E ORA?
Dopo esser passato tra le grinfie di Madame Catarina, avevo quasi l'impressione che sarei rimasto deluso da qualunque altra sessione.
Capisco quindi di non potermi più accontentare. Mentre proseguo comunque a frequentare quella Mistress romana con cui ci si continua a divertire (Ishtar), piuttosto che concedermi con una sessione pro con chicchessia decido di andare sul sicuro anche rimanendo a Roma.
A quei tempi nella capitale non c'era l'abbondanza che c'è oggi. E comunque la qualità era merce rara.
Decido allora di andarmi a sottomettere a Padrona Amanda (la "fu" Padrona Amanda), purtroppo scomparsa qualche anno fa. Lei esercita a Verona ma aveva uno studio anche a Roma (zona Monteverde).
Non che mi esalti in quanto a bellezza (anzi), ma la professionalità e capacità sembra garantita.
E così mi prenoto e sono da lei. Lo studio è spettacolare, anche superiore a quello dello Studio Tartarus. Un ambiente molto grande, con un rosso e nero dominante, schermi alle pareti con filmati femdom in loop e un'infinità di attrezzature di ogni tipo.
Sembra davvero un piccolo paradiso.
Padrona Amanda è molto professionale, ai limiti dell'antipatico sapendo chi è e che si può permettere quel che vuole. Ma a me piace proprio così. Anche in questo caso, concordo una lunga sessione di almeno due ore (mi sembra eravamo sulle 7 VU).
Giunta da lei però, e dopo essermi rapidamente spogliato come da suoi ordini (cui segue subito un bel cordino teso che lega attorno alle mie palle), osservo che il suo studio è molto bello ma che, purtroppo, sul sito quasi non ce n'erano foto visto che erano presenti solo quelle dello studio di Verona.
Faccio questa considerazione proprio con il fine di ottenere la risposta che speravo. Padrona Amanda mi chiede se volessi fare qualche foto da pubblicare poi sul sito. Ma certo!!! (...anche perché ottengo una discreta maschera a copertura...).
La Padrona convoca quindi un suo slave specializzato in fotografia che di lì a poco ci raggiungerà. Splendido!
Nel frattempo, mica staremo con le mani in mano ad attendere, ma neanche per sogno. Vengo bloccato con le braccia in alto ad un sostegno (tipo arco in metallo, utile per ogni uso e di comune presenza in dungeon seri, ma non so come si chiami), e comincia un piacevole antipasto di paddle. Stesso trattamento quando mi passa a mani unite legate dietro la schiena ed issate a quello stesso sostegno.
La mia posizione preferita, a 90° con posteriore ben esposto. Nel frattempo Padrona Amanda indossa anche uno strapon nero e, sempre in quella posizione, inizio a succhiare come si conviene. Quando mi libera, mi obbliga in ginocchio ai suoi piedi, dove continuo a succhiarglielo (quanto adoro farlo!).
Lo slave fotografo ritarda ancora, e Padrona Amanda decide che ha altro da fare. Mi sposta nella camera da letto adiacente l'ambiente principale (sempre ben fornita ed arredata) e mi piazza a terra, seduto ed attaccato alla parete, dove con diversi ganci fissati nel muro mi blocca testa (cui aveva messo una maschera con diversi appigli), braccia larghe, e gambe divaricate, tutte ben fissate alla parete.
Sono totalmente immobilizzato e "aperto" alla Padrona. Che in realtà, mi lascia lì qualche minuto. Si allontana, fa una paio di telefonate, e poi torna da me con una sigaretta accesa. Neanche a dirlo, con quella sigaretta si diverte a bruciarmi in più parti. Ride e non poco. Si diverte ed io godo di questo. E poi sono bloccato e alla sua mercé come piace a me.
Arriva finalmente l'atteso fotografo (che comincia beccandosi un paio di sberle per il ritardo). Oltre ad essere fotografo, Padrona Amanda lo usa anche per "mettermi in posa".
Vengo così spostato su un asse verticale (tipo palo), dove l'aiutante comincia a legarmi con una corda che mi passa lungo tutto il corpo più e più volte. Una sorta di shibari.
Bellissimo. L'eccitazione è tanta, anche perché sono l'oggetto della Padrona per i suoi scopi (e lei continua a guardare e sorridere con uno splendido ghigno).
Arriva però un (serio) problema. Mentre vengo legato e circondato da corde, mi accorgo che forse ce n'è una che stringe un po troppo. Praticamente sul collo. Ma stupidamente penso che mi abituerò.
Se a questa poi ci aggiungo che mi vengono bloccate le braccia dietro la testa (gomito alto e mano bloccata dietro, ad altezza spalla....non so se rendo l'idea...tutt'altro che comoda insomma) e allora inizio a soffrire un po' troppo.
Beh...dopo un paio di minuti, mi accorgo che faccio davvero troppa fatica e quasi non ci vedo più. Mi sento svenire. Lo faccio capire e vengo slegato velocemente, e poi passo 10 minuti buoni a terra, gambe alte e Padrona Amanda che urla allo slave per come diavolo mi aveva legato male.
Non proprio una bella esperienza quindi. Ma può succedere, e non ho mai rischiato nulla, sorvegliato com'ero.
Ma dopo l'episodio, confesso che non avevo proprio più voglia di sessione né di foto. E qui, invece, viene il bello. Lo faccio presente a Padrona Amanda che però istantaneamente mi risponde "non pensarci proprio, ho appena iniziato con te".
Sono bastate queste parole a farmi tornare l'eccitazione! E infatti continuiamo.
Tra le tante foto che facciamo Padrona Amanda mi fa provare una nuova sling (lei dice che non l'aveva ancora mai usata), mi imbraga a dovere e mi sottopone ad una lunga sessione di cera bollente, mentre ci da dentro con lo strapon. Molto bello.
Il tempo purtroppo passa velocemente, e vengo finito sul letto con la Padrona a 69 su di me (ovviamente a 4 di bastoni), mentre lecco e succhio a dovere il tacco a spillo di quei fantastici e lunghi stivali che indossava.
Una giornata davvero lunga e particolare quindi. Credo che sarò rimasto nello studio di Padrona Amanda circa 4-5 ore. Ovviamente senza 1 euro in più rispetto al rate concordato.
E, piccolo incidente a parte, sono stato molto contento di aver conosciuto anche questa splendida ed esperta Mistress, che, davvero, sapeva il fatto suo.
(OT) A proposito. Diverse foto vennero poi realmente pubblicate sul sito di Padrona Amanda (ormai offline da tempo), ma purtroppo, a causa di un crash del mio PC, non ne ho conservata più nessuna. Non è che qualche appassionato le ha salvate a suo tempo e volesse farmi questo enorme regalo?
NEW ENTRY
Ma torniamo alla ricerca, mai fermatasi (sapete tutti bene che non ci si ferma mai...si è spesso soddisfatti, ma si cerca sempre qualcosa in più...), di un rapporto non pro.
Ancora The Cage in aiuto. Il nick stavolta è Hellye, di roma. Un'annuncio con una bella foto (reale) del suo strapon in primo piano per non lasciare dubbi sulle preferenze. Una breve conoscenza mail/telefono e ci si incontra. E forse faccio centro pieno perché la prima sera mi limito ad invitarla a cena fuori e poi a riaccompagnarla semplicemente a casa.
E così poi è lei a ri-cercarmi subito.
Una splendida donna, over 40, con un fisico perfetto e una mente brillante. C'è subito intesa. Quando al secondo incontro venne a casa mia, indossando una splendida scarpa nera tacco 15, si rammaricò infatti di non aver già portato i suoi strapon (...nessun problema comunque, le ho "prestato" uno dei miei....).
In men che non si dica, finisco col busto appoggiato al tavolo della cucina, le gambe ben divaricate, e lei che me lo spinge dentro amabilmente. La ricordo davvero con piacere.
Un'altra volta, sempre mentre mi penetrava, mi dice che ha molto caldo e di aprire la finestra.
Mi avvicino per aprirla e lei, d'impeto, mi abbassa la testa e mi rimette a 90°, con le braccia appoggiate sul davanzale e mezza testa fuori. Ovviamente ancora nudo. Abitavo in una zona tutt'altro che isolata e con altre case vicine, ma era proprio quello che le piaceva.
Continuava infatti a sfondarmi mentre io ero per 1/4 fuori dalla finestra. E quanto la eccitava! Ripensandoci ancor oggi, quanto eccitò anche me!!
Qualche altro incontro, e continuiamo a divertirci. Anche parecchio. Una volta mi dice che le sarebbe piaciuto molto incularmi mentre io lo prendevo in bocca ad un suo amico. Glissai...chissà, forse avrei avuto un altro piacevole ricordo nel mio amarcord......
Ma ricordo ancora benissimo la sua ultima telefonata. Quando mi dice "Ciao, ci vediamo?".
Fu il mio primo ed ultimo no che le dissi (nel senso che poi non ci siamo più sentiti). Ed anche con Ishtar chiudo ogni rapporto.
THE (HAPPY) END
Succede infatti che son diventato non più disponibile. Ho la sfacciata fortuna (oltre alle tante che mi son già capitate) di conoscere ed innamorami di una donna stupenda. E la fortuna ancora più grande è che lei è altrettanto innamorata di me.
Lei è bellissima. Toscana, ma da tempo a roma. Alta, capelli neri e lunghi e un fisico perfetto. Mia coetanea e, incredibilmente, sentimentalmente non legata a nessuno.
Diciamo che il mio racconto potrebbe forse terminare qui allora. Ma non è così.
Perchè se è vero che la storia parte benissimo e sembra non avere alcun ostacolo (tanto da farmi fors'anche pensare nei primi giorni "ma chi se ne frega del bdsm"), non tardano ad arrivare le scoperte ancora più belle.
Tempo un paio di settimane e, ormai neanche ricordo più come arrivammo a parlarne, si fa un accenno agli strapon (!). E lei mi dice pure che le piace e che lo ha già usato in passato. Qui credo di aver pensato "Dio esiste"!!!
Cari forumisti, i dettagli a questo punto sarebbero troppi e (adesso) troppo personali.
Sappiate che quella donna oggi è mia moglie, che abbiamo una splendida famiglia con due stupende femminucce in breve tempo entrate a far parte della nostra vita......e che quasi non sappiamo cosa significhi fare sesso vanilla!
O meglio, lo si fa spesso e volentieri, ma sempre al termine di una lunga, lunghissima sessione bdsm.
Mia moglie, la mia splendida moglie Mistress, ormai ha imparato a farmi di tutto (ma proprio di tutto). E quando si prepara per il nostro divertimento, ha solo da scegliere tra svariati paia di stivali, collari, corpetti, body, catsuit, guanti, tute intere, gonne, minigonne, ecc ecc. Naturalmente di pelle, cuoio o latex (e anche similpelle, confesso...).
Sullo strapon siamo più fedeli. Lei non rinuncia a quello color carne con le finte palle ben in evidenza (che naturalmente ho imparato a leccare alla grande). Finchè non decide di cambiarlo, ma spesso io neanche lo vedo (eh si, non mi è mica passata la passione di essere bendato), con uno nero che è strapon per me e fallo interno per lei.
Così come non rinuncia mai al gatto a nove code, altra sua passione (..anche mia, anche mia.....)
Insomma, col tempo abbiamo messo su un arsenale di abbigliamento e oggettistica. Che continuiamo a far crescere mese dopo mese.
Per me molto più semplice. Mi bastano 2 bracciali e 2 cavigliere (rigorosamente di cuoio nero) da fissare di volta in volta dove capita, ed uno dei miei affezionati harness Zado senza il quale neanche si inizia.
A casa siamo diventati appassionati di piante da appendere, unico modo per mimetizzare alla grande i tanti ganci che abbiamo fissato al soffitto.
Certo, manca ancora qualcosa. Un vero Dungeon, nostro sogno, è ancora lontano dal potersi realizzare (anche perchè le bambine son curiose......), ma non demordiamo e in qualche modo prima o poi ce la faremo.
E qui mi fermo. Ho detto tanto e ho raccontato buona parte della mia BDSM LIFE.
Chiunque volesse condividere qualche comune esperienza o un percorso simile con il mio, sarebbe più che gradito.
Ovviamente, mi fermo solo finché non riuscirò a raccontarvi del Dungeon che saremo riusciti a realizzare.
Buon femdom a tutti.