Hardball,
CITAZIONE
Ma me lo chiedo seriamente. E non mi accontento di un wishful thinking che mi dice che tutto andrà bene.
anche perché porta un po' sfiga.
Cosa ne penso.
Tanto per cominciare, bisogna osservare un dato importante che riguarda noi italiani, che siamo disinformatissimi sulle questioni di politica estera, poiché è ormai da anni che i telegiornali dicono pochissimo su su ciò che accade nel mondo e generalmente lo dicono male, in modo fazioso, e poco approfondito. con il covid poi, a parte il primo periodo, ho smesso completamente di guardare i TG. A parte parlare sempre e solo del covid, il massimo che fanno è riferirci qualche cosa di completamente inutile che ha detto Ursula von der Leyen, o che "oggi è la giornata modiale delle paperelle nello stagno". Non mi sento per niente informato dopo un TG italiano.
Questo totale disinteresse per la politica estera, è a tutti i livelli, anche i più alti, fino ad arrivare al Ministro Di Maio, che non ha certo il profilo adatto per un simile incarico. E dico questo non tanto e non solo perché lo reputo inadatto come persona, ma questa può essere un'opinione, ma per il fatto che per essere Ministro di uno dei Ministeri più importanti in assoluto, bisognerebbe avere molta esperienza nel settore. Una volta, per soddisfare interessi politici di parte, si inventavano i "Ministeri senza portafoglio". Ma non davano certo Ministeri chiave così a caso, per far felici dei partiti, a soggetti come Salvini o a Di Maio.
Questa abitudine, che da noi è molto accentuata, è comune a gran parte dell'Occidente, Regno Unito compreso, che ha inviato a Mosca, per evitare la guerra, il "suo" Di Maio, la Ministra Lizz Truss, che è arrivata là, si è fatta qualche foto in Piazza Rossa e poi è corsa da Lavrov, il Ministro degli esteri russo, a far figure di merda: non sapeva neanche di cosa si parlasse, non sapeva nemmeno cosa fossero le repubbliche secessioniste di Donesk e Lughansk e le confondeva con regioni interne al territorio russo.
Quanto detto, è fondamentale per capire la gravità della situazione in cui ci troviamo. In confronto all'Italia degli anni '80, noi siamo degli sprovveduti e il nostro non renderci conto della situazione in cui ci troviamo, la rende ancora più pericolosa. Per esempio, storicamente l'Italia aveva un ruolo di mediatore nelle crisi. Ormai abbiamo abdicato anche a questo.
Se nessuno media, se nessuno è preparato, se nessuno sa quello che succede, se ogni posizione è preconcetta, come può esserci un freno al degenerare della situazione? come può esserci una mobilitazione popolare come ci fu negli anni '80 attorno agli "euromissili", se nessuno oggi sa cosa sono e che sono di nuovo una realtà? Non sapere che esistono, non toglie che ci siano.
Arrivando al dunque sulla situazione ucraina, c'è una certa probabilità che la guerra ci sarà. ma non entro su questo perché alla fine non lo so. i dati di fatto sono questi: la Russia con i sistemi missilistici schierati, è attualmente in grado di chiudere lo spazio aereo di tutta l'Ucraina, la Polonia, Paesi Baltici, Mar Nero, fino a Creta. L'Ucraina è circondata: ad est, dalle forze schierate in Russia, a nord, da quelle schierate in Bielorussia, a sud, dalla Flotta del Mar Nero, rinforzata da navi della Flotta del Baltico e da mezzi di sbarco anfibi. A ovest (in parte), dalla Transnistria. La forza per un eventuale offensiva ammonta attualmente a circa 130.000 soldati, che è assulutamente inadatta ad una grande offensiva su vasta scala, ma è più che abbastanza per cominciarla. Le infrastrutture create a ridosso dei confini ucraini sono predisposte per poter ricevere una riserva di gran lunga più numerosa, con relativi mezzi, equipaggiamenti e rifornimenti. La Russia ha una capacità di mobilitazione che in Occidente ci sognamo: può mobilitare più di 300.000 uomini in meno di una settimana, ogni settimana. Per cui, se le ostilità cominceranno, è plausibile che essa verrà mobilitata immediatamente dopo, ma non prima. Se accadesse ora, sarebbe chiaro l'intento di voler cominciare una guerra e questo metterebbe immediatamente in stato di allerta la NATO, mentre per adesso viene logicamente mantenuta la "nebbia di guerra".
I possibili scenari sono, secondo me, 2. Molti analisti ne considerano anche un terzo, ma io lo escluderei. Il terzo (che io escluderei), sarebbe quello dell'annessione delle 2 repubbliche secessioniste ad est. Ma tutto il dispositivo creato è veramente eccessivo per una cosa del genere ed inoltre il territorio coinvolto sarebbe così esiguo, da essere completamente inutile come zona cuscinetto.
Le più probabili secondo me sono:
- offensiva fino al Dnepr, tagliando in 2 il Paese.
- offensiva su tutta l'Ucraina.
Non credo che siano possibili altre soluzioni. teoricamente, la popolazione più filo-occidentale è quella più a nord-ovest. Tuttavia, l'unico confine naturale è il Dnepr. quindi non sarebbe possibile creare altri confini stabili, secondo me.
Tra le 2, quella che reputo più probabile è la seconda. Infatti, fermarsi al Dnepr determinerebbe giocoforza di avere dall'altra parte un Paese tremendamente ostile, che verrebbe armato fino ai denti dall'Occidente e che sarebbe poi un bel problema gestire.
Come potrebbe essere questa guerra?
Sicuramente, sarebbe qualcosa che in Europa non si vede da 80 anni. sarebbe qualcosa di enorme. tuttavia, vorrei tranquillizzare su alcuni punti. Infatti, tale guerra, non solo probabilmente rimarrebbe entro i confini ucraini, ma potrebbe anche essere piuttosto indolore. Ricordo infatti una cosa: l'esercito tedesco conquistò la Francia praticamente senza sparare un colpo. E di certo i francesi odiavano i tedeschi più di quanto gran parte degli ucraini odi la Russia. Su questo non bisogna ascoltar troppo la retorica occidentale: molti ucraini sono russofoni e di cultura russa e tutti stavano meglio nel 2013 che non oggi. Gli ucraini, come dimostra il caso francese, non combatteranno fino alla morte. la storia della guerra insegna che il combattimento fino alla morte c'è quando, nel caso di resa o di sconfitta, vi sarebbe la deportazione o la pulizia etnica, come a Sarajevo e a Moshtar. Il cittadino generico medio, come il panettiere parigino, se sa che dopo la conquista può continuare a vendere il suo pane e a stare con la sua famiglia, continuerà a vendere il pane e stare con la sua famiglia. Andrà nel bosco a darsi alla macchia solo se pensa che sarà trucidato. Però, affinché le cose vadano in questo modo, dopo l'inizio dell'offensiva è fondamentale che le forze armate del Paese invaso capitolino velocemente. Se ciò non accade il Paese attaccato può organizzare una mobilitazione e la guerra può trasformasi in un bagno di sangue. Per esempio, se l'esercito tedesco non fosse riuscito nella sua guerra lampo, la Francia sarebbe stata un osso duro e armato fino ai denti. E il panettiere di parigi sarebbe dovuto andare al fronte, non per sopravvivere alla pulizia etnica, ma perché coscritto dallo Stato.
Quindi, che cosa potrebbe fare la Russia per ottenre lo scopo, forte della sua soverchiante potenza rispetto alle forze ucraine?
Tramite la guerra elettromagnetica (da non confondere con la cyberguerra) potrebbe silenziare le comunicazioni militari ucraine, con i suoi sistemi missilistici potrebbe colpire i centri di comando e controllo, decapitando le linee di comando e potrebbe colpire i centri di trasformazione della corrente, per paralizzare il Paese. Infine, con le divisioni corazzate, potrebbe penetrare in profondità e indurre le unità nemiche a scegliere se arrendersi o essere distrutte. Il tutto, con la copertura dell'artiglieria e della contraerea, che impedirebbe qualunque reazione dell'aeronautica ucraina.
In che caso noi dovremmo preoccuparci?
Quella seguente è una cosa estremamente improbabile che accada, ma è l'unica cosa che potrebbe scatenare un allargamento della guerra.
La Polonia (o La Romania), che sono Paesi della NATO, potrebbero decidere, anche unilateralmente, di aiutare l'Ucraina, soprattutto nel caso in cui la Russia estendesse la sua offensiva a tutto il territorio ucraino, arrivando pertanto vicina alla Polonia. Polonia e Romania non sono assolutamente in grado di fare qualcosa di veramente concreto, però qualcosa potrebbero fare, anche simbolicamente. Per esempio, potrebbero decidere di violare la No Fly Zone imposta dalla Russia sull'Ucraina e di fornire copertura aerea. In questo caso, la Russia potrebbe trovarsi nella condizione di dover abbattere dei caccia della NATO, o di bersagliare postazioni di artiglieria in Polonia o in Romania. In questo caso, la Polonia (per esempio), potrebbe invocare l'art. 5 della NATO, che stabilisce la risposta collettiva di tutta la NATO, in caso di aggressione ad un Paese membro. Molti Paesi, tra cui noi, potremmo non aderire a tale richiesta, almeno inizialmente, ma altri lo farebbero sicuramente, per esempio il Regno Unito (l'ha già detto). Questo farebbe uscire la guerra fuori dai confini dell'Ucraina e da lì in poi ci sarebbe solo da sperare per il meglio, perché la Russia da un punto di vista delle forze convenzionali, non ha assolutamente confronti con quella decisamente inferiore che può mettere in campo la NATO in quell'area. Per cui, in caso di estensione della guerra oltre l'Ucraina, l'unico modo che avrebbe la NATO (o uno dei suoi membri), per essere incisivo sul campo di battaglia, sarebbe l'uso di armi nucleari tattiche. questo non significa necessariamente L'Armageddon, però... sarebbe meglio evitarlo. Di sicuro, qualunque cosa deciderà di fare la Russia, cercherà di essere molto prudente avvicinandosi ai confini della NATO.
Comunque sia, se ipoteticamente venisse invocato l'art. 5 e l'Italia aderisse (in un primo o secondo momento), quale membro dell'Alleanza, l'Italia entrerebbe in guerra e probabilmente verrebbe revocata la sospensione del servizio militare obbligatorio. Perché ricordiamolo: il servizio militare obbligatorio non è mai stato tolto, è stato solo sospeso.