Sire del Loto Bianco Forum BDSM & Fetish

Mistress Dominò, Milano Tour Toscana

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GIUDITTONE
view post Posted on 1/7/2019, 10:34 by: GIUDITTONE     +7   +1   -1
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86
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Romagna

Status:


NOME: Dom Inò
LINK O CONTATTO: www.facebook.com/dom.ino.7921975?epa=SEARCH_BOX
www.rossofetish.com/f1943/
CITTA': Milano
PRATICHE: foot worship, whipping, footjob, strapon, T&D , spitting, spanking
FASCIA DI ETA': direi trentacinque ma, con precisone, non so
DURATA INCONTRO: un’ora e mezza (forse più), escluse le piacevolissime chiacchere
RATE: velocità urbana per tre per due, per due ore
ASPETTO: alta. bionda, occhi verdi, piedi 41 curati e perfetti, tanta fisicamente e mentalmente
RISPETTO ACCORDI e INDOLE: perfettamente corrispondente a foto e quanto pubblicato
DURATA: sessione + social 2 ore
LUOGO DELL'INCONTRO: appartamento (suo)
ATTREZZATURE DISPONIBILI / USATE: non un dungeon, ma presente quanto serve a un buon BDSM (fruste, maschere, strapon, varie calzature, collari, guinzagli, ecc..)
PULIZIA: perfetta la pulizia dei locali e la sua, così come la mia
DESCRIZIONE INCONTRO:
Introduzione con breve licenza poetica…ci sono molti modi per godere dell’acqua: qualcuno quando ha sete si ruscella in gola la minerale preferita, qualcuno, se ha caldo, si tuffa in una azzurra baia mediterranea, qualcuno per amore del rischio prova a cavalcare le onde dell’oceano, qualcuno, affascinato dall’armonia dei suoni, ascolta il picchiettio delle gocce di pioggia sulle foglie nel bosco e qualcuno, povero lui, dell’acqua ha solo paura…
Quando ho visto i primi post su Facebook e sul Sire del Loto Bianco di Dom Inò ne sono stato subito molto attratto. Il modo di porsi era tra il provocatorio (chi se la sente di accostarsi a tanta Mistress?) e il raffinato (molta cura e attenzione per i dettagli dell’abbigliamento, degli ambienti e delle foto). Per me, una combinazione irresistibile. Dalla fisicità importante sono attratto. Paradossalmente, una Mistress che con i tacchi sfiora o oltrepassa i due metri, a me più che timore induce sentimenti di resa, adorazione e affidamento totale. Che volete farci ? Sarò sciocco ma mi fa sentire sicuro. Certo, in fondo c’è anche il timore di come lei possa usare forza e altezza ma, proprio l’ambiguità tra queste opposte emozioni, mi risulta irresistibile. Però…però…il dubbio che fosse un fake costruito ad arte, sotto sotto l’avevo.
Per passare dalle fantasie ai fatti, ho iniziato un ricco scambio di messaggi via Messenger, ai quali lei ha sempre risposto con molta cortesia, professionalità e ironia. Non è stato facile per distanza, impegni e imprevisti da parte mia, combinare una data ed un luogo per l’incontro, ma alla fine ci siamo riusciti.
A Milano, pochi metri da una fermata della metro, si trova l’appartamento dove ci siamo incontrati, in zona signorile e tranquilla. Perfettamente puntuale, suono e subito mi fa entrare. Entro chiedendo permesso. Per percorrere con lo sguardo il tragitto che va dai suoi piedi (calzati da un tacco 22) al viso, serve un certo tempo che ho impiego assaporando senza fretta ogni centimetro del percorso. Se rispetto al corpo potevo avere aspettative (totalmente soddisfatte) giustificate dalle foto, rispetto al viso ero nel mistero. Nessuna speranza, quindi, solo una piacevolissima sorpresa. Lungi da me entrare in una discussione rispetto ai gusti personali, descrivo solo quanto lei mi ha suscitato. Scorgo nel suo bel viso e nei profondi occhi chiari decisione, piacere, malizia, dolcezza e forza in egual misura. Inizio così a sentire strani movimenti nelle viscere. Torno, poi, al resto del panorama, che ho esplorato con cura e lentezza. Vedo: calze nere fasciare un paio di gambe chilometriche tornite e scolpite, il reggicalze lasciare scoperto qualche centimetro di coscia fino al corto abito nero che aderisce alle curve dei fianchi per schiudersi sulle spalle e le braccia, armoniose quanto forti, con mani dalle unghie curate. Dopo averla di nuovo guardata in viso, appena per cogliere lo sguardo che intanto si è fatto di metallo bollente, mi affretto a baciare educatamente il dorso di una mano. Pare gradire e mi fa accomodare in salotto precedendomi. Vi dirò, più che i biondi capelli ho guardato altro. Si siede di fronte a me accavallando quelle magnifiche armi di distruzione di massa che sono le sue gambe. Inizia un colloquio che non intendo riassumere perché:
a) non ero così lucido da ricordarmi tutto
b) non voglio dilungarmi.
Qualche ricordo però lo mantengo, e oltre alla gradevolezza del parlare con lei credo anche di aver comunicato chiaramente il mio modo di essere slave e come io viva l’adorazione per un certo tipo di donna. Durante la conversazione comprendo anche chiaramente che alla guida di quel fisico si trova una testa fina e lucida. Lei continua a comunicarmi con l’espressione del viso curiosità, attenzione e a volte, mentre parlo, sembra perdersi per qualche attimo nelle sue fantasie per subito tornare ad ascoltarmi con qualche stilla in più di malizia nello sguardo. Immagino abbia delle visioni riguardo come cucinarmi e questo mi piace assai.
Alla fine arriva l’ordine tanto atteso: spogliati.
Gran parte dell’incontro è stato dedicato ai piedi di Dom Inò e questo mi è parso doveroso oltre che molto eccitante.
Tanta perfezione non doveva andare sprecata e non è successo. Sono stati adorati come meritavano in tutta la loro non indifferente superfice.
Mi sono sentito come un esploratore alla scoperta di nuovi territori, tanto che ad un certo punto ho esclamato: vorrei essere tutto lingua, un metro e ottanta di lingua. Dom Inò è scoppiata a ridere. Poi si è molto divertita a impormi maschera e guinzaglio e a farmi fare il cagnolino nutrendomi e abbeverandomi in modi che lascio alla vostra fantasia (che diamine, un poco di lavoro anche per voi…!).
Parte del piacere è stato anche vedere il bel viso di Dom Inò esprimerne nel fare tutto questo divertimento, piacere, sicurezza e potere. Sentire che ero il giocattolo di Dom Inò, leggerle nel volto la mia sottomissione e il piacere nel dominio è stato irresistibile. A quel punto ho detto che avrei sentito il bisogno di scodinzolare ma …non avevo coda…e Dom Inò cogliendo al volo la battuta ha detto…ma sì possiamo provvedere. Prima mi ha fatto disporre in ginocchio su un divano con il culo adeguatamente esposto. Io l’ho prontamente offerto, ben aperto e inarcando i lombi, per un uso adeguato. Dom Inò ha quindi provveduto alla necessaria rubefazione (arrossamento da sculaciattura e frustate) dell’ apposito posteriore (culo). Facendo questo ha ben chiarito verbalmente la mia condizione: una puttanella vogliosa. Perciò, dopo aver indossato uno strapon nero di robuste dimensioni, ha pensato bene di farsi ammirare da me prima di usarlo dove necessitava. Veramente mi sono sentito nient’ altro che una troietta e così l’inserzione è stata consequenziale. Dom Inò mi ha scopato per bene, possedendomi come meritavo. Sentire in me quello strapon che lei stava manovrando mi ha dato l’emozione di essere riempito a dovere dal suo dominio e non avrei voluto finisse. Verificata la adeguatezza della coda al culo del cagnolino, non è restato che farlo stendere sulla schiena per tornare ad adorare i piedi di Dom Inò. Quello a cui non ho resisto è leggere nel viso (davvero intrigante) di Dom Inò, lo stagliarsi di emozioni che poi si sono riflesse in me. Veder passare sul suo volto l’interesse, la curiosità, la dolcezza, la malizia, la decisione, la forza e il piacere mentre le leccavo i piedi è stato irresistibile. Nella sua infinita bontà/cattiveria Dom Inò ha poi deciso che fosse finalmente venuto il momento dell’orgasmo. Con un suo conto alla rovescia suo, allo zero, con perfetto tempismo, ecco il cagnolino/slave accedere un prolungato e gratificante orgasmo che ha interessato non solo gli organi genitali ma, come un’onda, si è esteso agli arti inferiori e alla schiena e all’ano.
Poi è subentrato, per qualche tempo, uno stato psico-fisico non chiarissimo.
I ricordi lucidi riprendono con me di nuovo seduto di fronte a Dom Inò, vestito, a chiacchierare amabilmente. Peccato che non fosse più l’inizio ma la fine.
Tornato a casa, quella notte ho dormito come un bimbo, con un sorriso lieve sul viso.
Che dire ancora? Ci sono molti modi di amare l’acqua come il BDSM. Io ho trovato una persona che presenta le combinazioni molto vicine al mio ideale di Mistress.
Per fortuna non siamo geograficamente prossimi, altrimenti sarebbero a rischio portafoglio e cuore (non solo per le emozioni…!).
Dom Inò ancora si diverte a fare la Mistress. Trattatela bene e cercate di fare il vostro meglio di slave perché si mantenga così.
 
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4 replies since 8/11/2018, 06:26   9348 views
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