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Un'amore di ragazza!

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schiavo piedoso
view post Posted on 12/7/2014, 01:00 by: schiavo piedoso     +5   +1   -1




Erano oramai trascorsi 3 mesi da quando ebbi l'ultima sconvolgente esperienza fetish con la mia ex,anche a posteriori ero ancora turbato ma allo stesso tempo appagato da ciò che accadde. In quei mesi tentai approcci talvolta timidi e altre volte più diretti ma ne riuscivo a ricavarne solo dei massaggi ai piedi buoni solo per un preliminare per del sesso vanillia, fatto sta che era l'unico modo per me di avere un contatto diretto con quelle due splendide creature che si ritrovava per piedi, e per lei per avere un' amante passionale ed eccitato al punto giusto da regalargli piacere. Fu così appunto, che trascorsero questi tre mesi era una domenica pomeriggio d' autunno, di quelle veramente tristi e malinconiche, in quel periodo non ci vedevamo da almeno una settimana, in cuor mio sapevo di avere gran parte del torto per averle risposto male e decisi così di andare a casa per vedere come stava e per cercare di rimediare, quando entrai ad aprirmi c'era la sorella sposata, di qualche anno più grande, sempre bella e solare come non mai, "ciao Elena come mai qui?" "mamma e papà sono andati fuori città per chiudere il contratto della casa" e mi spiegò per filo e per segno tutto ma mentre lei parlava la mia mente vagava e si dirigeva verso il mio unico pensiero, lei nell' altra stanza che non vedevo l'ora di rivedere, la interruppi d'un tratto chiedendo se la sorella fosse sveglia mi rispose si "vedrai che se vi chiarite andrà tutto bene sapessi quante volte ci sono discussioni fra innamorati" era ovvio che ne avesse parlato con la sorella, la cosa non mi stupì ne mi diede fastidio, entrando in camera, c'era la luce sul comodino di fianco al letto acceso "posso entrare ?" le chiesi "veramente sei già entrato" mi rispose sorridendo cercavo di trovare la frase giusta ed il modo per chiedergli scusa, e nel farlo mi aggiravo come un'anima in pena per la stanza, il mio vagare fu interrotto da lei che mi chiese di sedermi, ed è quello che feci mi sedetti su un angolo del letto rivolto verso di lei, e lei nel mentre si era sollevata da sotto le coperte e si appoggiò alla spalliera del letto tirando a se le ginocchia e stringendosi le gambe fra le braccia, con la testa ppoggiata sulle gambe fissò l'orologio esclamò "cazzo quanto ho dormito"
"si vede che ne avevi bisogno" risposi io, così cominciammo a parlare di ciò che avevamo fatto per tutta la settimana, nulla di interessante da parte di entrambe, fummo interrotti dalla sorella che stava andando via che prima di farlo ci lasciò due tazze di cioccolato caldo strinse la sorellina le diede una bacio in fronte e le sussurrò qualcosa, mentre a me salutò dandomi uno scappellotto sulla nuca dicendomi di trattarla bene e coccolarla a dovere, le risposi che l'avrei fatto senz'altro "bene non mi deludere allora, ciao tesorini" e andò via ora eravamo soli.
"allora..." disse lei,
"allora cosa?" le risposi "non hai sentito mia sorella, ti ha detto di coccolarmi e allora fallo! e sono sicura che non ti dispiacerà farlo" e mentre finiva la frase tirò fuori le gambe da sotto le coperte, e con i piedi mi spinse verso la fine del letto, " avanti fa ciò che devi! anzi quello che più ti piace fare" indossava delle calze color carne sotto il suo pigiama erano belle doppie e molto calde avevano un intenso odore mai sentito da lei fino ad allora, mi bastarono quei pochi istanti per essere ipereccitato e mentre le massaggiavo un piede lei con l'altro mi carezzava il braccio poi su fino al viso lasciandomi godere il suo bellissimo profumo, in quelle condizioni non riuscì ad essere assai loquace tanto è vero che lei per prendermi in giro mi disse "cosa c'è il gatto ti ha mangiato la lingua, fammi un po' vedere apri la bocca" ed appena lo feci mi infilò la punta del piede in bocca poi me lo puntò con violenza sotto il naso chiedendomi se mi piacesse, imbarazzato e spaesato le risposi di si. "sei proprio un porco, vediamo fino a dove sei in grado di spingerti, levati pantaloni e le mutande" lo feci ed essendo eccitato ed in tiro lei si compiaceva "ma ti eccitano così tanto queste situazioni" "certo " le risposi, "allora adesso ti faccio un regalino sdraiati per terra" appena lo feci mi disse di chiudere gli occhi e dopo qualche istante mi ritrovai bendato mi disse "qui ho due pantofoline una mia e l'altra di mia madre se indovini quali sono le mie ti do un premio se sbagli non sarai felice" quando appoggiò la prima riconobbi un diverso odore molto intenso inebriante ma poco familiare, no non erano le sue stavo annusando quelle delle madre, forse la situazione o chissà cosa mi fece pulsare ancor di più il cazzo, passò poi alla seconda, si queste erano di cero le sue infatti non esitai a rispondere la numero due " sei propri un tesoro" mi sfilò il bendaggio improvvisato e si chinò per darmi un bacio ma si rialzò subito e sedutasi sull' orlo del letto cominciò a strofinarmi i piedi sul petto sul viso lasciandomi la sensazione di avere addosso il suo splendido aroma, il cazzo mi pulsava sempre dipiù e allora forse presa da uno slancio di umanità sussurrò "vabbè ho capito va , però che peccato sprecare una bella erezione per una sega coi pedi" e in men che non si dica mi ritrovai le sue estremità che sfregavano il mio membro l'orgasmo non tardò ad arrivare esplosi a fiotti densi ed anche successivamente lei continuava a menarmelo mi dimenavo in preda all'estasi non mi sembrava vero provare tanto piacere e più sfregava i suoi piedi e più mi pareva di sentirne l'odore, la cosa andò avanti fino a quando non divenne "gommolo" fu allora che senti un ghigno malefico da bambina che stava per fane una delle sue quando d'un tratto mi sentì un liquido caldo e denso colarmi dall'ombelico al pube fino al mio stremato pene era la cioccolata calda che ci aveva portato la sorella... Fine Prima parte
 
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