Sire del Loto Bianco Forum BDSM & Fetish

Alla ricerca di un lavoro

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view post Posted on 7/10/2014, 22:00     +1   +1   -1

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Bel racconto e stimolante argomento per una riflessione... ti faccio i complimenti e, da un punto di vista personale, ti ringrazio
 
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sguatteroAP
view post Posted on 8/10/2014, 01:06     +1   -1




Grazie a te, Gianluca. Spero di convincermi una volta per tutte che l'unica direzione giusta sia quella della libertà. Andare avanti e mai più voltarsi indietro. Questo è un mio discorso personale che pare appartenga anche a chi come Gianluca ha qualche dubbio in merito alla questione. Personalmente, anche il solo pensiero del gioco, mi crea problemi. Non voglio né giudicare, né lontanamente offendere chi non la pensa come me.
C'è chi si sente "libero di essere schiavo". Io la sento come un'oppressione ed una sconfitta, mi sento ferito nell'orgoglio quando cedo alla tentazione, anche solo col pensiero.
Vorrà dire che vero schiavo non lo sono mai stato??!! Magari è così...
Non vorrei correre i rischi del protagonista del racconto solo per "vedere l'effetto che fa"...non ci tengo...qui sarebbe il caso di tagliare la testa al toro, e buonanotte...
C'è una vita davanti...
 
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sempre sottomessoalla donna
view post Posted on 8/10/2014, 09:04     +1   -1




CITAZIONE (sguatteroAP @ 7/10/2014, 11:51) 
Ti ringrazio, sottomesso alla donna. Spero che il mio scritto faccia riflettere. Una tentazione è come una droga. Per questo la riteniamo "bella". Ma siccome è come una droga, è capace di monopolizzare la nostra esistenza, annullando completamente tutto il resto. Da qui il mio..."ne varrà proprio la pena?". Spero anche di non aver offeso nessuno con queste mie considerazioni. Buona giornata...e buona vita.

E' un racconto che fa riflettere sicuramente...ma il mio pensiero è...."è bello giocare bellissimo....ma il gioco tale deve rimanere senza oltrepassare i limiti"...confesso che con mia moglie spesso gioco ma il gioco rimane tale senza oltrepassare i limiti.....
 
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egopedes
view post Posted on 8/10/2014, 09:11     +1   +1   -1




CITAZIONE (sempre sottomessoalla donna @ 8/10/2014, 10:04) 
CITAZIONE (sguatteroAP @ 7/10/2014, 11:51) 
Ti ringrazio, sottomesso alla donna. Spero che il mio scritto faccia riflettere. Una tentazione è come una droga. Per questo la riteniamo "bella". Ma siccome è come una droga, è capace di monopolizzare la nostra esistenza, annullando completamente tutto il resto. Da qui il mio..."ne varrà proprio la pena?". Spero anche di non aver offeso nessuno con queste mie considerazioni. Buona giornata...e buona vita.

E' un racconto che fa riflettere sicuramente...ma il mio pensiero è...."è bello giocare bellissimo....ma il gioco tale deve rimanere senza oltrepassare i limiti"...confesso che con mia moglie spesso gioco ma il gioco rimane tale senza oltrepassare i limiti.....

Quoto totalmente! E complimenti a sguatteroAP, veramente un bellissimo racconto originale e tutt'altro che scontato. Molto bravo!
 
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view post Posted on 8/10/2014, 11:20     +1   -1

Professore/essa SM

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mi accodo ai complimenti di sopra che condivido appieno...
 
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sguatteroAP
view post Posted on 8/10/2014, 13:56     +1   -1




Intanto ringrazio tutti, davvero!! Non me lo sarei mai aspettato di riscontrare così tanti consensi. Una cosa mi piacerebbe, certo non per allungare il brodo, ma per avere un quadro d'insieme davvero completo. Le Mistress che ne pensano di queste osservazioni, sia espresse durante i racconto che al termine dello stesso?? Una volta ho chattato con una Mistress alla quale ho chiesto:"ma secondo lei, uno schiavo è un inferiore solo durante le pratiche, oppure lo considera tale anche al di fuori, solo perché si è sottoposto a tale trattamento"?
Lei mi rispose di sentirsi pienamente superiore e considerava realmente gli schiavi degli inferiori, sempre ed in ogni caso..questa fu una delle cose che mi scioccò, e cominciò ad accendermi qualche lampadina...
 
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spiderpork81
view post Posted on 8/10/2014, 14:23     +1   +1   -1




Ho letto il tuo racconto e mi è piaciuto.Complimenti. Volevo solo invitare ad una piccola riflessione per quanto concerne il significato: una cosa è mettersi nelle mani di una sconosciuta per soddisfare le proprie pulsioni (come il protagonista del racconto), diverso invece è secondo me condividere nella quotidianità un rapporto del genere con una persona con la quale si è instaurato un profondo legame. Per come la vedo e la vivo io schiavo e Padrona devono scegliersi reciprocamente e i rapporti piu duraturi di solito sono quelli che hanno basi solide.
 
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sempre sottomessoalla donna
view post Posted on 8/10/2014, 15:57     +1   -1




CITAZIONE (spiderpork81 @ 8/10/2014, 15:23) 
Ho letto il tuo racconto e mi è piaciuto.Complimenti. Volevo solo invitare ad una piccola riflessione per quanto concerne il significato: una cosa è mettersi nelle mani di una sconosciuta per soddisfare le proprie pulsioni (come il protagonista del racconto), diverso invece è secondo me condividere nella quotidianità un rapporto del genere con una persona con la quale si è instaurato un profondo legame. Per come la vedo e la vivo io schiavo e Padrona devono scegliersi reciprocamente e i rapporti piu duraturi di solito sono quelli che hanno basi solide.

Concordo in pieno...
 
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sguatteroAP
view post Posted on 9/10/2014, 10:36     +1   -1




Buongiorno. Giusto per dirvene un'altra, a prescindere dalla fiducia(che credo sia fattore principale) tra due persone che interpretano ruoli diversi e antitetici. Ieri sera ho dato un' occhiata a un sito dove c'erano dei video. Mi vedo una donna bellissima, giovanissima che umiliava una sua schiava, facendole lavare i pavimenti gettata per terra, sulle ginocchia e con estrema arroganza le contestava il lavoro a suon di frustate. La poverina saltava dal dolore letteralmente, credetemi. E l'altra, noncurante assolutamente, continuava a deriderla, soddisfatta, a umiliarla e colpirla.
Ora, va bene tutta la complicità di questo mondo. Va benissimo il fatto che, ovviamente!!! vi fosse consensualità...ma a me quella sembrava una crudele tortura...forse sono io che non ho capito un cacchio, ma a me sembrava tale...vedere una persona contorcersi dal dolore(credetemi!), impotente, soggiogata dalla stupenda signorina e allo stesso tempo da se stessa e dai suoi piaceri...
A me ha fatto pensare molto, e incazzare. A parte che ho provato dei brividi, non di piacere, ma di ribrezzo, mi sembrava troppo forte come scena...il guaio è che allo stesso tempo mi sono eccitato anch'io, questo è il vero guaio. E se invece ad aver interpretato la figura dominante ci fosse stata una donna non bella, o peggio un uomo, avrei avuto voglia di entrare nello schermo e fargliela pagare!!! Come diamine è che una donna bella può mettermi soggezione fino a sto punto??? Non chiedo uno psicologo(forse mi servirebbe :D ), ma un vostro consiglio, un vostro parere...voglia di schiarirmi le idee, ripeto, voglio metterci un mondo tra me e queste cose, eppure c'è sempre quella tentazione...alla quale non vorrei cedere, altrimenti non avrei scritto CONVINTAMENTE il racconto.
Ancora buona giornata a tutti

Edited by sguatteroAP - 9/10/2014, 12:10
 
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view post Posted on 9/10/2014, 11:21     +1   +1   -1
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Mi aggiungo ai complimenti. Storia interessante, costruita e descritta molto bene tanto da immedesimarsi quasi nel soggetto o nei soggetti interessati. Ed è proprio da questo che vorrei partire con il mio commento: è ovvio che non ne vale la pena. C'è un punto di non ritorno e non va superato. Superarlo è folle. Può essere difficile riconoscerlo ma quando si scavalca la riservatezza, la privacy.. quando non si è più consenzienti, in presenza di ricatti non rimane altro che rivolgersi alle autorità competenti. Con tutte le ripercussioni del caso, è ovvio, ma è il male minore. La libertà e il rispetto è la prima cosa... non confondiamo una passione, una fantasia con qualcos'altro.
Così la penso.
 
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sguatteroAP
view post Posted on 1/11/2014, 22:46     +1   -1




Buonasera a Tutte/i. Credo che questa storia sia pronta ad avere un suo seguito...c'è qualcosa che bolle in pentola. Comincio a scrivere
 
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view post Posted on 1/11/2014, 22:58     +1   -1
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Attendo
 
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sguatteroAP
view post Posted on 2/11/2014, 00:13     +1   +1   -1




LA VENDETTA DI BEATRICE
CAPITOLO I UN'ESPERIENZA ESOTICA
Erano passati cinque lunghi anni dalle vicissitudini che avevano portato Giuseppe, ragazzo semplice ed onesto poco più che trentenne alla ricerca di un impiego a trasformarlo in breve tempo da dipendente presso uno studio legale a schiavo soggiogato ai capricci e alle volontà di una ricca, snob e arrogante avvocatessa di alcuni anni più giovane di lui. La vicenda si concluse fortunatamente nel migliore dei modi per Giuseppe, dopo aver affrontato un calvario di umiliazioni, duro lavoro, sfruttamento e trattamento nell'insieme inumano. Era riuscito a venirne fuori, far incarcerare la propria aguzzina, trovarsi una bella ragazza con cui andare di lì a breve a convivere. Rebecca il suo nome, quattro anni passati sotto lo stesso tetto. Poi all'improvviso le cose cominciarono a non essere più idilliache, i primi litigi, i primi tentativi di rimettere le cose a posto, nuove liti e infine l'inevitabile rottura. Giuseppe più disperato che mai cade nel tranello dell'avercela col mondo intero e il suo comportamento indispettisce non poco il suo datore di lavoro che si trova costretto a metterlo alla porta; dalla padella nella brace. Lui capisce che è giunto il momento di tagliare definitivamente i ponti non solo con la città dove viveva, ma anche con l'Italia che pareva non avesse più nulla da offrire. Si mette alla ricerca di qualcosa di nuovo lontano da casa, e l'idea di andare a vivere su un isolotto della Polinesia non gli deve sembrare così male, anche quando a causa del suo scarso francese si ritrova ad accettare un lavoro in un albergo dove fare le pulizie. Altra cosa che lui non conosce bene è la situazione di questo paradiso esotico;la giunta militare al governo è una mistura di corruzione e malaffare, nonostante gli avvertimenti ricevuti dagli amici, Giuseppe saluta tutti e si mette sull'aereo che dopo un estenuante volo di trenta ore lo porta ad ammirare le bellezze di un luogo incontaminato dove però all'occhio subito sale la differenza tra i poveracci che vivono tra le baracche, e le ville della ricca borghesia in cima alla collina e la zona del lungomare dove un albergo lascia spazio al successivo dove folle di turisti col portafogli gonfio passano le proprie vacanze. Il lavoro non è il massimo della vita, ma lui si ripromette di imparare la lingua in fretta e salire così i gradini della società dell'isolotto. In effetti i progressi si notano già e Giuseppe passa a lavorare nel ristorante come cameriere anche se di tanto in tanto continua col lavoro di pulizia delle camere degli ospiti dell'hotel, a volte per sostituire il personale malato o semplicemente per dare una mano nelle situazioni di sovraffollamento. La direttrice, una splendida bionda sui 35 proveniente dalla Francia continentale, è veramente soddisfatta del lavoro dell'italiano e apprezza la sua disponibilità ad accettare qualsiasi mansione. Tutto sembra andare perfettamente bene, quando un giorno viene chiamato dalla lei nel suo studio.
G:Bonjour, Madame Desirèe
MD:Bonjour, Giuseppe. Accomodati...Giuseppe...c'è una cosa che...devo dirti...non riesco a capacitarmi io per prima...
G:è successo qualcosa, Madame Desirèe??
MD:Giuseppe...la 352...la camera 352...tu ti sei occupato della sistemazione della camera 352 per due mattine consecutive, ieri e oggi...ricorderai...quella ad angolo con la vetrata sulla spiaggia...la camera grande...la suite del terzo piano, insomma!!!
G:Si, Madame, e chi la dimentica. Ci ho impiegato più del dovuto...perché era tutto a soqquadro...mi scuso in anticipo, ma non è colpa mia, anche se avessi voluto non avrei mai potuto terminarla in tempo.
MD:Giuseppe...non è questo...la signorina che la occupa, ha lamentato...due furti pesanti in due giorni...due!!!! E tu sei l'unica persona entrata in quella stanza eccezion fatta per l'ospite. Lei vuole sporgere denuncia. Io le ho chiesto di controllare...era già venuta da me ieri, ma oggi...stamattina quando le ho dovuto spiegare che non mi fosse possibile darle una spiegazione...perché vedi, Giuseppe, io MI FIDO DI TE!!!!! E non comprendo davvero...
G:Madame Desirèe...io un ladro, giammai!!!! ma come può una persona accusarmi di ciò??? ha per caso denunciato...
MD:Lo ha fatto in aeroporto al suo ingresso nel paese. Ha dichiarato cosa stava portando e il materiale è quindi tracciabile. Sai come sono qui con gli stranieri...che lavorano. Coi turisti invece, sono sempre dalla loro parte, con tutti i soldi che lasciano...ho paura che tu sia in un grosso guaio...
G:Ma non ho fatto nulla!!!! Come può questa donna accusarmi così???Dove sono le prove???
MD:Te l'ho già detto! La tua parola contro la sua...e sai a chi daranno ragione...
G:Pazzesco...c'è modo di parlare con questa persona...o è già andata a denunciarmi??? Cos'è americana???Loro sempre credono di essere migliori...
MD:è italiana, Giuseppe...
G:Italiana???!!! Ma è pazza o cosa'???
MD:Comunque, sarà qui a breve...le ho detto che ti convocavo, almeno voglio capirci qualcosa in più avendovi davanti tutti e due...
G:Ma perché...anche lei crede...
MD:No, Giuseppe...farò di tutto per aiutarti a trovare una via d'uscita...ma sai che non posso fare miracoli...
Giuseppe si siede, si rialza nervosamente, si siede ancora...non riesce a comprendere come possa essere accaduto qualcosa di simile, comincia a pensare anche a qualche tranello da parte di qualche suo collega che abbia voluto far ricadere la colpa su di lui, cosa che ovviamente non dice alla direttrice, ma in cuor suo sa di essere innocente, quindi...quindi se alla cliente la roba è stata rubata, qualcuno in albergo sa ed è pronto a dare una versione dei fatti alla malcapitata che si ritrova due articoli in meno...e del cui furto lui è accusato...
G:Madame Desirée...ma cosa è stato rubato alla signora...??
Ospite: Un collier in argento e un rolex d'oro, lustracamere!!!!
Giuseppe si gira...e per poco non gli viene un colpo...la voce era la stessa, ma avere conferma alla vista che la signora che lo accusa di un furto è....
G:Beatrice P******???!!!! ma da dove sbuca fuori lei??? NOOOOOO...questo è un incubo...è tutto chiaro, allora....
La direttrice comincia a guardare prima Giuseppe, poi la signorina Beatrice e non si capacita di che diavolo stia succedendo...
MD:Conosci questa donna, Giuseppe'???
G:Certo che la conosco!!!Mi stupisco di come possa essere libera, fuori di prigione, dopo quello che mi ha fatto...e come me la ritrovi qui poi....questa donna vuole incastrarmi, Madame Desirèe...io non ho commesso alcunché. Questa donna vuole la sua vendetta perché l'ho fatta finire in prigione per qualcosa che io ho dovuto subire da lei in Italia...
B:ahahahhhah...questo lustracamere, signora Deviux è completamente pazzo...non ho mai visto prima quest'essere
G:Beatrice P******* io ti conosco benissimo e tu conosci me!!!!!
B:Lei, mio caro, si è persino arrogato il diritto di andare a rovistare tra le mie carte per vedere il mio nome...o magari lo ha fatto alla reception...per capire la provenienza e se le convenisse derubarmi...io la denuncio, e qui non se la cava facilmente...
G:Qui siamo al delirio!!!Io non ho rubato nulla e tu sei una bugiarda di professione nonché una delinquente e sfruttatrice...
MD:OK; BASTA!!!!!! Ora qui parlo io...e voglio sentire le due versioni...e ci si parla con rispetto nella mia stanza..Giuseppe, ricordati di avere una mia cliente davanti e portale rispetto. Signora P****** la prego di fare lo stesso nei confronti del mio dipendente...
Prima la "cliente", poi Giuseppe, danno le differentissime versioni su dove gli oggetti fossero stati riposti dalla signora e da dove sarebbero stati quindi sottratti.....quindi Giuseppe tenta l'affondo cercando ancora di spiegare con chi la direttrice stia realmente avendo a che fare...
MD:Giuseppe, tu capisci bene che io mi fido di te e voglio crederti, ma siamo davanti ad un'evidenza e io non posso credere a fatti avvenuti al di fuori del mio albergo. In quanto alla signora, prego di accettare la mia richiesta di un rimborso e chiudere qui la faccenda.
B:Mi spiace signora Devieux. Comprendo che questo fatto increscioso sarebbe inoltre una cattiva pubblicità per il suo albergo, ma la faccenda è grave...Guardi, sarei disposta ad accettare il rimborso e chiudere un occhio ritirando la denuncia nei confronti di questo...sguattero da camere e ladruncolo...alla incontestabile condizione che lo licenzi in tronco davanti ai miei occhi con tanto di certificazione!!!!!!!
G:Ma tu stai scherzando????????!!!! Ma Madame Desirèè....
MD:Giuseppe, mi spiace...ma mi sembra la soluzione migliore per te...troverai da lavorare qui in città, sicuramente...tanto la signora andrà via, parte domani...quindi
B:ALTRIMENTI SI FINISCE DIETRO LE SBARRE!!!!!!!!
Ci sono trenta secondi durante i quali Giuseppe alterna degli sguardi sbigottiti e sinceri nei confronti della direttrice che sembra dirgli con gli occhi di accettare e lasciar perdere, a degli sguardi truci che sembrano voler ammazzare con gli occhi una Beatrice che seduta comodamente sulla poltrona sembra accennare un sorriso sadico vecchio stampo celato dietro un'espressione di assoluto trionfo...
G:Va bene, accetto e vado via. La prego Madame Desirèe mi dia il foglio da firmare voglio andare subito via di qua...
Giuseppe firma e butta violentemente il foglio in faccia a Beatrice, la quale stizzita...
B:Ma come ti permetti, bifolco????? Potrei persino dimenticare e mandarti dentro...le tue scuse IM-MEDIA-TA-MENTEEE. Altrimenti ti mando a vedere il sole a scacchi...
MD:Giuseppe...ma sei impazzito????!!! E giuseppe ancor più ferito nell'orgoglio si rivolge alla Signorina Beatrice, tra il serio e il faceto...
G:Mi scusi, "Signora Beatrice"!!!!!!!
B:E ora mi metti questo foglio nuovamente sulla scrivania e mi firmi tre copie che firmerò anch'io per presa visione. Avanti...
Giuseppe si trova costretto ad eseguire anche se vorrebbe gonfiare letteralmente l'arrogante signorina...firma le tre copie firmate dalla direttrice dell'hotel e le porge alla signorina Beatrice, che firma con calma, e quindi trattenendo la propria copia...
B:Bene, sguattero da camera, ora puoi pure andare...
Giuseppe saluta rabbiosamente Madame Desirèe e lascia l'ufficio di corsa...
 
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slaveone1
view post Posted on 2/11/2014, 01:09     +1   -1




ottimo sequel
 
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sguatteroAP
view post Posted on 2/11/2014, 01:41     +1   -1




LA VENDETTA DI BEATRICE
CAPITOLO II-LA TRAPPOLA
Erano passate oramai tre settimane e di lavoro pareva non ve ne fosse in tutta l'isola. Sconcertante quel che era accaduto, ritrovare "quella strega" comparsa letteralmente dal nulla; come diavolo avesse fatto a rintracciarlo non se lo riusciva a spiegare, ma Giuseppe era certo che Beatrice avesse cercato, e ottenuto la sua vendetta. Passano altre due settimane e i soldi cominciano a scarseggiare, un'altra ancora e Giuseppe si reca in agenzia per comprare il biglietto aereo, prima di vedersi costretto a recarsi all'ambasciata italiana. Compra il biglietto del volo con data una settimana e gli rimane davvero poco in tasca. Nonostante ciò riesce a chiudere i conti col padrone di casa, e trova anche il tempo per passare a salutare gli amici fatti qui durante la sua permanenza e ovviamente passa anche da Madame Desirèe.
Arriva la mattina del volo e Giuseppe si reca al check-in per imbarcare il suo bagaglio da stiva, passa i controlli e si reca nell'area partenze dell'aeroporto. Tra un caffè e la lettura del giornale attende la chiamata del suo volo intercontinentale e trova il tempo per rodersi il fegato nel pensare a quello accaduto nell'ultimo periodo. Decide quindi di non pensarci più, l'idiota avrà avuto la sua vendetta, ora che vada al diavolo, è ora di pensare alla propria vita.
SPEAKER AEROPORTO:Attenzione, si avvisano i signori viaggiatori diretti a Parigi con volo Air France Kl********* che il volo subirà un ritardo di trenta minuti"
Giuseppe pensa fra sè e sè...diamine, il mio volo!
Dopo soli quindici minuti l'annuncio viene ripetuto, dopo un'ora lo speaker annuncia un ulteriore ritardo di sessanta minuti...poi all'improvviso due uomini si avvicinano a Giuseppe e mostrandogli un tesserino della polizia doganale gli chiedono di seguirlo...
G:Scusatemi...ma che succede??????!!!
P:Nulla, ci deve seguire per degli accertamenti...
G:Ma...accertamenti, ma cosa....
P:La prego di seguirci senza fare storie, da questa parte...
Giuseppe comincia a chiedersi cosa stia accadendo ancora, fino a quando viene messo a sedere in una stanza dove c'è una sedia e un tavolino, una guardia con un mitra spianato contro di lui e Giuseppe comincia letteralmente a sudare freddo...all'improvviso entrano due persone in borghese che si presentano come capitano della polizia doganale dell'aeroporto e il suo vice.
CAPITANO: Signor Giuseppe G******...
Intanto entra un militare semplice e mette sul tavolo la valigia di Giuseppe da lui precedentemente imbarcata...
C:Signor Giuseppe...la prego, mi apra questa borsa...
Giuseppe incredulo apre la borsa, chiede il perché di quella farsa ma viene immediatamente zittito e costretto ad eseguire. Apre la valigia e dopo essere costretto a svuotarla, il capitano si avvicina alla valigia, estrae un coltello e lacerando la fodera sul fondo, sfila due bustine con della polvere bianca all'interno. Giuseppe allibito incrocia lo sguardo del capitano...
C:Questa come me la spiega?????
G:No...no, no, no.....io non ne so nulla...assolutamente nulla...
C:è nella sua valigia, signor G******......COME ME LA SPIEGAAA?????
G:Non so nulla, deve credermi...io ho solo fatto la mia valigia, sono venuto qui per lavorare, non so nulla di tutto questo...ho perso il lavoro...
C:E pensava di recuperare un po' di denaro con questa, vero????
G:Assolutamente no!!!!!!! Ma scherza...voglio un avvocato...voglio l'ambasciata....voglio L'AMBASCIATAAAA
C:Si calmi...intanto siamo costretti a portarla via...se nei prossimi giorni vorrà spiegarci come si ritrova 200 grammi di roba pura in valigia, e la sua spiegazione sarà plausibile, la tireremo fuori...altrimenti dovrà attendere gli impegni del suo ambasciatore....
***************************************************************************************
Trentaseiesimo giorno in cella, Giuseppe vive la sua esistenza in un buco di sei metri quadri con altre tre persone, al semibuio nella sporcizia più totale...le pareti sembrano ricoperte di una pasta dal colore e dalla consistenza putrida e maleodorante, sul pavimento sembra esserci l'olimpiade delle blatte e degli scarafaggi...la disperazione sale anche perché di incontri con un qualche rappresentante in sua difesa neanche l'ombra, e a sentire i suoi compagni di cella le pene per quel reato nel paese, specie se applicate a uno straniero, sono molto pesanti;c'è chi parla addirittura di vent'anni. Dopo l'ora d'aria comunque concessa, gli viene consegnata una lettera dove gli si dice che un avvocato verrà a vederlo a breve. Questo "breve" risulta essere un'altra settimana in cui la tristezza e la depressione cominciano davvero a fargli accusare il colpo...
SECONDINO:Italienne...vieni fuori...l'avvocat vuole vederti...
Giuseppe viene fatto portare in una stanza dove c'è una scrivania, una sedia di legno duro dove lui viene fatto sedere su un lato, una poltrona in pelle sul lato opposto. L'attesa snervante dura più di mezz'ora, quindi la porta si apre, e una voce in francese intima la guardia di uscire e il rumore di tacchi da donna risuonano nella stanza...
A:Buongiorno, Giuseppe!!!!!!!
Giuseppe si gira e in un attimo capisce cosa gli è accaduto:l'avvocato difensore non è altro che la signorina Beatrice P******....
G:No...ora mi è tutto chiaro...no, no......
B:ahahha...cosa, mio caro Giuseppe????-mostrando un sorriso acido e sadico la signorina mette sulla scrivania la sua borsa e si accomoda sulla poltrona....
B:O mio Dio...ma come sei ridotto...ma da quanto non ti lavi???Bleaaaahhhh...che puzza, mio Dio....ahahahha.....Allora???Come sono queste carceri del Pacifico??? Confortevoli, vero???
G:TU ORA MI DICI COS.....
B:ALT!!!! Tu d'ora in poi mi dai del Lei e ti rivolgi a me in maniera educata
G:MA COSA....
B:Un'altra sola parola e me ne vado e ti lascio marcire qui dentro fino al processo...dove vent'anni non te li toglie nessuno....sono stata chiara....feccia???????Rispondi!!!!!
G:Chiarisssima, Signorina Beatrice...
B:Bene...allora, feccia...mettiamo immediatamente le cose in chiaro...avrai capito che ho amicizie importanti anche qui da sapere tutti i tuoi spostamenti e capace di farti trovare in un mare di guai...io ti ci ho messo...io sono l'unica capace a tirarti fuori...hahahahaah....sono stata molto abile e ti ho fregato ancora una volta...ma questa volta è dura scappare...ti conviene stare alle mie condizioni..
G:E chiaramente vuole una cosa in cambio...
B:Chiaramente vuole una cosa in cambio, Signorina Beatrice !!!!!!
G:...Chiaramente vuole una cosa in cambio, Signorina Beatrice...
B:E certo! HAHAHAHAHAHHAHAHH.........Allora...sai quanto mi sono fatta in cella per causa tua, stronzetto???? quattro anni e sei mesi...quattro lunghi anni in un tugurio dove ho vissuto le pene dell'inferno a causa tua...
G:Non Le avevo certo chiesto io di schiavizzarmi...
B:Ok!!! Vorrà dire che puoi scordarti la mia difesa...
G:NO!!!! No, mi scusi...non volevo...mi scusi...
B:Dunque...dunque piccolo essere...un'altra sola cosa che non mi va, ed io mi alzo e ti lascio qui per davvero!!!!!!
G:No, Signorina Beatrice...mi dica cosa desidera che io faccia...vuole dei soldi come risarcimento???
B:Soldi??? Da un pezzente come te????HAHAHHHAHHAAA......Non saprei cosa farmene...Ascoltami bene...la sola possibilità che tu abbia per essere assolto da questa storia è che la cosa venga praticamente insabbiata. E io sono la sola, ti ripeto, a poterlo fare. Lo farò ben volentieri ad una condizione...hahahah...Che tu mi firmi delle carte dove attesti di esserti inventato tutto sul mio conto...e che accetti...di tornare al mio servizio per una durata doppia alla pena a me inflitta a causa tua in Italia...I fogli che firmerai ti saranno restituiti a "pena estinta"....
G:Lei vuole che io torni ad essere Suo...
B:SCHIAVO!!!!!!!! Si...questo voglio....d'altronde, non hai via d'uscita...o dieci anni di schiavitù...o vent'anni a far compagnia alle blatte...ti offro una pena ridotta al 50%...sono buona...hahahhah....sai...questo posto al di fuori di questa lurida prigione è un paradiso e le ville in collina sono così belle, grandi e lussuose...che ho deciso di comprarne una...ma ho bisogno della servitù...Allora?????Alzati in piedi e vieni qui davanti a me...muoviti!!!!!
Giuseppe obbedisce poiché non può far altro... la bella ed arrogante Beatrice lo squadra dall'alto in basso, tira fuori una sigaretta, la accende...
B:Sai cosa dovresti fare ora...vero???
G:N-no...no, non voglio...
B:SSSSHHHH....In ginocchio!!!! Senza discutere!!!!!
Giuseppe ferito nell'animo ma davanti a una situazione pazzesca come quella in cui si ritrova non ha che da accettare, e piega prima una gamba, poi l'altra...
B:HAHAHAHHAHHAHAH.......lurido verme....è quello il tuo posto...ai miei piedi...blatta!!!!! Tu sei un infima blatta che ha osato contraddire la mia volontà...ma ora sei nelle mie mani e non puoi più sfuggirmi...sarai mio schiavo da quando uscirai fuori di qui, a breve dietro mia sollecitazione...e tornerai al mio completo servizio...ma guai a sgarrare!!!!! Ti faccio buttare dentro ed elimino la chiave...e ti mando delle cartoline dalla spiaggia...apri la bocca!!!!
Giuseppe apre la bocca e la Signorina Beatrice lascia cadere della cenere, quindi dopo aver rifilato un ceffone tremendo, tenuto in riserbo cinque lunghi anni, indica col dito il pavimento...
B:Baciami i piedi!!!!Muoviti!!!!
Giuseppe non può far altro e si ritrova con le labbra sul dorso dei piedi della Signorina, avvolti da dei sandali aperti e chiccosi come suo solito...
B:Sei solo uno schiavo!!!!!!Ricordalo sempre!!!! HAHAHAHHAAAHHA Io sono libera e potente, tu devi sottostare e tacere, perché sei solo un lurido schiavo...bacia i miei piedi, schiavo!!! Bacia i piedi della tua Padrona...
 
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