| Dici bene, la pallavolo femminile può essere fonte di grande soddisfazioni sotto questo punto di vista, anche se per me personalmente purtroppo non lo è mai stata.
Apro una parentesi su di me. Oltre ad essere stato un discreto giocatore, fin da quando avevo 15 anni ho sempre collaborato con varie squadre femminili, pur senza avere i gradi di allenatore perché costano troppo, ci sono stati periodi in cui ero in palestra più di quanto ero a casa, aiutavo ad esempio a raccogliere i palloni o quando c'era da predisporre i conetti per terra per qualche esercizio, ed essendo io stesso giocatore potevo assistere una ragazza nel riscaldamento con la palla quando erano dispari, cose così. L'ho sempre fatto per passione e mai per secondi fini, trattandosi di squadre di oratorio o di quartiere non si muovevano cifre, ed il massimo che ci si poteva aspettare era un pacco regalo a Natale, potete non credermi ma io ero lì solo ed esclusivamente perché mi piace la pallavolo. E poi va beh, ovviamente mi piacciono le ragazze, ero uno studente delle superiori ed ero contento di essere circondato da belle coetanee, in un ruolo che mi piaceva definire "intruso autorizzato", anche se ribadisco che non ero lì per cercare relazioni o cose del genere. Quindi sì, sotto i punti di vista "regular", ero contento.
Ma noi non siamo su questo forum per leggere la favoletta di un ragazzino che guarda le ragazzine, quindi voltiamo pagina, e veniamo al dunque.
Internet a quel tempo non era quello che è adesso, non si era sempre connessi ed i modem 28.8 erano considerati un lusso, ma dopo un paio d'anni io scoprii più o meno per caso una chat chiamata "C6", con cui si potevano fare ricerche di persone per sesso, età, provincia, interessi, eccetera. Era una figata all'epoca, e presto divenne una dipendenza per me, come testimoniato dalle bollette del telefono. Senza voler andare ancora più off-topic di così, arrivo davvero al dunque stavolta. Facendo domande mirate a ragazze che avevano "pallavolo" tra i loro interessi, mi hanno raccontato di casi in cui fino a 10 o 12 di loro erano sedute insieme su un allenatore sdraiato sulla panchina, mi hanno raccontato di casi in cui fino a 10 o 12 di loro erano in piedi insieme su un allenatore sdraiato per terra, le ragazze raccontavano queste cose ridendo, dicendo che per loro erano scherzi e che si divertivano a vedere gli allenatori che cercavano di liberarsi, mentre io dentro di me provavo invidia a livelli indescrivibili, anche volendo supporre che metà delle cose raccontate fossero invenzioni. Certo, come detto sopra, io ero in palestra per la passione per la pallavolo e non per questo, ma avere scoperto che queste cose potevano succedere e non mi erano mai successe mi ha fatto sentire male, molto male.
Anche quando una giocatrice si infortunava una caviglia in partita oppure in allenamento, ed io magari ero dirigente in panchina, mi proponevo sempre di portarla fuori dal campo in braccio (altra cosa che sapevo succedere ad allenatori o dirigenti di altre squadre), ma solo due volte mi è effettivamente capitato che accettassero. Ci sono state altre due occasioni, in cui neanche a farlo apposta si erano infortunate la giocatrici più in carne delle squadre che seguivo in quel momento, avrei dato qualsiasi cosa per portare fuori in braccio anche loro, ma a costo di farsi più male hanno preferito arrangiarsi, mentre dentro di me piangevo sperando che da fuori non si vedesse più di tanto.
Riassumendo, la pallavolo può davvero essere una sorgente inesauribile di soddisfazioni di questo tipo, ma come in tutte le cose bisogna essere fortunati e capitare nell'ambiente giusto con le ragazze giuste. Io non ho avuto questa fortuna, come magra consolazione mi tengo le soddisfazioni a livello sportivo, che come continuo a ripetermi sperando di crederci io stesso, erano il primo motivo per cui mi sono avvicinato a questi campi con la rete in mezzo.
Edited by gia2 - 27/8/2020, 11:49
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