Sire del Loto Bianco Forum BDSM & Fetish

Come ci vedono in Televisione

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RE CENSORE
view post Posted on 10/1/2015, 16:07 by: RE CENSORE     +1   +1   -1
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souverän

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Non sono d'accordo e secondo me state sbagliando.

La “frasetta” – NON CAPISCO COME SI POSSA PROVARE PIACERE SESSUALE A PRENDERE BOTTE – rende invece perfettamente l’idea di come oggi il S/M sia etichettato nella società.
Non serve a nulla prendersela, meno ancora darsi ragione e, con una punta di superbia, qualificare questa visione come superficiale e discriminatoria.
Invece bisogna prenderne atto e riconoscere che questo è lo stato dell'arte e domandarsi se e come sia possibile scrollarsi di dosso un’immagine che tante volte (ma attenzione: non sempre!) è sbagliata.

Un errore che frequentemente si commette è quello di cercare alibi. Tipico quello di un'inclinazione nostrana al bigottismo indotta dalla maggiore presenza e importanza della Chiesa nel nostro Paese rispetto agli altri occidentali. Questo poteva valere 30 o 20 anni fa, non nel mondo globalizzato di oggi. Pensate per esempio ai progressi di integrazione e di equiparazione compiuti, e anche nel nostro Paese, della comunità gay: è il modello da prendere a esempio per cambiare le cose (vero che siamo ancora un po’ indietro rispetto ad altri paesi occidentali, ma il divario è destinato a essere colmato, coscienza e valutazione, sociale e civica, sono cambiate tanto anche in Italia negli ultimi anni).
Non occorre trovare delle giustificazioni, ma pensare positivamente e cercare soluzioni per cambiare la percezione sociale del S/M.
Vi sono diverse ricerche scientifiche secondo le quali la maggioranza delle persone, uomini e donne, prova una qualche forma di interesse, di attrazione e di desiderio verso il S/M, naturalmente inteso in senso lato (semplice feticismo, legature durante l’atto sessuale, ecc.).
Non c'è forse una donna che, nel suo segreto, non abbia almeno una volta fantasticato sul subire una violenza sessuale. Naturalmente da questa fantasia alla realtà c'è un abisso, ma l'eccitazione indotta da certi pensieri, per così dire, "inconfessabili" è molto comune.

D'altra parte non si può negare che fra chi pratica BDSM vi siano personaggi e personalità molto eterogenee e quindi anche patologiche: questo fonda, e in parte giustifica, quella percezione collettiva di pericolosità sociale che sta alla base della discriminazione. Che può manifestaesi in molti modi, tra i quali il dileggio, un atteggiamento che da sempre caratterizza le reazioni nei confronti delle diversità e delle minoranze.
Se ci pensiamo la relazione omosessuale = pedofilo un tempo era considerata un assioma. Oggi questo errato convincimento è stato debellato, non del tutto forse, ma quasi. Invece la relazione praticante S/M = maniaco è ben lontana dall'essere scalfita. Essa è sicuramente vera in alcuni casi (come poteva e può esserlo l’altra), ma in molti altri no.

Non serve accusare l'opinione prevalente di ottusità, pregiudizio e ignoranza: non produce cambiamenti, al contrario aumenta l'isolamento e la derisione per gusti sessuali sui quali, riconosciamolo, è facile fare ironia.
Occorre, con impegno e pazienza, far comprendere che il S/M non è solo una perversione patologica, della quale vergognarsi e da tenere nascosta (dunque sfogabile solo ricorrendo a professioniste avide, decisamente scadenti e pure ridicole come quella del servizio televisivo), ma può essere un gioco erotico di ruoli fra adulti consenzienti, può entrare nella vita di una coppia ed essere tranquillamente praticato da persone equilibrate in grado di coglierne i tratti ludici e goderecci e poi capaci di staccare la spina e comportarsi in modo irreprensibile, responsabile e razionale.

Ringrazio Lady Sheratan per aver pubblicato il servizio televisivo.
 
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36 replies since 9/1/2015, 01:13   2333 views
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