Premetto che l'argomento che sto per affrontare è molto delicato e molto più vasto di quanto sia possibile discuterne in un forum come questo. E anche che mi mancano le competenze per affrontarlo in maniera appropriata. Ma qualcosa devo pur dire....
Spesso si confonde il masochismo con la ricerca deliberata del dolore, quasi fine a stesso, e al di fuori di una relazione di coppia sadomasochistica. Il masochista o il Sadico in una relazione BDSM non sono quelli che si tagliano la pelle con una lametta o che inchiodano le palle di qualcuno a una tavola, non sono quelli che godono a veder soffrire e quelli che godono a soffrire. Tutt'altro!
Dovrebbero tutti leggersi venere in pelliccia di Masoch prima di parlare di masochismo! In questo romanzo il protagonista Severin idealizza fortemente la sua compagna come una Venere a cui chiede di permettergli di essere appunto "venerata" non per il piacere egoistico che può trarne ma e sopratutto anche quando ciò significa sofferenza e dolore fisico, che diventa salvifico per la sua anima qualora somministrato da lei.
Quando si parla di dolore nei termini di questo topic, mi viene in mente più l'autolesionismo e l'algolagnia.
L'algolagnia e forse il caso di DreamChaser:
https://it.m.wikipedia.org/wiki/AlgolagniaL'algolagnia propriamente detta è infatti un'attrazione verso il dolore "in sé" - anche autoinflitto - senza che debbano esservi associate sottomissione o umiliazione. Da alcuni, ma non da me potrebbe essere considerato una sottospecie di masochismo, ma è più propriamente una parafilia. La questione è abbastanza chiaramente descritta nel link di wikipedia.
Molto più vasto è difficile è il discorso dell'autolesionismo ed è il comportamento che mi sembra vedere in quanto scrive Dirty Plumber. È sicuramente un comportamento autolesionista prendere delle sostanze antidolorifiche per "sopportare" il dolore che si va a ricercare. Si va a ricercare a pagamento perché non su ha il coraggio di dannegguarsi da soli o si vorrebbe farlo in maniera maggiore ma non si "hanno le palle".
Lo dici chiaramente:
"tale capacità di sopportazione a cui sento di non volere (ma forse è un alibi) nascosta da un più semplice non potere ovvero "io non sarò mai in grado di arrivare a ciò e quindi rimanente senso di frustrazione e accontentarmi di continuare a rimanere nell'ambito di pratiche chiamatele da semplice "fighette" senza palle"
Attenzione perché qui non stiamo più parlando di BDSM ne di una parafilia, ma qualcosa di più complesso e grave in senso psicologico, che potrebbe avere serie conseguenze sull'evoluzione psichica. Non a caso le mistress come Ladysex, si rifiutano di prendere in considerazione tali pratiche, così come la stragrande maggioranza di quelle serie, mentre quelle che si vedono provocare mutilazioni o danni permanenti (dal vero o per finta) sono solo delle psicopatiche da cui tenersi accuratamente alla larga.