Palazzo Chigi, 2018.
Il ministro Boschi, ancora assonnato, è ormai giunto ai pressi dell'edificio, ovviamente trasportata come sempre su una comoda portantina. Per strada intravede il ministro Madia, su una lettiga:
<<oh, Mari, ciao!>>
Quindi le due entrano nella struttura.
Oggi tutti i ministri, viceministri e sottosegretari sono riuniti, è un giorno importante, il giorno della scadenza di mandato. In realtà unicamente una formalità, con l'ultima legge approvata ad'hoc all'ultimo momento e con il consenso della corte costituzionale il sistema democratico è stato totalmente sostituito dalla semplice ratifica parlamentare del governo in carica, che di conseguenza potrà rimanere eletto virtualmente all'infinito.
I voti necessari per il mantenimento del governo sono l'80%, questo in realtà è solo un problema apparente, essendo stato sufficiente posizionare in posti chiave esponenti di altri partiti per ottenere anche il loro consenso, sostituendo ad'hoc qualche ministero e qualche presidente regionale.
Gli avvenimenti che hanno portato a questa situazione sono estremamente vaghi e difficili da ricordare ormai, prima una graduale e lenta diminuzione dei diritti civili e politici, l'abolizione dei rimborsi elettorali, la conquista dei partiti rivali, anche dei più irriducibili, grazie a favori, posti di rilievo e una consistente quantità di denaro contante. Non solo a loro ovviamente, tutto ciò non sarebbe stato possibile senza la corte costituzionale, resa ormai unicamente un'organo di facciata sottoposto al parlamento, anche questo ottenuto tramite un costante flusso di denaro, oltre alla sistemazione degli uomini giusti nei posti giusti. In questo modo nulla era più vietato per loro, la costituzione era solo un'inutile formalismo, qualsiasi legge sarebbe stata approvato e accettata. Il parlamento votata tutte le leggi quasi all'unanimità, le proteste di piazza e gli scioperi soppressi, i sindacati eliminati o sottomessi, il controllo sulla popolazione raggiunse livelli superiori all'epoca fascista. Tra una cosa e l'altra la schiavitù venne reintrodotta, questo costò all'Italia sanzioni ONU, oltre a un'embargo e la cacciata dall'Unione Europea, non che questo interessasse più di tanto alla classe dirigente. Grazie allo smantellamento dello stato sociale si creò un'oligarchia potentissima e tentacolare.
E così siamo giunti a questo punto.
I due ministri, sempre trasportati da un gruppo di schiavi, arrivano nella stanza delle riunioni.
Qui si intravedono Nicole Minetti, diventata ministro dell'Economia e delle Finanze al posto di Giancarlo Padoan, intenta a farsi leccare i piedi da tre servitori, Mara Carfagna, ministro dello Sviluppo Economico al posto di Federica Guidi, che usa un uomo come poggiapiedi e ovviamente Matteo Renzi, il presidente del consiglio, mentre riceve una fellatio da una schiava Inglese
<<sh-shish, littol in de right, yes, yes...>>
Per poi venirle copiosamente in bocca. In tutto nella stanza ci sono una trentina di persone.
La Boschi scende dalla portantina usando uno schiavo come seggiola, quindi insieme alla Madia prende posto.
Il gruppo, ora al completo, inizia a parlare, principalmente stendendo un programma per l'anno prossimo, totalmente incentrato sulla ricerca dei fondi per la costruzione di alcune piramidi in loro onore.
Il ministro Boschi, intanto, guardando sorridendo lo schiavo ai suoi piedi, sussurra
<<muoviti verme, toglimi le scarpe e comincia il tuo lavoro>>
E' il nuovo mondo. E le piace.