Sire del Loto Bianco Forum BDSM & Fetish

La mia eventuale vita..., Fantasia o realtà?

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view post Posted on 3/1/2020, 15:01     +4   +1   -1
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L’INIZIO DELLA MIA RELAZIONE
Ero innamorato di una ragazza, il suo nome è Valentina, lei però non mi considerava molto, aveva gusti diversi da ragazza. Però ci reincontrammo da adulti, al cinema, me la ritrovai proprio sul seggiolino vicino al mio.. io stavo con Vanessa, una sua ex amica che col tempo ha allontanato per litigi vari. Lei si trovava al cinema con un’amica. Parlammo volentieri prima dell’inizio del film, con grave disappunto della mia fidanzata che non poteva vederla. Valentina si accorse di questa cosa e sembrava facesse apposta a fare la carina e simpatica, ma questo non mi infastidiva per niente, anzi era solo un piacere. Durante il film sembrava facesse apposta ad avvicinarsi con la gamba alla mia, a strusciarsi lentamente, ma finsi di non darci peso, finché proprio non la appoggiò sopra alla mia.. io rimasi immobile, non sapevo che fare, pietrificato in un misto tra eccitazione e stupore. Vanessa si accorse della cosa e iniziò a litigare sottovoce con me e poi con Valentina apostrofandola come una poco di buono. Valentina a quel punto le disse ‘tranquilla che Luca me lo bacio e te lo porto via quando voglio...’ parlava di me come se fossi in un’altra stanza e questo un po’ mi fece sentire umiliato... Vanessa rispose ‘figurati se va dietro ad una zoccola come te!’ E senza farselo ripetere Valentina mi prese per i capelli e mi baciò... io rimasi immobile a farmi baciare come un burattino nelle sue mani, appena fui mollato dalla sua presa ricevetti un schiaffo in faccia dalla mia fidanzata che scomparve nel buio della sala... Così iniziò la mia relazione e mai pensavo mi portasse dove sono ora...
 
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view post Posted on 3/1/2020, 15:26     +2   +1   -1
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CONVIVENZA E PICCOLI MESTIERI
La relazione in poco tempo decollò, probabilmente perché io di indole sottomessa e lei autoritaria e discretamente stronza. Fu così che decidemmo di andare a convivere. Io squattrinato come non mai e lei di buona famiglia, l’unica soluzione fu quella di andare a vivere a casa sua. A casa sua c’era la madre, donna giunonica, molto affabile, ma autoritaria e la nonna, donna molto in avanti con gli anni, lucidissima di testa, ma in difficoltà nella deambulazione e cura personale. Il nonno era deceduto diversi anni prima e il padre era scappato con una modella russa. Morale della favola mi sentivo un po’ un ospite in casa altrui, ma restava l’unica soluzione al momento che mi permettesse di abitare con Valentina. Appena entrato nella loro villetta fui accolto con un filo di freddezza, ma in modo educato da tutte le donne della casa. Abitavano appena fuori città in una villetta con giardino molto graziosa. I primi giorni l’inserimento fu facile in quanto venivo abbastanza coccolato, ogni tanto mi venivano chiesti favori ma sempre in modo educato ‘scusa Luca mi puoi prendere la pentola... Scusa Luca puoi andare a prendere l’acqua perfavore..’ e così via... ma più passava il tempo più le cose mi vennero imposte.. finché una sera ci riunimmo e la madre, che teneva le redini della famiglia intavolò il discorso... ‘ascolta Luca, noi ti abbiamo accolto in casa, tu non paghi molto, ma capiamo visto il Lavoretto che fai...’ (faccio un inciso sul Lavoretto.. in realtà faccio l’allenatore di pallavolo, non guadagno molto, ma mi ci metto anima e corpo e lavoro come un mulo per portare a casa 4 soldi) e continuò ‘ ora però per sdebitarti abbiamo deciso che avrai i tuoi compiti in casa, sempre che non sia un problema per te..’ lo disse in un modo, che non ammetteva repliche, infatti accettai senza problemi nè riserve. In sostanza mi fu assegnato il compito di pulire per terra, fare la spesa e sistemare il giardino. Pensavo tutto sommato di essermela cavata con poco..
 
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view post Posted on 3/1/2020, 15:49     +1   +1   -1
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PRIMA UMILIAZIONE
Post lavoro mi dedicavo ai miei compiti senza troppi indugi, in fondo mi sembrava giusto adoperarmi in casa. Alla sera visto che la mia fidanzata e sua madre rincasavano tardi pulivo per terra e le mattine che avevo libere pensavo al giardino. Tutto procedeva bene finché..
Una sera piovosa e buia le due donne di casa rientrarono insieme in anticipo per il maltempo, Valentina faceva l’Hostess di terra all’aeroporto, la signora Valeria, la madre, amministrava case e beni di famiglia. Rientrarono bagnate per il tempaccio e di umore nero probabilmente per il lavoro. Entrando nemmeno mi salutarono, si diressero verso il divano e lasciando impronte di acqua e fango per tutto il corridoio si accesero la Tv e accavallarono entrambe le gambe sul tavolino lasciando penzolare fuori solo le scarpe. Io le guardai come per dire ‘beh avete sporcato e bagnato tutto il pavimento’ in tutta risposta Valentina mi disse ‘Beh pulisci va’, allora mi girai verso la madre come per dire ‘ma ha sentito sua figlia come si é rivolta a me’ e lei in tutta risposta ‘Beh non hai sentito? Mica si pulisce da solo il pavimento, muoviti!’ ... continua..
 
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view post Posted on 3/1/2020, 19:56     +3   +1   -1
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Potrei rispondere e mollarle lì su due piedi... ma la mia indole non me lo permette... abbasso la testa ed ubbidisco, prendo il mocio ed inizio ad asciugare le impronte d’acqua, passo tutto il corridoio e la sala, loro immobili a guardare la TV, senza nemmeno calcolarmi.. faccio per passarlo vicino a loro, nemmeno sollevano le gambe dal tavolino, mi inchino e lo passo sotto le loro gambe, inizia a diventare umiliante così però... non mi abbatto, ormai ho quasi finito... intanto vedo che Valentina usa la punta della scarpa per estrarre il tallone dall’altra e viceversa, vengo rapito da quel movimento e in 5 secondi si leva le scarpe e le fa cadere a terra, le scarpe perdono piccole zolle di terra nel cadere, mi toccherà pulire pure quelle?? La madre vede quel gesto, mi guarda, vede che sono alterato e ne approfitta, dà piccoli colpi, scarpa contro scarpa e fa cadere a terra pure lei piccoli pezzi di terra e fango... ‘Coso, pulisci pure qui va..’ (piccolo inciso, Coso sarebbe il mio nome quando non si ricorda quello vero), ho le gambe pietrificate, la testa che mi dice ribellati... ma poi non ci riesco, mi inginocchio e mi avvicino al fango, faccio per prendere l’aspirapolvere ma la signora Valeria mi ferma, prende uno straccio da terra e mi dice ‘Usa questo per tirare su la terra, se no mi intasi l’aspirapolvere, poi cosa credi? Di poterla ricomprare con la tua paghetta Ahhaha sai che la tua fidanzata ormai guadagna il triplo di quello che prendi tu, uomo di casa Ahahaha e io guadagno più di lei, pensa un po’...’ Dicendo ciò ridono entrambe e mi lancia lo straccio.. io lo raccolgo da terra e iniziò a tirar su lo sporco.. sono proprio di fronte ai piedi della mia morosa, vedo le sue dita avvolte da un collant blu con rinforzo in punta, un bel 39 dita lunghe, piedi sudati, da una giornata con scarpe chiuse e passata a lavorare. Più mi avvicino, più vengo rapito dalla sua forma e dal suo odore, raccolgo lo sporco, ma con un occhio fisso i suoi piedi, poi distolgo lo sguardo, ma solo perché il cuore inizia a pompare forte e la vista perde lucidità, non capisco cosa sia questo piacere che provo, non vorrei sembrare un pervertito ai loro occhi. Poi lo sguardo si posa sulle suole della signora Valeria, un 40 di piede suola larga, ancora parzialmente sporca, mi avvicinerei per pulirla, ma poi cosa penserebbero di me.. no no.. non posso farlo continuo a pulire a terra che è meglio. Come se non bastasse mentre pulisco sento il piede di Valentina che mi accarezza la testa, come se fossi un cagnolino e mi dice ‘Bravo il mio amore, quando finisci portaci le scarpe a posto va..’ vorrei non si levasse mai dalla mia testa, ma detto fatto e l’incanto finisce, prendo le sue scarpe e raccolgo al volo le scarpe della madre che stava facendo cadere, naturalmente nel prenderle le afferro dalla suola e mi sporco le mani... ma poco importa.. le prendo, esco dalla sala entrò in corridoio e sento le dita infilate nelle loro scarpe umide, di sudore, la fatica della giornata di lavoro, mentre io faccio il mio Lavoretto.. non resisto, senza farmi vedere ci infilo la faccia dentro ed aspiro a pieni polmoni.. un odore di piedi umido, misto al cuoio della scarpa mi entra nel cervello... che goduria che piacevole sensazione... sistemo le loro scarpe nella scarpiera e torno in sala da loro, felice di aver terminato la mia umiliazione... ma appena entrato vedo che confabulano e ridacchiano.. cosa sta succedendo, perché? Allora interviene Valentina dicendo ‘Ma amore, spiegaci, hai una banana in tasca o sei solo felice di vederci Ahahhaha’ Detto ciò scoppiano in una fragorosa risata, io abbasso lo sguardo e vedo il mio pene in erezione.. perché? Perché è così gonfio e sta su?? Cosa è successo??? Che vergogna... lo sguardo rimane basso mentre interviene la madre ‘ Ma Luca se ti piace così tanto portarci le scarpe a posto, lo aggiungiamo ai tuoi compiti, da oggi in poi appena rincasiamo il tuo compito sarà quello di prenderci le scarpe e metterle via, sei felice ora? Ahahahahha’ risero ancora di me.. io rimasi a testa bassa, ma da quel giorno divento davvero uno dei miei compiti...

Edited by The Dogtor - 6/1/2020, 01:32
 
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view post Posted on 4/1/2020, 00:26     +2   +1   -1
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GIOCO SERALE: TWISTER
Il tempo passa, i miei compiti casalinghi aumentano, ma non mi perdo d’animo, passiamo pure momenti piacevoli insieme e poi comunque si dice ‘Hai voluto la bicicletta? Mo pedala!’ Un’usanza loro carina è l’organizzazione del gioco serale. Ossia a sere alterne decidiamo giochi per passare il tempo insieme e non lobotomizzarci davanti alla TV. Dopo aver raccolto le loro scarpe da terra e aver passato aspirapolvere e straccio, mi faccio servire un’ottima cena a base di spezzatino e polenta, sparecchio e ci dedichiamo alla scelta del gioco. Dall’estrazione emerge Twister come gioco della sera.. bene, resta uno dei miei giochi preferiti. Poi magari facendo due risate insieme ammorbidisco un po’ le due megere che dirigono casa e riesco a riprendermi un po’ i miei spazi. La nonna gira la ruotina e io gioco con Valentina e la signora Valeria. Dopo le prime chiamate già ci ingarbugliamo, io rido, ma mi accorgo che non tutti la prendono allo stesso modo... La signora Valeria è molto competitiva, non sopporta perdere e questo la rende sempre rigida ed ostica da battere... è il mio turno e stavolta non voglio soccombere, anche perchè c’è l’usanza che chi perde paga pegno... la ruota gira, ma finisce esattamente nel mezzo e solitamente facciamo che chi gira sceglie colore e parte del corpo a piacere... la nonna dice ‘faccia blu’ io guardo il tappeto e scelgo un blu esattamente davanti alla mia mano destra, appoggio il viso e resto in equilibrio, mi fermo esattamente sulla casella prima del piede della signora Valeria. Bisogna sapere che le donne in casa nostra fanno la doccia alla mattina, quindi alla sera non sono perfettamente profumate e pulite, si portano appresso le fatiche della giornata ed effettivamente inizio a sentire un piacevole odore di piede stato troppo a lungo dentro a caldi stivali di pelle. Vedo la punta del piede bagnata ancora dal sudore, collant color carne e pianta larga che mette quasi a disagio da così vicino.. ma resisto.. se non mi avvicino troppo e tengo il bacino sollevato da terra posso ancora vincere... Valentina pesca mano su rosso, impossibile, cade e viene eliminata dal gioco. Ok ora sfida a due, non posso perdere! La signora Valeria pesca piede destro su blu, che fortuna che ho, ormai ho la partita vinta, non ci sono blu vicini al suo piede, a parte quello dove ho il viso, è fatta Hahahaha. Valeria si guarda intorno inferocita perché non trova nessun blu dove andare, finché... vedo un guizzo nei suoi occhi, solleva il piede destro e lo avvicina alla mia faccia... io spaventato le chiedo ‘cosa stai facendo?’ anche se non riesco a muovermi, un po’ perché spiazzato dalla situazione, un po’ per non perdere e un po’ perché forse in fondo non aspettavo altro... e lei mi risponde ‘beh piede destro su blu!’ E così dicendo vedo la pianta del suo piede oscurarmi la vista e calarsi inesorabilmente sul mio viso, un acre odore mi entra nel cervello, le sue piante morbide mi schiacciano e mi premono verso il basso, profumi, sensazioni, mischiate al piacere di sentire la punta della calza sudata che sfrega sul mio volto , umiliato pesantemente sento il mio cuore accelerare, sento Valentina sogghignare e non capisco più niente. Sento il pene gonfiarsi inesorabilmente, non posso farci nulla, a non posso nemmeno farmi vedere in questo stato dalle due donne.. Quindi purtroppo mi tocca crollare, porto il baccino a terra e mi rassegno alla sconfitta.. Valeria esulta trionfante sopra di me ma senza sollevare mai il piede dal mio volto, che vergogna, mi tiene giù come se fosse un’inutile tappetino da pestare e dove pulirsi le piante dei piedi a piacere.. tutte e tre ridono della mia condizione e non posso nemmeno ribellarmi e rialzarmi perché se no si accorgerebbero della erezione. Ad un certo punto la signora Valeria fa ‘ ma non ti tiri su? Iniziò a pensare che ti piaccia star lì sotto!’ E tutte giù a ridere... io bordeaux in volto trattengo a stento le lacrime dalla vergogna.. dopodiché aggiunge ‘Coso paga pegno, ho deciso che la tua penitenza sarà darmi tutti i soldi che hai nel portafoglio, sai a me non servono, ma è solo il gusto di levarteli hahahahah’ così dicendo si serve da sola, mi prende dalla tasca il portafoglio e leva 200 euro che avevo appena ritirato.... rimasi a terra stanco, umiliato e senza soldi, prevedo almeno una settimana di ristrettezze economiche...
 
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view post Posted on 4/1/2020, 08:17     +1   -1
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SERATA SOLITARIA CON SUOCERA: INIZIAZIONE
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view post Posted on 4/1/2020, 09:20     +1   -1
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I giorni passavano, miglioravo nelle mie piccole faccende domestiche, ma ciononostante non mi sentivo ancora pienamente accettato in casa, sarà le l'esperienza del marito della signora Valeria, che ha abbandonato la famiglia poco dopo la nascita della figlia oppure semplicemente mi ritenevano inferiore per il mio lavoro o semplicemente perché uomo... Fatto sta che arrivò il primo giorno di primavera e la nonna di Valentina decise di comprare un gatto in casa, così da non essere l’unico animale presente.. questa fu la sua battuta che suscitò molta ilarità tra la figlia e la nipote, naturalmente anche in quel caso non obiettai, ma abbassai lo sguardo. Provai ad oppormi dicendo che sono allergico al pelo del gatto, ma non sembravano molto preoccupate dalla cosa, anzi la risposta fu ‘Meglio, così almeno siamo sicure che pulirai per terra ogni giorno e magari un po’ meglio’ umiliato nuovamente imparai a convivere pure con questo gatto, a starnutire poco e a passare l’aspirapolvere ogni giorno per non avere troppi peli in giro.
Una sera come tante, dopo essere rincasato ed avere svolto i miei lavori, sento rientrare la signora Valeria senza figlia, mentre si leva gli stivali e li accantona lì a terra mi dice ‘Coso, ricordati che stasera Valentina è fuori a cena, credo ritornerà tardi... Qui a terra ci sono i miei stivali, sistemali, pulisci qui a terra che poi ceniamo, ah mi sa che stasera giocheremo solo io e te, mia madre è già a letto, era stanca oggi’ disse tutto ciò guardandomi fisso negli occhi, parole che non ammettevano repliche, dovevo sistemare le scarpe, pulire e anche se non avessi avuto voglia dovevo giocare con lei stasera... Il tutto sembrava proprio un ordine e la cosa non so perché era come se mi piacesse, temevo la serata, ma segretamente non vedevo l’ora che arrivasse..
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view post Posted on 4/1/2020, 17:22     +2   +1   -1
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Eccoci pronti a giocare, dopo aver cenato ed aver sistemato la roba in lavastoviglie estraiamo il gioco... vincono le carte stasera, inizieremo con la briscola e poi magari scopa.. io nemmeno a dirlo sono abbastanza un brocco, lei invece ricorda tutte le carte a memoria... mannaggia, non solo... sembra si diverta ad evidenziare la cosa e umiliarmi ‘ma dai se butti le carte così mi fai fare solo scope... non ti ricordi che è rimasto ancora un re, hahaha scopa, ecco ben ti sta, memoria corta proprio.... mi sembra di giocare con mio nipote che butta le carte a caso Ahahahh.. vabbè dai stasera vinco facile... iniziò a capire perché ti sei ridotto a fare il Lavoretto ahahahah... bene e con questo faccio l’ultimo punto, troppo facile va, mi sembra di rubare le caramelle ad un bambino’ e io sempre più umiliato abbasso la testa e mi appresto a pagare pegno. E la signora Valeria mi dice ‘allora evito di prenderti ancora i soldi se no ti ritrovo alla mensa dei poveri a fare l’elemosina Hahahaha dai facciamo così fammi un bel massaggio ai piedi, che sono doloranti, se sei bravo potrei pure darti la paghetta, sempre che non sia un problema...’ e io umiliatissimo ‘si signora Valeria, nessun problema, faccio subito...’ scendo dal divano e mi siedo per terra, lei senza nemmeno guardarmi si accende la TV e mi porge i suoi piedi ancora dentro alle ciabatte col pelo.. le sfilo le ciabatte e guardò i suoi piedi pianta larga, ancora con i collant sudati dalla giornata di lavoro, sento emozioni forti, il cuore accelerare, sto finalmente per prendere in mano i suoi piedi, che sensazione strana.. sto implodendo... inizio a tastare i suoi piedi, le mie dita scivolano sulle sue morbide piante umide.. sento la zona sotto le dita leggermente bagnata, ma massaggio lo stesso, anzi sento pompare il sangue verso il basso ed erigersi il mio membro, imbarazzatissimo sollevo le ginocchia per nascondere in rigonfiamento e proseguo nel massaggio... Mentre cerco di pensare ad altro ed evitare ulteriori umiliazioni rincasa la mia fidanzata ‘Ciao a tutti.... ma... ma cosa sta succedendo hahaha perché hai in mano i piedi di mia madre?’ E la signora Valeria, come se non esistessi.. ‘perché l’ho stracciato al gioco delle carte, sta pagando pegno, però è bravo a massaggiare, potremmo aggiungerlo ai suoi compita Ahahhaha... scusa Cosetto chi ti ha detto di fermarti, prosegui forza... Paga pegno...’ io a testa bassa proseguo nel mio compito, le mie mani scorrono sulle sue piante e sui suoi talloni... Valentina fa per venire a sedersi sul divano e sua madre le sposta il cuscino per agevolare la sistemazione, nel spostarlo smuove un batuffolo di peli del gatto che naturalmente finiscono sul mio volto... io trattengo a stento due starnuti ma non stacco le mani dai suoi piedi e lei con naturalezza ‘ah scusa Luca, aspetta levo io...’ vedo il suo piede sollevarsi ed avvicinarsi al mio volto... mi paralizzo, davvero sta facendo ciò che credo 😳 non sento più rumori, ma un piccolo fischio nelle orecchie, mentre il suo piede ancora leggermente sudato ed avvolto in una calza di nylon scuro, sfrega sulla mia faccia per levarmi i peli del micio.. sento il suo profumo sfondarmi le narici, come un’onda d’urto, mi pietrifico, avrei voglia di lasciar esplodere il mio pene in un’estasi senza fine e bagnarmi all’istante, ma non posso, pensa a che figura farei, che umiliazione... ma d’improvviso Valentina ‘ma mamma!! Non credo i tuoi piedi abbiano un buon profumo dopo una giornata nei tuoi stivali Ahahhaha..’ e lei ‘ah beh! Perché Luca puzzano?’ Io non riesco a preferire parola e allora lei prosegue ‘Vabbè almeno inizi a capire la differenza tra chi lavora e chi fa lavoretti ahaha... dai senti un po’ l’odore di chi lavora duro per guadagnare tanto, annusa bene!’ E così dicendo solleva entrambi i piedi e me li preme contro il viso.. non riesco a trattenermi con le piante mi occupa tutta la faccia un forte odore di piedi umidi e pelle mi sfonda il cervello... rimango immobile, ma esplodo nei pantaloni mi infradicio tutto e godo come non avevo mai fatto... loro già ridevano della scena... poi d’un tratto Valentina esclama ‘ma.. ma Luca cosa hai combinato? Sei tutto bagnato in mezzo alle gambe hahaha che schifo, cosa hai fatto?? Ti sei pisciato sotto?? Hahahaha che schifoooo! Vatti a lavare va! Ma perché sei in erezione?’ Io non riuscivo a rispondere, tenevo lo sguardo basso sulla macchia e stavo in silenzio! Allora interviene la signora Valeria ‘Beh avrà capito finalmente cosa vuol dire lavorare ahahha.. e comunque aggiungeremo i massaggi ai piedi ai tuoi compiti visto che ti piacciono tanto... ora vatti a lavare va che così sei imbarazzante!’ Così dicendo solleva i piedi dalla mia faccia e mi ritiro in bagno umiliato, rosso come un peperone e quasi con le lacrime agli occhi per il piacere e per la vergogna della figura fatta 😭😭...
 
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Capolavoro. Leggerei mille storie con moglie e suocera dominanti e con piedoni.
 
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A me non è affatto dispiaciuto,
Racconti gia letti e straletti si va subito al sodo senza una storia ben definita poca sospance... niente di nuovo.
Ma apprezzo chi si mette in gioco e scrive.
 
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view post Posted on 5/1/2020, 23:51     +3   +1   -1
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IL LAVANDINO CHE PERDE
Dal giorno dell’umiliazione sono passate un paio di settimane, la vita ha ripreso a scorrere più o meno regolare a parte il fatto che si è aggiunto il massaggio ai piedi come mio compito.. ma Vabbè non accade spesso... L’unica differenza sta nel fatto che adesso Valentina e la signora Valeria sono probabilmente convinte di avermi in pugno, perché mi iniziano ad usare a loro piacimento e questo purtroppo mi intriga, quindi non mi sono più opposto ai loro voleri e la loro confidenza è vertiginosamente aumentata. Comunque... Un sabato mattina come tanti, mi dedico a piccoli lavori in casa, la nonna sta davanti alla TV in sala, la mia fidanzata sta sistemando le sue cose in camera e la signora Valeria è in palestra, ne approfitta del giorno libero per sfogarsi un po’, le piace fare anche un’ora abbondante di corsa e poi si dedica ai pesi, tiene un fisico tonico e forte, soprattutto per una donna di quasi un metro e ottanta. Il mio compito quella mattina era di sistemare il rubinetto della cucina, leggermente otturato e che perde. Recupero i mei attrezzi, mi stendo a terra e iniziò a smanettare sotto al lavandino, levo la parte sotto e trovo un po’ di schifezze, pulisco e mi accingo a risistemarla. In quel preciso istante entra Valentina, ed inizia a smanettare nelle antine esattamente sopra a dove sto lavorando io.. sposto leggermente le gambe e mi metto in ginocchio per avvitare l’ultimo pezzo che manca, quando improvvisamente vedo Valentina che si leva le ciabatte e sale in scioltezza sulla mia schiena, sento le piante dei suoi piedi penetrare nei miei dorsali, ma resto sbigottito... e lei ‘ aiutami va che se no non ci arrivo!’ Non capivo, non lo avrebbe mai fatto prima, forse crede di poter far tutto quello che vuole con me.. beh ma si sbaglia... intanto armeggia nelle antine e sento il peso spostarsi sulla punta del piede, rendendo ancora più doloroso sostenerla, considerando che sarà un metro e settantacinque di donna con un bel 39 di piede a pianta snella... infatti vacillo leggermente, lei se ne accorge, solleva un piede, e mentre mi tira un pestone dall’alto verso il basso mi ordina ‘stai fermo idiota!’ Che male, vacillo ulteriormente sotto il suo colpo ed alza di nuovo il piede e me ne tira un più forte ‘ho detto stai fermo!!!’.. male atroce, ma non mi muovo, così evito di prenderne un altro... si Vabbè però non può trattarmi così, ora la mando a cagare e la faccio subito scendere dalla mia schiena... apro la bocca per urlare dietro, ma... ma cosa... mi accorgo che il sangue inizia a pompare più velocemente... mi accorgo che il mio pene si sta sollevando, ma non ne capisco il motivo, la mia fidanzata mi sta calpestando, mi tratta come un tappetino, mi pesta come si calpesta l’uva e io mi eccito 😳 che vergogna... ora la faccio scendere, riapro la bocca per parlare, ma mi escono solo queste parole ‘si si.. scusami Vale’ abbasso la testa guardo le sue pantofole rosa, con l’impronta ancora viva del piede della mia fidanzata e mi vergogno di me stesso e di quello che ho appena detto, forse mi merito davvero di farmi calpestare come uno zerbino... E come se non bastasse alla mia risposta la sento sogghignare, trattenere fragorose risate, come si fa a scuola quando c’è lezione e non si può scoppiare a ridere, ride di me, questo è poco ma sicuro, l’uomo di casa si trova sotto i suoi piedi, si fa pestare e chiede pure scusa.. che vergogna, ma purtroppo per me non è ancora finita... sento girare le chiavi nella toppa, è tornata la signora Valeria.. appena varcata la soglia la sento sbattere lo zaino a terra ed esclamare ‘Coso, sono tornata, vieni a prendermi le scarpe va..’ e subito Valentina risponde ‘scusa mamma ma non può, mi sta dando una mano in cucina!’ E trattiene a stento un’altra risata. Spero che non entri in cucina, ti prego fa che non entri, potrebbe pure andare direttamente in bagno a docciarsi e sistemarsi con calma e perdersi così la scena umiliante... e invece no.. tempo cinque secondi e sì materializza esattamente davanti al mio viso, senza minimamente calcolarmi saluta la figlia, osserva il riordino della cucina e poi si dedica al suo genero inferiore 😞... ‘ah ciao Luca, senti sistema poi le mie scarpe, tieni!’ Così dicendo esattamente sotto il mio viso si sfila le scarpe da ginnastica e me le appoggia sulla schiena, chiaramente in suoi piedi sudati rimangono sotto la mia faccia, osservo le sue piante larghe, indossa calzettoni neri di spugna, sono fradici di sudore, la punta più scura e bagnata si allarga per bene sul pavimento, iniziò a sentire un leggero odore di sudore che sale ed entra nelle mie narici... oh no cavolo, il pene mi sta esplodendo nei pantaloni, avrei solo voglia di gettarmi ai suoi piedi ed aspirare tutto il profumo inebriante della sua fatica... ma non posso, devo contenermi, chissà che direbbero poi, mi trattengo, ma ecco che la signora Valeria solleva una gamba ed appoggia il ginocchio sulla mia testa, portandomi il viso 10 cm più in basso, così da poter aiutare sua figlia.. il piede si fa sempre più vicino, l’odore aumenta, non posso fare a meno di sentirlo e sperare di non bagnarmi per l’eccitazione. Sono pietrificato, da una parte Valentina che mi calpesta con gusto, dall’altra i piedi sudati di sua madre che vorrei ardentemente sul mio viso e nei pantaloni n pene che sta per esplodere... per fortuna la sofferenza finisce, Valentina decide che così va bene e scende dalla mia schiena, si reinfila le ciabatte, mi accarezza la testa a mo di cane per ringraziarmi dell’aiuto ed esce dalla cucina... bene penso tra me e me, almeno non sono esploso... finché la signora Valeria si sfila i calzettoni neri, io resto ammaliato proprio a bocca aperta, dai suoi piedi nudi sul pavimento, grossi belli molto curati, ma leggermente inquinati da residui neri di calza, che leverei al volo se solo me lo chiedesse e invece lei ‘sai Coso, non sono stronza come mia figlia, ti faccio gioire come piace a te’ non capisco il senso di queste parole perché sono in fissa sui suoi piedi finchè non vedo arrivare le sue calze, le aveva appalottolate in mano con l’intento di premere le sul volto e così fece, in realtà una mi finì quasi intera in bocca, visto che l’avevo lasciata aperta, mentre l’altra mi premeva sul naso... un misto di sapori ed odori si fusero in quel gesto, il sapore della calza acida e madida di sudore pareggiava con l’odore persistente di calza fradicia dalla fatica in palestra e dalla lunga corsa.. Mi bastarono 5 secondi dove riuscii a cibarmi del sudore dei suoi piedi, che il mio membro esplose in un getto gioioso ed abbondante, estasi pura, mista ad una forte umiliazione...
 
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view post Posted on 6/1/2020, 00:15     +1   -1

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Sempree piu belloooo
 
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view post Posted on 6/1/2020, 01:06     +3   +1   -1
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Senza minimamente calcolami la signora Valeria mi disse ‘le calze lavale e le scarpe sistemale, tutto chiaro?’ E così dicendo uscì dalla cucina e raggiunse la figlia in sala, io non riuscivo ancora a rispondere, ero in ginocchio con le sue scarpe da ginnastica puzzolenti sulla schiena, un suo calzino che mi penzolava dalla bocca e i pantaloni fradici.. che figura, ormai credo che abbia capito la mia indole, ma non tutto era perduto, dovevo solo non far vedere alle donne di casa quanto mi ero bagnato, unico problema la cucina dava sulla sala, ossia dovevo passare davanti a loro per andare a lavarmi, come potevo fare, ecco illuminazione... presi un sacchetto della cucina, me lo misi davanti alla macchia, ci infilai dentro le scarpe e le calze da ed entrai in sala... subito la mia fidanzata ‘ma Luca cosa fai con quel sacchetto?’ E sua madre come al solito rispose per me ‘Si gli ho dato le mie scarpe da sistemare e i miei calzettoni da lavare, si è offerto lui, anche questo direi diventerà uno dei suoi compiti, visto che sembra piacergli..’ e giù a ridere tutte e tre.. io imbarazzato rimasi in silenzio.. stavo giusto per sgattaiolare fuori, ormai il bagno era quasi vicino e nessuna di era accorta di niente... quando... mi fermò Valentina, si avvicinò con una mezza risatina e mi disse ‘beh se vai a lavare lava pure questi... ah però le mie calze devi lavarle a mano, sono collant costosi! Capito?’ E così dicendo si sfilò I collant usati probabilmente il giorno prima al lavoro e me li allaccio intorno al collo tipo sciarpa, sempre per proseguire con l’umiliazione... io chiaramente non potevo reagire ne spostare le calze, altrimenti avrebbero visto i pantaloni bagnati, quindi rimasi immobile sperando che Valentina avesse finito di umiliarmi, ma invece non era così... e quindi mi disse ‘tieni prendi e metti via pure queste!’ e così dicendo mi passò le sue ciabatte, nel prenderle dovetti staccare un mano dal sacchetto e quindi Valentina ‘basta che non le sistemi come hai fatto con il lavandino!’ E no pure ad umiliarmi sui lavori che faccio.. non ci sto ora le dico che il lavandino è a posto e che non mi deve rompere le palle... ma mi uscii solo ‘ ma... ma perché...Vale dici questo?’ E lei in tutta risposta ‘ Perché ti sei bagnato tutto ahahahahah’ e così dicendo mi strappò il sacchetto dalle mani e mostrò a tutte le macchie sul mio pantalone, che schifo, che umiliazione, iniziarono a ridere tutte e tre, io fermo immobile, volevo piangere 😞, ormai mi sa che ero stato smascherato, credo che da qui in poi non sarà piu la stessa vita per me... intervenne la madre ‘vatti a lavare ora e magari... evita di annusare i collant puzzolenti di mia figlia, sai hahaha non vorremmo avere altre perdite dal lavandino Ahahhaha!’ E giù a ridere tutte e tre.. ormai ero il loro bersaglio preferito... continua...

Edited by The Dogtor - 7/1/2020, 00:17
 
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view post Posted on 6/1/2020, 01:12     +1   -1
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Grazie, sono felice che piaccia...
 
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