Sire del Loto Bianco Forum BDSM & Fetish

La terza occasione

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view post Posted on 17/5/2017, 18:29     +1   -1
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Sottomesso anomalo. Più unico che raro

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CITAZIONE (Flover 991 @ 16/5/2017, 21:25) 
Sono pronto a scommettere che nel prossimo episodio ne vedremo delle belle e che ci divertiremo un mondo.
Ed ora inizia anche la curiosità del futuro matrimoniale.
Come al solito, good job.

Di sicuro, Fabrizio scoprirà qualcosa che ignorava. E Maria Giulia metterà da parte quasi del tutto la sua bravura per dedicarsi semplicemente al bdsm. Spero che vi possiate veramente divertire
 
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view post Posted on 19/5/2017, 17:31     +1   +1   -1
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Sesto episodio


Eccomi quindi inginocchiato ai suoi piedi in attesa di sue direttive. Lei pero’ non parla e riesco a vederla mentre scuote la testa in segno di mancato apprezzamento e quindi mi afferra per i capelli costringendomi a rialzarmi per poi colpirmi con uno schiaffo. Ci siamo. Ecco quello che temevo. Devo pero’ resistere se voglio finalmente avere quel meraviglioso corpo dopo vent’anni. Mi dico che è solo un gioco e che non devo temere. Riesco a non gridare ma fa male e mi chiedo il perrche’ di quello schiaffo e se in questo stile di vita sia lecito chiederselo o se tutto e’ permesso. Mi mordo il labbro inferiore per evitare di lamentarmi per il dolore e poi vedo Maria Giulia che avanza verso di me. Credo che voglia schiaffeggiarmi di nuovo ed istintivamente mi copro il volto con le mani. Precauzione inutile in quanto cambia obiettivo e mi sferra un calcio all’altezza dello stomaco che mi costringe a piegarmi in due. Non eccessivamente doloroso, a dir la verita’, ma comunque tale da dimostrarmi cosa potrebbe essere in grado di farmi. Si avvicina velocemente e non mi da il tempo nemmeno di pensare a come difendermi che mi afferra il polso. Non so cosa fare, se lottare e cercare di liberarmi oppure di abbandonarmi all’inevitabile. Mi dico che se provo a lottare e’ la volta buona che prenoto un posto letto all’ospedale reparto traumatologia oppure ortopedia e non faccio resistenza. Lei intanto inizia a torcermi il braccio. Adesso sono completamente nelle sue mani. Ma forse mi sbaglio. E’ da quando che sono rimasto solo con lei che mi trovo in suo completo potere. Maria Giulia intanto, mi osserva sorridendo
“ Regola numero uno: se ti do un ordine, rispondi <si padrona>. Chiaro?”
“ Si padrona” rispondo intimorito
“ Bene. Ora ricominciamo. In ginocchio e massaggia bene i miei piedi. Sono ore che sto coi tacchi alti ed hanno bisogno di un massaggio rilassante” Stavolta non faccio errori. Appena mi lascia, m’inginocchio ai suoi piedi
“ Si padrona” le dico nuovamente. Mi sento un po’ coglione a parlare in questo modo assurdo ma lo faccio per evitare conseguenze. Inginocchiarmi invece, mi crea poco fastidio. Sara’ perche’ nella mia vita mi sono inginocchiato migliaia di volte ai piedi delle donne. Certo, era per lavoro, per far calzare le mie scarpe alle mie clienti e mai avrei immaginato di farlo nel privato. Lei fa un paio di passi indietro e di siede di nuovo sul divano invitandomi ad avvicinarmi. Decido di farlo carponi immaginando che le possa piacere e quindi per evitare che si possa arrabbiare di nuovo nei miei confronti e mi posiziono di fronte a lei. Alzo gli occhi per guardarla. Mio Dio che spettacolo. Seduta, il suo abitino e’ diventato cortissimo e sono ben visibili i suoi sensuali autoreggenti. Se ne accorge e con la gamba destra mi spinge la testa sul pavimento. Sento il suo stiletto. Ho paura ma nello stesso tempo sono eccitato. Sara’ senz’altro per quella visione paradisiaca aggiunta alla mia lunga astinenza. Devo comunque massaggiarle i piedi se non voglio prendermi qualche altro ceffone, ammesso che si voglia limitare a quello. Le tolgo delicatamente la sua scarpa sinistra. La osservo. Sono un esperto, grazie al mio lavoro e mi accorgo che sono delle <jimmy Choo>, valore superiore allo stipendio mensile delle mie commesse. Con gli stessi soldi, al mio negozio poteva comprare oltre venti scarpe di buon livello. Inizio quindi a massaggiarle i piedi che hanno ancora indosso le calze. Non sento nulla di particolare a parte un lievissimo odore che non disturba piu’ di tanto le mie narici ma e’ la posizione in cui mi trovo che mi fa riflettere. Perche’ lo sto facendo? Perche’ mi ha detto che alla fine faremo l’amore, e’ ovvio. Per quale altro motivo dovrei farlo? E fare sesso con una donna bellissima ed estremamente sensuale come Maria Giulia mi fa andar bene tutto. Ma devo prima superare questa fase. Continuo a massaggiarle il piede e credo di star facendo bene cio’ che vuole ma sono in errore. Mi toglie praticamente il piede dalla bocca e mi da un calcio al volto. Stavolta mi fa male e cado all’indietro meravigliato. Mi massaggio le labbra ed il naso colpiti da quel calcetto ma non c’e’ sangue ed il dolore e’, tutto sommato, sopportabile. Questo mi rincuora in quanto dimostra che sa dosare bene la potenza. Nel frattempo pero’, lei si alza, si rimette la scarpa e mi afferra nuovamente per i capelli, mi rialza e poi mi fa fare una specie di giravolta per prendermi di spalle, dopodiche’ avvolge il suo braccio destro intorno al mio collo e contemporaneamente mi da un calcetto alle gambe per farmele divaricare
“ Regola numero due: quando massaggi o baci i miei piedi, i piedi della tua padrona, lo devi fare con passione. Capito?”
“ Si padrona” rispondo un po’ preoccupato. Il suo abbraccio inizia a farsi sempre piu’ forte intorno al mio collo rendendo la mia respirazione sempre piu’ difficoltosa. Mi dico di star tranquillo in quanto ho sempre a disposizione la mia parola d’ordine ma non e’ facile. Lei stringe sempre di piu’
“ Avanti, fammi vedere se sei capace di liberarti” Non so se si tratta di un ordine o se vuole mettermi alla prova ma cerco di liberarmi. Tento di togliere quel braccio che mi sta quasi soffocando ma otterrei lo stesso risultato se al posto del braccio di Maria Giulia ci fossero le spire di un enorme boa. Eppure, non e’ un braccio enorme e muscoloso. E’ liscio e se non mi trovassi in queste condizioni avrei l’istinto di baciarglielo. La sento ridere ”Tutto qui’ quello che riesci a fare?” Non ci riesco, accidenti. E’ troppo forte e mi ha messo in una posizione dalla quale mi riesce complicato anche semplicemente muovermi. Aveva ragione quando affermava che sarebbe stato impossibile per me liberarmi se avesse provato a soffocarmi. E’ evidente come le sue qualita’ e la sua bravura siano aumentate di molto rispetto a quando eravamo adolescenti. Mi sta neutralizzando senza nemmeno dare l’impressione di impegnarsi troppo
“ Per favore, padrona. Basta” le dico
“ Hai la tua parola d’ordine. Dilla ed io smettero’. E tu te ne tornerai a casa senza fare l’amore con me” No, la voglio. Cerco di resistere. Voglio dimostrarle di non essere un bambino. La sua splendida bocca si avvicina intanto al mio orecchio mordicchiandomelo “Sai quante volte ho sognato di tenerti in mio potere in questa posizione? Per vendicarmi di quello che mi facesti? Io ti amavo e tu mi avevi rifiutata. E adesso eccoti qui’, completamente mio. Posso farti qualsiasi cosa e tu non riusciresti ad impedirmelo”
“ Mi dispiace, ma….. padrona. Se solo potessi tornare indietro”
“ Te l’ho detto prima. Non si puo’ tornare nel passato” Ho paura. E se volesse vendicarsi? Se volesse uccidermi? Le basterebbe stringere un pochino di piu’. Gia’ sento le forze che mi stanno in parte lasciando. Devo dire la parola d’ordine e sperare che lei voglia rispettarla ma proprio quando sto per aprire bocca, lei mi lascia. Tempismo perfetto. Cado a terra singhiozzando senza ritegno. Ho avuto paura. Lei si avvicina e mi accarezza i capelli
“ Ti ho detto che devi avere fiducia. Non voglio vendicarmi ma solo dominarti. Ora spogliati completamente e ricomincia a massaggiare i miei piedi”
“ Si padrona” rispondo per l’ennesima volta. Sembra che quella sia l’unica frase che posso far uscire dalla mia bocca. Inizio a spogliarmi. Malgrado i momenti di terrore ho una strana eccitazione e Maria Giulia sorride nel vedere la mia erezione. Mi sento terribilmente a disagio nell’essere nudo di fronte a lei ma poi ricordo che devo ottemperare al suo ordine e mi prostro per massaggiare nuovamente i suoi piedi e stavolta lo faccio con ardore per non essere nuovamente punito. Non alzo lo sguardo verso di lei ma riesco a percepire il suo sorriso di soddisfazione. Dovrebbe essere estremamente piacevole per una donna vedere un uomo disposto a tutto pur di accontentarla, obbedendo ad ogni suo minimo desiderio, e sapere di essere in grado di gestirlo e manovrarlo. Stranamente pero’, non sento umiliazione. O almeno non e’ quella la parola giusta. Piuttosto, provo una strana sensazione di ineluttabilita’, come se stessi facendo l’unica cosa che io debba fare in quel preciso istante. Passano alcuni minuti. Sono gia’ passato all’altro piede da un bel pezzo ma aspetto gli ordini di Maria Giulia che finalmente toglie anche l’altro piede dalla mia bocca. Si alza, con movimenti lenti e sensuali e poi si toglie il suo aderentissimo vestitino facendolo scivolare ai suoi piedi. Mi ordina di raccoglierlo e lo faccio, cercando di non guardare la stupenda creatura che ho di fronte a me, parzialmente nuda. E’rimasta in autoreggenti, calze, scarpe col tacco a spillo, reggiseno trasparente e con un minuscolo triangolino a coprire la sua parte piu’ intima mentre il sedere e’ quasi completamente esposto al mio sguardo ed e’ un culo che farebbe invidia alla maggior parte delle ragazze carioca. Complessivamente, una visione che sembrerebbe uscita da un sogno erotico maschile. Qual’e’ quell’uomo che non ha mai sognato di vedere una donna bellissima in questi abiti succinti? Il problema e’ che non sono io a condurre le danze e non so cosa fare. Si avvicina e sorride
“ Vedo che il tuo amichetto e’ bello vispo” mi dice riferendosi alla mia erezione “Chissa’, vuoi vedere che ti piace sottometterti ad una donna come me?”
“ E’ tutto cosi’ strano, padrona” Ora il mio tono e’ lieve, quasi come se mi stessi abituando a quella situazione
“ E’ strano ma ha qualcosa di piacevole, non e’ cosi’?”
“ In effetti si, padrona, anche se prima ho avuto veramente paura”
“ La paura non ti deve mai abbandonare quando sei in mia presenza e faro’ in modo che tu ce l’abbia sempre ma sono sicura che questa scarica di adrenalina ti abbia in qualche modo eccitato ulteriormente”
“ Questo non lo so, padrona. Lei e’ cosi’ bella e sensuale che forse non avrei bisogno di nient’altro” Sorride. Pur essendo alto un metro e ottanta, lei mi sovrasta nettamente a causa dei suoi tacchi smisurati. E’ un’altra strana sensazione che si aggiunge a tutte le altre. Una sensazione di inferiorita’, ecco quello che sento al cospetto di Maria Giulia. Ora siamo di fronte. Il mio pene eretto e’ posizionato proprio in corrispondenza della sua fica e preme, quasi a ricordarle quanto la desideri. E poi la sua bocca che si avvicina alla mia, il contatto dolce e sensuale. Non so se rispondere al suo bacio, non so come diavolo comportarmi. Lei mi afferra dietro il collo, quasi come se volesse impedirmi di scappare da quella posizione ma e’ l’ultima cosa che vorrei fare. Decido di rispondere a quel bacio sensualissimo e sento nuovamente la sua bocca a distanza di vent’anni. Quanto avevo atteso questo momento! Ora sposta la sua bocca sul mio collo, venendomi di fianco. Mi bacia anche nell’orecchio e contemporaneamente mi afferra il pene. Non capisco piu’ nulla. Vorrei possederla ma lei mi sussurra all’orecchio che vuole che me ne venga
“ Perche’?” le chiedo deluso. Credevo che fosse giunto il momento di fare l’amore
“ Perche’ te lo ordino io. Fallo”
Non ci metto molto. La mia eccitazione aveva raggiunto il parossismo e vengo come una fontana, sporcando in parte il mio petto ed in parte il pavimento. Oh mio Dio, non credo di essere mai venuto in questo modo. E senza penetrazione! Lei continua a sorridere. Si toglie le calze, le autoreggenti ed il perizoma e poi mi ordina di slacciarle il reggiseno. Ora e’ completamente nuda a parte le scarpe. Ci andra’ per caso a dormire con quelle? Mi indica il letto ma ormai la mia erezione e’ scemata e sono sporco del mio sperma. Glie lo faccio presente e per tutta risposta mi arriva l’ennesimo ceffone
“ Non tollero che tu contesti un mio ordine. Ti ho detto di sdraiarti sul letto” Accidenti a me. Devo imparare a non contestare qualunque suo ordine ma la mia scarsa praticita’ della situazione mi porta a questi errori. Mi metto sul letto sdraiato e la vedo finalmente togliersi le scarpe per poi salire anche lei sul letto e sistemarsi sopra di me. Oh non per scopare. Mi mette la sua fica all’altezza della mia bocca e non ci vuole molto per capire cosa vuole ed in fondo non e’ una pratica che mi dispiaccia. Anzi, la trovo eccitante tant’e’ che il pene riprende in parte la vigoria appena scemata, grazie anche allo splendido corpo che ora mi sovrasta. La lecco intimamente e mi soffermo sul clitoride. La sento mugolare, segno che sto facendo la cosa giusta e me ne compiaccio. Vorrei soddisfarla e ci metto il massimo impegno fino a che non sento la sua voce che mi dice di smetterla perche’ ha raggiunto l’orgasmo. Respiro a fondo mentre lei indugia a rimanere nella stessa posizione ma dopo qualche minuto di silenzio rotti solamente dai nostri respiri affannati, lei si alza.
“ Vai a prendermi una sigaretta dentro la mia pochette” mi ordina. Sono ormai dentro a questo strano gioco erotico e non mi soffermo a pensare che sono comandato a bacchetta da una donna ma penso soltanto ad obbedirle, conscio che se continuo a farlo forse riusciro’ a cavarmela senza ulteriori danni. Le accendo la sigaretta e rimango in piedi accanto a lei che mi guarda mentre il mio sperma si e’ quasi solidificato intorno ai peli del petto “Vai a lavarti” aggiunge poi sorridendo. Entro nel bagno e mi soffermo un istante a guardare il lusso col quale e’ arredato. Poi mi lavo e ne approfitto anche per sciacquarmi la bocca col dentifricio, forse portato da Maria Giulia o forse omaggio della direzione a coloro che usufruiscono della suite, usando il dito come spazzolino, afferro anche un paio di tovaglioli di carta e torno nella stanza dove Maria Giulia e’ ancora intenta a fumare. Mi inchino per pulire la parte di sperma caduto sul pavimento quando sento la voce della donna interrompermi
“ No Fabrizio. Quello lo pulirai con la lingua” Rimango fermo quasi come se mi fosse preso un colpo. E adesso? Lei si alza, spegne la sigaretta e si avvicina a me “Lo sai che lo farai e quindi ti conviene obbedire senza che sia costretta a convincerti con la forza”
“ Per favore, padrona” Lei si china. Ho paura che mi voglia picchiare di nuovo e mi rannicchio ed invece mi prende il viso con le mani ma senza stringermelo
“ Io voglio che tu lo faccia. Guardami in faccia, Fabrizio. Vuoi che io sia soddisfatta?”
“ Si ma mi fa schifo” obietto
“ No se te lo ordino io. Ora da bravo, metti la tua lingua sul pavimento e lecca” Sono sconvolto. Mi guardo intorno come se cercassi aiuto da qualcuno. Una lacrima mi esce dagli occhi anche se cerco di trattenerla, poi sento la sua mano dietro al mio collo che mi spinge giu’. Fare resistenza e’ inutile e mi lascio guidare. Adesso si che posso parlare di vera umiliazione. Eppure, c’e’ qualcosa che mi intriga nel sentirla cosi’ autoritaria nei miei confronti e soprattutto nel sentirmi io inerme nei suoi. Mio Dio, sono cosi’ confuso. Tiro fuori la mia lingua con lentezza. Ho timore che rigettero’ tutto quel ben di Dio che ho mangiato durante la festa e poi assaggio. Il sapore e’…… insapore. Non sa di nulla ma in compenso non fa schifo come immaginavo. Do solamente una leccata poi Maria Giulia mi interrompe “Ora puoi proseguire con la carta”
“ Grazie padrona” le dico. Voleva solamente che le obbedissi, che mi umiliassi nel leccare il mio stesso sperma e, appena io le ho obbedito, mi ha fatto smettere. Mi manda di nuovo a pulirmi la bocca aspettandomi nuda sul letto. Continuo ad essere confuso per questa girandola di situazioni. Non so cosa pensare, se alla paura provata quando lei mi stringeva il collo o se all’eccitazione fisica e psicologica che continuo a provare. Perche’ quello che sto vivendo mi sta facendo tremare di desiderio? Si, Maria Giulia e’ terribilmente eccitante ma non sono convinto che sia solo per quello. Troppo banale. Evito di rifletterci troppo e mi rilavo i denti. So che quello trascorso e’ solamente il primo round e non ho idea di quanti ne devo ancora fare ma comincio a pensare che potrebbe essere meno complicato di quanto mi aspettassi.
 
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view post Posted on 19/5/2017, 17:51     +1   -1
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Bellissimo, specialmente la parte dove impone di leccare lo sperma; semplicemente voleva che Fabrizio obbedisse
 
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view post Posted on 19/5/2017, 18:41     +1   +1   -1

Maestro di Piedi

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"Il sapore e’…… insapore".
Non ti dico la tensione in quel momento :lol:
 
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CITAZIONE (Gatto_gattone @ 19/5/2017, 18:51)
Bellissimo, specialmente la parte dove impone di leccare lo sperma; semplicemente voleva che Fabrizio obbedisse

Grazie Gattone. Si, quella è una parte che mi serviva per far risaltare che non c'è sadismo da parte della protagonista ma solo dominazione. E' una donna che ama sottomettere perché è la sua natura ma sta attenta a non esagerare
CITAZIONE (Flover 991 @ 19/5/2017, 19:41)
"Il sapore e’…… insapore".
Non ti dico la tensione in quel momento :lol:

Guarda, ti dirò che non sapevo come descrivere il sapore in quanto non l'ho mai provato. Mi sono dovuto informare. Spero che sia giusto ;) ;)
 
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view post Posted on 20/5/2017, 21:46     +1   -1

GPI

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CITAZIONE (Davide Sebastiani @ 20/5/2017, 20:11) 
[cut]
Guarda, ti dirò che non sapevo come descrivere il sapore in quanto non l'ho mai provato. Mi sono dovuto informare. Spero che sia giusto ;) ;)

Se vuoi possiamo suggerire alla tua padrona di farti provare...così nel prossimo racconto potresti inserire una testimonianza di prima ling...ehm mano.

:):):)

Edited by Vtx - 21/5/2017, 09:44
 
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view post Posted on 21/5/2017, 08:03     +1   -1

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Complimenti, Davide.
Un altro racconto ben scritto.
 
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view post Posted on 21/5/2017, 18:20     +1   -1
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CITAZIONE (Vtx @ 20/5/2017, 22:46)
CITAZIONE (Davide Sebastiani @ 20/5/2017, 20:11) 
[cut]
Guarda, ti dirò che non sapevo come descrivere il sapore in quanto non l'ho mai provato. Mi sono dovuto informare. Spero che sia giusto ;) ;)

Se vuoi possiamo suggerire alla tua padrona di farti provare...così nel prossimo racconto potresti inserire una testimonianza di prima ling...ehm mano.


Diciamo che in una situazione simile a quella vissuta dal protagonista, potrebbe essere uno dei miei limiti superabili. Chissà, alla prossima scena simile, potrò dirvi veramente il sapore.
E mi piacerebbe un tuo giudizio su questa storia, magari quando, fra alcuni episodi, prenderà una piega imprevista e imprevedibile al momento
:):):)

CITAZIONE (g_gulliver @ 21/5/2017, 09:03)
Complimenti, Davide.
Un altro racconto ben scritto.

Grazie. Felice di piacervi
 
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view post Posted on 23/5/2017, 16:54     +1   +1   -1
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Settimo episodio


Quando rientro nella stanza, trovo Maria Giulia ancora come l’ho lasciata, interamente nuda ed in posizione sensuale, con la sua gamba destra piegata e con il suo corpo lievemente poggiato sulla spalliera. E’ a suo completo agio anche senza niente addosso ma e’ normale. Sa perfettamente di essere molto bella e di possedere un corpo perfetto. Da parte mia, spero che sia giunto il momento di fare l’amore. Comincio a desiderarla in modo spasmodico, anche se ho gia’ avuto un’eiaculazione ma la visione meravigliosa che emana, il mio desiderio di sesso dovuto alla lunghissima astinenza e quel gioco incredibilmente sensuale che stiamo facendo mi sta quasi facendo impazzire. Invece sorride
“ Rimettimi le scarpe, Fabrizio” Non so cosa mi passi per il cervello. Sicuramente, la causa e’ l’inesperienza ma invece di obbedirle le chiedo
“ Perche’?” Accidenti a me. Si alza di scatto ed indietreggio impaurito ma le basta fare altri due passi e sono a ridosso del muro. Ancora una volta non so cosa fare ed ho veramente timore, soprattutto quando mi afferra per un braccio e mentre con l’altra mano mi prende il collo. Oh mio Dio, adesso il timore si e’ tramutato in autentico terrore
“ Perche’ te l’ho ordinato io e tu devi fare qualunque cosa io ti dica senza dire una sola parola. E’ chiaro o proseguo a stringere?”
“ No, no, e’ chiaro padrona. Mi perdoni” la supplico proprio come ha fatto Pietro poc’anzi. Non mi sembra possibile che mi rivolga ad una persona in questo modo ma evidentemente, la mia immedesimazione e’ ormai totale
“ Sai perche’ ti perdono? Perche’ sei un novellino ma questa e’ l’ultima volta che lo faccio. Non sei un idiota e dovresti aver compreso come funziona tra me e te. Io comando e tu obbedisci in silenzio e soprattutto senza fare domande stupide”
“ Lo faro’ padrona. Lo faro’ ma mi lasci, la prego” Non mi lascia ma mi trascina invece per alcuni metri fino a gettarmi ai piedi del letto
“ Ti ho dato un ordine. Esegui” Stavolta lo faccio. Le rimetto le scarpe e attendo gli eventi. Lei sembra essersi calmata e questo mi fa stare leggermente piu’ tranquillo. Sara’ pure un gioco ma sembra essere un’attrice con i fiocchi perche’ la sua arrabbiatura sembrava reale
“ Ho fatto, padrona” le dico appena terminato di rimetterle le scarpe
“ Bene. Adesso stenditi per terra accanto al letto” Stavolta, mi guardo bene dal chiederle il perche’ e lo faccio. Lei si siede sul bordo del letto e mi mette il piede, armato da quei tacchi lunghi a spillo, sul petto. Spinge ed e’ un po’ doloroso ma credo di poter resistere tranquillamente “Stai imparando, Fabrizio?” aggiunge poi
“ Si padrona. Credo di si”
“ E allora non lamentarti. Se lo fai ti faccio rialzare e poi te le do di santa ragione” Deglutisco nervosamente. Cosa vorra’ fare? Lo capisco quando spinge ancor di piu’
“ Ti fa male?” mi chiede
“ Un po’ padrona”
“ Te ne faro’ ancora di piu’ e sai perche’?”
“ No padrona, non so perche’”
“ Perche’ comando io e tu non puoi fare niente se non assecondare i miei desideri”
“ Si, questo l’ho compreso, padrona”
“ Bene! Perche’ adesso il mio desiderio e’ che non ho voglia di sentire un lamento da parte tua mentre tu sei sotto i miei piedi” Non dico nulla. Ora mette anche l’altro piede sul mio corpo per poi spostarlo sulla faccia “Lecca il tacco, schiavo” mi ordina. Non oso nemmeno pensare di non farlo. La mia mente e’ indirizzata solamente all’obbedienza. Pero’, malgrado la paura non accenni a diminuire, sento di avere la massima fiducia in lei. Dopo appena pochissimi istanti infattii, mi toglie il tacco dalla bocca. Mi ha fatto un po’ schifo, malgrado abbia fatto attenzione a non leccare la parte sporca, ma anche questa volta, le e’ bastata l’obbedienza da parte mia e poi smette. Non smette pero’ di mettermi i suoi piedi sul corpo ma lo fa stando seduta ed il dolore e’ sicuramente sopportabile. Chiudo gli occhi cercando di non pensare a nulla, anche se facendo cosi’ mi perdo la meravigliosa visione di Maria Giulia completamente nuda ed alla fine la sento ridere di gusto
“ Bravo. Mi sta piacendo come ti stai comportando”
“ Grazie, ne sono felice, padrona” L’ho detto istintivamente ma e’ la sacrosanta verita’. Sento di essere felice quando lei esprime soddisfazione e mi chiedo il perche’ di questa sensazione ma dubito che riuscirei a trovare una risposta adeguata. Dopo un po’ toglie i piedi dal mio petto ma uno dei suoi tacchi va a posarsi sul mio membro ormai di nuovo completamente eretto. Ho un brivido stavolta. Guardo Maria Giulia ed il mio sguardo dovrebbe voler chiedere pieta’. Ho veramente paura. Se mi tolgo da questa posizione, lei mi picchiera’ e soprattutto poi non mi fara’ fare l’amore con lei, che e’ cio’ che voglio di piu’ in questo momento ma se resto il mio membro e’ in serio pericolo. O forse non lo e’. Mi ha detto di darle fiducia ed e’ cio’ che voglio fare. La lascio stare e sento il suo tacco a spillo spingere sul mio pene la cui erezione e’ nel frattempo scemata notevolmente per il timore. Non mi crea pero’ grosso dolore. L’altro piede, anche quello armato del suo tacco, va invece sul mio capezzolo sinistro. Devo rimanere calmo. Guardo lei. Il suo sguardo e’ tranquillo. Sa di avere il pieno controllo della situazione e tutto questo le deve dare delle sensazioni molto forti, di pieno potere nei confronti di un altro essere umano. Sa che non ho altre possibilita’ se non accettare cio’ che lei vuol farmi. A meno che non dica la mia parola d’ordine e me ne vada. Ma mi rendo conto che e’ l’ultima cosa al mondo che voglio fare. La lascio fare, la lascio spingere. Accetto il suo controllo e mi rendo conto che per qualche inspiegabile motivo la cosa non mi crea scompensi psicologici. Continuo tuttavia ad avere timore, soprattutto pensando al caso lei dovesse aumentare la pressione ma non lo fa e finalmente toglie entrambi i piedi dal mio corpo. Mi guardo e mi rendo immediatamente conto di avere alcune parti un po’ arrossate ma niente di eccessivamente grave. E’ stata di parola
“ Vieni qui’ vicino a me” mi dice ed io mi affretto ad obbedirle. Lei mi guarda, cercando forse di capire cosa sto provando e poi prosegue “E’ cosi’ sconvolgente?”
“ Non riesco a capire cio’ che provo, padrona. Da una parte vorrei soltanto fare l’amore con lei e non subire schiaffi o rischiare di rimanere soffocato, ma dall’altra e’ un gioco erotico molto eccitante, soprattutto con una donna come lei”
“ Mi fa piacere che tu dica questo. Ho cercato di trattenermi e di non lasciare segni sul tuo corpo. Non vorrei che tua moglie si chiedesse da dove provengano. Di solito, sono molto piu’ cattiva nei confronti dei miei schiavi ma tu non hai quegli istinti e non saresti riuscito a sopportare una violenza maggiore. Ho cercato soprattutto una dominazione psicologica nei tuoi confronti e non sono rimasta delusa dal tuo comportamento, tutto sommato. Ora pero’ basta parlare. Ti ho fatto una promessa e voglio mantenerla. Sei pronto a farmi chiudere il cerchio?”
“ Sono prontissimo, padrona”
“ E allora vai a lavarti di nuovo la bocca. Ho voglia di baciarti e non ho nessuna intenzione di sentire il sapore dei miei tacchi” Vado di corsa. Forse finalmente ci siamo. Ritorno e lei mi fa cenno di sedermi di nuovo accanto a se. Mi afferra per la nuca e porta il mio viso di fronte al suo. Mi sento quasi mancare dall’emozione quando tocco con le mie labbra le sue. E finalmente sento nuovamente il buonissimo sapore della sua bocca e quindi le sue mani che si intrecciano alle mie e mi spingono a sdraiarmi sul letto. La vedo salire su di me e cercare con il suo corpo il mio pene ormai di nuovo eretto alla massima potenza che scivola dolcemente dentro di lei. Chiudo gli occhi e sospiro. Finalmente!

Guardo l’orologio. Sono le due meno pochi minuti e mi trovo a fianco a Maria Giulia, entrambi completamente nudi dopo aver fatto l’amore per la seconda volta. Sono completamente sfinito ma felice, anche se un po’ rintronato. Lei si avvicina a me e mi da un bacio sulla bocca
“ Hai visto che sei ancora tutto intero?”
“ Quando mi stringeva il collo, ho avuto paura di morire”
“ E’ un gioco, Fabrizio. Questo non significa che non devi temermi. Anzi. Ma non e’ la realta’. E’ questo che non hai capito vent’anni fa”
“ Ora l’ho capito. Avevo solo paura di fare la fine di tutti quelli che obbedivano ad ogni suo ordine”
“ E sarebbe stato cosi’ spiacevole?”
“ Non lo so”
“ Senza considerare che per te avrei provato a diventare una fidanzatina zucchero e miele se tu lo avessi voluto”
“ Mi maledico per averla interrotta, per non averle dato modo di spiegarsi” Sorride
“ Si vede che era destino. E’ perfettamente inutile pensare a quello che non e’ stato ed e’ meglio pensare al presente ed al futuro prossimo. E’ giunto il momento della tua decisione, Fabrizio. Io ho gia’ fatto la scelta e tu?” La guardo. E’ bellissima e adesso che ha perso quello sguardo severo sembra quasi una ragazzina, malgrado i trentotto anni che dovrebbe avere. Lei cosa avra’ deciso? Di tenermi per un’altra settimana almeno? Io non ci penso un attimo. Non si puo’ rinunciare ad altre sere di questo genere
“ Io vorrei continuare, padrona” le dico infine con il cuore in gola per la sua risposta. Lei sorride
“ Ne sono felice perche’ e’ quello che voglio anch’io. Per un’altra settimana almeno io saro’ la tua padrona assoluta e tu mi apparterrai totalmente. Alla fine di questa settimana, decideremo entrambi se continuare o meno. Se entrambi dovessimo decidere di proseguire, tu diventerai di mia proprieta’ per sempre o almeno fino a che uno dei due volesse interrompere”
“ D’accordo padrona”
“ Ah, non e’ mia abitudine rubare i mariti delle altre e questa e’ la prima volta che un mio schiavo e’ sposato con un’altra. La cosa mi mette un po’ in difficolta’”
“ Il mio matrimonio era finito anche prima di incontrare lei, padrona”
“ Da una parte mi dispiace ma dall’altra mi rende libera di prendere le mie decisioni senza fare i conti con la mia coscienza. Bene. Ora voglio dormire. E’ stata una giornata intensissima. Pietro ti riaccompagnera’ a casa. Con te, mi faro’ viva io”
“ Mi dia almeno il suo numero di telefono”
“ Ho detto che saro’ io a contattarti” mi dice con quel suo tono che non ammette repliche “Ora vestiti. Io intanto telefono a Pietro e lo avviso che abbiamo terminato e che ti deve accompagnare a casa” conclude. Devo imparare a non insistere. Ho detto si alla prosecuzione di questo strano gioco e sono ancora sotto la dominazione di Maria Giulia. Con tutto cio’ che ne deriva.
Finalmente arriva Pietro e, dopo essermi lavato e rivestito, lo seguo in silenzio dando un ultimo saluto alla donna con la quale ho fatto il piu’ sensazionale sesso della mia vita. E’ ancora completamente nuda e mi sorride mentre il mio cuore ha uno strano sobbalzo al pensiero che poi il mio accompagnatore tornera’ qui’ nella sua stanza e potra’ ammirarla. E non mi ci vuole molto a capire che si tratta di gelosia.
 
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view post Posted on 24/5/2017, 08:39     +1   -1

Professore/essa SM

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Non vedo l'ora di leggere il seguito !!!!
 
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view post Posted on 24/5/2017, 17:00     +1   -1
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CITAZIONE (schiavoleccastivali @ 24/5/2017, 09:39) 
Non vedo l'ora di leggere il seguito !!!!

Buon segno. Non ci vorrà molto. Il racconto è già completato ma poi lo ricorreggo prima di postare ogni capitolo. Credo che venerdì potrai leggere il nuovo episodio
E naturalmente grazie per seguirlo
 
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view post Posted on 25/5/2017, 20:08     +1   -1

Maestro di Piedi

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Impeccabile anche quest'altro capitolo. Già spero in qualcosa per il finale. Ma chissà come andrà a finire :D
 
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view post Posted on 26/5/2017, 14:57     +1   -1
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CITAZIONE (Flover 991 @ 25/5/2017, 21:08) 
Impeccabile anche quest'altro capitolo. Già spero in qualcosa per il finale. Ma chissà come andrà a finire :D

Grazie Flover. Per il finale c'è ancora molto tempo. E soprattutto prima c'è un completo stravolgimento della situazione. Per il momento, Fabrizio avrà a che fare, oltre che con la dominazione di Maria Giulia che si intensifica, anche con i propri strani pensieri. Intanto, entro stasera spero di postare il prossimo episodio
 
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view post Posted on 26/5/2017, 18:08     +1   +1   -1
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Ottavo episodio

La giornata e’ corsa via quasi di colpo, oggi. Sono tornato a casa che Sabrina dormiva profondamente, per fortuna, e dopo poche ore ero gia’ sveglio per venire ad aprire il negozio. Ci sono state le telefonate con Andrea che ha preteso gli spiegassi tutto per filo e per segno e per farlo sono dovuto tornare indietro di vent’anni, spiegando al mio amico che un comune mortale come il sottoscritto si era rifiutato, per paura di diventare uno schiavo o qualcosa del genere, di diventare il ragazzo della bellissima Maria Giulia, senza sapere che forse lei sarebbe potuta essere una normale ragazza in quanto, parole sue, mi amava. Tralasciando ovviamente il fatto che a sottomettermi ci ha pensato vent’anni dopo, sia pure in un eccitante gioco erotico. E adesso? Sarebbe ancora disposta a diventare una donna normale? Oh beh, normale o dominante, mi piace troppo per poterci rinunciare nuovamente. Anzi, sarebbe mentire a me stesso non sottolineare come la serata di ieri mi sia immensamente piaciuta. No, non e’ la parola giusta. L’ho adorata. Ho adorato ogni secondo trascorso in quella suite insieme a lei. Ho amato i momenti dedicati al sesso, ovviamente ma ho trovato piacevoli….. No, non e’ la parola giusta. Ho trovato estremamente sensuali anche i momenti in cui lei mi ha dominato e questo mi fa riflettere anche se e’ difficile per me dare una risposta sul perche’ io abbia provato un piacere molto particolare con lei. Che mi piaccia essere dominato, sentirmi uno schiavo? Cerco di riflettere. No, non mi piacerebbe. A meno che non si tratti proprio di Maria Giulia. Oh cavolo, con lei e’ tutto naturale. Lei mi fa sentire una nullita’ e subito dopo mi fa sentire importantissimo e questa strana altalena di situazioni mi intriga e mi eccita come mai avrei potuto immaginare prima.
Ma, come dicevo, oggi il tempo e’ praticamente volato in quanto ho dovuto naturalmente pensare anche al lavoro, a questo negozio che continua a darmi un sacco di preoccupazioni malgrado oggi sia stata una giornata abbastanza proficua. Ma le scadenze sono ormai quasi giornaliere e non ce la faccio piu’. Sto quasi per scoppiare e forse l’avrei fatto se non fossi cosi’ testardo. E adesso, dopo aver respirato l’aria pura di Maria Giulia mi sento piu’ forte e riesco a non pensare a Sabrina e vedere con un occhio piu’ ottimista i problemi di questo negozio. Ho pero’ bisogno di nuovo di lei ma non so come rintracciarla. Mi sono rinchiuso nel mio ufficio per cercare di riuscire a trovare sul web qualcosa che possa mettermi in comunicazione con lei, con scarsi risultati, finora. Col suo nome e cognome non sembra avere un profilo social ma anche se trovassi il modo di contattarla, cosa cambierebbe? Mi ha detto che sarebbe stata lei a contattarmi e non credo sia una buona idea disobbedirle. Che strano! Dopo una sola serata trascorsa in suo compagnia, ha instillato dentro di me il timore. Non e’ solamente paura di prenderle, cosa che comunque e’ sempre da prendere in considerazione con lei, ma di qualcosa di piu’ profondo, che non riesco a spiegarmi ma che esiste. Ecco, se posso fare un paragone, mi sembra di poter accostare quel timore a quando si e’ molto piccoli e si sta facendo una marachella di nascosto dei propri genitori. Forse il timore e’ paragonabile a quella situazione ma non c’e’ quella voglia di fare qualcosa di nascosto bensi’ l’esatto contrario ovvero il desiderio di non volerla deludere e di dimostrarmi degno di lei. Sono immerso in questi pensieri quando sento un lieve bussare sulla porta del mio ufficio. E’ una delle mie due commesse. Di solito, non sono segnali positivi visto che e’ sempre qualche creditore venuto a sollecitare un pagamento ma stavolta il tono di voce di Paola, la commessa e’ diverso
“ Signor Fabrizio, puo’ venire per favore?”
“ Cosa c’e’ Paola?”
“ C’e’ una cliente che vuole…….Ehm vuole farsi servire da lei” Per un attimo sono interdetto. Malgrado proprio in quel momento stessi pensando a Maria Giulia non credevo potesse essere lei ed invece, appena metto piede all’interno del mio negozio, la vedo ed il mio cuore sembra fermarsi come quello di un adolescente che vede la ragazza per la quale ha una cotta. Eccola la’ davanti ad una delle vetrine, vestita come si immagina debba vestire una donna dominante che decide di farsi una passeggiata, ovvero in minigonna in pelle, decolte’ tacco 12 e camicetta bianca a maniche lunghe maliziosamente sbottonata. Mi avvicino a lei. Non so come chiamarla ma so che potrei essere in un mare di guai visto che le due commesse conoscono Sabrina. Poi alzo le spalle. Sia quel che sia. Tanto con Sabrina dovro’ assolutamente mettere la parola fine al nostro matrimonio e la frequentazione con Maria Giulia puo’ solamente affrettare quella decisione che sara’ indispensabile prendere. Sono ormai di fronte a lei. Ha sciolto i capelli che ieri teneva legati ed ha un trucco piu’ leggero rispetto a ieri sera, anche se non ha rinunciato ad uno splendido rossetto rosso che mi sta facendo venire una voglia pazzesca di baciarla. Cambiando l’ordine dei fattori, il risultato non cambia e la differenza di look, tra quello apposito per una serata di ieri e questo piu’ adatto ad un pomeriggio, non le ha fatto perdere nulla della sua statuaria bellezza. Mi sorride
“ Ciao Fabrizio. Come va?” Come risponderle? Da schiavo oppure normalmente? Ripenso al fatto che mi ha detto che per la totalita’ della settimana io dovro’ appartenerle e propendo per proseguire a rapportarmi in modo sottomesso con lei
“ Buona sera padrona. Io bene e lei?” Sorride
“ Bravo Fabrizio. Pensavo che ti saresti preso qualche liberta’ nei miei confronti ed invece noto con piacere che sei ancora dentro al tuo ruolo”
“ Come ha fatto a trovarmi?” le chiedo facendola scoppiare a ridere
“ Oh andiamo. Nell’era in cui viviamo si rintraccia chiunque. Avevo rintracciato la tua abitazione per farti consegnare il biglietto d’invito alla festa ed e’ stato semplicissimo trovare il tuo negozio. Piuttosto, vorrei comperarmi un paio di scarpe ma ho trovato poco. Hai qualcosa di piu’……. adatto alla mia personalita’”
“ Temo di no, padrona. La mia clientela non ha la sua classe e…… la sua disponibilita’ economica” le rispondo riferendomi soprattutto alle scarpe che indossava ieri
“ Beh, ho visto comunque un paio di sandali che potrebbero interessarmi. Vieni, te li faccio vedere” In effetti sono dei sandali gioiello molto belli, uno degli articoli piu’ venduti del mio negozio
“ Certo, venga si accomodi. Che misura?” le domando
“ Oh Fabrizio, mi deludi. Stanotte me li hai baciati per un bel po’ ed un uomo della tua professionalita’ dovrebbe capirlo” Sospiro nervosamente. Temo che da un momento all’altro possa far capire qualcosa alle commesse. Non dico del fatto che stanotte abbiamo fatto sesso ma che mi sto comportando in modo sottomesso nei suoi confronti. Quello almeno vorrei evitarlo e per fortuna che i nostri dialoghi sono stati quasi bisbigliati, almeno fino a questo momento
“ Credo che lei porti un 41” dico infine
“ Bravo. Non un piedino da fata ma e’ la conseguenza della mia notevole altezza” Ordino a Paola di andare a prendere la giusta misura dei sandali e contemporaneamente la ammiro mentre si e’ messa tranquillamente seduta accavallando le sue lunghe e sensuali gambe. E’ difficile pensare ad altro, vedendola. E non posso fare a meno di andare col pensiero a poche ore fa’ quando la vedevo sopra di me dirigere con maestria l’atto amatorio, facendomi arrivare quasi al momento dell’eiaculazione con i suoi movimenti e poi bloccarsi, obbligandomi a non venire fino a che anche lei non fosse giunta all’orgasmo. Al diavolo le preoccupazioni del lavoro e di mia moglie. Voglio soltanto ripetere al piu’ presto quella notte meravigliosa che ho appena vissuto e se per riviverla dovro’ sottomettermi a questa splendida donna, non ne faro’ certo un dramma. In fondo, sottomettersi ad una come Maria Giulia, una donna con le sue capacita’, riesce quasi naturale. Intanto Paola e’ tornata con la scatola dei sandali. Sto per dirle di misurarle alla signora quando lei mi precede
“ Lascia pure i sandali al tuo principale, cara. Ci pensera’ lui a misurarmele” Ovviamente, la ragazza mi lascia la scatola ed io mi inginocchio ai piedi di Maria Giulia, le tolgo la scarpa destra e prendo il sandalo destro dalla scatola
“ Mi dia il piede, signora” le dico cercando di essere professionale. Lei lo allunga e me lo mette praticamente in faccia
“ Bacialo” Un colpo al cuore forse mi avrebbe fatto meno male
“ Per favore, padrona” le sussurro sempre nella speranza che nessuno ascolti “ci sono le mie commesse”
“ Ti ho dato un ordine e non mi importa chi c’e’. Potrebbe esserci pure il Presidente della Repubblica. Ora tu bacerai i miei piedi ed ogni secondo che farai trascorrere lo pagherai in modo salatissimo stasera, quando ci vedremo” Dunque, stasera ci rivedremo e forse potremo rinnovare la nottata appena trascorsa. Mi guardo intorno. Non ci sono clienti e le due commesse sono intente a sistemare alcune cose. Al diavolo tutto. Le bacio il piede con trasporto, proprio come lei desidera, per pochissimi secondi. Ancora una volta, lei vuole vedere fin dove arriva la mia sottomissione nei suoi confronti, vuole misurare il suo potere e, appurati questi dubbi con soddisfazione, subito dopo lo toglie. Posso infilarle il sandalo. Si alza, si guarda allo specchio e poi mi ordina di infilarle anche l’altro. Obbedisco e si rimira di nuovo. Inutile dire che le stanno divinamente, anche se forse non e’ la calzatura adatta per cio’ che indossa oggi pomeriggio
“ Cosa ne pensa, signora?”
“ Mmmmm. Diciamo che possono andare. Le prendo”
“ Se permette, vorrei omaggiarla di questi sandali” Lei si avvicina pericolosamente a me. Dio quanto mi piace il profumo della sua pelle
“ No Fabrizio. Non sono una che si compera con un regalo. Le acquisto con i miei soldi”
“ Ma io……”
“ Tu stai zitto, non mi interrompi ogni volta che dico una cosa e devi ricordarti che per almeno un’altra settimana devi solo obbedire ad ogni mio ordine. E’ chiaro?” E’ chiarissimo. Chino la testa e non obietto ulteriormente mentre sento uno strano desiderio che mi monta nelle parti intime. Strano? Forse no. Sono un uomo e lei una bellissima donna. Eppure sento che quel desiderio che io provo nei suoi confronti e’ tutt’altro che normale. Quando va via, dopo avermi dato l’indirizzo del suo appartamento e avermi ordinato di recarmi nella sua abitazione appena chiuso il negozio, guardo l’orologio nervosamente. Ancora poco e saro’ a casa sua, pronto ad inginocchiarmi di nuovo al suo cospetto. E stavolta sara’ come ieri, io e lei da soli e senza la fastidiosa presenza delle due mie commesse. E non vedo l’ora che cio’ avvenga.
 
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Maxslave2 la vendetta
view post Posted on 26/5/2017, 21:57     +1   -1




E' un racconto diverso da quelli a cui ci hai abituati, con meno trama e più pratiche. Io preferisco quelli con una trama più complessa ma devo dire che le pratiche che hai descritto sono veramente eccitanti. E poi trovo verosimile il comportamento dei personaggi. Con lei cattivella ma fino ad un certo punto e lui combattuto e convinto solo dalla bellezza di lei. A proposito, farai mai una donna carina ma non bellissima?
 
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166 replies since 2/5/2017, 14:48   38640 views
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