Sire del Loto Bianco Forum BDSM & Fetish

La Dea di Hermione Granger

« Older   Newer »
  Share  
FilthyFeet
view post Posted on 9/5/2018, 11:44     +1   -1




Storia magnifica, adoro il mondo di HP ed unirlo a queste tematiche è geniale. Bravo davvero :D
 
Top
view post Posted on 9/5/2018, 18:25     +1   -1
Avatar

Sottomesso anomalo. Più unico che raro

Group:
Moderatori
Posts:
9,525
Location:
ROMA

Status:


Ema, prima di interagire sul forum devi presentarti. Mi raccomando. Grazie
 
Top
view post Posted on 10/5/2018, 10:57     +4   +1   -1
Avatar

Professore/essa SM

Group:
Member
Posts:
148

Status:


Scusate per l'attesa.

Parte 5 : Fatica e riposo

La settimana successiva passò senza molti problemi, Hermione fu molto felice di non vedere spesso in giro Pansy Parkinson, che evidentemente aveva deciso di studiare intensamente in quegli ultimi giorni di scuola, nonostante l’aiuto che lei avrebbe dovuto darle durante gli esami. Come Hermione immaginava, Harry non aveva preso bene la notizia della perdita del mantello che era appartenuto a suo padre e la ragazza non potè biasimarlo per essersi infuriato con lei.

La ragazza però aveva ben altri pensieri in testa, Hermione aveva infatti il timore di vedere la sua rivale ogni volta che voltava un angolo. Ad una parte di lei però mancavano Pansy ed i meravigliosi piedi che l’avevano stregata come il più potente degli incantesimi. Dopo diversi giorni Hermione aveva ormai smesso di chiedersi perché improvvisamente fosse attratta da qualcosa di tanto sporco come i piedi di un’altra persona, tanto nessuna riposta avrebbe cambiato il fatto che era follemente innamorata di quelle lunga dita smaltate di nero, di quelle morbide piante che sembravano così naturali a contatto con la sua faccia.

Hermione non poteva neanche più tenere d’occhio la posizione della sua nuova Padrona, ovviamente Harry le aveva tolto subito la mappa del Malandrino, timoroso che lei potesse perdere anche quella. La Grifondoro non poteva sapere che Pansy era molto più vicina di quanto immaginasse. La ragazza dai lunghi capelli neri non aveva certo bisogno di studiare (con l’aiuto della sua schiava non avrebbe avuto problemi a passare gli esami con voti altissimi) ed aveva deciso di passare quella settimana spiando la sanguemarcio ormai alla sua mercé. Il mantello di Potter le era stato davvero molto utile, Pansy non poteva credere quanto bello fosse potersi muovere per il castello senza che nessuno potesse vederla. Ovviamente la prima cosa che aveva fatto era stata sgattaiolare nel bagno dei ragazzi ed osservare i loro fisici statuari, senza però perdere il controllo come aveva fatto la Granger. Dopo, Pansy aveva deciso di seguire la sua schiava in giro per il castello per capire se l’Amortentia avesse esaurito il suo effetto e se la Granger stesse cercando un modo per aggirare il Voto Infrangibile. La ragazza Grifondoro però trascorreva gran parte del suo tempo a studiare per gli esami e Pansy si tranquillizzò, anche se non riusciva completamente a mettere da parte il timore che in qualche libro della biblioteca ci fosse qualche cosa che potesse farle perdere la sua nuova schiava. Grazie al mantello Pansy fu anche capace di entrare nella Sala Comune dei Grifondoro e seguire Hermione Granger fino nel suo dormitorio. Per diverse sere la Serpeverde si era divertita a giocare con la sua preda, infatti non appena Hermione si addormentava, Pansy le avvicinava al naso una sua calza sudata e subito l’espressione della ragazza addormentata cambiava. Osservando quell’espressione di piacere, Pansy fu certa che il filtro d’amore stesse ancora funzionando e non poteva che chiedersi cosa sarebbe successo quando i suoi effetti sarebbero finalmente svaniti.

“Sarà molto più bello vederti leccarmi i piedi con un espressione di disgusto stampata in faccia, Granger” Pansy disse piano all’orecchio di Hermione che si mosse un attimo ma non si svegliò.




Il giorno dell’inizio degli esami era finalmente giunto ed Hermione entrò nell’aula di Storia della Magia guardandosi ansiosamente intorno. Pansy Parkinson era già arrivata e la stava guardando dritto negli occhi. Hermione sapeva cosa fare e si andò a sedere nel banco davanti quello della sua nuova Padrona. Il professor Rüf arrivò poco dopo ed il noioso fantasma che insegnava Storia della Magia si sedette alla sua cattedra e diede il via al test. Attenta a non farsi vedere dai suoi compagni di classe, Pansy si sporse in avanti e con un sussurro disse :
- Scambiamoci i test, Granger -

Mentre Hermione cominciava a scrivere sul foglio di pergamena di Pansy Parkinson, quest’ultima osservava quello della sua schiava, pensando a cosa fare. Pansy avrebbe tanto voluto rispondere male alle domande del test e costringere la sanguemarcio a consegnare un compito disastroso, ma così facendo avrebbe destato dei sospetti. I professori si sarebbero subito chiesti perché la brillante Hermione Granger avesse fatto un test così scadente.

“Non posso rischiare che la Mcgranitt indaghi” si disse Pansy, che si limitò ad aspettare che la sua schiava le riconsegnasse il suo test finito.

Hermione fu veloce e dopo appena dieci minuti le due ragazze si scambiarono nuovamente i fogli di pergamena.

- Molto bene, Granger - disse piano Pansy osservando il suo test e poi aggiungendo - Ho una ricompensa per te -

Hermione fu colta di sorpresa quando la Serpeverde le consegnò di soppiatto una calza.

- L’ho usata in questi giorni per le mie corse mattutine, mettitela in bocca e puliscimela mentre fai il tuo test. Ovviamente potrai ringraziarmi dopo -

Hermione obbedì immediatamente, non voleva che i suoi compagni la vedessero con una calza sudata in mano… e poi non vedeva l’ora di assaporare ancora una volta il sudore della sua Padrona. La ragazza cominciò a succhiare cercando di non muovere troppo la mascella e quasi subito quel gusto meraviglioso le diede alla testa. Per sua fortuna le domande del test erano uguali a quelle di Pansy, se fossero state diverse Hermione dubitava che sarebbe riuscita a fare un buon compito, tanto era distratta.

Con le materie successive si ripeté grossomodo la stessa scena, ovviamente durante le prove pratiche Pansy dovette cavarsela da sola ma a fine giornata la ragazza era convinta di aver appena fatto i migliori esami della sua vita. La ragazza Serpeverde era così felice che decise di “ricompensare” ancora la sua piccola schiava.

“ I miei piedi hanno proprio bisogno di una morbida lingua” si disse Pansy mentre si dirigeva verso Hermione Granger che era ancora una volta da sola.

Dopo aver controllato che non ci fossero altre persone nei paraggi, Pansy tirò fuori dalla borsa il suo nuovo mantello dell’invisibilità e lo lanciò alla sanguemarcio.

- Indossa questo e seguimi, schiava -

Hermione non si era accorta della presenza di Pansy e fece un balzo per la paura, poi i suoi occhi si posarono sul mantello dell’invisibilità e senza riuscire a trattenersi, la ragazza chiese :

- Cosa dovrei farci con questo ? -

La mano sinistra di Pansy fu veloce come un fulmine e quando lei le schiaffeggiò la faccia, gli occhi di Hermione si riempirono all’istante di lacrime.

- Non osare mai più discutere i miei ordini, tu devi solo obbedire sporca sanguemarcio - disse Pansy

Hermione sapeva che non doveva fare arrabbiare la sua rivale, che avrebbe potuto umiliarla davanti tutta la scuola e rovinarle per sempre la vita. Per questo la ragazza si gettò ai piedi di Pansy e la supplicò di perdonarla baciandole senza sosta le scarpe.

- Perdonatemi Padrona, perdonate questa stupida schiava, non accadrà mai più - disse Hermione singhiozzando e bagnando le scarpe di Pansy con le sue lacrime.

La ragazza cominciò allora a leccare le scarpe della sua Padrona che però si allontanò e disse ancora una volta :

- Indossa il mantello e seguimi -

Mentre Pansy conduceva la sua schiava (adesso nascosta sotto il mantello dell’invisibilità) verso la sala comune dei Serpeverde, la ragazza non poteva che ripensare alla scena precedente.

“ È divertente come la mudblood sfrutti qualsiasi occasione per gettarsi ai miei piedi” pensò Pansy sorridendo.

L’ampia sala comune di Serpeverde era molto più ampia di quella dei Grifondoro ed Hermione ammirò con stupore le finestre che si affacciavano sulle profondità del lago. Lei sapeva che la sala comune dei Serpeverde si trovava sotto il lago ma non aveva mai pensato a quanto bello fosse poter vedere le sirene, la piovra gigante e tutte quelle altre creature fantastiche che vivevano in quegli oscuri abissi. Il posto era deserto, la maggior parte degli studenti stava ancora cenando nella Sala grande ed altri probabilmente si stavano divertendo nel parco del castello per festeggiare la fine degli esami, ma Pansy non voleva rischiare e con un gesto indicò ad Hermione di seguirla nel suo dormitorio. In questo c’erano solo tre letti, ma Hermione non potè che provare una forte invidia nell’osservare i tre enormi letti a baldacchino che occupavano la stanza adornata con grande eleganza, quasi come se fosse quella di qualche nobile. Ma non ci fu ulteriore tempo per ammirare quel luogo incredibile, perché Pansy si gettò nel suo letto e, calciando via le sue scarpe, disse :

- Dai schiava, leccami i piedi… ma non toglierti il mantello -

Ovviamente qualcuno delle sue amiche poteva arrivare da un momento all’altro e la ragazza non aveva tempo da perdere con delle difficile spiegazioni. Pansy voleva solo rilassarsi, dopo un anno difficile meritava un po’ di riposo e cosa c’era di meglio della lingua di Hermione Granger che si muoveva senza sosta lungo le sue piante ? Hermione si affrettò ad eseguire l’ordine della sua Padrona e subito sentii il suo basso ventre fremere, i piedi di Pansy come al solito la stavano eccitando tantissimo. La ragazza cominciò con dei delicati baci sulle dita dei piedi della ragazza Serpeverde che rise a causa del solletico, poi incoraggiata da quel suono celestiale Hermione tirò fuori la lingua e cominciò a leccare in mezzo alle dita, facendo ridere la sua Padrona sempre più forte. Ancora una volta la ragazza non potè fare a meno di chiedersi perché trovasse quel sapore così meraviglioso ma di una cosa era certa, avrebbe leccato quei piedi senza sosta fino a che la sua lingua non avesse raccolto ogni goccia di quel prezioso nettare. Pansy permise alla sua schiava di leccarle i piedi con ferocia per quasi due ore, poi si rese conto che le sue amiche stavano per tornare e disse :

- Infilati sotto le coperte e stenditi ai piedi del mio letto, Granger. Pancia all’insù -

Hermione era felice di poter finalmente cambiare posizione, era rimasta in ginocchio ai piedi del letto di Pansy da ore e non sentiva più le sue gambe, ma l’idea di trascorrere la notte sotto delle coperte non le piaceva affatto.

“ Non sono claustrofobica, non sono claustrofobica” Hermione continuava a ripetersi mentre Pansy si spogliava con estrema lentezza.

Tutte le paure della giovane Grifondoro furono spazzate via non appena Pansy si distese sul letto, scivolando sotto le coperte, e poggiandole i suoi stupendi piedi sulla faccia. Il naso di Hermione fu intrappolato dall’alluce ed il secondo dito del piede destro e subito la ragazza cominciò a respirare a pieni polmoni, beandosi di quell’aroma incredibile. Pansy ridacchiò, non poteva vedere la sua schiava nascosta sotto le coperte, ma poteva percepire perfettamente quello che la sanguemarcio stava facendo. Poco dopo la porta del dormitorio si aprì con un cigolio e le due Serpeverde che condividevano il posto con Pansy entrarono nella stanza, dirigendosi verso i propri letti. Pansy diede un calcio ad Hermione per avvertirla di fare assoluto silenzio…non che ce ne fosse bisogno, le amiche di Pansy non si erano curate della loro compagna apparentemente addormentata e continuavano a chiacchierare a voce abbastanza alta. Quando alla fine nella stanza piombò il silenzio, Pansy sentì qualcosa di umido toccarle i piedi e con un sorriso capì che la sua schiava aveva ricominciato a leccarle i piedi.

“ Qualcosa mi dice che oggi dormirò meravigliosamente” si disse Pansy prima di chiudere gli occhi.





Il silenzio regnava su Hogwarts, nel cielo senza nuvole vi era una meravigliosa luna piena ed il castello addormentato sembrava più magico che mai. Nei dormitori delle quattro case gli studenti dormivano serenamente, gli esami erano finiti e due giorni dopo la maggior parte di loro sarebbe tornata dalle rispettive famiglie per le vacanze estive, altri invece avrebbero cominciato la loro carriera lavorativa nel mondo magico e sarebbero entrati davvero nel mondo degli adulti. Mancavano ancora tre ore al sorgere del sole ed il dormitorio delle ragazze del sesto anno di Serpeverde era silenzioso come il resto del castello. Poi Hermione Granger aprì gli occhi di scatto ed avvolta dall’oscurità, la ragazza mormorò :

- Dove mi trovo ? E cosa è quest'odore pungente ? -

L’effetto della pozione erano finalmente svanito.
 
Top
view post Posted on 10/5/2018, 15:48     +1   -1

Novizio

Group:
Member
Posts:
17

Status:


Racconto stupendo :P
 
Top
view post Posted on 16/5/2018, 08:36     +1   -1

Assistente

Group:
Member
Posts:
27

Status:


Quando arriva il seguito? Comunque sai, il racconto è bellissimo ma dovresti anche scrivere secondo me o un'altra storia oppure ad un certo punto in questa, di Hermione che invece è padrona di schiavi durante la vita ad Hogwarts, sarebbe interessante... Per il semplice fatto che Emma Watson tra l'altro ha i piedi più belli del mondo secondo un sacco di riviste, comunque complimenti 😁
 
Top
view post Posted on 30/5/2018, 15:59     +1   -1
Avatar

Sottomesso anomalo. Più unico che raro

Group:
Moderatori
Posts:
9,525
Location:
ROMA

Status:


Schiavetto02, devi presentarti prima di interagire sul forum. Grazie
 
Top
view post Posted on 31/5/2018, 07:11     +1   -1
Avatar

Professore/essa SM

Group:
Member
Posts:
148

Status:


Scusate ho avuto un esame e in questi giorni mi sto riposando un po’. Domani mi rimetto a lavoro
 
Top
view post Posted on 5/6/2018, 13:09     +1   -1
Avatar

Professore/essa SM

Group:
Member
Posts:
148

Status:


Purtroppo ho avuto un problema al pc (prima o poi devo decidermi a cambiarlo) e l’uscita del nuovo capitolo è posticipata a data da destinarsi. Spero di risolvere la cosa nel più breve tempo possibile, scusatemi
 
Top
Sottomesso51
view post Posted on 15/6/2018, 06:14     +1   +1   -1




Peccato che questa storia non continua l'apprezzavo molto
 
Top
view post Posted on 20/6/2018, 15:10     +2   +1   -1
Avatar

Professore/essa SM

Group:
Member
Posts:
148

Status:


Scusate per l'attesa

Parte 6 : Piano di fuga


"Dove sono ? " Hermione si domandò ancora una volta. Poi, come per darle una risposta, il suo cervello cominciò a lavorare intensamente e diverse immagini le passarono davanti gli occhi resi ciechi dall’oscurità che la circondava.


La ragazza rimase in silenzio ad osservare quelle immagini che vorticavano furiosamente nella sua testa e che piano piano si stavano unendo come i pezzi di un puzzle. Quando Hermione alla fine ricordò ciò che era avvenuto nell’aula di pozioni, la brillante ragazza capì ogni cosa. Uno stupido incidente era stata la causa di tutti i suoi problemi, una maledetta calza era il motivo per cui adesso lei era la proprietà della persona che più odiava al mondo. Pansy era stata molto scaltra a farle fare un voto infrangibile, la ragazza aveva previsto che l’effetto della pozione non sarebbe durato tanto ed aveva agito con prontezza. Non c’era modo di spezzare un voto infrangibile, Hermione lo sapeva, era una magia antica e pericolosa e nessuno avrebbe potuto liberala dalle grinfie di Pansy. Ma la ragazza Grifondoro non aveva tempo per pensare alla sua schiavitù forzata, doveva fuggire da quel posto e andare lontano da Pansy e dai suoi maledettissimi piedi che poggiavano ancora sulla sua faccia. Hermione sentì la testa vorticare tremendamente e rischiò di vomitare, sotto le coperte c’era pochissimo ossigeno ed il tanfo dei piedi della rivale, che erano sudati molto durante la notte, era davvero letale. Hermione però non poteva muoversi, non poteva allontanare quei piedi dalla sua faccia prima di essere sicura che la perfida Serpeverde non le avesse ordinato espressamente di rimanere ai suoi piedi per tutta la notte. Hermione cercò di ricordare quello che era successo poche ore prima e sperò che i suoi ricordi non fossero distorti in qualche modo dall’Amortentia. Pansy le aveva detto di sdraiarsi ai piedi del suo letto, sotto le coperte, ma non le aveva detto di trascorrere lì tutta la notte, non le aveva dato altri ordini e fuggendo via Hermione non avrebbe rischiato di disobbedire, non avrebbe rischiato la morte per aver infranto il voto infrangibile. Sperando fortemente di non essere in errore, Hermione spinse via delicatamente i piedi di Pansy dalla sua faccia e scivolò fuori dal letto, stando attenta a non fare rumore…se la Serpeverde si fosse svegliata sarebbe stata la fine. Hermione prese il mantello dell’invisibilità che Pansy aveva poggiato sopra il suo baule e senza voltarsi indietro la ragazza uscì di corsa dal dormitorio e dalla sala comune dei Serpeverde.

"Che cosa posso fare ?" continuò a chiedersi Hermione durante tutto il tragitto per raggiungere la torre di Grifondoro, rischiando per un momento di farsi colpire dal diabolico poltergeist Pix che stava lanciando delle pentole lungo il corridoio del settimo piano, facendo un baccano infernale.

Alla fine Hermione riuscì ad arrivare sana e salva nel suo dormitorio ma ovviamente non riuscii a chiedere occhio quella notte, troppo impegnata ad elaborare un piano per sfuggire dalle grinfie di quella diabolica strega di nome Pansy Parkinson. Non c’era nessuna speranza di riottenere la sua libertà, ma mancava pochissimo alla fine della scuola e tutto quello che lei doveva fare era evitare la ragazza Serpeverde.

“Se non la incontro, non potrà darmi degli ordini. Poi avrò tutta l’estate per trovare un modo per aggirare l’incantesimo ” si disse Hermione sorridendo debolmente.

Il giorno successivo la ragazza non mise piede fuori dalla sala comune di Grifondoro, nonostante Harry e Ron l’avessero supplicata per quasi un ora di andare con loro in riva al lago e divertirsi in quelle ultime ore insieme. Hermione però aveva resistito, non poteva rischiare di incontrare Pansy. Per ammazzare il tempo, chiusa da sola nella torre di Grifondoro, la ragazza cercò di leggere un libro ma proprio non riusciva a concentrarsi sulle pagine ingiallite che aveva sotto il naso. La sua mente era proiettata avanti, cercando di capire cosa fare se durante l’estate non avesse trovato il modo di liberarsi dal voto infrangibile.

“ Non potrò certo tornare ad Hogwarts” si disse Hermione con le lacrime agli occhi, consapevole che non poteva vivere nello stesso posto , seppur un immenso castello come Hogwarts, dove viveva Pansy Parkinson…la sua Padrona. Hermione cercò di non pensare a quella parola orrenda, per lei non c’era niente di più spregevole della schiavitù, nessuno al mondo può essere proprietario di un’altro essere umano.

- O creatura magica - sussurrò la ragazza, pensando a Dobby ed agli altri elfi domestici che erano costretti a servire le famiglie di maghi più potenti e ricche.

Per un attimo Hermione vide se stessa con indosso i miseri stracci che erano l’uniforme tipica degli elfi domestici e la ragazza non riuscì a trattenere le lacrime. Anche di sera Hermione non uscì dalla sala comune dei Grifondoro e chiese a Harry e Ron di portarle qualcosa da mangiare dalla Sala Grande. I due ragazzi non le fecero domande ed Hermione non potè che essere grata ad i suoi meravigliosi amici. Quando la ragazza si gettò sfinita sul letto, un piccolo sorriso apparve sul suo volto quando pensò che mancavano solo poche ore e sarebbe stata di nuovo libera.

La mattina della partenza Hermione stava finendo di fare i bagagli, il treno sarebbe partito alle 11 e la ragazza aveva già deciso che avrebbe indossato il mantello dell’invisibilità per non correre rischi. Per un attimo la ragazza era stata tentata di dire ad Harry che aveva di nuovo il suo mantello, ma poi aveva deciso di aspettare, se l’amico avesse deciso di riprenderselo subito, sarebbero stato un grosso problema per lei. Poco prima di uscire dalla sala comune di Grifondoro, Hermione sentì qualcuno chiamare il suo nome e girandosi, vide Neville Paciock avvicinarsi rapidamente.

- Ciao Hermione, quella ragazza Serpeverde...Pansy Parkison credo si chiami, mi ha detto di dirti che devi leggere questa lettera - disse il ragazzo con il suo solito modo di fare impacciato.

“ Cazzo” pensò Hermione, la Serpeverde l’aveva appena fregata con quelle parole che erano un vero e proprio ordine e che erano state riferite da un inconsapevole Neville.

- Grazie Neville - rispose la ragazza con un filo di voce, prendendo la lettera con la mano che tremava.


“ Bel tentativo Granger, ma ti suggerirei di non evitarmi in futuro. Hai giurato espressamente non solo di obbedire a tutti i miei ordini ma anche di servirmi ed adorarmi come una Dea e penso proprio che il Voto Infrangibile possa intervenire se non strisci ai miei piedi e mi adori il più presto possibile. Sarebbe un vero peccato non rivedere più il tuo brutto muso ed i tuoi denti da coniglio, quindi ti ORDINO di incontrarci nello scompartimento dei Prefetti”


Gli occhi di Hermione si riempirono immediatamente di lacrime, per un breve giorno aveva sognato la libertà e come spesso accade, i sogni non solo non si realizzano ma si trasformano nei peggiori incubi. Pansy aveva pensato davvero a tutto ed aveva dimostrato di essere di gran lunga più intelligente di quanto la Grifondoro pensasse. Certo, la ragazza era stata avventata ad affidare ad un’altra persona una lettera nella quale citava espressamente il voto infrangibile ed il nuovo rapporto che intercorreva tra le due studentesse ma Pansy era stata furba abbastanza da usare Neville Paciock come corriere, probabilmente la persona più buona e degna di fiducia di tutto il castello. Hermione non ebbe molto tempo per piangere perché poco dopo arrivarono Harry e Ron e la ragazza dovette ricomporsi per non fare insospettire i suoi amici.

Il trio trascinò i bagagli giù per il castello e solo quando furono sulle carrozze trainate dai Thestral, cavalli alati con un corpo scheletrico ed un muso da rettile che solo le persone che aveva visto in faccia la morte potevano vedere, i ragazzi riuscirono a chiacchierare con tranquillità. Quando infine Hermione si fece coraggio e disse agli amici che sarebbe dovuta andare nello scompartimento dei prefetti, Ron protestò.

- Perché prendi tutto così seriamente ? Nessun prefetto “lavora” durante il viaggio di ritorno, sarai sola per tutto il tempo -

- Il fatto che gli altri non facciano il proprio dovere non significa che anche io debba trascurare i compiti che mi sono stati affidati. E a volte è meglio essere soli… - disse Hermione scendendo rapidamente dalla carrozza, che si era appena fermata, lasciando impietriti i suoi due amici.

“Scusate ragazzi, non voglio trattarvi male ma non posso coinvolgervi in questa storia” pensò Hermione, dirigendosi tristemente verso la carrozza di testa del treno, dove Hermione sapeva che purtroppo non sarebbe stata sola.

Questa volta Pansy non era già lì ad attendere la sua preda, la ragazza Serpeverde voleva che la sua schiavetta attendesse piena di ansia il suo arrivo e la punizione che aveva in serbo per lei. Dopo aver salutato con calma Draco Malfoy che stava raccontando ai suoi amici che in estate sarebbe andato in vacanza in Cina con suo padre, Pansy si diresse verso la carrozza di testa ma prima si imbatté per caso in Harry Potter e Ron Weasley che stavano entrando in uno scompartimento con Neville Paciock e quella stramba ragazza Corvonero di cui Pansy non ricordava mai il nome.

“ Chissà che faccia farebbero Potter ed il suo amico straccione nel vedere la loro cara amica al mio guinzaglio con un cane, mentre mi lecca devotamente i piedi" Pansy non poté che sorride trionfalmente pensando a quella stupenda immagine, ma era ancora presto per mostrare la sua schiava al mondo.


Hermione sentì il pavimento vibrare sotto i suoi piedi mentre il treno cominciava a muoversi e la stazione di Hosgmeade si allontanava sempre più. La ragazza era seduta con le braccia incrociate, apparentemente guardando fuori dal finestrino la campagna che scorreva veloce al passaggio del treno, ma in realtà lo sguardo della ragazza era perso nel vuoto, la paura di quello che stava per succedere era davvero troppa. All’improvviso la porta dello scompartimento si spalancò violentemente ed Hermione osservò Pansy che la guardava come un leone guarda una zebra. La ragazza Serpeverde entrò nello scompartimento, richiudendo la porta alle sue spalle e lanciando una serie di incantesimi per evitare che qualcuno potesse entrare o sentire quello che avveniva all’interno.

- Bene bene, a quanto pare l’effetto della pozione è finalmente svanito. Ti confesserò che non vedevo l’ora di giocare con la vera Hermione Granger, di vedere la tua espressione quando ti costringerò a fare le cose più umilianti. Per cominciare…perchè non ti inginocchi ai piedi della tua Padrona ? -

Hermione sapeva che non poteva disobbedire, ma doveva farsi forza, Pansy poteva torturarla solo per alcune ore e poi finalmente lei riavrebbe riabbracciato i suoi genitori e sarebbe sfuggita alle grinfie di quell’arpia per alcuni mesi. Quel pensiero la confortò leggermente mentre metteva da parte l’orgoglio e si inginocchiava ai piedi della sua rivale. Pansy non perse tempo per ristabilire il suo dominio sulla Grifondoro e subito le mise un piede in testa e con la scarpa schiacciò la faccia di Hermione contro il pavimento dello scompartimento.

- Bentornata nel tuo vero posto in questo mondo…sotto i miei piedi - disse Pansy ridacchiando trionfalmente e aggiungendo poco dopo - Beh ? Non mi ringrazi?

- Gra..grazie - disse con difficoltà Hermione

- Grazie cosa ? - ribatte Pansy

- Grazie Padrona…grazie padrona - ripetè più volte Hermione, le lacrime che le rigavano il volto a causa del dolore e della tremenda umiliazione che stava provando. La ragazza ormai ricordava quello che Pansy le aveva fatto nei giorni passati, ma i suoi ricordi erano distorti, come se fossero un sogno che la mattina successiva scivola via dalla mente, smarrendo i dettagli e le sensazioni provate. Quella per Hermione era la prima vera umiliazione che Pansy le infliggeva, perché non era un ricordo, non era un incubo…era la realtà !


Dopo qualche minuto Pansy si sedette e tolse il piede dalla testa di Hermione, ma per la ragazza non ci un attimo di riposo perché la Serpeverde schioccò subito le dita e disse :

- Toglimi le scarpe e leccami i piedi, schiava -

Hermione sapeva che prima o poi sarebbe successo ma nonostante tutto non era preparata per quel difficile compito. Non appena rimosse le scarpe della sua rivale, la ragazza fu investita da un odore pungente che le fece subito girare la testa e venire dei conati di vomito. Hermione vide che Pansy non indossava le calze e i suoi piedi erano molto sudati. La ragazza non sapendo bene cosa fare, incominciò a massaggiare le suole della sua nuova Padrona, studiando i suoi piedi con attenzione. Anche senza l’effetto della pozione Hermione non poteva negare che Pansy avesse davvero dei bei piedi e che dedicasse loro molta attenzione. La pedicure della Serpeverde sembrava recentissima e le sue dita, come al solito, erano smaltate di nero. Hermione osservò l’anello che Pansy indossava nel secondo dito del piede sinistro e la ragazza non potè che pensare che quelli erano i piedi più belli che avesse mai visto.

“Che diavolo sto pensando ?” si disse Hermione sconvolta, chiedendosi se gli effetti della pozione fossero davvero svaniti del tutto.

Presto i pensieri della ragazza furono spazzati via dalla sua Padrona che con un movimento fulmineo le uncinò il collo con il piede sinistro e gli premette con forza il destro sulla faccia.

- Ho detto di leccarmi i piedi, non di massaggiarli - disse con aggressività Pansy, intrappolando il naso della sua schiava tra le dita dei suoi piedi.

Hermione fu travolta da quel fortissimo odore e fu costretta ad aprire la bocca per cercare di respirare meglio, tuttavia il piede di Pansy era premuto sulla sua faccia così forte da impedirgli di respirare con la bocca. Non volendo fare arrabbiare Pansy, Hermione si rassegnò a respirare con il naso, inalando quell’incredibile fetore, ed incominciò a leccare l’unica parte della sua suola che poteva raggiungere con la sua lingua. Hermione si stupì nel constatare che il gusto non era poi così male, i piedi di Pansy erano giusto un po’ salati, niente a che vedere con il tremendo odore che essi emanavano. Dopo alcuni minuti Pansy invertì i suoi piedi e questa volta premette sulla faccia della sua schiava il suo piede sinistro.

- Annusa bene, voglio sentirti, voglio vedere le tue narici dilatarsi nel tentativo di inalare quanto più possibile l’aroma dei miei piedi che presto diventerà il tuo solo ossigeno, presto non potrai vivere senza.

Hermione obbedì e senza smettere di leccare, cominciò ad annusare profondamente tra le dita di Pansy e presto la sua testa cominciò a girare sempre di più. La ragazza Serpeverde rideva a crepapelle, evidentemente soddisfatta del lavoro della sua schiava, ma Hermione quasi non riusciva a sentirla, tanto era stordita da quell’odore così forte. Poi, dopo quelle che sembravano ore, Pansy tolse il suo piede dalla faccia di Hermione e disse :

- Mi sono stufata di giocare con te, mettiti a quattro zampe e rimani immobile. Sarai il mio poggiapiedi mentre leggo -

Hermione vide Pansy tirare fuori dalla sua borsa una rivista e la ragazza non si stupì del fatto che la Serpeverde preferisse leggere una rivista magica di Gossip piuttosto che un buon libro, ma Hermione presto fu distratta dalle parole di Pansy :

- Quasi dimenticavo, schiava, togliti i vestiti. Non voglio che i miei preziosi piedi tocchino i luridi abiti di una sanguemarcio -

Umiliata, Hermione fu costretta a spogliarsi completamente e non appena Pansy schioccò le dita, la ragazza si mise a quattro zampe e sentì i piedi della sua rivale posarsi sulla sua schiena. La ragazza Grifondoro aveva perso completamente la cognizione del tempo, non sapeva se avessero lasciato la stazione di Hogsmeade da pochi minuti o da parecchie ore, non sapeva per quanto tempo lei dovesse stare ancora nelle grinfie della Parkinson. All’inizio Hermione era stata felice del suo nuovo ruolo, non doveva annusare o leccare i piedi di Pansy che inoltre pesavano molto poco, dopo mezz’ora però le cose erano cambiate. Con il passare del tempo Hermione avvertiva sempre di più la profonda umiliazione che si prova nell’essere usati da un’altra persona come un mero oggetto e presto la sua sofferenza divenne anche fisica. Ad un certo punto infatti, Pansy aveva incrociato le proprie gambe alle caviglie ed aveva poggiato i suoi piedi sul collo della sua povera schiava che era costretta a sopportare il peso delle gambe della sua padrona in un unico punto. La Serpeverde però era indifferente alla sofferenza di Hermione e la ragazza continuò a leggere tranquillamente.

Se nessuno poteva udire cosa avveniva dentro lo scompartimento, le due ragazze invece potevano sentire benissimo cosa accadeva nel corridoio della loro carrozza e quando Pansy sentì una familiare voce dire “Qualcosa dal carrello cari ?”, la ragazza Serpeverde si alzò di scatto e dopo aver rimosso i suoi incantesimi uscì nel corridoio lasciando da sola Hermione, ancora completamente nuda. La ragazza non sapeva se rimanere nella stessa posizione o muoversi e rilassare finalmente i suoi muscoli ma impiego così tanto tempo per decidere il da farsi che Pansy ritornò nello scompartimento con le braccia piene di dolci ed alcuni panini. La ragazza, dopo aver lanciato di nuovo i soliti incantesimi, si sedette e mise ancora una volta i suoi piedi sul collo della sua schiava, ricominciando a leggere la sua rivista e mangiando i panini che aveva appena acquistato. Hermione si sentiva sempre più umiliata e presto cominciò a sentire anche il suo stomaco brontolare.

- Oh, hai fame ? - chiese Pansy che nel frattempo stava mangiando delle cioccorane.

- Sì, parecchia - ammise Hermione con un filo di voce.

Pansy si alzò ed Hermione, momentaneamente libera di muoversi, seguì con lo sguardo la ragazza che cercava qualcosa nella sua valigia. Poi Pansy tirò fuori un piccolo sacchetto e lo mostrò alla sua schiava.

“Gelatine tuttigusti +1 ? Meglio di niente ” pensò Hermione, che avrebbe tanto voluto mangiare uno di quei panini o una cioccorana. Le gelatine erano notoriamente rischiose, poteva capitartene una al gusto di fragola o una al gusto di vomito !

Pansy diede una gelatina ad Hermione che la mangiò sperando di essere fortunata. Ovviamente la ragazza non trovò una gelatina al gusto di fragola ma invece assaporò un gusto stranissimo e che le ricordava tanto…i piedi di Pansy ! Hermione alzò lo sguardo e vide che la ragazza la stava osservando con curiosità, poi quando Pansy si rese conto che la sua schiavetta aveva capito, scoppiò a ridere rumorosamente.

- Ti piacciono le gelatine al gusto dei miei piedi ? -
Hermione sapeva quale era la riposta che Pansy desiderava, così disse :
- Sono buone, grazie… Padrona - si affrettò ad aggiungere prima che Pansy potesse rimproverarla.

- E se te lo stessi chiedendo, no non le ho messe dentro le mie scarpe o sotto i miei piedi. Non sai che è l’azienda della mia famiglia che produce le gelatine ? Mio zio tempo fa mi ha mostrato l’incantesimo per dare il gusto ad una gelatina. Lo volevo provare da tempo e ieri ho finalmente avuto l’occasione. Non dirmi che pensavi che la tua piccola insubordinazione non avrebbe avuto conseguenze. Ricorda, ogni volta che disobbedirai ai miei ordini non solo rischierai la morte a causa del voto, ma sarai punita. Questa volta sono stata fin troppo buona, scommetto che una sanguemarcio come te finirà con l’amare queste gelatine, per questo in valigia ne ho altri due sacchi pieni. Dovrai mangiarne almeno una ogni ora e ti ordino di non inghiottire subito, lascia che si sciolgano nella tua bocca, il tuo alito potrà solo migliorare -

Pansy si sedette al suo posto ed usò ancora una volta Hermione come sua poggiapiedi,

- Continua a mangiare, non ti preoccupare puoi finire tutto il sacchetto. Gli altri due saranno sufficienti per almeno una settimana, poi te ne darò altre.

- Cosa ? - disse Hermione che stava mangiando con fatica la sua seconda gelatina al gusto di piedi.

- Ah scusa, non ti ho ancora informato del mio piano per la tua estate - disse Pansy togliendo i suoi piedi dalla schiena di Hermione, cosi da poterla guardare in faccia - Non appena arrivata a casa dovrai usare l’incantesimo di memoria sui tuoi genitori, fagli dimenticare che hanno una figlia e spedisci quegli sporchi babbani dall’altra parte del mondo…sì l’Australia dovrebbe andare bene. Hai sei giorni per fare tutto, al settimo verrò a prenderti e ti porterò nella tua nuova casa, dove potrai servire liberamente la tua Padrona -

Hermione era sconvolta, come poteva Pansy aver ideato un piano tanto malvagio ? Come pensava che lei potesse fare una cosa del genere ai suoi genitori ?

- Come puoi farmi questo ? I miei genitori… - Hermione cominciò a dire singhiozzando - Non posso farlo, per favore Pansy abbi un po’ di pietà - la ragazza strisciò ai piedi della rivale e cominciò a baciarli senza sosta - Per favore Padrona…farò qualsiasi cosa, sarò per sempre la vostra schiava ma vi supplico non fatemi fare questo -

- Riguardo una cosa hai ragione, sarai per sempre la mia schiava…e quindi dovrai ubbidire all’ordine che ti ho appena dato. Ora fai silenzio e leccami i piedi -
Hermione sapeva che non c’era più speranza, qualunque cosa avesse fatto non poteva più rivedere i suoi genitori dopo quella settimana, se avesse obbedito all’ordine di Pansy i suoi genitori non avrebbero più ricordato di avere una figlia. Se avesse disobbedito, il Voto infrangibile l’avrebbe uccisa, dando ai suoi genitori un dolore incommensurabile. La fredda logica che Hermione aveva sempre amato non lasciava spazio a dubbi e con il cuore pieno di dolore la ragazza tirò fuori la lingua e cominciò a leccare i piedi della sua perfida Padrona.
 
Top
view post Posted on 20/6/2018, 22:17     +1   -1
Avatar

Assistente

Group:
Member
Posts:
83

Status:


Complimenti stupendo. Spero continui
 
Top
view post Posted on 21/6/2018, 17:36     +1   -1
Avatar

Assistente

Group:
Member
Posts:
44
Location:
Marche

Status:


Fantastico!
 
Top
view post Posted on 21/6/2018, 17:57     +1   -1
Avatar

Luminare BDSM

Group:
Member
Posts:
1,051
Location:
Mantova

Status:


Bellissima storia tra l'altro ho avuto fantasie sub con l'attrice.
Un'altra cosa secondo voi ci starebbe una storia bdsm con the capire diares
 
Top
falcos1970
view post Posted on 23/6/2018, 16:34     +1   -1




Stupendo ma non è finito...credo
 
Top
view post Posted on 8/7/2018, 10:39     +1   -1

Assistente

Group:
Member
Posts:
27

Status:


Bellissimo racconto! Più va avanti e più mi piace, sei riuscito a inserire perfettamente una storia "fetish" se così vogliamo chiamarla, nel mondo di Harry Potter, che hai descritto alla perfezione. Mi piacerebbe sinceramente anche un racconto dove è Hermione a fare da padrona (considerando il fascino di Emma Watson e anche dei suoi piedi). Comunque ottimo racconto, spero continui il prima possibile, quando è previsto il seguito?
 
Top
52 replies since 23/4/2018, 23:10   45281 views
  Share