[QUOTE=Dolores D. Unchained,22/10/2017, 20:49 ?t=60316213&st=60#entry428294010]
CITAZIONE (Tommy l'ultrà @ 22/10/2017, 16:22)
Dolores dai...non partite in quarta...è un referendum sull'autonomia delle entrate fiscali solo sulle imposte regionali. Che c'entra la padania, la lega, i celti e bossi?
Domanda:
Se questo referendum fosse stato proposto dai 5 stelle o dal PD, avreste avuto le stesse reazioni?
Tommy, infatti a te non ho risposto nel merito. Ho risposto guasconate a chi ha detto cazzate.
Se devo entrare nel merito, ritengo questo referendum solo strumentale, per parlare alla pancia di un elettorato che rischia di ritrovarsi nuovamente alleato al Berlusca. In uno stile molto caro agli esponenti del Carroccio, tanto più l'alleanza si fa ambigua ed i contenuti si annacquano, tanto più dall'altra parte si tirano fuori colombe dal cilindro. Questa è la mia risposta "seria", nel merito.
Il testo ironico di Caparezza è la giusta reazione davanti alla pochezza dei contenuti dei leghisti, alle rivendicazioni orgogliose (di un essere "padani" che rimane un concetto indefinito e vuoto) e sprezzanti verso il Centro/Sud d'Italia (l'appellativo Terrone è ridicolo e pure quello campato per aria). Questo trovo odioso, tanto peggio che è del tutto infondato.
Se confronto le regioni d'Italia, l'enorme differenza la trovo tra città e zone rurali. Trovo poco acculturato e di strette vedute il contadino in Sicilia, come il viticoltore in Trentino. Idem in Lombardia, Piemonte, Liguria, Lazio. Insomma questo ci unisce sì. Spesso queste discrepanze si rilevano anche nell'indirizzo di voto.
Per di più, buona parte dell'elettorato leghista lo credo anche composto da Meridionali espiantati al nord (ne ho un esempio in famiglia), che sono alquanto complessati nel rapporto con le proprie radici. Probabilmente rifiutano i malcostumi del Sud (che sono tanti ed evidenti), sparando a zero a vanvera. L'altra parte di quell'elettorato è invece composta dai "terroni" del nord, per l'appunto quelle fasce medio-basse di agricoltori ultraconservatori e di sottoproletariato urbano, che amano trovare un nemico/capro espiatorio, contro cui buttare merda a caso. L'ala "intellettuale" della lega, è fuoriuscita agli albori della fondazione di quel partito (primi anni '90), perciò ben ritengo non ne abbia mai avuta una. All'epoca erano forse i pochi con argomenti validi, ma del tutto differenti da quelli che la Lega usa oggi.
Il mio contributo "serio", l'ho stringatamente dato quando ho affermato che non trovo dannoso l'ordinamento federalista in sé e per sé, mentre in Italia sì. Ma parto in quarta quando sento dire idiozie come "spostiamo la capitale". Quindi la mia reazione più educata possibile è il sarcasmo.
Comunque finora questo il dato:
www.ilfattoquotidiano.it/2017/10/22...ivelle/3928754/Edited by Dolores D. Unchained - 22/10/2017, 23:17