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LO SCHIAVO DI SARA

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ruko tatase
view post Posted on 1/9/2014, 00:31 by: ruko tatase     +1   +1   -1
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Veronica rimase seduta a testa bassa aspettando una parola da parte di Sara. “Veronica mi sembri un po’ troppo sconvolta per farti preparare da mangiare, forse è meglio che ordiniamo una pizza più tardi e ce la mangiamo tranquille a tavola. Sei un’amica anche se solo da pochi mesi, non voglio che tu soffra per una sciocchezza come questa. Vieni andiamo di la sul divano a rilassarci un attimo.” Sara si alza prendendo per mano Veronica, arrivando in sala le indica il divano su cui sedersi. Veronica va a sedersi nella parte lontana del divano appoggiandosi al bracciolo. Anche Sara si siede vicino l’altro bracciolo lasciando il posto al centro vuoto in modo da lasciare un po’ di spazio tra loro, poi accende la televisione sintonizzandola su un canale di musica, così da tagliare la tensione dell’amica. “Stai bene veronica? Ti è passato l’imbarazzo?” “no Sara, sono ancora piena di vergogna. Non so che mi è preso, ero come in trance” “non hai bisogno di sentirti così, non importa cosa ti è preso davvero! So che queste cose possono accadere, io leggo molto e un po’ di tutto, so che certe volte la curiosità ti porta all’eccesso. Probabilmente tu non riuscivi a capacitarti di ciò che vedevi ed il tuo inconscio ti ha indotto a provare ciò che per te era inspiegabile.” “si Sara hai ragione, è proprio così non ero lucida e non posso credere di averlo fatto.” “ però per come la penso io c’è anche un lato nascosto di te che è predisposto alla sottomissione. Ti ho guardato con la tazza in mano e non hai solo assaggiato una volta, hai proprio voluto bere, come a volerti umiliare volontariamente. Questo può voler dire due cose: o ti piace sentirti umiliata da chi non importa. E non mi sembra il tuo caso visto che in negozio rispondi per le rime a quelli che rompono. Oppure ti sei leggermente infatuata di me e ti ha dato piacere umiliarti pensando a me.” “Sara io non credo che questo sia vero, non sono mai stata con una donna e mi voglio abbastanza bene da non voler essere sottomessa da nessuno.” “ non parlo di sottomissione forzata ma volontaria. Tu sei sempre molto disponibile con tutti e difficilmente neghi il tuo aiuto. Ti sei fermata per aiutarmi a pulire mentre le tue amiche se ne sono andate a gambe elevate. Tu sei sempre la più servizievole, anche oggi dopo che Laura si è sciacquata i piedi sei stata tu li accucciata ad asciugare i suoi piedi con l’asciugamano che ti avevo lasciato sullo schienale della mia sedia, lo stesso hai fatto con Monica. Quando ti sei sciacquata tu però nessuna di loro ha ricambiato il gesto, da sola ti sei sistemata.” Veronica rimase in silenzio. Sara si abbasso per slacciarsi e togliersi le scarpe, poi si giro e tirò su le gambe distendendole nel posto lasciato libero sul divano. “ Ti danno fastidio Veronica?” “no Sara non ti preoccuparti, ho altro da pensare in questo momento.” Sara sentiva il forte odore di piedi sprigionato dalle scarpe lasciate ai piedi del divano, era impossibile che i suoi piedi non avessero anche loro un forte odore ma Veronica sembrava non accorgersene o più probabilmente non diceva nulla. “ mamma mia Veronica mi son tolta le scarpe ma puzzano un po’ e probabilmente le calze saranno un po’ sudate, mi faresti la cortesia di portarle dietro quella porta in corridoio che va giù in cantina?” certo Sara ci metto un attimo” “ c’è una scarpiera appena apri, nel primo ripiano in alto ci sono delle ciabattine rosa me le porteresti per favore?” “si certo ho sentito Sara, le ho trovate.”

Sara si porta un piede al naso per sentire se puzzano. <eccome se puzzano penso, se Veronica non mi dice niente è proprio perché gli piace ah ah.. > Veronica torna in sala con in mano le ciabattine di Sara, le mette a terra e si rimette a sedere al suo posto. “grazie tante Veronica” “ ma figurati, per questa sciocchezza” “spero che le calze non puzzino troppo anche loro” disse sorridendo “ no Sara non farti problemi, ho vissuto in camera con mio fratello fino a 17 anni, a lui si che puzzavano i piedi ah ah..” “più di quanto puzzavano le mie scarpe?” “ah ah.. Sara non c’è paragone, il tuo al confronto sembra lavanda” “ma tu non l’hai sentito bene?” “no non l’ho sentito ma credimi, ad un uomo i piedi puzzano in modo differente, io lo so bene.” “questo mi sembra evidente ah ah.. ma torniamo un po’ a noi Veronica, non ti ha disgustato bere quel the?” Veronica ripiombava in un tunnel lungo e buio, perdendo l’appena ritrovato sorriso.” “ Sara non so come spiegarlo ma io non ho sentito nessun sapore disgustoso, sapeva di the.. se non avessi saputo cosa c’era dentro non avrei mai pensato male. Fabio non poteva accorgersi di nulla ti assicuro.” “ ti dicevo che sarebbe andato tutto bene, ho bevuto talmente tanto che ormai pisciavo acqua ah ah.. pensa che ho ancora la vescica piena dopo il the poi… andrò in bagno tutta notte hi hi hi… potrei fargli anche una camomilla stasera e portargliela per la buona notte a quella merda!” “perché ce l’hai con lui Sara?” “non ce l’ho con lui in particolare, è solo che è uno sfigato, da quando è qui si è offerto disponibile a portare fuori i sacchi dell’immondizia quando è il giorno della raccolta, mi ha sistemato la cantina, la taverna e mi cura il giardino. Inizialmente avevamo concordato che le avrei dato qualcosa ma adesso non credo proprio che le darò niente ah ah.. lui si che è sicuramente un sottomesso, sono sicura che potrei fargli fare quasi tutto. Vuoi fare uno prova?” “no Sara non importa lascia stare, ci credo.” “no no guarda..” Sara scende dal divano e va a prendere un paio di hunter che aveva usato un paio di giorni prima in campagna e il carro armato di gomma sotto lo stivale è rimasto ancora pieno di terra. “quanto ci vuoi scommettere che si offrirà di pulirmeli lui?”” ma Sara, ti fai pulire gli stivali da uno che conosci appena?” “certo sai che scocciatura togliere il fango secco dagli stivali?” Sara apri la porta di casa con gli hunter in mano, sapeva che Fabio stava ancora mettendo a posto la taverna quindi fece finta di averlo visto e parlò come se lui la stesse vedendo, Veronica era rimasta ferma sul divano, non voleva farsi vedere, riusciva a vedere Sara sulla soglia di casa.” Fabio scusa? Avresti un cacciavite o un qualcosa da utilizzare per togliere questo fango dai miei stivali?” Fabio era in taverna ma aveva la porta aperta, come senti la voce di Sara usci fuori di corsa precipitandosi al suo cospetto. Non aveva capito cosa aveva detto ma vedendola con quegli hunter sporchi in mano capì immediatamente. “dia a me signorina Sara””non avevamo deciso di darci del tu Fabio” subito capì che non era sola. “oh si certo” “ mi volevo pulire gli stivali e ho pensato che se mi potessi prestare un cacciavite toglierei più facilmente il fango da sotto.” “ma no Sara, se posso permettermi ci penso io a togliere il fango, vado spesso nei boschi a fare funghi e lunghe passeggiate con i miei anfibi, Sono un esperto a pulire stivali. Vado a sbatterli sul prato e in due minuti ho fatto.” “ma sei sicuro che non è troppo disturbo?” “no tranquilla, te li porto appena fatto” “grazie” Sara chiude la porta e torna in sala da Veronica sdraiata come in precedenza. “hai visto? Che ti dicevo, è uno servile e sono quasi sicura che oltre a togliergli il fango gli darà anche una sciacquata ah ah..” “Sara hai un’ascendente molto forte sulle persone, ti sai imporre seppur con gentilezza.” “è questione di capir le persone Veronica, saper ottenere ciò che si vuole è un’arte che non tutti sono in grado di sviluppare.” “ è vero, io devo fare la civettuola anche con gli uomini per farmi fare un favore e non sempre mi accontentano.”

”fisicamente avresti molte, tantissime possibilità, ma come ti dicevo il tuo carattere un po’ remissivo te lo impedisce. Veronica sa bene che Sara ha ragione me sentirselo dire la ferisce e la fa sentire indifesa. “ma Veronica, io continuo a sentire una puzza di piedi decisamente fastidiosa, mi sa che sono le calze che indosso, ma possibile che a te non dia fastidio?” “ ma no Sara, è un odore normale di piede nulla più” ahh behh se solo quello ah ah “ Sara piega le gambe e si tira giù con la schiena sul divano, lasciando che la testa si appoggi sul bracciolo del divano. Si prende una gamba dal polpaccio e dalla caviglia e si porta il piede al naso “ mamma mia Veronica è devastante!” “ avrai una sensibilità più alta agli odori Sara” “ beh ma devi essere proprio raffreddata per non sentire questo..” così dicendo allunga un piede verso il viso di Veronica che capendo avvicinò il viso per far vedere a Sara che ha sentito l’odore. Ma Sara non si ferma vicino al suo viso, continua finche il piede non sente il naso di Veronica sotto le sue dita e la pianta del piede ben fissa sulle sue labbra e sul mento. “riesci a sentire quanto è forte l’odore? Addirittura le calze mi sembrano ancora un po’ bagnate di sudore.. io non so tuo fratello a che cosa ti ha abituata, forse sono io che sono un po’ troppo delicata ma per me questo si chiama puzzo!” Sara sentiva spifferi d’aria fra le dita, il sintomo che stava respirando continuamente. Era compiaciuta di se stessa, era riuscita in poche ore ad avere un altro piccolo giocattolino da maneggiare a proprio piacimento, probabilmente sarebbe stato anche più divertente che con Fabio. Veronica si sentiva usata, ma non riusciva a staccarsi da quel piede, lo sguardo di Sara la ipnotizzava e la teneva incollata li dov’era. L’odore era davvero forte ma sentiva che in fondo le piaceva accontentare l’ego della sua <amica> Sara era di un’arroganza imbarazzante ma allo stesso tempo eccitante, sentiva veramente di esserle inferiore, quindi quello che stava subendo non era altro che una logica conseguenza della sua superiorità. “Veronica hai una bella resistenza lo sai? O non stai respirando o sei svenuta ad occhi aperti ah ah.. ma io non ho tutta questa resistenza, mi comincia a far male la gamba.. non puoi aiutarmi?” veronica già alle parole <male alla gamba> aveva già messo le mani sulla sua caviglia sostenendo il piede ancor prima della richiesta d’aiuto da parte di Sara. “ ahhh grazie.. sei un tesoro, stavo crollando! Così è molto meglio, sai dopo la corsa di oggi le gambe sono stanche. Ce la fai a sostenere anche l’altra?” senza neanche attendere Sara solleva anche l’altro piede cosi da averli entrambe sul viso della povera <amica>. “è una goduria Veronica credimi, dovresti provare ah ah.. mi sto massaggiando le piante dei piedi sul tuo viso te ne sei resa conto?” Veronica non risponde. Sei almeno 5 minuti che annusi le mie calze, questo non ti ha ancora convinto di ciò che ti dicevo prima? Provi un certo piacere nell’essere umiliata ma forse l’hai scoperto solo adesso. Facciamo un passo avanti ora, toglimi un calzino ma non con le mani, toglimelo tenendo la calza con i denti.” Veronica stette un secondo ferma, poi stacco le mani da una caviglia lasciando una gamba a sostenersi da sola, dopo di che con entrambi le mani diresse la punta del piede di Sara verso le sue labbra. Sara appoggiò il piede libero sulla spalla di Sara così da fargli capire (se già non lo avesse ancora capito) in modo definitivo che era una sua proprietà. Veronica dischiuse le labbra e si infilo le dita in bocca, pian piano senza fare male a Sara con i denti riuscì a prendere un lembo di calza abbastanza lungo da poterlo trattenere fra i denti con la mano fece scavallare il tallone al calzino così da poterlo tirare e far uscire completamente dal piede. Con il piede Sara fece capire a Veronica che doveva prendere l’intero calzino in bocca. Veronica lascia divertire Sara a spingerle il suo calzino in bocca con le dita dei piedi. Poi Sara una volta messo il piede nudo sull’altra spalla di Veronica, solleva quello calzato, toglie lei stessa il calzino ribaltandolo e lo porge alla sua ormai schiavetta, la quale senza fiatare se lo infila in bocca insieme a quell’altro. Sono fantasmini estivi quindi non ha nessuna difficoltà ad accoglierli il bocca. Una volta in bocca Sara rimette entrambe i piedi sul suo viso e Veronica in automatico le sorregge le caviglie con le mani.” Vedi Veronica, mi piace un sacco sapere che stai succhiando i miei calzini puzzolenti e adoro stare con i piedi sul tuo viso, lo trovo rilassante. Ti porterò a subire ben altro credimi.. e tutto questo lo farai di tua volontà, sarai libera di scegliere se restare al mio servizio o di andartene. Ma sappi che se te ne andrai non conoscerai mai la tua vera natura e neanche i tuoi limiti. Io ti aiuterò a star bene con te stessa ma per far questo dovrai saper soffrire lo capisci? Adesso continua a succhiare i mie calzini ancora un po’ assapora il gusto del mio sudore intriso nel cotone. Poi quando ti darò un segnale andrai in bagno li sciacqui e li stendi, torni qui e ti inginocchi davanti a me che ti porgerò i miei piedi da leccare fino a che la pizza che ordinerò non arriverà. Questo sarà il segnale che mi farà capire la tua decisione.”

FINE QUINTA PARTE

LO SCHIAVO DI SARA CONTINUA
 
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34 replies since 6/8/2014, 02:32   54373 views
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