RACCONTO DEL MESE DI DICEMBRE 2018

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Stavolta voglio fare una scelta particolare e premiare come miglior racconto mensile VITE BRUCIATE di Pearlage. Perché particolare? Perché ci sono alcuni errori grammaticali, a volte frasi un po' confuse, l'uso non appropriato della congiunzione < od> che invece di eufonico diventa cacofonico ma c'è una storia vera che Pearlage sta provando a sviluppare, sia pure a fatica. Insomma, qualcosa di diverso dal solito panorama dei racconti che troviamo in questa sezione ed ho voluto premiare proprio questa ricerca della diversità. E poi comunque, malgrado le mie annotazioni, è scritto in un buon italiano scorrevole e leggibile. Spero che questo piccolo riconoscimento possa fare da stimolo a migliorare quei piccoli difetti, magari semplicemente con una rilettura più approfondita ma intanto sono proprio curioso cosa porterà la vita a Robert, il protagonista di questa storia. E sarebbe ancora meglio se ci fossero degli episodi un po' più lunghi e non bonsai come quelli che il buon Pearlage ci propina

Io scelgo, ovviamente avallato dal resto della moderazione, uno dei racconti postati nella sezione. Il criterio di scelta è solo in parte personale e cerco di basarmi su fatti oggettivi, in primis su come è scritto e sulla trama. La scelta spesso è complicata. Io ne scelgo uno che abbia almeno un episodio scritto durante il mese in questione ma spesso i racconti durano diversi mesi o addirittura vengono ripresi dopo anni e non è facile dare un giudizio basandomi soltanto su una piccola parte di quel racconto e ho premiato storie che non sono terminate, cosa che odio, oppure che hanno preso una direzione diversa da quella iniziale che mi aveva intrigato. Non posso quindi conoscere in anticipo le intenzioni dell'autore e su dove vuole andare a parare e quante scene di fetish/bdsm inserirà nel racconto e se le inserirà. Mi basta sapere che, fino a quel momento, leggendolo, ho trovato un certo gradimento. E in questo, io l'ho trovato, a parte due o tre scivoloni linguistici che, secondo me, non hanno inficiato più di tanto il mio gradimento. Ho voluto soprattutto premiare un'idea diversa, che non sia la solita trita e ritrita dell'umiliazione gratuita inflitta da amiche, compagne di classe, colleghe, padrone di casa, portinaie, sarte, vicine di casa, cugine, zie, nonne, bisnonne, suocere, e chi più ne ha, più ne metta, situazione che non riesco proprio più a sopportare, come se tutto il bdsm si fermasse lì e che non avesse svariate altre sfaccettature psicologiche. Malgrado questo mio odio viscerale per quella solita situazione, ho spesso premiato racconti di quel genere perché cerco di spogliarmi delle mie idee per essere un giudice imparziale. A volte ci si riesce e a volte no.

Comunque, non dico che bisogna essere d'accordo per forza con me ma bisognerebbe anche comprendere il perché di una decisione.
Nel mese di dicembre ci sono stati dieci racconti, uno solo dei quali completo mentre negli altri casi si tratta di semplici episodi che potevano comunque bastare per un'eventuale decisione di eleggerli come miglior racconto del mese. Uno è mio e uno è di Pearlege e ne rimangono otto. Di questi otto, uno era già stato premiato e ce ne sono sette. Uno era la schifezza bistrattata da tutti per come era scritto male e rimangono sei. Di questi, due sono di Martina. Uno è soltanto un accenno di un libro mentre l'altro sono solo poche righe, davvero poco per giudicarlo e ne rimangono quattro. Un altro è di slaveguy. Bello ma solo un episodio. Anche questo troppo breve per poterlo valutare. E sono tre. Uno è di un autore già premiato. Storia valida ma me lo sono lasciato perché il racconto sta proseguendo e mi devo tenere almeno una storia da poter premiare per il mese corrente visto che c'è penuria di racconti decenti. Un altro, e non dico il nome, non lo premierò mai perché mi fa schifo. Non per come scrive ma per quello che scrive. Scusatemi ma ogni tanto devo pure prendere una decisione che sia inerente ai miei gusti. Ne rimane uno che fa parte della categoria delle umiliazioni gratuite. Come vedete, la scelta si riduce drasticamente a tre racconti. Quello di Pearlage, quello dell'autore già premiato e quello delle umiliazioni. Due se consideriamo che uno me lo voglio portare come garanzia per questo mese. Beh, tra una storia come ce ne sono migliaia in questo sito che parla di fetish, trita, ritrita, dove se cambi i nomi dei personaggi non ti accorgi nemmeno che stai leggendo quel racconto invece di un altro e un'altra storia dove non ci sono accenni di bdsm ma che ha una precisa direzione, dove i personaggi sono tratteggiati in modo dignitoso e che mi fa terminare l'episodio con la voglia di leggerne un altro, beh, io scelgo la seconda ipotesi. E visto che diversi commenti sono stati a favore di questa storia, evidentemente non sono l'unico a pensarla così. Scusate lo sfogo.