Sire del Loto Bianco Forum BDSM & Fetish

Umiliato ai piedi delle prostitute

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flover991
view post Posted on 14/6/2014, 14:22     +7   +1   -1




Salve a tutti... è da un po' di tempo che pensavo di scrivere qualche racconto, ma a causa di carenza di tempo, non sono mai riuscito a mettere insieme due righe. Ho provato a scrivere qualcosa, ma ho intenzione di dividere il racconto in più parti, per non rendere il tutto troppo lungo. Spero che vi piaccia!



PARTE 1

Paolo era un impiegato di banca, un uomo di 40 anni, sposato con Laura, insegnante, di anni 38. Avevano 2 figli, un maschio di 14 anni e una femmina di 12. La loro vita di famiglia trascorreva molto serena, ed era molto invidiabile: marito e moglie lavoravano entrambi, stavano economicamente messi bene, i figli erano tranquilli ed educati, e vivevano in una villetta tutta loro, con giardino.
Anche sessualmente parlando, la vita di coppia era viva e serena: d’altronde, Paolo e Laura si amavano.
C’era solo un piccolo neo: Paolo, fin da bambino, impazziva per i piedi delle donne e per la dominazione femminile; nulla di estremo, niente fruste, niente sadomaso. Semplicemente, amava venerare la sua donna (in tal caso, la sua Dea), che doveva avere un carattere forte. Amava l’adorazione dei piedi in generale, il trampling, la dominazione verbale, ed altre pratiche soft simili. Sua moglie non amava per niente questa passione del marito: la trovava bizzarra, e le creava un certo disagio. Durante qualche rapporto, tuttavia, si lasciò baciare e leccare i piedi dal marito, precisando che non sarebbe dovuta diventare un’abitudine, ma solo una cosa occasionale.
Questa fu una pugnalata nel cuore per Paolo, perché i piedi di Laura erano a dir poco perfetti: numero 38, con dita lunghe ed affusolate, con un odore leggero ed inebriante, anche se non amava usare nessun tipo di smalto.
Quelle poche volte in cui Paolo si era fatto stampare i piedi di Laura in faccia, gli vennero delle erezioni pazzesche, e godette il triplo durante il rapporto. Invece, sua moglie, provando disagio, non riuscì a godere del tutto del rapporto.
Una sera, in particolare, Paolo aveva una gran voglia di adorare i piedi di sua moglie, e disse:
“Stasera sono particolarmente eccitato, mia Dea, e ho voglia di proporti un bel gioco…”.
Laura aveva capito tutto delle intenzioni del marito, e lo interruppe. Non solo gli negò i suoi piedi, ma anche il classico rapporto sessuale. Paolo non proferì più parola, ma dentro di sé si sentiva frustrato: aveva una donna bellissima con dei piedi perfetti sotto il tetto di casa sua, ma non poteva mai usufruire e godere di rapporti fetish. Avrebbe dovuto cercare altrove… ma allo stesso tempo, non voleva assolutamente rovinare il rapporto con sua moglie.
Rifletté tutta la notte sul da farsi.
Il giorno dopo, che era di sabato, approfittando dell’assenza della moglie, che era andata a fare spese, e dei figli, che erano a scuola, prese a cercare qualcosa sul web.
Contattò qualche mistress, ma tutte gli avevano chiesto prezzi eccessivi, per una sessione di solo foot worship. Lui avrebbe potuto permettersele tranquillamente, ma preferiva evitare, di spendere quelle cifre solo per quello.
Così, andò in cerca di qualche semplice fetish girl: chiedevano prezzi decisamente minori, ma loro lavoravano solo sul virtuale, facendo spettacoli in webcam.
Anche qui, però, Paolo rifiutò, perché di spettacoli virtuali ne avrebbe trovati a volontà, gratis, sui siti web. Ma lui non aveva assolutamente voglia di finire per masturbarsi davanti un pc, un po’ per la moglie che si ritrovava (un bel pezzo di donna!), un po’ perché non lo soddisfacevano completamente, ma aveva bisogno di un paio di piedi reali da adorare, odorandoli, baciandoli e leccandoli.
In cuor suo aveva già preso una decisione; sapeva che per una persona della sua posizione, sarebbe stata una cosa vergognosa, però sua moglie non voleva decidersi a soddisfarlo… e non che non ci avesse provato, a convincerla, anzi. Erano anni che chiedeva di adorarle i piedi, ottenendo il consenso solo un paio di volte.
Ed ora, era arrivato allo stremo dell’astinenza: avrebbe dovuto adorare e sottomettersi ad una donna, o sarebbe uscito pazzo.
Sapeva, che a pochi km da casa sua, c’erano delle prostitute niente male. Cominciava a pensare di caricarsi una di quelle ragazze. Così le avrebbe proposto di farsi leccare i piedi, invece di farsi scopare. Forse sarebbe stato anche meno faticoso, per loro. Avrebbero guadagnato ugualmente, e non avrebbero dovuto avere un rapporto.
Più passava tempo, più si eccitava all’idea, e, allo stesso tempo, era terrorizzato dall’idea che qualcuno avesse potuto vederlo mentre accostava le prostitute. Un uomo sposato, della sua posizione… di sicuro non avrebbe fatto bella figura, ma avrebbe anche rischiato di perdere sua moglie.
Comunque, decise di rischiare.
Chiamò un suo amico di vecchia data, e gli chiese di coprirlo: avrebbe inventato una cena tra vecchi amici, quella sera, e lui avrebbe dovuto confermare la sua versione.
Quando sua moglie fece ritorno a casa, subito le disse:
“Ehi cara… stasera ho una cena tra vecchi amici, del liceo. Staremo solo tra uomini, non porteranno le mogli. A te non dispiace, vero? Se vado? Se preferisci che rimanga a casa, rimango…”.
Laura lo scrutò: lo trovava un po’ nervoso. Ma decise di far finta di nulla, e gli disse, semplicemente:
“Ma no, figurati, qual è il problema? Vai, tranquillamente. Però, la settimana prossima, porti anche me a cena fuori!” e sorrise.
Paolo fu molto sollevato, perché Laura sembrava non sospettare niente, e nemmeno infastidita dall’idea di trascorrere un sabato sera lontana da suo marito.
Quando si fece orario, Paolo si preparò, e disse alla moglie:
“Laura, io scendo! Cerco di non fare nemmeno troppo tardi… sai, l’età avanza, ed a un certo orario preferisco starmene tranquillo in pigiama, in casa… magari vicino la mia mogliettina” e le fece l’occhiolino.
Laura captò il messaggio, capendo che il marito, una volta tornato, avrebbe voluto fare l’amore con lei.
Così Paolo baciò Laura e uscì.
Mentre guidava, gli sudavano le mani e gli batteva forte il cuore.
Essendo sabato sera, c’era molto traffico, per strada.
Dopo alcuni minuti di guida, arrivò nella via in cui sapeva esserci le prostitute. Ce n’erano tre: una bionda, e due brune. Non potevano avere più di 25 anni di sicuro.
Adorare i piedi di una ragazza giovane: solo all’idea, ebbe un’erezione istantanea. Avevano tutte e tre sandali coi tacchi.
Accostò, e stette circa cinque minuti a riflettere. Farlo o non farlo?
Dopo quegli interminabili cinque minuti, finalmente si decise: avrebbe sparato la proposta. Se avessero accettato, bene, altrimenti, sarebbe andato a mangiare una pizza, e sarebbe poi tornato a casa.
Una volta accostato, abbassò il finestrino, indicò la bionda, che si avvicinò al finestrino, e le disse:
“Ciao, quanto prendi?”.
Lei rispose, con un accento dell’est:
“30 euro”.
Con voce tremante, Paolo le chiese:
“Se io ti do 20 euro, ti fai baciare i piedi per dieci minuti? Ti bacio solo i piedi, nient’altro, e poi quando finisce il tempo ti riaccompagno”.
Il volto della ragazza assunse un’espressione alquanto perplessa. Guardò le compagne, come per chiedere aiuto: accettare o non accettare? Tornò a guardare Paolo… poi decise di sì: 20 euro per dieci minuti; per una volta tanto, non avrebbe dovuto avere un rapporto.
“Sì, va bene. Ma appena finisce il tempo mi accompagni. Solo 10 minuti”.
“Sì, certo. Sali”.
La ragazza salì, e indicò a Paolo dove andare ad accostare. Non parlarono molto, durante il tragitto.
La prostituta fece accostare Paolo in un viale deserto, pieno di alberi, lontano dallo sbocco sulla via principale. Paolo chiuse le sicure, spense la macchina, e si slacciò la cintura.
“Prima i soldi!” urlò improvvisamente la ragazza.
Il modo brusco in cui lo disse fece eccitare ancor di più Paolo. Sembrava una dominatrice che sgridava il suo schiavo.
Paolo le diede la banconota da 20 euro, lei la prese, e gli mise i piedi, ancora con i sandali, sulle cosce.
Paolo fece per slacciarle le scarpe, e lei disse, infastidita:
“Non puoi baciare con le scarpe?”.
“No, voglio baciare le piante dei tuoi piedi, padrona. In questi 10 minuti sei la mia padrona e ti voglio venerare” disse Paolo, con voce eccitata e tremolante.
La ragazza non rispose nulla, si appoggiò con la schiena vicino allo sportello, e lasciò a Paolo campo libero.
Paolo le tolse i sandali, e si mise violentemente i piedi in faccia della ragazza.
Cominciò ad annusare con tutta la forza che aveva in corpo, riempiendo i polmoni dell’odore dei piedi di quella ragazza. I piedi della ragazza erano smaltati con uno smalto trasparente, ed erano molto belli, curati, e puliti. Solo che erano sudati e puzzavano, molto più che a Laura. Ma d’altronde, chissà da quanto indossava quelle scarpe.
L’eccitazione di Paolo aumentava, e stette 5 minuti immobile, odorando e baciando i piedi della ragazza. Ogni tanto si toccava il suo membro, e capì che non avrebbe resistito: avrebbe dovuto liberarsi, o, quando sarebbe tornato a casa, sarebbe venuto ancor prima di baciare sua moglie.
“Schiacciami la faccia, muovi i piedi, strisciameli sulla faccia, sul collo, dammi degli schiaffetti, schiacciami il naso, toccami i capelli, le orecchie…” erano tutte le richieste che Paolo fece alla ragazza, che, impeccabile, faceva. Gli diede una decina di schiaffetti consecutivi in faccia, poi premette molto forte, facendogli quasi male al naso, poi cominciò a muovere i piedi velocemente sulla faccia e sulla testa, spettinandogli tutti i capelli.
“Ti piace l’odore maiale?” chiese la ragazza.
“Tantissimo, lo amo, hai dei piedi stupendi, dominami!” rispose Paolo.
“Il tempo sta scadendo!” disse tutto d’un tratto la ragazza.
“Posso cacciarlo fuori?” chiese disperato Paolo. “Sono eccitatissimo padrona, verrò in un secondo, lo giuro!”.
“Fa come vuoi, l’importante è che non mi tocchi col tuo coso. Poi, quando è scaduto il tempo devi accompagnarmi” rispose la ragazza.
Paolo lo cacciò fuori, e prese un tovagliolino. Come promesso, venne dopo pochi secondi, molto abbondantemente.
Era una cosa favolosa, venire annusando i piedi sudati di una ragazza.
Godette veramente tanto, ma poi dovette pagarne il prezzo: si sentì molto svuotato, e in colpa, anche. Per fortuna, quando era venuto, era riuscito a tenere sotto controllo la situazione, non sporcando nulla con lo sperma.
La ragazza si riallacciò i sandali, e gli diede un fazzolettino imbevuto, per far pulire il membro a Paolo, che si prese qualche minuto, per ricomporsi, prima di ripartire.
Mentre la riaccompagnava, alla ragazza squillò il cellulare, e spiegò qualcosa nella sua lingua, ridendo come non mai.
Paolo pensò che stesse parlando di lui, e di quello che avevano fatto, e si sentì molto umiliato ed imbarazzato.
Quando la ragazza scese dalla macchina, ringraziò e salutò normalmente, con un’espressione seria, e le altre due ragazze non fecero nessun cenno di sorriso.
Tornando a casa, pensò che tutto sommato gli era piaciuto, e magari, qualche altra volta, avrebbe offerto più soldi, per dedicare un po’ più tempo all’adorazione dei piedi.
Aveva mille pensieri per la testa: farsi dominare più intensamente, farlo con più ragazze contemporaneamente, farsi calpestare…
L’idea di adorare i piedi di una prostituta era stata eccezionale. Anche perché non avrebbero detto mai niente a nessuno, avrebbero offerto un servizio in cambio dei soldi, e sarebbe finita lì.
Si sentiva molto soddisfatto ed euforico.
Quando tornò a casa, si avvicinò alla moglie, che stava già a letto, e le disse:
“Sei pronta tesoro?”.
Lei rispose:
“Certo amore mio. Ma prima spiegami un po’. Com’è andata coi tuoi vecchi amici?”.
“Oh, è andata benissimo, ci siamo divertiti parecchio. Ogni tanto bisogna farle, queste cose. Mi sa proprio che ripeteremo la serata il prima possibile. Ma ora vieni qui…” disse Paolo, e fece l’amore con la moglie, cullandosi al dolce pensiero di quello che stava man mano programmando nella sua mente… aveva davvero intenzione di ripetere la serata il prima possibile.

FINE PARTE 1

Edited by flover991 - 14/6/2014, 16:38
 
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view post Posted on 14/6/2014, 14:59     +1   +1   -1
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Cavaliere BDSM

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Davvero bella, attendo il seguito con curiosità :)
 
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view post Posted on 14/6/2014, 15:30     +2   +1   -1

Luminare BDSM

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Si bella !!
 
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view post Posted on 14/6/2014, 16:00     +1   +1   -1
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mi piace, immagino ci sia un continuo..:-)
 
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flover991
view post Posted on 14/6/2014, 16:19     +1   -1




Mi fa piacere che stia piacendo! Sì, c'è un continuo, come ho detto all'inizio, il racconto è diviso in più parti, per rendere ogni parte più leggera e semplice.
Appena possibile pubblicherò la seconda parte ;)
 
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view post Posted on 14/6/2014, 16:53     +1   +1   -1

Novizio

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bel racconto :)
 
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aNDROCOLO
view post Posted on 14/6/2014, 18:05     +1   +1   -1




Troppo scontato e trapelano poke emozioni; il seguito deve lasciare aperti piu' sviluppi nonke' imprevisti.
 
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SM0K3
view post Posted on 14/6/2014, 19:22     +1   +1   -1




molto realistico ;)
 
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flover991
view post Posted on 14/6/2014, 21:37     +1   -1




Ovviamente mi fanno piacere sia i commenti positivi che negativi. Comunque, ripeto che questa storia è divisa in più parti, e che purtroppo il tempo non mi è sempre favorevole. Comunque, il fatto che il protagonista sia un uomo sposato e non un ragazzo non è certo un caso. La prima volta gli è andata bene, anche fin troppo. Le prossime volte, invece? Lo scoprirete leggendo! :)
 
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view post Posted on 15/6/2014, 10:47     +1   +1   -1

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è un ottimo inizio..non vedo l'ora di leggere il resto :)
 
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Manilorde
view post Posted on 15/6/2014, 11:09     +1   +1   -1




Bello, continua!
 
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aNDROCOLO
view post Posted on 15/6/2014, 13:28     +1   +1   -1




la mia critica, leggila costruttiva, anzi, sarò ancora un tuo lettore. W le intraprendenze virtuali
 
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view post Posted on 15/6/2014, 14:05     +1   +1   -1
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tappetino per signora

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promette bene, attendiamo nuovi sviluppi. D'altronde chi di noi feticisti piedofili non ha mai fantaticato di stare ai piedi di una prostituta?....con certe scarpe che portano!
 
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flover991
view post Posted on 15/6/2014, 14:54     +1   -1




Ovvio, sì, ogni critica la prendo come costruttiva. D'altronde non sono uno scrittore, ma cerco solo di esprimere nel miglior italiano possibile alcune fantasie.
La seconda parte è quasi pronta comunque, e non è finita qui.
 
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flover991
view post Posted on 16/6/2014, 10:14     +3   +1   -1




PARTE 2

La mattina dopo, essendo domenica, Paolo e la moglie potettero poltrire tranquillamente. Laura dormiva ancora quando Paolo si svegliò.
La sua mente lavorava frenetica. Cominciava a pensare se fosse stata sua moglie a dominarlo, invece della prostituta: avrebbe sicuramente goduto il doppio, perché i piedi di sua moglie erano bellissimi, ma anche perché, essendo lei contraria, la cosa era diventata una cosa proibita, e, come accade sempre, le cose proibite sono quasi sempre più eccitanti. Poi, avrebbe potuto dedicare tutta la nottata alla venerazione… ed invece era stato costretto a mentire.
Aveva una gran voglia di ripetere l’esperienza precedente, ma avrebbe dovuto creare un altro alibi. Mentire una volta, poteva starci; ma per continuare a mentire, doveva cominciare a recitare bene, o tutta la farsa sarebbe stata scoperta da sua moglie, che di certo stupida non era. Per non parlare dei sospetti che sua moglie avrebbe potuto avere, se lui si fosse allontanato di nuovo, di sera.
Fortunatamente, la sera precedente aveva detto che gli amici avevano intenzione di ripetere la serata, quindi poteva giocarsi questa carta; ma aveva intenzione di sfruttare bene quel jolly.
E cominciò a pensare come.
L’occasione si presentò il giorno dopo, nel primo pomeriggio, quando il suo amico lo chiamò per chiedere se fosse tutto a posto. La richiesta del sabato precedente era stata un po’ strana.
“Ciao Paolo, come va? Volevo sapere se era tutt’ok… in famiglia… che mi racconti?” era un po’ imbarazzato.
Paolo aveva capito subito il motivo di quelle domande, ma subito ebbe una risposta pronta:
“Sì Giulio, tranquillo, va tutto alla grande, grazie. Ho semplicemente avuto una discussione scocciante con mia moglie, e volevo semplicemente passare una serata lontano da lei, e per evitare che sospettasse qualcosa ti ho chiesto di coprirmi; anche se non ce n’è stato bisogno, ti ringrazio. E approfitto per chiederti davvero di uscire per una pizza, una di queste sere, magari con qualche nostro vecchio amico. Ti va?” sparò lì Paolo.
Giulio accettò con piacere:
“Certo che mi va, però preferirei in settimana, piuttosto che nel week end. Vogliamo fare venerdì sera?”.
“Affare fatto, a venerdì!” rispose Paolo con entusiasmo.
Comunicò alla moglie che la serata si sarebbe ripetuta il venerdì sera.
I giorni passavano lentamente, e Paolo era sempre più eccitato: aveva in mente una dominazione di gruppo. Avrebbe proposto a due prostitute di dominarlo contemporaneamente, e non avrebbe badato a spese; siccome reputava difficile trovare un terzo alibi, avrebbe voluto trasgredire a dovere, il venerdì sera.
La serata con gli amici fu gradevole; a un certo punto, Paolo, seppur combattuto, comunicò agli amici che avrebbe preferito non fare troppo tardi, perché si sentiva un po’ stanco.
“Capisco” disse sorridendo uno degli amici. “Ma dimmi la verità: non è che per caso stai sotto lo schiaffo di tua moglie? Magari ti detta per filo e per segno cosa fare, e tu obbedisci senza batter ciglio?” domandò facendo l’occhiolino.
“Mi dispiace, ma non capiterà mai!” rispose Paolo.
Anche se in realtà, la scena di sua moglie che lo dominava era molto eccitante; ma purtroppo lei non voleva.
Così si avviò verso l’uscita. Una volta in macchina, si avviò in direzione della via in cui posteggiavano le prostitute. Non c’era nessuno per strada, e si sentì molto più tranquillo della volta precedente.
C’erano sempre tre prostitute, e la bionda era l’unica di quelle che stavano il sabato prima. Le altre due erano nuove. A differenza del sabato precedente, indossavano delle normalissime converse ai piedi. Paolo ne fu leggermente deluso, perché la visione di quei sandali coi tacchi era molto più eccitante. Ma d’altro canto, ciò che a lui interessava erano i piedi.
Non indicò la ragazza della volta precedente, ma quella coi capelli scuri, che era molto più bella.
“Quanto prendi?” solita domanda di routine.
“40 in macchina, 100 in hotel” rispose la ragazza. E qui Paolo fece la solita proposta:
“Se ti do 20 euro ti fai baciare i piedi 10 minuti?”.
“No, 20 euro sono pochi. 30 euro, però 5 minuti”.
Paolo ci rifletté su qualche secondo. 10 euro in più per 5 minuti in meno.
“Invece voi altre quanto volete per farvi baciare i piedi?” chiese Paolo, con la speranza che qualcuna delle altre accettasse la sua di proposta.
“Tutte uguale” rispose la bionda.
Evidentemente volevano approfittare.
Per evitare di perdere troppo tempo, Paolo fece salire la bruna che aveva indicato all’inizio. Lei indicò un luogo più vicino di quello che aveva indicato la ragazza bionda.
Una volta accostati, la ragazza si levò le scarpe e mise i piedi sulle cose di Paolo, con ancora indosso i collant.
Paolo chiese di toglierli, ma lei rifiutò.
“Se vuoi i piedi nudi, o se vuoi più tempo mi devi dare più soldi. 50”.
A Paolo parve un’esagerazione, e rifiutò.
Subito si mise i piedi in faccia.
“Tanto sono puliti. O puzzano?” chiese la ragazza.
Non puzzavano per niente, non emanavano nessun odore. Strano, ma alla fine dei conti non era proprio un male, anzi, Paolo trovava quella situazione molto gradevole.
Tentò di mettere i piedi di lei sul suo membro, ma lei subito si distaccò, dicendo:
“No, questo no. Già ho detto, se vuoi altro mi devi dare 50. Me li vuoi dare?”.
La ragazza aveva un bel caratterino… o forse voleva semplicemente approfittare, come aveva pensato prima.
Sarebbe stata un'ottima dominatrice. Paolo comunque decise di non arrivare a spendere 50 euro, così si mise i piedi in faccia.
Comincio a baciare con tutta la passione che aveva in corpo, baciò dito dopo dito con la massima devozione, come se tra le mani avesse due statuette d'oro. Poi baciò tutta la superficie di entrambe le piante, e anche i dorsi. Non c'era una parte dei piedi che aveva mancato di baciare. Poi, anche se i piedi non emanavano un particolare odore, cominciò ad odorarli con grande passione.
Si abbassò la cerniera dei pantaloni, ma la ragazza subito gli intimò di fermarsi.
Poi, in men che non si dica, la ragazza disse:
"E' scaduto il tempo. Se vuoi continuare mi dai 50. Non altri 20 per arrivare a 50, ma una 50 intera, perché ora il tempo è scaduto. Oppure mi riaccompagni".
Paolo controllò l'orario: non erano passati 5 minuti, ma forse 3 o 4... quella ragazza era una vera stronza. Riflettendoci, se l'avesse pagata come chiedeva, l'avrebbe dominato a dovere.
Però cominciava a farsi tardi, e voleva rincasare, per fare in modo che sua moglie non cominciasse davvero a sospettare di qualcosa.
"Ho intenzione di pagarti di più. In queste sere ci sei?" chiese Paolo.
Ormai la sua eccitazione stava ai massimi livelli, avrebbe fatto pazzie per farsi dominare da quella ragazza.
"Domani" disse lei. "Vieni domani. Mi dai 50 euro e ti do i miei piedi. Nudi" e ridacchiò.
Paolo cominciava a preoccuparsi. L'indomani non sarebbe potuto uscire di nuovo, avrebbe perduto credibilità.
"Domani non posso" rispose Paolo, agitato. "Ma in queste sere non ci sei?".
"Non lo so. Forse sì, forse no. Vieni domani, domani ci sto".
Paolo era dubbioso... ma poi gli venne un'idea improvvisa.
"Vuoi lasciarmi il tuo numero? Così se non ci sei ti chiamo, se stai da qualche altra parte ti vengo a prendere da quell'altra parte. Magari, poi, vuole partecipare anche qualche tua amica. Vi pago entrambe. Una bella paga, e mi dominate a dovere, magari un'oretta intera".
La ragazza ci pensò su per qualche secondo. L'offerta di Paolo era allettante. Paolo ne era sicuro: stava cercando di trovare un metodo per rendere l'offerta ancora più vantaggiosa per lei, o per rigirare la cosa a modo suo.
Invece, lei cambiò solo uno dei dettagli, e non di certo di poco conto:
"Va bene per me. Però lasciami il tuo numero. Il mio non lo posso lasciare".
Questo tagliò la lingua a Paolo. Se ci avesse pensato prima, avrebbe comprato una nuova scheda. Ma non avrebbe mai pensato che la situazione potesse arrivare a quel punto.
Che fare? Se le avesse dato il numero, non sarebbe potuto stare più tranquillo, d'altronde, non avendo mai nulla da nascondere, il suo cellulare, in casa, era sempre in vista. Se avesse cominciato a nasconderlo, o a metterlo silenzioso, avrebbe destato sospetti. Soprattutto dopo due cene con vecchi amici in due settimane.
Cercò di convincere la ragazza a farsi dare il suo numero, ma lei tagliò corto:
"O mi dai il tuo, o arrivederci".
Paolo non voleva pedere l'occasione, e, seppur a malincuore, le diede il numero.
La pagò, e la riaccompagnò. Prima che scendesse dalla macchina le chiese:
"Ma quando mi chiami, poi?".
"Non ti preoccupare, parlo con le mie amiche. Se paghi bene accettano. E ci facciamo due risate. Ci divertiremo. Ora vai via, non puoi stare troppo. Ciao".
Paolo si era quasi pentito di averle dato il numero. Per la prima volta, aveva una cosa da nascondere.
Pazienza, avrebbe prestato attenzione. Se fosse riuscito a mantenere la calma, avrebbe sfruttato quest'ultima occasione per una sessione di dominazione finalmente completa. E poi, per un periodo si sarebbe fermato. Credeva di aver osato un po' troppo.
Tornato a casa, eccitato come non mai, fece l'amore con la moglie, esattamente come la volta prima.
Solo che questa volta lo fece in modo più selvaggio, e venne con molto anticipo. Cosa che non gli era mai successa.
"Eravamo affamati, maialino?" chiese lei.
"Effettivamente sì" rispose Paolo. "Più passa tempo, più ti amo, e più mi ecciti".
Laura mise un piede in faccia a Paolo, che ebbe un'erezione quasi istantanea.
"Ahhhh! Ci sono segnali di risveglio. Ma fammi capire, è perché sei ancora eccitato, o è il mio piede che ti fa questo effetto?" chiese la moglie, provocatoria.
Questo mandò in estasi Paolo, e disse, con voce tremolante:
"Entrambe le cose" e si tuffò letteralmente nei piedi di sua moglie, annusandoli e baciandoli. L'odore era paradisiaco, Erano puliti, ma evidentemente Laura aveva sudato un po', per cui, a tratti, si sentiva proprio un bell'odorino, cosa che eccitò ancora di più Paolo.
"Bene, ho capito l'effetto che ti faccio. Ma ora, se sei un vero uomo, con la U maiuscola, ti stacchi da questi fottuti piedi e mi scopi e mi fai godere... o vuoi che mi accontenti di un pervertito che si schiavizza ai miei piedi?" disse Laura, usando un tono sensuale e dominante. Ormai, Laura, stava diventando consapevole del suo potere. Questo mandò letteralmente in tilt Paolo, che scopò per la seconda volta sua moglie, venendo subito anche questa.
Dopodiché, si buttò sul cuscino, esausto come non mai.
Ma perché Laura non si era decisa prima ad entrare nel ruolo? Così non avrebbe mai dovuto lasciare il suo numero ad una prostituta, e ora avrebbe potuto davvero dormire tranquillamente... ma tranquillamente dormì lo stesso, perché era così stanco che ci mise due secondi per addormentarsi.
Al resto, ci avrebbe pensato all'indomani...

FINE PARTE 2

Edited by flover991 - 16/6/2014, 11:37
 
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