schiavo piedoso |
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| Quest'avventura piedosa risale all'estate del 2010 quando mi ritrovai in viaggio assieme ad altri due miei amici per Amsterdam e successivamente Barcellona proprio nella settimana dei mondiali un esperienza unica vedere fiumi arancioni di persone che festeggiavano assieme agli spagnoli nonostante la sconfitta, ma al di là di questo ci ritrovammo lì in una tre giorni fatta di puro divertimento, fu così che la prima sera ci fiondammo manco a dirlo nel redLight district.e ad essere sinceri eravamo soprattutto mossi dalla curiosità di conoscere qualcosa di surreale per noi ragazzi di una provincia italiota e meridionale, e nel nostro peregrinare in questo dedalo di vicoli illuminati con luci al neon di vetrine che esibivano donne di ogni nazionalità e di differenti bellezze, ci convincemmo di provare e nel peregrinare ci fu una che colpì la nostra attenzione soprattutto quella di uno dei miei amici , che però giunto di fronte a lei si intimidì con sprezzante ardore ed irriverenza allora mi fiondai io dinnanzi a lei, stupenda mulatta dagli occhi verdi e capelli castani minuta fisicamente ma con un seno burroso e prosperoso indossava degli occhiali e leggeva una rivista, e proprio nel mentre sto cercando di attirare la sua attenzione ad aprirmi la porta è un' altra ragazza forse un po' meno carina rispetto a lei capelli neri riccioli intensi pelle olivastra magra e con due seni piccoli e graziosi, cominciò subito col parlarci in italiano con un accento dell' est, la cosa ci fece sorridere come a dire è impossibile mimetizzarci tra un attimo di titubanza del mio amico e la mia eccitazione crescente fu in un attimo che mi ritrovai li dentro con lei, mentre ci si svestiva le chiesi di dove fosse e come facesse a parlare così bene italiano e mi confessò che dopo aver lasciato un piccolo paesino della romania aveva vissuto a milano per 3 anni e dove non ebbe fortuna e dopo alcune delusioni aveva deciso di mandare tutto al diavolo e vivere come meglio credeva, nel frattemo continuammo a svestirci e proprio quando si stava sfilando dei sandali con tacco vertiginoso noto i suoi splendidi piedini verso i quali rivolgo i miei complimenti lei mi confessa di non essere stato il primo a notarli ma che sono per lei croce e delizia perché avendo un piedino davvero piccolo un 36 spesso non trovava le scarpe che voleva. dopo l'amplesso vergognosamente durato troppo poco lei forse intenerita mi invita a stare altri 10 minuti lì con lei chiedendomi di farle un massaggio che eseguo prontamente e dopo essermi preso cura della sua schiena chiedo se posso scendere verso i suoi piedi, lei accetta volentieri, il contatto con le sue dolci e minute estremità mi fecero tornare di nuovo un eccitazione immediata soddisfatta con un pompino che mi fece godere ancor meglio della prima volta avvenuta poco prima. nel rivestirci mi chiese quanti giorni restassi ancora lì e se volessi ritornare da lei mi avrebbe riservato un trattamento speciale... bhe non seppi resistere e la sera prima di ripartire ci ritornai fine prima parte
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