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Il paradiso all'improvviso - Storia di un matrimonio Ginarchico

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GinarchicaMente
view post Posted on 9/9/2016, 18:27 by: GinarchicaMente     +4   +1   -1

"all'altezza dei tuoi tacchi"

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CAPITOLO 3 – Il primo incontro

Dunque arrivò il fatidico venerdì sera; ero pronto, ma molto nervoso… dentro me ero un misto d’ansia ed eccitazione, sembravo un dodicenne al suo primo appuntamento, ed in effetti era un po’ così perché per la prima volta avrei parlato con sincerità dei miei gusti e della mia indole, e mi sarei comportato come da sempre avrei voluto fare con le donne.

Feci come consigliatomi da Sara, arrivai con largo anticipo al ristorante, munito di rose e aspettavo in piedi di fianco al mio tavolo riservato… avevo un p di occhi attorno che mi scrutavano, ma non mi interessava, perché il fine di quella serata sarebbe stato di gran lunga più importante di tutto il resto… Poi un sussulto, una visione… a pochi metri da me vedo arrivare dritta al tavolo una donna… si avvicina sempre di più… oramai sono sicuro, è lei…

Mi trovo così davanti Letizia, una donna bionda tendente al castano alta all’incirca 1.70 con gambe magre, e busto magro, indossa uno splendido vestito con gonna sopra al ginocchio, e scarpe con il tacco a stivaletto che lasciano intravedere una splendida caviglia fina… ha occhi verdi, seno piccolo, ma tutto sommato nel complesso è davvero attraente, perché ha un bel collo alto e dita delle mani lunghe e curate… si avvicina al tavolo e mi faccio avanti…

IO: “ Scusa! Sei Letizia?!” dico con un bel sorriso…
LEI: “ Si! E tu sei Alessio giusto?” risponde lei girando lo sguardo verso di me e sorridendomi…
IO: “ si sono io eheheheh…. Scusami se sono un po’ imbarazzato ma per me è la prima volta ad un first date”
LEI: “ tranquillo la prima volta è sempre difficile per tutti”… disse lei con fare tranquillo e disinvolto…
IO: “ beh intanto queste sono per te, un mio pensiero per ringraziarti della presenza” – e dopo averle posto il mazzo di rose mi avvicinai alla sua sedia, la spostai e dissi – “ prego accomodati”
LEI: “ grazie! Che gentiluomo!” e si mise seduta e dopo mi sedetti anch’io, al che lei riprese subito la parola – “ Certo che è proprio simpatica la cosa! All’inizio sempre tutti gentili e garbati e poi dopo mezz’ora volano i coltelli ahahaah”
IO: “ beh letizia, spero di essere quel tipo d’uomo con cui i coltelli non servano, anche perché la gentilezza e la premura sono tra le mie caratteristiche principali”
LEI: “ ma si, si…. Senza dubbio… vedremo tra mezz’ora” – disse sorridendo vistosamente.

E così iniziò il primo incontro, e tra uno sguardo al menù e il parlare del più e del meno il tempo trascorreva senza intoppi; io oramai ero a mio agio, e anche lei, e finito il primo piatto cominciammo a raccontarci un po’ di noi e delle nostre vite… Le raccontai del mio lavoro, dei miei progetti, di un po’ del mio passato e del fatto che sognavo di mettere su famiglia, mentre decisi di aspettare per parlare di questioni più riservate, in quanto ancora l’occasione non era giusta… Poi cominciò lei toccò a lei e mi raccontò dei suoi problemi, della sua vita difficile e dura e di quanto faccia fatica a fidarsi degli uomini poiché aveva subito molte delusioni… ammise di avere un carattere difficile e che la vita l’aveva fatta diventare una donna molto dura negli atteggiamenti…
Poi arrivò la frase che stavo aspettando per entrare nell’argomento che tanto mi interessava:

LEI: “ ecco, quindi è normale che gli uomini tendono a spaventarsi di fronte a me, io me la sono sempre cavata da sola e ho sempre fatto tutto seguendo solo la mia testa ed il mio istinto, sia nelle scelte giuste che in quelle sbagliate, e nella mia vita voglio che ci siano persone che sappiano stare al mio fianco”
IO: “ magari che sappiano accettare il tuo carattere, e le tue decisioni, perché nella vita c’è chi nasce per comandare e chi per essere comandato, ed è evidente che tu puoi solo comandare nei rapporti con gli altri grazie al tuo carattere” – dissi io incalzando con tono cauto e sicuro…
LEI: “ Grazie ma non ho bisogno che ti mi convinca di ciò che già so, ma comunque ti ringrazio per l’osservazione” – disse lei con aria quasi scocciata…
IO: “ Il punto letizia, è che io è una vita che cerco una donna con il carattere come il tuo..”
LEI: “ ma cosa dici?!” - rispose quasi alterata – “ ora vorresti dirmi che a te piace avere a che fare con una donna dal carattere duro e prepotente come il mio?!” – disse incrociando le braccia e con tono duro – “ ascolta alessio, non farmi perdere tempo, sei un brav’uomo, gentile, educato ed intelligente, ma te lo dico chiaramente di uomini come te ne ho conosciuti molti e non hai abbastanza attributi per poter gestire una come me!”
IO: “ e perché mai dovrei gestirti?” – risposi con prontezza – “ io è una vita che aspetto una donna che sia in grado di comandarmi e di sottomettermi, e si ne ho incontrate, ma nessuna era genuina, nessuna era veramente come si mostrava… ecco ora lo sai, quindi non io non proverei mai ad essere di intralcio nella tua vita, anzi se tu sei quella giusta io per te darei tutto, ma proprio tutto, ti farei vivere da regina, ed ogni tua esigenza sarebbe soddisfatta… e ti dico questo con tutta la sincerità che ho… ora se vuoi puoi anche mandarmi via, ma almeno ti ho detto chi sono e cosa cerco veramente!”

Dopo le mie parole seguirono alcuni momenti di silenzio.. lei mi guardava fisso negli occhi, con le braccia conserte e con sguardo serio e inflessibile… poi chiamò il cameriere e chiese il conto… tornò a guardarmi e con atteggiamento stranamente calmo e sicuro mi disse:

LEI: “ Rispondi sinceramente, quello che hai appena detto corrisponde ad assoluta verità?”
IO: “ assolutamente si” – risposi io senza esitare…
LEI: “ ok, però non potrai dire che non ti ho avvertito… la mia è una vita difficile, voglio darti un occasione ma non deludermi, per favore” – disse lei guardandomi con uno sguardo che fino a quel momento non aveva ancora mostrato, ed era uno sguardo di una donna che cercava solo una sicurezza, di una donna dal cuore ferito e provato, con un grande bisogno di una persona che la amasse davvero per quel che è… e io capìì tutto in quel momento.. e dissi…
IO: “ tranquilla, non avrò un carattere autoritario, e non ho nemmeno in tuoi stessi attributi, ma so di poter essere un perno affidabile e sempre presente nella vita di una donna che sappia apprezzarmi, quindi non intendo deluderti”

Al che lei sorrise, e proprio in quel momento arrivò il conto… il cameriere lo porse a Letizia visto che era stata lei a chiederlo, ma lei prontamente disse al cameriere “ no, no, paga lui vero?” – “ certo cara” risposi velocemente…. Pagai, ci alzammo ed uscimmo fuori… andando verso la macchina…

LEI: “ ale, prima mi hai detto che vivi da solo e che hai una casa di proprietà, ma è vera la cosa?”
IO: “ certo! Mica ti dico bugie…”
LEI: “ beato te, io purtroppo vivo in affitto con due coinquiline, e non sai che scocciatura che è”
IO: “ immagino leti, ma non sarà più un problema tra non molto, perché sai io sono un tipo molto ospitale” – dissi sorridendo nella speranza che cominciasse a prendermi come riferimento…
LEI: “ attento ale, attento! Con me devi misurare le parole perché dopo ti prendo sul serio” – disse lei con tono serio e deciso puntandomi il dito sul petto..
IO: “ Hai ragione scusa, ma comunque dicevo sul serio, e mi fa piacere che tu mi prenda sul serio! Ma dimmi dove è la tua macchina?”
LEI: “ la mia macchina? Io abito a pochi metri da qua, piuttosto dov’è la tua?”
IO: “ è qui perché?”
LEI: “ portami a fare un giro dai, che sono stanca di camminare così mi fai vedere anche il quartiere in cui abiti”
IO: “ è un piacere cara” – risposi con molta eccitazione per poi accompagnarla alla porta e farla accomodare in macchina….

Uscii dal parcheggio del ristorante, e mi misi a girare per le strade della città mentre Letizia mi parlava del più e del meno e poi:

LEI: “ e dimmi ale, perché desideri tanto essere comandato e sottomesso da una donna?”
IO: “ beh leti, non so spiegarti sinceramente perché, so solo che è la mia indole, quando una donna fa di tutto per mettermi sotto i suoi piedi mi fa impazzire….”
LEI: “ ahahhahahahhaha ma pensa te… cioè a me non è che mi piaccia molto l’uomo così succube e remissivo, però c’è da dire che mi farebbe proprio comodo un tappetino affidabile! Quanto meno non fugge e rimane al suo posto”
IO: “ ah però già mi dai del tappetino?”
LEI: “ perché non lo sei? Fai il bravo e non contraddirmi!”
IO: “ hai ragione scusami” – risposi guardandola negli occhi…
LEI: “ bravo… ho capito cosa desideri, e ho capito che tra noi può esserci un ottima intesa.. sono stufa di uomini che scappano, e come hai detto tu c’è chi comanda e chi viene comandato.. ed io sono una che comanda, e se farai il bravo sarai comandato per bene da me!” – disse ridendo alle ultime parole e dandomi un pizzicotto sulla guancia – “ora dai voglio vedere dove abiti”
IO: “ va bene, andiamo da me allora?”
LEI: “ tu sta zitto e portami sotto casa tua”

E così feci, guidai per altri 10 minuti e arrivammo sotto casa mia nel mio quartiere… nel mentre mi sentivo come al settimo cielo, una donna apparentemente normale e qualsiasi senza nessuna istruzione bdsm mi stava trattando da zerbino… mi piaceva…. Ma proprio molto… e volevo approfondire….

IO: “ eccoci qua! Questo è il palazzo dove abito, e questo è il quartiere dove vivo..”
LEI: “ah però ale… ti tratti bene eh! È una bella zona residenziale questa!”
IO: “ si è vero, si sta tranquilli e la zona ha un bel valore”
LEI: “voglio un caffè…. Non l’abbiamo ancora preso…”
IO: “ beh se vuoi salire ti offro un buon caffè e anche un amaro o qualsiasi altra cosa gradisci”
LEI: “ va bene ale, ma fa il bravo che altrimenti ti faccio un occhio nero”
IO: “assolutamente leti, ci mettiamo comodi e ci beviamo il caffè”

Così salimmo da me e la feci accomodare in casa… le mostrai il mio appartamento, una casetta piuttosto signorile, con 2 camere, 2 bagni, salone, e balcone grande… lei rimase colpita e nel mentre si accomodava io mi accingevo a preparare il caffè….

LEI: “ però ale, devo dire che sei una sorpresa dietro l’altra, hai proprio una bella casa… ma sicuro che ci vivi tutto solo?”
IO: “ si, 100%... sto solo aspettando che entri nella mia vita una donna capace di diventare la mia signora, di regnare in casa mia e di costruire con lei una relazione totalmente basata sulla dominazione della donna”
LEI: “ ale, ma sei proprio sicuro di quello che dici? Ti rendi conto che potresti ritrovarti a diventare uno schiavo 24 ore al giorno? Cioè mi sembra un po’ esagerato ciò che dici… credo che tra il dire ed il fare ci passi davvero molto, e che poi quando ti ci ritrovi ti chiedi chi te l’ha fatto fare”
IO: “ leti, non è così…” – le porsi il caffè e mi misi seduto vicino a lei sul divano – “ vedi, ho avuto molte storie con donne normali che mi hanno fatto imprecare il chi me l’ha fatto fare… dopo tanti anni una persona impara a conoscersi e conosce i suoi istinti e le sue esigenze, ed io mi conosco”
LEI: “ ed ora il tuo istinto cosa ti dice” – disse lei accavallando le gambe verso di me e girandosi con il corpo dandomi attenzione..
IO: “ mi dice che ho un occasione per poter cambiare la mia vita”

LEI: “ cambiare la tua vita eh? Mmm magari anche la mia” – disse sorridendo di gusto – “ intanto spiegami un po’ una cosa, è da quando stiamo al ristorante che mi fissi le caviglie e le scarpe… sei un feticista? Rispondi sinceramente altrimenti mi arrabbio!”
IO: “ sinceramente si, ma non sono un maniaco eh… guardavo perché adoro le caviglie fine, e ti fissavo le scarpe perché non vedo l’ora di vedere come sono i tuoi piedi!” – dissi con un po’ di imbarazzo…
LEI: “ ahahaha ma guarda te, sottomesso, ubbidiente e anche feticista… che tipo che sei!” – disse cominciando a strusciare piano piano la scarpa vicino al mio ginocchio…
IO: “ beh si… mi piace molto…” – risposi ancora più imbarazzato…
LEI: “ cos’hai sei imbarazzato? Ahahahah” – rise di gusto – “ voglio proprio vedere quanto desideri i miei piedi, questa cosa mi diverte” – disse mentre con un gesto repentino mi mise le scarpe a pochi centimetri dal viso – “ forza toglimi la scarpa, voglio vedere cosa fai”

Non me lo feci ripetere due volte, e ubbidii velocemente… le sfilai lo stivaletto e notai che indossava un fantasmino da cui trasparivano i segni della lunga serata… lo annusai velocemente e lo sfilai, e poi vidi per intero il suo splendido piedino… un 39/40 longilineo, magro, sottile, con dita molto lunghe e unghie curatissime… no resistetti, e cominciai a baciarlo… ma non appena le mie labbra affondarono sotto il suo splendido piede, lei lo scanzò velocemente, e con altrettanta velocità e fermezza, poggiò il caffè sul tavolino a fianco al divano, mi mise una mano dietro la nuca e mi guidò con la faccia a pochi centimetri da terra, di fronte ai suoi piedi, facendomi praticamente inginocchiare di fronte a lei, poi appoggiò il piede sinistro ancora vestito di stivaletto sulla mia schiena, e lasciò il piede destro nudo sotto il mio naso, per poi riprendere il caffè in mano e dirmi “hai un minuto di tempo per mostrarmi quanto ti piacciono i miei piedi, il tempo che finisco questo caffè”….

Ed io come un burattino già completamente nelle sue mani, cominciai a baciare e leccare ogni centimetro di quello splendido piede, dito dopo dito, dalla pianta al collo… il profumo di stivaletto mi inebriava, quel sapore un po’ aspro ma deciso mi persuadeva.. alzai lo sguardo come per cercare il suo, era ferma a guardarmi, quel caffè non lo beveva, si accorse del mio sguardo e mi guardò fisso negli occhi mentre passava il suo piede sul mio viso… vedevo i suoi occhi attraverso le dita dei suoi piedi, mentre sulla mia lingua faceva su è giù la sua pianta..

Poi con un sussulto, scansò il piede, si tolse l’altra scarpa e si sdraiò sul divano lasciandomi in ginocchio davanti a lei….

LEI: “ sta fermo lì e non muoverti” – disse con tono duro ed inflessibile – “ vedo che ti piacciono parecchio i miei piedi eh?”
IO: “ si leti, sono bellissimi”
LEI: “ sai che c’è? Mi piace vedere un uomo inginocchiato di fronte a me, stasera sto scoprendo un po’ di cose nuove per me… nessuno mi aveva mai leccato i piedi con la stessa passione con cui l’hai fatto tu poco fa… e questo mi piace” – disse accennando un sorriso – “ e il resto di me ti piace?”

IO: “ si leti, sei una donna bellissima, e il tuo modo di fare mi fa sentire come spogliato di tutti gli schermi che mi sono fatto in anni e anni di segreti”
LEI: “ Bene… ma ora guardami bene negli occhi, e voglio che parli con sincerità…. Cosa pensi che riceveresti da me?
IO: “ leti, voglio una donna padrona… da te vorrei il comando totale, voglio essere trasformato nel tuo schiavo personale, che ti serve e ti riverisce in ogni cosa, che ti vizia come una regina, e voglio che mi calpesti, che mi annulli, che mi fai vivere per te ed in funzione delle tue volontà, che gestisci la mia vita e mi rendi succube al punto di essere il sottomesso più felice del mondo”
LEI: “ e se davvero troveresti tutto questo in me?”
IO: “ ti sposerei e mi donerei a te per sempre”….

Quelle parole fecero da legante in quella situazione tra me e lei, nei suoi occhi vidi l’ardore di una donna che stava per prendere possesso in maniera totale della vita di un uomo, in me vidi tutto ciò che avevo sempre desiderato di essere…

IO: “leti…”
LEI: “ zitto!” - incalzò rapidamente – “ ora ti dico io cosa si farà”
IO: “ cosa?” – risposi io succube ed in attesa…
LEI: “ stasera dormirò qui da te, e tu mi farai rilassare con dei bei massaggi e ti dedicherai ai miei piedi stanchi, poi domattina mi accompagnerai a casa mia e mi aiuterai a traslocare per venire a stare qui da te… così tu comincerai ad occuparti di me ed a dimostrarmi che davvero vuoi una relazione come la chiedi.. farai tutto per me, mi cucinerai, laverai i miei panni, farai le pulizie anche per me, e ti occuperai di mantenermi e di viziarmi giorno dopo giorno… sarà una prova per te, e se ti dimostrerai in grado di poter reggere una vita simile, allora potremo parlare dei passi successivi, ma intanto da domani avrai modo di poter provare come è la vita da schiavo per ogni giorno della tua vita” – disse guardandomi con fermezza ed autorità negli occhi con una naturalezza che quasi mi spaventava – “ ora, siccome ci siamo conosciuti solo stasera ti metto di fronte ad una scelta”
IO: “quale?” – risposi io quasi preoccupato…

Scese dal divano e si mise in piedi di fronte a me… ed io sempre in ginocchio di fronte a lei….

LEI: “ hai due opzioni…. Ti do l’opportunità di tornare sui tuoi passi, e potrai farlo rinfilandomi le scarpe, io capirò, e me ne andrò…. L’altra opzione invece è che accetti il tuo nuovo ruolo al mio cospetto, e potrai farlo mettendo la faccia a terra di fronte ai miei piedi, ed io a quel punto saprò cosa fare… ma ti avverto ale, una volta scelto non si torna indietro… se scegli di servirmi preparati a cambiare la tua vita in funzione della mia, sarai umiliato, calpestato e usato da me e da chiunque io voglia, perché solo e soltanto io potrò decidere di te… ciò che è tuo diventerà momentaneamente mio, e sperimenterai il possesso totale nelle mani di una vera donna dominante… farò di te tutto ciò che vorrò, la mia comodità, la mia ombra… una volta scelti i miei piedi questi saranno la tua vita, altrimenti, addio e facciamo finta che nulla è successo… ora sta a te decidi!”

Capii in quel momento che la questione era seria, ero anche spaventato perché si trattava di qualcosa di davvero grosso, un cambiamento improvviso che avrebbe sconvolto la mia vita… ma poi pensai… ma non è quello che ho sempre voluto? Ora ci sono… ci sono….

Il mio istinto mi diceva di sottomettermi a lei, i suoi piedi erano di fronte al mio viso, e mi fu chiara la scelta…

Abbassai la testa e mi chinai davanti a lei, mettendo il mio viso a terra a pochi centimetri dai suoi
piedi…

LEI: “ bravo zerbino, hai fatto la tua scelta, hai mostrato quello che sei e quanto desideri essere umiliato e sottomesso da me, ed io ti darò ciò che cerchi senza pietà”

Alzai lo sguardo per cercare il suo, e lei prontamente alzò un piede per poi sbattermelo repentinamente in faccia… il suo piede dominava il mio viso, le sue dita affondavano nella guancia, mentre l’altra strofinava a terra…

LEI: “Guardami! Subito!” – fece con tono aggressivo e autoritario – “cosa sei tu eh? Dillo! Cosa sei?!” – disse schiacciando con tutta la sua forza il mio viso sotto il suo piede…
IO: “ Sono il tuo schiavo mia signora…. Tu comandi ed io ubbidisco”
LEI: “ bravo il mio tappetino, da domani la tua vita cambierà, nuove regole, nuovi metodi…” – disse fiera di se, per poi concludere – “ ORA SEI MIO”.

Continua….
 
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20 replies since 9/9/2016, 18:18   11785 views
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