Sire del Loto Bianco Forum BDSM & Fetish

IL PASSATO DI HANNAH

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view post Posted on 4/6/2016, 15:43     +1   +1   -1
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Sottomesso anomalo. Più unico che raro

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Venticinquesimo episodio

Fletcher Drive, Los Angeles Sabato 11 maggio 2013 Ore 15. 38


Hannah e Jonathan avevano appena oltrepassato il quartiere di Silver Lake ed erano entrati in Atwater Village. Ad ovest, c’era il fiume Los Angeles che divideva il quartiere da Griffith Park. La nebbia mattutina che infestava la citta’ ad ogni inizio estate aveva lasciato il posto ad un sole caldo ma non asfissiante. Parcheggiarono la vettura a cento metri dal loro obiettivo e si incamminarono velocemente. La gente era scarsa, come ogni sabato e molti degli abitanti del quartiere erano andati probabilmente a godersi l’arrivo dell’estate a Venice. Jonathan si rimbocco’ le maniche della camicia e poi diede la mano alla sua donna. Nessuno poteva immaginare chi fossero e cosa stessero per compiere. Avevano lasciato la piccola Sarah dalla mamma di Jonathan e i trenta milioni da Baines e poi si erano avviati. Trovare l’indirizzo era stato facile come bere un bicchier d’acqua ed ora stavano per mettere l’ultimo tassello al loro posto. Il quartiere era una giusta via di mezzo tra le ville holliwoodiane faraoniche e la poverta’ dei bassifondi, con piccole villette aggraziate abitate da tranquille famiglie della media borghesia, mentre la zona che costeggiava il fiume era famosa per i suoi ristorantini di pesce. Oltrepassarono una rivendita di tacos desolatamente vuota considerando l’ora e arrivarono finalmente all’indirizzo esatto. Non si trattava propriamente di una villa ma di una casa ad un solo piano e Hannah busso’ decisa. Ci vollero alcuni minuti prima che la persona che ci abitava venisse a rispondere. Era un uomo, ancora insonnolito, che guardo’ fuori dallo spioncino sbadigliando e poi apri’ manifestando entusiasmo
“ Hannah, ma come diavolo hai fatto a trovarmi?”
“ Non ci fai entrare, Mark?”
“ Ma certo, che sbadato. Il fatto e’ che mi sono svegliato adesso. Sai, per via del locale, io non vado mai a dormire prima che si sia fatto giorno” I due giovani non risposero e seguirono Mark Jennings in una stanza che sembrava essere una specie di ufficio. Jennings si mise seduto dietro ad una scrivania di legno e sorrise ai suoi ospiti
“ Allora, Hannah. In cosa posso esserti utile?”
“ Sono riuscita a mettere le mani su Baltyfiev” Mark Jennings sbianco’ in volto
“ Davvero? Lo hai…..Lo hai…..”
“ L’ho ucciso? Avrei dovuto perche’ e’ cosi’ che ha sempre fatto Sciarada. Ma vedi, in questi anni sono cambiata”
“ Capisco. Come hai fatto a rintracciarlo?” chiese l’uomo piuttosto innervosito
“ E’ una storia complicata. Piuttosto, mi interessava sapere quanto ti hanno pagato”
“ Cosa diavolo stai dicendo?” L’uomo era diventato ancora piu’ pallido. Cerco’ un respiro profondo, visibilmente scosso
“ Quando l’ho avuto tra le mani, mi avrebbe raccontato anche la storia della sua famiglia, pur di aver salva la vita ma non ce ne e’ stato bisogno. Sapevo gia’ da tempo che eri stato tu a tradirmi. Solo tu conoscevi la mia vera identita’. Hai fatto una sciocchezza, Mark”
“ Hannah, tesoro, ma davvero pensi una cosa del genere? Ci sono molti altri modi per cui potevano rintracciarti. Io non lo avrei mai fatto. Simon aveva una fiducia enorme in me”
“ Meno di quello che immagini. Ma se i dubbi mi sono venuti subito, sei stato poi tu a tradirti completamente. Ricordi quando ci siamo incontrati al locale? Mi hai detto scherzando che ce l’avevi con me perche’ dopo tutti quei mesi che abitavo a Los Angeles, soltanto allora mi ero decisa a venirti a trovare. E come facevi a sapere che sono sei mesi che abito a Los Angeles? Io non te l’avevo detto e questo significa che tu mi tenevi sotto osservazione. Tu o gli uomini di Baltyfiev, ovviamente. Infine, ho riscontrato certe discordanze su quello che mi hai raccontato di Baltyfiev e quella che era la realta’”
“ Hannah, io no……Non puoi credere che ti abbia tradita” la ragazza sorrise ma non era un sorriso che prometteva bene per Mark Jennings
“ Ed invece lo credo, anzi, ne sono sicura”
“ Come puoi esserne sicura? Se te l’ha detto lui forse ha mentito per cercare di salvarsi la pelle”
“ Caso mai e’ il contrario. Avrebbe detto la verita’ pur di salvarsi. Tra l’altro, durante lo scambio che poi quel bastardo non ha rispettato, mi ha anche detto che da allora in poi io sarei dovuta stare ai patti. Capisci? Da allora in poi. Come se sapesse che prima mi ero rimossa senza rispettare i patti che erano di non cercarlo. E sai qual e’ l’unica cosa che ho fatto a sua insaputa? E’ stato il venire a cercare informazioni su di lui da te, mio caro Mark. E quindi, soltanto tu potevi dirgli che mi ero mossa al di fuori dei patti stabilitichi”
“ No Hannah, queste non sono prove” balbetto’ Jennings
“ Oh, per me lo sono, eccome. Chi altri poteva tradirmi se non tu. E tu sai anche che io non faccio sconti, Mark. Mi conosci, mi hai vista crescere e sai che sono proprio come Simon. Sono Sciarada, come lo era lui, ma c’e’ una sostanziale differenza. Io non ho nessun debito di riconoscenza verso di te. E’ tutto, Mark, Sciarada ti condanna a morte” Jennings rabbrividi’. Sapeva che Hannah lo avrebbe ucciso. Glie lo leggeva negli occhi. Quella ragazza non avrebbe provato nessuna pieta’ nei suoi confronti e si rese conto che aveva un’unica via di salvezza disponibile. Velocemente, apri’ un cassetto sotto la scrivania ma la sua mossa non era passata inosservata ad Hannah che, come un fulmine, spinse la scrivania addosso all’uomo facendolo urlare dal dolore, con la sua mano dentro il cassetto. Mentre Jennings si contorceva dal dolore, la ragazza si alzo’ fece il giro ed apri’ il cassetto traendone la pistola che Jennings voleva utilizzare
“ E questa e’ la prova definitiva Mark, semmai ci fossero ancora dubbi sulla tua colpevolezza”
“ Ascolta Hannah, mi avrebbero ammazzato. Loro sapevano che io conoscevo Sciarada”
“ Non mentire, Mark. Loro non lo sapevano. Baltyfiev mi ha raccontato tutto. Lui e’ venuto da te in cerca di informazioni su di me, promettendoti un sacco di soldi. Tu vendi informazioni ed era logica una tappa da te. Ma non sapevano che proprio tu eri al corrente della verita’ su di me e sei stato tu ad offrire la mia vita a Baltyfiev su un piatto d’argento. La mia vita e quella di una una bambina di tre anni. Che ne dici? Meriti la morte?”
“ No Hannah, io posso ancora esserti utile, posso fare qualunque cosa tu mi richieda”
“ Mi dispiace ma e’ troppo tardi”
“ Hannah, ti prego. Hai risparmiato la vita a loro, fallo anche con me”
“ Baltyfiev ed i suoi scagnozzi sconteranno i loro peccati, in qualche modo, ma tu? Di cosa potrei accusarti di fronte alla legge? Tu meriti di morire. Sei un bastardo traditore. Hai tradito una persona che conoscevi da sempre soltanto per un po’ di soldi” Jennings si copri’ il volto con le mani senza proferire parola e la ragazza prosegui’ “Fammi una cortesia, Mark. In nome del nostro passato, non mi costringere ad ucciderti. Sarebbe troppo doloroso per te” La ragazza prese la pistola, ne trasse tutti i proiettili tranne uno e lascio’ l’arma sulla scrivania, poi si rivolse a Jonathan “Amore, esci dalla stanza e aspettami” L’uomo obbedi’ e la ragazza ando’ verso un divano afferrando un cuscino che diede quindi a Jennings rivolgendosi di nuovo a lui “Adesso prendi la pistola e sparati, Mark, usando il cuscino come silenziatore”
“ Non puoi chiedermi una cosa simile, ti prego Hannah” La ragazza afferro’ la mano sinistra dell’uomo mettendogli in bocca l’altra mano per non farlo urlare e poi strinse. Ancora una volta, la visione dei suoi muscoli che si gonfiavano era qualcosa di impressionante. Le ossa della mano sinistra di Jennings si sbriciolarono come se fossero schiacciate da una pressa d’acciaio e le sue lacrime avevano ormai invaso tutta la sua faccia mentre i suoi singhiozzi scuotevano l’intero suo corpo. Hannah attese qualche istante che l’uomo si calmasse e poi lo guardo’ con disprezzo
“ Per ora, ti ho soltanto spezzato le ossa di una mano ma ripetero’ questa operazione ogni volta con una parte del corpo diverso. Non ti rimarra’ un solo osso sano e soffrirai le pene dell’inferno. Passero’ al braccio, poi alle gambe ed infine alla cassa toracica e ti lascero’ sano soltanto il braccio destro col quale tu ti sparerai. Mi conosci, Mark, tu sai che io non ho pieta’ per la gente come te. Ti ho dato una chance per non soffrire ma se tu non la coglierai, la tua morte sara’ dolorosa oltre ogni immaginazione” La ragazza si allontano’ di circa un metro e Mark Jennings cerco’ il suo sguardo. Sapeva che non mentiva, sapeva che comunque lei lo avrebbe ucciso e decise di abbreviarsi quella sofferenza che, altrimenti, sarebbe stata lunga e soprattutto inutile. Aveva un solo colpo in canna e sapeva che non avrebbe fatto in tempo a puntare l’arma verso Hannah. L’aveva vista spesso allenarsi, conosceva la sua velocita’ di esecuzione e la sua precisione. No, lui non poteva niente contro quella ragazza, nemmeno armato. Afferro’ la pistola, mise il cuscino davanti alla sua guancia destra ma esito’. Una lacrime scese sulla sua guancia. Era stato un idiota. Doppiamente idiota. Prima quando aveva deciso di vendere Sciarada. Dopo la morte di Simon quella ragazza era inutile. Non avrebbe ricavato un soldo da lei e venderla a Baltyfiev gli era sembrata la cosa piu’ ovvia. Ci aveva ricavato un bel gruzzoletto. Ma poi si era tradito come un ragazzino, anzi, come un idiota. La sua seconda idiozia. Guardo’ di nuovo la ragazza di fronte a lei e sbircio’ l’uomo che era uscito dalla stanza ma che faceva capolino per assistere alla scena. E la scena era quella finale. Per un attimo ancora penso’ di voltare la pistola verso Hannah ma poi desistette. Quella ragazza era un concentrato di muscoli pronti ad esplodere e lo guardava per assicurarsi che compisse quello che doveva fare
“ Hai vinto tu, Hannah” disse e poi premette il grilletto. Un colpo sordo anticipo’ la scena di Mark Jennings che si afflosciava come una marionetta senza fili, con la testa rivolta all’indietro. La pistola cadde invece sulla scrivania e quello fu l’unico impercettibile rumore che si senti’ in quella stanza. Hannah usci’ senza voltarsi indietro. Avevano lasciato un mucchio di tracce e di impronte ma da li’ a pochi minuti sarebbe intervenuta la squadra di Baines per eliminare tutto, compreso il corpo. In questo, la C.I.A. sapeva fare il proprio lavoro come meglio non sarebbe possibile. Prese la mano di Jonathan, lo accarezzo’ e lo bacio’ sulla bocca
“ Questa e’ l’ultima volta che hai visto in azione Sciarada, amore. D’ora in poi vedrai solo Hannah. Te lo prometto”
“ So che lo farai”
“ Voglio dirti che a volte potro’ tentennare vedendo le tante ingiustizie che ci circondano ma stavolta ci riusciro’. E sai qual’e’ la ragione che mi porta a fare questa promessa?” Jonathan osservo’ Hannah rimanendo in attesa che questa terminasse “Sei tu la ragione” L’uomo l’abbraccio’ e la accarezzo’ a sua volta
“ Andiamo a riprenderci la bambina e torniamo a casa” concluse
 
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Ventiseiesimo e ultimo episodio

West Adams, Los Angeles Sabato 6 giugno 2015 Ore 20.47

Hannah stava finendo di vestire la piccola Sarah. Le aveva fatto indossare un vestitino blu e le stava allacciando le scarpine
“ Oh mio Dio, quanto sei bella, piccola mia” La bimba abbraccio’ la giovane
“ Ti voglio tanto bene, mamma”
“ Come mi hai chiamata?”
“ Mamma. Posso chiamartii cosi’?”
“ Oh si che puoi. E’ il piu’ bel regalo che tu potessi farmi” disse la donna mettendosi a piangere dalla gioia “E tu sei una bambina fortunata perche’ avrai sempre la tua mamma che ti osserva da lassu’ ed io che ti vorro’ bene come una figlia vera, se non di piu’” Hannah si sciolse a fatica da quell’abbraccio e corse in direzione di Jonathan
“ Amore, lo sai come mi ha chiamata? Mi ha chiamata <mamma>. Non e’ fantastico?”
“ Si che e’ fantastico. E’ meraviglioso” esclamo’ l’uomo alzandosi dalla poltrona e abbracciando la giovane donna
“ Mi sono commossa. Non me l’aspettavo”
“ Ti ha sempre voluto bene. Per lei sei una mamma gia’ da parecchio tempo” disse Jonathan rimettendosi seduto
“ Oh mio Dio, sono felice. E tu aiutami, dai. E’ mezz’ora che tua madre sta aspettando di fuori. Prendi i gemelli mentre io prendo tutto il resto”
“ Non puoi prenderli tu?” La donna guardo’ il marito con rimprovero
“ Jonathan Keller, i gemelli sono anche figli tuoi, datti da fare altrimenti mi arrabbio sul serio” L’uomo sorrise e si alzo’ dalla poltrona
“ Non vorrai mica mettermi paura con quello sguardo, vero?”
“ Con lo sgardo no, ma con questo?” disse la giovane flettendo il suo braccio
“ Beh, non posso negare che incuterebbe timore a chiunque. A me invece, riesce solo ad affascinarmi e ad eccitarmi”
“ Dio mio, sei un porco. Giuro che non mi alleno piu’ e mi lascio andare”
“ Non ci provare, Hannah. A me piaci cosi’ e se sei ritornata cosi’ in forma dopo il parto e’ anche perche’ sai che mi eccita il tuo corpo da sballo” La donna sorrise compiaciuta. Come negare che piaceva molto anche a lei il fascino che il suo corpo emanava su suo marito? E fra poco avrebbe avuto tutto il tempo di mostrarglielo senza remore perche’ tra pochi minuti sarebbero rimasti soli ed il giorno dopo avrebbero preso il volo per l’Europa per il loro viaggio di nozze. Viaggio di nozze che avevano dovuto rimandare a causa della sua gravidanza. Prese la carrozzina doppia con i suoi figli gemelli e la porto’ fuori dove l’attendeva la mamma di Jonathan
“ Mi raccomando, Martha. Ricordati l’ora delle poppate e non teneteli spesso in braccio perche’ se ne approfittano. E poi….
“ Vuoi stare zitta, Hannah. Lo so benissimo quello che debbo fare. Ho tirato su Jonathan e i suoi due fratelli e non mi sembra che siano venuti su troppo male”
“ Oddio, scusami Martha. E’ che sono molto nervosa. E’ la prima volta che lascio loro e Sarah e mi sento uno schifo” La donna abbraccio’ a fatica quell’amazzone alta oltre venti centimetri piu’ di lei
“ Non ti senti degna di essere una madre, vero? Capita a qualunque donna che lascia un figlio per il piu’ disparato motivo, Invece tu sei una mamma meravigliosa. Anche per Sarah” L’arrivo di Jonathan con la piccola Sarah le fece interrompere il discorso
“ Ah Martha, ricordati che Sarah non mangia schifezze e quindi……” Lo sguardo di Marha fulmino’ la giovane donna
“ Lo so, e’ mia nipote. Andate ora. Divertitevi e non pensate troppo ai bambini”
“ Sara’ difficile” dissero all’unisono e poi, abbracciati, ritornarono dentro casa. Jonathan accarezzo’ il bel volto di sua moglie e poi lo bacio’ con passione. Hannah rispose con lo stesso amore. Finalmente erano soli e potevano lasciarsi andare al desiderio che provavano. Le mani della donna cercarono la cerniera dei pantaloni di suo marito ma, quando stava per tirarla giu’, un rumore inaspettato li fece distaccare. Due uomini, uno con una pistola e l’altro con un coltello, erano entrati in casa. Hannah li guardo’ ed allargo’ le braccia
“ Oh no, di nuovo. Ma possibile che non ci lasciano in pace”
“ C’e’ da preoccuparsi, amore?”
“ Direi proprio di no” rispose la donna dopo aver dato uno sguardo ai due malviventi
“ Ma di cosa state parlando voi due” disse quello con la pistola, un tipo sui 25 anni, alto ma piuttosto magro, con i jeans a vita bassa che sembravano dover cadere da un momento all’altro
“ Stavamo facendo delle valutazioni” rispose la donna tranquillamente
“ Valutate questa” disse ancora l’uomo con la pistola mostrandola alla coppia “Ora mi date tutto quello che avete in casa. Soldi, gioielli. Tutto, capite?”
“ Che facciamo amore? Diamo tutto quello che abbiamo a questi due in modo che poi possiamo riprendere da dove ci hanno interrotto?” La voce di Hannah era tutt’altro che impaurita e il tipo con il coltello si stava inquietando notevolmente
“ Ehi voi due, la piantate di parlare come se noi non ci fossimo. Siamo due ladri e siamo molto pericolosi”
“ Non lo metto in dubbio ma io e mia moglie dobbiamo prendere una decisione” rispose Jonathan che poi si volto’ verso la moglie proseguendo “Certo, potremmo dare loro tutto ma non mi sembra giusto. Non trovi?”
“ Ma che faccio? Mica posso ammazzarli. E poi ho promesso, ti ricordi?”
“ Lo so tesoro, ma continua a non sembrarmi una buona idea. Non dico di ammazzarli, mica sono terroristi o trafficanti d’armi. Pero’ potresti spezzar loro qualcosa, che so, le mani e le braccia, in modo che poi non possano piu’ tenere una pistola in mano e minacciare la brava gente” I due ladri si guardarono interrogativamente, increduli di trovarsi in una situazione del genere. Quello con la pistola la punto’ sulla tempia di Jonathan mentre quello con il coltello spiano’ la sua arma da taglio sotto la gola di Hannah
“ Ehi amico” disse questi quando si trovo’ a pochi centimetri da Hannah “Questa ha un davanzale da urlo. E pure tutto il resto”
“ Grazie ragazzi, grazie per il complimento. Quanto a te, amore, credo che tu abbia ragione e che la tua soluzione sia quella giusta”
“ Cara, non e’ che debba preoccuparmi, vero? La pistola ce l’ho sulla tempia”
“ Tranquillo, amore. La pistola di quel deficiente e’ scarica. Non corri nessun pericolo” Jonathan sospiro’ di sollievo e dopo alcuni secondi vide sua moglie agire. La sua mano afferro’ il polso di quello che la minacciava, lo torse facendogli cadere il coltello e quindi con un calcio fece volare la pistola nelle mani di quell’altro. I due indietreggiarono impauriti
“ Co…Cosa hai intenzione di fare?”
“ Avete sentito cosa ha chiesto mio marito?”
“ Non me lo ricordo” disse quello che prima teneva in mano la pistola
“ Mi ha chiesto di spezzarvi le ossa delle mani e delle braccia. Ed io sono una brava moglie. E sapete cosa fa una buona moglie? Fa quello che le chiede il marito. Mi dispiace, ragazzi” I due si voltarono per darsi alla fuga ma per una come Hannah fu quasi banale afferrarli e poi colpirli entrambi con un calcio e atterrarli. Si avvicino’ a loro che guardavano quella straordinaria figura con terrore senza poter far nulla per scappare. Afferro’ ad ognuno una mano e poi strinse quel poco che le permise di farli urlare dal dolore. Ora i due erano terrorizzati, stretti nelle mani della donna mentre, come ogni volta che si metteva in azione, i muscoli dei suoi bicipiti diventavano impressionanti. I due guardavano quei bicipiti, non sapendo se provare attrazione per quelle meraviglie o preoccuparsi per quello che erano in grado di fare. Hannah sorrise. Aveva visto innumerevoli volte quello sguardo negli uomini ma adesso era diverso per lei. Non era Sciarada ad essere entrata in azione ma semplicemente Hannah, una giovane donna con delle doti particolari che stava impedendo a due sbandati di derubarla. I due giovani intanto, si guardarono con occhi spiritati. Doveva essere un sogno, pur se incredibilmente doloroso ma purtroppo quel sogno non terminava. Jonathan si avvicino’ ad Hannah accarezzandole quelle dolci, sensuali ma incredibilmente forti colline che aveva sulle braccia. Aveva scoperto quento potesse essere intrigante sessualmente una donna con quelle qualita’ fisiche e continuo’ quasi in estasi ad accarezzare sua moglie che, a sua volta, mostrava di apprezzare, entrambi quasi incuranti dei due mancati rapinatori che erano ancora saldamente nelle mani della donna. Fu proprio la giovane a rompere quell’incantesimo
“ Tesoro, vorrei rammentarti che non siamo soli e che forse dovremmo prima trovare una soluzione per questi due. Sei sempre dell’idea di spezzargli le braccia? A me sembrano due sprovveduti”
“ Se lo meriterebbero ma forse hai ragione tu. Lasciamoli andare” Hannah guardo’ i due che ancora si contorcevano dal dolore
“ Sentito, ragazzi? Oggi e’ il vostro giorno fortunato” Disse loro liberandoli. I due, quasi increduli per questo colpo di fortuna indietreggiarono impauriti
“ Grazie signora. Grazie”
“ Aspettate, non ho ancora finito. Siete di West Adams, voi due?”
“ No signora, abitiamo a Inglewood”
“ Allora vi informo che se dovessi semplicemente rivedervi nel mio quartiere, pure se non state facendo niente, io vi riporto a Inglewood a calci nel sedere. Ma vi ci riporto in modo che sarete irriconoscibili. E’ chiaro o debbo spiegarmi meglio?”
“ No signora, e’ chiaro. Non metteremo piu’ piede a West Adams”
“ Molto bene” concluse Hannah prendendo i due per il collo e spingendoli oltre la porta. Sarebbe stato ben difficile che quei due sarebbero passati di nuovo in quella zona. Jonathan si avvicino’ alla sua donna
“ Come facevi a sapere che la pistola fosse scarica?” le chiese
“ Lo sapevo. Maneggio armi da quando avevo dieci anni anche se non le ho mai usate”
“ Domanda idiota, vero?”
“ Un po’”
“ Ma c’e’ qualcosa che non sai fare?” Hannah sorrise
“ Ti da fastidio una moglie come me?”
“ Non dirlo nemmeno per scherzo. Adoro tutto di te e le tue doti mi rendono solo orgoglioso”
“ Grazie, amore. Di sicuro puoi dire di avere una moglie particolare”
“ Eh si, credo proprio di avere una moglie unica” disse ricominciando a baciarla e mentre la sua erezione si faceva palpitante e irresistibile”
“ Pensi che il passato abbia finito di bussare alla mia porta?”
“ Penso proprio di si, amore mio. E penso anche che le tue uniche dimostrazioni di potenza le debba fare con me, mostrandomi quel tuo fisico che mi fa semplicemente impazzire” La donna sorrise. Si slaccio’ la gonna, si tolse prima la camicetta e poi il reggiseno, flesse le sue braccia sprigionando parte della loro potenza e quindi prese in braccio suo marito senza il minimo sforzo, facendosi accarezzare e baciare i suoi bicipiti ed i suoi seni mentre lo portava nella loro camera da letto. Certo, non era proprio la donna normale che lei aveva cercato di essere. Dopo che Jonathan aveva scoperto il suo segreto, la sua forza ed i suoi muscoli esplosivi, sarebbe stato impossibile fingere ancora di essere la ragazza che aveva voluto sembrare all’inizio del loro rapporto, ma anche cosi’ non era affatto male la vita. Anzi, sessualmente era tutto molto piu’ appetitoso e stimolante. Ed in fondo, lei poteva essere l‘una e l’altra. Poteva essere la moglie e la madre premurosa, la ragazza dai lineamenti delicati e dai modi gentili e la donna dal corpo sconvolgente e dalla forza incredibile. Poteva, insomma, essere completamente se stessa senza alcuna finzione.
Jonathan si senti’ quasi cullare da sua moglie. Aveva sofferto tanto nella sua vita ma il destino era stato poi incredibilmente generoso con lui. Quanto ad Hannah, il suo passato era ormai sepolto insieme alle sue vittime e nessuno lo avrebbe tirato fuori di nuovo. Forse.

FINE
 
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view post Posted on 7/6/2016, 16:27     +1   -1

GPI

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Mi sono commosso.
Bella, bellissima, con il lieto fine che piace ad un vecchio romanticone come me.

Chapeau!
 
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maxslave
view post Posted on 8/6/2016, 06:45     +1   -1




Un racconto veramente bello e appassionante. E un po' d'ironia nell'ultimo episodio. Anche a me e' piaciuto il lieto fine. Spero di leggere presto una nuova storia
 
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view post Posted on 9/6/2016, 14:24     +1   +1   -1
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Grazie di cuore per i complimenti. Quando poi riesco a far provare delle emozione come addirittura la commozione, beh, sono felice. Per quanto riguarda il lieto fine, in questo caso mi sembrava doveroso, anche perchè poi anch'io lo prediligo ma talvolta mi sembra migliore, per l'economia del racconto, un finale diverso. Per l'ironia, che dire? Scrivendo racconti <seri>, ho paura di far scadere i personaggi al livello di macchiette poco credibili. Però si, un po' mi manca.
A presto con un nuovo racconto
 
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view post Posted on 9/6/2016, 14:31     +1   -1

Professore/essa SM

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wow ...ne hai già un altro in forno ?? xD
 
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view post Posted on 9/6/2016, 17:40     +1   -1
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CITAZIONE (mephistofele84 @ 9/6/2016, 15:31) 
wow ...ne hai già un altro in forno ?? xD

E si caro amico. Un'altra storia sta per arrivare sugli scaffali del Sire. E sarà una storia molto particolare, ambientata........ E no, dammi tempo di correggerla e vedrai
 
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view post Posted on 18/2/2024, 15:38     +1   -1
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😃🤗Un'altra storia storia semplicemente strepitosa, due vite con un bagaglio di dolore e sofferenze,scriverti che è bello e che sei bravo nello scrivere è sempre banale ci fai sentire tutte le emozioni tensione,eccitazione,
emozioni d'amore e commozioni non manca mai niente 🤗😃👍👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏😘😘😘😘😘😘😘😘😘😘😘😘😘😘😘
 
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view post Posted on 19/2/2024, 17:47     +1   -1
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CITAZIONE (IdeaClito @ 18/2/2024, 15:38) 
😃🤗Un'altra storia storia semplicemente strepitosa, due vite con un bagaglio di dolore e sofferenze,scriverti che è bello e che sei bravo nello scrivere è sempre banale ci fai sentire tutte le emozioni tensione,eccitazione,
emozioni d'amore e commozioni non manca mai niente 🤗😃👍👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏😘😘😘😘😘😘😘😘😘😘😘😘😘😘😘

Ah, questo te l'eri perso, allora. Grazie. Questo è stato uno dei racconti più complicati da scrivere perché la storia è veramente complessa e il finale mi ha dato un sacco di problemi perché non riuscivo a trovare quello giusto. Ma alla fine credo di esserci riuscito. Ciao Idea :*:
 
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view post Posted on 22/3/2024, 13:45     +1   -1
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Bello, Grazie MAESTRO.....
Letto tutto di un fiato, semplicemente bello.

Alla prossima francesco
 
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CITAZIONE (Francesco G2 @ 22/3/2024, 13:45) 
Bello, Grazie MAESTRO.....
Letto tutto di un fiato, semplicemente bello.

Alla prossima francesco

Maestro? Io non sono nemmeno bidello. :XD:
Ovviamente mi fa un'enorme piacere il fatto che tu abbia apprezzato. Questa è una storia complicata, senza femdom ma è stata una delle idee più belle e articolate che abbia mai avuto. E sono felice che sia ritornata a galla perché lo merita, secondo me.
 
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view post Posted on 22/3/2024, 14:37     +1   -1
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Lo merita.
 
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