Underslave |
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| CITAZIONE (arcadia @ 18/12/2014, 19:23) CITAZIONE (Wahr @ 18/12/2014, 18:54) Scusatemi, solo per capire: ma se è tutta una finta, l'interrogatorio cosa serve a fare? cioè cos'è che uno dovrebbe confessare nell'interrogatorio e che gusto c'è a farlo? e a subirlo? Ringrazio chi mi spiega queste cose perché io non riesco a figurarmele, forse perché non sono nelle mie corde. Mi sembrano tanto i giochi che fanno i bambini, ma se vi appassionano così tanto allora forse c'è qualcosa che non riesco a cogliere io. Beh ti premetto che BDSM = SSC, almeno per me, quindi se uno vuole essere torturato per poi confessare (o resistere e non confessre) può farlo entro il limite del codice penale, basta trovare la mistress adatta. Anzi a volte nel gioco si tende a sfidare e provocare di più la mistress se troppo soft. Per quanto riguarda quello che si coglie o meno, è evidente che il BDSM ha tante sfaccettature e tante gradazioni che vanno dal fetish fino al BDSM estremo e dannunziano. Io non riesco a cogliere chi bacia il piede piuttosto che chi prende dietro uno strap on piuttosto che chi mangia la cacca della mistress. Ma sono qui per condividere e confrontarmi con chi fa pratiche diverse da me. Penso sia normale, ognuno vive il BDSM in maniera diversa e si diverte in modo diversi. Il problema non è che sei tu o io che non riusciamo a cogliere una cosa che non capiamo ma (almeno per me) rispettiamo. Il problema è che a volte è la mistress che scrive che fa tutte le pratiche, ma non riesce a cogliere cosa ci sta dietro in ognuna di esse e facendo a volte anche la figura dell'incompetente. Ma questo è un altro 3D Concordo arcadia, su tutta la linea. Wahr, è una questione di coinvolgimento mentale e realizzazione di un desiderio e una pulsione da entrambe le parti, Mistress e slave, che vengono a convergere in entrambi i soggetti. Personalmente l'ho vissuto in un contesto non Prodomming, e sapevo soltanto l'orario approssimativo in cui sarei stato "rapito" e nient'altro. Essendo che l'ho vissuto sempre con le Padrone a cui appartenevo, sapevano già per la natura del rapporto fino a dove potevano spingersi anche nell'interrogatorio e nelle torture, ma i nostri rispettivi comportamenti, e dialoghi erano del tutto improvvisati, spontanei e nascevano sul momento, ed dovevo arrivare a capire da solo cosa volessero che "confessassi".  Nel Prodomming, ogni aspetto deve essere programmato nei più piccoli dettagli ancora di più, a mio personale parere. Ci sono sessionisti e Prodommes che prima di mettere in "scena" un roleplay del genere, scrivono un canovaccio di base da seguire, se non un vero e proprio copione, con battute precise. |
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