Sire del Loto Bianco Forum BDSM & Fetish

LO SCHIAVO DI SARA

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view post Posted on 6/8/2014, 02:32     +3   +1   -1
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Aeroporto - Ronco dei legionari, una giornata come tante altre, ero li a guardare i monitor di sorveglianza, chiusa nella stanza. Una persona attrae la mia attenzione, sta armeggiando in modo strano con il suo borsello a un certo punto vedo che con una piccola macchina fotografica scatta un paio di fotografie. non capisco cosa stia fotografando siamo nella zona imbarchi non vorrei stesse studiando i sistemi di sicurezza per poterli poi eludere. Chiamo la sicurezza e mi faccio attendere alla zona imbarchi. Arrivata sul posto mi qualifico chiedendo al signore di mostrarmi la macchina fotografica. Il soggetto sbianca in volto lo vedo agitato, probabilmente gli sguardi duri di Valerio e Sandro lo stanno impaurendo. mi mostra la macchinetta, la prendo e guardo le ultime fotografie fatte ne guardo una decina, dopodiché spengo e mi faccio seguire dal signore in un ufficio. Chiedo alle guardie di appostarsi fuori dalla porta in caso avessi bisogno ed io entro con il signore. Mi siedo alla scrivania e lui rimane in piedi di fronte a me.
Guardo di nuovo le fotografie fatte questa volta tutte... saranno una sessantina di immagini, tutte quante fatte in aeroporto ritraggono turiste di passaggio con primi piani fatti sulle scarpe e sul sedere delle povere ignare. Lo guardo e chiedo i documenti - "lo sa che adesso la denunciamo vero?" - "ma no dai.. è stata una ragazzata non so che mi ha preso non volevo.. "- "sig. Floris lei ha 46 anni di quale ragazzata sta parlando - potrebbe essere mio padre! - alcune di queste ragazze potrebbero anche essere minorenni!! - lei è un depravato!!!!" - "chiedo umilmente di perdonarmi, non lo rifarò mai più - non sono un pedofilo, ho famiglia e due bambini di 6 e 9 anni - non mi rovini la prego." Mentre parlava riempivo la modulistica con le sue generalità. faccio una fotocopia dei documenti e allego tutto alla pratica chiudo il fascicolo e lo guardo appoggiandomi alla schienale della mia poltroncina. Lui è ancora in piedi, rosso in viso - "procediamo dunque!" sto per alzare la cornetta del telefono quando il sig. Floris aggirando la scrivania si getta in ginocchio al lato della mia poltroncina - "la prego signorina non chiami la polizia - la scongiuro in ginocchio non mi rovini..." una certa eccitazione si stava impadronendo del mio corpo vedere quell'uomo in ginocchio a supplicarmi piangente mi dava una sensazione di potere che mi eccitava. - "lei per me è un depravato e non posso far passare tutto così - in qualche modo deve pagare!" -" la prego farò di tutto, tutto ciò che vuole son pronto ad ogni umiliazione pur che la mia famiglia non venga a sapere." Detto questo si gettò ai miei piedi con la fronte a terra. l'istinto mi porta a poggiare un piede sulla nuca dell'uomo.. oohhhh che senso di potere.....

- "così lei mi sta proponendo un patto, un escamotage per non perdere la faccia giusto?" - "esatto signorina il mio piede poggiava ancora sulla nuca - "va bene escogiterò la giusta punizione alternativa -le darò un indirizzo, l'aspetto domani pomeriggio d'accordo!?" - "si signorina" tolgo il piede dalla nuca e con la suola quasi sulla fronte le faccio sollevare il capo. -" questo è l'indirizzo" ( dandogli un foglietto ) l'uomo si getta ai miei piedi baciando le mie scarpe. Le do un leggero calcetto in faccia -" ma che fa? mi sta sbavando sulle scarpe!" sulla scarpa si notava dove aveva baciato la differenza con la parte asciutta era evidente - "adesso cosa dovrei fare? uscire con l'impronta evidente di un bacio - sulla scarpa? forza allora completi l'opera di ripulitura scarpa.. - con la lingua ovviamente! poi userà la maglietta per la rifinitura." detto questo misi il piede accavallato di fronte la sua faccia. Senza neanche un accenno di reazione si mise a leccare era una sensazione fantastica!! in cinque minuti le scarpe tornarono lucide mentre rifiniva con la maglietta appoggiavo la scarpa sulla sua gamba. togliendola vedo che il pantalone gli si era sporcato. - "opss ti ho sporcato il pantalone" -" non importa signorina" - "certo che importa, non voglio vederla uscire di qua con una mia - impronta sui pantaloni! - dopo ti pulisci, ma adesso non posso più poggiare il piede sulla tua - gamba e tu come fai a rifinire la mia scarpa.... - ho un'idea? lecca anche la suola così che poi possa appoggiarla senza - sporcarti!" mi guarda solo un secondo poi tira fuori la lingua e comincia a leccare - "guardami! lo vedi che sei un depravato ed un maiale? - saprò come comportarmi domani!" - "si signorina" - "per te da adesso sono miss Sara!" mi rivolgevo a lui senza più una forma di cortesia il lei era sparito ed anche il mio tono era molto meno gentile. guardavo mentre leccava la suola delle mie calzature come se stesse facendo la cosa più normale al mondo. la sua lingua era sporca ed arrossata, doveva dolergli molto. - "basta così finisci ora. - il fascicolo rimarrà qui in ufficio - se ti salterà in mente di giocarmi un brutto scherzo domani - farò in modo che chi mi sostituirà trovi la pratica e la mandi avanti - quindi ti consiglio di non venire con brutte idee in mente."

"no miss Sara sarò sottomesso come merito per ciò che ho fatto - e per come lei merita per la generosità concessami." - "bene puoi andare adesso, alzati." chiamo Valerio e Sandro..... - "il signore ha cancellato ciò che aveva fotografato - non è pericoloso, non era al corrente delle normative vigenti - negli aeroporti o stazioni ferroviarie etc. - accompagnatelo nella hall e lasciatelo pure libero grazie" - "sarà fatto dottoressa."
Il pomeriggio del giorno seguente Fabio (questo il suo nome) suona alla porta della sua padrona ella apre la porta il cancello della sua villetta poi la porta di casa Fabio rimane a bocca aperta la padrona indossava scarpe da ginnastica, un pantacollant nero ed un top mimetico. ma ciò che l'ha colpito maggiormente era il fatto che la padrona era accaldata e molto sudata, sul collo sotto una lunga coda raccolta, si vedevano chiare goccioline di sudore. - "entra schiavo! togli solo le scarpe e seguimi a quattro zampe!" - "si miss Sara come desidera" - "devo finire l'allenamento, mettiti in ginocchio di fronte al tapis roulant e aspetta" - "si miss Sara" dopo 20 minuti la padrona finì il suo allenamento, aveva corso per un'ora, era stanchissima... - "seguimi!" la padrona prese dal frigo una bottiglia di Gatorade e andò a sedersi sul divano. Fabio si posizionò inginocchiato di fronte a lei. - "beh penso tu possa iniziare col togliere le mie scarpe" - "si miss Sara" - "adesso metti il tuo muso dentro la mia scarpa, dimmi se puzzano!!" - "ma miss Sara, ha corso finora..." - splash!! "ho detto di odorare non di discutere! non sei qui per parlare ma per eseguire i miei ordini ricordi?" - "si miss Sara obbedisco" - "ecco da bravo odora bene le scarpe." Erano ancora molto calde e un forte odore sali su dalle narici di Fabio. Era un forte odore di pelle e spugna, le scarpe erano quasi nuove non puzzavano di piedi. - "allora schiavo puzzano?" -" no miss Sara sono solo calde" - "ahahah anche i miei piedi sono caldi.." un piede si appoggia delicatamente sul viso di Fabio, una smorfia sul suo viso eccita Sara - "oh oh cosa c'è, non ti piace l'odore?" - "miss Sara i calzini sono tutti sudati è umiliante" - "ma tu sei un feticista giusto? a te piacciono i piedi e i culi delle donne non è vero? non è quello che fotografavi?" - "si ne avevo fantasticato tanto ma non avevo mai provato su piedi sporchi" - splash!! "come ti permetti!! i miei piedi non sono mai sporchi!!" un calcio raggiunse in pieno viso Fabio che cadde con un tonfo all'indietro sbattendo anche la nuca sul pavimento - "alzati torna qui e sdraiati col viso in su, voglio appoggiare i mie piedi sporchi sulla tua faccia di merda!!" - "si miss Sara, mi scusi miss Sara non volevo dire sporchi ma sudati mi perdoni." Senza rispondere la padrona appoggia entrambi i piedi sul viso dello schiavo. l'odore doveva essere davvero forte. Sara non si era fatta la doccia ieri pensando a questo pomeriggio, voleva proprio umiliare Fabio.

-" toglimi le calze e fallo con la bocca" - "si padrona" -" ahahahah bravo mi piace essere chiamata cosi meriti un premio" Sara prese le sue calze e le infilò dentro la bocca di Fabio poi rimise i suoi piedi sul suo viso e con il telecomando accese la tv. passarono dieci minuti in cui fece zapping ma non c'era nulla di interessante quindi spense. - "credo che ormai dovresti riconoscere l'odore dei miei piedi ad occhi chiusi, avanti adesso leccami i piedi e fallo bene voglio che l'odore sparisca completamente. lecca ed ingoia tutto ciò che trovi anche fra le dita ahahahah." Fabio tolse le calze dalla sua bocca e cominciò a leccare i piedi di Sara leccando sentiva il sapore salato del sudore, passando la lingua fra le dita raccolse pallini di cotone probabilmente delle calze ma ingoiò senza fiatare, ormai si stava abituando a quel sapore e a quella umiliazione. mentre leccava devotamente per la prima volta notò la bellezza del piede di Sara. a quel pensiero una forte erezione si manifestò sotto i suoi pantaloni. - "stai facendo un buon lavoro schiavo e vedo che comincia a piacerti vedi che alla fine ti sto facendo un piacere?" - "si padrona, grazie padrona" - "ora basta!" salì con entrambi i piedi sul petto e sullo stomaco di Fabio che strabuzzo gli occhi per il peso. Sara si calò lentamente i jeans cercando di mantenere l'equilibrio poi si tolse il top rimanendo in perizoma e reggiseno. Fabio aveva sopra di se una visione celestiale, Sara era davvero una bella ragazza. Sara mise prima un piede sul suo viso poi sali completamente sulla sua testa. Fabio stava cercando le forze per resistere al peso che lo schiacciava. - "come va la sotto? ma lo sai che è la prima volta che calpesto la faccia di un uomo? è davvero rilassante lo sai? ahahahah" scese dalla testa e si sedette sul divano - "alzati in ginocchio cane!" faticosamente Fabio si mise in ginocchio, la testa rimbombava... -" sentimi bene, per me siamo pari. io mi son divertita e tu hai pagato per ciò che hai fatto. te ne puoi andare ma ti voglio fare una proposta: a me è piaciuto molto sottometterti e dalla tua erezione vedo che è piaciuto anche a te. se vuoi continuare ad essere sottomessone hai la possibilità e questa volta lo potrai fare per tua volontà. se vuoi ancora avermi come tua padrona ti aspetto qui a casa mia dopo domani alla stessa ora. hai un giorno di tempo per pensarci. se non ti vedrò dopodomani non ti vorrò mai più vedere chiaro?" - "va bene miss Sara" -" bravo, adesso bacia un'ultima volta i miei piedi vestiti e vattene che devo fare una doccia."

fine prima parte. Lo schiavo segreto di Sara continua....
 
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view post Posted on 6/8/2014, 21:07     +2   +1   -1
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Il giorno dopo per Fabio fu terribilmente lungo... le parole di Sara risuonavano nel suo cervello continuamente. pensava che solo un pazzo avrebbe accettato, ma in fondo sentiva che la situazione lo aveva eccitato moltissimo. Sara era una padrona ideale per intraprendere quest'avventura.. giovane, avrà si e no 26 anni un viso molto bello, un fisico perfetto, una voce dolcissima e uno stile invidiabile. in pratica si rese conto che lui la considerava un angelo!! il sogno proibito di ogni aspirante schiavo, chi non desidera una padrona così! certo se i suoi due figli sapessero non ne andrebbero sicuramente fieri e la ex moglie di sicuro impedirebbe di vederli. pensava e ripensava ad ogni possibile soluzione a tutti i pro e i contro ma si convinse ogni minuto di più che essere lo schiavo di quell'angelo era quello che desiderava di più al mondo. i suoi figli li vedeva solo due volte l'anno per le feste scolastiche, difficilmente sarebbero venuti a sapere,. e la distanza fra loro era notevole, lui qui a Trieste e loro a Firenze. Basta la decisione era presa, si sarebbe presentato all'appuntamento.

L'ora dell'appuntamento era arrivata Fabio era fuori dal cancello della sua villetta suono con il cuore in gola, Sara si affacciò alla porta e vedendolo apri il cancelletto aspettandolo sulla porta d'ingresso.. – “buon giorno sig. Floris vedo che ha preso la sua decisione, giusto?” – “si miss Sara, ho preso la decisione giusta” – “venga dentro, si accomodi che abbiamo delle cose di cui discutere.” seduti in salotto Sara si fece raccontare un po' della situazione famigliare e di come viveva Fabio. Viveva in un bilocale di sua proprietà, seppe della separazione dalla moglie e della visita dei figli durante le feste. Fabio non aveva amici intimi con cui uscire, solamente qualche uscita con colleghi di lavoro ogni tanto. – “bene sig. Floris, mi son preparata due righe di promemoria su ciò che mi aspetto da lei, dopo di che se accetterà il lavoro di mio schiavo sarà suo ok?” – “si miss Sara” –“ in principio starai a casa tua venendo qui subito dopo il lavoro avrai un mazzo delle chiavi di casa, quindi anche quando non sarò in casa potrai entrare. Sul tavolo troverai scritto ciò che dovrai fare. Al piano di sotto c'è il box macchina, a fianco una vecchia tavernetta ormai adibita a ripostiglio, c'è un piccolo bagno un angolo cottura nella stanza principale con un divano letto. dovrai rimetterla a nuovo, dopo di che ti trasferirai li. quando avrai visita dei tuoi figli tornerai a casa tua e sarai esonerato dai tuoi doveri. Nessuno dovrà sapere ciò che succede, tantomeno i tuoi figli che non hanno nessuna colpa. Non voglio turbare la loro crescita in nessun modo. Davanti ad altre persone mi chiamerai miss Sara ed io sig. Floris e ci comporteremo come persone normali, in privato mi chiamerai padrona o come vorrò essere chiamata in seguito. Da quando ti trasferirai qui per tutti sarai il custode della casa. per ora è tutto quello che ho da dirti in seguito vedremo ok? se per qualsiasi motivo la tua presenza mi diverrà sgradita sarai allontanato e da quel giorno non avremo più nulla in comune. se ti sta bene inginocchiati bacia le mie scarpe e resta li in attesa altrimenti quella è la porta, arrivederci e grazie.” Fabio rimase due secondi immobile poi si inginocchiò a terra e baciò le scarpe della sua nuova padrona.

-“ seguimi! questa è la mia camera da letto, come vedi è in disordine con il letto ancora da rifare. rimetti tutto in ordine, qui fuori c'è uno sgabuzzino con tutto l'occorrente per pulire e lavare il pavimento. abiti solo quindi non c'è bisogno che ti Spieghi nulla. Io vado di la a correre un'oretta. quando avrò finito tu dovrai aver già terminato e ti ritroverò qui sdraiato a pancia in su sul divano.” – “si padrona” – “bene vedo che ci capiamo...” Fabio rifece il letto sbattendo fuori dal balcone le lenzuola ed i cuscini. poi cerco di riordinare nel migliore dei modi, mentre raccoglieva i calzini di Sara non potette fare a meno di portarli al naso ed annusare profondamente. Era felice, voleva fortemente soddisfare la sua padrona. La stanza era pulita perfettamente e mancavano ancora dieci

minuti alla fine della corsa pomeridiana della padrona, diede un'ultima occhiata poi riordinò il secchio e lo straccio e torno in camera a sdraiarsi sul tappeto. sentiva la corsa frenetica di Sara sul tapis roulant poi i tre bip che ne annunciavano la fine. Sara non tardò ad arrivare, tutta accaldata si presentò in camera tenendosi alla maniglia della porta. Per Fabio era uno spettacolo.... Sara entrò ad ispezionare la stanza, sembrava soddisfatta. sali con le scarpe sul torace di isauro si volto e si sedette sul letto poi si tolse pian piano le scarpe e si sdraiò senza dir niente. Fabio non sapeva che pensare era li sdraiato come uno zerbino senza potersi muovere o parlare. dopo 4 minuti... – “Schiavo?” – “si padrona? “- “inginocchiati e poggia il viso sulla pianta dei miei piedi, voglio che respiri profondamente....” Fabio esegui l'ordine, il piede era ovviamente umido di sudore e aveva un forte odore pungente ma a lui sembrò di stare in paradiso... –“ adesso togli i calzini e lavami bene i piedi con la tua lingua.” Fabio eseguì, la pelle morbida di Sara era uno spettacolo, leccava dolcemente passando ogni millimetro di pelle, raccolse ogni stilla di sudore ogni briciolo di sporcizia e la ingoiò come il più prelibato dei pasti. si sentiva innamorato di quella dea.... mentre continuava a leccare, si accorse che Sara si era addormentata. continuò a leccare e succhiare le dita dei piedi di ana ma in modo più delicato cosi da non dare fastidio.

Un'oretta più tardi Sara si sveglio e trovò ancora Fabio inginocchiato ai suoi piedi con la faccia a pochi millimetri dai suoi piedi. sorrise e allargando un po' le dita prese il naso dello schiavo – “bravo! mi sono proprio rilassata sai... vieni ti faccio vedere dove abiterai.” Andarono nella vecchia tavernetta usando una scala a chiocciola, quindi senza dover uscire di casa. – “questa è la tua prossima casa, come vedi c'è da dare una bella sistemata io non la uso da anni ormai era solo un ripostiglio. ti lascio campo libero, puoi rimetterla a posto come vuoi puoi imbiancare, togliere la lampadina volante e mettere un lampadario, se qualcosa della cucinetta non funziona più puoi aggiustarla o cambiarla come preferisci, puoi anche cambiare i rubinetti del bagno e della doccia non so se siano pieni di calcare o rugginosi. insomma puoi sistemarla ed arredartela come più ti piace ma tutto sarà fatto a tue spese chiaro? e se te ne andrai tutto ciò che sarà qui rimarrà qui. questo sarà il tuo modo di ripagarmi dell'alloggio e del fatto che ti permetto di essere mio schiavo non ti chiederò soldi ne regali. adesso vieni che proviamo se il divano è ancora buono per dormirci.. siediti!” – “si padrona” –“ è comodo?” – “sembra di si padrona” – “mmm vorrei provare anch'io ma sarà tutto impolverato non vorrei sporcarmi, sdraiati a pancia in su, mi siederò su di te. - si padrona, certo padrona” – “bene così, mi siederò sulla pancia .. ahhhh però non pensavo fosse ancora cosi comodo dopo tutti questi anni, è però un po' troppo molle non trovi? forse è sfondato... “ disse molleggiandosi sulla pancia di Fabio – “vediamo se anche qui è sfondato.. “ così dicendo si spostò sul petto dello schiavo – “beh devo dire che qui tiene bene, il cuscino sembra molto più gonfio anche saltellando non si sprofonda ahahahah mi piacerebbe provare anche il terzo cuscino ma li hai la testa, dovresti alzarti e girarti dall'altra parte, non posso mica sedermi sulla tua faccia no? “- “la prego padrona, ne sarei onorato” “ahahahah va bene ma non ho fatto ancora la doccia dopo la corsa i pantaloncini puzzeranno di sudore?” “padrona il suo sudore è per me il miglior profumo, è un piacere poterlo respirare, se potessi lo toglierei dalla sua pelle con la lingua.” – “ahahah grazie tante schiavetto mi sento sollevata ora, mi stavo facendo degli scrupoli inutili. allora.... se avessi saputo che per te era un piacere te lo avrei fatto sentire prima... “ cosi dicendo si sposto e si sedette sul viso dello schiavo facendo attenzione che il naso fosse proprio tra le due natiche. si molleggiò un poco poi sollevo i piedi da terra, voleva mettere Fabio alla prova... – “certo che un po' è scomodo vero... sento una molla rotta sotto al sedere ahahahah dai torniamo su in casa.”

risalirono la scala a chiocciola e andarono in sala, Sara si sedette al tavolo mentre Fabio aspettò in piedi gli ordini – “vieni schiavo inginocchiati qui davanti a me guardami in faccia, cosa intendevi dire prima con <se potessi lo toglierei dalla sua pelle con la lingua>? “- “quello che ho detto padrona se lei volesse leccherei il suo sudore ovunque esso sia non solo dai suoi piedi divini.” –“ ovunque?” – “si padrona” – “sai, prima quando mi sono seduta sulla tua faccia mi sono sentita bene, sedermi sul tuo bel faccino mi ha fatto sentire veramente padrona del tuo destino. sentirti boccheggiare sotto il mio culo mmmmmm me lo sarei anche fatto leccare in quel momento. non me lo ha mai leccato nessuno.. “- “le sarei debitore a vita se volesse concedere a me quest'onore!” –“ credo proprio che sarai tu il primo, voglio battezzare per bene questo nostro primo giorno. voglio davvero sentirmi come una regina d'altri tempi. mettiti in camera sul tappeto di fronte allo specchio questa scena voglio gustarla in tutto e per tutto.” – “si padrona corro...” quando Sara arrivò in camera aveva una benda in mano la lego attorno agli occhi di Fabio – “non voglio che altri sensi ti disturbino, olfatto e gusto saranno dominanti. la vista per ora non ti serve.” dopo averlo bendato Sara si sfilo i pantaloncini e poi le mutandine, le passo sopra il viso di Fabio premendole contro il naso - ispira bene schiavo - mmmmmmhhhhhhh aaahhhh mmmmhhh aahhhh - com'è?” –“ meraviglioso padrona” – “apri la bocca!” le mutandine finirono completamente in bocca ad Fabio. – “bene per ora userai solo l'olfatto.” Sara mise un i piedi ai lati della testa e guardo Fabio, dall'alto poi pian piano scese. si guardò allo specchio e sorrise a se stessa. le natiche sfiorarono il volto dello schiavo, Sara se le allargo leggermente e fece combaciare il naso al roseo buchetto.... – “aaaaahhhhhhh annusa bene schiavo, fammi sentire che annusi “- sssnnniiifffffhhhh – “bene... cosi... senti che buono oohhhhh è bellissimo!!! spero ci sia ancora odore di sudato so che è il tuo profumo preferito ahahah non ti preoccupare, penso che lo sentirai spesso ahahahah” si sollevo un poco per far prendere aria ad Fabio –“ togli le mutandine dalla bocca, è arrivato il momento del gusto comincia lentamente voglio che questo momento sia eterno..” si risistemo sulla faccia di Fabio. Il buchino era a pochi centimetri dalla sua bocca –“ vai schiavo comincia a leccare, rimuovi il sudore che è rimasto, - leccami il buco del culo dai!!! “ Fabio cominciò con leggere lappate.... Sara quasi svenne!! – “è meraviglioso!! mamma mia che bello!!! Continua, continua adesso cerca di penetrare dentro!!” Fabio forzo il buchino di Sara e piano, piano, riuscì ad entrare. Sara si gustava la scena anche dallo specchio. Vedere la faccia di un uomo sprofondata per suo stesso volere sotto le sue natiche nude, sentirsi leccare il culo e sapere che questo era solo l'inizio.... stava per avere un orgasmo!! si sollevo un poco... – “come ti senti schiavo?” – “in paradiso padrona grazie” ahahahah mi ringrazia pure lo stupido (penso Sara) Sara vide che dentro i pantaloni di Fabio c'era un'erezione. leccare il culo ad una donna lo eccitava!! questo eccitò Sara ancor di più – “tieni ferme le labbra, come se dovessi darmi un bacio. sarà il mio buchetto a dartelo!” Sara si sistemo ad un centimetro dalle sue labbra e poi sforzo.... spinse come se dovesse andare in bagno, ed il buchino di Sara si mosse in avanti andando a dare un ipotetico bacio sulle labbra di isauro. fece questo per una decina di volte fin quando un piccolo soffio d'aria fuoriuscì dal buchetto di Sara PPPFFFFFFF...... –“ oohh mio dio!!! Ah ah , scusa” mentre chiedeva scusa si guardava nello specchio e si sorrise e non accenno ad allontanarsi dal viso di Fabio –“ va tutto bene la sotto” –“ tutto bene padrona, grazie per l'interessamento, qui è tutto perfetto!!” Sara era in estasi, aveva fatto un peto in bocca ad uomo!! incredibile penso? è la sua erezione non accennava a diminuire stava per venire, si tiro indietro, si posiziono con la fighetta sulla bocca di Fabio ed urlo!! – “AAPRIIIIIIIIIIIIII !!!” Fabio spalanco la bocca ed accolse un violento orgasmo della sua padrona. Sara era sfinita ma estasiata. rimase qualche minuto seduta con la sua micina sulla bocca dello schiavo che intanto la ripulì di tutti i suoi umori. poi Sara si alzo, mise un piede sul viso di Fabio e si guardo allo specchio soddisfatta, poi guardo lo schiavo. Fabio aveva preso a leccare il piede di Sara che pero lo tolse dopo 5 o 6 leccate. – “vai a casa. prendi il mazzo che ho preparato per te, l'ho lasciato sul tavolo in sala. domani mattina alle otto cominci a sistemare la tavernetta!! vai.” – “grazie padrona” Fabio se ne andò. Sara si sedette sul letto stando sempre davanti lo specchio alzo i piedi e si accorse che la pianta di un piede era nera e l'altra confusamente grigia. era andata in taverna a piedi nudi e lì era molto sporco ma Fabio aveva leccato senza dire beh!! rise di gusto e riguardandosi si disse che era iniziata una nuova vita!
Fine seconda parte.
Lo schiavo di Sara continua
 
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view post Posted on 7/8/2014, 00:47     +1   +1   -1
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lo schiavo l'indomani arrivo puntuale, Sara era a lavoro in aeroporto. Fabio cominciò a sistemare la taverna, mentre spostava i mobili annotava le cose da fare e da cambiare. Fortunatamente sapeva arrangiarsi in molte cose e a casa sua nel sottotetto ed in cantina aveva molti oggetti che gli avrebbero fatto comodo. Andò a casa dove prese dalla cantina un lampadario, un televisore un tappeto che aveva lasciato sua moglie ma che a lui non piaceva e la cassetta degli attrezzi per eventuali riparazioni. Passò dal supermercato a comprare della vernice per i muri e dei pennelli, poi tornò alla villa. Entrando nella villetta le venne in mente di andare a vedere su in casa, magari Sara non aveva riordinato il letto e lui lo avrebbe fatto per lei molto volentieri. Entrò dalla scala a chiocciola che c'era in taverna. Entrato in casa andò subito in camera di Sara il letto era sfatto, il pigiama appoggiato sul cuscino e sul comodino una bottiglia d'acqua con un bicchiere. Fabio sistemo tutto, piegando e appoggiando sotto il cuscino il pigiama, poi portò il bicchiere con la bottiglia in cucina e li trovò sul tavolo un biglietto di Sara:” torno a casa per le due, vorrei trovare qualcosa da mangiare, qualcosa di semplice, una pasta al pomodoro, un'insalata con pomodori ed in frigorifero c'è una fettina di carne che cuocerai quando avrò finito il primo piatto. tu mangerai con me quindi la pasta versala per due appena mi vedi arrivare.” erano appena le dieci del mattino aveva tutto il tempo...

Preparo il sugo di pomodoro e l'insalata poi andò in taverna per continuare i suoi lavori. sostituì il lampadario, appoggiò il televisore sul ripiano della cucinina e poi dopo aver lavato il pavimento adagio il tappeto. Erano già le 13:45 fra poco sarebbe tornata Sara. dalla finestra della cucina si poteva vedere la strada, ecco Sara, la sua mazda 3 blu elettrico stava entrando dal cancello ed avviarsi verso il box. Fabio gettò la pasta nell'acqua che già bolliva poi andò alla porta ad aspettare Sara. la chiave girò nella toppa, Fabio si mise in ginocchio al lato con le ciabattine di Sara vicino le sue ginocchia. quando apri la porta ebbe un piccolo sobbalzo di sorpresa. - “oh mamma mia Fabio, mi hai fatto spaventare ahahah non mi aspettavo di trovarti dietro la porta” – “buongiorno padrona” –“ buon giorno schiavetto, tutto bene?” –“ si padrona, desidera togliere le scarpe” – “si con piacere, ho i piedi un po' indolenziti, oggi ho camminato molto e con il caldo che c'è mi si devono essere gonfiati un po' i piedi.” Fabio porse il palmo della mano affinché Sara ci poggiasse su il piede, prese delicatamente il decolté nero e lo tolse dal piede di, lo poggiò delicatamente a terra e poi infilo le ciabattine. lo stesso con l'altro piede. – “è pronto da mangiare?” – “quasi padrona, la pasta sta cuocendo” – “bene vai a finire, io devo andare un attimo in bagno.” quando tornò in cucina la pasta era nel piatto. Fabio tirò indietro la sedia di Sara e la fece accomodare – “anche per te schiavetto, ho detto che mangeremo insieme per oggi voglio parlare, siediti qui vicino da bravo.” – “come desidera padrona”. – “mmmm è molto buona schiavetto complimenti cucini bene, questo depone a tuo favore” – “grazie padrona” – “sai questa mattina non ho fatto altro che pensare e ripensare a ieri, quella tua lingua così servizievole è stata un toccasana.” Il primo finì e Fabio tolse i piatti, servì l'insalata e mise a scaldare la piastra per cuocere la carne. – “ma tu hai preso qualcosa da mangiare per te? in frigo c'era solo una fettina di carne, tu cosa mangi per secondo” – “oh io sono a posto cosi padrona, domani farò un po' di spesa” – “bene, non ti voglio vedere deperito ahahah devi essere in forma per essere utile.... a proposito di utilità, visto che non mangi più ti dispiacerebbe mentre io finisco di mangiare, massaggiarmi un po' i piedi? mi vorrei rilassare un attimo.” – “certo padrona con piacere”. Fabio si mise sotto il tavolo inginocchiato – “puzzeranno un po' ma a te piace l'odore non è vero schiavetto” – “certamente padrona, l'odore dei suoi piedi è così inebriante.” Sara mise un piede sul viso di Fabio – “inebriati allora.... respira profondamente che ti fa bene ahahah mettiti sdraiato con la faccia sotto i miei piedi me li massaggerò da sola sul tuo viso così tu potrai respirare bene.” Appoggiò i piedi sul viso di Fabio con molta naturalezza, era ormai una cosa normale averlo sotto i piedi mentre mangiava pensava che le calze indossate dovessero puzzare parecchio, erano state chiuse nelle scarpe tutta la mattina e oggi faceva molto caldo. questo fece eccitare Sara, con le dita forzo le labbra di Fabio che senza farsi pregare spalancò la bocca. Sara vi infilo il piede all'interno, aveva un 38 ma le dita

entrarono perfettamente tutte in bocca a Fabio che avidamente continuava a succhiare il collant dell'amata padrona. finito di mangiare Sara si alzò dalla sedia si tolse i collant e si rimise le ciabattine, infilò le calze nella bocca di Fabio e le disse di andare a riporle nella lavatrice, poi di raggiungerla in camera da letto....
Fabio raggiunse Sara in camera da letto vide i vestiti gettati sulla sedia e senza aspettare ordini si mise a piegarli per bene per non farli stropicciare. poi raccolse le mutandine da terra e le appese allo schienale della sedia – “no quelle vanno lavate, a mano mi raccomando” disse Sara da sotto le lenzuola. –“ Io faccio un riposino tu mentre riposo vai a fare la spesa ti ho scritto tutto quello che mi serve in un foglio che ho lasciato nel tavolino all'ingresso. Ho lasciato anche i soldi, anche tu fatti un po' di spesa non voglio che ti tratti male ok devi essere sempre presentabile nel caso arrivi qualcuno a casa. Se il frigorifero tuo non funziona bene puoi usare il mio per il momento poi provvederai a procurartene uno funzionante.” –“ Si padrona come desidera, il frigorifero in taverna funziona grazie per il suo interesse.” – “bene puoi andare però prima dammi il bacio del buon riposo” – “come padrona?” – “ah si certo....” dicendo questo si girò sul fianco e sollevo il lenzuolo per scoprire il suo sedere – “voglio un bacetto sul mio sederino” Fabio si getto in ginocchio e diede un bacio sulla natica di Sara – “tutte e due le natiche schiavetto eheheh anzi danne una anche al centro, mi piace molto quando me lo sento baciare” Fabio diede un bacio per natica poi allargando delicatamente posò le labbra al centro proprio sul roseo buchino – “mmmmm che bello che è ahahahah danne un altro per favore ma stavolta usa anche la lingua come faresti baciando l'amore della tua vita voglio sentire passione e trasporto nel bacio” Fabio piego la testa e mise il viso dentro le natiche della padrona poi bacio appassionatamente il buchetto di Sara, la lingua solleticava il buchetto, mentre le labbra avvolgevano dolcemente tutta la rosellina.... ci stava mettendo passione e per questo non doveva neanche sforzarsi, sentiva di amare Sara anche se erano pochi giorni che la conosceva. Più che amore era autentica venerazione... Sara sentiva la lingua del suo schiavetto lavorare delicatamente il suo buchino. godeva di quella carezza ma al tempo stesso stimolava qualcos'altro.... voleva rendere partecipe Fabio degli stimoli che le procurava – “schiavetto?” – “si padrona?” – “mi viene da petare, ti dispiacerebbe se lo facessi mentre mi stai baciando con la lingua?” – “no mia padrona, può fare ciò che vuole di me non deve preoccuparsi della mia persona” –“ bene schiavetto continua all’ora…” si rituffò tra le natiche di Sara sapendo che la sua lingua procurava questo stimolo a Sara, si mise d'impegno, voleva procurare il massimo piacere alla sua padrona la sua umiliazione poteva far felice la sua dea e per lui non vi poteva essere soddisfazione più grande...
sentiva il buchino di Sara spingere contro la sua lingua e in un momento un leggero soffio di vento si infrangeva sulla sua lingua. Sara scoppio in una risata – “aaaahhhhh che bello… sei davvero perfetto come leccaculo schiavetto mio è una cosa che adoro di te, spero che le mie puzzette di gratifichino?” – “padrona sono onorato dalle sue parole sono il suo umile leccaculo, usufruisca della mia persona quanto più le aggrada...”
-“ ahahah non dire così schiavetto potresti finire in situazioni molto spiacevoli...” – “padrona farei di tutto per sentirla ridere di nuovo e per saperla felice” – “ahahah che sicurezza che hai... voglio metterti alla prova, mettiti a quattro zampe e portami in bagno” Sara salì sulla schiena dello schiavo che lentamente si diresse in bagno, nella mente di Fabio scorrevano strane immagini sarebbe riuscito a tener fede alle sue parole?? arrivati in bagno Sara si sedette sul wc, Fabio era inginocchiato ai suoi piedi.
-“ sai che stai facendo?” – “si padrona ma non mi tirerò indietro” – “ahahah vedremo, stenditi a terra, non voglio che mi guardi in questo momento, non riesco a fare niente così.” Sara poggio i suoi piedi sul capo di Fabio e cominciò ad urinare.. dopo pochi secondi qualcosa di più solido cadde nel wc. – “oohhh mamma mia, hai sentito ahahah” Sara strappò un pezzo di carta e si pulì, ne strappò un altro e si pulì nuovamente, adesso la carta risultava pulita tolse i piedi dalla testa e si alzò in piedi – “alzati e guarda nel wc!” Fabio guardò nella tazza e vide nell'acqua giallognola un grosso pezzo di feci sotto la carta. – “tira l'acqua e usa lo spazzolone poi vieni in camera.” arrivato in camera trovo Sara di nuovo sotto le lenzuola, si avvicino in ginocchio al lato del letto –

“T'ho fatto prendere un bello spavento vero? cos'hai pensato che ti avrei usato come carta igienica? oppure peggio che te l'avrei fatta addosso ahahah” – “padrona io non devo pensare ma solo obbedire quello che avrebbe deciso per me sarebbe andato bene” Sara si zittì un momento poi scoprì nuovamente il suo sedere – “avanti allora vediamo, sai quello che ho appena fatto, non ho fatto il bidet ma ci puoi pensare tu non è vero?” – “certamente padrona” Fabio allargo delicatamente le natiche della padrona e mise il suo viso all'interno.. – “annusa bene prima di leccare! senti puzza? “- “no padrona nessuna puzza, non potrebbe essere” – “ahahah avanti fai il mio bidet, leccami bene fuori e dentro.” Fabio cominciò a leccare, timidamente prima, poi con sempre più vigore esplorò anche l'interno.
Non vi era nessuna traccia di feci ma sapere ciò che aveva fatto poco prima la padrona metteva in allerta Fabio, non voleva farsi trovare impreparato. Sara stava impazzendo, le stava leccando il sedere dopo che aveva defecato, era incredibile!!! le stava davvero facendo il bidet...
- “aaahhhhh è fantastico!!! lecca lecca più in fondo.... spero che ti piaccia pulirmi il culo sporco, la prossima volta non mi pulisco per niente userò la tua lingua come carta igienica!!! ooohhhhhh
- che bello sto venendo senza toccarmi.... sul letto e apri la bocca, voglio venirci dentro!!!!!” Fabio si sdraiò sul letto a pancia in su e Sara posizionatasi sulla sua bocca venne in un prolungato orgasmo... si rilassò due minuti seduta sulla faccia dello schiavo poi si fece ripulire e scese - “mi è piaciuto moltissimo schiavetto!! mi hai regalato un momento d'onnipotenza... sei stato bravissimo! tu stai bene? ti senti bene?” – “perfettamente padrona, scoppio d'orgoglio per averla soddisfatta”. – “sei stato perfetto! ora dormirò come un sasso vai a ripulirti e a fare ciò che devi fare ci si vede più tardi.”
I giorni passavano e tutto si svolgeva nella normalità. Divennero quasi come una coppia di amici anche se in privato Sara era sempre la sua padrona. Una sera Sara disse ad Fabio che voleva invitare delle sue amiche e che lui sarebbe dovuto stare in taverna fino a quando lei non avesse acceso la luce sulle scale a chiocciola. Al che lui sarebbe dovuto uscire e bussare alla porta d'ingresso chiedendo dello zucchero per bersi un the... – “vedi Fabio vorrei far vedere alle mie amiche che non sono una santarellina e diventare cosi la leader del gruppo – “si padrona mi dovrò inginocchiare davanti alle sue amiche?” – “no stupido! tu dovrai essere assolutamente normale,
- dovrai apprezzare tutto ciò che ti darò ok?” – “si padrona” – “però devo prima provarti, come faccio a sapere se non mi farai fare brutta figura...” sul volto di Sara si dipinse un magnifico sorriso – “dai scalda un po' d'acqua per il the.” quando l'acqua fu pronta Fabio mise due bustine di thè nella teiera – “bene adesso portami quel contenitore a forma di cilindro che c'è nell'armadio...... ok vai un attimo in sala finche non ti chiamo” Sara urinò nel contenitore, poi prese le tazze da the ….aveva comprato un servizio da sei con tutte tazze dal colore diverso, quella gialla sarebbe stata la tazza di Fabio....
versò un terzo di tazzina della sua pipi e i restanti due terzi li fini con il thè. poi prese una bella fetta di limone e la spremette nel the, infine in un'altra tazza verso il the per lei.
Il resto della pipi la mise con il contenitore sotto il lavandino l'avrebbe tirata fuori dopo....
- “adesso puoi entrare Fabio” entrò in cucina e trovò le tazze pronte con il the – “vieni, siediti e beviamo il the” Fabio sapeva che c'era qualcosa sotto....
Sara sorseggio il suo the... Fabio prese la sua tazza e ne sorseggiò un po' –“ ha messo molto limone padrona...” – “si è vero non ti piace con il limone?” – “si mi piace il limone ma preferisco un po' meno” –“ beh questa tazzina va così poi te ne darò un'altra con meno limone” – “come desidera padrona”
Fabio sorseggiò ancora e ancora fino a finire la sua tazzina, sapeva che doveva esserci qualcosa di strano ma non capiva ancora cosa....
- “allora dicevi che lo volevi con meno limone vero?” – “si padrona una leggera spruzzata, tanto limone per me è troppo aspro mi pizzica in gola” – “ah è quello che ti pizzicava e ti dava fastidio” – “si padrona non sono un grande amante del succo di limone”
- “adesso te ne preparo un'altra” Sara aprì lo sportello e prese il contenitore cilindrico con la sua pipi, arrivo al tavolo e ne versò la stessa quantità di prima nella tazza. il colore era quasi bianco,

Sara aveva bevuto molto e la pipi non aveva il classico color giallo, non puzzava neanche – “questa è la mia pipi cagnolino mio, adesso finiamo con del buon the poi potrai metterti il limone che desideri...” Fabio guardo la tazzina del the poi disse –“ padrona non mi ero accorto di nulla il limone ha completamente coperto il gusto e l'odore credo...” – “bene adesso sappiamo che potrai farlo anche domani giusto?” – “si padrona lo farò per il vostro piacere” – “ahahah che sciocchino... avanti mettiti il limone e bevi che devi abituare il palato eheheh” – “padrona preferirei berlo senza limone, se devo abituare il palato è meglio non coprire troppo il sapore, il the ha già diluito il gusto” – “che carino che sei, se vuoi poi c'è ne rimasta ancora un pochino, potresti finirla senza niente se ti va?” – “posso provare padrona.. “- “adesso comincia con il tuo the..”
Fabio sorseggiò, mandò giù senza fare smorfie – “padrona non sento nessun sapore strano il the è abbastanza forte da coprirne il sapore poi lo zucchero ha tolto il salato dell'urina...” – “sei fortunato schiavetto mio, ti abituerai per gradi giusto?” – “si padrona” Fabio bevve il resto del the in altri due sorsi – “allora vuoi finirla così pura?” il sorriso di Sara era meraviglioso, Fabio si sentiva pieno ma non poteva deludere la sua dea – “si padrona la finisco tutta” – “ohoh.. bene te la verso io..” Sara con entusiasmo verso nella sua tazza la rimanenza della sua pipi era più o meno la quantità di una tazzina da caffè, Fabio prese la tazza guardò il contenuto poi alzo gli occhi sul viso di Sara e sorseggio una prima volta, stavolta mostrò un po' di disgusto in volto ma continuò con un'altra sorsata fino a finirla. – “com'era schiavetto?” – “solo un po' salata padrona ma non molto, probabilmente ha bevuto molto ed è andata spesso in bagno oggi” – “ahahahah si è vero ho bevuto tantissimo sapevo che facendone tanta prima sarebbe risultata bianca. non potevo mica darti da bere la prima pipì del mattino... almeno non per ora ahahahah bravo cagnolino hai superato brillantemente la prova, domani vedrai che ci divertiremo ahahahah ma adesso mi sono eccitata e ho voglia di venire nella tua bocca vai a lavarti e raggiungimi a letto.”
Fabio si distese sul letto a faccia in su sapeva già come voleva godere la sua padrona. Sara si mise a cavalcioni sulla faccia di Fabio e strusciò avanti e indietro – “avanti tira fuori la lingua e leccami la mia micina ancora umida di urina, puliscimi bene dai... mi piace sapere di poterti usare anche come carta igienica ahahah vedrai che presto ti verrà naturale e mi pregherai di volerlo fare in modo più completo ahahahah dai lecca più a fondo che sto per venire... nononono aspetta, leccami anche dietro.... adoro quando mi lecchi il buco del culo!! vai a fondo vai.... ooohhhh che bello!!! te la farei in bocca con molto piacere cesso che non sei altro.... aspetta che mi viene uuuu...... PPPPFFFFHHHH.... haaaa che bella scorengia!! respira caro respira ooohohhhhh con te ho vinto al superenalotto!!! mi piace da impazzire umiliarti a questo modo... PPPPRRRRHHHH o mamma!!! questa ere tremenda ahahahahah si si sii vengo, apri la bocca apriii!!!” Sara si tiro indietro ed esplose tutto il suo piacere nella bocca e sul viso di Fabio

Fine terza parte
Lo schiavo di Sara continua
 
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belzebu975
view post Posted on 7/8/2014, 00:50     +1   -1




anche questo racconto è molto ben fatto
 
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view post Posted on 7/8/2014, 10:59     +1   -1

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già amo Sara! :)
 
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view post Posted on 7/8/2014, 16:29     +1   -1
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SAra la Padrona, bello!!
 
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view post Posted on 11/8/2014, 18:15     +1   +1   -1
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Il mattino dopo, Sara andò a lavoro molto su di giri, incontrò tre sue amiche anche loro in servizio in aeroporto come commesse nei vari negozi. Presero accordi per andare a correre un’oretta al parco lo stesso pomeriggio, per poi ritrovarsi a bere e mangiucchiare tutte a casa di Sara.
Alle 15:00, le quattro amiche si ritrovarono a correre al parco, erano tutte belle e giovani ragazze e ogni volta che andavano a correre al parco c’era sempre qualcuno che ci provava. La giornata era splendida, non pioveva e non faceva troppo freddo, anzi, correndo sarebbero state bene anche in magliettina. Quando alle 16:30 arrivarono tutte a casa di Sara, entrando dal cancelletto principale, videro Fabio che stava verniciando la porta della tavernetta dove lui abitava. “Fabio..” disse Sara, “ noi ci facciamo una tazza di the con delle fette di pane e nutella, quando è pronto la chiamo se ci vuole fare compagnia?” “con piacere signorina, grazie”. Entrando in casa le tre amiche si misero a sghignazzare!! “signorina ti chiama il paparino eh.. ma da quando sei così gentile con i vecchietti” disse Monica. “non lo sono infatti! Volevo invitarlo col proposito di fargli un bello scherzetto!! Vi dimostrerò che posso essere davvero tremenda quando voglio! E voglio anche il vostro aiuto.”
“dicci tutto Sara” “è da questa mattina che bevo, avrò scolato almeno 2 litri e mezzo d’acqua più quella bottiglietta da un litro mentre correvamo fanno 3 litri e mezzo” “per questo continui a pisciare ahahah” “proprio così Veronica, e adesso ne farò un altro po’ in questo contenitore, fra una decina di minuti però, adesso mi serve una bacinella piccolina e due litri d’acqua.” “ma cosa stai combinando?” disse Laura che tra loro era la più eccitata dalla situazione.
“non avete i piedi sudati?” “si certo!” risposero “ allora sarete contente di potervi rinfrescare con un pochino d’acqua giusto? Qui c’è un asciugamano, fate a turno e non versate acqua a terra!”
A turno tutte e tre si sciacquarono i piedi dal sudore, infine Sara versò l’acqua in una bottiglia, facendola passare da un imbuto ricoperto da una garza, così da filtrarla ed evitare che qualche pallino delle calze in spugna o altra sporcizia rimanesse nell’acqua. “ragazze vi faccio vedere cos’ho in mente venite qui. Questo è un pentolino vecchio che da oggi non userò più in cucina, qui dentro scalderò l’acqua per il te del paparino là sotto hihihi.. e l’acqua che userò sarà proprio quella con cui vi siete appena sciacquate i piedi, sentirete che buon the che le preparerò.” “noo! Ma che schifo Sara” disse veronica, mentre Monica e Laura sorrisero divertite. “ è non è tutto ragazze” prese il solito contenitore in plastica, vi si accuccio sopra e vi pisciò all’interno fra lo stupore delle altre. “ragazze voi preparate il the per noi e le fette con la nutella, io penserò a quello che andrà al nostro ospite d’onore ahah!” prese una ciotolina e vi mise dentro un grosso cucchiaio di nutella poi ci sputo due volte all’interno, andò dalle ragazze e le fece fare altrettanto. Le ragazze erano sempre più sconvolte nel vedere la loro amica sadica come non l’avevano mai vista, però cominciavano ad essere incuriosite e divertite da questa follia. Sara mescolo la nutella amalgamando i loro sputi finche il composto non divenne omogeneo poi prese il pane lo aprì e ci spalmo la crema appena fatta. “tutto qui!” la sfidò Laura “ah si! Adesso vi faccio vedere io, ma non dite che non vi avevo avvertito!” si abbasso i pantaloncini con le mutandine, si inumidì il dito medio e se lo infilò nel sedere rigirandolo più volte e sditalinandosi a tal punto da emettere un fragoroso peto umidiccio poi lo tolse, prese la parte di sopra del panino e si pulì il dito sulla mollica. Ci venne una strisciolina leggermente marrone ma non contenta tolse una parte di mollica se la passò nel sedere e chiuse il panino. “Siete soddisfatte adesso” ci furono almeno dieci secondi di silenzio, poi veronica disse: “ Sara forse stiamo esagerando, se questo si accorge di qualcosa o si sente male ci denuncia..” Non vi preoccupate ragazze non si accorgerà di nulla vi assicuro, la nutella copre qualsiasi sapore e il the anche.” “beh.. non mi preoccupo per il the, un po’ d’acqua sporca bollendo non fa male, ma quello che hai fatto col panino potrebbe farlo stare male no?”
disse ancora Veronica sempre piu allarmata.
“ abbiate fiducia ragazze, primo: ho fatto gli esami da poco, quindi non corre nessun pericolo dal punto di vista della salute. Cosa direte allora quando vedrete che nella tazza di the ci metterò per un terzo la mia pipi?” le tre ragazze ormai non riuscivano più a proferire parola. “queste tazzine da the le ho comprate ieri all’IKEA come vedete sono tutte di un colore diverso, questa nera sarà quella della vittima.” Mise una bustina di the nella tazza poi ci versò l’acqua bollita con la quale si erano lavate i piedi fino ad arrivare ai due terzi della tazzina, infine prese il contenitore con la propria urina e finì di colmarla. “questo piatto a dei disegni, sul bordo del piatto, dove c’è la mela

disegnata metto il suo panino capito?... ok! Chiamiamolo pure.” Quando Fabio suonò alla porta fu Laura ad aprire, “ venga pure, io sono laura” “piacere signorina io sono Fabio, mi dia pure del tu grazie” non era mai stato uno abituato alla compagnia femminile ma nonostante tutto cercò di non sembrare imbranato. Sara accolse Fabio come fosse un vero ospite, “sieda pure a capotavola Fabio, come procedono i lavori, tutto bene?” “ si signorina tutto bene, oggi non ho avuto neanche il tempo di pranzare, ho giusto addentato un toast” “ allora questa merenda le farà sicuramente piacere” “è come un miraggio nel deserto signorina, mi dia pure del tu la prego” “ va bene Fabio, comincia pure, ragazze se volete prendere un panino… non fatevi servire ok!” le tre amiche si tuffarono sul piatto, afferrando il panino stando attente a quale fosse posto sul disegno della mela. Sara invitò l’ospite a servirsi, ma da perfetto cavaliere Fabio lasciò la scelta a Sara, prendendo il panino rimasto. Le tre amiche erano silenziose e per coprire il loro imbarazzo e preoccupazione si dedicavano alla merenda. Fabio dette il primo morso al panino sotto gli occhi attenti delle ragazze, poi bevve un sorso di the. Non fece neanche una smorfia, “ anche voi siete delle atlete come la signorina Sara?” sollevate dai timori le tre amiche ripresero vigore, “ si ci piace stare in esercizio, sai il nostro lavoro è un po’ statico, se non arrivano clienti siamo quasi sempre sedute” rispose Monica “beh avete un fisico da modelle non avete nulla da temere” “ ahahahah ma senti che adulatore il mio inquilino” “ aahh non sto adulando signorina, sto solo constatando l’evidenza.” Veronica guardava Fabio sorseggiare il the senza accorgersi di nulla, ma come poteva essere… rivolse lo sguardo su Sara ammirata dalla sicurezza e dalla sua diabolica mente perversa. Sentiva Monica e Laura che ridevano e scherzavano con Fabio, erano evidentemente eccitate dal brutto scherzo che Sara aveva architettato, si sentivano anche loro artefici e volevano adesso dimostrare a Sara che anche loro potevano prendere in giro il poveretto ma si vedeva che Sara era di un’altra categoria. Veronica si alzo in piedi a portare la sua tazza al lavandino “che fai Veronica, non ne prendi più?” “no grazie Sara sono a posto cosi” “io ne prenderei ancora invece grazie” disse Monica “ si c’è ancora l’acqua calda te lo faccio subito, ne vuoi anche tu Fabio? “si volentieri Sara era molto buono grazie.” Tutte sorrisero trattenendo una risata che sarebbe risultata stonata …. “è solo un the Fabio, se ti invitassimo a cena allora chissà quali complimenti mi faresti, una sera che avrò bisogno di tirarmi su il morale t’inviterò.” “vogliamo venire anche noi quella sera ehh!.” Disse Monica sperando d’essere coinvolta nei prossimi giochi. Sara prese le due tazze e si alzo per dare loro il the “posso aiutarti Sara?” disse Veronica che era ancora in piedi di fianco al tavolino.. “si, metti le due bustine nelle tazze che io ci metto l’acqua” Monica e Laura parlavano con Fabio e si erano estraniati . Intanto Sara riempì la tazza di Monica con l’acqua pulita e la mise da parte, mentre nella tazza di Fabio questa volta ci mise un terzo soltanto dell’acqua della lavanda dei piedi, per gli altri due terzi utilizzo il contenitore con la sua urina. Veronica si porto la mano alla bocca per lo stupore, questa volta non poteva non accorgersi pensò. Veronica stava per dire qualcosa ma Sara si girò e poggiò il dito indice sulle labbra di Veronica facendole capire di non dir nulla, poi mise le tazze davanti ai due. Veronica sentì che il dito che Sara aveva poggiato sulle sue labbra era bagnato e aveva lasciato una o due goccioline. Di che cosa era bagnato quel dito? Si trovò a pensare, l’istinto le diceva di passarsi la mano e andarsi subito a lavare il viso, ma si ritrovo lì in piedi senza reazione. Quasi contro natura, in un movimento involontario la lingua passò sulle labbra raccogliendo quelle goccioline. Non sentiva nessun sapore in particolare ma la domanda che si poneva era ovvia: <di

che cosa si era bagnata il dito Sara?> si andò a sedere fingendo che tutto andasse bene ma in realtà era molto agitata. Sara si era accorta che Veronica era in pensiero e si va a sedere di fianco, le mette la mano sul dorso della sua che si trovava sotto il tavolo appoggiata alla gamba poi si gusta la scena di Fabio che si beveva il suo the speciale. Dopo che l’ospite aveva bevuto il primo sorso senza neanche batter ciglio, Veronica giro la mano prendendo quella di Sara, sentiva dentro una forte ammirazione per quella sua amica tanto spavalda, solleva la mano e la bacia, un bacio veloce quasi furtivo ma carico di dolcezza. Sara si accorse di questo particolare e tirandola dalla mano la fece avvicinare fino a sussurragli all’orecchio “hai visto come è contento Fabio di bersi il mio piscio? Guarda come si sta divertendo con Monica e Laura, si vede che gli fa proprio bene ah ah ah… non è che è come un elisir della felicità hi hi …” Veronica le sorrise arrossendo leggermente, sentiva una certa soggezione che mai prima d’ora aveva avvertito nei suoi confronti. “signorine vi ringrazio per la gentilezza concessa, ho gradito molto il the ed il panino ma adesso credo sia venuto il momento che io torni a finire il mio lavoro, grazie mille.” “la prossima settimana andiamo ancora a correre al parco se il tempo permette, se ti troviamo ancora in casa ci farebbe piacere ti unissi a noi per la merenda vero ragazze” Laura aveva preso un’iniziativa che Sara aveva lasciato passare, guardare le sue amiche che si divertono al contrario di Veronica le faceva piacere. Fabio era appena uscito e tornato in cortile a verniciare la porta, Laura e Monica si abbracciarono.
“Sara è stato un pomeriggio incredibile!!!” disse Monica, “inizialmente avevo timore, poi l’adrenalina m’ha tolto dall’incertezza e ci mancava poco che andassi oltre ah ah” ribatte Laura, “ragazze credo si potrà ripetere però ci devo prima ragionare” “noo dai ..” esclamarono entrambe “ti prego Sara, vorrei vederlo bere anche la mia di pipi.” Disse Laura a mani giunte, un sorriso entusiasta e lo sguardo speranzoso… “Si Sara sii buona per favore, vorrei provarci anch’io se permetti, berrò almeno tre litri d’acqua ti giuro ah ah” di nuovo Monica sorridente come non mai. “non è semplice ma ci penserò su va bene?” “ok Sara grazie ti siamo debitrici..” Monica guarda l’orologio e si accorge che è tardi, chiede a Laura se può riaccompagnarla alla macchina e così insieme se ne vanno. Veronica chiede di poter usare il bagno prima di andare anche lei.
Quando torna dal bagno trova Sara in cucina intenta a mettere le tazze nel lavandino, ovviamente non le avrebbe lavate lei ma avrebbe fatto pulire tutto a Fabio. “Sara aspetta ti d0 una mano anch’io a sistemare, certo noi andavamo via e ti lasciavamo qui un disastro.” “no non preoccuparti veronica sistemo con calma.” “no va bene ci metto un attimo a sistemare, sono bravissima nelle faccende domestiche.” Nel frattempo squilla il telefono di casa “scusa Veronica vado a rispondere” Aveva visto che in sala sopra il mobiletto c’era il telefono fisso quando era entrata in casa, mentre portava tutte le cose al lavandino Veronica sentiva Sara di là che parlava al telefono. Cominciò a sciacquare le tazzine ma quando arrivò a prendere quella nera che aveva usato Fabio si fermò un secondo ad osservarla…. La prese in mano e la guardò, ripensando a quel che avevano fatto, l’avvicinò al naso e l’annusò. Non sentiva nessun odore strano, sapeva veramente di the.. ripensava anche a quel dito bagnato di Sara contro le sue labbra. Guardò nella tazza e vide che sul fondo vi era rimasto un goccio di quella inquietante bevanda, la curiosità era davvero tanta, possibile che Fabio non si sia accorto di nulla? L’unico modo per scoprire il perché era di assaggiare quel goccino di the sul fondo della tazza. Sollevo la tazza e porto quel liquido alle labbra, se le inumidì poi con la lingua se le passò. Non riusciva a capire il gusto, allora alzò ancor di

più la tazza e tutto il liquido rimanente finì nella sua bocca, la tenne lì due secondo pensando se sputarla o ingoiarla e alla fine ingoiò! Incredibile.. non sentì nessun sapore disgustoso, solo un retrogusto dolciastro forse dovuto al troppo zucchero visto che lei beveva senza. Rimase immobile qualche decina di secondo a pensare.. aveva bevuto urina! Il pensiero la fece disgustare e per di più aveva bevuto dalla tazza di uno sconosciuto che beve urina! Questo pensiero era forse la cosa più disgustosa. Guardando nella tazza ancora nelle sue mani, ella vide sul fondo nero il viso di Sara che le sorrideva mentre due ore prima urinava nel contenitore cilindrico. Sorrise anche lei a quel pensiero e si sentiva bene al pensiero che aveva assaggiato anche lei il prodotto di quell’amica tanto inaspettatamente dominante. Ecco la parola che non riusciva ad afferrare prima. Dominante, era proprio la descrizione giusta per Sara e in quel momento si rese conto che oggi, aveva già subito la sua prima umiliazione nei suoi confronti.
Si riprese dal sogno ad occhi aperti, mette nel lavandino la tazza e girando leggermente il capo si accorge che Sara è dietro di lei, appoggiata con la spalla sulla porta della cucina che la osserva. Non s’era accorta che aveva finito di parlare. Finse indifferenza e si giro verso il lavandino, era bianca in volto, “ho quasi finito Sara” si avvicinò al lavandino e si appoggiò con il sedere al ripiano della cucina, “non mi sembra che tu abbia finito, mi avevi detto d’esser pratica di faccende domestiche?” Veronica ora avvampò diventando rossa come un pomodoro. “ho perso un po’ di tempo guardando fuori dalla finestra il tuo giardino, è molto bello.” “si è vero prima veniva un signore una volta la settimana a curarlo per sole 100 euro al mese, ora lo fa Fabio e lo fa senza compenso, dice che gli fa piacere essere utile. Ovviamente non me lo sono fatta ripetere due volte ah ah ah … mi piace sfruttarlo un po’ quel disgraziato, non vorrei sbagliarmi ma direi che mi farebbe volentieri la corte se non fossi 20 anni più giovane di lui.” “è comprensibile, sei una bella ragazza e lui è un uomo divorziato e rimasto solo, ma non mi sembra un tipo pericoloso.” Mentre parlavano Sara non faceva niente, anzi passava solamente le cose da lavare. Quando Veronica finì di lavare tazze piattini e bicchieri e stava passando la spugna nel lavandino, Sara si ricordò che c’era ancora un’altra cosa da lavare, aprì uno sportello e tirò fuori il contenitore cilindrico con ancora un po’ d’urina dentro. “ ahh.. Veronica, c’è anche questo da lavare ma forse è meglio se lo vai a lavare in bagno non credi?” quando Veronica riconobbe il contenitore avvampò nuovamente. Avrebbe voluto dire di no, come poteva pretendere che le lavasse il contenitore con la sua urina? Eppure questa naturale arroganza la travolgeva, non riusciva a sottrarsi. Prese il contenitore e si diresse in bagno, “usa la spugna che c’è sotto il bidet, e usa anche un po’ di candeggina che c’è nell’armadietto. Quando veronica tornò in cucina, trovo Sara comodamente seduta su di una sedia a sfogliare una rivista di moda. “l’ho lasciato a sgocciolare nella doccia” “si brava, ma dimmi una cosa: non avrai assaggiato anche quella vero?” Veronica rimase pietrificata, non riusciva più a dire una parola. “ cosa avresti fatto se fosse avanzato anche un po’ del suo pane, avresti assaggiato anche quello?” “io.. mm.. io..” “io cosa Veronica, vieni qui a sederti” Veronica a stento riuscì ad arrivare al tavolo, si sedette tenendo la testa bassa sulle proprie ginocchia senza sollevare mai lo sguardo. “ allora dimmi? Ti è piaciuto? Cosa volevi fare?” “guarda io.. mi sono … non volevo ma..” “ho capito Veronica, adesso sei un po’ confusa è giusto, t’ho sorpresa mentre bevevi un the con la mia urina, starai morendo di vergogna immagino?” “si Sara è vero” “facciamo una cosa, perché non stai qui con me a cena questa sera, prepari qualcosa da mangiare così ti distrai e poi ne parliamo un po’ mentre mangiamo d’accordo? Tanto vivi sola e non t’aspetta nessuno a casa.” “ma Sara io forse è meglio che vada.” “Veronica io voglio parlarti e voglio farlo oggi a meno che non preferisci che te ne parli davanti a Monica e Laura?” “no Sara va bene, rimarrò per cena.”

Fine quarta parte

Lo schiavo di Sara continua
 
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view post Posted on 11/8/2014, 19:01     +1   -1

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wow....è davvero una capobranco :)
molto bello anche questo capitolo :)
 
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view post Posted on 25/8/2014, 15:57     +1   -1
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ciao, purtroppo ho subito un'intervento chirurgico che mi ha costretto e mi condiziona tutt'ora l'utilizzo di una mano. mi spiace perchè volevo finire i due racconti per scriverne altri che ho in mente. ho notato che agosto è stato un mese in cui c'è poca attività sul sito, probabilmente le vacanze hanno inciso parecchio. cercherò pian piano di scrivere e concludere al più presto, ciao
 
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xxxlucaxx
view post Posted on 25/8/2014, 16:00     +1   -1




riprenditi presto ;) e deliziaci con i tuoi racconti a dir poco stupendi
 
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view post Posted on 25/8/2014, 19:55     +1   -1

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spero non sia niente di grave ...riprenditi !
 
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sempre sottomessoalla donna
view post Posted on 29/8/2014, 09:04     +1   -1




Hei!!!Racconto favoloso, spero non sia niente di grave e ti auguro di rimetterti al più presto....aspetto con ansia il seguito.....il pissing è sempre stato tra le mie pratiche preferite...
 
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view post Posted on 1/9/2014, 00:31     +1   +1   -1
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Veronica rimase seduta a testa bassa aspettando una parola da parte di Sara. “Veronica mi sembri un po’ troppo sconvolta per farti preparare da mangiare, forse è meglio che ordiniamo una pizza più tardi e ce la mangiamo tranquille a tavola. Sei un’amica anche se solo da pochi mesi, non voglio che tu soffra per una sciocchezza come questa. Vieni andiamo di la sul divano a rilassarci un attimo.” Sara si alza prendendo per mano Veronica, arrivando in sala le indica il divano su cui sedersi. Veronica va a sedersi nella parte lontana del divano appoggiandosi al bracciolo. Anche Sara si siede vicino l’altro bracciolo lasciando il posto al centro vuoto in modo da lasciare un po’ di spazio tra loro, poi accende la televisione sintonizzandola su un canale di musica, così da tagliare la tensione dell’amica. “Stai bene veronica? Ti è passato l’imbarazzo?” “no Sara, sono ancora piena di vergogna. Non so che mi è preso, ero come in trance” “non hai bisogno di sentirti così, non importa cosa ti è preso davvero! So che queste cose possono accadere, io leggo molto e un po’ di tutto, so che certe volte la curiosità ti porta all’eccesso. Probabilmente tu non riuscivi a capacitarti di ciò che vedevi ed il tuo inconscio ti ha indotto a provare ciò che per te era inspiegabile.” “si Sara hai ragione, è proprio così non ero lucida e non posso credere di averlo fatto.” “ però per come la penso io c’è anche un lato nascosto di te che è predisposto alla sottomissione. Ti ho guardato con la tazza in mano e non hai solo assaggiato una volta, hai proprio voluto bere, come a volerti umiliare volontariamente. Questo può voler dire due cose: o ti piace sentirti umiliata da chi non importa. E non mi sembra il tuo caso visto che in negozio rispondi per le rime a quelli che rompono. Oppure ti sei leggermente infatuata di me e ti ha dato piacere umiliarti pensando a me.” “Sara io non credo che questo sia vero, non sono mai stata con una donna e mi voglio abbastanza bene da non voler essere sottomessa da nessuno.” “ non parlo di sottomissione forzata ma volontaria. Tu sei sempre molto disponibile con tutti e difficilmente neghi il tuo aiuto. Ti sei fermata per aiutarmi a pulire mentre le tue amiche se ne sono andate a gambe elevate. Tu sei sempre la più servizievole, anche oggi dopo che Laura si è sciacquata i piedi sei stata tu li accucciata ad asciugare i suoi piedi con l’asciugamano che ti avevo lasciato sullo schienale della mia sedia, lo stesso hai fatto con Monica. Quando ti sei sciacquata tu però nessuna di loro ha ricambiato il gesto, da sola ti sei sistemata.” Veronica rimase in silenzio. Sara si abbasso per slacciarsi e togliersi le scarpe, poi si giro e tirò su le gambe distendendole nel posto lasciato libero sul divano. “ Ti danno fastidio Veronica?” “no Sara non ti preoccuparti, ho altro da pensare in questo momento.” Sara sentiva il forte odore di piedi sprigionato dalle scarpe lasciate ai piedi del divano, era impossibile che i suoi piedi non avessero anche loro un forte odore ma Veronica sembrava non accorgersene o più probabilmente non diceva nulla. “ mamma mia Veronica mi son tolta le scarpe ma puzzano un po’ e probabilmente le calze saranno un po’ sudate, mi faresti la cortesia di portarle dietro quella porta in corridoio che va giù in cantina?” certo Sara ci metto un attimo” “ c’è una scarpiera appena apri, nel primo ripiano in alto ci sono delle ciabattine rosa me le porteresti per favore?” “si certo ho sentito Sara, le ho trovate.”

Sara si porta un piede al naso per sentire se puzzano. <eccome se puzzano penso, se Veronica non mi dice niente è proprio perché gli piace ah ah.. > Veronica torna in sala con in mano le ciabattine di Sara, le mette a terra e si rimette a sedere al suo posto. “grazie tante Veronica” “ ma figurati, per questa sciocchezza” “spero che le calze non puzzino troppo anche loro” disse sorridendo “ no Sara non farti problemi, ho vissuto in camera con mio fratello fino a 17 anni, a lui si che puzzavano i piedi ah ah..” “più di quanto puzzavano le mie scarpe?” “ah ah.. Sara non c’è paragone, il tuo al confronto sembra lavanda” “ma tu non l’hai sentito bene?” “no non l’ho sentito ma credimi, ad un uomo i piedi puzzano in modo differente, io lo so bene.” “questo mi sembra evidente ah ah.. ma torniamo un po’ a noi Veronica, non ti ha disgustato bere quel the?” Veronica ripiombava in un tunnel lungo e buio, perdendo l’appena ritrovato sorriso.” “ Sara non so come spiegarlo ma io non ho sentito nessun sapore disgustoso, sapeva di the.. se non avessi saputo cosa c’era dentro non avrei mai pensato male. Fabio non poteva accorgersi di nulla ti assicuro.” “ ti dicevo che sarebbe andato tutto bene, ho bevuto talmente tanto che ormai pisciavo acqua ah ah.. pensa che ho ancora la vescica piena dopo il the poi… andrò in bagno tutta notte hi hi hi… potrei fargli anche una camomilla stasera e portargliela per la buona notte a quella merda!” “perché ce l’hai con lui Sara?” “non ce l’ho con lui in particolare, è solo che è uno sfigato, da quando è qui si è offerto disponibile a portare fuori i sacchi dell’immondizia quando è il giorno della raccolta, mi ha sistemato la cantina, la taverna e mi cura il giardino. Inizialmente avevamo concordato che le avrei dato qualcosa ma adesso non credo proprio che le darò niente ah ah.. lui si che è sicuramente un sottomesso, sono sicura che potrei fargli fare quasi tutto. Vuoi fare uno prova?” “no Sara non importa lascia stare, ci credo.” “no no guarda..” Sara scende dal divano e va a prendere un paio di hunter che aveva usato un paio di giorni prima in campagna e il carro armato di gomma sotto lo stivale è rimasto ancora pieno di terra. “quanto ci vuoi scommettere che si offrirà di pulirmeli lui?”” ma Sara, ti fai pulire gli stivali da uno che conosci appena?” “certo sai che scocciatura togliere il fango secco dagli stivali?” Sara apri la porta di casa con gli hunter in mano, sapeva che Fabio stava ancora mettendo a posto la taverna quindi fece finta di averlo visto e parlò come se lui la stesse vedendo, Veronica era rimasta ferma sul divano, non voleva farsi vedere, riusciva a vedere Sara sulla soglia di casa.” Fabio scusa? Avresti un cacciavite o un qualcosa da utilizzare per togliere questo fango dai miei stivali?” Fabio era in taverna ma aveva la porta aperta, come senti la voce di Sara usci fuori di corsa precipitandosi al suo cospetto. Non aveva capito cosa aveva detto ma vedendola con quegli hunter sporchi in mano capì immediatamente. “dia a me signorina Sara””non avevamo deciso di darci del tu Fabio” subito capì che non era sola. “oh si certo” “ mi volevo pulire gli stivali e ho pensato che se mi potessi prestare un cacciavite toglierei più facilmente il fango da sotto.” “ma no Sara, se posso permettermi ci penso io a togliere il fango, vado spesso nei boschi a fare funghi e lunghe passeggiate con i miei anfibi, Sono un esperto a pulire stivali. Vado a sbatterli sul prato e in due minuti ho fatto.” “ma sei sicuro che non è troppo disturbo?” “no tranquilla, te li porto appena fatto” “grazie” Sara chiude la porta e torna in sala da Veronica sdraiata come in precedenza. “hai visto? Che ti dicevo, è uno servile e sono quasi sicura che oltre a togliergli il fango gli darà anche una sciacquata ah ah..” “Sara hai un’ascendente molto forte sulle persone, ti sai imporre seppur con gentilezza.” “è questione di capir le persone Veronica, saper ottenere ciò che si vuole è un’arte che non tutti sono in grado di sviluppare.” “ è vero, io devo fare la civettuola anche con gli uomini per farmi fare un favore e non sempre mi accontentano.”

”fisicamente avresti molte, tantissime possibilità, ma come ti dicevo il tuo carattere un po’ remissivo te lo impedisce. Veronica sa bene che Sara ha ragione me sentirselo dire la ferisce e la fa sentire indifesa. “ma Veronica, io continuo a sentire una puzza di piedi decisamente fastidiosa, mi sa che sono le calze che indosso, ma possibile che a te non dia fastidio?” “ ma no Sara, è un odore normale di piede nulla più” ahh behh se solo quello ah ah “ Sara piega le gambe e si tira giù con la schiena sul divano, lasciando che la testa si appoggi sul bracciolo del divano. Si prende una gamba dal polpaccio e dalla caviglia e si porta il piede al naso “ mamma mia Veronica è devastante!” “ avrai una sensibilità più alta agli odori Sara” “ beh ma devi essere proprio raffreddata per non sentire questo..” così dicendo allunga un piede verso il viso di Veronica che capendo avvicinò il viso per far vedere a Sara che ha sentito l’odore. Ma Sara non si ferma vicino al suo viso, continua finche il piede non sente il naso di Veronica sotto le sue dita e la pianta del piede ben fissa sulle sue labbra e sul mento. “riesci a sentire quanto è forte l’odore? Addirittura le calze mi sembrano ancora un po’ bagnate di sudore.. io non so tuo fratello a che cosa ti ha abituata, forse sono io che sono un po’ troppo delicata ma per me questo si chiama puzzo!” Sara sentiva spifferi d’aria fra le dita, il sintomo che stava respirando continuamente. Era compiaciuta di se stessa, era riuscita in poche ore ad avere un altro piccolo giocattolino da maneggiare a proprio piacimento, probabilmente sarebbe stato anche più divertente che con Fabio. Veronica si sentiva usata, ma non riusciva a staccarsi da quel piede, lo sguardo di Sara la ipnotizzava e la teneva incollata li dov’era. L’odore era davvero forte ma sentiva che in fondo le piaceva accontentare l’ego della sua <amica> Sara era di un’arroganza imbarazzante ma allo stesso tempo eccitante, sentiva veramente di esserle inferiore, quindi quello che stava subendo non era altro che una logica conseguenza della sua superiorità. “Veronica hai una bella resistenza lo sai? O non stai respirando o sei svenuta ad occhi aperti ah ah.. ma io non ho tutta questa resistenza, mi comincia a far male la gamba.. non puoi aiutarmi?” veronica già alle parole <male alla gamba> aveva già messo le mani sulla sua caviglia sostenendo il piede ancor prima della richiesta d’aiuto da parte di Sara. “ ahhh grazie.. sei un tesoro, stavo crollando! Così è molto meglio, sai dopo la corsa di oggi le gambe sono stanche. Ce la fai a sostenere anche l’altra?” senza neanche attendere Sara solleva anche l’altro piede cosi da averli entrambe sul viso della povera <amica>. “è una goduria Veronica credimi, dovresti provare ah ah.. mi sto massaggiando le piante dei piedi sul tuo viso te ne sei resa conto?” Veronica non risponde. Sei almeno 5 minuti che annusi le mie calze, questo non ti ha ancora convinto di ciò che ti dicevo prima? Provi un certo piacere nell’essere umiliata ma forse l’hai scoperto solo adesso. Facciamo un passo avanti ora, toglimi un calzino ma non con le mani, toglimelo tenendo la calza con i denti.” Veronica stette un secondo ferma, poi stacco le mani da una caviglia lasciando una gamba a sostenersi da sola, dopo di che con entrambi le mani diresse la punta del piede di Sara verso le sue labbra. Sara appoggiò il piede libero sulla spalla di Sara così da fargli capire (se già non lo avesse ancora capito) in modo definitivo che era una sua proprietà. Veronica dischiuse le labbra e si infilo le dita in bocca, pian piano senza fare male a Sara con i denti riuscì a prendere un lembo di calza abbastanza lungo da poterlo trattenere fra i denti con la mano fece scavallare il tallone al calzino così da poterlo tirare e far uscire completamente dal piede. Con il piede Sara fece capire a Veronica che doveva prendere l’intero calzino in bocca. Veronica lascia divertire Sara a spingerle il suo calzino in bocca con le dita dei piedi. Poi Sara una volta messo il piede nudo sull’altra spalla di Veronica, solleva quello calzato, toglie lei stessa il calzino ribaltandolo e lo porge alla sua ormai schiavetta, la quale senza fiatare se lo infila in bocca insieme a quell’altro. Sono fantasmini estivi quindi non ha nessuna difficoltà ad accoglierli il bocca. Una volta in bocca Sara rimette entrambe i piedi sul suo viso e Veronica in automatico le sorregge le caviglie con le mani.” Vedi Veronica, mi piace un sacco sapere che stai succhiando i miei calzini puzzolenti e adoro stare con i piedi sul tuo viso, lo trovo rilassante. Ti porterò a subire ben altro credimi.. e tutto questo lo farai di tua volontà, sarai libera di scegliere se restare al mio servizio o di andartene. Ma sappi che se te ne andrai non conoscerai mai la tua vera natura e neanche i tuoi limiti. Io ti aiuterò a star bene con te stessa ma per far questo dovrai saper soffrire lo capisci? Adesso continua a succhiare i mie calzini ancora un po’ assapora il gusto del mio sudore intriso nel cotone. Poi quando ti darò un segnale andrai in bagno li sciacqui e li stendi, torni qui e ti inginocchi davanti a me che ti porgerò i miei piedi da leccare fino a che la pizza che ordinerò non arriverà. Questo sarà il segnale che mi farà capire la tua decisione.”

FINE QUINTA PARTE

LO SCHIAVO DI SARA CONTINUA
 
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view post Posted on 1/9/2014, 01:03     +1   -1

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splendido !
 
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slaveone1
view post Posted on 1/9/2014, 08:47     +1   -1




bello ma stai attento a non allontanarti troppo dal titolo
 
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34 replies since 6/8/2014, 02:32   54291 views
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