| Lunedi mattina, un giorno come tutti gli altri. Mi trovo in metro ad osservare visi annoiati dal tempo. Cambio metro, lascio cadere un paio di euro ad un ragazzo che suona egregemente il violino, che strumento....il pianoforte,violino, l'arpa, se suonati come si deve sono strumenti in grado di rendere le mie emozioni quasi concrete. Mentre scivolavo dolcemente nei miei pensieri e guardavo distrattamente tutti quegli sguardi simili ne notai uno speciale. Alto,magrissimo,occhi da cerbiatto addolciti ulteriormente da uno sguardo smarrito...si vede che si sente fuori luogo,spazio e tempo. Il lato destro delle mie labbra si mosse quasi a creare un sorriso o almeno un accenno..."lo voglio!!" Pensai. Lo raggiungo e gli domando se ha da fare, lui appare molto sorpreso ed inizia a farfugliare qualcosa di incomprensibile...stavolta il sorriso è completo, è troppo carino! Gli dico di seguirmi e lui lo fa senza esitare. Giunti in un bar Mi accomodai e vedendo che lui era rimasto in piedi, sorridendo nuovamente, gli dissi di accomodarsi. Il suo atteggiamento Mi faceva impazzire...movimenti lenti e timorosi, sguardi basso e schivo...rigido come il tronco di un albero. Ordinai un latte macchiato poco caffè per me ed un cappuccino per lui, una volta conclusi in totale silenzio (tempo utilizzato per ammirare quella agitazione deliziosa che ha chi non sa che deve fare) gli chiesi se voleva venire in un posto più appartato...annui arrossendo. Silk motel ha le sale a tema e ciò Mi permette di sfogare qualsiasi fantasia abbia. Dopo che si fece la doccia gli dissi di mettersi al centro della stanza mentre Mi accomodavo sul letto accavallando le gambe e versandomi del prosecco, lo fissai cercando i suoi occhi ma il cerbiatto è spaventato...Dopo aver sorseggiato il prosecco glI dissi di togliersi l'accappatoio, una volta rimasto nudo la sua pelle bianchissima iniziava a divenire rosata...Mi avvicinai e gli girai intorno osservando ogni dettaglio del suo corpo finchè non Mi trovai nuovamente di fronte a lui, gli afferrai il viso e lo costrinsi a guardarmi negli occhi..carinissimo! "Rivolgiti a me esclusivamente come 'my lady' ed ora apri le gambe e le braccia" Era li al centro della stanza senza aver idea di ciò che stava per accadergli...in tutta la sua nudità si sentiva terribilmente esposto..glielo si leggeva addosso. "Vieni essere,Vieni a conoscermi" Avanzò timidamente e si fermò di fronte a me, gli appoggiai una mano sulla spalla e lo costrinsi ad inginocchiarsi, gli misi le mano fra I capelli e gli accompagnai la testa verso le mie scarpe "Baciale" gli mormorai Lo fece senza esitazione. I passaggi erano semplici..lo guidai nel togliermi le scarpe ed a massaggiarmi dolcemente I piedi...ma quando gli dissi di leccarli e ciucciarli la timidezza del cerbiatto è durata troppo, gli accompagnai il viso a terra con il piede e gliel'ho schiacciato come fosse una cicca di sigaretta, poi gli ho infilato il piedi in gola fino a farlo sputacchiare sul pavimento...sputai anch'io e prendendolo per I capelli lo costrinsi a mangiare il mix. Gli Ordinai di mettersi a pecora sulla cavalluccia e lo sculacciai ascoltando l'adrenalina aumentare a d'ogni colpo. Quando il sederino è divenuto rosso rosso gli dissi di sedersi in un angolino sorseggiai un altro pò di prosecco e Mi accesi una sigaretta. Poi gli feci indossare calze a rete mini gonna senza perizoma matita nera e rossetto, lo amanettai con le braccia in Alto e gli intimai di muovere il culo nella maniera più sexy che conosceva...prima che ci riuscisse ho dovuto dargli qualche frustatina...fantastico, ad ogni colpo la mia signora sussultava mmh..poi ha imparato...Mi siedo e osservo I suoi movimenti alzandogli la mini ogni tanto con la frusta da cavalli finchè......l'eccitazione è troppa, lo amanetto con il ventre in su, le mani in alto gli apri le gambe e lo lubrificai, mentre preparavo la zona gli stringevo I capezzoli con sempre più forza ed infine lo penetrai...ogni mio movimento trionfava nell'unirsi ai suoi versi di piacere"toccati pure se vuoi.."lui quasi con timore si afferra quel cosino e corona il suo piacere subito...bah!"ora tocca a me" gli misi una mano fra il collo ed il viso girandogli la testa e lo penetrai con sempre più enfasi, I suoi occhi iniziano a riempirsi di lacrime...mmmh cazzzzzz che bello che è, lo schiaffeggio e concludo in piena beatitudine. Doccia sigaretta bicchierino di prosecco in silenzio sempre con me che osservo...dammi il tuo recapito più rapido, Mi scrive su un foglietto il suo numero in silenzio. Mi avvicinai al suo orecchio e mormorai "Ti chiami Jess e sei mio, oggi finalmente nasci, hai trovato il tuo posto" Mi recai all'uscita, apriI la porta ed uscii sorridendo al suo mormorare "grazie my lady".
|