore della perla.

PPS: interessante il nome latino del fiore margherita secondo la classificazione di Linneo: "Bellis perennis" (perennemente bella o perennemente in guerra? Ahah). Ancora più interessante, forse, l'etimologia della parola inglese per questo fiore: "daisy", che etimologicamente significa "occhio del giorno".

Una piccola precisazione. All'inizio del Cristianesimo, gli adpti della nuova religione erano di origine pagana o ebraica. Come hai fatto notare, i cristiani provenienti dall'ebraismo erano ancora attaccati a certe tematiche dell'Ebraismo soprattutto a quelle contenute nella Torah che non erano solo pratiche religiose ma erano vere e proprie lezioni di vita e tra i due gruppi c'erano delle diversità di opinione riguardo coloro che si avvicinavano al Cristianesimo. I cristiani di origine pagana volevano accogliere tutti e bastava battezzarsi per aderire alla nuova religione mentre coloro che provenivano dall'Ebraismo non erano d'accordo e avrebbero voluto una scrematura affinché solo i più meritevoli potessero entrare a far parte della nuova religione e beneficiare della purezza degli insegnamenti contenuti nella Torah che erano adattabili al Cristianesimo ( Ad esempio i 10 comandamenti che il Cristianesimo ha praticamente ricopiato quasi di sana pianta dall'Ebraismo) E quindi, dare le perle ai porci si riferiva proprio a coloro che, secondo i cristiani di origine ebraica, erano persone non adatti alla purezza della nuova religione e incapaci di assaporare i dettami della Torah che però venivano ugualmente accolti all'interno del Cristianesimo.
 
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Ottima precisazione
 
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Oggi è la giornata mondiale della lingua latina.

Le lingue cambiano e spesso evolvono fino a diventare tutt'altro, ma a cambiare a volte sono anche gli insegnamenti che da una lingua vengono tramandati.

Pensiamo alla celebre frase nell'ode 11, Libro 1, di Orazio, l'ode del "carpe Diem":

"Dum loquimur fugerit invida
aetas: carpe diem, quam minimum credula postero"

"Proprio mentre stiamo parlando, il tempo invidioso già sarà fuggito via: cogli il giorno, speranzosa quanto meno possibile in ciò che verrà dopo (oppure semplicemente "nel giorno dopo").

Il poeta sta parlando con una delle sue amanti, la fanciulla Leuconae, alla quale consiglia di vivere il presente senza pensare al futuro e le suggerisce inoltre di godersi i piaceri della vita e non riporre troppe speranze o pensieri al futuro (perché non servono)

"vina liques et spatio brevi
spem longam reseces" (sciogli i vini* e ad un breve tempo limita la lunga speranza).

L'insegnamento che il poeta voleva impartirci è dunque chiaro e diverso - anche se attinente - a quello che generalmente intendiamo noi col "cogli l'attimo", ossia col cercare di non farci sfuggire un'occasione che ci si presenta davanti.

*Sciogli i vini nel senso di "diluire" o "mischiare", in quanto nell'antica Roma (così come in Grecia e in altre aree nell'antichità) era assai poco comune bere vino puro (troppo forte e dal gusto poco gradevole) e lo si mischiava con l'acqua calda o fredda.
 
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119 replies since 14/4/2023, 18:32   2468 views
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