Sire del Loto Bianco Forum BDSM & Fetish

La terza occasione

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Maxslave2 la vendetta
view post Posted on 6/5/2017, 19:50     +1   -1




Più regalino che vendetta, secondo me
 
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view post Posted on 6/5/2017, 21:21     +1   -1

Maestro di Piedi

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CITAZIONE (Maxslave2 la vendetta @ 6/5/2017, 20:50) 
Più regalino che vendetta, secondo me

Oppure un insieme. Conoscendo Davide... :D
 
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view post Posted on 7/5/2017, 18:13     +1   -1
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CITAZIONE (Maxslave2 la vendetta @ 6/5/2017, 20:50)
Più regalino che vendetta, secondo me

CITAZIONE (Flover 991 @ 6/5/2017, 22:21)
CITAZIONE (Maxslave2 la vendetta @ 6/5/2017, 20:50) 
Più regalino che vendetta, secondo me

Oppure un insieme. Conoscendo Davide... :D

Parafrasando il grande Battisti, lo scoprirete solo vivendo o....... leggendo. Una cosa però ve la voglio dire. Che sia vendetta o regalino, al nostro protagonista sarà sconvolta la vita. All'inizio........ Ma vi ho detto che ci saranno due parti ben distinte
 
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view post Posted on 9/5/2017, 17:57     +2   +1   -1
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Terzo episodio

Sono trascorsi oltre vent’anni da quella serata rimasta scolpita in modo indelebile nella mia mente e adesso quest’invito per questa festa che proprio lei organizza. Beh, vent’anni sono tanti. Non ci siamo piu’ rivisti e forse quel rancore per cio’ che accadde quella sera e’ scomparso. D’altronde, siamo diventati grandi. O forse nemmeno se lo ricorda e sono soltanto uno dei tanti che lei ha ridotto male, come quel suo ex fidanzato e suo fratello, ad esempio.
Sono talmente preso da quei ricordi che nemmeno mi accorgo che siamo arrivati. La location scelta da Maria Giulia per l’organizzazione della festa e’ un rinomato albergo sopra un colle che domina Roma, con una vista mozzafiato. In silenzio, ci avviamo verso l’entrata dell’albergo e, appena entrati, un cartello ci mette al corrente di quale sara’ la stanza prenotata solo per noi ex allievi. Le sara’ costato un occhio della testa. Evidentemente, per sua fortuna non conosce la parola crisi, al contrario di noi comuni mortali. La sala e’ enorme, di quelle adatte ad un matrimonio, gia’ piena come prospettavo. Io e Andrea ci guardiamo intorno alla ricerca di persone conosciute ma saremo oltre duecento invitati e non e’ facile rintracciarle. D’altronde, quattro sezioni di quinto liceo, una trentina di allievi a sezione, le loro compagne, moglie e mariti ed il conto e’ presto fatto. A ridosso del muro di destra e di sinistra, due tavoli imbanditi pieni di ogni ben di Dio con la gente che riempie i propri piatti e chiacchiera amabilmente. Ci avviamo anche noi. Molti non li conosco o non riesco a ricordarli e si tratta di quelli delle altre sezioni, dei loro compagni e compagne ma finalmente scorgo anche alcune facce conosciute. Marina Mastrangeli ci accoglie con un sorriso enorme e ci presenta il marito. Non e’ piu’ quella bella fighetta del tempo del liceo ed ha messo su qualche chiletto di troppo ma fa ancora una discreta figura con quel vestitino scollato che indossa. Poco piu’ in la’, altri due miei ex compagni di classe. Si tratta di Francesco Nappi e di Claudio De Cristofori. Ci abbracciamo. E’ bello incontrare di nuovo queste persone. Ci presentano le loro mogli, due tipe discrete senza infamia e senza lode e poi torniamo indietro coi ricordi ai bei tempi andati
“ Sempre in forma, a quanto vedo, il nostro Fabrizio Villa. E tu Andrea, che fine hai fatto fare alla tua bella chioma?” dice Francesco rivolgendosi poi al mio amico che comincia a dar qualche evidente segno di perdita di capelli “ Mi sa che ti sono rimasti pochi lavaggi. Vorra’ dire che risparmierai sullo shampoo” Sempre il solito simpaticone ma non e’ male come persona. Almeno non lo era. Andrea alza le spalle, io invece sorrido
“ E certo che sono sempre in forma. Ci tengo io” rispondo. In verita’, credo che sia una questione di fortuna o di genetica visto che non faccio piu’ sport dai tempi dell’universita’. E chi c’ha il tempo con tutti i miei problemi
“ E gia’. Il nostro campione. Te la ricordi la finale del torneo?” prosegue il mio vecchio compagno. Annuisco. E come potrei dimenticarla? Mi faccio prendere anch’io dai ricordi
“ Te lo ricordi che gol che feci? Dribbling sulla sinistra, uno, due, tre avversari smarcati come birilli e poi palla a rientrare di destro ed il torneo delle scuole di Roma e’ stato nostro. Del Piero ha imparato da me a fare quei gol”
“ E mo’ non esagerare. Comunque si, bel gol. E pensare che ti eri fatto male e che stavi per essere sostituito” Scoppio a ridere
“ Mamma mia che testata. Vedevo tutto confuso. Poi ho visto che quell’idiota di Valeri, il nostro professore di educazione fisica che si atteggiava ad allenatore stava per far entrare <er figurina> e mi sono rialzato di colpo. Mica poteva entrare quell’impedito proprio nella finale” Marcello Lorenzi, detto <er figurina> per la sua scarsa attitudine al gioco del calcio. Cioè, giocare con lui o con una figurina era esattamente la stessa cosa
“ E gia’. A proposito di Lorenzi, coi piedi era scarso ma con le mani ci sa fare. Eccolo la’ insieme alla moglie. Pensa, e’ diventato uno dei migliori ginecologi di Roma. Le donne fanno a gare per farsi visitare da lui” Mi volto e lo scorgo. Lui e’ sempre il solito, alto e allampanato ma la moglie e’ una figa da paura. Hai capito <er figurina>? Ha fatto carriera. Lui era un nerd ed io uno dei piu’ svelti della scuola e adesso, a vent’anni di distanza, ci troviamo praticamente all’opposto. Poi rifletto un attimo. Un ginecologo? Lascio i miei ritrovati amici a chiacchierare con Andrea e mi avvicino a Lorenzi, intento a scegliere qualcosa sulla tavola imbandita con in mano un bicchiere di vino. Lo chiamo e si rigira. Un sorriso franco gli riempie il volto
“ Villa, sei proprio tu? Che piacere rivederti!” Gli dico che anche per me e’ un piacere. Mi presenta la sua bella moglie e poi lo prendo per un braccio
“ Senti Lorenzi, permetti una parola in privato?” Lui mi segue docile
“ Che c’e’ Villa?”
“ Ho saputo che sei diventato un rinomato ginecologo. Potrei chiederti un parere professionale?” Lui sorride
“ Vuoi cambiare sesso e farti visitare da me? ” Sto allo scherzo
“ Ma sentilo < er figurina>. Ha fatto carriera e adesso rinnega i suoi vecchi amici”
“ E gia’. < Er figurina> ormai e’ solo un ricordo sbiadito, per fortuna”
“ Sono contento per te. Chi l’avrebbe mai detto che uno come te sarebbe stato sempre in mezzo alla fica” Scoppia a ridere
“ Ne ho viste piu’ io di Rocco Siffredi” Sorrido anch’io alla sua battuta ma sono pronto alla replica
“ Si ma lui le vede tutte giovani e belle. Ho l’impressione che per te non sia cosi’”
“ Mah! Difficile che da me venga la vecchia di 70/80 anni. La mia clientela e’ piuttosto giovane, invece” Mi avvicino di piu’ a lui per non farmi sentire da altri
“ Ma dimmi, se ti capita una ventenne da panico, non ti ecciti a vederla nuda?”
“ A parte che raramente la vedo interamente nuda ma le vedo solo la fica oppure solo le tette”
“ E ti pare poco?” lo interrompo
“ Ma dai, e’ una questione di professionalita’. Nessun ginecologo degno di questo nome guarderebbe una donna pensando al sesso. Quelli che lo fanno sono da togliere immediatamente dall’albo professionale. Piuttosto, stavi parlando di un consulto. Dimmi pure” Mi faccio serio
“ Senti Marcello, si puo’ guarire dall’endometriosi?” Si fa serio anche lui
“ No Fabrizio. Nel modo piu’ assoluto no. Ce l’ha tua moglie?”
“ Purtroppo si. Non siamo riusciti ad avere figli” ammetto
“ Mi dispiace. L’endometriosi si puo’ bloccare ma non curare e credo che te l’abbia detto anche il medico che glie l’ha diagnosticata. Si eliminano ad esempio i dolori e le perdite di sangue tipiche di questa malattia con una cura a base di farmaci ormonali, sul tipo della classica pillola anticoncezionale o, in casi piu’ gravi, anche con un intervento chirurgico”
“ E quindi, nessuna possibilita’ di rimanere incinta?” chiedo sconsolato
“ Non ho detto questo. La valutazione deve essere effettuata caso per caso. Se la malattia non e’ estesa, ad esempio, e se non ci sono lesioni nelle tube, ci sono le possibilita’ di una gravidanza, sospendendo la cura ormonale per la durata necessaria. Insomma, come nella maggior parte delle malattie, la prevenzione e’ la miglior cura. Il caso di tua moglie com’e’?”
“ Purtroppo grave. Anche lei ha fatto una cura ormonale ed ormai non ha piu’ dolori e perdite di sangue ma le hanno anche detto che una gravidanza e’ impossibile” Si guarda in tasca e poi mi porge un bigliettino da visita
“ Evidentemente, l’endometriosi le e’ stata diagnosticata in ritardo. Se vuoi, portala da me ma temo che ormai non ci sia piu’ nulla da fare. Avete pensato ad un’adozione?”
Eccome se ci abbiamo pensato. Ma non e’ una via facile da percorrere. E comunque, il problema di Sabrina e’ anche di carattere psicologico. Lei non vuole solo sentirsi mamma, cosa che con dei figli adottivi forse le riuscirebbe, ma soprattutto generare lei stessa. Lo metto al corrente di questa situazione e poi torniamo in mezzo agli altri. Almeno stasera, vorrei non pensare a nulla e cercare di trascorrere una bella serata. Mi intrattengo con altri miei ex compagni di scuola, sempre ricordando i tempi passati. C’e’ anche Mauro Piatti. Avevo poca confidenza con lui e Francesco Nappi, che invece era uno dei miei compagni preferiti, mi mette al corrente che ha preso una brutta strada e che e’ appena uscito di prigione dopo essersi fatto cinque anni. E non e’ la prima volta. Pare che stavolta l’abbiano beccato per furto d’auto e ricettazione ma aveva precedenti piuttosto considerevoli. Eppure sembrava un ragazzo a posto. Bah! In fondo lo conoscevo poco. Do un’occhiata intorno. Io e quelli della mia classe siamo raggruppati e sembrano essersi formati quattro gruppi distinti, come quante erano le sezioni, come se ognuno di noi volesse intrattenersi soltanto con i propri ex compagni. Mi sembra che della nostra classe dovremmo esserci proprio tutti ma manca proprio l’organizzatrice. Maria Giulia ancora non si vede. Se non e’ cambiata, vorra’ fare un’entrata trionfale nel bel mezzo della festa. E come se i miei pensieri l’avessero evocata, una figura maestosa fa il suo ingresso. Oh mio Dio! Un metro e ottanta piu’ i tacchi di figa allo stato puro avvolto in un abito corto e aderente grigio, due tette che sembrano chiedere aiuto per uscire allo scoperto dalla prigione in cui le relegano lo striminzito vestitino, capelli raccolti con uno chignon intrecciato che mettono in completa luce un volto bellissimo e truccato perfettamente. La sua camminata e’ sicura, malgrado le sue decolte’ col tacco altissimo e a spillo dello stesso colore dell’abito, che la elevano un gradino al di sopra di quasi tutti i presenti. In una mano tiene una micro borsetta abbinata alle scarpe e nell’altra un individuo di sesso maschile che in quel momento deve sentirsi come l’uomo piu’ invidiato del pianeta terra. Ed io ad una del genere ho detto no! Voglio un muro per sbatterci la testa. Ma forte, per farmi male davvero. E voglio qualcuno che mi dica quanto sono coglione. E me lo devono dire in coro e con l’eco. E’ addirittura piu’ bella e desiderabile di quanto lo fosse da ragazza, cosa che pensavo fosse impossibile e, alla sua entrata, la maggior parte dei presenti si sposta nella sua direzione. Lei sorride, abbraccia e bacia chi le viene incontro mentre io preferisco rimanere in disparte insieme ad Andrea che si e’ stampato sul volto uno sguardo da ebete che e’ forse lo stesso che ho io alla visione di Maria Giulia che, dal canto suo, sembra una star di Hollywood che cammina sul tappeto rosso . Quando la folla si dirada, lei si dirige al verso un tavolino posto proprio nella direzione opposta all’entrata, sempre seguita come un’ombra dal tizio che l’accompagna, afferra il microfono posizionato sopra a quel tavolo e ringrazia tutti i convenuti per la loro presenza alla festa da lei organizzata per poi mescolarsi con gli invitati. Che pezzo di donna!
La festa continua e proseguiamo ad ingozzarci di cibo che i camerieri imperterriti portano sulle due tavolate. Dopo gli antipasti e’ il momento di fumanti fiamminghe di pasta e quindi quello dei secondi. Sono gia’ sazio dopo gli antipasti ma comunque e’ difficile rinunciare a tutto quel ben di Dio. Cerco con lo sguardo Maria Giulia e non mi e’ difficile intravvederla, grazie alla sua considerevole altezza, mentre conversa un po’ con tutti. Con me ancora niente ed io non ho il coraggio di andare di fronte a lei. Forse ce l’ha ancora con me ed il suo invito e’ stato solamente un atto dovuto. Anch’io mi butto in mezzo agli altri cercando di dimenticare le mille difficolta’ in cui verso.
La bella Valeria Tozzi sembra disponibile ad una bella chiacchierata, ad esempio. Lei e’ ancora un tipetto niente male. Oh, niente a che vedere con Maria Giulia ma e’ comunque ancora molto appetibile. Mi dice che e’ divorziata, mi fa i complimenti per la mia forma fisica visto che sono uno dei pochi ad averla mantenuta come quando ero ragazzo, complimenti che contraccambio con sincerita’. Malgrado le dica che sono sposato, mi da il suo numero di telefono chiedendomi di sentirci ogni tanto e di non far trascorrere altri vent’anni. Mi da quasi l’impressione che ci stia provando ed io ho tanto bisogno di una donna che mi faccia dimenticare i problemi con Sabrina. Ha ragione Elena, devo lasciarla se non voglio che la mia vita sentimentale e sessuale continui ad essere cosi’ avara di soddisfazioni per me. Continuo a parlare con Valeria che mi chiede della mia vita attuale quando, con la coda dell’occhio, noto la statuaria figura di Maria Giulia, sempre seguita come un’ombra da quello che lei ha presentato come il suo fidanzato, che si fa largo tra gli invitati per venire nella nostra direzione. Forse vorra’ parlare con Valeria. All’epoca del liceo, la Tozzi e la Mastrangeli erano considerate un po’ come le ancelle della regina e brillavano non solo di luce propria visto che erano considerate molto graziose, ma anche di luce riflessa: quella di Maria Giulia. Essere considerate sue amiche le ponevano al centro dell’attenzione di tutti gli altri. Si, sembra proprio venire verso di noi ma, al contrario di come pensassi, saluta con un sorriso la Tozzi e poi mi afferra per un braccio
“ Valeria, ti dispiace se ti rubo per un attimo il nostro Fabrizio?” Rimango quasi di stucco e poi prosegue nei miei confronti “Vieni, accompagnami di fuori che ho voglia di fumarmi una sigaretta”
“ Con piacere. Basta che tu non abbia l’intenzione di proseguire cio’ che hai iniziato vent’anni fa’” le sussurro per non farmi sentire dagli altri e riferendomi a quella sera in cui mi pesto’ per bene. Lei ride di gusto
“ Potrebbe essere un’idea. Sai, le donne rifiutate possono essere molto vendicative” Sto per replicare qualcosa ma non mi viene in mente niente di intelligente. Preferisco tacere ed attendere gli eventi. Non so perche’ ma qualcosa mi dice che Maria Giulia ha in mente qualcosa e che fumarsi una sigaretta e’ solo una scusa. E non so se essere contento o preoccuparmi seriamente.
 
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view post Posted on 9/5/2017, 19:34     +1   -1

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Continua a tenermi incollato, nonostante l'assenza di pratiche. Ciò vuol dire che il lavoro è ben fatto. Attendo il seguito.
 
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view post Posted on 10/5/2017, 15:20     +1   +1   -1
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CITAZIONE (Flover 991 @ 9/5/2017, 20:34) 
Continua a tenermi incollato, nonostante l'assenza di pratiche. Ciò vuol dire che il lavoro è ben fatto. Attendo il seguito.

E' un grande piacere perché il mio intento, quando scrivo un racconto, è proprio quello di confezionare una storia che sia godibile a tutti e soprattutto a quelli che hanno pulsioni diverse dalle mie. Tranne ovviamente a chi cerca solamente la mera eccitazione.
Tuttavia, ci saranno anche le pratiche stavolta in quanto necessarie al funzionamento della storia stessa. Ma prima ci sarà una lunga chiacchierata tra i due protagonisti che svelerà le variegate sfaccettature del carattere di Maria Giulia.
Ma la piega che prenderà la storia è ancora del tutto imprevedibile
 
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Maxslave2 la vendetta
view post Posted on 10/5/2017, 22:07     +1   -1




Da quale film hai preso spunto?
 
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view post Posted on 11/5/2017, 15:48     +1   -1
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CITAZIONE (Maxslave2 la vendetta @ 10/5/2017, 23:07) 
Da quale film hai preso spunto?

Se ti dico il film si comprende poi dove va a finire il racconto. Non è un giallo però credo che sia meglio leggerlo che rivelare tutto. Comunque non è il colpo di scena finale. A metà della storia, il racconto prenderà una piega completamente imprevista e proseguirà poi su quella linea. Aspetta e vedrai ;) ;)
 
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view post Posted on 12/5/2017, 16:09     +1   +1   -1
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Quarto episodio


Cammino affiancando Maria Giulia dirigendoci verso l’uscita della sala, con il fidanzato che invece ci segue ad un paio di metri di distanza. Poi lei si ferma e volta il suo splendido viso verso di me. Mi sorride ed il sorriso di Monna Lisa sarebbe meno enigmatico
“ Non mi dirai che hai paura di me dopo tutti questi anni?” Deglutisco nervosamente. Quando ero di fronte a lei non riuscivo mai ad essere completamente me stesso e vent’anni dopo le cose sembrano non essere cambiate e mi sembra di essere ritornato adolescente
“ Con una come te, il timore e’ d’obbligo” rispondo cercando un’ironia che forse non riesco ad esternare perfettamente
“ No tranquillo, non ho intenzione di picchiarti davanti a tutti. Voglio solo parlare un po’ con te. E tu Pietro” prosegue nei confronti del suo accompagnatore” vai a prendermi un drink. Di corsa” Ecco, se avessi avuto ancora qualche dubbio su come fosse diventata Maria Giulia, adesso non li ho piu’. Ha dato un ordine perentorio a quell’uomo e lui ha chinato la testa ed e’ corso immediatamente ad ottemperare a quell’ordine. Taccio e la seguo nervosamente ma nel contempo mi lascio inebriare dal suo profumo. Questa donna ha una carica erotica che e’ difficile da spiegare e non e’ solo per la sua prorompente bellezza. Usciamo dalla sala e ci dirigiamo verso una vetrata, aperta la quale, ci immettiamo in una specie di enorme terrazza piena di tavolini e sedie dove altri fumatori sono intenti a mandarsi nicotina nei polmoni ed a chiacchierare. La seguo come un automa per una ventina di metri ed infine ci mettiamo seduti in disparte rispetto agli altri. Mi allento il nodo della cravatta. Sara’ il caldo di questa serata di giugno o forse il nervoso. Per quale motivo Maria Giulia vuole parlare con me? Lei mi sorride sicura, mentre il suo fidanzato riappare con in mano un bicchiere di qualcosa e glie lo porge deferente
“ Ora sparisci” Rimango ancor piu’ sbigottito ma non mi intrometto. E’ chiaro che sta comportandosi in questo modo proprio dinanzi a me per mostrarmi il suo potere ma ancora non capisco dove ha intenzione di arrivare. L’uomo china di nuovo la testa
“ Si subito” sussurra con un filo di voce. Lei gli prende un braccio
“ Si cosa, idiota?”
“ Si padrona” risponde. Maria Giulia gli lascia il braccio e lui si allontana in silenzio. Inizia a sorseggiare il drink mentre un silenzio irreale e pesante sembra essersi incuneato tra di noi. Io continuo a tacere non sapendo minimamente quali siano le sue intenzioni, completamente stupefatto dal suo comportamento e da quello del suo accompagnatore. Che Maria Giulia avesse tendenze dominanti, mi era chiaro fin dal primo giorno di liceo ma che addirittura fosse diventata una dominatrice a tutto campo non me l’aspettavo. Lei invece mi osserva sorridendo. Mi sta scrutando, cercando di capire chi e’ quell’uomo che le sta di fronte, cosa sono diventato dopo vent’anni. Posa il bicchiere ancora mezzo pieno, tira fuori dalla suo pochette una sigaretta e se l’accende
“ Allora Fabrizio, non dici niente?”
“ Di come hai trattato quell’uomo? Non sono affari miei”
“ Quindi, non ti ha meravigliato la scenetta?”
“ Solo un po’ ” rispondo “Era chiaro che tu volessi diventare…… ”
“ Una dominatrice?” mi aiuta lei
“ Esatto. Ma non credo che tu ti sia voluta appartare con me per farmi vedere una cosa del genere”
“ Perche’ no? Mi piace dominare in pubblico, quando so che lo posso fare. A lui lo eccita, a me anche e quindi……”
“ Beh, non voglio essere il tuo pubblico non pagante chiamato ad eccitarvi” Una nuova cristallina risata
“ Non sei proprio cambiato nemmeno te. Sei nervoso, cerchi di guardarmi senza farti notare, eppure hai sempre il coraggio di dire quello che pensi”
“ Dopo quello che mi hai fatto, il coraggio mi e’ un po’ passato ma dire cio’ che mi passa per la mente rimane una delle mie prerogative”
“ Bene. Tutto sommato, amo le persone sincere” Stavolta sono io a ridere. Lo faccio nervosamente, avendo stavolta il coraggio di guardarla in faccia mentre fuma in modo sensuale
“ Non si direbbe visto che sono stato sincero una volta e mi hai pestato di brutto”
“ Lo sapevi che la Tozzi aveva una cotta per te?” mi domanda a bruciapelo cambiando completamente discorso
“ Valeria?” Faccio io cadendo dalle nuvole. Se l’avessi saputo, un giretto con lei me lo sarei fatto di sicuro. E quindi, le mie sensazioni quando chiacchieravamo sembravano essere esatte
“ Dalla tua meraviglia, mi sembra di capire che tu non lo sapessi” riprende lei
“ No, non lo sapevo. Ma cosa c’entra con quella sera in cui tu……. Insomma, la sera del tuo compleanno”
“ Ah quanto sei impaziente. Vedo che hai l’anello al dito e quindi che sei sposato. Hai fretta di raggiungere la tua mogliettina?” Mogliettona, sarebbe piu’ consono, considerando quanto pesa ma evito di dire una battuta che in un momento come quello sarebbe fuori luogo
“ Non e’ per quello”
“ Chi e’? La conosco?” insiste Maria Giulia
“ Forse. Ci siamo messi insieme dopo…… Dopo quella famosa serata ma comunque faceva parte della nostra scuola. Si chiama Sabrina” Il suo volto si illumina
“ Ma certo, quella biondina della terza. Carina. Un’ottima scelta” Si, come no? Se sapesse com’e’ diventata quella biondina carina
“ Si, credo che tu abbia capito. Ora possiamo andare al sodo. Sono sicuro che c’e’ della’altro e che interessarti di mia moglie sia solo un mezzo per arrivare ad una conclusione. Ed io vorrei sapere qual’e’ questa conclusione. Ti avevo detto che per essere stato sincero con te, a momenti mi mandavi all’ospedale e poi tiri fuori Valeria Tozzi dicendomi che aveva una cotta per me. Cosa c’entra?”
“ A parte il fatto che se avessi voluto mandarti all’ospedale ti ci avrei mandato ma non era quella la mia intenzione. E poi te l’ho detto, sei troppo impaziente. O forse non ti piace la mia compagnia?”
“ Ma che dici, Maria Giulia? Qual’e’ quell’uomo che non gradirebbe la tua compagnia? E’ che mi metti in agitazione. Quel tuo modo di fare…….. cosi’ dominante mi fa diventare nervoso” Lei tira un’ultima boccata alla sigaretta, la spegne e contemporaneamente spegne anche il suo sorriso ironico
“ E va bene, andiamo al dunque. Valeria Tozzi mi chiese il permesso di farti capire che le piacevi. Voleva mettersi con te”
“ Come sarebbe a dire che ti chiese il permesso? Lei non era libera di scegliersi il ragazzo?”
“ No, non lo era. Almeno fino a che avesse fatto parte del mio gruppo” Stavolta rimango davvero allibito e la mia bocca aperta lo testimonia. Lei osserva il mio stupore, sorride di nuovo e prosegue “Chiudi quella bocca altrimenti ti mangerai un sacco di mosche”
“ Vuoi dire che lei ti chiese il permesso per provarci con me?”
“ Te l’ho appena detto. Ero io che decidevo per tutti loro”
“ E loro accettavano?”
“ Oh si che accettavano”
“ Immagino perche’ altrimenti li avresti picchiati” Lei mi osserva in silenzio per una manciata di secondi e poi scuote la testa
“ Immagini male. La mia bravura mi serviva solamente per aumentare il mio potere. La realta’ e’ che il loro desiderio era quello di far parte del gruppo della ragazza piu’ in vista di tutta la scuola. E per farne parte dovevano fare quello che io dicevo. Molto semplice e tuttavia complicato da comprendere se non si hanno questi desideri”
“ Quindi, loro accettavano i tuoi ordini non per paura ma per esserti amiche”
“ Paura? Diciamo che un po’ di timore mi piaceva instaurarlo tra tutti i miei seguaci ma nessuno li obbligava ad essere miei amici. La maggior parte dei nostri compagni di classe non si e’ mai potuto considerare mio amico infatti, ma non per questo li ho obbligati con la forza. Si e’ sempre trattato di una libera scelta personale. Ma sto divagando. Tornando a noi, Valeria mi disse che tu le piacevi ma io le ordinai di non farsi avanti”
“ E perche’?”
“ C’e’ bisogno che ti risponda? Non ci arrivi da solo? Perche’ tu piacevi a me” E certo. Quella sua richiesta, anzi, quell’ordine di diventare il suo ragazzo. Era ovvio che almeno un po’ le dovessi piacere
“ Perche’ io? Me lo sono sempre chiesto in questi anni. Potevi avere tutti i ragazzi che volevi, anche quelli molto piu’ grandi di me ed invece tu volevi me. Perche’?” Maria Giulia alza le spalle
“ Mah. Non me lo sono mai posta il problema. Tu mi piacevi, provavo dei veri sentimenti nei tuoi confronti e ti volevo. Punto” Spalanco gli occhi dalla meraviglia
“ Provavi dei veri sentimenti nei miei confronti?” Sono allibito. Credevo che il suo fosse soltanto uno sfizio di quel momento, una conquista come tante
“ Te l’ho appena detto” Oh mio Dio. Sono completamente frastornato. Provo comunque a rimanere concentrato su questo nostro discorso ma faccio una gran fatica. Maria Giulia, la bellissima Maria Giulia provava qualcosa per me
“ E quando avresti scoperto tutto questo?” riesco finalmente a dire
“ Boh! Forse all’inizio dell’ultimo anno. Cioe’, mi eri sempre piaciuto ma solo nell’ultimo anno avevo cominciato a provare qualcosa per te. Forse il fatto che mi snobbassi, non lo so”
“ Non era che ti snobbassi. Avevo timore di te. No, forse timore non e’ la parola giusta. Diciamo che i tuoi modi di fare mi mettevano in soggezione”
“ Ma si, c’era anche da considerare questo aspetto ed infatti decisi di fare io stessa la prima mossa perche’ sapevo perfettamente che tu non l’avresti mai fatta. Bah, ormai sono ricordi” conclude. Io intanto rifletto su cio’ che mi ha appena detto
“ C’e’ una cosa che non capisco. Dici che provavi qualcosa per me ma intanto stavi insieme con quello che…… Dai, quello che ti veniva a prendere in macchina e che ad un certo punto hai picchiato insieme al fratello”
“ Ah si, Roberto” ricorda e poi fa un mezzo sorriso “Non ci feci niente con quello, a parte qualche bacio. Gli avevo detto che volevo che mi venisse a prendere a scuola perche’ volevo che qualcuno si ingelosisse. Hai presente chi era quel qualcuno?”
“ Io?” faccio sempre piu’ meravigliato
“ Si tu. Il problema e’ che quell’idiota mi pressava. Si era convinto che io e lui dovessimo avere un roseo futuro insieme”
“ E quello per cui l’hai lasciato?”
“ Mai esistito. Approfittai della festa delle donne per dirgli che avevo conosciuto un altro e che quindi lo lasciavo. Non la prese bene e sono stata costretta a far capire a lui e a suo fratello che con me non si scherza. Te lo ricordi quel giorno, a quanto vedo”
“ Credo che nessuno che abbia assistito a quella scena possa aver dimenticato. Piuttosto, prima parlavamo di sincerita’ e….. posso dirlo senza che ti arrabbi?” le dico con un certo timore. Quando si ha di fronte una con le potenzialita’ ed il carattere di Maria Giulia, e’ meglio andarci cauti. La lezione di vent’anni fa’ l’ho recepita perfettamente. Lei comunque si accorge del mio timore e sorride
“ Prometto che non ti prendero’ a botte”
“ E’ che……. Insomma, sei stata tu a non dirmi la verita’ quando hai asserito che ami le persone sincere. Per essere stato sincero con te mi hai sbattuto come un battipanni”
“ E qui’ che ti sbagli. Io non ti ho picchiato per essere stato sincero. Ci stava il fatto che tu avessi timore e soggezione di me ed infatti io volevo spiegarti la situazione. Solo che tu non me ne hai dato l’occasione. Mi hai interrotta ed hai cominciato a dire che malgrado io fossi bella tu non te la sentivi di diventare il mio ragazzo. Te lo ricordi?”
“ Certo che me lo ricordo E comunque faceva parte di quella sincerita’ di cui parlavo” le faccio presente
“ Si d’accordo ma io non ti ho picchiato nemmeno per quello. Il fatto che tu mi avessi rifiutata mi aveva delusa, inutile mentire, ma le motivazioni erano lecite e, tutto sommato, me le aspettavo, almeno in parte. Il vero motivo per cui mi ero incazzata era perche’ tu non mi avevi dato la possibilita’ di spiegarti ma, malgrado quello che tutti pensavano di me all’epoca, non mi sarei messa a prendere a botte un ragazzo nemmeno per quel motivo. Io l’ho fatto perche’ tu mi hai dato della stronza e mi hai trattata come una puttana dicendomi che saresti stato disponibile a scopare ma non a metterti con me mentre io avrei voluto dirti che se tu avessi voluto, io avrei cercato di essere una normale ragazza per te e non quella che ero stata fino ad allora. Capisci Fabrizio? Con te volevo una semplice e banale storia sentimentale” Quell’ultima frase e’ per me come un colpo da ko, forse peggiore di quello che mi rifilo’ con violenza vent’anni addietro. Questa stupenda, meravigliosa donna mi sta dicendo che se io avessi voluto, lei sarebbe potuta diventare una ragazza come tutte le altre. Beh, come tutte le altre con quel corpo che si ritrova sarebbe stato impossibile comunque, ma avrebbe cercato, avrebbe provato. E solo per compiacermi. Ed io come un’idiota la bloccai impedendole di spiegarsi ed elencandole invece i motivi che mi impedivano di diventare il suo ragazzo
“ Io…… Io……. Mi dispiace Maria Giulia. Io avevo semplicemente timore. Un rapporto con te sarebbe stato complicato e temevo che tu mi volessi solamente per farmi obbedire ai tuoi ordini. Io non volevo diventare uno dei tuoi sudditi oppure come quel tuo fidanzato”
“ Oh guarda che lui non si lamenta. E’ felice cosi’. Beh, basta parlare di quello che sarebbe stato. Il passato non si cambia. Forse, se ci fossimo messi insieme, sarei diventata una donna felicissima ma avrei anche potuto non sopportare la situazione. Forse la mia indole dominante sarebbe uscita fuori comunque, chi lo sa? Di sicuro c’e’ una cosa. Tutto sommato sono stata felice e quindi non rimpiango troppo cio’ che non e’ stato”
“ Ed io sono felice che tu sia stata felice”
“ Oh certo. Ho avuto diversi uomini e tutti mi hanno amata come nessuna donna puo’ essere amata. Mi hanno idolatrata, adorata come una dea ed io li ho dominati, con la forza e con la mente. Hanno tremato di me ed ogni volta che li vedevo cosi’ timorosi, cosi’ obbedienti, io mi sono sentita appagata” La guardo e mi sembra di cogliere un’espressione malinconica. O forse sono io che non riesco a comprendere la sua mentalita’
“ Sei diventata una dominatrice?”
“ Lo sono sempre stata. E’ la mia natura. Volevo far convivere questa natura dominante con l’amore ma forse e’ impossibile. O l’una o l’altro”
“ E quindi niente amore?” le chiedo
“ Te lo ripeto. Sono stata amata in modo totale”
“ Ma tu li hai amati?” Fa di nuovo spallucce
“ A qualcosa bisogna pur saper rinunciare. No, non ho amato nessuno e l’unico uomo che avrei potuto amare mi ha rifiutata. Comunque, mi accontento di cio’ che ho avuto che e’ tantissimo. Ma mi e’ rimasto un piccolo tratto per chiudere il cerchio”
“ Cosa, Maria Giulia?”
“ Non cosa, ma chi. Te Fabrizio. Tu sei l’unico uomo che ha avuto l’ardire di rifiutarmi, sia pure per motivi che nulla hanno a che vedere con il mio aspetto fisico, ed io non voglio avere questa pecca sul mio curriculum. Ero curiosa di sapere come fossi diventato dopo vent’anni ed ho notato con piacere che sei ancora molto attraente. E quindi ti voglio e stavolta voglio proprio quello che volevi te. Voglio scopare con te senza nessun aspetto sentimentale” Temo di non aver compreso bene. Questa donna bellissima dice di voler far sesso con me? Oh mio Dio. Certo che lo voglio anch’io. Lo voglio da sempre
“ Io si……” balbetto. Non so cosa dire e sono nel pallone piu’ completo
“ Sta zitto e non interrompermi nuovamente, come facesti a suo tempo. Non ho finito” apre la sua pochette e tira fuori due card, di quelle che servono per aprire le porte degli alberghi al posto delle chiavi, ne rimette una nella sua borsetta e ne lascia una sul tavolino “Insieme alla sala della festa ho prenotato una suite. E stasera io scopero’ nel letto di quella suite. Con te o con Pietro, il mio…… schiavo. Ma scopero’ solo alle mie condizioni”
“ Quali condizioni?” chiedo con un filo di voce
“ La totale sottomissione ai miei voleri. Il mio schiavo accettera’ con gioia, visto che e’ gia’ totalmente sottomesso alla mia volonta’. Setu dovessi accettare, lo mandero’ via e mi intratterro’ con te. Ma sappi che pretendo l’obbedienza piu’ totale. Solo a queste condizioni io accettero’ di fare sesso con te. L’orario e’ mezzanotte in punto, alla fine della festa. Se mi vuoi, non tardare”
“ Co…..Cosa significa totale sottomissione?” Lei si alza e si volta per rientrare
“ Te lo diro’ al momento opportuno, se ci sarai. Ricordati, non piu’ tardi di mezzanotte, come Cenerentola” La vedo allontanarsi con quella tipica andatura dondolante ed estremamente sensuale delle donne che camminano con i tacchi alti ammirandola a bocca aperta e poi mi metto a fissare quella card. Tra poco meno di mezz’ora, lei sara’ nella suite ed io avro’ l’occasione di fare l’amore con la donna piu’ bella che abbia mai conosciuto. Si, ma a quali condizioni? Cosa significa che dovro’ sottomettermi a lei. Non e’ un argomento che conosco ed ho un attimo di esitazione. Cosa vorra’ farmi? Frustarmi? Oppure mi picchiera’ selvaggiamente? Se le sue capacita’ sono ancora quelle di vent’anni prima, puo’ farlo tranquillamente senza che io possa opporre la minima resistenza. E qualcosa mi dice che lei quelle capacita’ le ha addirittura migliorate. Oppure vorra’ semplicemente giocare? Un gioco erotico, qualcosa che ci possa eccitare maggiormente. Oh beh, non credo di aver bisogno di aiutini e mi bastera’ toccare quel corpo stratosferico per eccitarmi come un caimano alla vista di una preda. O forse mi bastera’ vederla, baciarla. Rammento ancora il sapore di quel bacio cosi’ lontano nel tempo ma cosi’ vicino nei ricordi. E mia moglie Sabrina? Non e’ mai stata cosi’ lontana da ogni mio pensiero. Il nostro matrimonio e’ terminato da un bel pezzo ed io voglio sentirmi ancora vivo. E voglio Maria Giulia. Afferro la card e me la metto in tasca al pantalone. La decisione e’ presa.
 
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view post Posted on 12/5/2017, 18:13     +1   -1

Maestro di Piedi

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Mi sa che la festa comincerà dopo la festa. E qualcuno sarà conciato per le feste :)
 
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view post Posted on 13/5/2017, 14:01     +1   -1
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Sottomesso anomalo. Più unico che raro

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Mmmmm. La festa comincerà adesso di sicuro ma...... Sarà vendetta oppure semplice sesso con annesso bdsm?
 
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Maxslave2 la vendetta
view post Posted on 14/5/2017, 12:50     +1   -1




Si comincia ad entrare nel vivo ma fino ad ora perfetta caratterizzazione dei personaggi.
 
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view post Posted on 16/5/2017, 14:27     +1   -1
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CITAZIONE (Maxslave2 la vendetta @ 14/5/2017, 13:50) 
Si comincia ad entrare nel vivo ma fino ad ora perfetta caratterizzazione dei personaggi.

Grazie. Entro oggi pomeriggio un altro capitolo. Lo sto correggendo
 
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view post Posted on 16/5/2017, 17:55     +1   +1   -1
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Quinto episodio


La festa e’ ormai agli sgoccioli. Piu’ della meta’ dei partecipanti ha preferito andarsene subito dopo il taglio della gigantesca torta con un 20, come i venti anni che abbiamo trascorso dalla maturita’, impresso sopra. Non c’e’ dubbio che Maria Giulia abbia fatto le cose alla grande e la festa sembra essere riuscita perfettamente. Mi avvicino ad Andrea intento a chiacchierare con Marina Mastrangeli, lo afferro per un braccio e sorrido scusandomi nei confronti di Sabrina per l’intromissione
“ Cosa c’e’ Fabrizio?” Mi interroga il mio amico
“ Ascoltami. Tu vai pure via quando vuoi. Io rimango e poi mi arrangero’. Forse prendero’ un taxi. Intesi?” Mi guarda spalancando gli occhi
“ Hai rimediato qualcosa?”
“ Forse. Senti, inutile dirti che con Sabrina devi avere acqua in bocca e dirle che siamo andati via insieme in quanto la festa si e’ prolungata oltre quanto ci aspettavamo” Mi da una pacca sulla spalla
“ E’ ovvio. Solidarieta’ maschile” mi dice sorridendo poi pero’ si fa serio “ Mi domando perche’ insisti con Sabrina. Ormai e’ finita e quella ragazza ha gia’ sofferto abbastanza”
“ E’ il vecchio amore che viene a galla?”
“ Non lo so ma mi fa star male vederla soffrire e vedere anche tu che soffri come un dannato e scusami se m’intrometto nella tua vita privata ma la nostra amicizia mi permette di farlo, almeno spero”
“ Come se non bastasse mia sorella a rompermi su questa questione. Hai ragione Andrea, lo faro’ e devo solo trovare l’occasione adatta per non farla soffrire ancora di piu’”
“ E lei chi e’?”
“ Lei chi?”
“ La donna con la quale hai intenzione di passare la notte” Mi fermo un attimo. Dirglielo? Non e’ per mancanza di fiducia ma tentenno, come se fosse troppo personale per confessarglielo ma poi mi lascio andare
“ E’ Maria Giulia” gli dico infatti
“ Cosa? Intendi dire proprio quella figa stratosferica?”
“ Esatto, proprio lei”
“ Ma e’ venuta col fidanzato”
“ Noi ci siamo sempre raccontati tutto ma c’e’ una cosa di vent’anni fa che mi sono sempre tenuto per me” gli dico mettendogli un braccio sopra la sua spalla. Lui pero’ mi guarda in modo interrogatico
“ E che c’entra cosa e’ accaduto vent’anni fa con il fatto che te l’andrai a scopare?”
“ E’ tutto collegato. Ascolta Andrea, domani ti mettero’ al corrente di cosa accadde. Ora scusami ma devo andare” concludo guardando l’orologio nervosamente e lasciandolo li’ con un palmo di naso. Mancano dieci minuti a mezzanotte e non ho nessuna intenzione di arrivare in ritardo. Saluto anche gli altri miei ex compagni rimasti e mi dirigo verso la hall per chiedere ad uno dei portieri dove e’ posizionata la camera della quale posseggo la card e mi avvio. Sono decisamente nervoso. In tanti anni non ho mai tradito Sabrina ma credo che sia anche la personalita’ della donna che vado ad incontrare che mi fa essere cosi’ nervoso. L’ascensore si ferma. Ecco, ci siamo. Inserisco la card nella fessura ed apro la porta. La stanza e’ meravigliosa, dotata di ogni comfort ma ancora non c’e’ nessuno. Che Maria Giulia mi abbia dato buca per vendicarsi del mio rifiuto risalente a venti anni prima? No, devo solo attendere un paio di minuti e la figura meravigliosa della mia ex compagna di classe appare sulla porta. Insieme a lei Pietro. Che intenzioni ha? Non ho nessuna intenzione di fare il triangolo e tantomeno di fare sesso dinanzi ad uno che per me e’ un completo estraneo. Mi alzo comunque per andarle incontro. Dio che meraviglia! Lei sorride in modo sfrontato, di chi sa che il mondo le appartiene e si mette seduta sopra uno dei divani posizionati nell’immensa suite, grande forse come tutta la mia abitazione. Si gira verso di me
“ Stavolta ero certa che saresti venuto. Vieni vicino a me” Faccio cio’ che mi ha chiesto mentre alza il suo dito indice muovendolo ritmicamente per ordinare a Pietro di avvicinarsi anch’egli. L’uomo le obbedisce e, in modo melodrammatico, si getta ai piedi di Maria Giulia
“ Ai suoi ordini, mia padrona”
“ Ora ti vai a fare un bel giro mentre io e Fabrizio scopiamo e non ti azzardare a rientrare prima che io ti avverta” E’ chiaro?” gli dice mettendogli il piede proprio in faccia. Lui le bacia la scarpa avidamente fino a quando Maria Giulia decide di togliergliela. L’uomo si alza, s’inchina ossequiosamente e sta per ottemperare all’ordine impartitogli quando Maria Giulia lo richiama
“ Mi stai facendo fare brutta figura dinanzi al mio ospite. Cosa mai potra’ immaginare? Che tu non mi porti il dovuto rispetto?” lo apostrofa. Il suo tono e’ calmo, senza impennate, ma un brivido mi percorre il corpo
“ Ma no, non sto immaginando niente del genere” intervengo a difesa di Pietro, col risultato di beccarmi un’occhiata tale da incenerirmi”
“ Tu zitto. Non intrometterti tra me ed il mio schiavo. Lui sa che quando gli concedo di baciarmi un piede deve ringraziarmi per l’onore che gli concedo ed invece non l’ha fatto. Adesso avra’ la sua giusta punizione” Stavolta non oso intervenire e la osservo mentre si alza e va incontro a Pietro che, dal canto suo, sembra impacciato ed impaurito. Mi dico che e’ tutta finzione, che stanno semplicemente mettendo in atto una scenetta che ha il solo scopo di regalar loro una certa eccitazione ma la sua paura mi sembra reale. E ne ha ben donde. Il ricordo di quella sera quando mi picchio’ e’ ancora vivido dentro di me, malgrado siano trascorsi ben vent’anni. E come mi immaginavo, le sue doti sono ancora intatte, almeno a giudicare dalla velocita’ con la quale gli afferra il braccio e glie lo torce. Pietro lancia un urlo e poi inizia a frignare
“ Le chiedo perdono, padrona, sono stato uno stupido” lei sorride. Non riesco a capire, a comprendere ed osservo in religioso silenzio, guardandomi bene dall’intervenire di nuovo
“ Non urlare. Non vorrai mica che mi caccino dall’albergo. Un altro lamento e ti spezzo il braccio. Sopporta il dolore in silenzio. Lo devi fare per la tua padrona, perche’ io te lo ordino” gli dice ma la torsione deve essere veramente dolorosa in quanto il poveretto si torce ma riesce comunque a non gridare ulteriormente. E riesce a stare in silenzio anche quando Maria Giulia fa partire due ceffoni tremendi. Poi lo lascia e l’uomo si rigetta ai piedi della mia ex compagna di classe, baciandoglieli di nuovo
“ Grazie padrona. Grazie per avermi concesso di baciare le sue scarpe e per aver avuto pieta’ nei miei confronti” La donna gli mette il suo pericoloso tacco a spillo sulla guancia spingendo. Ho paura per Pietro. Ho quasi l’impressione che quel tacco stia per bucare da parte a parte quella guancia ma poi lei scoppia in una sonora e genuina risata guardandomi
“ Tranquillo Fabrizio, non lascero’ cadaveri in giro per l’albergo” mi dice rendendosi conto del mio timore e poi si rivolge di nuovo verso il suo schiavo “Per il momento ti perdono. Il nostro amico Fabrizio e’ troppo impressionabile e non capirebbe ma quando saremo di nuovo da soli avrai il resto della punizione che ti spetta”
“ Come vuole lei, padrona. Grazie. Posso andare adesso?” risponde singhiozzando
“ Di corsa. Esci” Pietro non si fa ripetere l’ordine ed in un battibaleno esce dalla suite. Siamo soli io e lei ma qualche dubbio mi assale. Lei se ne accorge “Sei rimasto traumatizzato?” mi domanda
“ Non mi immaginavo una cosa del genere” sospiro. Da parte sua, un’altra risata cristallina che mette in mostra la sua splendida dentatura
“ E’ un gioco, Fabrizio. Lui adesso avra’ l’uccello che gli esce dagli slip per l’eccitazione ed io sono felice di aver potuto mettere in mostra il mio potere. Non faccio quasi nulla che lui non voglia che io faccia”
“ E’ quel <quasi> che mi preoccupa” gli dico riuscendo a farla ridere di nuovo
“ Bisogna sempre lasciare una parte di imprevisto altrimenti il gioco si fa noioso. Io conosco i suoi limiti ed il mio divertimento maggiore e’ cercare di farglieli superare senza esagerare. E quando questo succede la sua felicita’ e’ immensa perche’ l’ha fatto per me ma temo che difficilmente riuscirai a comprendere questo meccanismo”
“ Infatti. Posso chiederti cos’e’ lui per te” Si fa seria
“ Anche questo non credo che rientri nella tua comprensione. E’ il mio fidanzato, il mio schiavo, la mia puttana. Mi appartiene e ci faccio cio’ che voglio. Lo scopo quando ne ho voglia, lo picchio quando mi va, lo punisco quando mi girano e lo accarezzo quando ho momenti di tenerezza ma ogni cosa, e ripeto ogni cosa, che io faccio con lui lo rende felice per il semplice fatto di dedicarmi a lui. Sono sensazioni che puo’ capire solamente un'altra persona che ha le sue stesse attitudini”
“ Non era mia intenzione criticarti. Era solamente per curiosita’. Mi riesce difficile immaginare un fidanzato che accetta che la sua donna vada con un altro”
“ Oh certo, se fosse soltanto il mio fidanzato. Ma e’ anche il mio schiavo e non puo’ certo permettersi di dire una sola parola se io ho intenzione di fare sesso con qualcun altro. Funziona cosi’ tra di noi, Fabrizio e cercare di capire con la tua mentalita’ e’ praticamente impossibile”
“ Forse impossibile no ma in effetti e’ molto complicato”
“ Ora basta. Non parliamo di lui ma di noi. Hai ancora voglia di fare sesso con me?” Non ci penso nemmeno un secondo. Lei si e’ intanto seduta di nuovo accavallando le sue lunghissime gambe ed il suo micro vestito sembra quasi una maglia che le copre, probabilmente per pochi centimetri, le parti intime
“ Si, lo desidero piu’ di ogni altra cosa ma ho paura. Vuoi picchiarmi?”
“ Probabilmente lo faro’ ma mi sembri un uomo in forma e dovresti riuscire a sopportare il mio sadismo. Almeno credo. Hai una parola facile da ricordare?”
“ Ne ho tante. Perche’?”
“ Perche’ quella deve essere la tua safe word. Se dovessi essere in difficolta’, tu la dici ed io smettero’, qualsiasi cosa io ti stia facendo” La guardo preoccupato
“ Maria Giulia, non potremo fare semplicemente del sesso? Non sono per me queste cose” lei scuote la testa
“ Prendere o lasciare. Fare l’amore in modo normale non mi soddisfa piu’ da tantissimi anni ormai. Per me, per fare del sesso soddisfacente, devo sottomettere l’uomo, devo impormi su di lui, devo sentire che e’ completamente in mio potere, devo vederlo tremare di paura e di desiderio”
“ Io….. Io non credevo” balbetto
“ E cosa credevi? Che fossi solamente una sadica desiderosa di infliggere dolore? No, non e’ quello, Fabrizio. Il dolore che a volte infliggo e’ solamente un mezzo per ottenere il potere ed io ho bisogno di quel potere. Nella vita e soprattutto nel sesso. Quando si prova, difficilmente si riesce a tornare indietro. Ed io non voglio. Mi piace troppo per rinunciarci. E poi, perche’ mai dovrei rinunciarci?”
“ Vent’anni fa ci avresti rinunciato per me”
“ Vent’anni fa ero una ragazzina che, malgrado avesse gia’ scoperto cosa fosse il potere, cercava ancora l’amore. Ora sono una donna che ha i suoi bisogni e che sa come soddisfarli. No Fabrizio, quella era un’altra Maria Giulia e quindi non faro’ sesso normale con te e non provare a ripeterlo perche’ hai esaurito il bonus. Alla prossima richiesta io ti caccero’ da questa stanza a calci in culo e richiamero’ il mio schiavo. Vorra’ dire che e’ destino che quel cerchio che volevo chiudere stasera non debba mai essere chiuso. Qual’e’ la tua scelta?” La guardo. E’ bellissima. Troppo bella ed io non posso rinunciare per la seconda volta ad una donna del genere. Sia quel che sia
“ Accetto, ma ti prego, vacci piano” un bel sorriso si forma su quel viso meraviglioso
“ Ne sono felice. Ti prometto che ti rimandero’ a casa con le tue gambe. Dicevamo della safe word. Hai una parola che ti possa rimanere bene chiara in mente. Guarda che non smettero’ fino a che non sentiro’ quella parola” La mia preoccupazione cresce in modo esponenziale. Non avrebbe smesso? Cosa diavolo vuole farmi?
“ Posso usare la parola <mamma>” rispondo infine “Quella non me la dimenticherei di certo”
“ Si vede che non sei pratico di queste cose. Potresti dire <mamma> anche come semplice esclamazione e quindi e’ da escludere. Una parola che c’entri poco con quello che andremo a fare, come il nome di un frutto. Oppure se sei sportivo potresti usare uno slogan che usi quando vedi una partita di calcio”
“ Ottima idea. Forza Italia, allora” Maria Giulia scoppia nuovamente a ridere
“ Non sei Berlusconi in campagna elettorale” Scuoto la testa
“ Hai ragione. Forza azzurri, allora”
“ Benissimo, vada per <forza azzurri>. Presumo che non te la dimenticherai. Bene, veniamo a noi. Puoi usare questa safe word soltanto se non ti sentissi in grado di continuare a causa di un impedimento fisico o del dolore troppo intenso e non per evitare di ottemperare ad un mio ordine. Chiaro?”
“ Cosa significa impedimento fisico?” chiedo con un filo di voce
“ Significa che potrei farti delle scissors, cioe’ potrei afferrarti la testa e stringerla tra le mie gambe o tra le mie braccia. Posso assicurarti che hai zero possibilita’ di sfuggire alla mia presa. E siccome non ti voglio sulla coscienza, se tu dovessi sentire che hai difficolta’ di respirazione dovrai immediatamente dire la tua parola d’ordine”
“ Oh mio Dio!” esclamo sempre piu’ preoccupato
“ Sono brava ed esperta e quindi il rischio e’ praticamente nullo. Per di piu’, questa e’ la tua prima volta e ci andro’ con i piedi di piombo” sospiro di sollievo ma Maria Giulia prosegue “Questo non significa che te la caverai con qualche carezza. Il mio modo di dominare un uomo e’ molto fisico. Dovrai tremare di me ”
“ Se e’ per questo, posso assicurarti che lo sto gia’ facendo. Comunque, e’ gia’ qualcosa sapere che non ci andrai giu’ pesante”
“ Tu cerca comunque di resistere. Sarebbe deludente per me udire la tua safe word alla prima occasione. Comunque, questo punto mi sembra che tu l’abbia capito. Passiamo oltre. Prima di tutto, ti rivolgerai a me chiamandomi <padrona> e dandomi del lei. Ogni errore lo pagherai e tu sai che io sono in grado di fartela pagare cara e soprattutto in modo doloroso. Hai accettato e tu adesso sei nelle mie mani. Nel momento stesso in cui invece tu dovessi dire basta pronunciando la tua safe word, tutto terminera’ e te ne tornerai a casa senza fare sesso. E’ chiaro anche questo?”
“ Hai appena detto che non ci saresti andata giu’ in modo pesante“ le faccio presente con evidente preoccupazione
“ E lo ribadisco. Tranquillo. Devi avere fiducia in me. La fiducia nella propria padrona e’ essenziale per questo tipo di rapporti. Tutto il resto lo capirai man mano. Da questo momento, io sono la tua padrona e tu il mio schiavo e la situazione durera’ fino a che lo riterremo opportuno, anche oltre questa serata”
“ Vuoi dire quindi che potrebbe esserci un seguito?”
“ Alla fine di questa serata, decideremo di comune accordo se proseguire o meno. Se entrambi dovessimo propendere per questa soluzione, tu rimarrai il mio schiavo almeno per una settimana, dopodiche’ valuteremo nuovamente. Nel caso di prosecuzione, tu sarai a mia completa disposizione per tutta la durata della settimana, a parte gli orari di lavoro. Quindi, pensaci bene prima di accettare”
“ E mia moglie?”
“ Questi sono problemi tuoi. Non ti sto minacciando e non sei obbligato ad accettare il proseguimento ma se dovessi farlo, tu mi apparterrai completamente” Taccio. La guardo in viso, quel viso che e’ un ovale perfetto, truccato forse troppo ma di sicuro un volto che non mi stancherei mai di ammirare. Lei si alza, mi viene prima di fronte e poi si sposta di lato. Si avvicina con la sua bocca al mio orecchio “ Sono sicura che io e te ci divertiremo un mondo” mi sussurra facendomi venire dei dolci brividi per tutto il corpo. Poi pero’ mi afferra il viso stringendomelo . Le sue unghia sembrano quasi scavarmi il volto
“ Ahi” grido istintivamente. Lei lascia il mio volto ma mi afferra per un orecchio trascinandomi per qualche metro
“ Silenzio. Non hai il permesso di aprire bocca fino a nuovo ordine a parte per ringraziarmi e dire <si padrona> o per rispondere a qualche mia domanda. Ora in ginocchio” Lo faccio. Si dia quindi inizio alle danze e che Dio me la mandi buona. Respiro affannosamente. E’ tutto cosi’ strano ma obbedisco pensando a cosa un uomo puo’ fare pur di fare l’amore con una bella donna. E Maria Giulia e’ semplicemente meravigliosa. Si, forse per una come lei si puo’ fare tutto, anche cio’ che mai avrei immaginato di poter fare.
 
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view post Posted on 16/5/2017, 20:25     +1   -1

Maestro di Piedi

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Sono pronto a scommettere che nel prossimo episodio ne vedremo delle belle e che ci divertiremo un mondo.
Ed ora inizia anche la curiosità del futuro matrimoniale.
Come al solito, good job.
 
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166 replies since 2/5/2017, 14:48   38640 views
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