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| CITAZIONE (Marius666 @ 23/4/2024, 13:53) A Milano c'era (o c'è ancora?) un intero palazzo vicino alla stazione Centrale,precisamente in via Sammartini,che era interamente occupato da prostitute e viados. La vulgata lo dava come proprietà di un conte,il quale affittava ogni singolo appartamento del suo palazzo a queste/i inquilini a peso d'oro dato che sapeva che guadagnavano tanto. Credo che i "ghetti di prostituzione" in giro siano sempre più rari, anche perchê trasmettono un' idea di squallore e di marginalizzazione sociale. Molto meglio individuare location molto discrete e anonime, il più possibilmente promiscue tra destinazione abitativa e commerciale/direzionale, dove sia le esercenti che i clienti passano ampiamente inosservati, e dove anche la problematica dei rumori notturni diviene secondaria. Quello ê il target giusto sia delle esercenti che di potenziali investitori, che ha un "valore aggiunto" magari non evidente per il mercato generalista, ma invece prezioso per questa nicchia di mercato.
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