Obey |
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| Marziale Epigrammaton Liber IV carmen 48 Percidi gaudes, percisus, Papyle, ploras. Cur, quae vis fieri, Papyle, facta doles? Paenitet obscenae pruriginis? an magis illud fles, quod percidi, Papyle, desieris? Godi a essere inculato, Papilo, e dopo esserti fatto inculare piangi e ti lamenti. Perché mai, Papilo, quel che desideri che accada, una volta accaduto ti fà soffrire? Sei forse rammaricato del tuo osceno desiderio? O piuttosto, Papilo, versi lacrime perché hai terminato di farti inculare, e vuoi ricominciare?
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